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Le proposte di Italia Viva per la fase 2. Centrale ruolo Regione

Le proposte di Italia Viva per la fase 2. Centrale ruolo Regione Copertina    (commenti:1) (598)
Eleonora Persichetti

Salute – Andreassi e Piazzoni: “Le proposte di Italia Viva per la fase 2. Centrale ruolo Regione”
 
“Siamo alla vigilia dell’avvio della nuova fase di gestione del contenimento del virus Sars-Cov-2, in cui, all’interno di una cornice di norme nazionali, le Regioni avranno un ruolo centrale nella gestione e programmazione della ripartenza”. E’ quanto dichiarano Luca Andreassi e Ileana Piazzoni, coordinatori di Italia Viva della Provincia di Roma. “Il ministero della Salute, tramite una cabina di regia che coinvolgerà le Regioni e l’Istituto Superiore di Sanità, raccoglierà le informazioni necessarie e realizzerà una classificazione settimanale del livello di rischio della trasmissione del Covid nelle Regioni, imponendo nuove chiusure o restrizioni nei luoghi dove il contagio ricominciasse a salire. Come potremo vivere, dunque, dipenderà da quanto sarà efficace il sistema sanitario regionale nella capacità di monitoraggio, di accertamento diagnostico, di indagine e gestione dei contatti”. Proseguono Andreassi e Piazzoni: “Per questo come Italia Viva della Provincia di Roma abbiamo realizzato, grazie al lavoro prezioso di professionisti del mondo della sanità e tanti amministratori locali, un documento di proposte, sintetizzato in 11 punti, basate sulla convinzione che la Seconda Fase debba fondarsi sulle tre T: “Testare, Tracciare, Trattare”. Dunque sorveglianza attiva, capacità di fare tamponi e test, indagini epidemiologiche, tracciatura e monitoraggio costante sul territorio dei cittadini più a rischio, per ridurre la gravità della malattia ma anche per diminuire la diffusione del contagio e continuare a garantire la tenuta del servizio sanitario regionale”.
 
Le proposte:
 
1) individuazione di un Covid Leader, in ogni azienda sanitaria della Regione, che prenda in carico ogni azione e ogni decisione legata alla epidemia;
2) sorveglianza attiva sul territorio, in tutti i comuni, negli ospedali, nelle RSA e nelle case di riposo o di comunità ed altri contesti individuati come a maggior rischio;
3) aumento del numero dei tamponi, accelerazione dei tempi per effettuarli e per avere il risultato, campagne a tappeto dei test sierologici per fotografare lo stato di salute al momento dell’esame e procedere con le terapie necessarie, nonché verificare lo stato di diffusione del virus;
4) tracciabilità, anche attraverso applicazioni informatiche, dei contatti dei contagiati, rapidità dei test e isolamento di coloro che risultino contagiati;
5) implementazione a tappeto delle Unità Speciali di assistenza Territoriale Regionali (USCAR) e aziendali (USCA);
6) costituzione, in ogni singolo comune, di una rete dei medici di base, promuovendo l’istituzione di un coordinamento territoriale comunale che permetta il monitoraggio della attività complessivamente svolta dagli stessi medici;
7) dare ai cittadini la possibilità di sottoporsi ai test autonomamente, posto che molti laboratori sul territorio si stanno organizzando per fare test sierologici disponendo l’obbligo informativo, a carico della struttura e previa acquisizione del consenso informato, in favore dei medici di base;
8) consentire ai singoli comuni di organizzare autonomamente, in aggiunta rispetto alla attività espletata dalla ASL, sempre nel pieno rispetto della privacy, iniziative di screening con condivisione degli esiti con la ASL, nella figura del Covid Leader;
9) terapia medica a domicilio, anche senza tampone positivo, se presenti febbre da più giorni e compromissione cardiorespiratoria, con controlli costanti per verificare eventuali aggravamenti della patologia;
10) valutazioni epidemiologiche con controllo continuo e costante del tasso di riproduzione del virus per modificare in base a determinati indicatori gli scenari successivi di intervento anche di eventuali nuove fasi mirate di lockdown;
11) divisione programmata, ed in sicurezza, degli ospedali Covid dai NON Covid per tornare ad assicurare la “normalità” nelle cure sanitarie su tutto il territorio regionale.
 
“Questo pacchetto di proposte – concludono Luca Andreassi ed Ileana Piazzoni – lo abbiamo consegnato ai Consiglieri Regionali di Italia Viva, Marietta Tidei ed Enrico Cavallari, affinchè sia sottoposto e discusso nelle sedi istituzionali preposte”.

Tra il 2011 e il 2016 nel Lazio le piste ciclabili sono cresciute dello 0,5%

Tra il 2011 e il 2016 nel Lazio le piste ciclabili sono cresciute dello 0,5% Copertina    (commenti:1) (1.328)
Eleonora Persichetti

Considerando i comuni capoluogo di provincia, tra il 2011 e il 2016 nel Lazio le piste ciclabili sono cresciute dello 0,5%.

 

Nel Lazio tra il 2011 e il 2016 la lunghezza delle piste ciclabili presenti nei comuni capoluogo di provincia è passata da 296,2 km a 297,8 km, con un aumento dello 0,5%.

 

Tra i comuni capoluogo di provincia laziali è Roma quello con le piste ciclabili più lunghe (241 km nel 2016, con una diminuzione però del 5,4% rispetto al 2011). A Roma seguono Rieti (26 km nel 2016, con un aumento dell‘1,2% rispetto al 2011), Latina (22 km nel 2016, +120% sul 2011), Frosinone (8 km nel 2016, +60% sul 2011) e Viterbo (0,8 km nel 2016, dato invariato rispetto al 2011). Questi dati derivano da un’elaborazione del Centro Studi Continental su dati Istat.

In Italia dal 2011 al 2016 la lunghezza delle piste ciclabili nei comuni capoluogo di provincia è passata da 3.592,2 km a 4.370,1 km, con un aumento del 21,7%. Le regioni in cui ci sono più piste ciclabili sono Emilia Romagna (1.285,8 km), Lombardia (707,6 km) e Veneto (538,9 km). Le regioni in cui le piste ciclabili sono cresciute di più tra il 2011 e il 2016 sono la Sardegna (+301,5%), la Sicilia (+91%) e la Basilicata (+73,1%).

La crescita delle piste ciclabili presenti nei comuni capolugo di provincia italiani dimostra l’impegno da parte delle amministrazioni locali per favorire modalità di mobilità alternative e meno inquinanti rispetto all’uso dei mezzi a motore. L’aumento delle piste ciclabili a disposizione degli utenti nei comuni capoluogo di provincia, però, deve andare di passo con una maggior tutela per i ciclisti. Nell’ecosistema stradale, infatti, i ciclisti, che siano su una pista ciclabile o sulla normale carreggiata, sono una categoria di utenti particolarmente vulnerabile a cui va garantita la massima sicurezza ed a cui va riconosciuto il merito di limitare la produzione di sostanze inquinanti.

 

A cura di Eleonora Persichetti

Come educare i bambini giocando usando Pinterest

Come educare i bambini giocando usando Pinterest Copertina    (commenti:1) (1.543)
Eleonora Persichetti

 

 

 

I bambini amano molto fare lavori pratici ed è bellissimo lasciare che esprimano la loro creatività attraverso il gioco. Il gioco, infatti, ha da sempre avuto un ruolo centrale nell’accompagnare la crescita e lo sviluppo del piccolo. Una attività che i genitori devono incoraggiare e stimolare nel migliore dei modi. A tal proposito Pinterest propone una serie di consigli e suggerimenti ai quali i genitori possono ispirarsi per proporre giochi educativi e divertirsi con i propri figli.

 

Di seguito, le proposte per il fai-da-te di Pinterest:

 

Collage

Ideale per i più piccoli, serve solamente la colla e tanti pezzetti di carta colorata o ritagli di giornale. Creare collage è un’attività piacevole ed educativa al tempo stesso: i bambini imparano a creare forme o immagini incollando i piccoli ritagli di carta tra loro dando libero sfogo alla loro immaginazione e creatività.

 

Di seguito alcuni spunti di Pinterest:

 

  • Lavoretti per bambini con carta di giornale
  • L’arte di Kandinsky
  • Gufo con pezzetti di carta colorati
  • Collage da fare con ritagli di stoffa

 

Fare collane

Collane fai-da-te di ogni dimensione e colore sono un modo divertente per i bambini di creare qualcosa di cui andare fieri. Tanti i materiali da poter utilizzare per creare questi piccoli gioielli, dalla pasta secca, ai bottoni, alle perline, fino alle conchiglie per stimolare il bambino a coordinare i movimenti per infilare il filo in oggetti diversi.

 

Di seguito alcuni spunti di Pinterest:

  • Collane di pasta secca
  • Braccialetti di perline
  • Collane con le cannucce
  • Braccialetti di cannucce

 

Origami
L’arte di piegare la carta, per far scoprire ai bambini come far nascere oggetti meravigliosi da un semplice foglio. Un’attività che sviluppa la manualità, insegna la pazienza, la concentrazione, oltre che a essere attenti. Un buon modo anche per rilassarsi.

 

Di seguito alcuni spunti di Pinterest:

  • Origami farfalla
  • Origami pesciolino
  • Origami rana
  • Origami segnalibro animali

 

Cucinare

Data la curiosità e la voglia di fare dei bambini, coinvolgerli in attività culinarie è sempre un’ottima idea. Preparare con la mamma la merenda, un pranzo o una cena può essere un momento di grande condivisione. La cucina stimola la creatività e invitarli a mescolare o dosare, a mettere le mani in pasta o ad assaggiare diventa un’occasione educativa.

 

Di seguito alcuni spunti di Pinterest:

  • 15 ricette da preparare con i bambini
  • Piatti simpatici per bambini
  • Cucinare con i bambini
  • Polpette pesciolino per i più piccoli

 

Maschere fai da te

E’ tempo di Carnevale e dilettarsi nella realizzazione delle maschere può essere una bella attività per coinvolgere i bambini in questa ricorrenza speciale.

 

Di seguito alcuni spunti di Pinterest:

  • Maschere di carta
  • Maschere da stampare
  • Lavoretti per Carnevale
  • Maschere giungla

 

Ci sono milioni di idee per giocare in modo creativo ed educativo su Pinterest, e potete trovarle seguendo queste bacheche per cercare quella più adatta al vostro bambino.

 

Con oltre 300 milioni di persone che utilizzano Pinterest in tutto il mondo ogni mese, Pinterest è una risorsa ideale per lasciarsi ispirare.

Per una facile consultazione, ecco semplici passaggi per incorporare Pin (prova i grandi pin!). Se per qualsiasi motivo il tuo CMS non supporta pin incorporati, ti chiediamo di attribuire ogni tendenza a Pinterest.

 

Pinterest

Pinterest è un motore di ricerca visiva per trovare idee per la tua vita tra cui ricette per la cena, ispirazioni per la casa e lo stile e altro ancora. Le persone hanno salvato oltre 200 miliardi di idee in una vasta gamma di categorie, che altri con gusti simili possono scoprire attraverso la ricerca e le raccomandazioni.

Con sede a San Francisco, la piattaforma è stata lanciata nel 2010 e ora ha +300 milioni di utenti mensili in tutto il mondo. Disponibile su iOS e Android e su pinterest.com.

 

 

Feriti due ragazzi durante una rissa in Piazza Sciotti

Feriti due ragazzi durante una rissa in Piazza Sciotti Copertina    (commenti:1) (931)
Eleonora Persichetti

 
È accaduto lo scorso mercoledì in Piazza Sciotti, a Santa Maria delle Mole: due ragazzi di Cava dei Selci sono stati accoltellati durante una rissa. Le provocazioni, in un primo momento soltanto verbali, si sono poi trasformate in una lite violenta tra gruppi di ventenni.
 
I cittadini che hanno assistito allo scontro hanno chiamato subito i soccorsi.
I due feriti sono stati trasportati al Pronto Soccorso del Policlinico di Roma Tor Vergata, fortunatamente non sono in pericolo di vita. Gli aggressori sono stati denunciati e convocati presso il Tribunale di Velletri. Hanno tutti patteggiato per rissa.
 
L’area è stata ripulita dalle macchie di sangue che erano sulle panchine e a terra. I cittadini sono rimasti molto colpiti dalla vicenda e in tanti non si sentono più al sicuro, soprattutto di notte.
 

Marino sposta a Ciampino il mercato di S. Maria delle Mole

Marino sposta a Ciampino il  mercato di S. Maria delle Mole Copertina    (commenti:1) (2.609)
Eleonora Persichetti

 
 
“Dopo Boville, vuole riannettersi illegittimamente anche il Comune Autonomo di Ciampino?” . Con questo titolo e con l’“occhiello” di premessa “Danni di Marino a Boville: Capisci perché ci vuole il Comune di Boville? nell’ apposito Comunicato Stampa l’Associazione Sempre Boville interviene, con precise osservazioni e proposte alternative su: lo spostamento del Mercato, la diffusione di Scuole in Prefabbricato, la ricostruzione delle stesse scuole degli anni ’60, la mancanza di nuova Edilizia e nuovi Corsi Scolastici Superiori ed Universitari per le specializzazioni in recupero e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico-ambientale, sviluppo agrituristico ed ecocompatibile
Per “Riportare al Centro di S. Maria il Mercato di  S. Maria delle Mole” viene annunciata una Petizione con Raccolta Firme che inizierà durante la Festa di SMdMole  7-8.9.24 (presso lo Stand-Info di Sempre Boville). 
 
Il Comune di Marino ha spostato il Mercato di S.Maria delle Mole in un’ area che rientra tutta       nel Comune di Ciampino : infatti – si spiega nel comunicato -, il confine (in quell’ultimo tratto rettilineo) passa nella sede stradale di Via G. Mameli ( a ml. 5/6 dal lato abitativo) e, quindi, ha commesso un errore (“abuso per incompetenza”: in ordinamento delle Autonomie Locali e Diritto), potendo il Comune disporre solo sul proprio territorio e non su quello di un altro Comune. Abusando per anni e decenni del Territorio di Boville “gli viene naturale” provarci con Ciampino!                                                    
NB. Trattandosi di uno spostamento lungo (almeno due anni: il tempo di rifare la scuola e togliere i prefabbricati da Piazza A. Luciani), necessita di un’Autorizzazione Regionale (competente in materia di Mercati Settimanali): sembra inverosimile che la Regione Lazio possa aver autorizzato tale abuso! Ma, in sostanza, occorre aver bene presente che il Mercato è un Servizio di Prossimità da erogare il più possibile vicino al Cittadino-Utente.      
                                                                                                                                           
Nel comunicato si riferisce come il Comune di Boville (parlandone bene prima con Cittadinanza, Operatori Commerciali e Comunità Scolastica) avrebbe ubicato il Mercato nel Centro abitato:   
> in Via Manzoni e Piazza Sciotti ove fu aperto nel 1973 (prevedendo, per il Mercoledì Ore 7-15, il passaggio del Bus COTRAL in Via G. Mameli con Fermate: al n. 137, davanti BiblioPop e davanti ex-Fonte S. Pietro) ;  
> o in Piazza Togliatti e V.le Republica (sino a incrocio con Via G. Prati): senza necessità di deviare Bus COTRAL, lasciando libera la rotatoia;  
> oppure, dove era in Piazza A. Luciani trasferendo la Scuola “E. Morante” (facente parte dell’ I.C. di Via Palaverta e con molti Alunni abitanti nel Quartiere Palaverta) in Piazza S. PERTINI (Centro Commerciale La Nave) davanti al Prefabbricato della Scuola “A. Frank” di Frattocchie (ovvero negli stessi prefabbricati: aspettando che si sarebbero liberati per tornare in Via Nettunese Vecchia): soluzione molto meno costosa!   
 
Il Comune di Boville, inoltre (comunica l’associazione bovillense) avrebbe:                                                                                    
Programmato diversamente i tempi della rigenerazione dell’edilizia scolastica (evitando il caos dei lavori contemporaneamente in corso a Frattocchie“A. Frank”, S. Maria Nuova “E. Morante” e S.Maria Centro “V.le Repubblica” nonché i danni strutturali nella Piazza “A. Luciani” del Mercato con i rialzi cementificati) e, prioritariamente, scelto aree più ampie ed attrezzate per Scuole Nuove (ma Marino, si sa, preferisce che le aree siano più cementificate dai costruttori per costose abitazioni su cui gravano gli oneri di urbanizzazione: così i nuovi Cittadini si trovano ad aver pagato per scuole inesistenti, vecchie o in prefabbricati) facendole realizzare ai Costruttori (in Convenzione) prima dei loro Palazzi ;                             
sostenuto e realizzato Obiettivi Strategici – propri nelle Mission del PNRR: come indicato con  le 15 Schede inviate al Governo il 4.4.2021 ( e ribadito ai Governi successivi) da Ass.ne Sempre Boville -  quali:
Scuole Superiori e Corsi Universitari per creare occupazione e sviluppo Agri-Turistico nonché, con Scuole-Cantiere (con Corsi di livello superiore e universitario) per la salvaguardia e valorizzazione nei 70 Siti Archeologici dell’ Unicum “Appia Antica-Antica Bovillae” (che avevamo rilanciato e riccamente documentato a Unesco e Governo per il riconoscimento quale Patrimonio dell’Umanità).
 
Il Comunicato si conclude con un ricordo e richiamo di sistema istituzionale << Ora, che abbiamo ottenuto questo storico risultato e strategico volano, diventa “Urgente e Concreta la Priorità:  c’è bisogno del Comune di Boville“ per guidare questa visione strategica vitale e mission di mandato del Popolo Sovrano Bovillense; alternative a quel Comune, come quello di Marino, che a Boville continua a Cementificare e fare Gravi Danni Strategici e Quotidiani!
 
 
Pino Cardente
Associazione Onlus “Sempre Boville” – CO.PRO.N.E.L.
 
 

 

Ancora tu! Ma non dovevamo vederci pių?

Ancora tu! Ma non dovevamo vederci pių? Copertina    (commenti:1) (971)
Antonio Calcagni

 
 
Sorpresa e stupore ha accompagnato il ritorno, nei giorni scorsi, nelle strade della nostra cittadina, dei cassonetti per la raccolta di abiti usati.
 
L’amministrazione comunale ha infatti assegnato, una parte del servizio di raccolta degli abiti usati, alla società Green Field.
 
A seguito di ciò, è scoppiata la bagarre tra chi deve sempre e comunque fare da sponda all’operato dell’Amministrazione e chi è contro a prescindere.
 
Per fare un contributo costruttivo all’argomento, è necessario quindi attenersi, solo ed esclusivamente ai fatti.
 
Andiamo per ordine, Il suddetto servizio non è certo una novità per il nostro Comune, se la memoria non mi inganna, sono ormai alcuni decenni che risulta operativo.
 
Un servizio che permette, alle famiglie di disfarsi degli abiti usati, garantendo il loro riutilizzo, con una significativa riduzione del materiale da inviare in discarica.
 
Ciò detto, va però trovato il sistema per impedire che, intorno, o addirittura dentro ai suddetti cassonetti, venga depositato ogni tipo di rifiuti, con conseguente impatto negativo sul decoro cittadino, e con un aggravio di spese sulla collettività.
 
Per capire quindi il futuro che ci aspetta, è bene ricordare quello che è già successo in passato.
 
Fin quando la raccolta dei R.S.U. avveniva su strada, il problema quasi non si poneva, tutti erano infatti “liberi” di conferire nei vari cassonetti, di tutto e di più, senza dover ricorrere a scorciatoie.
Con l’eliminazione dei cassonetti su strada e la conseguente introduzione del servizio di raccolta differenziata porta a porta, la situazione è cambiata radicalmente, ognuno di noi infatti è diventato responsabile di quello che conferisce.
 
Da quel momento in poi, chi, per varie ragioni, non voleva o non poteva utilizzare il servizio di R.S.U. si è trovato a fare una scelta.
 
C’è chi ha scelto, spontaneamente o non, di mettersi in regola, chi invece ha scelto la strada dell’abbandono selvaggio, nelle aree meno controllate, e chi ha preferito la tecnica dell’abbandono dei rifiuti, camuffandoli da abiti usati.
 
Risultato, solo per ricordare qualche esempio , via della Falcognana ridotta ad una vera e propria discarica, e cassonetti degli abiti usati, stracolmi, dentro e fuori, di ogni tipo di rifiuto.
 
A completare poi l’opera ci pensavano gruppi organizzati che, con le loro continue intrusioni, saccheggiavano i cassonetti, scegliendo il meglio e disseminando il territorio di quello che loro non ritenevano utile.
 
Di fronte a questo scempio, noi del Comitato abbiamo, da un lato sostenuto l’encomiabile opera del nostro amico e socio Filippo Cuomo, Cittadinanza Super Attiva che ha provveduto a far rinascere quell’area, e dall’altra abbiamo sollecitato l’amministrazione comunale di allora affinché eliminasse i cassonetti superstiti.
 
Ribadendo quindi l’utilità del servizio, ma al fine di evitare quanto già successo, suggeriamo all’Amministrazione comunale di mantenere si il servizio, ma di allocare i suddetti cassonetti solo ed esclusivamente presso le isole ecologiche, fisse o mobili che siano.
 
Se questo semplice suggerimento non sarà preso in considerazione, vorrei tanto sbagliare ma, i problemi visti nel passato si ripresenteranno tali e quali. 
 
È stata aggiunta la foto relativa a come era la situazione alcuni anni fa.

Economia circolare e lineare: quali effetti sul clima?

Economia circolare e lineare: quali effetti sul clima? Copertina    (commenti:1) (1.210)
Domenico Brancato

 

 

L’economia Circolare consiste in un nuovo modo di produrre nel rispetto dell’Ambiente e del valore delle cose ed è basata sul riciclo e sul contenimento degli sprechi. Il principio è che un’economia per essere sostenibile non può continuare ad estrarre ulteriori materie prime in via di esaurimento, ma deve essere orientata alla conversione degli scarti per la produzione di nuovi prodotti e per il conseguimento di una serie di vantaggi di natura ambientale, sociale e climatica.

 

A differenza dell’economia Lineare, che si fonda sul prelievo di sempre nuove materie prime e sul consumo di massa, destinato a diventare materiale di scarto che alimenta l’incontenibile accumulo di rifiuti che, a loro volta, generano inquinamento e surriscaldamento (detto anche Riscaldamento climatico), che ha comportato e sta comportando il mutamento sempre più rilevante del clima terrestre, con conseguenti manifestazioni, sempre più frequenti, di fenomeni atmosferici estremi. Oltre a creare enormi diseguaglianze e conflitti etnici, a causa delle guerre che si scatenano per accaparrarsi le più importanti fonti residue di materie prime.

 

Sicché, l’economia Circolare si fonda:

 

· sulla considerazione che i rifiuti prodotti da industrie e privati non sono materiale di scarto, ma una seconda materia prima;

· sulla drastica diminuzione dello spreco a monte, attraverso la condivisione, con altri consumatori, di beni in buono stato, per evitare di buttarli o lasciarli accantonati ed inutilizzati;

· nell’arresto dell’inefficienza precoce dei prodotti, tramite la loro riparazione;

 

e persegue la seguenti finalità:

· produrre ex novo prodotti con materiali atossici e progettati per poter essere riutilizzati, allo scopo di ridurre, se non addirittura azzerare, gli scarti;

· allungare la vita dei prodotti;

· ridurre i rifiuti attraverso il riciclo, per creare nuova materia.

 

Al fine di conseguire i seguenti vantaggi:

· un risparmio netto, secondo dati del Parlamento Europeo, dell’8 % del fatturato annuo ( pari a ca. 600 miliardi ) di tutte le imprese Europee e la riduzione delle emissioni di gas serra del 2- 4 % , grazie alla prevenzione dei rifiuti, il riutilizzo dei materiali e l’ecodesign ( Ideazione e progettazione di oggetti d’uso con materiali di scarto);

· una maggiore sicurezza nei confronti della disponibilità delle materie prime;

· un aumento della competitività e dell’impulso all’innovazione e alla crescita economica;

· un incremento dell’occupazione che, secondo stime, nell’Unione Europea, con la transizione verso l’Economia Circolare, si prevede sia di circa 600 mila nuovi posti di lavoro,

· benefici verso i consumatori finali, poiché potranno contare sulla disponibilità di prodotti durevoli ed innovativi, tali da far risparmiare in termini economici, e migliorare la qualità della vita.

 

Fra gli esempi di Economia Circolare in Italia, rispondenti al conseguimento dei descritti obiettivi, meritano una citazione le realtà di seguito menzionate:

 

DACCAPO – Centro Ri-Uso di Capannori:

centro di raccolta sociale creato su iniziativa della Caritas e dell’Associazione “Ascolta la mia voce“ per ricevere la donazione di oggetti che non servono più o per farli riparare. Delle tre sedi operative, fra Lucca e Capannori, due effettuano la raccolta e la riparazione ed uno svolge la funzione di Emporio. Dove è possibile acquistare, attraverso una donazione, gli oggetti riparati o trasformati in un laboratorio all’uopo attrezzato, per insegnare un mestiere ed offrire opportunità di lavoro a persone in condizioni di difficoltà;

 

C.R.E.A: Centro Riuso ed Educazione Ambientale (Pergine Valsugana –Trentino):

dove è possibile donare o cedere, in contro vendita, oggetti e materiali in buone condizioni d’uso, come: posate, stoviglie, strutture di arredo, libri, abbigliamento, piccoli elettrodomestici, ecc. Allo scopo di stimolare e diffondere la cultura del riuso, tramite il conferimento di una seconda vita a ciò che non viene più utilizzato;

 

Eco Sistemi S.r.l – Rovereto:

azienda che si occupa della depurazione delle acque con un sistema brevettato nel 2014 che, grazie al reattore (Contenitore progettato per farvi avvenire una reazione chimica, costituito da un serbatoio alimentato da un flusso costante di materia comprendente reagenti, inerti, catalizzatori e parte del prodotto riciclato) – RCBR - (Rotating Cell Biofilm Reactor = Reattore a Biofilm a cella rotante), senza additivi chimici, forma naturalmente un film biologico di batteri attivi nel rimuovere gli inquinanti delle acque. Trattasi, in particolare, di un sistema che sfrutta:

 

· l’aereazione naturale, evitando i costi di funzionamento e manutenzione dei compressori d’aria;

· e un design (progetto di un oggetto d’uso destinato alla produzione industriale, in serie, secondo forme esteticamente rispondenti alla funzionalità dell’oggetto stesso) che utilizza materiali di scarto (tappi di plastica delle bottiglie), per la formazione dell’habitat per la crescita del film biologico attivo. Frutto di un brevetto tutto italiano, che oggi viene applicato per risolvere i problemi di depurazione, anche da sostanze poco biodegradabili, di acque reflue;

 

Carte ecologiche Favini:

azienda dedita alla produzione della gamma “Crush”(residui dei prodotti vegetali di seguito citati) di Favini, di carte colorate dalla consistenza tattile particolare, realizzata nel laboratorio di Rossano Veneto, che si distingue dai tradizionali metodi di produzione per le materie prime impiegate. Dato che si avvale dell’utilizzazione dei sottoprodotti dell’industria agroalimentare per la lavorazione di: agrumi, uva, ciliegie, kiwi, nocciole, mandorle, lavanda, mais, olive e caffè, a loro volta sottoposti ad un complesso trattamento, utilizzando elettricità idroelettrica autoprodotta.

 

Tutte iniziative meritevoli di grande considerazione, per l’assoluta coerenza con i principi dell’Economia Circolare, che ci si augura possano diffondersi copiosamente su tutto il territorio nazionale, ovviamente con finalità compatibili con le esigenze di smaltimento e di utilizzazione produttiva degli scarti prevalenti nelle singole aree.

 

Però, in attesa che ciò accada, il contributo più immediato alla diffusione di tale sensata tipologia di Economia, potrebbe e dovrebbe arrivare da un più generale cambiamento delle abitudini dei consumatori, rivolto a contrastare le conseguenze di una incontrollata e smodata produzione di rifiuti che, indirettamente, contribuisce ad incrementare le emissioni di gas serra (Anidride carbonica – CO2-; Protossido di azoto – N2O -; l’Ozono – O3 -; Metano – CH4 – ; Vapore acqueo; Esafluoruro di zolfo -SF6 –, impiegato come isolante elettrico; e gli Alocarburi, fra i quali i Clorofluorocarburi - CFC -, impiegati come propellenti per aerosol, come agenti refrigeranti e per la produzione di materie plastiche espanse).Contributo, per il conseguimento del quale basterebbe mettere in pratica, diligentemente, i seguenti punti, praticabili a livello individuale, del tanto invocato rispetto della Regola delle “ 5 R”:

 

· Riduzione dei rifiuti: scegliendo prodotti sfusi o che abbiano minori volumi e pesi di imballaggio ed evitando gli sprechi, come ad esempio: acquisto di prodotti in esubero; impiego degli shopper monouso ( sacchetti di plastica o carta con manici, distribuiti ai clienti di negozi per il trasporto di merce acquistata al minuto ); parziale utilizzazione della carta, a scuola ed in ufficio; la sostituzione delle bottigliette di acqua minerale, con le durature borracce rifornite con acqua del rubinetto o prelevata alle fonti;

· Raccolta differenziata: imparando a distinguere i materiali che compongono i prodotti dei quali ci si vuole disfare, per conferirli separatamente negli appositi contenitori, secondo le modalità indicate;

· Riuso degli oggetti ancora utili: prima di decidere se considerare un oggetto rifiuto, occorre ponderare se la sua utilità è inevitabilmente cessata o può trovare ulteriori possibilità di utilizzazione, come ad esempio per i barattoli di vetro, contenitori vari, indumenti, libri, elettrodomestici, ecc;

· Riparazione: di tutto ciò che si presta a questa provvidenziale operazione, un tempo usuale, per prolungarne l’efficienza e ridurre la massa dei rifiuti.

 

Per evitare di condividere il deprecabile ruolo passivo di rassegnati o indifferenti spettatori del sempre più frequente ripetersi di eventi che, complice la cattiva gestione del territorio, causano l’incontenibile progressione di degrado ambientale. Le cui conseguenze, a livello nazionale, da qualche anno, producono i disastrosi e luttuosi effetti documentati dalla cronache quotidiane.

 

Situazione in gran parte imputabile all’andamento dei mutamenti climatici, dovuti, secondo fonte ISAC-CNR ( Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima), al fatto che la temperatura, nel nostro Paese, si sta elevando più velocemente della media globale e delle altre terre emerse del pianeta.

 

Come dimostra la differenza, rispetto al trentennio 1971-2000, del nuovo record di + 1,45°C, raggiunto nel 2014, contro il + 0,46°C, verificatosi a livello globale. Conseguentemente, in Italia, la tendenza dell’innalzamento della temperatura, basato sui rilevamenti dei dati degli ultimi decenni, si stima possa essere di 1,5 °C superiore a quella della media delle terre emerse e del doppio di quella di tutto il pianeta, se non verranno messe in atto, a breve, drastiche ed efficienti misure di contenimento, da parte di tutti i Responsabili delle attività fonti delle pregiudizievoli citate emissioni.

 

Non esclusa l’influenza dell’ingente schiera di consumatori che, specie in coincidenza delle festività Natalizie, con l’incremento degli acquisti, spesso:

· eccedenti, rispetto alle effettive necessità;

· voluttuari;

· ed orientati verso strenne, magari di poco valore, ma contornate da appariscenti, corpose, inutili ed effimere confezioni che, in parte, finiscono con l’accrescere, irresponsabilmente, i cumuli abusivi di rifiuti indifferenziati, contribuiscono a peggiorare il già gravissimo problema della carenza di smaltimento.

 

Dato che le discariche esistenti “autorizzate”, nonostante i forzati ampliamenti, hanno raggiunto e superato il limite della capienza, e la quasi impossibilità di reperire siti, comunali e regionali, disponibili per la realizzazione di nuovi invasi di dimensioni idonei a soddisfare l’attuale perdurante esigenza di smaltimento dell’enorme mole giornaliera di rifiuti indifferenziati, proveniente dalle più svariate aree.

 

Ciò premesso, le alternative ipotizzabili, per evitare di subire l’invasione degli effetti materiali della diffusa ed annosa noncuranza o inadeguatezza nell’affrontare il problema, e le gravi conseguenze di natura igienico-sanitaria e di compromissione della vivibilità, già in atto in molte realtà urbane (vedi Roma, in particolare), si ritiene possano trovare riscontro nelle seguenti soluzioni:

· adoperarsi per adottare tutti gli accennati accorgimenti rivolti a produrre meno rifiuti possibili e, compatibilmente con la disponibilità dei previsti idonei ambienti, trasformare, autonomamente, la componente organica (ca. 1/3 della produzione totale) in compost;

· acquistare prodotti realizzati con materiali totalmente o prevalentemente riciclabili;

· eseguire scrupolosamente la differenziazione dei resti inevitabili;

· programmazione, da parte dei Comuni, in gestione autonoma o consorziata ,della realizzazione di Impianti di Compostaggio e del Trattamento Meccanico Biologico dei Rifiuti –TMB -;

· o andare incontro al pagamento di ancora più onerose tariffe TARI, per sostenere gli enormi costi derivanti dal trasporto e conferimento dei famigerati prodotti, presso gli ancora disponibili siti, distanti dal luogo di produzione (anche esteri), ed attrezzati per il loro stoccaggio, trattamento e trasformazione.

 

Soluzioni che ovviamente interessano anche la Cittadinanza locale, nonostante la pur provvidenziale attuazione del sistema di raccolta differenziata “porta a porta“ nelle zone di pianura, abbia già consentito di ridurre del ca.55 % il conferimento di rifiuti indifferenziati in discarica. Conferimenti, che seppur destinati a ridursi, in seguito all’estensione del nuovo metodo di raccolta su tutto il territorio comunale; poiché, come già accennato, le discariche, sia:

· per la mancanza di ulteriore capacità ricettiva;

· per in alcuni casi, le conseguenze dell’ inquinamento imputabili al percolato;

· per il notevole deprezzamento del territorio circostante, che comporta la loro presenza

 

costituiscono motivo di accesi ed annosi contenziosi, fra Cittadini ed Istituzioni, riguardanti la contrastata possibilità della loro ulteriore utilizzazione e l’ubicazione di eventuali nuove realizzazioni; ne deriva una situazione che non lascia ben sperare per l’immediato futuro. Il che impone, precauzionalmente e responsabilmente, la necessità dell’impegno ad incrementare, quanto più possibile, la propensione al raggiungimento dell’obiettivo “ZERO DISCARICA“ se non si vuole correre il rischio di andare incontro ad una, non utopistica, generale condizione di emergenza.

 

Articolo redatto dal Prof. Domenico BRANCATO

Ingresso alle scuole Verdi e Ciari, purtroppo quello che avevamo previsto č successo

Ingresso alle scuole Verdi e Ciari, purtroppo quello che avevamo previsto č successo Copertina    (commenti:1) (892)
Antonio Calcagni

Martedì mattina, su via Maroncelli davanti all’ingresso dei suddetti plessi scolastici, una mamma, che accompagnava la sua bambina a scuola, è stata investita.
 
La bambina fortunatamente non è stata coinvolta nell’incidente, mentre la signora, a cui auguriamo una pronta guarigione, è stata prontamente trasportata in ospedale, per gli accertamenti del caso.
 
Della pericolosità di quel tratto di strada, che, in occasione degli orari di apertura e chiusura delle scuole, diventa una bolgia infernale, con centinaia di bambini ed accompagnatori che devono fare i conti con un transito di auto particolarmente sostenuto, aggravato dalla forte riduzione della carreggiata, causata anche della sosta, spesso selvaggia, il nostro Comitato, nello scorso giugno, se n’era già occupato.
 
In quell’occasione, accogliendo l’appello dei tantissimi genitori/nonni, preoccupati della situazione di pericolo in cui quotidianamente andavano incontro, ha avviato una raccolta di firme conclusasi con grande successo.
 
Scopo della petizione la richiesta  di apertura di un cancello pedonale per collegare, in tutta sicurezza, le scuole in questione, con l’ampio parcheggio esistente  in via Fratelli Cervi, che creerebbe di fatto un ingresso alternativo alle scuole.
 
Per chi non ne fosse informato, l’impresa costruttrice del complesso residenziale denominato “La casa nel Parco” ha, a suo tempo, sottoscritto con il Comune, un Atto D’Obbligo, che prevedeva la realizzazione del suddetto  parcheggio, attiguo alle scuole in questione.
 
Un obbligo che è stato rispettato  a cui ora manca  solo la presa in carico da parte del Comune.
 
La realizzazione del suddetto cancello, permetterebbe agli accompagnatori di sostare nell’ampio parcheggio, controllando, anche solo a vista, il percorso di pochi metri, necessari  ai propri ragazzi per raggiungere, in tutta sicurezza, i plessi scolastici in questione.
 
Una realizzazione che permetterebbe, di conseguenza anche il  decongestionamento di via Maroncelli. 
 
Dopo questo grave episodio, esortiamo ancora una volta l’amministrazione comunale, affinché proceda, senza ulteriori tentennamenti all’apertura del cancello, opera attesa da ormai molti anni e la cui realizzazione è nell'ordine naturale delle cose.
 
Continuare a procrastinarne l’apertura, giustificando questa non scelta con motivazioni sempre più fantasiose, non farà altro che esacerbare ulteriormente gli animi dei Cittadini che, ad onor del vero, almeno fino ad ora, si sono  limitati a sottoscrivere una petizione.
 
La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LE ESTERNAZIONI PARTITICHE , INTESA COME SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APARTITICO, ovvero non siano di parte. 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APARTITICI  che prestiamo attenzione alle esigenze della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione partitica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
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Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
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Frattocchie:
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Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
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Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.