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Bonus cultura ai nati nel 2000-2001

Bonus cultura ai nati nel 2000-2001 Copertina Nazionali (633)
Domenico Brancato

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri –DPCM – n. 138 del 7 Dicembre 2018, in vigore dal 5 Gennaio, estende, per tutto il 2019,  il bonus cultura (18 App) anche  ai ragazzi nati nell’anno 2001.

In riferimento a quanto previsto dal comma 979 art. 1 della Legge di stabilità 2016: assegnazione di una Carta elettronica nominale, del valore di 500 euro per “promuovere lo sviluppo della cultura e la conoscenza del patrimonio culturale, a tutti i residenti nel territorio nazionale ed ai giovani stranieri con regolare  permesso di soggiorno, in corso di validità, che compiono 18 anni di età “.

Pertanto, coloro che dispongono del requisito dell’età, a partire dal 7 Gennaio, potranno registrarsi alla piattaforma 18 App:  sito della Presidenza del Consigli dei Ministri (www.18app.italia.it) al quale accedere, previa richiesta (nel corso della procedura della quale è necessario inserire alcune informazioni personali quali: numero di cellulare, indirizzo email ed allegare un documento valido di riconoscimento e la tessera sanitaria) dello Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) ad uno degli Identity provider - IdP – (Enti Certificatori) autorizzati: Poste Italiane, TIM, Aruba, Infocert,  e Sielte.

Al primo accesso, il Provider al quale è stata avanzata la richiesta di SPID,  per motivi di sicurezza, invierà all’interessato un’email di conferma.

Una volta effettuati correttamente tutti i passaggi e completata la fase di registrazione, è possibile prendere visione del portafoglio personale e iniziare a programmare come investire il bonus e generare e stampare, in formato pdf,  il buono  di pari valore dell’acquisto da compiere, presso un negozio fisico od online.

Rispetto al passato, comunque, è stato esteso il campo degli acquisti da poter compiere, per cui oggi è possibile spendere l’importo spettante per le seguenti finalità:

Acquisto di:

  • Abbonamenti o biglietti d’ingresso a musei, parchi, teatri (anche tramite servizi online);
  • Abbonamenti o biglietti  d’ingresso ai cinema, ai concerti, ai parchi, musei, monumenti, gallerie e aree archologiche;
  • Biglietti d’ingresso per la partecipazione a manifestazioni culturali, quali fiere, circhi e festival;CD, DVD, e musica online; libri  e ebook;
  • E partecipazione a corsi di lingua straniera.

 

 

Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato

Strade sociali: di cosa si tratta?

Strade sociali: di cosa si tratta? Copertina Nazionali    (commenti:1) (577)
Domenico Brancato

 

I social, in genere, vengono intesi come mezzi attraverso i quali gruppi di persone stabiliscono contatti con abitanti di tutto il mondo, spesso trascurando di pensare  di utilizzarli come  utilissime  opportunità per conoscere meglio il vicinato, scambiare idee ed opinioni, favori o cercare di essere collaborativi gli uni con gli altri.

L’idea di “Social Street”, cioè Strade Sociali ha origine dall’esperienza iniziata nel Settembre 2013, del gruppo  Facebook “ Residenti in via Fondazza” – Bologna, nato proprio in seguito alla constatazione dell’impoverimento generale dei rapporti sociali. Impoverimento che aveva comportato una condizione di solitudine, perdita del senso di appartenenza, conseguente degrado urbano e mancanza di controllo sociale del territorio.

Da qui l’esigenza di far ricorso ad una soluzione che fosse  in grado di favorire le pratiche di buon vicinato, socializzare con i vicini  della propria residenza, al fine di: instaurare un legame, condividere necessità, scambiarsi professionalità e  conoscenze e  promuovere progetti  di interesse comune,  da cui  trarre benefici derivanti da una maggiore interazione sociale.

Soluzione, seguita dal felice esperimento di“ Vicinimiei.it “ : piattaforma creata da Giulia Buffa e Christian Vollmann, fondata su  tre regole: sii gentile; sii onesto; sii disponibile. Regole“che se tutti rispettiamo, siamo tutti felici”. Si tratta di un sito gratuito, attivo anche su 100 quartieri di Milano  e disponibile su app,  con  la finalità di mettere in contatto gli abitanti del vicinato.

Iniziative che trovano  riscontro e riferimento in molte altre realtà, quali:.

  • Nextdoor( Portaaffianco ): Si tratta di uno dei primi social per il buon vicinato introdotti in Italia (già realizzata in  più di 350 quartieri coinvolgenti 30 mila persone) proveniente dall’esperienza attiva in oltre 200 mila quartieri di diverse città degli Stati Uniti, Francia, Germania, Olanda e Regno Unito. Essa si propone come la piattaforma perfetta per creare delle comunità virtuali con i propri vicini,  per consentire loro di far nascere comunità locali atte a  migliorarne la sicurezza e la vivibilità.
  • Toctocdoor: nata a Foggia, ma attiva già a Roma, Milano, Torino e Bologna, è una piattaforma nella quale gli abitanti di una strada o un quartiere possono incontrarsi virtualmente, per parlare dell’andamento della vita all’interno della loro zona, fornire informazioni su eventi o altre manifestazioni e trovare aiuto per esigenze pratiche riguardanti, ad  esempio,  il reperimento di una

Baby sitter referenziata o di un bravo idraulico o elettricista o riparatore di elettrodomestici e cosi via.

  • NoRuba: social network  di nicchia che si concentra sulla sicurezza del quartiere o della strada in cui si vive,  in quanto  gli iscritti possono avvisare i vicini  di eventuali strani movimenti e metterli in guardia in caso di temuti pericoli;
  • OLIO: Piattaforma statunitense, che sta diffondendosi anche in Italia, che basa il proprio successo su principi basilari di altruismo, consistenti nel mettere a disposizione dei vicini di casa o di qualcuno che ne ha bisogno, alimenti in esubero o che rischiano di andare a male, come: frutta, verdura, carne, pesce, legumi o qualunque altro genere alimentare, recuperabili per la preparazioni di cene e pranzi solidali;
  • FirstLife: strumento per stabilire un collegamento fra vita virtuale e vita reale, poiché si propone come un’attività preposta all’organizzazione di eventi e manifestazioni che si svolgono all’interno del quartiere. Infatti la piattaforma funge da collegamento per contattare, tramite coloro che utilizzano l’app, tutti gli abitanti della zona interessata, per informarli sulle date di ogni occasione di partecipazione ed   offrire loro l’opportunità  di incontrarsi realmente.

Insomma, trattasi di una sorta di esperimenti sociali con ampia casistica di  finalità che si prefiggono di ribaltare il vecchio concetto di vicini litigiosi e più inclini a farsi dispetti, piuttosto che collaborare per il conseguimento del reciproco benessere.

Come dimostra il bisogno potenziale di una socialità non egoistica e soprattutto indipendente da qualsiasi interesse di natura politico-partitica ed economica,riscontrabile nella   costituzione degli   oltre 450 gruppi nati in Italia e all’estero, tutti ispirati   al modello “ Strada sociale “  e che trovano  ampi  consensi e notevole   interesse anche  nei pareri espressi  dal mondo accademico e da studiosi di fama mondiale dell’emergente descritto fenomeno.

Pareri che sinteticamente trovano rispondenza nel giudizio espresso in proposito dell’autorevole giornalista  e scrittore Antonio Lubrano: "Social  street è la riscoperta della vera solidarietà, sentimento che l’incattivirsi dei rapporti aveva fatto sparire e che ora la lunghissima crisi, fa riaffiorare. Che bel segnale“.

Comunque, l’intento dell’argomento esposto non è soltanto quello di diffondere la conoscenza  del suo contenuto, bensì vorrebbe essere una proposta di promozione per la  realizzazione delle  illustrate meritevoli   iniziative, anche  nel nostro territorio.

Realizzazione, che ovviamente prevede lo svolgimento di  una indagine  volta a localizzare lezone interessate a recepire l’iniziativa e ad individuare quali delle specificate finalità, si ipotizza, possano   risultare  più rispondente al miglioramento delle condizioni di vivibilità  della specifica  area. A cui, ovviamente, dovrà seguirel’impegno di una o più volenterosi che dispongano   di mezzi informatici, competenza  e disponibilità operativa,necessari per l’avvio e l’organizzazione dell’attività del gruppo social.

 

 

 Articolo Redatto dal Prof. Domenico Brancato

 

Percentuale di Rifiuti indifferenziati abbattuta del 53%

Percentuale di Rifiuti indifferenziati abbattuta del 53% Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:2) (833)
Eleonora Persichetti

MULTISERVIZI MARINO: DATI DI DICEMBRE 2018

Risultati sempre più soddisfacenti per la raccolta differenziata porta a porta avviata in alcune zone della città di Marino. Dopo i dati lusinghieri del mese di novembre 2018 arrivano - a conferma della bontà del percorso intrapreso - quelli di chiusura anno.

 I numeri sulla quantità di rifiuti indifferenziati portati in discarica nel mese di dicembre 2018, infatti, ci parlano di 900.000 kg contro 1.700.000 dello stesse periodo del 2017. Un decremento, quindi, del 47% che conferma il buon andamento del servizio ed un incremento dei rifiuti differenziati a discapito del “secco residuo”.

La curva della percentuale di rifiuti indifferenziati, infatti (come si evince dal grafico) è scesa sempre di più negli ultimi mesi: da quando la Multiservizi dei Castelli di Marino ha iniziato la distribuzione del kit per la raccolta porta a porta nelle prime frazioni di Marino (maggio 2018) possiamo notare un costante decremento che ha consentito l’abbattimento della soglia del milione di kg, uno dei grandi obiettivi che l’azienda si era posta all’avvio di questo nuovo progetto.

Anche i dati di dicembre 2018 confermano che la raccolta differenziata porta a porta nelle prime zone di Marino servite sta dando i risultati sperati – commenta il presidente della Multiservizi dei Castelli di Marino, Walter Bravetti Certo non ci fermeremo qui, il percorso per centrare tutti gli obiettivi che con il progetto porta a porta ci siamo prefissi è ancora lungo ma la voglia di fare e di migliorarci è davvero tanta. In queste settimane stiamo lavorando incessantemente per l’avvio del sistema Porta a porta nell’ultima zona della città: il centro storico. Anche in questo caso ci serviranno l’aiuto e la collaborazione dei cittadini affinchè tutto funzioni al meglio ma sono certo che non mancheranno. A discapito di qualche comportamento incivile che, purtroppo, ancora riscontriamo, infatti, abbiamo dalla nostra molti residenti che amano il proprio territorio e che vogliono vederlo migliore”.

Al momento la raccolta differenziata porta a porta nella città di Marino serve oltre il 60% della popolazione. Nei primi mesi sono state coperte  le zone:Santa Maria delle Mole, Frattocchie, Cava dei Selci (Zona A) in questi giorni si sta ultimando la copertura di tutta la Zona B ( dopo Castelluccia, Fontana Sala, Due Santi, Spinabella, Costa Rotonda e Campofattore in corso le operazioni a Montecrescenzio).

Nei prossimi mesi, infine, partirà l’avvio del sistema di raccolta porta a porta anche nel centro storico di Marino.

 

Identikit di un Troglodita

Identikit di un Troglodita Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:3) (2.015)
Antonio Calcagni

 

Oggi proviamo a capire chi sono coloro che, a sfregio delle più elementari regole del vivere civile, con l’abbandono sistematico ed indiscriminato dei  propri rifiuti solidi urbani, stanno riducendo in una discarica a cielo aperto la nostra Cittadina.

Un comportamento dilagante che, coinvolge  ormai tutto il centro abitato ma che raggiunge il suo apice: nell’area intorno al parcheggio di via Mameli/ Capanne di Marino, dove ciclicamente vengono a formarsi delle vere e proprie discariche; ed in via della Falcognana, dove tutto il suo tracciato è  ormai sommerso  da rifiuti.

Con conseguenza che, mentre la  prima, essendo pubblica, con una certa periodicità viene ripulita, la seconda, che invece, è bene  ricordare, è privata, rischia di rimanere a vita una discarica a cielo aperto.

In entrambi i casi non c’è che dire, un modo veramente originale di dare il  Benvenuto a chi arriva a Santa Maria delle Mole.

Un atteggiamento verso cui sta montando la rabbia dei tanti Cittadini che, ritiene  un  tale comportamento come l’azione  dei “soliti incivili”, un’impressione ovviamente corretta ma parziale, riduttiva e soprattutto fuorviante.

Per capire  meglio di cosa stiamo parlando è bene fare una breve excursus.

Prima dell’istituzione della raccolta differenziata “porta a porta”, c’era  il nomade o l’emarginato che rovistava tra i rifiuti per trarne un, sia  pur misero profitto, lasciando dietro di se, più o meno traccia del suo  passaggio.

Un’azione che generalmente prediligeva i cassonetti per la raccolta degli indumenti, ma che non disdegnava  la visita anche agli altri tipi di cassonetto.

A questa categoria si aggiungevano poi i nostalgici della raccolta indifferenziata, ovvero alcuni  abitanti  dei Comuni limitrofi, in cui era stato già istituito il servizio  di raccolta differenziata “Porta a Porta”, supportato da controlli.

Costoro, essendo  rimasti legati affettivamente al cassonetto  mangiatutto, venivano a farci visita ed una volta qui, sentendosi finalmente a proprio agio, depositavano il loro fardello dove meglio gli ispirava in quel momento.

Un sistema, quello della raccolta, attraverso i cassonetti su strada, oneroso, sia in termici economici che ecologici,  ma che aveva il “pregio”  dell’anonimato. 

Ovviamente non mancavano certo gli incivili che, per hobby,  al conferimento nei cassonetti ovvero all’isola ecologica  sceglievano, con molta fantasia, dove di volta in volta depositare i propri rifiuti, ma ribadisco, parliamo di uno sparuto manipolo di  hobbisti.

Con l’introduzione del servizio di raccolta differenziata  “porta a porta”, e conseguente assegnazione dei mastelli alle singole famiglie ovvero condomini, un consistete numero di utenti, si parla di  molte centinaia, si è trovato da un giorno all’altro nell’impossibilità  di  conferire  più i propri rifiuti.

Sono i cosiddetti fantasmi , ovvero  coloro  che pur vivendo stabilmente nella nostra Cittadina, risultano sconosciuti all’Erario Comunale.

Gente che, con il loro comportamento incivile, ma anche e soprattutto egoista, menefreghista ed avaro,  danneggia gli onesti Cittadini per ben 3 volte ovvero: 

  • Sottraendosi al pagamento della TARI, scaricano su tutta la collettività la loro quota di tassa;
  • Risanare poi queste discariche spontanee, necessita da parte della Multiservizi, la distrazione, dal normale servizio di raccolta, di risorse umane ed economiche, con conseguente ricadute negative sul servizio generale;
  • L’abbandono indiscriminato ovviamente non contempla la differenziazione dei materiali,  pertanto,  tutto quello che viene raccolto in queste aree, viene poi smaltito, a caro prezzo nella discarica.

Una situazione che sta diventando insostenibile ed inaccettabile per un paese normale, e di cui il nostro Comitato di Quartiere,a cui arrivano quotidianamente molteplici segnalazioni, intende farsene carico, esaminando le eventuali azioni da intraprendere.  

Nel frattempo chiediamo all’Amministrazione Comunale di avviare una politica di contrasto con tutti i mezzi a questa ignobile pratica, ovvero con: l’installazioni di telecamere; il controllo dei Vigili Urbani e con l’immediata  istituzione della figura dell’Ispettore Ecologico, ma anche e soprattutto attraverso un lavoro di controllo incrociato dei dati, per dare al più presto un nome a questi soggetti.

Appendice riservata  a questi nostri simpatici “Concittadini” che spero leggano questo articolo.

Vi ricordo che, in base all’art. 255, comma 1, D.Lgs. n. 152/06. 

Un soggetto privato che abbandona un rifiuto è punito:
- con una sanzione amministrativa pecuniaria da 300,00  a 3.000,00  euro, se si tratta di rifiuti non pericolosi;
- se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la sanzione amministrativa va da 600,00 a 6.000,00 euro..

Come vedete, se solo un giorno di questi, vi capiterà  la giornata sbagliata, (e noi ci auguriamo che succeda presto) rischiate di pagare in un solo colpo ben 10 volte il costo annuo della TARI . Vi conviene continuare su questo atteggiamento?

A proposito ci risulta che sono partiti gli accertamento giudiziari per stabilire i responsabili di coloro che hanno depositato i rifiuti presso l’area adiacente al parcheggio di via Mameli, pensate a quante informazioni sul suo proprietario potrebbe contenere un sacchetto dell’immondizia.

 

 

 Articolo redatto da  Antonio Calcagni, Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole

La "Polenta Contadina" fa tappa al Palaghiaccio

La "Polenta Contadina" fa tappa al Palaghiaccio Copertina Cava dei Selci    (commenti:1) (1.476)
Francesco Raso

Nei giorni della merla, i giorni più freddi dell’anno, il pensiero di una bella polentata fa venire subito l’acquolina in bocca. Un bel piatto fumante, preparato come una volta e con un gustoso sugo di salsiccia non va fatto scappare!

Ed ecco qui la sorpesa! (rimandata causa avversità meteo)
Sabato 9 febbraio, al piazzale del Palaghiaccio e in concomitanza con il Mercato Contadino, dalle ore 12.00 si potrà degustare la polenta.
La Polenta Contadina”: completamente a chilometri 0.
Oltre che mangiarla, sarà possibile assistere a tutta la sua preparazione fino alla cottura nel classico paiolo di rame, girata con lo spino.

La tradizione vuole che la vera polenta sia condita con sugo di salsiccia e questo per i tradizionalisti sarà un vero orgoglio.
Ci sarà anche spazio per i meno tradizionalisti, sperimentatori di nuovi sapori e vegetariani, infatti, verrà preparata anche la versione condita con broccoletti ed altre verdure stagionali.

E la musica?
Questa volta non ci faremo mancare nulla!
Ad accompagnare la polentata ci sarà il Duo Folklore Nostrano con la migliore musica popolare.

Siete tutti pronti per una "polenta fatta in casa"  e  “mangiata in piazza”?
Euro 3,00 a piatto.

RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA

RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA Copertina S. Maria delle Mole (2.122)
Eleonora Persichetti

PARTITA LA DISTRIBUZIONE DEI MASTELLI IN ZONA MONTECRESCENZIO.
AVVIO DEL SERVIZIO IL 18 FEBBRAIO
 
E’ partita questa mattina la distribuzione dei mastelli per la raccolta differenziata porta a porta nella zona Montecrescenzio, in via Campofattore e via Spinabella. Con queste consegne si ultima la copertura del servizio nella ZONA B della città di Marino: il nuovo servizio partirà ufficialmente il 18 febbraio, in contemporanea saranno rimossi i cassonetti stradali.
I cittadini che non dovessero trovarsi in casa al momento della distribuzione del kit da parte degli operatori della Multiservizi dei Castelli di Marino troveranno un avviso nella cassetta della posta e potranno ritirarlo in autonomia, recandosi negli uffici in via Pietro Nenni 13 negli orari di apertura dell’Ecosportello (da lunedì al Venerdì dalle ore 9 alle 13).
Le consegne nella zona di Montecrescenzio, in via via Campofattore e via Spinabella, si concluderanno entro due settimane.
Al momento oltre il 60% della popolazione di Marino è già servita dal servizio di raccolta differenziata Porta a porta. Nei prossimi mesi raggiungeremo il 100% della popolazione grazie all’avvio del sistema Porta a Porta nella zona C, identificata con il centro storico della città.
Siamo felici di annunciare questo nuovo passo in avanti che ci avvicina sempre di più all’obiettivo della copertura dell’intero territorio con il servizio di Raccolta differenziata porta a porta. Nei prossimi mesi, infatti, annunceremo anche l’avvio delle operazioni nell’ultima zona, quella relativa a Marino centro. – dichiara il presidente della Multiservizi dei Castelli di Marino,Walter Bravetti  Una sfida ed una rivoluzione culturale che ci consentirà di abbattere notevolmente la quantità di rifiuti indifferenziati, già ridotti del 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’impegno è di migliorare la qualità dell’ambiente ed il decoro del nostro territorio con l’aiuto di tutti i cittadini”.
N.B. Si specifica che il calendario fa riferimento solo alle utenze domestiche nelle zone di Marino attualmente servite dalla Raccolta differenziata Porta a Porta e nello specifico anche alla zona di Montecrescenzio che sarà servita a partire dal 18 febbraio. Le utenze commerciali hanno attiva anche qui la raccolta pomeridiana.

Raccolta differenziata: i cittadini ritengono BUONO il servizio

Raccolta differenziata: i cittadini ritengono BUONO il servizio Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:6) (1.393)
Antonio Calcagni

 

Grande sorpresa nel  sondaggio sul servizio di raccolta differenziata "Porta a Porta"

 

Un sondaggio che sulle pagine facebook è stato seguito da diverse migliaia di persone, molte delle quali però pensavano di poter dare il proprio voto direttamente sul social, nonostante ciò la risposta è stata più che buona.

 

I voti validi espressi sono stati 536.
Di seguito i risultati:

 Buono  25,9%   139 voti  
 Discreto 14,9%  80 voti  
 Ottimo 14,0%  75 voti  
 Sufficiente 10,1%  54 voti  
 Eccellente  8,8%  47 voti  
 Mediocre 6,5%  35 voti  
 Insufficiente 6,2%  33 voti  
 Gravemente insufficiente  6,0%  32 voti  
 Scarso 4,1%  22 voti  
 Non classificabile 3,5%  19 voti  
Vedi il Sondaggio

 

Un sondaggio che ha evidenziato come una consistente maggioranza di Cittadini ritiene il servizio più che buono.
Con questo non vuol dire che tutti i problemi sono stati risolti, molto resta ancora da fare e tra queste, le più importanti sono:

- l’istituzione di un isola ecologica in loco;
- una battaglia vera per scovare coloro che evadono la TARI, fonti ufficiose al momento parlano di alcune  migliaia di situazioni da verificare;
- un capillare controllo del territorio, al momento inesistente, per scoraggiare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti;
- un incremento dei ritiri settimanali, soprattutto per ciò che riguarda la plastica, ma anche per l’indifferenziata.

 

Antonio Calcagni, Presidente del Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole

"DI CHE STELLA BRILLI?"

"DI CHE STELLA BRILLI?" Copertina S. Maria delle Mole (905)
Antonio Calcagni

Ragazzi col naso all'insù all'Elsa Morante di Santa Maria delle Mole


Con il naso all'insù nel plesso E. Morante". E' questo il titolo di un'iniziativa che ha visto coinvolte tre classi della quinta elementare del plesso "Elsa Morante" di Santa Maria delle Mole e che è nata da un'idea dell'insegnante di religione cattolica della Diocesi di Albano, Stefano Palocci. Insieme ad altri insegnanti del plesso, tra cui la coordinatrice Cesira Abruzzo, Barbara Celella, Antonietta D'Arrigo, Roberta Diamanti, Barbara Guidi, Maria Sannino e Rosario Drogo, con la collaborazione di Giovanna Pugliese e Anna Tanzi, l'Associazione Genitori della Primo Levi e gli ex alunni Yuri Renna, Diletta D'Avino e Silvia Grugnaletti dell'I.C. "Primo Levi" g uidato dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Francesca Toscano, il maestro Palocci ha stravolto un po' la didattica comune trasformando due Uda (unità di apprendimento), una scientifico-storica e l'altra tratta dal percorso di religione, in un unico iter. In occasione della notte tra il 21 e il 22 dicembre, sono stati allestiti due musei con i lavori dei ragazzi e le aule si sono trasformate in un laboratorio "a cielo aperto", con tanto di concerto notturno guidato dalla vice preside, Prof.ssa Laura Aquilani, il montaggio di un planetario di circa 15 mq illuminato da 23 costellazioni e il sistema solare, riflessioni sulla creazione e sul Natale, 10 tappe ludiche, laboratorio dei desideri, cinema notturno, cena e colazione comuni, festa del dono e video riassuntivo dell'evento.
 

I ragazzi delle quinte A, B e C hanno dormito nei sacchi a pelo sotto un soffitto illuminato di stelle. "Insegnare è faticoso perché bisogna mettersi in gioco e non solo a parole - ha commentato il maestro Stefa no Palocci - ogni cosa che fai, seduto o davanti alla cattedra, diventa specchio per i tuoi alunni: se sorridi impareranno a sorridere, se entri arrabbiato impareranno ad essere arrabbiati, se urli insegni ad urlare, se volterai loro le spalle lo capiranno. Insomma non bisogna trattare i nostri alunni come un lavoro, ma lavorare con loro, come un motivo per rinascere ogni giorno alla promessa fatta di essere un insegnante".
 

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