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Bruni Immobiliare
Federica Bruni Agente Immobiliare da anni, dopo aver compiuto gli studi di Architettura e dopo aver lavorato presso un’azienda di famiglia che si occupava di edilizia, ha potuto sviluppare tecniche conoscitive in merito alla cantieristica.
Si abilita presso la CCIAA di Roma e fa esperienza nel campo immobiliare affiancando per un periodo il vicepresidente FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari) per poi intraprendere l’attività di Agente Immobiliare su Roma e Castelli Romani.
 
 
Associata FIMAA, alla quale e’ iscritta dal 2009, grazie ai numerosi convegni e ai continui programmi formativi organizzati dall'associazione cui ha partecipato, ha acquisito una notevole e specifica competenza in materia, assistendo la clientela nelle compravendite e locazioni; nella cantieristica; offrendo servizi di consulenza sia immobiliare che per ciò che riguarda i finanziamenti oltre alle problematiche urbanistiche che alle valutazioni degli immobili.
 
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Spalancare lo sportello auto repentinamente è sanzionabile

Spalancare lo sportello auto repentinamente è sanzionabile Copertina Nazionali (525)
Domenico Brancato

Previste multe per chi apre o lascia aperto lo sportello del veicolo, provocando pericolo o intralcio agli altri utenti della strada.

Un gesto, frequentemente compiuto sovrappensiero: spalancare lo sportello in modo repentino, senza accertarsi del sopraggiungere di persone o altri mezzi, potrebbe  colpire o causare la caduta di ciclisti, motociclisti, persone in transito, oppure costringere altri mezzi a manovre pericolose, per evitare la collisione.

Capita spesso, infatti, che altri veicoli in transito impattino contro la portiera aperta, con le conseguenze del caso.

A tal proposito, l’Art. 157 del Codice della Strada stabilisce: “Divieto a chiunque di aprire le porte di un veicolo, di discendere dallo stesso, nonché di lasciare aperte le porte, senza essersi assicurato che ciò non costituisca pericolo o intralcio per gli altri utenti della strada”. 

Articolo, la cui non osservanza comporta una presunzione di responsabilità a carico del conducente e/o proprietario, ed una conseguente sanzione amministrativa del pagamento da 41 a 169 euro, oltre alla responsabilità per tutti i danni derivanti da un eventuale sinistro provocato dallo sportello auto aperto.

Anche se il proprietario del veicolo coinvolto, per il risarcimento, potrà rivalersi sull’’Assicurazione, in quanto la polizza RC auto non regolamenta soltanto i danni provocati dalla circolazione dei veicoli, ma “anche la posizione di arresto del veicolo, sia in relazione all’ingombro da esso determinato sugli spazi addetti alla circolazione, sia in relazione alle operazioni eseguite in funzione della partenza o connesse alla fermata e sia con riguardo a tutte le operazioni cui il veicolo è destinato a compiere e per il quale esso può circolare nelle strade“, come avvalorato dalla conclusione delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione espresse nella sentenza n° 8620/2015, in relazione al concetto di circolazione stradale - ex art. 2054 del Codice Civile.

Qualora, poi, a provocare un incidente dovuto all’improvvisa apertura della portiera dell’autovettura sia un soggetto adulto trasportato, la Corte di Cassazione (  Sentenza n° 8216/2002) ha dichiarato che tra proprietario, conducente del veicolo, assicurazione e trasportato, corresponsabile del danno nei confronti del soggetto danneggiato, si realizza un’ipotesi di solidarietà nel debito risarcitorio.

Considerato, però, che  il terzo trasportato beneficia sì della disciplina dell’Assicurazione quale danneggiato, ma no quale danneggiante, nei di lui confronti è ammissibile l’azione di rivalsa da parte dell’assicuratore della Responsabilità Civile che abbia risarcito il danno.

Il trasportato, oltre al conducente, risponde, inoltre, delle eventuali conseguenze penali inerenti ai danni  imputabili all’incauto gesto.

Infatti, a seguito dell’entrata in vigore della Legge n° 41/2016, chiunque cagioni per colpa lesioni gravi o gravissime, oppure la morte di una persona con violazione  delle norme sulla disciplina della circolazione stradale (Art. 157, comma 7, del Codice della Strada),risponderà delle ipotesi dei reati di omicidio colposo o lesioni personali colpose stradali ( 589-bis e 590-bisdel Codice Penale).

Ma, anche se la regola secondo cui la responsabilità si presume sempre a carico di chi apre lo sportello dell’auto,la stessa, eccezionalmente, non trova riscontro nel caso in cui tale condotta  si verifichi mentre il mezzo trovasi  incolonnato al semaforo o passaggio a livello. In quanto, in tale condizione, chi apre lo sportello può contare sul fatto che, con fila per semaforo rosso, nessuna auto o moto, se non violando il codice della strada,  può effettuare il superamento dei mezzi incolonnati.In altri termini:  l’effetto sorpresa dell’altrui violazione della norma di prudenza non produce responsabilità nei confronti di chi ha aperto la portiera.

In ogni caso, prudenzialmente, è preferibile acquisire la sana abitudine di volgere lo sguardo verso gli specchietti retrovisori, prima di aprire lo sportello, onde evitare, comunque, spiacevoli sorprese  e, probabilmente,subire anche pesanti conseguenze.

 

Articolo redatto dal Professor Domenico Brancato

Lanterne Cinesi, tanto belle quanto pericolose

Lanterne Cinesi, tanto belle quanto pericolose Copertina Nazionali (1.718)
Domenico Brancato

MULTE E DIVIETI PER CHI LANCIA LANTERNE CINESI SENZA LA PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE DELL’AUTORITA’ COMPETENTE

Le lanterne cinesi o lanterne volanti  oKhom fai, come è noto sono piccole lanterne di carta che si sollevano in aria per effetto dello stesso principio che consente di far alzare le mongolfiere.

Esse sono composte da una struttura rigida rivestita di  carta, comprendente  al loro interno una fonte di calore che, scaldando l’aria, ne  consente  il sollevamento.

In Italia non esiste una specifica legge che ne disciplinil’uso, anche se non mancano normative regionali e ordinanze comunali che pongono limiti e divieti.

Motivo per cui, per le modalità  da rispettare  per l’utilizzazione, per affinità con le lanterne cinesi, si fa ricorso al contenuto dell’art. 57 del  testo Unico di Pubblica Sicurezza R.D. 18 Giugno 1931, n° 773, secondo il quale: “Senza licenza dell’autorità di Pubblica Sicurezza non possono spararsi armi da fuoco né lanciare razzi, accendersi fuochi d’artificio, innalzarsi aerostati con fiamme, o in genere fare esplosioni o accensioni pericolose in un luogo abitato, o nelle sue adiacenze, o lungo una via pubblica o in direzione di essa”.

Ne discende pertanto  che senza apposita licenza, “sarebbe” vietato il  lancio in aria delle, apparentemente, innocue lanterne.

Ciò, anche:

  • per effetto del sequestro, ritiro e divieto di vendita nazionale di un particolare tipo di lanterna cinese disposto il 3 Marzo dal Ministero della Salute, in quanto: “A seguito di analisi effettuate  dal Centro Regionale Amianto del Lazio, nel cordino che sostiene la struttura della lanterna è stata riscontrata la presenza di amianto friabile. Le cui fibre sono cancerogene per inalazione ( responsabili del mesotelioma pleurico), in tal caso il soggetto più a rischio è colui che maneggia direttamente  la lanterna, toccando il cordino, la fibre di amianto possono sfaldarsi essendo di materiale friabile (praticamente amianto puro); ugualmente il rischio di dispersione delle fibre si può avere quando l’articolo ricade a terra”;
  • e del disposto dell’Art. 703 del Codice Penale, che oltre a  ribadire sostanzialmente  il contenuto del citato testo Unico di Pubblica Sicurezza, aggiunge le previste sanzioni per i trasgressori, consistenti: “ in una ammenda fino ad euro 103 e la pena dell’arresto fino ad un mese, se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone “.

In riferimento a quanto sopra esposto, per evitare gravi rischi per la salute dei cittadini ed  in considerazione del potenziale pericolo che tali dispositivi possono rappresentare per l’innesco di incendi, soprattutto durante la stagione estiva, molti Comuni, in ottemperanza alla richiamata normativa,  hanno emanato, specie per  tale periodo,  ordinanze che impongono  il divieto di lancio delle lanterne senza regolare autorizzazione e disposto,per i trasgressori, l’applicazione di multe  pecuniarie da 25 a 500 euro (Art. 7 bis, comma 1  D.Lgl. 18 Agosto 2000, n. 267. In qualche caso elevate  da un  minimo di 5.000 ad un massimo di 15.000 euro, oltre ad ulteriori sanzioni penali ed amministrative previste dalla legge ed al  sequestro dei prodotti oggetto della trasgressione.

Ma poiché il lancio delle lanterne, in genere, è una festosa sfida fra Bambini impegnati in numerosi tentativi finalizzati a conquistare il primato della  quota più elevata, i genitori, a prescindere dalle imposizioni normative, farebbero bene, autonomamente, oltre che a munirsi delle apposite autorizzazioni, ad  accertarsi che i dispositivi manipolati ripetutamente  ed inconsciamente dai loro figli, dispongano di  caratteristiche qualitative tali da escludere i non trascurabili citati rischi derivabili da contaminazione da  amianto.

 

 

Articolo redatto dal Professor D. Brancato

Santa Maria delle Mole. Una comunità da consolidare

S. Maria delle Mole    (commenti:2) (1.759)
Gianni Morelli

Recentemente sulla nostra pagina ‘Immagini da Boville’ ho letto un messaggio pubblicato da una gentile signora che ci invitava a guardare all’esterno del nucleo cittadino vero e proprio ed a spostare la nostra attenzione sul mondo che circonda il nostro centro abitato per prendere coscienza della bellezza del territorio in cui viviamo.

Ora io sono, per natura, uno che apprezza moltissimo l’ottimismo nelle persone. E quel richiamo mi ha stimolato a guardarmi intorno con un atteggiamento diverso, più pronto a rilevare le cose positive che ci circondano. E leggere messaggi di questo tipo mi conforta e mi spinge ad approfondire le sensazioni gradevoli che comporta la sensazione di immediata condivisione che ho provato nei confronti della scrittrice di quella nota.

E’ vero che nel corso della nostra vita quotidiana tendiamo a rilevare, commentare e lamentarci delle cose storte che vediamo intorno a noi, ci lasciamo prendere dallo sconforto o dalla rabbia, ma raramente ci impegniamo per tentare di risolvere i problemi che più ci affliggono e ci impediscono di vivere più serenamente.

E, purtroppo, una delle cose che ci sembrano più opprimenti deriva sicuramente dalla situazione caotica dovuta alla sbagliata o mancata pianificazione dello sviluppo della nostra città che è diventata poco vivibile a causa del proliferare di interessi certamente lontani dalle effettive esigenze dei cittadini.

Decisamente la nostra città non ha goduto per lustri di amministratori attenti alle esigenze dei cittadini, né, purtroppo abbiamo avuto opposizioni in grado di contrastare efficacemente le impostazioni scarsamente orientate ad uno sviluppo eco-sostenibile del territorio

Né, purtroppo i cittadini stessi sono stati in grado di dimostrare una capacità di reazione, in quanto ancora oggi non siamo in grado di farci valere in funzione di una dimostrata coesione, derivante dall’esistenza di un tessuto sociale compatto ed attento alle esigenze della comunità, più che dei singoli.

Così l’abusivismo ed una malsana idea di sviluppo edilizio che ha caratterizzato le Amministrazioni degli ultimi lustri hanno portato ad una situazione di difficoltà derivanti da Strade strettissime, … assenza di marciapiedi, … parcheggi inesistenti (e quelli che esistono sono quasi tutti a pagamento), … invasione da parte di ‘attraversatori del centro cittadino per evitare semafori’ in alcune ore del giorno, … indisciplina di molti automobilisti/e concittadini/e, … passaggi a livello e semafori che rendono altissima la difficoltà di attraversamento di strade importanti che ci separano dalle altre porzioni di territorio comunale, … rumori molesti, … mancata manutenzione delle strade …. Ecc, .

E, in tutto ciò, perdiamo il contatto con quello che potremmo contribuire a realizzare

Il territorio che ci circonda, infatti raccoglie in sé tutte le caratteristiche che hanno reso famoso l’agro romano, dai resti di antiche civiltà, all’esistenza di aziende agricole importanti, alla vicinanza con il lago, alla possibilità di raggiungere facilmente il mare

E allora vorrei che ci unissimo in uno sforzo comune per riuscire a contrastare il processo di abbandono che è da tempo iniziato con la distruzione delle vigne, con la rinuncia all’agricoltura, con la disattenzione alla corretta gestione dell’arredo urbano ecc.

E sono sicuro che acquisiremmo la forza necessaria per poter proporre modelli di sviluppo e per poter partecipare con cognizione di causa alle decisioni che di volta in volta, saranno prese su questi temi così importanti per la nostra qualità di vita. Partecipiamo e suggeriamo tutti i giorni e adoperiamoci per contribuire a realizzare eventi che contribuiscano a consolidare il nostro senso di appartenenza a questa comunità

Al momento non offro ricette particolari, ma sono sicuro che, se ci pensiamo tutti insieme, riusciamo a trovare modi di condivisione di questo patrimonio.

Troviamo il modo di incontrarci e di discuterne

Programma completo della Festa Patronale 2018

Programma completo della Festa Patronale 2018 Copertina S. Maria delle Mole (5.302)
Antonio Calcagni

Anche quest’anno il nostro Comitato di Quartiere,  ha fornito, con entusiasmo e spirito collaborativo, il suo, se pur modesto contributo, alla realizzazione della Festa Patronale, dedicata alla Natività della Beata Maria Vergine.

Una festa, che si sta sempre di più caratterizzando come “La Nostra Festa”, intesa cioè a scoprire e valorizzare il senso di appartenenza ad  una giovane comunità in forte crescita.

In questo contesto non poteva certo mancare la 2^ edizione della Mostra Fotografica “Santa Maria, ieri, oggi…. e domani?”, un evento che già nella prima edizione  ha riscosso grande successo e che quest’anno riserverà molte sorprese.

Vi invitiamo quindi a vivere con serenità e spensieratezza le tante splendide attività programmate nei giorni di festa e ….  non dimenticate di visitare la Mostra Fotografica.

L’immenso patrimonio dell’Appia Antica

L’immenso patrimonio dell’Appia Antica Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:3) (1.602)
Gianni Morelli

Lavori in corso

Nonostante la ‘panza’, ma forse proprio nell’inutile tentativo di eliminarla, cammino quasi ogni giorno per circa un’ora per Santa Maria. Non camminate molto impegnative, ma passeggiate e piccole gite che mi danno l’opportunità di guardarmi in giro e di registrare con il mio cellulare le immagini che più mi colpiscono.

In altre occasioni avevo espresso la mia soddisfazione per l’interesse dimostrato dalla nostra Amministrazione e per il buon esito delle proposte di finanziamento dei lavori di recupero, inoltrate sulla base di progetti che sono risultati ben strutturati.

Avevo espresso la sicurezza che quei lavori sarebbero stati seguiti con attenzione dai cittadini in ogni fase del loro sviluppo. Ed ho voluto dare seguito a questa dimostrazione di partecipazione camminando da Frattocchie alla Stazione di Santa Maria e scattando alcune foto che spero rendano l’impressione positiva che ho avuto nel vedere quali progressi siano già stati fatti nella pulizia di questo nostro tratto di strada antica.

L’unica mia preoccupazione deriva dal fatto che l’erba ricresce velocemente e che potrebbe invadere di nuovo la sede stradale coprendo ancora una volta quei reperti che gradualmente verranno riportati alla luce, rendendo inutile, come successo in altre occasioni, questo lodevole tentativo di recupero.

Nel tentativo di esprimere anche attraverso le immagini l’atmosfera che ho respirato nel vedere i primi risultati dei lavori ho scattato alcune fotografie nella scarsa luce della sera incipiente.

Ed è proprio camminando in questa atmosfera, che mi è venuto da pensare a quanto avremmo perso oggi se i popoli antichi avessero assoggettato a ‘valutazioni costi/benefici (spesso assegnate a consulenti amici con esito negativo già definito nella stessa enunciazione)’, la costruzione delle strade, degli acquedotti, dei ponti, delle piramidi, e se lo stesso avessero fatto i grandi ‘sponsor’ dell’arte, dai Medici ai Papi più lungimiranti. Infatti in queste valutazioni i costi sono facilmente determinabili mentre, per arrivare ad individuare i benefici, è necessario possedere le doti che sono tipiche degli artisti dei creativi e dei geni che concepiscono le idee iniziali. Chi, al tempo, avrebbe mai potuto immaginare, prevedere e calcolare il valore futuro di quello che ingegneri, architetti ed artisti con la loro genialità ed il loro impegno stavano realizzando e quanto ne avremmo noi posteri goduto e da quali stimoli sarebbe derivato il nostro godimento?

Per rimanere in tema, credo che per contribuire alla conservazione di questi patrimoni che i nostri avi ci hanno regalato, potrebbe essere importante riuscire a costituire gruppi di volontari che, sotto la guida di persone esperte, potessero aiutare a mantenere vive queste antiche e preziose vestigia.

Buone vacanze!

Buone vacanze! Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:1) (685)
Eleonora Persichetti

 

 

La redazione di S. Maria delle Mole augura buon Ferragosto e buone vacanze a tutti i lettori!

Condizioni per l'esenzione del ticket sanitario

 Condizioni per l'esenzione del ticket sanitario Copertina Nazionali (1.214)
Domenico Brancato

Il pagamento del ticket, introdotto in Italia nel 1982,  rappresenta il contributo degli assistiti al costo delle seguenti  prestazioni sanitarie incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA),  definiti dal Presidente del Consiglio dei Ministri il 12 Gennaio 2017:

  • Le visite specialistiche ed esami di diagnostica strumentale ( Indagine che si eseguono con strumenti che permettono di studiare le strutture del corpo: endoscopia, tomografia computerizzata – TAC – E Risonanza Magnetica – RMN)  e di laboratorio (Esame: del sangue, delle urine, delle feci, ecc.);
  • Le prestazioni eseguite in Pronto Soccorso che non rivestono carattere di emergenza  (codici bianchi), non seguite da ricovero;
  • Le cure termali.

Tuttavia la legge stabilisce delle esenzioni,  per parte o per tutte le prestazioni, nei confronti degli assistiti che dispongono dei requisiti di seguito specificati:

  • Codice  E01 - Età inferiore a 6  e superiore a 65 anni, facenti parte di un nucleo familiare con reddito annuo complessivo non superiore a 36.151,98 euro (Legge 537/1993 e successive modifiche – art.8, comma 16);
  • Codice E02 – Disoccupati e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico;
  • Codice E03 – Pensionati sociali e loro familiari a carico (Dal 2018 l’Assegno Sociale può essere erogato a uomini e donne che hanno compiuto 66 anni e 7 mesi) fino ad un importo massimo  di euro 453,00 al mese per 13 mensilità, per i non coniugati e coniugati aventi limiti di reddito, rispettivamente  di euro 5.889,00  e 12.485,86.

L’assegno viene erogato in misura ridotta ai cittadini: - non coniugati e  coniugati in possesso di un reddito, rispettivamente inferiore all’importo annuo dell’assegno e inferiore al doppio dell’importo annuo dell’assegno.

L’importo dell’Assegno Sociale di base viene poi aggiornato in funzione della maggiorazioni previsti  dalla Legge 388/2000 e successive modifiche che, per gli over 70 prevede un incremento mensile di euro 12,92.

Il limite anagrafico può scendere fino a un minimo di 65 anni, in virtù di uno sconto di 1 anno  per ogni 5 anni di contributi versati;

Chi ha almeno 70 anni può richiedere l’integrazione al milione “e la concessione dell’incremento dell’Assegno mensile fino ad un importo di euro 643,86 “.

I cittadini stranieri possono far richiesta ed ottenere l’Assegno sociale, a condizione che siano: - comunitari ed in possesso del requisito dell’iscrizione all’anagrafe del comune di residenza; - o  extracomunitari  titolari del permesso  di soggiorno.

Per gli invalidi civili al compimento dei 66 anni e 7 mesi di età, come definito dall’art. 19 della Legge 118/71, i sussidi assistenziali vengono automaticamente  trasformati in Assegno sociale.  Per loro, però, i requisiti richiesti sono un po’ diversi da quelli fissati  per gli altri aventi diritto, in quanto viene considerato solo il reddito del richiedente, anche se sposato e  l’Assegno sociale  è erogato sempre per intero, con  un importo, per il 2018,  di euro mensili 368,91, maggiorabile fino a 453,00 euro);

 

  • Codice E04 – Titolari di pensione al minimo di età superiori a 60 anni e loro familiari a carico, con un reddito annuo complessivo inferiore a 8. 263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro, in presenza del coniuge ed in ragione di altri 516,46 euro per ogni figlio a carico.

Tutti gli assistiti che risultano esenti per reddito, possono usufruire ,  senza alcuna partecipazione  al costo  (ticket), di tutte le prestazioni di diagnostica strumentale, di laboratorio e le altre prestazioni specialistiche ambulatoriali previste dal Servizio Sanitario Nazionale, necessarie e rispondenti alla loro condizione di salute. Anche se da tale esenzione  rimane esclusa l’assistenza  farmaceutica.

 Per ottenere l’esenzione gli interessati dovranno, comunque,  inoltrare richiesta al medico di famiglia e pediatra che, all’atto della prescrizione di prestazioni di specialistica ambulatoriale, previa  verifica del diritto all’esenzione dell’assistito, riporta il relativo codice (E01, E02, E03, E04)  sulla ricetta.

Se il medico, attraverso la consultazione della lista degli esenti per reddito fornita dall’Anagrafe Tributaria, tramite  il sistema Tessera Sanitaria, rileva che l’assistito non risulta nell’elenco, procede ad annullare, con un segno, la casella presente sulla ricetta contrassegnata con la lettera “N” (non esente).

 Coloro che, pur avendo diritto all’esenzione dal ticket, non compaiono nella lista del medico curante, in quanto non obbligati a presentare la Dichiarazione dei Redditi (Pensionati al minimo, pensionati sociali e disoccupati), per ottenere il rilascio di un apposito attestato, dovranno annualmente autocertificare il reddito percepito nell’anno precedente presso l’ASL  di residenza.

I disoccupati dovranno autocertificare anche lo stato di disoccupazione e impegnarsi a comunicare tempestivamente l’eventuale cessazione di questa condizione, nonché  i cambiamenti che possono incidere sulle condizioni di reddito in maniera tale da  far venir meno il diritto all’esenzione.

A cura del Prof. Brancato

C’è tempo fino al 31 dicembre per l’iscrizione all’albo dei compostatori

C’è tempo fino al  31 dicembre per l’iscrizione all’albo dei compostatori Copertina Nazionali (2.274)
Domenico Brancato

Facendo seguito alle precedenti note sull’argomento in intestazione, pubblicate su questo sito rispettivamente in data: 27 marzo, 10 aprile e 4 maggio c.a, si informano i lettori interessati che, la Multiservizi di Marino SPA, con nota dell’1 c.m., ha comunicato che, a causa del protrarsi dell’attuazione del Servizio di raccolta differenziata dei Rifiuti Solidi Urbani con il metodo  “Porta a Porta“, è stata deliberata, con atto di Giunta Comunale n. 102 del 19/07/2018, la proroga del termine utile per l’iscrizione all’Albo dei  Compostatori.

Iscrizione, si ricorda, che costituisce il requisito indispensabile per poter usufruire, a partire della data della sua registrazione, della riduzione, sulla parte variabile, dell’importo della TARI  (Tassa Rifiuti).

Gli utenti  in possesso  dei requisiti richiesti  (vedi Modulo allegato) e che ritengono di essere in grado di poter effettuare, o che effettuano già,  autonomamente il compostaggio a livello familiare, per concretizzare o confermare  l’adesione,  dovranno recarsi presso l’ECOCENTRO di Via Pietro Nenni, 13 di Marino ( Tel. 800.15.49.58 ), da lunedì a venerdì, dalle ore 9,00 alle 13,00,  per la consegna  della documentazione richiesta, la  sottoscrizione della “Richiesta di agevolazione Compostaggio domestico“ ed il ritiro, se non già in possesso, della compostiera a titolo gratuito.

A cura del Prof. Brancato

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