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Si abilita presso la CCIAA di Roma e fa esperienza nel campo immobiliare affiancando per un periodo il vicepresidente FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari) per poi intraprendere l’attività di Agente Immobiliare su Roma e Castelli Romani.
 
 
Associata FIMAA, alla quale e’ iscritta dal 2009, grazie ai numerosi convegni e ai continui programmi formativi organizzati dall'associazione cui ha partecipato, ha acquisito una notevole e specifica competenza in materia, assistendo la clientela nelle compravendite e locazioni; nella cantieristica; offrendo servizi di consulenza sia immobiliare che per ciò che riguarda i finanziamenti oltre alle problematiche urbanistiche che alle valutazioni degli immobili.
 
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#iorestoacasa

#iorestoacasa Copertina    (commenti:3) (1.027)
Antonio Calcagni

 
Non sono un medico, tantomeno un virologo e neppure  un paramedico, pertanto non sarò certo io l’ennesimo che pretenderà di  spiegarvi tecnicamente i pericoli relativi all’epidemia di Coronavirus che sta imperversando nella nostra Nazione e non solo.
 
Ciò detto, la mia vuol essere solo la riflessione di un semplice  Cittadino, mediamente informato su quello che sta succedendo in queste ultime settimane.
 
Nel mese di gennaio, per la prima volta nel nostro sereno vivere quotidiano, è entrata dirompente la notizia che, in una sperduta città della Cina di appena 11 milioni di abitanti, chiamata Wuhan, si stava diffondendo a macchia d’olio un’epidemia. Sentire poi che quella stessa città insieme alla sua regione, che conta circa 60 milioni di abitanti, venissero  messe in quarantena, ci ha sì allarmati, ma non più di tanto.
 
Poi il contagio ha cominciato ad avvicinarsi pericolosamente a noi, e quando abbiamo sentito parlare, forse per la prima volta, di una  Cittadina del basso Lodigiano chiamata Codogno, messa in quarantena, ci siamo allarmati un po’ di più, ma poi come sempre, ha vinto l’idea che tanto la distanza che ci separava da quella località era sufficientemente grande per farci sentire al sicuro.
 
Da pochi giorni a questa parte, la situazione di contagio ha però travalicato i confini iniziali e si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta Italia.
 
Per arginare il dilagante diffondersi dell’epidemia, sono stati varati una serie di  Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri,  che estendono a tutta la Nazione il divieto di circolazione, ANCHE A PIEDI , senza  un  giustificato motivo, quali: salute, lavoro, acquisto generi di prima necessità.
 
Cardine di questo provvedimento è l’applicazione tassativa del concetto di ridurre al minimo la possibilità di contagio. Va, infatti, ricordato che al momento, in attesa di un vaccino, questa semplice regola risulta essere l’unico, POTENTE,  argine al diffondersi dell’epidemia.
 
UNA REGOLA CHE VA RISPETTATA SENZA SE E SENZA MA,  evitando di perdersi in questioni e sottigliezze eccessive  sull’interpretazione delle  varie norme emanate,  ne va della nostra e dell’altrui incolumità.
 
E non serve neanche cullarci sul concetto che tanto il nostro territorio non è poi così interessato dall’epidemia, al contrario dobbiamo sfruttare al meglio il vantaggio che abbiamo avuto, rispetto ad altre zone dell’Italia più sfortunate di noi.
 
E’ notizia di pochi giorni fa che, nella Cina dove gli infettati hanno superato le  85.000 unità,  grazie al  ferreo isolamento durato alcune settimane, oggi i nuovi contagi sono tendenti a Zero,   una “cura” che sembra stia funzionando anche in quelle zone del nord Italia dichiarate a suo tempo “zona rossa”.  
 
Rimanere a casa quindi è prima di tutto un gesto di grande valore civico e morale verso se stessi e verso gli altri, ma non dimentichiamo, è anche e soprattutto un OBBLIGO  la cui trasgressione porta a conseguenze PENALI (3 mesi di carcere).
 
Per concludere è stato provato “scientificamente” che 25 giorni di isolamento non ammazzano nessuno, stessa cosa purtroppo non può dirsi  per il contagio da Coronavirus.
 
Ci conviene rischiare?
 
 
Antonio Calcagni, Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole

La qualità dell'aria che respiriamo

La qualità dell'aria che respiriamo Copertina (1.773)
Francesco Raso

Ora siamo in grado di misurare il livello delle Polveri Sottili nella nostra area geografica.
 
A livello comunale, ormai già da troppo tempo, si sente straparlare e manifestare sulla tutela dell’ambiente ma oltre a gazebi, bandiere, manifesti e mini-cortei non si vede alcuna sostanza e nulla di tangibile.
Oramai sono troppi anni che si discute su ciò che fa bene e quello che fa male ma mai nessuno si è impegnato alla verifica dell’effettivo stato di inquinamento climatico delle aree sotto processo.
 
Grazie all’impegno ed alla testardaggine del nostro Comitato di Quartiere le cose iniziano a percorrere la corretta via che, in fin dei conti, è proprio ciò che tutti gli abitanti di S.Maria, Cava dei Selci e Frattocchie hanno sempre gridato e preteso senza mai essere ascoltati.
Per questo dobbiamo dare onore all’attuale Presidente del Comitato di Quartiere, “Antonio Calcagni”. Un uomo che non è mai caduto a compromessi politici, ha sempre ascoltato tutti e si è sempre fatto in quattro per il bene della popolazione.
 
Dopo questa piccola introduzione, torniamo alle Polveri Sottili.
Nel territorio di Marino e anche in quello di Ciampino non esiste una struttura di rilevazione della qualità dell’aria e tantomeno di quella delle Polveri Sottili che sono le più pericolose per la salute.
Abbiamo installato, a nostre spese, un rilevatore a Santa Maria delle Mole che effettua, ogni circa 3 minuti, una analisi per la quantità di PM10 e PM2,5 in µg/m³.
In tempo reale, grazie al nostro portale, raccogliamo i dati forniti dai sensori. Con questi siamo in grado di calcolare le medie di inquinamento orario e giornaliero in modo di avere un quadro preciso di cosa stiamo respirando.
In verità ci aspettavamo delle misurazioni, non dico gravi ma abbastanza fuori scala. Invece, dalle prime medie giornaliere sembra che la nostra aria respirata goda di una salute più che accettabile.
 
A breve, o meglio, appena è possibile fare nuovi acquisti, è intenzione di installare altri sensori a S. Maria e, ovviamente anche a Cava dei Selci e Frattocchie. Questo ci consentirà di mappare la nostra qualità di vita con un raggio di azione molto più amplio.
Vi ricordo che questa è una iniziativa completamente progettata, costruita, finanziata e realizzata dal Comitato di Quartiere presieduto da Antonio Calcagni con la collaborazione della CRIIAC di cui Roberto Barcaroli è il portavoce.
 
 
 
Nella nostra pagina principale è sempre evidenziata l’ultima lettura delle Polveri Sottili.
Per coloro che desiderano avere un quadro più completo o uno storico su queste misurazioni, abbiamo realizzato un’apposita pagina: Polveri Sottili

P.I.C. - Interessante iniziativa del nostro Comune

P.I.C. - Interessante iniziativa del nostro Comune Copertina (605)
Giovanni Morelli

I Punti Informativi Comunali (PIC) 
 
 
Ogni volta che abbiamo necessità di richiedere un documento, di mandare un messaggio, di fare una segnalazione…di comunicare in genere, dobbiamo poter contattare Istituzioni, Enti, Aziende che sono depositari delle informazioni che ci interessano.
 
Ed ogni volta dobbiamo andare nella sede in cui opera il destinatario delle nostre richieste, fare una fila più o meno lunga ad uno sportello, dire la ragione della nostra visita ad un operatore quasi sempre annoiato e raramente gentile che dovrebbe aiutarci a compilare moduli da inoltrare magari attraverso altri sportelli e tornare dopo qualche giorno per ritirare i documenti richiesti, magari in un’altra sede o presso altri sportelli.
 
Per molti di noi, magari anziani o limitati nei nostri movimenti, o lontani dai luoghi in cui sono ubicati questi sportelli, o a causa di orari per noi difficili da rispettare, questa trafila è più onerosa di quanto lo sia per altri che riescono a muoversi con più elasticità in questi labirinti burocratici.
Ed è proprio a questi che è rivolta l’iniziativa del nostro Comune, iniziativa che prevede di rendere disponibili strumenti informatici e formazione di base che possano mettere in grado questi cittadini di colloquiare con i sistemi predisposti alla fornitura di informazioni e di dati.
 
Una volta acquisite queste capacità, anche il cittadino meno abile dal punto di vista informatico, potrà richiedere ed ottenere on line certificati e permessi, potrà pagare bollette e tasse, potrà quindi operare in autonomia nel complesso mondo delle reti e dei sistemi informativi.
Il progetto prevede che gli strumenti vengano disposti in sedi usualmente frequentate da tale tipologia di popolazione (Centri anziani, Comitati, Associazioni) e che la formazione venga erogata da volontari a loro volta appositamente addestrati.
Da questa idea di eccezionale valore sociale, per passare alla pratica attuazione del progetto si deve necessariamente passare attraverso la formazione dei futuri ‘addestratori’. Formazione che si attua attraverso incontri durante i quali i promotori dell’iniziativa illustrano in modo sempre più preciso le finalità del progetto e le procedure di accesso ai servizi informativi di interesse.
 
Nell’ultimo incontro sono stati introdotti in modo approfondito i concetti e le finalità del progetto e sono state mostrate  alcune  slides che illustravano il percorso necessario per arrivare ad avere accesso ai sistemi, dall’acquisizione delle chiavi di accesso ai metodi di navigazione.
  
La spiegazione era accompagnata dalla proiezione di ‘pagine anonimizzate’ relative alla ricerca di dati personali del relatore ma che, proprio per effetto dell’anonimizzazione, si sono dimostrate poco efficaci.
E’ stato suggerito di creare una ‘demo’ che illustrasse in modo più realistico il percorso seguito simulando dati fittizi che però avrebbero prodotto risposte, anche loro fittizie, ma che avrebbero mostrato il percorso seguito per accedere, selezionare e produrre le informazioni richieste.
Questa indicazione è stata in primo momento scartata con un gesto della mano e poi, subito dopo, rifiutata con la motivazione che creare un ambiente di simulazione sarebbe stato troppo costoso. Risposta che evidenzia due cose: da una parte che non è stata compresa la richiesta e, dall’altra, che non erano gradite domande che interrompevano il flusso del ragionamento del relatore.
 
Quello che è accaduto è che non c’è stata disponibilità e volontà di condividere il progetto e di accettare domande e suggerimenti (il relatore non aveva molto tempo in quanto aveva un impegno non rimandabile e quindi, nonostante il suo invito a fare domande, non è stato possibile ottenere risposte). Inoltre, il relatore si è urtato fortemente nei confronti della sua co-relatrice perché rispondeva a domande dei presenti mentre lui si stava rivolgendo ad altri.
Ora, considerata l’assoluta disomogeneità dei volontari intervenuti e la loro completa disponibilità ad essere utili nei limiti delle loro capacità individuali, non mi pare che sia questo il modo migliore per riuscire ad ottenere risultati positivi.
 
Infatti, tra i circa 40 volontari presenti a questo incontro c’erano persone per lo più anziane, con livelli di conoscenza informatica molto eterogenei. Per quanto mi consta, ritengo che solo una delle persone presenti sia in grado di creare siti e portali molto complessi mentre una notevole maggioranza è costituita da persone a livello di prima informatizzazione, e quindi assolutamente non in grado di contribuire alla formazione di neofiti... che probabilmente non sanno neanche usare una tastiera.
Quindi, visto che l’avvio del progetto ed il suo successo dipendono essenzialmente dal modo in cui vengono qualificati i formatori, è necessario che i promotori si prestino sia ad ascoltare con pazienza quanti oggi sono limitati nella conoscenza, sia ad apprezzare la collaborazione di quanti possono essere utili a dare suggerimenti e fornire indicazioni derivanti da esperienze pluriennali nel campo.
 
Le idee, anche le più meritevoli come questa, richiedono un forte impegno per la loro realizzazione e non è producente arroccarsi sulle proprie convinzioni nel timore di dover modificare quanto idealmente già costruito, per seguire indicazioni derivanti da interventi di esperti il cui unico scopo è quello di aiutare per portare al successo questo progetto.
 
Di certo i promotori possono contare sui volontari che si sono appassionati a questo progetto, volontari che sarebbero delusi di non vederne il successo, ma occorre ascolto, comprensione, responsabilità e capacità di rivalutare e le proprie impostazioni e le proprie idee per condividerle con quanti poi saranno i veicoli principali del progetto ed i garanti della sua riuscita, al di là della innegabile qualità intrinseca del progetto stesso.

Si apre uno spiraglio per via della  Falcognana

Si apre uno spiraglio per via della  Falcognana  Copertina    (commenti:6) (1.925)
Antonio Calcagni

 
Dopo anni di inutili attese, si apre finalmente uno spiraglio sulla possibilità che, la suddetta strada diventi di competenza Pubblica, che tradotto vuol dire: un adeguamento delle dimensioni della carreggiata, il rifacimento totale del manto stradale, ecc. ecc.
 
Mercoledì 26 febbraio, infatti, aderendo ad una nostra pressante richiesta, il Sindaco Carlo Colizza insieme al Vice Sindaco Paola Tiberi, ed al Consigliere, Alessandro Blasetti, supportati dai Dirigenti degli Uffici: Urbanistica e Lavori Pubblici, hanno incontrato una folta rappresentanza del nostro Comitato, oltre ai responsabili del consorzio La Giostra, proprietari della stessa.
 
L’Assessore ai Lavori Pubblici, Adolfo Tammaro, che aveva da sempre promosso quest’incontro, per motivi di salute, era invece assente.
 
Un incontro particolarmente positivo, in cui, i proprietari dell’area hanno evidenziato l’incongruenza di una situazione che vede una strada aperta a tutti, ma che di fatto restano a completo carico dei proprietari,  la manutenzione, la pulizia, ed in ultima analisi anche la responsabilità.
 
E non stiamo parlando di una viottolo di campagna ma, di un’arteria fondamentale per la viabilità complessiva della nostra Cittadina e non solo, con un transito veicolare giornalmente valutabile in circa 5.000 veicoli , compresi gli enormi camion articolati che fanno la spola con il depuratore comunale.
 
La risposta del Sindaco è stata chiara ed inequivocabile, “la strada in oggetto ha un valore strategico per Santa Maria, pertanto sarà una nostra priorità far sì che venga al più presto acquisita al patrimonio pubblico”.
 
Dopo l’intervento del Sindaco e del Vice Sindaco, si è passati ad esaminare nel dettaglio gli aspetti puramenti tecnici, un lavoro che richiederà numerosi approfondimenti con competenze specifiche.
 
Di Via della Falcognana si cominciò a parlare insistentemente, lo scorso Aprile quando, un gruppo di Cittadini, stanchi e turbati dalle condizioni di completo degrado in cui versava l’intero tracciato della via, ridotta com’era ad una discarica a cielo aperto, decisero di intervenire .
 
Tra loro c’erano: alcuni Ispettori Ambientali, gruppo da poco costituito; diversi residenti di quell’area, normali Cittadini, oltre a diversi soci del nostro Comitato di Quartiere.
 
Un gruppo che, con coraggio e determinazione, avviò una colossale opera di bonifica, basti pensare che, in circa 8 giorni di duro lavoro, furono raccolti circa 150 quintali di spazzatura, restituendo quella strada ad un standard di pulizia dignitoso.
 
Ora finalmente, forse  grazie anche  all’impegno di quei volontari, parte un progetto che, non nascondiamo essere  ambizioso,  ma proprio per questo non sarà ne breve ne facile, al termine del quale avremo finalmente una strada, adeguata alle esigenze di una Cittadina in forte espansione.
 
A nome del Comitato di Quartiere, degli abitanti della zona interessata e più in generale dei Cittadini  di Santa Maria che quotidianamente usufruiscono di quella strada, un sentito ringraziamento al Sindaco, ed a tutta l’Amministrazione Comunale  per la sensibilità dimostrata.    
 
 
Antonio Calcagni, Presidente del, Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole

Carnevale: ottavo anno

Carnevale: ottavo anno Copertina (998)
Gianni Morelli

Le sfilate dei carri sono ormai una tradizione che dura da ben otto anni.
 
 
E’ infatti ad otto anni fa che risale la prima edizione organizzata e realizzata dal Comitato di Quartiere di CAVA DEI SELCI e dall’ Associazione GENTE DI CAVA, cui ormai da tre anni si sono unite sia Associazioni di MAMME, che hanno voluto portare il loro contributo a nome delle scuole, sia i Comitati di Quartiere di SANTA MARIA DELLE MOLE e di GENTE DI VIA ALDO MORO E DINTORNI cui si deve l’ampliamento delle manifestazioni ad un territorio più ampio di quello originale.
 
Queste manifestazioni, che vedono anche la partecipazione della PRO LOCO e godono della sponsorizzazione del Comune di Marino, sono rese possibili in buona parte dalle offerte elargite dalle attività produttive e commerciali del nostro territorio, come ben evidenziato dal fascicolo descrittivo dei festeggiamenti che viene prodotto in tutte le manifestazioni.
Una partecipazione corale, quindi, che vede impegnate varie persone per la messa in sicurezza dei carri ed il loro allestimento, oltre che i Volontari della protezione Civile ed il personale della Polizia Urbana che, insieme ai volontari dei vari Comitati ed Associazioni, garantiscono la sicurezza nel corso delle sfilate ed il buon esito delle varie iniziative, anche nell’ottica di arrecare il minor disturbo possibile alla normale vita dei cittadini e dei commercianti.
L’organizzazione quest’anno ha trovato una forte difficoltà nel reperire locali abbastanza ampi da permettere la messa in sicurezza e l’allestimento dei carri. Sarebbe molto utile se nel corso dell’anno gli organizzatori ricevessero segnalazioni circa possibili soluzioni a questo importante problema onde riuscire ad organizzare tutti i lavori preparatori nella maggiore sicurezza possibile. Quest’anno siamo stati molto aiutati da un clima favorevole ed abbiamo potuto lavorare all’aperto.
Nel corso del costante dialogo con i cittadini, è anche nato un confronto non trascurabile tra quanti sono favorevoli a far salire i bambini sui carri e quanti li vorrebbero solo destinati alle decorazioni tipiche del Carnevale. Sarebbe molto interessante conoscere le opinioni dei cittadini su questo argomento che non ci pare di rilevanza trascurabile.
Per il resto, siamo tutti entusiasti dell’enorme partecipazione riscontrata in tutte le cinque sfilate realizzate quest’anno. Successo di cui ringraziamo tutti i partecipanti e che ci spinge a migliorarci sempre di più.
Vorremmo comunque far presente che le attività dei Comitati e delle Associazioni, pur essendo importanti perché costituiscono un punto di riferimento nei rapporti sociali tra i cittadini e le attività produttive e commerciali del Territorio, nonchè tra questi e la nostra Amministrazione Comunale, non si limitano ai festeggiamenti, ma sono determinanti anche su altri aspetti della nostra vita quotidiana
Per fare qualche esempio, il Comitato di Santa Maria si è impegnato in molte occasioni di cui, tra le più recenti, segnaleremmo l’estensione all’INI delle linee di navette che prima arrivavano fino a Marino, la gestione del Parco Lupini, la costante pressione sull’Amministrazione Comunale per riavere Delegazioni più facilmente accessibili dopo lo scempio cui abbiamo assistito, le continue segnalazioni per sollecitare interventi di manutenzione delle reti di distribuzione gas ed acqua, una sia pur minima partecipazione alla pulizia di Via della Falcognana che era letteralmente invasa dai rifiuti abbandonati, il continuo monitoraggio della situazione delle strade….
 
Inoltre, da novembre 2018, abbiamo reso disponibile un Portale (www.smariamole.it) che mette a disposizione dei cittadini molti servizi utili. Portale che sta registrando un continuo incremento di accessi che ne dimostrano l’utilità ed il valore nel tessuto sociale del nostro territorio.
In particolare, in questo momento le attività di maggiore impegno, oltre a quelle già citate, si riferiscono ai seguenti argomenti:
 
  • Partecipazione attiva al progetto comunale che è impegnato nell’installazione di contenitori specificamente destinati alla raccolta di cicche di sigarette che sono state evidenziate come particolarmente inquinanti
  • Partecipazione al progetto comunale per la realizzazione di Punti Informativi Comunali (PIC) il cui obiettivo sarà quello di abilitare un numero maggiore di cittadini all’uso di strumenti informatici. Essere in grado di accedere ai servizi telematici messi a disposizione dal Comune può essere molto utile per evitare i danni causati dall’assenza di Delegazioni disponibili sul Territorio. Volontari appartenenti a vari Consorzi ed Associazioni saranno disponibili presso postazioni allestite dal Comune e si impegneranno in questa attività
  • Partecipazione attiva al tentativo di riportare l’attività dell’Aeroporto di Ciampino alle regole di legge quanto a frequenze dei voli diurni e notturni e per quanto riguarda le rotte da seguire per ridurre l’inquinamento
  • Installazione di rilevatori di diossido d’azoto e sostanze diverse presenti nell’aria a causa del traffico automobilistico, dei sorvoli e di altri fattori inquinanti di varia natura
  • Collaborazione con i cittadini appartenenti al Consorzio ‘La Giostra’ residenti su Via Falcognana per la soluzione di un problema che deriva dal fatto che tale strada, pur essendo transitata ogni giorno da centinaia di veicoli che entrano ed escono da Santa Maria ed essendo anche utilizzata dai mezzi che portano materiale alla discarica Comunale presente sulla stessa, non è censita dal nostro Comune come appartenente a Marino. Questa situazione crea evidenti disagi dal punto di vista della gestione dei servizi e della manutenzione della stessa strada e spinge i residenti ad ottenerne l’accatastamento nelle mappe comunali
  • Partecipazione al progetto per il ‘Verde’ che il Comune sta commissionando all’Università della Tuscia (unica nel Lazio dedicata all’Agricoltura). Tale progetto, oltre alla messa a dimora di piante nei viali e riallestimento dei Parchi, dovrà prevedere anche le specifiche per la manutenzione del verde cittadino oltre che l’attivazione di processi di sensibilizzazione dei cittadini al rispetto della natura.
 
Una notevole serie di argomenti, tutti a beneficio del benessere dei cittadini ed al rispetto del Territorio.
Nel rinnovare i ringraziamenti per la grande partecipazione al Carnevale, vorrei rivolgere a tutti i cittadini un invito a partecipare numerosi anche a supporto di quegli argomenti tra quelli elencati e, magari, a suggerirne altri che non sono stati finora oggetto delle attività di questi Comitati
Vorrei segnalare che il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole ha indetto una serie di incontri che, in occasione delle elezioni del Consiglio Direttivo, daranno la possibilità di candidarsi a cittadini desiderosi di partecipare a queste iniziative, oltre all’opportunità di confrontarci apertamente sui vari temi.
 
Le locandine relative a questi eventi sono esposte in molti esercizi commerciali della nostra Frazione.
 

A BiblioPop l’ultimo nato è il "Coro Bovillae"

 A BiblioPop l’ultimo nato è il "Coro Bovillae" Copertina    (audio/video) (889)
Eleonora Persichetti

Si parte da una quindicina e si attendono voci maschili!

 

Nei giorni scorsi l’Esecutivo dell’associazione Acab che gestisce BiblioPop ha ascoltato la relazione del Presidente Sergio Santinelli circa contatti e richieste di disponibilità a favorire la nascita, la permanenza e la vita musicale di un gruppo di persone – serie e preparate – a dar vita ad un Coro. L’organismo che collegialmente conduce le attività, assieme ad un numero neppure quantificato di volontari, della spumeggiante realtà di BiblioPop ha immediatamente accolto favorevolmente l’ipotesi. Del resto per queste finalità, a partire dai libri, è nata e vive BiblioPop: per attivare in modo diffuso cultura e socialità. Così, diretto dal Maestro Mauro Corsaro, si è insediato il gruppo che ha dato vita al Coro di Bovillae. Dunque da febbraio 2020 è ufficialmente fondato il "Coro Bovillae".

 

Promotori  Annamaria Di Marzo (pianista e accompagnatrice del coro) e Mauro Corsaro (direttore del coro). Il musicista e compositore romano è attualmente organista della basilica di San Giovanni Bosco (RM) e anche direttore del coro omonimo. Vive dal 2015 a Santa Maria delle Mole. Il Coro Bovillae (Santa Maria  delle Mole, Frattocchie, Cava dei Selci, Fontana Sala-Castelluccia e Marino) accoglierà i residenti di zona che vorranno cimentarsi nel canto corale. Il repertorio sarà misto; musica sacra, classica, musica da film, natalizia e ovviamente non mancheranno i lavori scritti dallo stesso Mauro Corsaro, che appena trasferitosi, cinque anni fa, compose un brano di musica da camera dedicato proprio a Santa Maria delle Mole (anche riprodotto in Piazza Togliatti durante "CantArte 2017"). Il coro Bovillae apre le iscrizioni, soprattutto alle voci maschili, ed invita quindi a rivolgersi direttamente ai promotori, oppure ai soliti riferimenti di BiblioPop/Acab.

Lotteria Carnevale Insieme 2020 - Numeri Estratti

Lotteria Carnevale Insieme 2020 - Numeri Estratti Copertina (1.534)
Francesco Raso


Qui di seguito, vengono riportati i numeri dei biglietti vincenti, estratti alla lotteria Carnevale Insieme 2020 del 25/02/2020



 
1° PREMIO BIGLIETTO N. 1443
2° PREMIO BIGLIETTO N. 3989
3° PREMIO BIGLIETTO N. 3390
4° PREMIO BIGLIETTO N. 2865
5° PREMIO BIGLIETTO N. 4100
6° PREMIO BIGLIETTO N. 4119
7° PREMIO BIGLIETTO N. 3811
8° PREMIO BIGLIETTO N. 2053
9° PREMIO BIGLIETTO N. 1049
10° PREMIO BIGLIETTO N. 2198
11° PREMIO BIGLIETTO N. 0471
12° PREMIO BIGLIETTO N. 3119

Parco Falcone, un altro scempio in arrivo

Parco Falcone, un altro scempio in arrivo Copertina    (commenti:5) (4.198)
Antonio Calcagni

Correva l’anno 1991 quando, un folto gruppo di Cittadini, uniti sotto le insegne dell’Associazione “Progetto Uomo-Ambiente”, creata allo scopo, tra cui il sottoscritto, insieme a tutta la sua famiglia, stanchi di assistere inerti al degrado ed all’abbandono in cui versava un parco, inaugurato in pompa magna solo alcuni anni prima, che la sciatteria ed il disinteresse che contraddistingueva la politica in quegli anni non aveva nemmeno pensato a dargli un nome. Con grande fantasia veniva definito “parco Maroncelli”.

 

Attilio, Luigi, Carlo, Michele, Luisa, Azelio, Giancarlo, Babina, Paolo, Franco, Mario, Alberto, Mara, Claudio, Francesco, Antonio, Nunzia sono i pionieri di un gruppo che negli anni si è sempre di più allargato.

 

Un folto gruppo, di cui solo alcuni sono immortalati nella foto del 1993, che ci ritrae insieme a Maria Falcone. Un gruppo, dicevo, che con grande entusiasmo ed abnegazione riesce, in poco temp,o a risanare, recuperare e valorizzare questo bellissimo angolo verde.

 

Alcuni anni dopo, in collaborazione con il corpo insegnanti delle scuole di Santa Maria, l’Associazione lancia un questionario, riservato ai ragazzi, per la scelta del nuovo nome da dare al parco, a cui i ragazzi rispondono in modo corale, indicando il nome di Giovanni Falcone, magistrato ucciso dalla mafia appena pochi mesi prima.

 

Una scelta, quella di dedicarlo al magistrato che, per la sua tempistica, fa risultare il parco, il primo luogo pubblico in assoluto ad essere dedicato a Giovanni Falcone e per il modo in cui è stato scelto, da circa 1.000 ragazzi, colpisce profondamente Maria Falcone.

 

La sorella del magistrato, infatti, non mancherà di visitarlo e di incontrare i ragazzi delle scuole di Santa Maria, un legame che la porta a diventare,Presidentessa onoraria dell’Associazione Progetto Uomo- Ambiente.

 

In tutto questo rifiorire di entusiasmo, dovuto alla nascita del nuovo Comune di Boville, un’ombra però si aggira nel futuro del parco, ovvero il rischio che prima o poi nell’area prospiciente al parco venisse realizzato uno stabile.

 

Ebbene, dopo 28 anni, l’incubo peggiore dei tantissimi volontari che hanno collaborato a questo progetto  sta oggi diventando una realtà. Nei giorni scorsi, infatti, l’area adiacente all’entrata del parco è stata recintata ed è comparso un cartello che annuncia la realizzazione di un edificio residenziale, opera che completerà l’accerchiamento del parco, eliminando anche il parcheggio che a suo tempo fu realizzato dal Comune ma che a quanto pare, lo stesso non ha mai provveduto ad espropriare. Una realizzazione che sarà un pugno nell’occhio, nello stomaco, ma anche al ricordo dei tantissimi volontari che hanno lavorato a questo progetto. Voglio ricordare coloro che ora non sono più tra noi: Luigi Carletti, Renato Arioli, Ventura Fiorini. 

 

Una cosa che, questa Amministrazione Comunale più delle altre che l’hanno preceduta  non, dico NON, doveva permettere che succedesse.

 

Ora ovviamente partiranno le difese d’ufficio che, dall’alto della loro sapienza, ci spiegheranno che, essendo un’area privata ed edificabile, non si poteva impedirne la costruzione.

 

Concetto che noi semplici Cittadini di questo infelice Comune abbiamo imparato molto bene a nostre spese, ossia che le uniche garanzie certe sono quelle riservate ai singoli, a scapito di quelle della collettività.

 

Ma a questo sciagurato concetto pensavamo che, un’Amministrazione che, ad onor del vero, in altre occasioni ha dimostrato attenzione ed interesse, ne opponesse uno altrettanto legittimo, ovvero quello diEsproprio per Pubblica Utilità”.

 

Una situazione che, presenta, a parte il finale, molte analogie con quella dell’area ex fonte San Pietro. In quel caso la nostra Capo Redattrice, in un articolo di alcuni mesi fa, denunciava il rischio che in quell’area stesse per nascere una palazzina. Notizia poi per fortuna, (e per ora) non confermata, che fece scattare l’indignazione degli amministratori locali, che la smentirono categoricamente.

 

Ora, scopriamo che, lo scampato pericolo in quel caso, fu dovuto essenzialmente al fatto che l’area in questione rientrava nell’ampliamento, deciso nel 2018, del parco dell’Appia Antica.

 

Tutta questa storia fa venire in mente un detto di una vecchia volpe della politica nazionale che recitava: “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.

 

 

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