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- Presidente Antonio Calcagni
 

- Francesco Raso (responsabile web) 

Il Centro Anziani Frattocchie (CAFM) ospite della trasmissione SIAMO NOI su TV2000

Il Centro Anziani Frattocchie (CAFM) ospite della trasmissione SIAMO NOI su TV2000 Copertina Frattocchie (51-1-0)
Antonio Calcagni

Il 9 dicembre 2025, i soci del Centro Anziani Frattocchie di Marino (CAFM) hanno partecipato alla trasmissione SIAMO NOI su TV2000 portando Marino e l'Associazione alla ribalta nazionale
 
Molto apprezzato è stato il prezioso contributo fornito dai partecipanti alla trasmissione Siamo Noi su TV2000, dove si parlava della dipendenza dai social da parte degli ultra sessantenni.
 
La loro partecipazione è consistita nel portare esempi pratici offrendo riflessioni lucide e sincere sull’uso quotidiano dello smartphone.
 
I vari interventi hanno mostrato come la tecnologia possa essere una risorsa straordinaria per comunicare, informarsi e restare connessi, ma anche come nasconda rischi reali di dipendenza e isolamento se utilizzata senza consapevolezza.
 
Le testimonianze dei i soci CAFM hanno arricchito il dibattito con esperienze dirette, portando in studio quel mix di buon senso, spirito critico e sensibilità sociale che da sempre caratterizza il CAFM.
 
Come ricordato dal Presidente del CAFM, Claudio Bornaccioni, “la presenza del CAFM in trasmissione conferma la missione dell’Associazione: stare insieme, crescere insieme e condividere conoscenze utili alla comunità.
 
Un grazie sentito ai soci che hanno dato voce alla nostra realtà con competenza, autenticità e grande spirito di partecipazione”. Chi vuole può rivedere la trasmissione cliccando su questo LINK e in particolare ai minuti 16’07” e 22’24” della registrazione.
 
Buona visione.
 
Per coloro che intendono seguire il programma offerto dal Centro Anziani Frattocchie di Marino APS (CAFM), l’invito a seguire la pagina Facebook e prendere contatto con il Presidente Claudio Bornaccioni al cel. 335-364847.

Natale 2025: tre eventi di musica, solidarietà e comunità con Marino Aperta APS

Natale 2025: tre eventi di musica, solidarietà e comunità con Marino Aperta APS Copertina Frattocchie (185-5-0)
Antonio Calcagni

Anche quest’anno Marino Aperta APS propone un ricco calendario di eventi dedicati al Natale tra Frattocchie e S. Maria delle Mole, con iniziative pensate per valorizzare lo spirito di comunità, la solidarietà e la partecipazione delle famiglie. Il programma 2025 coinvolge il Piccolo Coro del Fiore Blu, i corsi di musica e il Laboratorio dei giovani "Teatrando si cresce".
 
In particolare, il Piccolo Coro del Fore Blu sarà protagonista in ben tre momenti musicali capaci di unire generazioni diverse attraverso il linguaggio universale della musica.
 
Il primo appuntamento è previsto per venerdì 19 dicembre alle ore 17 ed è dedicato agli anziani della Casa di cura Villa Nina di Frattocchie, che potranno assistere a un Concerto solidale offerto dal Piccolo Coro. Un gesto semplice ma prezioso, che porta calore e vicinanza a chi trascorre le festività lontano dalla vita quotidiana della propria famiglia. Si esibirà in questo Concerto anche il Coro Polifonico Centro Anziani Frattocchie di Marino CAFM che eseguirà brani del repertorio del Natale.
 
Si proseguirà poi con la grande festa di sabato 20 dicembre alle ore 16 con il “Natale in famiglia”, un pomeriggio di eventi con i bambini, famiglie e adulti che si svolgerà presso l’Auditorium A. Ascolese della scuola Primo Levi di Frattocchie.
 
L’iniziativa, aperta a famiglie, bambini e a tutti coloro che vorranno, punta a creare un momento di condivisione e allegria in vista delle festività, con musica, atmosfera natalizia e la possibilità di vivere insieme un’occasione speciale. Anche in questa occasione si esibirà il Coro Polifonico del CAFM con i suoi brani del repertorio tradizionale.
 
Infine, il calendario si chiuderà martedì 23 dicembre ore 18 con il Concerto di Natale del Piccolo Coro del Fiore Blu dedicato alle famiglie, ospitato negli spazi di Bibliopop a Santa Maria delle Mole.
 
Un evento atteso e sempre molto sentito, che rappresenta uno dei momenti più intimi dell’anno per l'associazione Marino Aperta APS.
 
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero, nel segno dell’apertura e dell’inclusione che da sempre caratterizzano l’associazione Marino Aperta APS.
 
"Con le diverse iniziative che abbiamo programmato" precisa la Presidente di Marino Aperta APS Michela Graziani "anche il Natale 2025 si confermerà un’occasione per ritrovare il senso autentico dello stare insieme, valorizzando la comunità, la solidarietà, la partecipazione e il talento dei più giovani. Un programma di eventi quello proposto da Marino Aperta che unisce cultura, musica e impegno sociale, portando nei vari quartieri della pianura di Marino un clima di festa e vicinanza".  
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Farmacia comunale di via Tazzoli, un rilancio possibile

Farmacia comunale di via Tazzoli, un rilancio possibile Copertina S. Maria delle Mole (363-12-0)
Antonio Calcagni

Ieri, dopo un’interruzione del servizio di qualche settimana, causato da alcuni problemi tecnici, la farmacia in oggetto è ritornata operativa.
 
Alla breve cerimonia di riapertura erano presenti: il Presidente (Amministratore Unico) della Multiservizi, Massimiliano Tommasi, il Presidente del Consiglio comunale, Avv. Eugenio Pisani, gli Assessori, Franco Marcaurelio, e Rinaldo Mastantuono, la dottoressa Pina Clemente, l’architetto Colantonio, e in rappresentanza del Comitato di Quartiere, Silvio Ferrante, ed il sottoscritto.
 
L’occasione è stata proficua per fare la conoscenza del Presidente Tommasi, che abbiamo ringraziato per il tempestivo intervento, che ha permesso di ridurre al minimo, i disagi causati alla cittadinanza dalla chiusura.
 
Inoltre con la rappresentanza politica presente,  e con il Presidente, abbiamo convenuto sull’importanza sociale di preservare un servizio di pubblica utilità in un’area altrimenti poco servita, sfruttando al meglio le grandi potenzialità di un manufatto di proprietà comunale, fino a farlo diventare un “Presidio Sanitario” a tutto tondo.

Il Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole saluta i soci ed il 2025

Il Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole saluta i soci ed il 2025 Copertina S. Maria delle Mole (284-10-0)
Gianni Botta

Anche per questo anno si rinnova l’incontro del Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole coi suoi soci per salutare l’anno trascorso e fare il punto delle attività svolte nel 2025, riassunte dal Presidente del CdQ Antonio Calcagni: il rinnovo delle cariche sociali con l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo, la conferma della presenza sul territorio con le iniziative di solidarietà a cui il CdQ ha partecipato – tra cui spiccano quelle a favore dell’AISM con l’iniziativa “Gardensia” e “La Mela di AISM –, con le attività del Gruppo Volontari del Decoro Urbano e con le istanze rivolte alle Amministrazioni comunali di Marino e Ciampino tra cui ricordiamo le segnalazioni per il parcheggio di Via Frassati e la sicurezza stradale di Via Capanne di Marino.
 
Ultima, ma non meno importante, la petizione organizzata per chiedere che Roma città metropolitana assuma in carico il tratto stradale denominato Via della Falcognana 61/a, di cui vi abbiamo parlato in questo articolo, per la quale è ancora in corso la relativa raccolta firme: chi non avesse ancora aderito e volesse unire la propria firma alle centinaia già raccolte troverà i “lenzuoli” negli esercizi commerciali di Santa Maria delle Mole.
 
In un clima di affiatamento che da sempre contraddistingue questa realtà, il Presidente Antonio Calcagni ha poi accolto i presenti iniziando dai graditissimi ospiti Don Jesus, Umberto Porrino, Mirko Laurenti, intervenuti in rappresentanza delle rispettive realtà locali a testimonianza del rapporto di amicizia stretto in anni di collaborazione e vicinanza.
Prima di passare alle libagioni il Presidente ha infine salutato tutti i partecipanti che hanno rinnovato la propria iscrizione al CdQ anche per il prossimo anno: è infatti partito il tesseramento 2026 e chi vuole tesserarsi può rivolgersi ai recapiti che trovate nella sezione contatti.
 
Perché il Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole – costituitosi con Atto Notarile del 1994 – è una realtà attiva sul territorio che si tramanda da generazioni, ma anche pronta ad accogliere i nuovi cittadini che scelgono questa porzione della pianura marinese circondata dal Parco dell’Appia Antica.
 
Un’ultima cosa prima di lasciarvi: nelle immagini in fondo a questo articolo abbiamo messo la foto del Calendario 2026 “Pro Missione Etiopia Giovanni Marchetti” realizzato dall’Associazione Amici di Adwa, un’opera deliziosa che ha illustrato la nostra amica Albina insieme all’impegno svolto dall’associazione.
Il tempo di Natale chiama tutti a fare gesti anche piccoli, quindi vi chiediamo di sostenere con un’offerta libera chi aiuta le popolazioni di quella porzione del Corno d’Africa martoriate da anni di guerre e carestie, contattando la nostra amica Albina al numero di cellulare che trovate nella foto.

 

Marino sotto le bombe del Piano Regolatore di Cecchi

Marino sotto le bombe del Piano Regolatore di Cecchi Copertina Marino    (commenti:3) (269-12-2)
la Redazione

Nel 1947 Zaccaria Negroni, leader del CLN antifascista di Marino, primo Sindaco nell’immediato dopoguerra, a cui abbiamo dedicato la nostra sezione per le sue immense qualità morali e l’altruismo, pubblicò il libro “Marino sotto le bombe”, in cui descrisse gli orrori del bombardamento della nostra città nel febbraio del 1944.
 
Con il dovuto rispetto nei confronti di Negroni, ci sentiamo di trarre un’analogia con i danni che il Piano Regolatore (PUGC) voluto dal Sindaco Cecchi e dalla parte vicina ai costruttori dell’Amministrazione Comunale di “destra-centro” causerà a Marino, se dovesse essere approvato dalle Autorità sovraordinate, nonostante sia bocciato dalla maggioranza dei marinesi.
 
Il Piano Urbano Generale Comunale PUGC prevede:
- Costruzione di circa 650.000 mc
 (circa 213.000 mq) di insediamenti residenziali, prevalentemente in zone con vincoli paesaggistici, archeologici, di diverso tipo, tra cui quelle adiacenti all’Appia Antica, patrimonio della cultura mondiale e sito UNESCO, e anche all’antica città di Bovillae.
- Le costruzioni (palazzine alte fino a 4 piani) intendono insediare almeno 6.551 residenti, che non saranno cittadini di Marino, ma nuovi residenti trasferiti da altri comuni del Lazio. Non avranno o troveranno lavoro a Marino, ma faranno i pendolari verso i loro posti di lavoro, trasformando Marino in una città dormitorio e incrementando traffico e pendolarismo.
- Tutto questo comporterà un consumo di ben 704.808 mq della superficie comunale, di cui 296.511 mq di suolo agricolo, come da dati ufficiali del PUGC.
 
Superfice territoriale comunale                     mq 24.171,803;
Superfice previsione di trasform del PUCG  mq 704.808;
Di cui suolo agricolo                                      mq 296.511.

- Il PUGC non è stato sottoposto ad approvazione da parte della popolazione (ad es. con un referendum), e non ha mai fatto parte della proposta elettorale del partito che l’ha elaborato e che intende realizzarlo (Forza Italia). I Consiglieri e un Assessore di un partito della coalizione, la Lega, sono fortemente contrari, si sono dissociati nel voto in Consiglio Comunale e il Sindaco Cecchi (Forza Italia), ardente sostenitore e promotore del piano, lì ha esautorati dai loro incarichi.

- Un simile trasferimento di popolazione andrebbe concordato e coordinato sia a livello della Regione Lazio, sia con i comuni limitrofi o dello stesso comparto, che ne subiranno le ripercussioni (si pensi ad es. al problema della mobilità, del pendolarismo, del traffico, tutti aggravati o aumentati, o delle risorse e servizi sanitari).

- Non è prevista in alcuna misura la costruzione di case popolari per i ceti meno abbienti. Tutto il piano non è opera concepita dalle Autorità preposte a valutare e programmare il territorio e l’edilizia in base alle esigenze pubbliche, ma è stato concepito, elaborato e strutturato primariamente intorno a interessi dell’edilizia privata, cioè dei costruttori.

- Oltre al patrimonio paesaggistico e archeologico e quindi alle vestigia e al retaggio della culla della primigenia civiltà latina lungo la Via Appia Antica (come anzidetto bene UNESCO), sarà danneggiato irrimediabilmente il delicato e complesso ecosistema di Marino e dei Castelli Romani. Vi sarà con ogni probabilità ulteriore captazione d’acqua dalle sorgenti dei laghi di Albano e Nemi, con ulteriore abbassamento del loro livello. Ne soffriranno anche la flora, e la fauna, già confinate in spazi esigui, quasi non compatibili con il loro normale ciclo vitale.

- Di fronte agli gravi svantaggi e danni irreversibili le giustificazioni addotte dai promotori sono di due tipi:
A) Le aree adibite alla costruzione sarebbero dei “margini urbani”, cioè zone di confine tra gli insediamenti urbani e le zone agricole, protette da vincoli paesaggistici e archeologici. Secondo la narrativa del PUGC, questi “margini” sarebbero già compromessi per la presenza di costruzioni, possibilmente anche abusive, che avrebbero creato molti lotti interclusi, per cui l’urbanizzazione andrebbe “sistemata e completata”. Tutto ciò non è semplicemente vero (!). Le zone agricole, e protette da vincoli, sono nel complesso bene conservate, e non intaccate da cemento.
B) I coefficienti urbanistici di un decreto ministeriale del 1968, che prevedono che ogni cittadino deve avere un minimo di 18 mq in totale tra scuole d’obbligo, ospedali, spazi verdi e parcheggi, non verrebbero rispettati a causa di carenti scuole d’obbligo e i parcheggi. Il PUGC farebbe raggiungere questi standard in quanto le autorizzazioni a costruire verrebbero date ai proprietari a patto che cedano una parte del terreno al Comune, per realizzare questi “standard urbanistici”. Occorre ravvisare innanzitutto che i calcoli fatti nel PUGC si prestano a forti dubbi per il modo in cui sono stati elaborati.
Soprattutto:
• Il PUGC, rovistato da capo a fondo, non specifica concretamente quali siano questi “standard urbanistici”. Si parla genericamente di “parcheggi”, “servizi urbanistici” etc. Riguardo ai parcheggi, e la circolazione, il problema casomai verrebbe aumentato per l’arrivo di almeno 4000 nuovi veicoli.
• Il PUGC intende risolvere il problema della presunta carenza dei servizi urbanistici aumentando la presenza di fabbricati e di nuovi cittadini: in realtà verrebbe aggravato lo stesso problema.
• L’attuale eccessiva presenza di costruzioni e fabbricati, che ha portato alla carenza dei servizi, è stata indotta e realizzata dalle stesse forze politiche di appartenenza del Sindaco, che a partire dagli anni ’90 hanno favorito, privilegiato la costruzione di insediamenti residenziali senza tenere conto del suddetto DM 1444/1968. Sono state quindi responsabili delle carenze dei suoi coefficienti, e ora esse stesse pensano di sistemarle con nuovi massicci insediamenti e costruzione di fabbricati, in un circolo vizioso senza fine.
• La realizzazione di tutti questi insediamenti, definiti eufemisticamente “trasformazioni” nel PUGC, si verificherebbe in modo sparso su tutto il territorio comunale, a macchia di leopardo, parcellizzate, a lenzuolate, rendendo difficile una contestazione punto per punto. Questa cementificazione è progettata con una incredibile varietà di categorie e sottocategorie, diverse tra l’altro nell’ambito di uno stesso gruppo, che rende il lavoro di contrasto molto complesso sia quantitativamente che nella trattazione tecnica di ciascuna. Menzioniamo il loro nome con il loro acronimo:
- Aree di completamento del margine urbano derivanti da previsioni pregresse” – ”Acpp”;
- “Aree di completamento – Acp” (sono 12, e sono le più impattanti perché in esse verrebbero realizzati la maggior parte degli insediamenti)
- “Aree di completamento per attività e servizi - Aca”
- “Aree di completamento ad attuazione diretta, derivanti da previsioni pregresse -Acd”;
- “Aree degli Interventi di completamento – IC”: sarebbero “aree di piccole
dimensioni che rispondono agli obiettivi di completamento dei margini dell’edificato, della rete viaria e della dotazione di parcheggi”.
- “Ambiti di rigenerazione-polarità –”Arp”, secondo la Relazione Generale “sono perimetri indicativi che individuano sistemi composti da porzioni di ambiti urbani degradati o sotto-utilizzati da riqualificare e rivitalizzare”;
- 3 tipi di “Aree da acquisire per dotazioni pubbliche” o” DPA”, diverse tra di loro, in cui i cittadini che mettono a disposizione una parte del terreno possono essere ricompenstati da autorizzazioni edili anche a distanza (!); nella sottocategoria più numerosa sono 13.
- “Nuclei di Recupero - Aree Na1, Na2, Na3”: si tratta di fabbricati residenziali costruiti abusivamente. In genere sono posti in aree con vincoli paesistici e archeologici importanti. I nuclei Na1 hanno costruzioni già realizzate e segnalate nel 2011; gli Na2 sono di nuova costruzione; gli Na3, non meglio specificati sono “da completare” (!).
- Diverse “aree per attività produttive e commerciali da completare o ristrutturare – PR”; in genere sono state costruite abusivamente, e neanche accatastate. Tra di esse spicca una villa lussuosa di circa 4000 mq con annessa grande piscina, SPA e garage per auto di lusso, in zona in cui vigono molti vincoli, tutto spacciato come “attività produttiva e commerciale”;
- Dotazioni private, individuate con le sigle “Spr e Spr*”; Impianti sportivi privati esistenti, con la sigla “Ispr e” impianti sportivi privati di progetto, con sigla “Ispr_p”
- “Aree attrezzate per attività sportive e del tempo libero all’aria aperta in contesto periurbano”, indicate con la sigla “Aast”.
 
Da notare che secondo il PUGC i coefficienti di edificazione sono variabili; se il terreno è ampio 4500 mq essi aumentano considerevolmente. Non solo, ma proprietari, anche di lotti non contigui, che si mettono d’accordo tra di loro, raggiungendo almeno 4500 mq, avranno anch’essi coefficienti edili aumentati notevolmente (!). La possibilità di costruire può essere trasferita (“fatta atterrare”) in terreni situati altrove, anche distanti (!)
Non mancano infine casi di favoritismo / conflitto di interesse che riguardano membri della stessa Amministrazione, un consigliere comunale; e ciliegina sulla torta un caso di violazione dell’Art. 78 del TUEL (Testo Unico deli Enti Locali), che riguarda proprio il Sindaco Cecchi, su una concessione che riguarda sua sorella.
 
Per questo abbiamo presentato un ricorso al TAR, con il deliberato proposito di *annullare l’intero PUGC*, prima di passare a un eventuale secondo ricorso, sempre al TAR, alla fine del procedimento di controllo e revisione da parte della autorità sovraordinate (Area Metropolitana, Regione, Soprintendenze).
Occorre fermare questo piano molto aggressivo e impattante che intende implementare il cemento in tutto il territorio comunale. Il problema è anche alla radice, perché oggi l'edilizia pubblica è tutta delegata agli interessi privati, dei costruttori e proprietari, specialmente quelli grandi! E quindi anche delle forze politiche che li rappresentano.
 
 
Autore: Mauro Abate, presidente della Sezione di Marino di Italia Nostra “Zaccaria Negroni”

"Aspettando il Natale": al Parco della Pace una magia mai vista prima

"Aspettando il Natale": al Parco della Pace una magia mai vista prima Copertina Cava dei Selci (369-11-0)
Eleonora Persichetti

È stato un successo l’evento Aspettando il Natale, andato in scena al Parco della Pace di Cava dei Selci. Un appuntamento attesissimo che ha superato le aspettative, trasformando l’intera area verde in un autentico villaggio natalizio, ricco di luci, emozioni e sorprese.

Lungo il viale e all’interno del parco decine di stand hanno animato la giornata, accogliendo famiglie, curiosi e visitatori di tutte le età. I protagonisti assoluti? I sorrisi dei bambini, la musica, e naturalmente… Babbo Natale! Arrivato più volte durante l’evento – dalla merenda alla staffetta degli elfi, fino al momento delle letterine e alle foto nella sua casetta – ha portato con sé la vera atmosfera delle feste, scandita dal suono dei suoi immancabili campanelli.

Molto partecipata anche la tombolata natalizia, che ha distribuito premi a ben 33 vincitori, mentre gli interventi tematici dell’apicoltore e dell’osteopata hanno raccolto grande interesse da parte del pubblico. Il laboratorio per bambini ha visto mani all’opera con l’impasto del Didò alimentare e la creazione di decorazioni natalizie fatte a mano.

Roma Animazione ha reso ancora più speciale l’esperienza con giochi gonfiabili e gratuiti per tutti, mentre sul fronte artistico, emozioni a non finire con il Piccolo Coro del Fiore Blu la mattina e il NaTalent Show nel pomeriggio, che ha premiato una talentuosa giovane pattinatrice sulle note di Mariah Carey.

Un evento riuscito, curato da Mamme Insieme, Centro Anziani di Cava dei Selci e Amici per Caso di Ariccia, che insieme hanno dato vita a qualcosa di straordinario. Un sogno diventato realtà, come ricorda una frase tanto cara agli organizzatori: “Se puoi sognarlo, puoi farlo”.

E ieri, quel sogno ha avuto il sapore più dolce del Natale.

"Come Romeo e Giulietta"

"Come Romeo e Giulietta" Copertina S. Maria delle Mole (457-16-0)
Eleonora Persichetti

 
Quando l’amore oltrepassa i confini sociali. Una storia moderna che conquista il pubblico
 
 
Cosa hanno in comune un motorino rubato, un meccanico dal talento raro e una studentessa della Sapienza cresciuta in una famiglia altolocata?
La risposta è Come Romeo e Giulietta, lo spettacolo messo in scena al teatro Officina Arte e Cultura a Santa Maria delle Mole, che ha acceso l’entusiasmo del pubblico registrando un doppio sold out e guadagnandosi una replica straordinaria. Un racconto contemporaneo che attinge alla tradizione per ripensarla con freschezza, restituendo al tema dell’amore ostacolato tutta la sua forza narrativa.
 
Una storia antica che parla al presente
 
Scritto da Giuliano Calandra e Roberto Pallocca e diretto da Calandra stesso, Come Romeo e Giulietta trasporta il mito degli amanti contrastati nella Roma di oggi, precisamente a Spinaceto.
Qui vive Giulia, studentessa universitaria e figlia di un ricco “conte” moderno. Il suo incontro con Romeo, meccanico abilissimo e dall’animo sincero, avviene per caso - un motorino rubato che diventa scintilla di un amore immediato e travolgente.
Ma come nell’originale shakespeariano, le differenze sociali e familiari diventano ostacoli, creando un conflitto che non frena, ma amplifica la forza del sentimento.
 
 
Un cast giovane che convince
 
A interpretare i protagonisti sono Alice Tempesta e Tommaso Lo Cascio, entrambi credibili, spontanei e capaci di restituire le sfumature dell’amore giovane: la timidezza, l’audacia, la paura e il desiderio.
Le coreografie di Giulia Ortenzi aggiungono movimento e poesia ai momenti più intensi, mentre la voce narrante di Gabriele Ortenzi accompagna la storia con tono caldo e coinvolgente.
 
 
Regia essenziale, emozione piena
 
La regia è centrata sugli attori: pochi oggetti, luci mirate e un’atmosfera che fa emergere sentimenti e contrasti.
L’essenzialità diventa così una scelta espressiva: il palcoscenico è lo spazio dell’emozione, dove i sentimenti si muovono senza fronzoli.
Il ritmo è fluido, alterna leggerezza e profondità, e lascia allo spettatore quel margine di identificazione che rende la storia più viva.
 
Un messaggio semplice e potente
 
Sul palco si racconta l’amore come forza che supera classi, pregiudizi, contesti: un’energia che brucia, talvolta in fretta, ma che vale sempre la pena di essere vissuta.
Come Romeo e Giulietta è anche un invito a guardare oltre le apparenze, a riconoscere che a volte sono proprio le differenze a creare i legami più veri. “Da soli”, come si legge sul murales, non si va da nessuna parte.
 
Non stupisce che tutte e tre le date abbiano registrato il tutto esaurito: Come Romeo e Giulietta è uno spettacolo fresco, sincero, ben interpretato e capace di conquistare il pubblico con semplicità e verità.
Adatto a chi vuole lasciarsi emozionare da una storia che, pur parlando di oggi, conserva il fascino universale dell’amore impossibile.
 
 

A Marino prende il via il progetto IL RAGGIO VERDE 3.0

A Marino prende il via il progetto IL RAGGIO VERDE 3.0 Copertina Marino (249-2-1)
Eleonora Persichetti

Coinvolto, oltre al SAI @Home e al CAS di UCNB di Marino, anche l’ex Noviziato del Don Orione di Velletri
Obiettivo: coinvolgere comunità locali e sviluppare integrazione linguistica e culturale
 
Il progetto Il Raggio Verde 3.0, ideato da Sabina Barzilai, organizzato dall’Associazione culturale Artemista e sostenuto per il terzo anno consecutivo dai fondi OttoPerMille della Chiesa Valdese, è iniziato a novembre 2025.
 
Il sottotitolo recita I Mondi simili che resistono a significare la prosecuzione del lavoro delle precedenti annualità.
 
Il Raggio Verde 3.0 è un laboratorio multidisciplinare di integrazione plurilingue tra rifugiati e popolazione autoctona. Come le precedenti due annualità si avvale della collaborazione della cooperativa Una Città Non Basta che gestisce il CAS di Piazza Garibaldi a Marino e della collaborazione del Centro SAI @Home di Via Cesare Colizza (sempre a Marino) gestito dalla Cooperativa Centro per l'Autonomia con sede a Roma.
 
Quest'anno il progetto si vede arricchito di un terzo sito, precisamente localizzato a Velletri dove si trova l'altro centro di accoglienza, gestito dalla cooperativa Una Città Non Basta, presso la struttura dell’ex Noviziato del Don Orione, in cui si trovano ospiti di varie etnie, soprattutto provenienti dal continente africano (Congo e Nigeria).
 
“Gli obiettivi che si intendono perseguire e ulteriormente approfondire in questa terza annualità sono quelli dei precedenti anni – dichiara Sabina Barzilai ideatrice e coordinatrice del progetto - Coinvolgere le comunità locali, in questo caso non solo quella di Marino ma anche quella della città di Velletri, sviluppare questo aspetto di integrazione linguistica e culturale avvalendosi anche dell'aiuto di mediatrici linguistiche. Ricordiamo che le nazionalità sono le più disparate, ci sono donne in nuclei familiari provenienti di etnia araba, provenienti dalla striscia di Gaza, dalla Palestina, dall'Egitto, dalla Tunisia nonché nuclei familiari e donne provenienti dall'Afghanistan, di lingua farsi”.
 
Il progetto si concluderà il 20 giugno 2026 con una o più restituzioni ad opera delle partecipanti al progetto Raggio Verde 3.0.
 
“Dopo due anni di collaborazione, il progetto Raggio Verde 3.0 continua a coinvolgere le nostre beneficiarie e i nostri beneficiari provenienti da tutto il mondo – queste le parole della Responsabile del Centro SAI @Home di Marino Milena Cannatà - Il teatro diventa come sempre luogo di inclusione ed incontro tra culture. Con entusiasmo e sincero affetto il SAI @Home di Marino anche quest'anno c'è”.
 
“Siamo felici di partecipare ancora a questo progetto (Raggio Verde 3.0) che ci permette di mettere in relazione culture diverse e continua a farci crescere per costruire una nuova comunità” questa la Dichiarazione della Presidente di UCNB Maria Rosaria Calderone.
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Federica Bruni Agente Immobiliare da anni, dopo aver compiuto gli studi di Architettura e dopo aver lavorato presso un’azienda di famiglia che si occupava di edilizia, ha potuto sviluppare tecniche conoscitive in merito alla cantieristica.
Si abilita presso la CCIAA di Roma e fa esperienza nel campo immobiliare affiancando per un periodo il vicepresidente FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari) per poi intraprendere l’attività di Agente Immobiliare su Roma e Castelli Romani.
 
 
Associata FIMAA, alla quale e’ iscritta dal 2009, grazie ai numerosi convegni e ai continui programmi formativi organizzati dall'associazione cui ha partecipato, ha acquisito una notevole e specifica competenza in materia, assistendo la clientela nelle compravendite e locazioni; nella cantieristica; offrendo servizi di consulenza sia immobiliare che per ciò che riguarda i finanziamenti oltre alle problematiche urbanistiche che alle valutazioni degli immobili.
 
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