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La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LE ESTERNAZIONI PARTITICHE , INTESA COME SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APARTITICO, ovvero non siano di parte. 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APARTITICI  che prestiamo attenzione alle esigenze della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione partitica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.
 

Marino sotto le bombe del Piano Regolatore di Cecchi

Marino sotto le bombe del Piano Regolatore di Cecchi Copertina    (commenti:3) (267-12-2)
la Redazione

Nel 1947 Zaccaria Negroni, leader del CLN antifascista di Marino, primo Sindaco nell’immediato dopoguerra, a cui abbiamo dedicato la nostra sezione per le sue immense qualità morali e l’altruismo, pubblicò il libro “Marino sotto le bombe”, in cui descrisse gli orrori del bombardamento della nostra città nel febbraio del 1944.
 
Con il dovuto rispetto nei confronti di Negroni, ci sentiamo di trarre un’analogia con i danni che il Piano Regolatore (PUGC) voluto dal Sindaco Cecchi e dalla parte vicina ai costruttori dell’Amministrazione Comunale di “destra-centro” causerà a Marino, se dovesse essere approvato dalle Autorità sovraordinate, nonostante sia bocciato dalla maggioranza dei marinesi.
 
Il Piano Urbano Generale Comunale PUGC prevede:
- Costruzione di circa 650.000 mc
 (circa 213.000 mq) di insediamenti residenziali, prevalentemente in zone con vincoli paesaggistici, archeologici, di diverso tipo, tra cui quelle adiacenti all’Appia Antica, patrimonio della cultura mondiale e sito UNESCO, e anche all’antica città di Bovillae.
- Le costruzioni (palazzine alte fino a 4 piani) intendono insediare almeno 6.551 residenti, che non saranno cittadini di Marino, ma nuovi residenti trasferiti da altri comuni del Lazio. Non avranno o troveranno lavoro a Marino, ma faranno i pendolari verso i loro posti di lavoro, trasformando Marino in una città dormitorio e incrementando traffico e pendolarismo.
- Tutto questo comporterà un consumo di ben 704.808 mq della superficie comunale, di cui 296.511 mq di suolo agricolo, come da dati ufficiali del PUGC.
 
Superfice territoriale comunale                     mq 24.171,803;
Superfice previsione di trasform del PUCG  mq 704.808;
Di cui suolo agricolo                                      mq 296.511.

- Il PUGC non è stato sottoposto ad approvazione da parte della popolazione (ad es. con un referendum), e non ha mai fatto parte della proposta elettorale del partito che l’ha elaborato e che intende realizzarlo (Forza Italia). I Consiglieri e un Assessore di un partito della coalizione, la Lega, sono fortemente contrari, si sono dissociati nel voto in Consiglio Comunale e il Sindaco Cecchi (Forza Italia), ardente sostenitore e promotore del piano, lì ha esautorati dai loro incarichi.

- Un simile trasferimento di popolazione andrebbe concordato e coordinato sia a livello della Regione Lazio, sia con i comuni limitrofi o dello stesso comparto, che ne subiranno le ripercussioni (si pensi ad es. al problema della mobilità, del pendolarismo, del traffico, tutti aggravati o aumentati, o delle risorse e servizi sanitari).

- Non è prevista in alcuna misura la costruzione di case popolari per i ceti meno abbienti. Tutto il piano non è opera concepita dalle Autorità preposte a valutare e programmare il territorio e l’edilizia in base alle esigenze pubbliche, ma è stato concepito, elaborato e strutturato primariamente intorno a interessi dell’edilizia privata, cioè dei costruttori.

- Oltre al patrimonio paesaggistico e archeologico e quindi alle vestigia e al retaggio della culla della primigenia civiltà latina lungo la Via Appia Antica (come anzidetto bene UNESCO), sarà danneggiato irrimediabilmente il delicato e complesso ecosistema di Marino e dei Castelli Romani. Vi sarà con ogni probabilità ulteriore captazione d’acqua dalle sorgenti dei laghi di Albano e Nemi, con ulteriore abbassamento del loro livello. Ne soffriranno anche la flora, e la fauna, già confinate in spazi esigui, quasi non compatibili con il loro normale ciclo vitale.

- Di fronte agli gravi svantaggi e danni irreversibili le giustificazioni addotte dai promotori sono di due tipi:
A) Le aree adibite alla costruzione sarebbero dei “margini urbani”, cioè zone di confine tra gli insediamenti urbani e le zone agricole, protette da vincoli paesaggistici e archeologici. Secondo la narrativa del PUGC, questi “margini” sarebbero già compromessi per la presenza di costruzioni, possibilmente anche abusive, che avrebbero creato molti lotti interclusi, per cui l’urbanizzazione andrebbe “sistemata e completata”. Tutto ciò non è semplicemente vero (!). Le zone agricole, e protette da vincoli, sono nel complesso bene conservate, e non intaccate da cemento.
B) I coefficienti urbanistici di un decreto ministeriale del 1968, che prevedono che ogni cittadino deve avere un minimo di 18 mq in totale tra scuole d’obbligo, ospedali, spazi verdi e parcheggi, non verrebbero rispettati a causa di carenti scuole d’obbligo e i parcheggi. Il PUGC farebbe raggiungere questi standard in quanto le autorizzazioni a costruire verrebbero date ai proprietari a patto che cedano una parte del terreno al Comune, per realizzare questi “standard urbanistici”. Occorre ravvisare innanzitutto che i calcoli fatti nel PUGC si prestano a forti dubbi per il modo in cui sono stati elaborati.
Soprattutto:
• Il PUGC, rovistato da capo a fondo, non specifica concretamente quali siano questi “standard urbanistici”. Si parla genericamente di “parcheggi”, “servizi urbanistici” etc. Riguardo ai parcheggi, e la circolazione, il problema casomai verrebbe aumentato per l’arrivo di almeno 4000 nuovi veicoli.
• Il PUGC intende risolvere il problema della presunta carenza dei servizi urbanistici aumentando la presenza di fabbricati e di nuovi cittadini: in realtà verrebbe aggravato lo stesso problema.
• L’attuale eccessiva presenza di costruzioni e fabbricati, che ha portato alla carenza dei servizi, è stata indotta e realizzata dalle stesse forze politiche di appartenenza del Sindaco, che a partire dagli anni ’90 hanno favorito, privilegiato la costruzione di insediamenti residenziali senza tenere conto del suddetto DM 1444/1968. Sono state quindi responsabili delle carenze dei suoi coefficienti, e ora esse stesse pensano di sistemarle con nuovi massicci insediamenti e costruzione di fabbricati, in un circolo vizioso senza fine.
• La realizzazione di tutti questi insediamenti, definiti eufemisticamente “trasformazioni” nel PUGC, si verificherebbe in modo sparso su tutto il territorio comunale, a macchia di leopardo, parcellizzate, a lenzuolate, rendendo difficile una contestazione punto per punto. Questa cementificazione è progettata con una incredibile varietà di categorie e sottocategorie, diverse tra l’altro nell’ambito di uno stesso gruppo, che rende il lavoro di contrasto molto complesso sia quantitativamente che nella trattazione tecnica di ciascuna. Menzioniamo il loro nome con il loro acronimo:
- Aree di completamento del margine urbano derivanti da previsioni pregresse” – ”Acpp”;
- “Aree di completamento – Acp” (sono 12, e sono le più impattanti perché in esse verrebbero realizzati la maggior parte degli insediamenti)
- “Aree di completamento per attività e servizi - Aca”
- “Aree di completamento ad attuazione diretta, derivanti da previsioni pregresse -Acd”;
- “Aree degli Interventi di completamento – IC”: sarebbero “aree di piccole
dimensioni che rispondono agli obiettivi di completamento dei margini dell’edificato, della rete viaria e della dotazione di parcheggi”.
- “Ambiti di rigenerazione-polarità –”Arp”, secondo la Relazione Generale “sono perimetri indicativi che individuano sistemi composti da porzioni di ambiti urbani degradati o sotto-utilizzati da riqualificare e rivitalizzare”;
- 3 tipi di “Aree da acquisire per dotazioni pubbliche” o” DPA”, diverse tra di loro, in cui i cittadini che mettono a disposizione una parte del terreno possono essere ricompenstati da autorizzazioni edili anche a distanza (!); nella sottocategoria più numerosa sono 13.
- “Nuclei di Recupero - Aree Na1, Na2, Na3”: si tratta di fabbricati residenziali costruiti abusivamente. In genere sono posti in aree con vincoli paesistici e archeologici importanti. I nuclei Na1 hanno costruzioni già realizzate e segnalate nel 2011; gli Na2 sono di nuova costruzione; gli Na3, non meglio specificati sono “da completare” (!).
- Diverse “aree per attività produttive e commerciali da completare o ristrutturare – PR”; in genere sono state costruite abusivamente, e neanche accatastate. Tra di esse spicca una villa lussuosa di circa 4000 mq con annessa grande piscina, SPA e garage per auto di lusso, in zona in cui vigono molti vincoli, tutto spacciato come “attività produttiva e commerciale”;
- Dotazioni private, individuate con le sigle “Spr e Spr*”; Impianti sportivi privati esistenti, con la sigla “Ispr e” impianti sportivi privati di progetto, con sigla “Ispr_p”
- “Aree attrezzate per attività sportive e del tempo libero all’aria aperta in contesto periurbano”, indicate con la sigla “Aast”.
 
Da notare che secondo il PUGC i coefficienti di edificazione sono variabili; se il terreno è ampio 4500 mq essi aumentano considerevolmente. Non solo, ma proprietari, anche di lotti non contigui, che si mettono d’accordo tra di loro, raggiungendo almeno 4500 mq, avranno anch’essi coefficienti edili aumentati notevolmente (!). La possibilità di costruire può essere trasferita (“fatta atterrare”) in terreni situati altrove, anche distanti (!)
Non mancano infine casi di favoritismo / conflitto di interesse che riguardano membri della stessa Amministrazione, un consigliere comunale; e ciliegina sulla torta un caso di violazione dell’Art. 78 del TUEL (Testo Unico deli Enti Locali), che riguarda proprio il Sindaco Cecchi, su una concessione che riguarda sua sorella.
 
Per questo abbiamo presentato un ricorso al TAR, con il deliberato proposito di *annullare l’intero PUGC*, prima di passare a un eventuale secondo ricorso, sempre al TAR, alla fine del procedimento di controllo e revisione da parte della autorità sovraordinate (Area Metropolitana, Regione, Soprintendenze).
Occorre fermare questo piano molto aggressivo e impattante che intende implementare il cemento in tutto il territorio comunale. Il problema è anche alla radice, perché oggi l'edilizia pubblica è tutta delegata agli interessi privati, dei costruttori e proprietari, specialmente quelli grandi! E quindi anche delle forze politiche che li rappresentano.
 
 
Autore: Mauro Abate, presidente della Sezione di Marino di Italia Nostra “Zaccaria Negroni”

A Marino prende il via il progetto IL RAGGIO VERDE 3.0

A Marino prende il via il progetto IL RAGGIO VERDE 3.0 Copertina (248-2-1)
Eleonora Persichetti

Coinvolto, oltre al SAI @Home e al CAS di UCNB di Marino, anche l’ex Noviziato del Don Orione di Velletri
Obiettivo: coinvolgere comunità locali e sviluppare integrazione linguistica e culturale
 
Il progetto Il Raggio Verde 3.0, ideato da Sabina Barzilai, organizzato dall’Associazione culturale Artemista e sostenuto per il terzo anno consecutivo dai fondi OttoPerMille della Chiesa Valdese, è iniziato a novembre 2025.
 
Il sottotitolo recita I Mondi simili che resistono a significare la prosecuzione del lavoro delle precedenti annualità.
 
Il Raggio Verde 3.0 è un laboratorio multidisciplinare di integrazione plurilingue tra rifugiati e popolazione autoctona. Come le precedenti due annualità si avvale della collaborazione della cooperativa Una Città Non Basta che gestisce il CAS di Piazza Garibaldi a Marino e della collaborazione del Centro SAI @Home di Via Cesare Colizza (sempre a Marino) gestito dalla Cooperativa Centro per l'Autonomia con sede a Roma.
 
Quest'anno il progetto si vede arricchito di un terzo sito, precisamente localizzato a Velletri dove si trova l'altro centro di accoglienza, gestito dalla cooperativa Una Città Non Basta, presso la struttura dell’ex Noviziato del Don Orione, in cui si trovano ospiti di varie etnie, soprattutto provenienti dal continente africano (Congo e Nigeria).
 
“Gli obiettivi che si intendono perseguire e ulteriormente approfondire in questa terza annualità sono quelli dei precedenti anni – dichiara Sabina Barzilai ideatrice e coordinatrice del progetto - Coinvolgere le comunità locali, in questo caso non solo quella di Marino ma anche quella della città di Velletri, sviluppare questo aspetto di integrazione linguistica e culturale avvalendosi anche dell'aiuto di mediatrici linguistiche. Ricordiamo che le nazionalità sono le più disparate, ci sono donne in nuclei familiari provenienti di etnia araba, provenienti dalla striscia di Gaza, dalla Palestina, dall'Egitto, dalla Tunisia nonché nuclei familiari e donne provenienti dall'Afghanistan, di lingua farsi”.
 
Il progetto si concluderà il 20 giugno 2026 con una o più restituzioni ad opera delle partecipanti al progetto Raggio Verde 3.0.
 
“Dopo due anni di collaborazione, il progetto Raggio Verde 3.0 continua a coinvolgere le nostre beneficiarie e i nostri beneficiari provenienti da tutto il mondo – queste le parole della Responsabile del Centro SAI @Home di Marino Milena Cannatà - Il teatro diventa come sempre luogo di inclusione ed incontro tra culture. Con entusiasmo e sincero affetto il SAI @Home di Marino anche quest'anno c'è”.
 
“Siamo felici di partecipare ancora a questo progetto (Raggio Verde 3.0) che ci permette di mettere in relazione culture diverse e continua a farci crescere per costruire una nuova comunità” questa la Dichiarazione della Presidente di UCNB Maria Rosaria Calderone.

Al via la 2ª annualità del Progetto "Tempo Sospeso" di Sabina Barzilai

Al via la 2ª annualità del Progetto "Tempo Sospeso" di Sabina Barzilai Copertina (228-0-0)
Eleonora Persichetti

 
 
Artemista e Coop. Sociale Gnosis: un’accoppiata vincente
Il progetto è cofinanziato dalla Regione Lazio
 
 
Il progetto Tempo Sospeso II annualità, ideato da Sabina Barzilai e realizzato da Artemista in collaborazione con la Coop Sociale Gnosis, è stato reso possibile dal contributo della Regione Lazio - Direzione Cultura, Politiche Giovanili, Area Spettacolo dal Vivo - con il cofinanziamento dell’Unione Europea.
L’Associazione Artemista, già vincitrice a Velletri nel Biennio 2006-2008 e a Marino nel 2017-2019, si è aggiudicata per la terza volta le Officine Culturali e di Teatro Sociale vincendo il Bando Biennale della Regione Lazio 2024-2026.
 
Dopo l’esperienza positiva del primo anno, conclusa il 5 luglio 2025, è partita a settembre la seconda annualità delle Officine Teatro Sociale 2024-2026 con una serie di riunioni con i responsabili della cooperativa Gnosis e con tutti gli operatori che quest’anno verranno maggiormente interessati e si concluderà entro il mese di maggio 2026.
 
Le strutture coinvolte sono due: Castelluccia e Grande Montagna, entrambe nel territorio del Comune di Marino, i cui utenti verranno stimolati nella produzione di contributi originali secondo modalità che ripercorreranno, per certi aspetti, gli stessi binari dello scorso anno. Contributi che verranno inseriti nella restituzione finale che si terrà sabato 30 maggio 2026 presso la sede della Gnosis di via Boville 1.
 
Quest’anno, oltre la parola verrà prediletta la partecipazione corporeo-gestuale in modo da fortificare l’autostima dei ragazzi anche dal punto di vista di comportamentale.
 
I contributi originali richiesti saranno in prospettiva di un posizionamento nel futuro, di come vedono il proprio futuro e di come vedono l’inserimento futuro nella società, essendo provvisoria l’esperienza all’interno della struttura che dura in media un paio d’anni e poi cominciano a vivere nel mondo.
 
Alcuni dei ragazzi che hanno aderito lo scorso anno, avendo terminato la permanenza alla Gnosis, non parteciperanno quest’anno, ma sono sopraggiunte delle new entry, dei nuovi ragazzi che andranno ad affiancare quelli che invece sono rimasti e che avevano già preso parte al progetto.
 
“L’esperienza dello scorso anno è stata straordinaria – ha dichiarato Sabina Barzilai, ideatrice del progetto – e quella di quest’anno sarà ancora più straordinaria ed entusiasmante. La continuità del lavoro è importantissima. Poter sviluppare anno dopo anno il lavoro significa non solo approfondirlo, ma anche approfondire i rapporti con le strutture ospitanti e con gli utenti. Quest’anno molti più operatori hanno mostrato disponibilità a partecipare e questo in termini di supporto psicologico per i giovani ospiti è fondamentale. Io ringrazio moltissimo la Gnosis che ci ha dato l’opportunità di fare questo viaggio straordinario, eccezionale e la Regione Lazio”.
“Siamo felici di poter riprendere l’esperienza dell’officina teatrale con l’Associazione Artemista e con Sabina Barzilai – afferma Angela D’Agostino, presidente Gnosis - e di dare continuità alle attività avviate lo scorso anno. È stato emozionante e al tempo stesso “divertente” assistere alla rappresentazione finale dello spettacolo, a cui tutti avevano lavorato con grande impegno e voglia di mettersi in gioco, ed è stata anche un’occasione per accogliere all’interno della nostra sede amici e persone del territorio che hanno voluto partecipare all’evento. La possibilità di continuare l’officina teatrale, o di iniziarla per i nuovi arrivati, offrirà sicuramente uno spazio accogliente e sperimentale dove poter dare spazio alla propria creatività e lavorare sulle emozioni e sulle relazioni. Il tutto sicuramente contribuirà a rafforzare il gruppo che è il nostro principale strumento di lavoro. Grazie ancora a Sabina”.
 
Per informazioni scrivere a artemista1995@gmail.com - direzione@gnosispsichiatria.it

Al via la Stagione 2025/2026 al Teatro Vittoria Colonna di Marino

Al via la Stagione 2025/2026 al Teatro Vittoria Colonna di Marino Copertina (303-0-0)
Eleonora Persichetti

 
Commedie, Comicità, Teatro Classico, Musica, Danza, Spettacoli per bambini
 
 
Prenderà il via il 18 ottobre 2025 al Teatro Vittoria Colonna di Marino la nuova stagione 2025/2026 che terminerà il 10 maggio 2026 tra commedie di travolgente comicità al grande classico del Teatro d’autore. Non mancheranno anche pregevoli appuntamenti di musica e di danza.
 
Si comincerà con lo spettacolo inaugurale di Massimo Wertmuller per proseguire con la comicità di Silvia Costa e Luciano Lembo e con le commedie di bravissimi autori ed interpreti, da Michele La Ginestra ad Alberto Bassetti, a Marco Cavallaro, Matteo Vacca, alle commedie di Eduardo De Filippo e Luigi Pirandello e tanti altri.
 
Un omaggio alla presenza femminile è costituito dal testo originale sulla figura iconica di Hedy Lamarr. Sono previsti inoltre anche spettacoli per bambini. Una presenza significativa sarà quella della danza con l’Art Center Nazionale di Molinari, la musica di Ennio Morricone, l’opera originale in musica su Trilussa di Mario Alberti ed il suo Ensemble. Non mancherà il Teatro del Territorio che esprime una grande partecipazione e professionalità.
 
Il Teatro, come strumento culturale al servizio dei cittadini, sarà aperto tutti i giorni con spettacoli, eventi, laboratori, master class, incontri.
La nuova stagione del Teatro Vittoria Colonna – dichiara il Sindaco di Marino Stefano Cecchi:- rispecchia la voglia di continuare a vivere una cultura di qualità. Con un cartellone ricco, capace di coniugare leggerezza e impegno, offre un programma culturale che valorizza il nostro territorio e coinvolge un pubblico di tutte le età con appuntamenti dedicati anche ai bambini. Abbiamo fortemente voluto la riapertura del Teatro perché crediamo nel suo potere di spazio di crescita, incontro e condivisione e il suo successo per il secondo anno ne è la prova”.
 
Il Direttore artistico Giorgio Granito dal canto suo esprime la personale convinzione nel voler confermare il Teatro come luogo pregevole di Cultura, Spettacolo, Incontro e riferimento per tutti i cittadini offrendo anche molteplici appuntamenti laboratori ali. “Ci impegniamo in uno sforzo significativo, sotto il profilo artistico ed economico ha dichiarato Granito - Crediamo nell’offerta culturale che proponiamo, incentrata soprattutto sulla Commedia, la Comicità ed il Teatro d’autore. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare con la loro presenza e le loro idee”.
 
Il Teatro mantiene prezzi calmierati ed abbonamenti particolarmente favorevoli: Intero €14,00, ridotto (over 70, under 18) €12,00. Campagna Abbonamenti: 5 spettacoli €55,00 – 10 spettacoli €105,00 e prenotazioni direttamente al n. 3341556248 whatsapp.
 
Le informazioni relative a tutti gli Spettacoli ed alle atre attività del Teatro saranno trasmesse alla stampa locale e nazionale con appositi comunicati. Inoltre ogni articolo sarà divulgato e pubblicato tramite i maggiori canali social network (Facebookteatrovittoriacolonnae associazionetrousse - meta business; Instagram; X; Telegram) e il sito del teatro: www.teatrovittoriacolonna.it.

Presentazione Cantine Storiche

Presentazione Cantine Storiche Copertina (261-0-0)
Eleonora Persichetti

Un evento da non perdere
Soddisfazione del Sindaco Stefano Cecchi e dell’Assessore alle AA.PP. Rinaldo Mastantuono
 
 
Si terrà venerdì 3 ottobre 2025 alle ore 17:00 presso la Sala Consiliare “Z. Negroni” di palazzo Colonna il Convegno di Presentazione del Progetto Cantine Storiche in occasione del Centenario della Sagra dell’Uva di Marino.
Un Progetto promosso dall’Amministrazione Comunale di Marino finalizzato a realizzare un sistema economico e culturale di attività organizzate che mira principalmente alla rivalutazione delle ricchezze del territorio, alla promozione e allo sviluppo dell’offerta turistica di Marino in sinergia con imprenditori e associazioni e con il supporto di partner rappresentativi per la promozione e lo sviluppo del progetto quali Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Parco Castelli Romani, Sistema Castelli Romani, Città del Vino.
 
Lo scopo è quello di creare una rete di attività imprenditoriali a carattere enogastronomico che permetta l’utilizzo di locali presenti nel centro storico che abbiano mantenuto le peculiarità tipiche delle cantine adibite all’attività vinicola locale per contribuire a incrementare il turismo di qualità. Motivo per cui il nostro Comune si è dotato di un apposito Regolamento che disciplini le aperture di tali attività.
 
L’obiettivo finale che il progetto si pone è quello di riuscire a creare valore per il territorio e per la comunità attraverso attività promozionali e di marketing finalizzate all’attrazione di nuovi turismi: non solo escursionisti, ma visitatori in grado di apprezzare le ricchezze proposte sotto forma di prodotti turistici esperienziali, in grado di poter distribuire la ricchezza su una porzione di territorio ampia.
 
Nel corso dell’evento verrà illustrato lo stato dell’arte del progetto con particolare riferimento ai risultati del lavoro svolto dal professionista incaricato Arch. Massimo Batocchi circa il censimento delle cantine storiche che saranno inserite in un apposito Albo comunale.
«Questo progetto ambizioso – dichiara il Sindaco Stefano Cecchi - rappresenta un’opportunità concreta di rigenerazione del nostro centro storico e della nostra identità culturale. Riaprire le cantine storiche attraverso questa iniziativa significa riaccendere la memoria collettiva e creare nuove prospettive per il turismo e l’economia locale.»
«Siamo di fronte a un modello virtuoso che coniuga valorizzazione del patrimonio, imprenditorialità e sviluppo - dichiara l’Assessore alle Attività Produttive Rinaldo Mastantuono - Con il progetto Cantine Storiche vogliamo stimolare nuove forme di investimento e rilanciare il tessuto produttivo del centro storico, promuovendo un turismo enogastronomico autentico e sostenibile. Voglio inoltre fare un doveroso ringraziamento al Consigliere Mario Tisei, prezioso collaboratore di questa iniziativa.»

Riflessioni sull’illustrazione del nuovo Piano Urbanistico Generale –

Riflessioni sull’illustrazione del nuovo Piano Urbanistico Generale – Copertina    (commenti:2) (614-0-0)
Domenico Brancato

 
In data 24 giugno, presso la sede del centro anziani di Santa Maria delle Mole, ad una cospicua presenza di cittadini, i tecnici dell’Amministrazione Comunale di Marino hanno esposto la struttura, i contenuti e la complessa normativa seguita per la redazione della proposta del nuovo PUCG.
 
Esposizione, che nonostante la notevole durata di circa un’ora e mezza, veniva seguita dall’uditorio con costante attenzione e notevole interesse.
 
Come dimostrano i successivi numerosi qualificati pertinenti e significativi interventi svolti da molti partecipanti, fondamentalmente mirati ad evidenziare l’incongruenza della previsione di un incremento di nuove opere edilizie equivalenti a circa 650.000 m3 di ulteriore cemento, a circa 4.000 nuovi appartamenti e ad almeno 8.000 abitanti; a fronte delle già preoccupanti carenze di dotazione idrica (destinate ad un inevitabile progressivo aumento dovuto alla prevista crescente aridità e penuria di precipitazioni, correlate alla tendenza di un andamento climatico destinato a divenire sempre più estremo); della insufficienza manutentiva delle attuali aree pubbliche; e soprattutto dello spropositato esubero di abitazioni, realizzate con intenti speculativi, rispetto alla reale esigenza abitativa territoriale..
 
Oltre alla puntualizzazione, emersa nel corso dei numerosi animati commenti critici, della contrapposizione fra i più volte elencati accorgimenti adottati dai tecnici, per la elaborazione di un cosiddetto Piano finalizzato alla salvaguardia delle residue potenziali risorse, e per favorire il miglior sviluppo strutturale ed economico del Territorio; e la cospicua entità della prevista citata espansione edilizia.
 
Espansione che, se venisse realizzata nella sua interezza , e con le modalità già emerse in seguito al dilagare della precedente cementificate, avviata dopo il 2000 e ancora in atto, produrrebbe tali ulteriori rovinosi irreversibili effetti da rendere invivibile gran parte del territorio.
 
Pertanto, al fine di rendere quanto più possibile proficuo ed effettivamente rispondente al recupero del riassetto del Territorio, il gravoso ed oneroso impegno richiesto per lo sviluppo del nuovo Piano; oltre alla prevista applicazione dell’ineludibile miriade di norme ed all’inderogabile rispetto dei vincoli di vario genere, sarebbe bene non sottovalutare anche gli utili contributi traibili dai contenuti delle indicazioni di seguito menzionate.
 
a) Agenda 2030 che, com’è noto, è, un programma globale, da realizzare appunto entro il 2030, adottato dall’ONU nel 2015, che rappresenta un quadro di riferimento per: orientare le azioni dei governi, delle imprese, della società civile e dei cittadini verso uno sviluppo più sostenibile, equo ed inclusivo; equilibrare la crescita economica e promuovere la protezione ambientale, attraverso l’azzeramento del non indispensabile consumo del suolo; per preservare la biodiversità; migliorare gli effetti del cambiamento climatico; ridurre i rischi idrogeologici; garantire la sostenibilità dello sviluppo urbano e tutelare i servici ecosistemici essenziali (quali l’approvvigionamento di cibo, acqua potabile, aria pulita e regolazione del clima).
 
Azzeramento del consumo del suolo, che tuttavia non significa necessariamente arrestare la crescita urbana, ma piuttosto bilanciare l’espansione con la riqualificazione di aree già edificate, recuperare gli edifici abbandonati ed utilizzare le vaste aree degli edifici industriali dismessi.
 
b) Concetto dI sostenibilità, che mira a soddisfare i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la capacità di quelle future di soddisfare i propri. Concetto che si articola in tre dimensioni interconnesse quali: ambientale (incentrato sull’uso responsabile delle risorse naturali, sulla conservazione della biodiversità, sulla riduzione dell’inquinamento e sulla sensata gestione dei rifiuti); economica (che mira a promuovere uno sviluppo economico che non si basi sullo sfruttamento delle risorse naturali, ma sull’efficienza e sulla crescita equa delle stesse) e sociale (riferita all’importanza di creare una società giusta e inclusiva, in cui tutti abbiano accesso a opportunità e benefici).
c) Legge economica della domanda e dell’offerta (basata sulla relazione fra la quantità che i consumatori desiderano acquistare e la quantità che i produttori sono disposti a vendere. Per cui un aumento della domanda tende a far aumentare i prezzi, mentre un incremento dell’offerta, come la condizione in atto nel territorio di Marino, tende a farli diminuire. Ne discende quindi che l’equilibrio di mercato si verifica quando domanda e offerta si equivalgono):
 
d) Buonsenso (inteso come capacità naturale delle persone preposte a giudicare rettamente, specie su tematiche che influiscono sulla qualità di vita della popolazione).
 
Quanto esposto per chiedere, spinto dai fondati i timori che non possono non derivare dal prospettato conseguimento degli obiettivi del nuovo PUCG, a chi di competenza, una ponderata riflessione, in tempo utile, sulle effettive gravose conseguenze che la presenza di altre 8.000 persone, su un territorio con una già elevata densità abitativa (ca. 1838 abitanti per chilometro quadrato, rispetto un valore medio di 791 dei Comuni dei Castelli Romani), potrebbero apportare.
 
Anche perché è stato più volte precisato dai tecnici estensori che il PUCG in questione, una volta approvato rimarrà integralmente in vigore per lungo tempo.
 
Il che, a maggior ragione, impone una lungimirante regolamentazione, specie dello strumento di perequazione urbanistica, attraverso il quale le Amministrazioni comunali si avvalgono della incontestabile facoltà di distribuire i diritti edificatori e gli oneri tra i proprietari terrieri interessati da una trasformazione urbanistica.
 
Ciò, per scongiurare il pericolo di una perdurante possibilità di concessioni di variazione di destinazione d’uso degli esigui terreni agricoli rimasti ancora tali, e per evitare che alle generazioni a venire, della rinomata amenità e della decantata vocazione vitivinicola del territorio, giunga soltanto una testimonianza fotografica.
 
 

Alla GNOSIS di Castelluccia Serata finale del progetto "Tempo Sospeso"

Alla GNOSIS di Castelluccia Serata finale del progetto "Tempo Sospeso" Copertina (293-0-0)
Eleonora Persichetti

 
Si chiuderà il 5 luglio 2025 alle ore 18,30 con una grande Festa nel giardino della sede Gnosis di Castelluccia in Via Boville 1 il progetto “Tempo Sospeso”, ideato da Sabina Barzilai e realizzato da Artemista in collaborazione con la cooperativa sociale GNOSIS.
 
Il progetto è stato reso possibile grazie ad un contributo della Regione Lazio – Direzione Cultura, Politiche Giovanili, Area Spettacolo dal vivo (in virtù del Bando Biennale 2024/2026 delle Officine Culturali e di Teatro Sociale che Artemista si è aggiudicato per la terza volta) – e cofinanziato dall’Unione Europea e per il 20% anche dalla stessa cooperativa sociale GNOSIS.
 
Iniziato lo scorso anno vedrà la restituzione quindi nella serata finale alla quale parteciperanno i ragazzi dei due Centri GNOSIS di Castelluccia e de La Grande Montagna, insieme agli operatori e ai giovani collaboratori di Artemista.
Nel corso dei mesi passati sono stati realizzati laboratori multidisciplinari con la direzione artistica di Sabina Barzilai, che ha scritto i copioni raccogliendo i contributi drammaturgici, poesie, riflessioni, ecc., e la direzione organizzativa di Angela D’Agostino, Presidente della GNOSIS.
 
Ci riteniamo profondamente soddisfatti dei risultati raggiunti dal percorso del progetto Tempo Sospeso Prima Annualità – dichiara Sabina Barzilai - Lavorare con i ragazzi ospiti della Coop. Gnosis è stato, oltre un grande piacere, anche un inaspettato insegnamento: abbiamo imparato a porci in ascolto. Fermare il tempo – sospenderlo – per ascoltare le emozioni più profonde espresse nei loro componimenti originali: le loro ferite, le gioie profonde, i desideri e i sogni inconfessati. Un lavoro lungo ed impegnativo, durato un anno. Ci preme oltremodo qui ringraziare oltre agli Enti che ci hanno finanziato (Regione Lazio e Unione Europea) la Gnosis, gli operatori, la Presidente Dott.ssa Angela D’Agostino, il Direttore Clinico Dott. Bruno Pinkus e il Dott. Luca Vignali, psicologo operatore e musicista, che ci hanno seguito e supportato nel percorso multi-laboratoriale. La serata del 5 Luglio sarà una delle tappe del percorso di crescita e scoperta portato avanti con le ragazze e i ragazzi, che proseguirà il prossimo anno. Il tempo sospeso, ripetiamo come un mantra, si conferma la sottile linea che divide la follia dalla creazione artistica”.
 
Per informazioni scrivere a artemista1995@gmail.com

Screening Oncologico del collo dell'utero

Screening Oncologico del collo dell'utero Copertina (508-0-0)
Francesco Raso

Screening per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina: arriva l’HPV Test in autoprelievo!
 
Per migliorare l’adesione allo screening cervicale e garantire equità nell’accesso, la ASL Roma 6 introduce un nuovo modello organizzativo che offre il self sampling, un test di autoprelievo per l’HPV (Papilloma Virus Umano).
 
 
Cos'è il self sampling?
Si tratta di un test che consente di prelevare in autonomia un campione biologico per la ricerca di HPV oncogeni, con la stessa accuratezza del test eseguito da personale sanitario.
 
 
A chi è rivolto?
A tutte le donne che non hanno risposto al primo invito dello screening.
 
 
Come fare il test?
Se preferisci effettuare l’HPV Test con un’ostetrica, puoi recarti presso il Consultorio Familiare o il Centro Screening del Presidio di Marino, seguendo le indicazioni fornite nella lettera di invito.
 
 
Info e contatti
Web: screening hpv test in autoprelievo
 
Email: coordinamento.screening@aslroma6.it (indicare nome, cognome, data di nascita e recapito telefonico)
 
Telefoni:
- Numero Verde (solo da linea fissa): 800 160 622
- Da linea fissa e mobile: 06 93 27 37 91
 
Orari:
Lunedì - Sabato: 10:00 - 13:00
Lunedì - Venerdì: 15:00 - 19:00
 
 
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