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Il Nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUGC)

4

 

 

 

 

 

S. Maria delle Mole: Il Nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUGC)

S. Maria delle Mole
27/06/2025
Eleonora Persichetti

 

 
L'attuale amministrazione del Comune di Marino, ha presentato nei giorni scorsi in Sala Consiliare a Palazzo Colonna, e nel centro anziani di Santa Maria delle Mole, il nuovo PUGC, il Piano Urbanistico Generale Comunale.
 
Si tratta, secondo le nuove tendenze urbanistiche, di una forma moderna di Piano Regolatore. Anche se in questo messaggio riferiremo di quanto accade a Marino, è importante annotare le peculiarità di questo strumento, che ha le potenzialità, e la fattualità, di essere più dannoso dei "vecchi" o "superati" Piani Regolatori. Infatti, mentre questi quando vengono approvati sono immodificabili, a meno di fare delle specifiche "varianti", di difficile e riconoscibile genesi politica, il PUGC è concepito per suoi criteri dinamici interni, in modo tale da potere essere modificato in qualsiasi momento dalle autorità comunali, per cui possono stabilire che un'area verde o vincolata si può adibire ad essere edificata, può premiare costruttori o proprietari con indici maggiori di edificabilità secondo criteri arbitrari o opinabili, oppure può decidere di costruire scuole o parcheggi in aree agricole o vincolate. E questo, occorre ribadirlo, in qualsiasi momento e con criteri arbitrari. Ai cittadini rimarrebbe solo la possibilità di fare costosi e complessi ricorsi alle Autorità superiori, o votare (spesso dopo anni) formazioni politiche di opinione diversa, che poi comunque con lo strumento a disposizione potranno sempre fare e disfare sempre arbitrariamente. Vatti a fidare.
 
Incaricato del PUGC è l'architetto romano Francesco Nigro, esterno all'Amministrazione, coadiuvato dal dirigente all'Urbanistica Arch. Michele Gentilini. Questi, incaricato dalla precedente amministrazione, è col tempo divenuto un convinto assertore di questo PUGC dell'Amministrazione attuale, e in generale della necessità di procedere a nuovi insediamenti, cioè a costruire.
 
Il Dott. Nigro ha volutamente fatto una presentazione durata oltre un'ora, illustrando (o sciorinando) con la sua preparazione, la legittimità legale del Piano. Ha cercato di presentare il Piano nei suoi aspetti presumibilmente vantaggiosi per la popolazione, e specialmente nella seconda presentazione, dopo essere stato contrastato da noi e anche da altre associazioni nella prima presentazione, ha posto in secondo ordine, o ha velatamente celato "i nuovi insediamenti" (le nuove costruzioni), presentandole come "trasferimenti" da altre aree, e quindi come vantaggi per queste ultime.
 
Sostengono gli architetti, o per meglio dire i politici dell'Amministrazione attuale che sono i veri ideatori che hanno commissionato il Piano, che si costruirebbe con criteri di "perequazione", per cui per "equità" verrà data la possibilità di costruire in aree agricole pregiate o anche soggette a vincoli, e quale migliore criterio, a detta loro, che quello di procedere su base "compensativa", per cui i proprietari cedendo una parte del terreno al Comune, per costruire scuole o edifici di utilità pubblica, verrebbe data la possibilità di costruire. E tanto più grandi sono i terreni, e tanto più saranno premiati con un indice maggiore di metratura edilizia autorizzata.
 
Pressati specialmente dalla Sezione di Marino di Italia Nostra gli autori del PUGC, e il Sindaco, hanno dovuto ammettere che il Piano alla fine e' volto a un aumento delle costruzioni (del "cemento") per circa 211.000 metri quadrati, equivalenti a circa 600.000 metri cubi, per l'insediamento di circa 6500 nuovi residenti.
 
Occorre notare che i proprietari di questi terreni, e i costruttori, sono in genere benestanti, e hanno acquistato questi terreni con molti vincoli, in tempi recenti, sperando, prevedendo o contando su queste misure. Sia gli architetti pianificatori che i proprietari e costruttori dichiarano di non conoscersi tra di loro, e i proprietari dichiarano di non conoscere il piano e i suoi dettagli, ma evidentemente i ricchi proprietari e i costruttori devono avere una sfera di cristallo che li ha porta a comprare terreni solo agricoli o vincolati, e poi trasformati dal PUGC in terreni edificabili, di assai maggiore valore commerciale. Sarà un caso, ma il piano privilegia sempre loro.
 
Per gli stessi motivi, la grande maggioranza degli abitanti di Marino non ne trarrà alcun beneficio, e anzi, dovrà dividere le poche risorse del territorio e i servizi sociali e medici, con un numero maggiore di cittadini (da 46.000 a 53,500 residenti) con un incremento del 14% della popolazione. I ricchi proprietari e costruttori invece, oltre ad avere più proprietà di loro, vivono o si sono trasferiti nelle parti più alte dei territori comunali, con più verde, quindi in una situazione elitaria.
 
Italia Nostra Marino afferma con forza che il piano e' totalmente inadatto a un territorio che da millenni rappresenta un "unicum", una meraviglia della natura, per cui è stata la culla della civiltà latina e della storia di Roma antica e delle ere successive, come tutte le importanti presenze archeologiche e storiche dimostrano. Il territorio inoltre costituisce un ecosistema estremamente fragile, da preservare, sia per la salvaguardia delle acque del Lago Albano (serbatoio dell'antica caldera del vulcano, e le cui acque hanno un ricambio di limitate quantità, e che verranno captate ancora di più), sia per la sua bellezza paesaggistica e archeologica, che è la ricchezza di Marino e degli altri territori dei Colli Albani dai tempi antichi, che occorre preservare in tutti i modi, in modo da consegnarli alle generazioni future.
 
Infine, tra i criteri vantati di questo PUGC è che ogni nuova costruzione prevede due posti auto, con cui l'Amministrazione ritiene di dare un contributo alla soluzione dell'annoso problema del parcheggio a Marino. È anche previsto l'allestimento di aree di parcheggio. Magro risultato invero, e che non tiene conto che i 6500 nuovi residenti porteranno con sé migliaia di auto, con aumento del problema sia dei parcheggi, sia della congestione del traffico.
 
I problemi riguardano sia Marino "Centro", sia i restanti insediamenti urbani, variamente definiti ("Territori e centri a valle", "Pianura di Marino", "Frazioni" anche se oggi sono più grandi e popolose di "Marino Centro", "Boville", "Nuova Marino" etc.). C’è da rilevare tuttavia che l'economia di Marino "Centro" è in forte declino, per cui i suoi abitanti la stanno lasciando per trasferirsi altrove, nei restanti territori o in altri Comuni. Mentre nei centri a valle l'economia regge. Al solito, saranno soprattutto questi territori quelli interessati dai nuovi insediamenti, dalle costruzioni, e quindi dal depauperamento dei terreni agricoli e vincolati per la presenza di importantissime presenze storiche-archeologiche.
 
Italia Nostra Marino in conclusione ritiene che vada migliorata la condizione di TUTTI i cittadini, dell'ambiente, del patrimonio agricolo - paesistico-archeologico, non il contrario!
 
Il Piano verrà ufficialmente presentato e votato dal Consiglio Comunale il 30 luglio (è scontata la sua approvazione dalla maggioranza). Tuttavia, riteniamo che tutti i cittadini di Marino debbano essere informati e resi consapevoli il più possibile.
 
Dott. Mauro Abate
Italia Nostra - Sezione di Marino
Presidente

 

 

Eleonora Persichetti
27/06/2025
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Commenti

 

Commento di: Paola Rustichelli

27/06/2025 02:10:01

 

 

Il solito aberrante modo di gestire la cosa pubblica,una vergogna,terreni edificabili non ce ne sono più,la popolazione è in diminuzione, non occorrono altre inutili e brutte nuove costruzioni,che cambino mestiere,basta speculazioni distruttrici di ogni forma di vita.I sedicenti "costruttori"non hanno figli e nipoti ai quali lasciare quel po' di verde residuo?Nel quale verde vivono ed hanno diritto al pari degli "umani"di essere lasciati in pace,di vivere la loro esistenza senza essere cacciati dal loro ambiente una quantità di animali,cambiate mestiere,fatevi ad altro.

 

 

Commento di: aldo boni

27/06/2025 16:22:10

 

 

avanti tutta con il piano

aldo boni

 

 

Commento di: Eugenio Pisani

28/06/2025 14:25:21

 

 

Egregio Dott. Mauro Abate
non entro nel merito delle opinioni dell’associazione da Lei rappresentata perché è normale e rientra nella dialettica democratica criticare un piano perché si pensa non rispettoso delle posizioni dell’associazione rappresentata. Mi domando solo perché, invece di limitarsi a criticare, non si sia fatta una chiara richiesta/proposta all’amministrazione di modifica. Detto ciò la cosa che francamente non riesco a sopportare ( ma non solo di questo articolo ma di tutti quelli dal tenore simile) è il velare, e poi neanche tanto, che vi siano sottese alle scelte amministrative degli interessi personali di alcuni a scapito di altri. Io faccio parte di questa amministrazione e non accetto questo modus operandi. La invito, se è sicuro di quello che dice, di recarsi presso la più vicina caserma dei carabinieri per fare quello che è il suo dovere come rappresentante dell’importante associazione che rappresenta . Diversamente a precisare il suo pensiero che probabilmente io ho travisato. Per inciso il piano dei 5 stelle dell’agosto 2021 prevedeva un incremento abitativo di 4800 persone ( il famoso piano ad impatto zero costruzioni) . Il nostro 6500 quindi c’è una previsione massima, se mai troverà sbocco in 25/30 anni ( tempo normalmente di durata di un piano) di 1700 abitanti in più di differenza . Non vedo questa grande diversità di impatto sul territorio. Forse perché abbiamo incaricato gli stessi tecnici e la stessa società che ha redatto il piano 5 stelle? Ci sono sicuramente delle differenze ma questo è normale sennò avremmo tutti la stessa idea a discapito della dialettica democratica. Mi piacerebbe che pubblicasse l’articolo, sicuramente critico, che di certo ha scritto in occasione del PUGC del 5 stelle che prevedeva comunque 4800 abitanti. Sa giusto per onestà intellettuale e completezza di informazione
Eugenio Pisani

 

 

Commento di: Dott. Mauro Abate

Marino
29/06/2025 21:31:39

 

 

Egregio Avv. Eugenio Pisani,
Il PUGC che l’Amministrazione di cui lei fa parte intende perseguire è, nel complesso, dannoso per l’ambiente, l’agricoltura, il paesaggio, il retaggio storico e archeologico, l’economia e per la stragrande maggioranza dei cittadini, fatti salvo i costruttori e proprietari dei terreni destinati a “insediamenti”, cioè a costruzioni per 211.000 metri quadrati, equivalenti a oltre 600.000 metri cubi. Nessun beneficio, ma anzi grande danno, riceveranno i rimanenti cittadini per questa cementificazione del territorio, e per l’insediamento di 6500 cittadini (ci sono anche previsioni di un numero maggiore).
TRE SONO I PUNTI OLTREMODO NEGATIVI:
- Esistono già centinaia di proprietà sfitte o invendute, sia nella pianura marinese-Boville (a S. Maria delle Mole, Frattocchie, Cava dei Selci, Castelluccia), ma anche a Marino “Centro”. Mentre la popolazione è aumentata ogni anno in media di 300 nuovi cittadini, Marino “Centro” si sta spopolando, perché’ sia l’Amministrazione attuale, che quella dei 5S precedente, non hanno realizzato nessun risultato positivo per l’economia. E gli stessi 300 nuovi residenti annuali sono solo persone trasferite da quartieri più centrali di Roma, dove per la speculazione immobiliare non possono più permettersi di vivere, e man mano stanno popolando le centinaia di alloggi sfitti e invenduti a Marino già esistenti. Continuano tuttavia in massima parte a lavorare da qualche parte a Roma o nell’area metropolitana, usando Marino come citta’-dormitorio, e questo è un altro danno perché’ non sono interessati a partecipare e fare sviluppare la comunità marinese, alloggiano solamente qui. Fanno sviluppare solo il business dei supermercati, e poco più, e diminuiscono sempre più i servizi sociali per tutti i cittadini. L’insediamento di 6500 nuovi residenti peggiorerebbe drammaticamente la situazione.
- Viene consumato suolo agricolo e con vincoli paesistici, la vera risorsa economica di Marino per queste nuove costruzioni. Le ricordo cosa è accaduto all’Isola di Pasqua, disabitata. Per anni ci si è domandati cosa facessero delle grandi teste di pietra scolpite vicino al mare, dove fossero finiti gli abitanti che le avevano fatte. Si è scoperto poi che nell’isola aveva vissuto una popolazione polinesiana per alcuni secoli, durante i quali hanno consumato tutti gli alberi per costruire le loro case, per accendere fuochi, per costruire imbarcazioni, per trasportare le teste scolpite dei loro antenati al mare, ma non avevano pensato di rigenerare gli alberi. Così quando consumarono tutti gli alberi, su cui si reggeva la loro economia, furono costretti ad abbandonare l’isola, che rimane tuttora disabitata. Marino col vostro PUGC diventerà una città dormitorio, con abitanti infelici (tranne i ricchi proprietari e costruttori, che abiteranno nei pochi quartieri ancora vivibili, o in altri Comuni limitrofi più allettanti, come Grottaferrata). Questi infelici nuovi abitanti, e anche gli altri, quando potranno, andranno via in ricerca di posti migliori, nel frattempo partecipando pochissimo alla vita sociale e culturale, che è l’anima e il motore di ogni comunità.
- D’altro lato, riguardo alla sua “franca insopportazione” sull’aspetto legale, le consiglio quale avvocato di moderare i termini: il PUGC ha degli evidenti aspetti illegali, che i vostri tecnici non possono non sapere, e di cui il Sindaco Cecchi è consapevole, e se non verrà cambiato a riguardo, oltre alle controdeduzioni potremmo fare quanto da lei suggerito, andando in fondo alla questione. Non sempre nei tribunali gli amministratori ne possono uscire indenni dicendo “ci siamo sbagliati, è stato un errore, scusateci”. Lei non ha capito di che pasta siamo fatti, da quanto scrive ci confonde con altri.
- Non mancano nel PUGC alcuni aspetti positivi, anche se sembrano un contentino e un’esca per fare accettare la cementificazione massiva concessa ai proprietari (per lo più benestanti) e ai costruttori. Mi riferisco alla possibilità di realizzare un plesso scolastico moderno a Marino “centro”, presso i cosiddetti “Fienili”; al piccolo parco agrario di Via Divino Amore, sperando che non passino oltre 20 anni per essere realizzato, come quello de “La Nave”, un onere concessorio che la ditta edile doveva realizzare *prima* di iniziare i lavori edili concessi, e non dopo, come d’abitudine ai tempi di Palozzi e Silvagni, e come sostiene lei, quando avranno – a loro dire - i soldi della vendita delle case che costruiscono – chi li controlla? Ancora, la destinazione finale dell’ex Palaghiaccio, che sarà utile per la comunità nel suo complesso. Non vale la pena spendere molte parole per il decantato miglioramento del problema dei parcheggi, in cui la fisica dice che se nelle nuove costruzioni si faranno due posti auto, ma 6500 nuovi cittadini porteranno con loro migliaia di auto, il problema dei parcheggi e del traffico sarà aggravato, non migliorato.
Lei sbaglia di grosso quando afferma che la nostra Associazione critica solamente e non propone nuove idee e correzioni al piano. Siamo conosciuti a riguardo: il progetto originario della congiunzione tra Parco dei Castelli Romani e Parco dell’Appia Antica è stato opera nostra, ci sono voluti 18 anni per convincere i parchi, i partiti – i 5 Stelle che lei cita si opposero con decisione per 2 anni, prima di convincersi e hanno presentato il progetto in Regione dove fu approvato. L’Arch. Gentilini conosce le nostre pubblicazioni di archeologia, sia di scoperte archeologiche, sia della carta delle presenze archeologiche. Ai 5 Stelle che lei cita abbiamo fornito una pletora di idee e progetti (ad es. il Convegno sulla Pace del Mediterraneo, nel 2016, da me organizzato, e altre), e regolarmente abbiamo un dialogo con i vostri dirigenti e anche con il Sindaco Dott. Cecchi. Se siete interessati a un sincero dialogo e confronto costruttivo sul PUGC, e a come migliorarlo, lei, i tecnici e il Sindaco non dovete fare altro che invitarci, siamo animati dalle migliori intenzioni e con molte idee a riguardo.
Infine, per la sua neanche velata accusa di un nostro “strabismo politico” riguardo la mancata critica del precedente piano dei 5S, forse lei ha gli occhiali appannati e non ha osservato bene la realtà. Il piano dei 5S non è stato molto pubblicizzato e conosciuto perché si andava verso le elezioni comunali. Se aveva aspetti negativi, lo avremmo ugualmente criticato. Ma se lei pensa che se il vostro PUGC è simile a quello dei 5S, e quindi per questo non dovremmo criticarlo o dovremmo accettarlo, lei sbaglia. Un detto inglese recita “Due torti non fanno una ragione”. E non siamo affiliati coi 5S, come lei insinua. Se ha ancora cortese attenzione per avere letto fin qui, vorrei informarla di quanto segue. Noi siamo un’Associazione super partes nella massima misura possibile. Seguiamo la politica, come concordato col Dott. Gentilini, nel senso più alto, cioè che seguiamo i destini della “Polis”, della città. Interloquiamo con tutte le forze politiche, il più delle volte per presentare loro nostri progetti, elaborati dopo molti studi e lavoro. Quando le forze politiche li adottano o eseguono, o accolgono le nostre critiche, ne ricavano vantaggi, anche grandi, politici-elettorali. Quindi, nel migliore interesse della sua forza politica/partitica, faccia come i 5S, potrebbe seguire i nostri suggerimenti e i nostri progetti, ne beneficereste, e non mancheremmo di elogiarvi presso la popolazione. In ogni caso la esorto a uscire dalla cattiva abitudine marinese di faziosità, di sospetti di appartenenza o sodalità degli interlocutori alle forze politiche avversarie. E’ il comportamento e le scelte delle forze politiche che determinano il nostro appoggio o la nostra contrarietà.
- Vorrei infine sorprenderla: nella nostra Sezione di Marino di Italia Nostra, a differenza di quella che era una volta competente del territorio, e che era un’organizzazione vetero-comunista con poche aperture, noi come detto siamo "super partes". I nostri soci hanno idee e orientamenti politici diversificati, ma li perseguono individualmente al di fuori della sezione. I diversi orientamenti politici trovano spazio solo all’esterno della sezione, che sviluppa invece progetti per tutti, proponendoli a tutti.
Come il Sindaco Cecchi sa, il nostro modello è Zaccaria Negroni, che crediamo sia stato di gran lunga il migliore marinese mai esistito, e probabilmente tra breve intitoleremo la Sezione in suo nome. La maggior parte dei membri del Direttivo, incluso il sottoscritto, hanno motivazioni religiose, non ambizioni politiche o di affari (abbiamo già una professione, nel mio caso due, e molto impegnative). Ma la moderazione, la mitezza non va confusa con la mancanza di fermezza e determinazione nel nostro perseguire gli interessi diffusi della popolazione. Grazie per l’attenzione. Cordiali saluti.

 

 

Commento di: rusti.paola

Santa Maria delle mole
30/06/2025 00:37:46

 

 

Sono certa che oltre il limite la natura non ne potrà più di tuto ciò,e si ribellerà,ed allora ci saranno effetti catastrofici ,ai quali non si potrà porre rimedio,e pagheranno purtroppo anche coloro che l'hanno sempre rispettata.

 

 

 

 

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