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La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LA POLITICA SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APOLITICO 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APOLITICI ed ASCOLTATORI della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione politica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.
 

Ordinanza sulla mancata manutenzione delle aree verdi private

Nazionali    (commenti:2) (1.407)
Domenico Brancato

Ogni anno, in questo periodo le superfici di  molti giardini, da verdi prati primaverili  si trasformano in un ammasso di erbacce appassite e sterpi e la vegetazione delle  siepi, che recingono molte abitazioni del nostro territorio, deborda ampiamente dalle aree di competenza,  protendendosi ed invadendo i contigui marciapiedi.

 Ciò costituisce un  pericolo derivante:

  • dalla condizione favorevole allo sviluppo d’incendi;
  • dalla formazione di un habitat per la proliferazione e la  diffusione nell’ambiente circostante di topi, ratti, bisce, zecche ed insetti nocivi di vario genere;
  • dall’impossibilità di consentire ai pedoni di fruire dei marciapiedi, esponendoli alle insidie del traffico veicolare lungo le carreggiate;
  • dalla conseguente mancata evidenza  di alcuni  segnali stradali e dalle condizioni di  precaria visibilità, specie in prossimità di incroci.

Incuria che quindi, non solo evidenzia la trascuratezza di chi non provvede ad eseguire i prescritti interventimanutentivi,  ma si ripercuote inevitabilmente e negativamente sulle generali condizioni  di sicurezza, igienico-sanitari e paesaggistici del territorio.

Pertanto, onde evitare che le descritte condizioni persistano, dal Comune di Marino, in data 4 giugno 2018, è stata emanata l’allegata Ordinanza, contenente dettagliate indicazioni sulle norme da rispettare per non incorrere nelle inevitabili sanzioni amministrative e del Codice della Strada ma, soprattutto, per sollecitare tutti i Cittadini interessati ad adoperarsi, diligentemente,  per il conseguimento, si spera, dell’inconfutabile comune obiettivo di rendere quanto più possibile efficiente, confortevole ed accogliente il nostro ambiente di vita.

 

Articolo redatto dal Professor Domenico Brancato

3 anni di gestione Cecchi: luci e ombre

3 anni di gestione Cecchi: luci e ombre Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:5) (1.406)
Antonio Calcagni

Sono trascorsi ormai 37 mesi dall’insediamento della giunta Cecchi, ed ora, come già fatto alla scadenza dei 2 anni, ci troviamo ancora una volta a fare il punto della situazione su, quanto di quello promesso in campagna elettorale, a favore di Santa Maria, è stato realizzato.
 
n.b. tutto quello che trovate scritto in grassetto qui di seguito è stato estrapolato dal,
PROGRAMMA AMMINISTRATIVO DEL CANDIDATO SINDACO DEL COMUNE DI MARINO STEFANO CECCHI.
 
PUNTO 1.2. PAGINA 7. Il Nuovo Parco Mameli/ Parcheggio di scambio Via Goffredo Mameli/ Via Capanne di Marino:
  • Realizzazione nell’area di Mugillae di un centro di cultura archeologica, con biblioteca e installazioni di pannelli informativi, aree pic-nic e nuove sedute lungo i percorsi che portano fino al Parco Regionale dell’Appia Antica – MANCATA REALIZZAZIONE;
  • Realizzazione della nuova Piazza Mameli (collocata ad un incrocio fra via G. Mameli e via Capanne di Marino – MANCATA REALIZZAZIONE;
  • Realizzazione di un Boschetto di mq 573 – MANCATA REALIZZAZIONE;
  • Realizzazione di un parco attrezzato per cani – MANCATA REALIZZAZIONE.
 
PUNTO 1.4 PAGINA 8:
  • Riduzione del traffico generato dalla stazione ferroviaria. Si tratta di un progetto ambizioso che, in prima battuta, dovrà essere affrontato concertando con Rete Ferroviaria Italiana Prolungamento della banchina in direzione Velletri - MANCATA REALIZZAZIONE;
  • Acquisizione al patrimonio comunale della sovrastante Piazza Albino Luciani – MANCATA REALIZZAZIONE;
  • Realizzazione di una scala che, dalla banchina, permetta di raggiungere il comodo parcheggio -MANCATA REALIZZAZIONE;
  • Nuove pensiline per proteggere i passeggeri dal caldo e dalla pioggia – MANCATA REALIZZAZIONE;
  • Fermata della stazione Santa Maria delle Mole sarà rinominata aggiungendo la dicitura “Appia antica” – MANCATA REALIZZAZIONE.
Le suddette voci riguardavano un progetto complessivo di R.F.I. relativo al rinnovo della nostra stazione ferroviaria, annunciato dall’Amministrazione comunale in pompa magna e con tanto di leggio umano, durante la diretta televisiva “Buongiorno Regione” di Rai Tre, del mese di novembre dello scorso anno, dove tra le altre ponevamo l’accento sulle continue interruzioni della linea causate dalle quotidiane auto che rimanevano intrappolate dentro l’area dei binari.
 
E’ trascorso ormai un anno da quella denuncia pubblica, ma le interruzioni della linea continuano come, e più di prima, e della promessa minimalista del Sindaco di una presenza più costante della Polizia Locale, almeno nei momenti topici, nessuna traccia.
 
Mentre del progetto di rifacimento della stazione, ad opera della R.F.I. si è persa ogni traccia.
 
A tutto ciò ora si aggiunge il problema che sulla piazza Albino Luciani, ovvero da dove dovrebbe partire la realizzazione della rampa di collegamento alla stazione, l’amministrazione ha deciso di installare i moduli scolastici della scuola E. Morante,sfrattando il mercato settimanale e collocandolo  in un’area difficile da raggiungere per i più.
  • Realizzare una tangenziale che colleghi via Goffredo Mameli e l’innalzamento della Via Appia in prossimità dell’incrocio di Santa Maria delle Mole, con un ponte in legno che rispetti i vincoli inerenti all’Appia Antica e che possa far confluire il traffico delle autovetture direttamente all’inversione ad U che indirizza verso Roma - MANCATA REALIZZAZIONE.
 
PUNTO 4.0 PAGINA 14.Turismo:
  • Passeggiata della Regina Viarum che, dal meraviglioso tratto dell’Appia Antica fino ai resti del circo di Boville, ci aiuti a riscoprire le passate suggestioni, attraverso interventi di riqualificazione in collaborazione con il Parco dell’Appia Antica - MANCATA REALIZZAZIONE.
 
PUNTO 5.2 PAGINA 17
  • Priorità assoluta sarà data alla realizzazione di un’Isola Ecologica nel territorio delle circoscrizioni II e III;
Su questo punto è bene fare un pò di chiarezza.
 
L’amministrazione comunale nell’approvazione del Documento Unico di Programmazione 2025-2027 ha previsto una spesa di 1.000.000,00 di euro per la realizzazione della suddetta Isola Ecologica.
 
Avendo però deciso di collocarla presso l’area Tudini, un’area classificata come “Paesaggio agricolo di rilevante valore” e pertanto soggetta a vincolo per procedere alla sua realizzazione ha, nel lontano 2022 chiesto all’allora Ministro Franceschini, titolare del Ministero dei Beni culturali , una deroga al suddetto vincolo.
 
Da allora del progetto se ne erano perse le tracce, fino a pochi giorni fa quando, con 3 determine per complessivi 93.400,00 euro circa di spesa l’amministrazione comunale hanno riaperto il caso.
 
A questo punto le domande sorgono spontanee:
  1. Abbiamo ricevuto la deroga del suddetto ministero?
  2. E’ stato già avviato l’iter per l’esproprio dell’area?
  3. E’ stato già avviato l’iter per l’acquisizione a patrimonio pubblico della Via di Falcognana che dovrebbe portare alla suddetta isola?
Su questo punto ci piacerebbe che l’Amministrazione comunale facesse chiarezza, altrimenti dovremmo pensare che tutte queste spese rischiano di diventare un inutile sperpero di denaro pubblico.
 
 
PUNTO 5.4. PAGINE 17/18
  • Manutenzione aree verdi private fronte – strada. A tale scopo l’Amministrazione comunale solleciterà la cittadinanza, affinché effettui una costante manutenzione delle aree sopraindicate. NON CI SEMBRA CHE SIA CAMBIATO NULLA.
 
PUNTO 5.5. PAGINA 18 - Lotta contro l’abbandono dei rifiuti
  • Campagne di informazione e di contrasto all’abbandono dei rifiuti, attraverso l’applicazione di forti sanzioni ai trasgressori, avvalendosi di sistemi tecnologici di ultima generazione e tramite l’azione congiunte tra Forze dell’Ordine, Associazioni di Vigilanza, Ispettori ambientali comunali.
PROGETTO DISATTESO DEL TUTTO PERCHE', IL SINDACO HA PIU VOLTE DICHIARATO DI ESSERE CONTRARIO ALL’INSTALLAZIONE DELLE TELECAMERE, E PERCHE' IN QUESTI ANNI E’ STATO CANCELLATO L’ISTITUTO DEGLI ISPETTORI AMBIENTALI CHE VISTA LA CARENZA DI PERSONALE DELLA POLIZIA LOCALE SAREBBE STATO MOLTO UTILE.
 
 
PUNTO 5.6. PAGINA 18 - Lotta all’inquinamento acustico e ambientale
  • Deciso “NO” a ogni tipo di nuova discarica sul territorio dei Castelli Romani –  COERENTI.
  • Continuare la battaglia che, lentamente ma efficacemente stiamo portando avanti, per l’abbassamento del numero dei voli in arrivo e in partenza dall’aeroporto GB Pastine di Ciampino – A CHE PUNTO SIAMO?
 
PUNTO 5.7. PAGINA 18  – Monitoraggio emissioni Radom –  MANCATA REALIZZAZIONE
 
 
PUNTO 5.8. PAGINA 19 – Idee concrete per una rivoluzione energetica sul territorio
  • Uso efficace ed efficiente dell’energia con l’impiego e produzione sostenibili dell’energia in tutte le sue forme, realizzazione di una linea di teleriscaldamento/raffreddamento a servizio degli edifici pubblici alimentato con biomassa locale a chilometro zero derivante dalla manutenzione programmata dei boschi e del verde pubblico ecc.ecc. MANCATA REALIZZAZIONE;
  • Sostituzione delle classiche lampade con quelle a Led. MANCATA REALIZZAZIONE.
 
PUNTO 5.9. PAGINA 19 – Servizio idrico integrato, chiederemo:
  • Ampliamento del depuratore di Santa Maria delle Mole in vista dei nuovi allacci che coinvolgono anche i vicini comuni di Castel Gandolfo e Albano Laziale;
  • Realizzazione dei nuovi tratti fognari nelle zone del territorio ancora sprovviste;
  • realizzazione di un punto di raccolta acqua potabile in una zona a monte delle sei frazioni cosicché si possa avere una erogazione più regolare in caso di guasti improvvisi oltre a una migliore distribuzione;
  • ampliamento della rete idrica nelle zone del comune ancora sprovviste ;
  • sostituzione dei tratti di condotta idrica obsoleti che, ad oggi, manifestano ancora costanti perdite settimanali su strada;
  • Obbligare il gestore ad interventi di riparazione guasti nel più breve tempo possibile, comunque entro le 72 ore;
PER I PUNTI SOPRAELENCATI NON CI PARE CHE SIA STATO FATTO NULLA.
 
Installazione da parte  ACEA della “Casetta dell’acqua” – FATTO
 
 
PUNTO 5.10. PAGINA 19 Servizio Cimiteriale
  • Realizzazione del cimitero comunale nell’area delle circoscrizioni II e III; MANCATA REALIZZAZIONE
 
PUNTO 6.3 PAGINE 22 e 23:
  • Sviluppo della mobilità ciclabile: introduzione del servizio di bike sharing e installazione delle rastrelliere per biciclette – MANCATA REALIZZAZIONE;
  • Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici –  INSTALLATE NUMERO 2 COLONNINE;
  • Connessione delle aree di Santa Maria delle Mole e Cava dei Selci con la stazione ferroviaria di Ciampino - MANCATA REALIZZAZIONE;
  • Richiedere al concessionario del TPL, di attivare il sistema di infomobilità che consentirà alla cittadinanza di conoscere in tempo reale il tempo di esatto di arrivo del bus - MANCATA REALIZZAZIONE.
 
PUNTO 7 PAGINA 24 - Realizzazione di un Campus, un nuovo polo scolastico da ubicare in posizione baricentrica e funzionale rispetto a Santa Maria delle Mole, Cava dei Selci, Frattocchie e le altre frazioni più piccole di Marino – MANCATA REALIZZAZIONE.
 
 
PUNTO 8 PAGINA 25. Realizzazione di lavori di adeguamento alla normativa sulla sicurezza del campo sportivo “ Attilio Ferraris” di Santa Maria delle Mole. ?????????????.
 
 
PUNTO 9 PAGINA 26 –  Tutela del benessere animale
  • Miglioramento della pulizia delle strade prevedendo contenitori appositi per i sacchetti utilizzati per la raccolta delle deiezioni e potenziando al contempo i controlli e le sanzioni; MANCATA REALIZZAZIONE DI ENTRAMBE LE VOCI.
 
PUNTO 10 PAGINA 27 –  Commercio ed attività produttive
  • Agevolazioni sulle imposte comunali per piccoli esercizi artigianali e commerciali, per costruire con queste realtà un “patto con il cittadino” che, in contropartita degli aiuti comunali, si impegneranno a praticare sui beni di consumo primari prezzi concorrenziali – MANCATA REALIZZAZIONE.
  • Di contro non si sono interrotti i finanziamenti alle attività ricreative, un esempio per tutti, “Luci in Allegria” che quest’anno si prospetta ancora più scintillante.
Un’iniziativa che è bene ricordare, è realizzata grazie all’impegno della locale Associazione Commercianti presieduta da Andrea Paciotti, con il sostegno dei singoli commercianti,locali e non, e dove appunto l’amministrazione comunale non manca di dare un suo contributo, comunque quisquiglie rispetto a quanto speso dalle casse comunali per la sagra dell’Uva che al momento, salvo uscite dell’ultimo momento, si aggira sui 734.000 euro. Una cifra veramente esorbitante su cui bisognerebbe riflettere seriamente.
 
 
PUNTO 15-PAGINA 34 – Sicurezza
  • Istituzione di un presidio di Polizia Locale negli Uffici della Delegazione comunale di Santa Maria –MANCATA REALIZZAZIONE.
 
 
Se nel frattempo, sono state avviate procedure atte al raggiungimento delle singole problematiche, appena esposte e se informati, saremo lieti di poterle pubblicare.
 
A questo corposo programma però, a nostro modesto parere, mancavano le seguenti voci:
  • Affrontare in modo serio, il problema complessivo del nodo Ferroviario /stradale / archeologico dell’incrocio tra via Appia Nuova, Via Della Repubblica, linea ferroviaria Roma-Velletri e Appia Antica;
  • Ampliamento e sistemazione del parcheggio di via Frassati;
  • Realizzazione di un cancello pedonale che colleghi il parcheggio di via Fratelli Cervi alle scuole: Verdi e Ciari, un progetto da poche centinaia di euro su cui si continua a tergiversare.

Patente Auto: Punti ed Infrazioni che decurtano il punteggio e come verificare quanti ne abbiamo

Patente Auto: Punti ed Infrazioni che decurtano il punteggio e come verificare quanti ne abbiamo Copertina Nazionali    (allegati) (1.391)
Domenico Brancato

La patente  a punti è stata introdotta con Dlgs n° 9/2002 ed è disciplinata dall’art. 126 bis del Codice della Strada, con la finalità  di garantire una maggiore sicurezza della circolazione stradale.
 
Al momento del rilascio vengono assegnati 20 punti che, dopo  ogni biennio,  se il titolare non commette infrazioni, si incrementano di 2 punti, fino al raggiungimento del tetto massimo di   di 30.  Per contro, se si incorre in infrazioni, il punteggio viene decurtato nella misura prevista dalle norme del Codice della Strada che, nel caso in cui in un’unica condotta si commettano  più violazioni, stabilisce  il limite di 15 punti,  sempre che, tali violazioni,  non comportino la sospensione immediata o la revoca della patente e la sottrazione di tutti i punti.
 
Per i neo-patentati, però, in caso di violazioni, nei primi tre anni dal rilascio della patente, è prevista una decurtazione doppia dei punti indicati nella tabella allegata, anche se resta fermo il limite massimo di 15 punti di decurtazione.
 
Nel caso di perdita di tutti i punti, è obbligatorio procedere alla ripetizione dell’esame pratico e teorico, per verificare se il conducente risulta  ancora abile alla guida. In tal caso , il titolare della patente viene invitato dal Ministero a rifare l’esame entro 30 giorni, durante i quali può ancora circolare. Se però in tale lasso di tempo il patentato non sostiene gli esami o non li supera, la patente viene sospesa a tempo indeterminato e materialmente ritirata e conservata (Art. 12 del Codice della Strada). Per poi   restituirla, con la riassegnazione dei 20 punti, in seguito al  superamento dell’esame e  all’accertamento dell’idoneità alla guida da parte  del Dipartimento dei Trasporti Terrestri  e per i Sistemi Informativi e Statistici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
 
Chi commette violazioni al Codice della Strada che comportino sottrazione di punti dalla patente viene informato dall’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida (Comma 3 dell’Art. 126 bis del C. d. S.), anche se ogni titolare di patente ha la possibilità di verificare in totale autonomia il  “saldo punti“ seguendo il seguente percorso informatico:
  • Registrandosi sul sito ufficiale dell’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida: “Il portale dell’automobilista“, compilando la scheda con i propri dati  (nome, cognome, codice fiscale, indirizzo e numero di patente) e accedendo al servizio dedicato al controllo dei punti;
  • Scaricando la app  iPatente del Dipartimento dei Trasporti e controllando immediatamente i dati relativi alla propria patente, ivi compreso il punteggio aggiornato;
  • Chiamando da telefono fisso il numero  848 782 782 attivo H 24, al costo di una telefonata urbana.
 
La presente nota vuole essere un contributo per cercare di evitare  che l’atmosfera distensiva  delle imminenti ferie estive dei molti conducenti di veicoli  venga turbata dalle conseguenze di una possibile leggerezza di attenzione nella guida, dovuta anche alla non sempre agevole  conoscenza della vastità e complessità dei limiti imposti, al riguardo,  dalle norme del Codice della Strada e all’altrettanto, in genere, carente consapevolezza delle  penalità che  la loro trasgressione comporta.
 
A tal fine, per agevolarne il riscontro, si propone un prospetto riepilogativo di dette norme, in ordine decrescente delle penalità previste in caso di trasgressione. Onde evitare di incorrere, almeno,  nelle più ricorrenti  gravi  violazioni  e nelle conseguenti spesso devastanti  ripercussioni.
Le cui raccapriccianti descrizioni, purtroppo,  trovano sistematicamente, specie nei fine settimana, ampio spazio fra i contenuti delle  cronache dei quotidiani e nei palinsesti  dei mezzi  d’informazione.
 
Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato

Fosso delle Scopette una bomba ad orologeria

Fosso delle Scopette una bomba ad orologeria Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:2) (1.390)
Antonio Calcagni

 
A causa del cambiamento climatico, in questi ultimi decenni, le devastanti inondazioni, che causano distruzione e morte, sono diventate sempre più frequenti.
 
E così, dopo ogni evento del genere, per correre ai ripari, si è costretti a stanziare ingenti risorse, mentre spesso sarebbe sufficiente una preventiva e più attenta gestione del territorio.
 
Uno dei tanti esempi di quello che si potrebbe fare, per evitare che tali situazioni si ripetano, è proprio una manutenzione costante, dei fossi dei canali e dei fiumi.
 
La nostra Città di Santa Maria per fortuna, e per una serie di circostanze favorevoli, fino ad ora, non ha mai subito gravi conseguenze di questo genere, ma non per questo dovremmo sottovalutare la situazione.
 
Nello specifico, vogliamo appunto sottoporre alla vostra attenzione i potenziali rischi derivanti dal completo abbandono in cui versa il fosso delle Scopette.
 
Un fosso che scendendo da Frattocchie, lambisce la nostra Città ed attraversa Viale della Repubblica, in prossimità dal Green House.
 
Da ormai molte settimane i cittadini che abitano nelle vicinanze, pur in assenza di piogge, hanno notato, un incremento esponenziale del flusso di liquidi nel fosso, accompagnato da un fortissimo odore di fogna.
 
I più informati ne hanno dedotto che, potrebbe trattarsi di una occlusione del canale di fogna a monte che porta al depuratore, e che per questa ragione bypassa il liquame direttamente nel fosso.
 
Inoltre il suddetto, per mancanza di manutenzione, risulta in gran parte ostruito, pertanto tale forte flusso sommato alle eventuali forti piogge, potrebbero causare gravi allagamento di acqua e non solo, di tutta l’area circostante.
 
A giugno dello scorso anno, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni di cittadini che lamentavano il problema in data 24/06/2023 Prot. 003-2023 - Prot. 003.1-2023, abbiamo segnalato al signor Sindaco e per conoscenza alla ASL, il grave problema.
 
Da allora non abbiamo ricevuto nessun riscontro.
 
Poi però, a meta di settembre di quest’anno il problema si è ripetuto, ed ancora una volta, in data 23/09/2024, Prot. 025-2024, abbiamo provveduto ad inviare una PEC al Sindaco ed alla Asl in cui segnalavamo la gravità della situazione igienico-ambientale.
 
Questa volta, però, con l’avvicinarsi delle grandi piogge il problema rischia di diventare esplosivo.
 
Per questo, oltre alla Pec, abbiamo anche provveduto a contattare direttamente, sia il Sindaco, che l’Assessore competente, e nonostante che, entrambi ci hanno assicurato un intervento immediato, sono ormai trascorsi 20 giorni e tutto ancora tace, mentre i rischi per la salute dei cittadini rimangono tali e quali.
 
Certo, in questo periodo siamo stati particolarmente sfortunati a sollevare il problema perché si sa, quando c’è la “Sagra dell’Uva”, il Comune è impegnato in cose più importanti di una fogna che straripa a due passi dalle abitazioni.

Le luminarie di Santa Maria tornano a risplendere

Le luminarie di Santa Maria tornano a risplendere Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:3) (1.386)
Antonio Calcagni

A tempo di record, quello che 4 stupidi, in una notte, che dovrebbe essere di felicità e spensieratezza, hanno cercato di azzerare, è stato invece sistemato e reso ancora più bello.
 
A nome del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, ma credo di poter dire, anche a nome di tutti i Cittadini di Santa Maria:
  • Ad Andrea Paciotti un rinnovato ringraziamento per tutto quello che ha fatto e che continua a fare per la nostra Cittadina;
  • Ai 4 poverini che hanno cercato, inutilmente, di cancellare un sogno, che, in tutte queste settimane ha incantato migliaia di bambini, e non solo, potrei rivolgermi, usando la valanga di aggettivi, non certo lusinghiere, usati nel loro confronti, non solo sui  social, dai tantissimi Cittadini indignati, ma preferisco dire solo che,  CI FATE PENA.

Futuro Sindaco - Cresce la lista ed anche i quesiti

Futuro Sindaco - Cresce la lista ed anche i quesiti Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:1) (1.385)
Antonio Calcagni

Con la recente discesa  in campo di Stefano Enderle, quale candidato a sindaco del Comune di Marino, sostenuto, in questa impresa, dal P.C.I. e dalla lista Essere Marino, l’offerta politica si arricchisce di un nuovo duellante.
 
Continua intanto  spedito il progetto di confronto tra il nostro Comitato di Quartiere e tutti i candidati a Sindaco, avviato già dal mese di Aprile, e che ormai giunge al termine.
 
Si conclude infatti oggi, il tempo utile al confronto, chiesto a suo tempo dal nostro Comitato di Quartiere, dove ad onore del vero, il candidato Enderle ha già bruciato i tempi, facendoci pervenire nel giro di pochi giorni, tutte le sue  risposte, alle nostre domande, che intanto si arricchiscono di una ulteriore, la  16a domanda , ovvero:
 
Per quanto concerne le scuole come intendete rispondere alla necessità della popolazione presente e soprattutto alla impellente necessità di strutture da realizzare nel breve periodo?
 
Ancora poche ore quindi, in attesa delle ultimissime risposte, e poi, a partire dal 18 luglio,  procederemo alla pubblicazione integrale di tutte le interviste  che ci saranno pervenute entro e non oltre la data del 16/07/2021.
 
Qui di seguito linco il precedente articolo, rivisto e corretto, con le 16 domande esposte a tutti i candidati a sindaco.
 
 
 
 
 
 
 
 
Leggi le risposte dei candidati a Sindaco:
Carlo Colizza     Gabriella De Felice     Stefano Enderle     Fabio Martella     Gianfranco Venanzoni
Il candidato sindaco Stefano Cecchi ha preferito non rispondere al nostro appello.

RIPRISTINO SERVIZIO RITIRO VERDE E RIFIUTI INGOMBRANTI

RIPRISTINO SERVIZIO RITIRO VERDE E RIFIUTI INGOMBRANTI Copertina S. Maria delle Mole (1.383)
Domenico Brancato

                    
La Multiservizi dei Castelli di Marino, al fine di venire incontro all’esigenza dei Citttadini di disfarsi  di materiali ingombranti e di risulta di potature e sfalci accumulati nel periodo di sospensione del servizio di ritiro degli stessi per prevenire la diffusione del Covid19, e per contrastare le, purtroppo, ignobili trasgressioni riguardanti l’abbandono  abusivo di tali rifiuti sul suolo pubblico ( come  ancora da recente riscontrato),con la nota 433/28 Aprile 2020, informa la cittadinanza che, a partire dal 4 Maggio e fino al 16 Maggio, procederà, adottando una procedura straordinaria, alla riattivazione del servizio, dalle ore 7.00 alle 16.00, secondo le indicazioni di seguito riportate:
  • Ritiro Verde: presso il parcheggio del Palaghiaccio  di Cava sei Selci;
  • Ritiro Ingombranti: presso l’Isola Ecologica di via Ferentum, 1 di Marino.
Comunque, al fine di evitare il verificarsi di assembramenti e contagi, gli interessatidovranno adottare gli accorgimenti previsti dalla normativa vigente ( uso di mascherine, guanti e rispetto delle distanze di sicurezza) e, per il conferimento,   seguire  l’ordine alfabetico, per cognomi,di cui appresso:
  • Giorni 04 – 08 – 13  dalla lettera  A  alla lettera  B;
  • Giorni 05 – 09 – 14  dalla lettera  C  alla lettera  D;
  • Giorni 06 – 11 – 15  dalla lettera  E  alla lettera  M;
  • Giorni 07 -  12 -  16  dalla lettera  N  alla lettera  Z.
A tal fine, lo svolgimento del servizio sarà coordinato e assistito dalla Protezione Civile ed, all’occorrenza, dalla Polizia Locale.
Intanto si approfitta per ricordare a  coloro che successivamente  all’arco temporale compreso nel riportato calendario, considerato il favorevole andamento stagionale,  avessero  ulteriori necessità di rasare prati o contenere lo sviluppo di siepi, il materiale di risulta di tali pratiche, nel caso  disponessero di una compostiera, può essere utilizzato per la produzione diun utilissimo  Compost da destinare alla fertilizzazione  naturale del terreno.
 Oppure, qualora si disponga di un  giardino con alberi da frutto e/o ornamentali e colture da orto, uno strato dello stesso materiale,distribuito intorno al fusto o fra le file delle piante  (pacciamatura), consentirà di impedire lo sviluppo di infestanti ed impedirà l’evaporazione dell’acqua contenuta  nel terreno, con il conseguente vantaggio di ridurre, al minimo,  le annaffiature.
Altra soluzione, relativa a maggiori quantità di massa vegetale, può essere quella, sempre dell’impiego per la produzione di Compost,  attraverso la formazione di cumuli, realizzabili seguendo il seguente procedimento: a) delimitare un rettangolo di terreno di m 1 x 2,5  ( o di dimensioni diverse, a seconda dell’entità del materiale), possibilmente riparato dalla chiome di un albero a foglia  caduca; b) asportare la cotica erbosa all’interno del rettangolo e sistemarla lungo il suo perimetro esterno; c) distribuire giornalmente i rifiuti di cucina, dell’orto o giardino, dopo averli adeguatamente  mescolati, coprendoli con un sottile strato di terra o torba; d) proseguire, per tutta l’Estate, a stratificare nel mucchio,con le stesse modalità, tutto il materiale residuo della cura e pulizia del giardino e/o dell’orto; e) alla fine dell’Estate coprire il mucchio con zolle capovolte o paglia o con un telo di tessuto non tessuto; f) mentre si attende che avvenga  il processo naturale di trasformazione del materiale ammucchiato in Compost,  provvedere ad inumidire,servendosi di un annaffiatoio, la massa con periodiche annaffiature,
Infine,si trasmette un’altra informazione inerente le limitazioni imposte dalla pandemia da Covid19, che può interessare a molti cittadini, e cioè che il Comune di Marino con riferimento all’Ordinanza n. 71 del 17 Marzo e in osservanza delle successive varie Delibere del Consiglio dei Ministri in proposito,ha disposto la proroga, fino al primo di Giugno compreso, della chiusura  dei Parchi, delle Ville  e delle Aree di  gioco recintate,  di competenza  Comunale
 

LA VENDITA DI ACQUA ESPOSTA AL SOLE E' REATO

Nazionali    (commenti:1) (1.378)
Domenico Brancato

Per chi  espone  al sole, anche per breve tempo,  le confezioni d’acqua destinate alla vendita, si configura  il reato di detenzione per la vendita di sostanze alimentari in cattivo stata di conservazione.

Questa è la conclusione alla quale è giunta la Corte di Cassazione, terza sezione penale, nella sentenza n. 39037/2018, respingendo il ricorso di un commerciante e confermando la sua condanna alla pena di euro 1.500 di ammenda per il reato ex art. 5 della Legge 283/1962.

In quanto,  la contravvenzione di cui al citato articolo 5 è un reato di pericolo presunto che  si concretizza anche senza l’effettivo accertamento del danno al bene protetto: la salute ( cfr. Cassa. N. 3674/2016).

Infatti, sempre per la Cassazione, il reato di detenzione per la vendita di sostanze alimenti in cattivo stato di conservazione  è configurabile quando si accerti che le concrete modalità della condotta siano idonee a determinare il pericolo di un danno alla salute.  Ciò, in riferimento alla considerazione che   “ l’acqua è un prodotto alimentare vivo e come tale è soggetto a subire modificazioni allorché: -  rimane  isolata dal suo ambiente naturale e posta all’interno di contenitori stagni che impediscono i normali interscambi che avvengono  con l’aria, la luce e le altre forme di energia; -  viene sottoposta ad aumento di temperatura o ad esposizione continua ai raggi solari “ .

Ciò è dovuto al fatto che l’acqua non può essere considerata, significativamente, diversa da altri liquidi alimentari, quali l’olio ed il vino. La normativa, pertanto,  in considerazione di tale tesi,  ha stabilito che la conservazione  di bottiglie di acqua minerale in contenitori PET (Polietilentereftalato) all’aperto ed esposti al sole, costituisce la contravvenzione prevista dalla Legge 283/1962, per la quale:  l’esposizione, anche parziale, di prodotti destinati al consumo umano, alle condizioni atmosferiche esterne ( tra cui l’impatto con i raggi solari ), può costituire potenziale pericolo per la salute dei consumatori, poiché sono possibili fenomeni chimici di alterazione dei contenitori e conseguentemente del loro contenuto.

Per estendere le informazioni sull’argomento,  in seguito alla propaganda  che circola ciclicamente online, secondo la quale il PET rilascerebbe grandi quantità di Antimonio quando le bottiglie vengono esposte alla luce diretta del sole, si riporta l’esito di un’indagine condotta e  pubblicata da ALTROCONSUMO  nel  n. 327 Luglio – Agosto 2018 della  omonima Rivista,  riguardante, appunto “ tracce di sostanze  inquinanti provenienti da prodotti chimici  (Nel caso specifico l’Antimonio)  usati per la produzione di contenitori  PET “. Indagine che evidenzia la poca o nulla rispondenza di tale affermazione, sia con  l’esito  degli studi effettuati in condizioni estreme a riguardo,   e sia nelle prove di laboratorio eseguite da Altroconsumo stesso. Dove non sono state rilevate tracce di Antimonio in nessuno dei campioni esaminati. Mentre, su 18 confezioni  dei 42 esaminati sono state riscontrate piccole tracce di xilene ed etilbenzene, molto probabilmente provenienti dalla plastiche dei contenitori.

Comunque, fermo restando l’attendibilità delle precauzioni sulla salute stabilite dalla citata normativa, si ritiene opportuno precisare che oltre agli inquinanti menzionati, la qualità dell’acqua si giudica anche in funzione della quantità   degli elementi analizzati riportati  in etichetta e dal confronto dei valori degli stessi con i limiti stabiliti  dal D. Lgs. n. 31 del 2/02/2001 e della Direttiva CEE/CEEA/CE n° 83 del 3 /11/1998 .

In quanto, non sempre il continuo martellare della pubblicità, che tende a far credere che l’acqua in bottiglia sia  sempre la migliore, risponde ad obiettiva verità.

Come dimostra la scoperta , sempre di Altroconsumo, riguardante l’acqua  “ RADENSKA“ imbottigliata in Slovenia e venduta in Veneto e Friuli Venezia Giulia, consistente nell’accertamento  di valori notevolmente  al disopra dei limiti stabiliti dal Decreto Legislativo 31/05/2001 per le acque destinate al consumo umano, come di seguito specificato:

  • Residuo fisso mg/l  2045 in vece di 1500 consigliati;
  • Sodio  mg/l  665  invece dei 200 consigliati;
  • Manganese mg/l 85  contro i 50  consigliati;
  • Durezza 90 ° F  contro i 15 – 50  consigliati (1 ° F equivale a 10 mg/l di Carbonato di Calcio ed esprime il contenuto di   Sali di Calcio – Ca –  e Magnesio  - Mg –  presenti nell’acqua), oltre alla presenza di tracce (0,2 microgrammi per litro – mcg/l) di Benzene (sostanza potenzialmente cancerogena) e   nessuna avvertenza,  a riguardo,  riportata in etichetta.

Nonostante trattasi, considerata l’entità dei valori e la contaminazione  di cui sopra, di un’acqua da assumere in piccole dosi e solo su suggerimento di un medico. Motivo per cui Altroconsumo ha provveduto a segnalare il caso al Ministero della Salute.

Ovviamente, però, la quasi totalità  delle acque minerali non presentano  caratteristiche qualitative   fuori norma, anche se è sempre opportuno  verificarne la regolarità, attraverso il riscontro ed il confronto dei valori limite (Vedi Allegate Tabelle  1, 2, e 3) con quelli   riportati in Etichetta, ivi compresa la data dell’ultima analisi (molto frequentemente risalente ad anni addietro), specie quando i caratteri delle etichette risultano poco leggibili ad occhio nudo.

Per  non accettare passivamente l’equazione: “acqua in bottiglia migliore dell’acqua del rubinetto” , anche perché, nella stragrande maggioranza dei casi,  una tale convinzione risulta priva di fondamento, come dimostrano i risultati dei controlli che le ASL effettuano sugli acquedotti con una frequenza dipendente dal volume di acqua distribuito giornalmente. Frequenza  che a Marino, in considerazione degli  8.759 mc  erogati (Dedotti dal prodotto del numero degli  abitanti: 43.797 per  un consumo pro capite giornaliero di litri 200), secondo quanto previsto dal D.Lgs 31/01,  trova riscontro in  n. 31 controlli all’anno, di cui 27 di routine e 4 di verifica.

 A differenza della periodicità  di 5 anni con la quale, secondo il D. Lgs 25/1/1992, n. 105, art. 11, comma 6, dovrebbero essere aggiornate  le analisi riguardante la composizione dell’acqua minerale. Periodicità che, anche se venisse rispettata, rappresenta un arco di tempo nel corso del quale potrebbero verificarsi, lungo il corso delle sorgenti,  cambiamenti   di natura fisico-chimica  e    processi di inquinamento di natura antropica (riguardane l’influenza dell’attività dell’uomo , specie nei settori agricolo-zootecnico  ed industriale) non evidenziabili in tempo reale  in etichetta.

Inoltre, la qualità dell’acqua del rubinetto, pur essendo   garantita dagli Enti Istituzionali preposti ai controlli ( ASL e ARPA ),  può essere periodicamente  verificata dagli  stessi  utenti (Vedi allegata Scheda “ Qualità dell’Acqua – COMUNE DI MARINO “),  accedendo al PORTALE COMUNE MARINO e seguendo, in progressione,  i seguenti passaggi: Servizi online;  Aree Tematiche;  Idrico; Acea acqua – Acea ATO 2  SpA;  Bene Prezioso- Scopri la Qualità della tua Acqua – Vai alla Mappa;  Digitare il  tuo Indirizzo (con Via n. civico e Città); Puntale evidenziante l’area geografica di appartenenza; Cliccare sulla Mappa esternamente al Puntale; Per maggiori informazioni clicca qui; Salvare il file “ Marino zona 2 - Colonna – Frazioni “ e cliccare sulla denominazione dello stesso  per evidenziare  la “Tabella sulla qualità  dell’Acqua  COMUNE DI MARINO”.

Per completare il quadro delle informazioni sulle  differenze fra l’acqua del rubinetto e le acque minerali in bottiglia, si riportano ulteriori non trascurabili dettagli riguardanti queste ultime, quali:

  • un aggravio economico annuo  che, ipotizzando un consumo giornaliero di 1,5 litri pro- capite delle marche più diffuse in commercio,  comporta   una spese annua che varia da 121, 126, 153, 167, 170, 186, 302 euro, rispettivamente per le acque denominate: Boario, Fabia,  Santa Croce, Ferrarelle, Panna e Levissima, Rocchetta, Sangemini, Fiuggi, contro il prezzo di 1 euro della stessa quantità (litri 547,5) sgorgata dal rubinetto di casa; 
  • le conseguenze di tale opzione sull’ambiente derivanti dalle fasi che accompagnano i contenitori, riferite: .

- alla produzione:  che stando ai dati forniti dall’Annuario acque minerali e di sorgente Beverfood, nel 2006 sono stati prodotti in Italia circa 12 miliardi di litri di acqua minerale e registrato un consumo interno superiori agli 11 miliardi per l’imbottigliamento, dei quali, secondo Mineracqua sono state utilizzate 350 mila tonnellate di PET provenienti da circa 665 mila tonnellate  di  Petrolio ed una emissione di gas serra complessiva di 910 mila tonnellate di CO2 equivalente (Secondo l’EPA  statunitense, per ogni Kg di PET prodotto vengono  emesse 2,6 Kg di CO2  eq.);

- al trasporto: secondo  Mineracqua solo il 18 % delle bottiglie di acqua minerale viaggia su ferrovia e l’82 % su gomma, attraverso percorsi anche di migliaia di chilometri, come per una delle più diffuse marche: la Levissima, che, partendo dall’Arco Alpino, per raggiunger i supermercati di Napoli, Puglia e Palermo percorre, rispettivamente, una distanza di 894, 1.000 e 1.500 Km, a bordo di veicoli pesanti che contribuiscono alle emissioni di PM 10 ( Polveri sottili dal diametro uguale o inferiore ai 10 millesimi di millimetro ) da trasporto stradale nella misura del 23 %;

- allo  smaltimento: dai dati rilevati dall’Associazione di categoria Mineracqua e dal Corepla (Consorzio per il recupero degli imballaggi in plastica ), già nel 2006, dei 2,2 milioni di tonnellate di imballaggi plastici immessi al consumo, 409 mila  erano in PET, dei quali 350 mila sono state utilizzate per la produzione di bottiglie per acque minerali, di cui soltanto 124 mila  (pari al 35 %) avviate al riciclaggio.

Riciclaggio che, vale la pena ricordare, oltre a sottrarre l’antieconomico  conferimento dei contenitori in discarica e dal pregiudizievole abbandono nell’ambiente, consente, stando ai dati riportati nel libro “ Il Riciclo Ecoefficiente “ dell’Istituto di ricerche Ambiente  Italia, attraverso l’utilizzo del PET riciclato per la produzione di nuovi imballaggi,  un risparmio di emissione di CO2  del 95 % ed energetico del 93 %, rispetto alla produzione partendo dalla materia prima.

Ed è proprio per tentare di contenere tali insostenibili  sprechi di esauribili risorse naturali e  di  immissione di gas inquinanti nell’aria che si respira , che  ritornato in Italia, in fase sperimentale,  il “ Vuoto a rendere” (già utilizzato negli anni 60 – 70) previsto da un Regolamento del Ministero dell’Ambiente, pubblicato il 25 Settembre sulla Gazzetta Ufficiale ed entrato in vigore il 10 Ottobre 2017.

Tale sperimentazione,   che durerà un anno ed è finalizzata ad incentivare comportamenti che salvaguardino l’ambiente, attraverso la sensibilizzazione dei consumatori sull’importanza del riciclo, viene  evidenziata nei vari ambienti che hanno scelto di aderire alla fase sperimentale (Bar, Ristoranti, Alberghi e vari altri punti vendita) con l’esposizione di un apposito simbolo.

Quanto fin qui esposto  non si prefigge  certo di  interferire sulla libertà di scelta di chi ritiene conveniente dissetarsi  con l’acqua minerale in bottiglia, bensì vuole essere soltanto  un contributo  di conoscenze sull’argomento mirato a consentire ai  lettori- consumatori di  operare tale  scelta  in maniera più  consapevole   e compatibile con la salute dell’Ambiente, dalla quale dipendono le nostre condizioni di vita.  Affinché si eviti,   di divenire complici inconsapevoli, sebbene con una lieve incidenza ( anche se è fuor di dubbio che ogni grande dimensione, non è altro che la somma di tantissime e piccolissime frazioni della stessa), della  causa dei 91.000 decessi prematuri che ogni anno si verificano in Italia e del costante incremento di diagnosi di tumori maligni, ictus, problemi cardiaci e malattie respiratorie  ( rilevati nei Siti di interesse Nazionale o Regionale – SIN o SIR ) che interessano particolarmente le fasce di età   da zero a 24 anni, imputabili all’inquinamento da ozono e particolato fine, cioè a particelle di diametro inferiore ai 2,5 micrometri, particolarmente pericolose, poiché  possono  raggiungere facilmente gli alveoli polmonari e quindi il flusso sanguigno.

Insomma, il detto un tempo in voga:  “ siamo quel che mangiamo “ oggi, purtroppo, a ragion veduta, è diventato: “siamo quel che mangiamo e quel che respiriamo”.

 

A cura del Prof. Brancato

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