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CARNEVALE 2019 - Raccolta Fotografica

CARNEVALE 2019 - Raccolta Fotografica Copertina S. Maria delle Mole (1.304-0-0)
Francesco Raso

La VII edizione del “CARNEVALE INSIEME”, promossa dai Comitati di Quartiere di: Cava dei Selci, Frattocchie e S. Maria delle Mole, e il massiccio contributo ed operato di tutte le associazioni, scuole e commercianti, ha fatto sì che il “Nostro Carnevale” portasse tanta partecipazione e consenso da parte di tutta la popolazione coinvolta.

 

A “Giochi Finiti” abbiamo intenzione di realizzare una raccolta fotografica del “Carnevale 2019” e, per fare ciò, abbiamo bisogno del vostro contributo e delle vostre foto.
Così come è stato fatto per la nevicata dello Scorso Anno, siamo pronti ricevere le foto tematiche per mantenerne memoria. Inoltre, anche per il carnevale, andremo ad eleggere la foto più bella che andrà ad occupare il mese di febbraio nel nostro portale.

 

 

 

 

 

Una raccomandazione:
Non inviate le foto dei vostri bimbi o primi piani di persone; saremo costretti ad oscurare i visi o a non poterle pubblicare. Lo scopo è quello di avere delle panoramiche delle giornate di festeggiamento.
Per la votazione saranno maggiormente considerate le foto in orizzontale, più adatte allo scopo finale.
Per la raccolta storica vanno bene tutte.

Sarà possibile invare foto fino al giorno 31 marzo 2019
Dopo questa data verranno prese in esame le foto più rappresentative e messe ai vostri voti.
(seguiranno istruzioni)

 

A questo punto attendiamo i vostri scatti; mano a mano che arriveranno, dopo oscurazione di targhe e visi, saranno accodati in questa pagina. L’invio sarà anonimo e nessun nome comparirà accanto alle immagini.

 

 

 

Qui di seguito, vengono riportati i numeri dei biglietti vincenti, estratti alla lotteria del 5 marzo 2019

 

  Ordine  
  D’estrazione  

  Numero  
  Estratto  

Premio
assegnato

1 2494 Assegno Vacanze € 1.500,00 dal Comitato
2 1488 Orologio € 150,00 da Gagliardi
3 2019 Occhiali da sole da Fotostudio f.64
4 4579 Iscrizione + 1 mese open da Palestra Revolution
5 3642 Buono spesa € 50,00 da Caffè Guiducci
6 1895 Buono spesa € 50,00 da Frutteria Zacca Frutta
7 4107 Buono spesa € 50,00 da Idea Regalo
8 1693 Menù Pizza per 2 persone da Kirby’s Pub
9 0444 Taglio e piega per Donna da tagliati per il Successo
10 4570 Cesto dolci e vini da Biscotteria Suljma
11 1715 7 litri di detersivi vari alla spina da Ferramenta Toppi
12 4600 Confezione di vino da Enoteca la Botte Piena

 

 

VOTAZIONE PER SCEGLIERE L'UBICAZIONE DEL NUOVO ECOCENTRO

Cava dei Selci (1.301-0-0)
Alessandro Valentini

Oggi i cittadini di Marino sono stati chiamati alle urne per esprimere il loro parere sull’ubicazione del nuovo Ecocentro scegliendo uno dei quattro siti indicati dall’amministrazione comunale, potevano votare tutti i cittadini maggiorenni, residenti nel comune di Marino, apponendo una croce o un segno su uno dei quattro siti contraddistinti dalle lettere; “A” zona Cava dei Selci, “B” zona via Nettunense, “C” zona Mazzamagna dopo la cantina sociale Gotto D’Oro e “D” zona Santa Maria delle Mole.

Alle ore 18,00 terminate le votazioni, si è proceduto allo spoglio delle schede con il seguente risultato:

Cittadini votanti    1.182

Sito “A” zona Cava dei Selci    voti 391

Sito “B” zona via Nettunense   voti 183

Sito “C” zona Mazzamagna     voti 558

Sito “D” zona Santa Maria       voti  43

Schede nulle 7

Pertanto a seguito della seguente votazione si evince che il nuovo sito per l’Ecocentro sarà quello contraddistinto dalla letera “C”  zona Mazzamagna.

Ripartiamo Insieme

Ripartiamo Insieme Copertina S. Maria delle Mole    (audio/video) (1.298-0-0)
Antonio Calcagni

Ripartiamo Insieme.
 
In queste due parole del titolo è racchiusa l’essenza di questa grande idea, ossia il rilancio del nostro territorio, attraverso un progetto che, per la prima volta vede unite diverse realtà associative quali: le Associazione Commercianti, delle Frazioni, di Frattocchie e di Marino, oltre a Legambiente Appia Sud il Riccio, ASD Scacchi in tour ed il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, progetto che è bene ricordare, è stato ideato da Ale Viaggi e Paciotti Foto.
 
Ma perché questo progetto?
 
Quello che stiamo attraversando, è un periodo che purtroppo, lascerà profonde ferite, nel tessuto sociale ed economico, nazionale e locale.
 
Da sempre infatti noi eravamo abituati a vivere in una cittadina ricca di attività culturali/sociali ed eventi di ogni tipo, dove non mancava  l’impegno dei volontari nel recupero del bene comune, che spesso proprio grazie a questo impegno veniva riqualificato e promosso, anche all’esterno.
 
Molte erano anche le iniziative culturali e sociali di ogni tipo, compreso l’organizzazione di eventi che allietavano le nostre giornate, serate estive, e non, che si svolgevano nei nostri parchi, Appia Antica compresa, ma anche nelle piazze e per le strade del nostro Comune, e tutto ci sembrava; scontato, acquisito, irrinunciabile.
 
Dietro a tutto ciò, c’èra però sempre l’impegno dei tanti volontari uniti nelle varie associazioni/Comitati, ma anche e soprattutto, il solido sostegno dei nostri Commercianti.
 
Dopo il passaggio di questo Tsunami, nulla purtroppo sarà più come prima, se infatti da una parte, l’impegno dei tantissimi volontari, commercianti compresi, è rimasto tale, dall’altra non si può più immaginare che, l’onere economico di mantenere in vita queste splendide iniziative possa continuare a gravare sulle spalle dei nostri commercianti, devastati da questa guerra.
 
Ben venga quindi l’idea dell’Amministrazione comunale di istituire la prima edizione del bilancio partecipato, attraverso il concorso “Sei tu a decidere”, dove i cittadini potranno scegliere direttamente il progetto migliore che verrà finanziato dal Comune. 
 
Un concorso a cui noi abbiamo aderito volentieri, con un progetto che nello specifico prevede, in continuità con il passato, una serie di iniziative tra cui :
  • Riqualificazione e promozione del territorio, attraverso il recupero dell’Appia Antica, una porta di fama mondiale che introduce al nostro territorio, e la realizzazione una serie di supporti dedicati ai turisti tendenti, a promuovere i numerosi itinerari archeologici e naturalistici, di cui il nostro Comune è ricco, e nel contempo mettere in mostra le realtà produttive locali;
  • Realizzazione di una serie di eventi, culturali e sociali, che nel passato hanno dimostrato di essere particolarmente graditi, sia ai numerosi concittadini ma anche a coloro che venivano dall’esterno, eventi che proprio grazie alla loro peculiarità, possono diventare un volano per l’economia locale;
  • Politiche sociali, portate avanti attraverso l’organizzazione di numerosi tipi di corsi per grandi e piccini.
E’ giunto quindi il momento di passare la parola a tutti voi cittadini che con il vostro voto potete fare la differenza , e se il nostro progetto, Ripartiamo insieme, vi ha convinto, vi invitiamo a votarlo.
 
Le votazioni si svolgeranno nei giorni : 1, 2, 3 e 4 aprile. Si potrà votare: on line, ma anche inviando una mail e specificando la preferenza sul progetto oppure nella tradizionale forma cartacea nei banchetti che il nostro gruppo intende allestire per l’occasione e che vi saranno comunicati.
 

Ciclo virtuoso

Ciclo virtuoso Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:2) (1.296-0-0)
Gianni Morelli

In un precedente articolo auspicavo la possibilità che i cittadini tutti, di qualunque fede politica, insieme all’Amministrazione che è stata chiamata a gestire il nostro Comune, da qualunque partito sia stata proposta, riuscissero a dare inizio ad un ‘Ciclo Virtuoso’ che, prendendo le mosse dall’individuazione concordata dei ‘bisogni reali’, si attivasse nel perseguire la loro soddisfazione.

 

Ma cosa si intende per ciclo virtuoso ?

 

 “Le espressioni circolo virtuoso e circolo vizioso intendono riferirsi a una combinazione stabile di due o più condizioni tali per cui il mantenimento di ciascuna condizione contribuisce al mantenimento di tutte le altre attraverso un meccanismo di retroazione positiva”.

 

Se tali condizioni sono considerate desiderabili si tratterà di circolo virtuoso, viceversa se le condizioni sono sgradite si parlerà di circolo vizioso. Nel caso più semplice che le condizioni siano due, esse sono concatenate direttamente per cui l'una è la causa dell'altra e viceversa.  Da Wikipedia

 

 

Da cui, se, ad esempio, ci mettiamo in due a fare cose condivise ed abbiamo successo, i risultati positivi ci spingeranno ad affrontare altri argomenti con ancora maggiore convinzione e con maggiore probabilità di ottenere altri successi. Avremmo creato, così, un circolo virtuoso.

Il mio invito sarebbe infatti quello di passare da una situazione di contrapposizione che vede:

  • da una parte un’Amministrazione che è comunque trascinata a perseguire gli obiettivi del Partito Politico che l’ha portata a gestire il nostro Comune
  • e, dall’altra, la necessità di istituire un tentativo di dialogo che, nel nostro caso, anche per la totale assenza di supporto da parte di altre forze politiche che, bloccate da diatribe interne o del tutto prive di qualunque capacità di proposizione, lasciano solo spazio alle lamentele di singoli cittadini.

Ad una situazione in cui cittadini ed Amministrazione trovino una modalità di collaborazione che porti a risultati di valore eccezionale.

 

Purtroppo, le lamentele dei singoli cittadini, espresse in modo casuale e non strutturato, vengono molte volte tenute in scarsa considerazione e spesso diventano causa di ulteriori chiusure verso la possibilità di arrivare a dialoghi costruttivi, creando un circolo vizioso da cui è sempre difficilissimo uscire.

Noi siamo fortunati perché, a parte il Sindaco che a mio avviso si sente Primo Cittadino di Marino Centro e non di tutto il Comune e mi sembra molto preso dalla ricerca di una crescita personale nel suo Movimento politico, ho spesso trovato ottima disponibilità al dialogo da parte di molti Amministratori e grande competenza da parte dei dipendenti del nostro Comune

E quindi, per poter avviare un dialogo costruttivo tra forze di peso equivalente che possa portare al famoso circolo virtuoso, manca solo la creazione di una controparte fatta di cittadini ragionevoli e non accecati da fedi politiche contrapposte. Cittadini che si uniscano a costituire una ‘Comunità Operativa’ che abbia come unico scopo quello di raggiungere obiettivi di interesse comune

A mio avviso, le fondamenta atte a raggiungere questo primo importantissimo obiettivo esistono già. E sono costituite dalle numerose Associazioni e da quei Comitati che sono sorti spontaneamente sul nostro territorio a supporto di gruppi di cittadini che, svincolati da credi politici ed animati da spirito civico, si interessano con entusiasmo e dedizione alla soluzione di problemi, talvolta di carattere specifico, altre volte di carattere generale, ma sempre orientati al benessere di tutti.

E non vanno dimenticate tutte quelle Associazioni di volontariato che si dedicano alla divulgazione di cultura o sono dedicate alla difesa dei beni archeologici e dell’ambiente, volontari che sono sempre più presenti nella nostra vita sociale.

 

Per il raggiungimento di una forza contrattuale nei confronti dei gestori della cosa pubblica, sarebbe sufficiente che tutte queste organizzazioni si riunissero e, pur mantenendo la propria specifica vocazione, si dessero reciproco supporto nella loro costante opera:

 

  • sia quando rivolta a segnalare e stimolare la realizzazione di provvedimenti ritenuti necessari
  • sia quando fosse necessario controllare la corretta attuazione degli stessi.
  •  

Non è difficile, in quanto già ora Associazioni e Comitati operano in stretto contatto nell’organizzazione di eventi legati ai festeggiamenti per il Carnevale, per il Natale dei bambini ed altro. E’ sufficiente riunirsi e, tutti insieme:

 

  • individuare e condividere i problemi reali esistenti,
  • definirne le priorità
  • ed individuare le modalità operative per ottenerne la soluzione.

 

Un esempio di possibile collaborazione è questo messaggio pubblicato su Immagini da Boville dal Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole dopo un incontro con i nostri amici dell’ ASSOCIAZIONE TUTELA FRATTOCCHIE

 

Il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, aderisce all'iniziativa della raccolta firme promossa dall'Associazione Tutela Frattocchie e già dai prossimi giorni si adopererà attivamente

 

Antonello Burli‎ a ASSOCIAZIONE TUTELA FRATTOCCHIE

 

MARINO (RM): A.T.F. LANCIA, DA SABATO 8 GIUGNO, DUE RACCOLTE DI FIRME TRA I CITTADINI

LA PRIMA PROPONE L’IMMEDIATO UTILIZZO DI UNA AREA COMUNALE GIA’ DISPONIBILE PER REALIZZARE L’ECOCENTRO PER LA RACCOLTA RIFIUTI.

LA SECONDA E’ INVECE PER SPINGERE IL COMUNE A RIQUALIFICARE E RIAPRIRE SUBITO IL PARCO DAVANTI ‘LA NAVE’ A FRATTOCCHIE.

“E’ ora di dare risposte concrete ai cittadini, risolvendo criticità storiche. Da domani, sabato 8 giugno, sarà possibile firmare le due petizioni”. 

 

Ma la cosa più importante dovrà essere l’impegno a mantenere un flusso di informazioni continuo con i Cittadini ed invitarli a partecipare a tutti gli incontri.

Per questo, oltre alle pagine su Internet gestite dai responsabili di tutti i Comitati ed Associazioni, è stato realizzato un Portale molto ben articolato che, aperto a tutti i cittadini, permetterà di raccogliere idee ed opinioni relativamente ai vari temi di loro interesse.

Facciamo affidamento su noi stessi, partecipiamo ed otterremo risultati insperati. Insieme, per il nostro benessere comune.

 

 

Gianni Morelli

Stefano Enderle ci risponde

Stefano Enderle ci risponde Copertina S. Maria delle Mole (1.294-0-0)
Antonio Calcagni

Gentile signor Stefano, innanzitutto grazie per la Sua disponibilità a confrontarci con il nostro Comitato di Quartiere.
Prima di iniziare con le domande vere e proprie, ci piacerebbe sapere quali sono state le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi a Sindaco del Comune di Marino, e quale sono i partiti, liste civiche/movimenti che la sosterranno in questa impresa?
 
Intanto ringrazio il C.d.Q. per questo tipo di iniziativa e per l’opportunità riservata a me e chi rappresento. Non di meno vi comunico che se lo riterrete opportuno, da solo o con altri sono pienamente disponibile anche ad un confronto in presenza. Sono il segretario della sezione del PCI, abbiamo una linea tesa a rappresentare il mondo del lavoro e degli esclusi, e cerchiamo di farlo in maniera unitaria quando possibile. Proprio per questo non ho deciso di mia iniziativa, anche se ovviamente oltre che onorato, ho contribuito a valutare la scelta di candidare la mia persona quale sindaco di Marino. Infatti, ed ecco il motivo cardine, la scelta l’abbiano e l’ho compiuta con l’obbiettivo di riportare la presenza in Consiglio comunale a Marino di quella parte di società che solo il partito Comunista Italiano è in grado di fare. Grazie alla nostra permanente iniziativa politica locale e nazionale e la familiarità con la cultura e l’associazionismo, oltre al PCI, la mia candidatura sarà sostenuta da una lista denominata Essere Marino, col bel simbolo del Nettuno di Piazza San Barnaba.
 
 
Passiamo ora alle domande.
 
Domanda n.1) Santa Maria, in questi ultimi decenni è cresciuta in modo esponenziale fino a diventare il centro più popoloso di questo Comune, a questa crescita non è però corrisposto un incremento dei servizi, quali per esempio: un punto di pronto soccorso, il ritorno del Comando dei Vigili urbani . Lei che cosa farebbe in merito se diventasse Sindaco?
 
Intanto il Punto di pronto soccorso, se limitato ad una singola stanza e alla presenza di un ambulanza forse non sarebbe affatto la vera risposta ad un bisogno di “sicurezza sanitaria d’emergenza dei cittadini”. Crediamo maggiormente importante – e qui non c’è da dividere Marino centro da Ciampino e frazioni di Marino – la concreta riapertura dell’Ospedale San Giuseppe. Ospedale che, ricordiamolo, dopo un piano pluriennale di vent’anni fa, che prevedeva la nascita del Nuovo Ospedale dei Castelli romani, riconvertendo ruoli e funzioni di alcuni. Invece abbiamo assistito, con grande colpa del Governo centrale che ha sempre più privatizzato la sanità smantellando quella pubblica; con grande colpa della Regione Lazio sia a direzione destra che centrosinistra che ha accettato supinamente questo smantellamento. Un solo dato: la pandemia ha dimostrato come la barriera iniziale sarebbe stata con altre esiti meno tragici, almeno nei numeri, se avessimo avuto nel Lazio 20.000 operatori infermieristici in pianta stabile. Invece chi era andato via non era mai stato sostituito. Infine con grande colpa di parecchie amministrazioni locali che hanno tirato più ad aggiustare che a dire la verità ai cittadini attivando vere e proprie azioni di lotta e vertenze tra chi sta sotto e chi sta sopra. Per il fatto della presenza dei Vigili Urbani come sito alle frazioni, credo che riguardi un ragionamento complessivo da svolgere circa le funzioni da organizzare sul territorio comunale tutto, e le scelte da mettere nelle mani del decentramento che dopo il ricco periodo degli anni 70/2000, ormai sia le leggi intervenute (che si possono superare) sia le giunte di Destra e dei cinque stelle hanno voluto definitivamente declassare. Esattamente il contrario di quanto faremo noi se avremo la possibilità di governare, e comunque sarà la posizione politica e amministrativa che offriremo al Consiglio comunale se vorrà confrontarsi sulle cose utili ai cittadini senza pregiudizi.
 
 
 
Domanda n.2) Speculazione Divino Amore, qual’é la Sua opinione sull’argomento, anche alla luce delle recenti sentenze che sembrano aver posto definitivamente fine al progetto?
 
La mia e nostra opinione è che la bellezza di Marino, la vicinanza alla capitale d’Italia, la prevalenza del sistema capitalistico e quindi l’attività predatoria e mercantile su tutti gli aspetti economici e quindi anche le attività di gestione del territorio e la speculazione edilizia, fanno del tema Divino Amore, come di qualunque altra porzione di territorio di Marino, così come di Ciampino o dei Castelli romani dirimpettai di Roma, un rischio permanente. Cioè, certamente vanno ringraziate le posizioni politiche come quelle di molto associazionismo ambientalista, come di molte forze politiche incluso noi comunisti, che hanno svolto azioni, perfino legali per dare un primo stop. Finita? No questo tipo di pericolo, ripeto su un fazzoletto di terra differente magari, non finisce se non si cambia l’indirizzo generale: e qui vale l’orientamento di Roma, della Regione, degli altri comuni castellani. Per questo noi a Marino siamo ben felici che questo nostro pensiero e indirizzo politico che noi abbiamo a Marino, a Roma lo ritroviamo sostenendo come candidato sindaco l’urbanista Paolo Berdini. Cacciato dalla Raggi non a caso quando ha voluto stoppare la speculazione che era proposto insieme all’affare Stadio della Roma.
 
 
 
Domanda n.3) Appia Antica, una strada unica al mondo che potrebbe diventare un museo a cielo aperto ed essere quindi uno straordinario biglietto da visita per il nostro Comune. Quali sono i Suoi progetti in merito?
 
Credo non sarà mai abbastanza il ringraziamento che i cittadini devono rivolgere ad alcuni padri nobili: Cederna, Nicolini, Petroselli. Ma soprattutto, nella quotidianità dell’impegno agli attivisti e volontari di Legambiente. E qui è la dimostrazione di quanto si può, si deve fare e di quanto col solito metodo di aggiustare invece che rivendicare e lottare, giunte comunali – anche quella di Marino – e regione e Ministero si nascondo e non compiono scelte che sarebbero normali, perfino in qualsiasi Paese occidentale capitalista, che mirasse ad utilizzare giacimenti a disposizione invece che aver paura di investire sui giovani ricercatori, sulle comunità locali, sulla cultura. Non a caso il nostro programma ha per titolo che imprime tutto: Marino, una città da tutelare! Dei progetti, invece che elencare, in una intervista così concreta, voglio dare un indirizzo certo: la manutenzione – insieme alla ricerca – delle parti archeologiche, così come del verde annesse, così come della fruibilità pedonale e ciclopedonale, sono il vero e concreto impegno. Così avranno senso, non disperato, le iniziative di promozione e fruizione di associazioni come Legambiente o come i camminatori pellegrini della Francigena del sud.
 
 
 
Domanda n.4) Mosaico di Viale della Repubblica, come Lei sicuramente saprà, nel 2016 è stato ritrovato, adiacente all’Appia Antica, un bellissimo mosaico, poi sotterrato. Cosa ne pensa della possibilità di una sua valorizzazione in loco?
 
Ricordo benissimo, sia le giuste valutazioni, sottolineature, spiegazioni di un valente archeologo nostro concittadino – il dott. Cavacchioli – così come ricordo le sottolineature di Legambiente e alcune valutazione di noi comunisti. Casualmente, o forse no, andavano tutte nella stessa direzione. Ricordo anche che ci fu una sorta di spot televisivi di annunci rimasti tali. Ebbene, poiché l’intreccio è tra ricerca, tutela, competenze, e denari da investire in eventuali scelte che riguardano proprietari privati da espropriare e strutture da realizzare, appare chiaro che l’unica cosa seria da fare e dare potere di scelta, denari per accedere alla scelta, alla parte scientifica di questa vicenda. Da parte della Amministrazione non può altro che essere non la gestione e l’intromissione da protagonismo ma il “servizio” da svolgere per giungere a dare corpo ai due temi: ricerca-fruizione. Il resto eventuale, incluso il richiamo turistico vengono dopo non “a prescindere”. Non dobbiamo perseguire i fuochi di paglia.
 
 
 
Domanda n.5) Palaghiaccio, come senz’altro saprà, il manufatto, che al momento è in completo abbandono, è stato acquistato all’asta nel 2015 da Esselunga. Qual’é la Sua opinione in merito al suo futuro?
 
Non è solo mia opinione. Nel senso che l’abbiamo manifestato in un paio di modi comunicativi: il PCI infatti, ha apposto sugli architravi metallici di ingresso al Palaghiaccio, scritte a mano con le indicazioni: No al centro commerciale; si alla cultura; no alla privatizzazione di servizi pubblici; si allo sport pubblico, e così via. Inoltre abbiamo scritto che se un privato – il mercato e sistema capitalistico lo consente come azione – acquista un bene qualsiasi che è destinato ad altro rispetto ai propri desideri, non significa che bisogna risolvere il “problema” accontentando il privato. Fino ad ora abbiamo assistito al silenzio del M5S e della giunta di Marino finchè era in auge Frongia amico della Raggi e sensibile alle richieste di Esselunga. Poi negazioni dalla giunta di Marino M5S del tipo: non abbiamo nulla da dire perché non ci hanno proposto ufficialmente nulla! Roba incredibile! Ma siamo in attesa che altri ci dicono cosa noi dobbiamo fare, o dobbiamo noi avere idee? Noi comunisti, io stesso, ho posto il problema a più riprese al partito e alla coalizione che mi sostiene, in questi termini: occorre che il Comune si attivi con istituzioni sovra comunali (Città Metropolitana, Regione) ed eventualmente anche con privati per riportare alla attività propria il Palaghiaccio capace struttura di poter soddisfare diritti e bisogni di carattere sportivo e culturale.
 
 
 
Domanda n.6) Via Falcognana, una strada fondamentale per Santa Maria, dove giornalmente transitano circa 6.000 automezzi, risulta essere una strada privata, aperta al traffico pubblico, non Le sembra un paradosso? l’attuale amministrazione, sotto nostro impulso si è detta disponibile ad avviare la procedura per farla diventare di competenza pubblica. Lei cosa ne pensa?
 
E’ esattamente quanto è necessario nelle modalità e nei contenuti come, in parallelo spiegavo circa il Palaghiaccio. E’ evidente che quella strada insiste su una doppia responsabilità amministrativa (Marino e Roma); è evidente che la proprietà attuale non è pubblica e che non potrà essere comunale per evidenti motivi di disponibilità economiche. Ma è chiaro che la concretezza sta nell’azione comune di anti sovra comunali con protagonista anche il comune di Marino per soddisfare una esigenza, un diritto, in questo caso alla mobilità privata.
 
 
 
Domanda n.7) Incrocio, Appia Nuova / Viale della Repubblica/Passaggio a livello, un nodo stradale/ferroviario che di fatto paralizza il traffico della nostra Cittadina. Se Lei fosse eletto, cosa farebbe per cercare di risolvere il problema?
 
La risposta che sta per essere attivata al problema stazione FS di Casabianca a Ciampino sulla via dei Laghi, ha un punto di forza: è stato studiato, pensato, programmato, a scala di quadrante più ampio. Ecco, le cose che dobbiamo fare noi rispetto al tipo di problema complesso sollevato ha lo stesso aspetto. Sia la questione FS – inclusa la possibilità di riposizionamento della stazione FS – sia la questione via Appia Nuova, che, al contrario di sottopasso, va riproposto come già nel quadrante ANAS fu studiato e ipotizzato come possibile l’interramento dell’intero tratto della via consolare per riunificare il territorio Cava dei Selci-S. Maria delle Mole, ovvero in alternativa un lungo viadotto sopraelevato. Quindi sicuramente occorre, ecco cosa farei, uno studio finalizzato alla cantierabilità della soluzione.
 
 
 
Domanda n.8) A latere di questo problema, c’è poi da realizzare un piano generale della viabilità, che preveda: un incentivo all’uso della bici, attraverso la realizzazione una serie di piste ciclo- pedonali, parcheggi per bici e parcheggi auto, compreso il completamento di quello di via Frassati. Cosa prevede il Suo programma,in merito?
 
Il nostro programma è figlio del dibattito che una parte consistente della sinistra marinese e dell’ambientalismo marinese, soprattutto delle frazioni ha ipotizzato da decenni. La scelta slow, la scelta ambientale, la scelta ciclopedonale, sono connaturate al nostro piano di mobilità. Tuttavia, sono scelte e programmazione e attività che le vogliamo proporre non come spot e perfino superficiali. Ad esempio è meglio interrogarsi, come avevamo accennato in una risposta sopra a proposito dell’Appia Antica, svolgere una manutenzione ed una fruizione pedonale e ciclopedonale sia per la vita quotidiana che per attività anche turistica realizzando un parallelo di percorso o sostenibilmente sulla stessa area dell’Appia Antica, che non fare qualche centinaio di metri strutturati fini a sestessi. Per i parcheggi, non solo vanno ultimate e rese chiare tutte le realtà ambiguità ora vigenti, ma sarà nostra concreta attuazione la diminuzione al minimo indispensabile di legge per le strisce blu. Il servizio di parcheggio è una gratuità a cui i cittadini hanno diritto.
 
 
 
Domanda n.9) Trenitalia nell’Aprile dello scorso anno ha approvato il piano di recupero di molte stazioni ferroviarie, compresa quella di Santa Maria, un progetto di cui sembra si siano perse le tracce. Al recupero della suddetta stazione si lega anche quello della realizzazione di una rampa di collegamento tra la suddetta ed il parcheggio di piazza A. Luciani un’ argomento di cui in questi anni si è parlato molto, ma purtroppo senza risultati. Cosa farebbe Lei in concreto, per risolvere il problema?
 
A questa domanda ho parzialmente risposto a proposito della mobilità. Comunque specifico che nel caso, come ho ipotizzato che FS possa giungere a traslare il sito della stazione FS dopo il ponte di via XXV aprile, possono essere previste due opzioni: o ci sarà vicinanza con l’uso del parcheggio ma raggiungibile a parte contraria da XXV aprile e non da Viale della Repubblica. Oppure sarà ancora più spostasta (Gotto d’Oro), allora cambierebbe il tema della ricerca di spazio/parcheggio. A me sembra, come pure era stato ipotizzato da FS, migliore la prima soluzione che, chiaramente sta in capo a Trenitalia.
 
 
 
Domanda n.10) Il Suo programma cosa prevede circa la realizzazione di un’isola Ecologica, nel territorio ex circoscrizioni II e III ?
 
Certamente chi proviene come noi comunisti e come tanta parte che ci aiutato a redigere questo programma, da anni di idee, in questo versante, incentrato sul riuso, sul rifiuto zero, sul sistema porta a porta, non possiamo che essere soddisfatti della capacità dei cittadini di rispondere alla proposta di fondo per affrontare il problema/risorsa dei rifiuti. Tuttavia, condannando chi elude e chi ha comportamenti incivili in questo campo, non ci è piaciuto affatto il balletto inconcludente della amministrazione che ha preso in giro tutti sulle oasi ecologiche. Noi crediamo che una o più aree che fungano da isola ecologica è possibile, sia individuando zone che non siano un fastidio per i cittadini residenti, sia per aree che già sono nella disponibilità pubblica come ad esempio l’area adiacente al depuratore di S. Maria delle Mole. Magari per le diverse aree ipotizzare differenza di conferimento di materiali.
 
 
 
Domanda n.11) Aeroporto di Ciampino e rotte su Santa Maria, qual è il Suo parere in merito?
 
Come comunisti siamo intervenuti da oltre dieci anni sul tema. In campo abbiamo messo una serie di convincimenti: che ad esempio è un errore aver messo nelle mani di un privato monopolista – Ryanair – un intero aeroporto. Quindi un pezzo importante di presenza industriale/commerciale. Che conseguentemente, è un balletto indecente, che unicamente con la volontà politica nazionale/regionale può al contrario determinare cosa sia utile per economia e per compatibilità ambientale la programmazione delle attività aeroportuali del Pastine di Ciampino. In sostanza, secondo noi comunisti il nodo non sono le rotte, gli antirumore etc. Cose ottenibili che fanno da pezza per riparare il buco; no, secondo noi il nodo è l’intera programmazione che va ridimensionata al 40% della capacità attuale. Attorno a questa cifra ruota sia la possibilità di ruolo industriale e commerciale dell’aeroporto, che la sostenibilità ambientale da inquinamento d’aria e da rumore può consentire una vita per le popolazioni residenti.
 
 
 
Domanda n.12) A Suo parere la Sagra dell’Uva deve rimanere l’unica iniziativa fortemente sostenuta dal Comune, oppure c’è la possibilità che anche altre manifestazioni che annualmente si svolgono nel territorio delle ex circoscrizioni II e III possono, in futuro, ricevere un sostegno altrettanto generoso dal Comune?
 
Ringrazio per la domanda. Perché mi permette di motivare proprio quale sia la base della costruzione del nostro programma, e prima ancora del dibattito che è stato promosso a questo scopo. Forse non lo avete ancora visto – abbiamo prodotto due versioni del nostro programma, una completa ed una divulgativa riassunta – ma il nostro slogan iniziale è “Una città da tutelare”, e tra i primi punti posti a base, colonna portante di tutto il programma c’è la cultura. Perché la cultura è conoscenza e consente quindi scelte ragionate. Perché la cultura è modo di vita solidale e non tollera lo sfruttamento. Perché la cultura salvaguarda ambiente e beni pubblici. E nella nostra fortunata situazione di città che sa di vino e di cultura legata al vino, con tutto ciò che ne consegue anche in chiave moderna col turismo, avere la possibilità di far svolgere un ruolo (come pure è stato in un lontano passato di decenni) centrale alla Sagra dell’Uva, non vuol dire dare contributi per una festa per quanto importante. Vuol dire, al contrario, utilizzare lo strumento e il contenuto Sagra dell’Uva per svolgere attività culturali, economico promozionale tutto l’anno. C’è già stata una scommessa, abbastanza positiva – la ricordano i cittadini – con un Mese di Sagra dell’Uva con iniziative artigianali e culturali. Ecco, pensare ad una formula che duri 365 giorni significa dare a tutto il territorio, ogni singola frazione, ogni singola festa di quartiere, ogni idea di aggregazione culturale e sociale un risvolto unificante. E’ la qualità della visione d’insieme che deve prevalere, non la lite per gelosie di mille euro in più in una festa invece che in altra. Davvero vorremmo che questa sfida fosse accolta anche dagli altri candidati sindaco ne deriverebbe un bene per Marino. Per non dire del risvolto economico che resta sempre il nostro primo pensiero.
 
 
 
Domanda n.13) Tenuta Tudini, un polmone verde importantissimo per la nostra Cittadina, ma anche un’opportunità per la realizzazione di laboratori per apprendistato mestieri; recupero aree per agricoltura, Orti sociali. Il Suo programma prevede qualcosa in merito?
 
Al pari delle altre realtà che non sono nella disponibilità del Comune, ogni tipo di intervento concreto passa o per un accordo con l’attuale proprietà, o con un intervento sovra comunale. Certo potremmo battere cassa a livello superiore come immaginato per il Palaghiaccio. Ma non ci piace avere visioni che non siano poi perseguibili. Quindi avendo messo in campo il Palaghiaccio come priorità è li che concentreremo le nostre richieste. Tuttavia, ciò non vuol dire che accorti proprietari privati che siano disponibili ad un confronto per fini pubblici di gran parte di quell’area, non debbano essere sondati. Sia chiaro che non vorremmo e non saremo disponibili a discutere di nuovo solo da edificare. Altra storia è riqualificare l’esistente. Per questo in quella come in area analoga – quella salvaguardata dalla speculazione – abbiamo ipotizzato interventi da grande visione come l’idea di realizzare come a Bologna “Fico”, maggiormente in chiave agrituristica e di produzione agricola locale. Interventi che necessitano quindi dell’attenzione non solo comunale e regionale, ma nazionale e di grandi imprenditori del settore.
 
 
 
Domanda n.14) Stretto controllo di ACEA e lotta per ritornare all’acqua pubblica, cosa le dice questa frase?
 
E’ il Partito Comunista Italiano che, quasi fuori dal coro, o meglio fuori dai silenzi, pone in ogni occasione: discussione di bilancio nazionale, programmi regionali, comunicazioni comunali, il tema dell’acqua pubblica e del ritorno ad un sistema di gestione dove il cittadino sa a chi rivolgersi, e dove trovare risposta per problemi improvvisi. Altro che dischi automatici dei call center! Non sta scritto da nessuna parte che pur avendo aderito ad ATO 2 noi si debba restare lì!
 
 
 
Domanda n.15) Manutenzione strade e giardini; Cartellonistica stradale; Fotocamere e Sicurezza, come si muoverebbe Lei su questo piano?
 
La battaglia da fare è a doppio binario: da un lato vanno modificate le leggi di bilancio e di gestione del personale che determinano esternalizzazioni e quindi assenza di controlli. Oltre che oggettivi sprechi che sono soldi in più incassati da aziende che hanno sostituito i comuni in tali attività. Dall’altro lato vanno prodotti progetti finalizzati alla presenza umana come forma di manutenzione ordinaria quotidiana che è insieme anche deterrente a comportamenti incivili. Le telecamere, il grande fratello, vanno bene per i film futuribili delle mega metropoli, per la nostra realtà è la presenza quotidiana di stradini, di operatori ecologici, di addetti a progetti di qualità di vita che possono fare la differenza. Un piano di salvaguardia della bellezza rispetto alle presenze di tabellonistica, sia di utilità che di pubblicità, va predisposto oltre quanto venga fatto fin ad ora. Per la bellezza ripeto, e per la sicurezza.
 
 
 
Domanda n.16) Per quanto concerne le scuole come intendete rispondere alla necessità della popolazione presente e soprattutto alla impellente necessità di strutture da realizzare nel breve periodo?
 
No, la logica dell’emergenza non ci appartiene, certo potete chiedere per il breve periodo. Ma per sapere cosa fare dell’edilizia scolastica, tra l’altro noi crediamo connessa all’edilizia sportiva perché gran parte di questa deve essere anche a servizio della scuola, noi pensiamo di partire dai dati di conoscenza. Faremo, come è stato già fatto in anni lontani, una reale ricognizione della popolazione, dello stato dell’edilizia attuale, della curva demografica e del mercato immobiliare circa l’ingresso di nuova popolazione, lo pensiamo programmato per gli anni a venire e studiamo quali sono le risposte necessarie. Da questo studio – che funzionari capaci del Comune possono realizzare in 60 giorni – si passa alla applicazione delle necessità. Avviso però, che siccome questo studio/piano ha necessità di fondi, occorrerà che gli enti locali, e confidiamo nella condivisione degli altri comuni in tal senso, dovranno ottenere fondi straordinari per la scuola come fu la legge del Diritto allo Studio di pertinenza regionale. In linea di principio i nostri interventi comunque nascono dalle risposte da dare agli studenti e agli alunni quali destinatari di un fondamentale diritto, quindi gli insegnanti e docenti e operatori scolastici che hanno il diritto di poter svolgere al meglio il proprio ruolo e lavoro. Il resto viene dopo.
 
 
 
Leggi le risposte dei candidati a Sindaco:
Carlo Colizza     Gabriella De Felice     Stefano Enderle     Fabio Martella     Gianfranco Venanzoni
Il candidato sindaco Stefano Cecchi ha preferito non rispondere al nostro appello.

Cittadinanza Attiva

Cittadinanza Attiva Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:2) (1.286-0-0)
Antonio Calcagni

 
Il mio quartiere non è una discarica, uno slogan portato avanti, nei fatti, dal nostro amico Filippo, continua a fare proseliti.
 
Ieri, in poche ore e grazie anche al contributo di Maurizio e Nazareno, siamo riusciti a ripulire, quasi completamente, il tratto che va, dall’incrocio tra via Capanne di Marino e la via Appia Antica, fino a tutta la rotatoria dell’Appia Nuova.
 
La raccolta ha fruttato ben 20 grossi saccchi d'immondizia, rigorosamente differenziati tra: vetro, plastica ed indifferenziata.
 
Il promotore dell’iniziativa dicevo, è l’impareggiabile, Filippo Cuomo, persona non nuova a queste attività, che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere, quando, insieme a tanti altri amici, diede il via alla pulizia di via della Falcognana, a cui noi del Comitato di quartiere ci accodammo volentieri, riuscendo a raccogliere oltre 200 sacchi di rifiuti.
 
Da allora il nostro amico Filippo non si è più fermato, infatti, durante il periodo natalizio 2020, grazie alla costanza ed al senso civico che lo contraddistinguono, è riuscito a portare a termine la pulizia completa di tutto il tratto che, partendo da Via della Falcognana arriva all’incrocio con via di Spregamore, collezionando ben 800 sacchi di immondizia.
 
Una persona che, della pulizia e del bello, ne ha fatto una ragione di vita, a cui tutti noi dovremmo ispirarci.
 
A conclusione dei lavori di ieri, con Filippo, Maurizio e Nazareno, riflettevamo sulla possibilità di istituzionalizzare una giornata al mese, da dedicare al recupero e pulizia di una determinata area cittadina.
 
Le risorse umane non mancano, vedi: i volontari di Legambiente, che curano l’Appia Antica; il gruppo di cittadini che a più riprese hanno ripulito il parcheggio di via P.G. Frassati; ma anche i volontari dell’Associazione, Progetto Uomo Ambiente, che curano il parco Falcone, ecc.ecc. a cui sicuramente si aggiungerebbero numerosi cittadini, amanti del bene comune, tutti insieme al nostro Comitato di quartiere, potremmo creare una massa critica non indifferente, che si opponga all’inciviltà di pochi, il cui passaggio è contraddistinto da una lunga scia di sudiciume.

Sospensione pagamenti per COVID-19

Sospensione pagamenti per COVID-19 Copertina Nazionali (1.285-0-0)
Domenico Brancato

SOSPESI VARI OBBLIGHI DI PAGAMENTI PER CHI E’ STATO COSTRETTO AD INTERROMPERE L’ATTIVITA’ LAVORATIVA PER EPIDEMIA COVID-19.
 
 
Il Decreto “Cura Italia“, all’articolo 67, per venire incontro ai cittadini a far fronte ai loro impegni economici, ha disposto, al comma 1, la sospensione degli adempimenti degli Uffici di Riscossione dall’8 marzo al 31 di maggio 2020, concernenti:
  • le attività di: liquidazione, controllo, accertamento, riscossione e di contenzioso;
  • la Fornitura di risposte alle istanze di interpello (Istanza che il contribuente rivolge all’Agenzia delle Entrate, per ottenere chiarimenti inerenti un caso personale relativo all’interpretazione e all’applicazione, o meno, di norme relative a tributi erariali), comprese quelle da rendere dopo la presentazione della documentazione integrativa;
  • la regolarizzazione delle istanze di interpello.
Pertanto, le attività degli Uffici impositori riprenderanno a partire dal primo di giugno 2020.
L’applicazione di tale decisione prevede il coordinamento con quanto previsto dall’articolo 108 del Decreto n.18/2020, che stabilisce le misure urgenti per l’adempimento del servizio postale. A tale scopo per garantire l’esecuzione del lavoro di consegna della posta in totale sicurezza, onde prevenire il pericolo di contagio relativamente allo svolgimento:
  • del servizio riguardante gli invii di raccomandate, assicurate e la distribuzione di pacchi;
  • e dei servizi di notificazione a mezzo posta;
“gli operatori postali procedono alla consegna dei suddetti invii e pacchi mediante preventivo accertamento della presenza del destinatario o di persona abilitata al ritiro, senza raccogliere la firma, con successiva immissione dell’invio nella cassetta della corrispondenza dell’abitazione, dell’ufficio o dell’azienda, al piano o altro luogo, presso il medesimo indirizzo, indicato contestualmente dal destinatario. La firma è apposta dall’operatore postale sui documenti di consegna in cui è attestata anche la suddetta modalità di consegna.”
Il Consiglio dei Ministri, inoltre, con Decreto Legge nella seduta del 7 Aprile 2020 ha disposto la proroga ed agevolazioni inerenti le seguenti scadenze fiscali e contabili:
  • IVA, sospesi ritenute e contributi per soggetti con calo di fatturato di almeno il 33%, per ricavi/compensi sotto i 50 milioni e di almeno il 50% sopra tale soglia;
  • sospesi idescritti versamenti, in ogni caso, per i soggetti che hanno iniziato ad operare dal 1° di aprile 2019;
  • sospensione versamento IVA, per i residenti nelle 5 Provincie più colpite (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza), se il calo del fatturato è di almeno il 33%, a prescindere dalla soglia di fatturato dei 50 milioni;
  • estensione, anche alle scadenze di aprile e maggio, della sospensione delle ritenute di acconto sui redditi da lavoro autonomo prevista del Decreto “Cura Italia”;
  • esteso al 16 aprile il termine per i versamenti in scadenza il 20 marzo scorso e proroga della scadenza per l’invio della Certificazione Unica,d 31 Marzo al 30 Aprile;
  • allargato il credito d’imposta al 50% per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro, anche per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale, mascherine e occhiali;
  • ripresa dei versamenti a giugno, con la possibilità della rateizzazione in 5 quote.
     
Inoltre viene consentito all’INPS di rilasciare un PIN semplificato, tramite identificazione telematica del richiedente, posticipando al termine dell’emergenza la verifica con riconoscimento diretto.
 

Appia Antica, un glorioso passato ma un incerto futuro

Appia Antica, un glorioso passato ma un incerto futuro Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:3) (1.283-0-0)
Eleonora Persichetti

 
Intervista all’archeologo Marco Cavacchioli, Segretario del Circolo Legambiente “Appia Sud Il Riccio” e responsabile nel Circolo per le attività e i rapporti con gli enti istituzionali per l’area di Appia Antica nei Comuni di Ciampino e Marino.
 
1. Per il tratto di Appia Antica nel nostro territorio, si sente spesso parlare di una serie di Enti quali: Parco Regionale; Parco Archeologico; Sovrintendenza. Ci può spiegare meglio qual è la reale situazione e le varie competenze? A chi compete cosa?
Si tratta di una situazione complessa, che diventa spesso di difficile comprensione per i cittadini. Prendiamo la parte extra urbana del Parco Appia Antica, quella che ricade nei Comuni di Ciampino e Marino, circa 2650 mt. di fascia demaniale, sottoposta all’amministrazione e controllo del Comune di Ciampino, Comune di Marino, Parco Regionale Appia Antica e il Parco Archeologico Appia Antica (istituito nel 2016 che ha raccolto nel nostro territorio le competenza della vecchia Soprintendenza Archeologica del Lazio, poi dell’area metropolitana). Scendendo nel dettaglio, la fascia di Appia Antica ricadente nei Comuni di Ciampino e Marino è tutta area demaniale, conseguentemente le competenze sono quasi tutte dell’ente ministeriale, il Parco Archeologico Appia Antica, tranne la sicurezza che compete alle forze della polizia Locale, ma anche tutte le forze dell’ordine in generale. Quindi, quando vediamo una vegetazione infestante che impedisce il cammino o monumenti e area archeologiche precarie, chi deve intervenire è il Parco Archeologico Appia Antica.
 
2. Qual è invece il ruolo della vostra sezione “Il Riccio di Legambiente”?
Il Circolo “Legambiente Appia Sud il Riccio”, in base alla convenzioni stipulate con il Parco Regionale Appia Antica ormai da più di 20 anni, effettua visite guidate relative al programma di Primavera e Autunno denominato “Segui la Volpe”, portando a conoscenza dei visitatori la fascia di Appia Antica dal IX all’XI miglio (Ciampino e Marino), è responsabile dell’apertura domenicale in Primavera e Autunno dei punti informativi del Parco Appia Antica situati a Frattocchie e S.Maria delle Mole e relativamente alla presenza più o meno saltuaria di bandi o fondi ha collaborato e collaborerà ancora in parte quest’anno con il Parco Regionale Appia Antica per opere di bonifica della vegetazione.
 
3. Durante tutti questi anni, qual è stato il ruolo del Comune di Marino? Ritenete che in tutti questi anni vi abbia sufficientemente supportato?
Premetto che la nostra attenzione per l’Appia Antica in collaborazione con il Parco Regionale Appia Antica parte dagli anni in cui al Comune c’era la Sindaca Rosa Perrone (fine anni ‘90). Da quel momento ad oggi, il Comune ci ha supportato in attività collaterali, come ad esempio nei giorni in cui si effettuavano pulizie straordinarie, nella raccolta dei rifiuti, oppure con patrocini su eventi. Chiaramente va detto che il Comune avrebbe a disposizione diverse modalità per contribuire alla manutenzione del tratto di Appia Antica ricadente nel suo territorio, ma da Rosa Perrone ad oggi, sul più importante asse viario del mondo antico e oggi meta di passaggio di migliaia di pellegrini, camminatori, ciclisti all’anno, nonché spazio vitale per i cittadini delle più grandi frazioni di Marino, non è stato investito neanche un euro. Tutti i soldi spesi negli ultimi 20 anni per la manutenzione, sono provenuti dal Parco Regionale Appia Antica in massima parte e in piccolissima percentuale dal nostro Circolo e ultimamente dalle donazioni di alcuni cittadini che hanno a cuore questo bene inestimabile. Basti pensare, a questo proposito, che esiste un protocollo d’intesa datato 16.01.2017, completamente disatteso, che raggruppa tutti gli enti di gestione e amministrativi per il tratto di Appia Antica tra Ciampino e Marino (vedi allegato) - il Comune di Marino, il Comune di Ciampino, Il Parco Reg. Appia Antica, la Soprintendenza Archeologica per l’area metropolitana di Roma (competenze passate al Parco Archeologico Appia Antica dal 2016) - il cui obiettivo è “l’attuazione del programma di tutela, valorizzazione e manutenzione …. tratto ricadente nel territorio dei comuni di Ciampino e Marino”. Alcuni articoli sono molto interessanti e significativi su cosa si poteva e si può ancora fare:
Art. 1 - …. La collaborazione, in particolare, avrà ad oggetto la manutenzione ordinaria e straordinaria del verde e annessi, delle strutture e attrezzature presenti sul territorio in esame.
Art. 7 – Il Comune di Marino, Il Comune di Ciampino, L’ente Parco Regionale dell’Appia Antica assumeranno, ciascuno secondo le proprie possibilità e le proprie risorse disponibili per l’attuazione e per la realizzazione degli interventi programmatici stabiliti dal presente Protocollo. Potranno altresì essere reperite ed attivate fonti di finanziamento straordinarie, da parte dei singoli firmatari del presente Protocollo, sia in forma singola che associata che congiunta.
 
4. Nel 2019 sono partiti i lavori di recupero, dell’intero tratto dell’Appia Antica sia nel Comune di Ciampino sia in quello di Marino, che però ben presto si sono fermati. Chi li ha finanziati? E come mai si sono poi fermati?
Perché erano progetti che si basavano su fondi “una tantum” relativi ad un bando regionale del 2017 che aveva come obiettivo la valorizzazione della Via Appia Antica da un punto di vista del miglioramento degli standard di fruizione. Quindi, non un programma di manutenzione o di interventi ripetuto. Il Comune di Ciampino ha posto come obiettivi la bonifica della vegetazione nel tratto di Appia Antica ricadente nel suo territorio, un riassetto degli accessi e l’allestimento di una vasta area di accoglienza su una proprietà del Comune accessibile direttamente dalla Via Appia Antica, il progetto è stato presentato nel 2017, i lavori sono iniziati in Primavera 2020 e terminati in Autunno dello stesso anno. Il Comune di Marino ha posto come obiettivi la bonifica della vegetazione, il riassetto delle entrate e la costruzione di un nuovo e più adeguato punto informativo turistico in sostituzione del vecchio. Il progetto è stato presentato nel 2017, i lavori sono iniziati nel 2018 e terminati del 2020. Ma chiaramente tranne i lavori strutturali che sono definitivi, il taglio della vegetazione ha prodotto un’accessibilità momentanea, la vegetazione ricresce e nel breve temine ritornerà come prima.
 
5. Ultimamente vicino al vecchio punto informazione turistica è stato realizzato un manufatto in legno, si tratta del nuovo punto d’informazione? Perché non viene ancora utilizzato?
La realizzazione di quel manufatto è uno degli obiettivi del progetto con fondi regionali che indicavo nella risposta precedente. La struttura consiste in un punto informativo dotato di sala accoglienza, un bagno e un piccolo magazzino, il tutto destinato all’accoglienza per turisti, camminatori, pellegrini, ciclisti che percorrono la Via Appia Antica, ma anche per i cittadini che vorranno godere di un punto all’aria aperta a pochi metri dalla Antica via. Sia la struttura che l’area verde di pertinenza sarà gestita da nostro Circolo, attraverso un patto di collaborazione con Il Comune di Marino stipulato a fine 2019. L’area sarà destinata ai fruitori della Via Appia Antica, siano essi turisti o cittadini, nella quale potranno rilassarsi, ricevere informazioni e materiali sul Parco Appia Antica ma anche sulla città di Marino, acquistare libri sui beni storici e archeologici del Comune di Marino e sugli itinerari che lo attraversano, mappe, e gadget. Potranno prenotare visite guidate e ricevere informazioni sulle attività produttive locali, hotel, b&b, ristoranti, trattorie, prodotti enogastronomici locali, ecc., potranno ricevere informazioni e orari sui mezzi di trasporto, compresi quelli locali. Ma sarà anche luogo di svariate attività didattiche per le scuole e di eventi culturali, il tutto in regime di autosostentamento: il circolo curerà il bene e l’area verde senza alcun euro da parte del Comune. Ma veniamo ai tempi di apertura. I lavori sono terminati nell’estate del 2020, il nostro circolo ha firmato il Patto di Collaborazione con il Comune a novembre 2020, ma appena entrati nella struttura abbiamo riscontrato evidenti problemi tecnici dovuti a errori nella progettazione tecnica o nella realizzazione della struttura o in entrambi i casi che hanno purtroppo allungato i tempi per una possibile apertura. Già dallo scorso dicembre, con l’area LL.PP. del Comune di Marino, è stata stabilita una strategia rivolta al recupero di alcuni difetti tecnici che dovrebbe portare alla conclusione in questi mesi e alla possibile riapertura a maggio 2021.
 
6. Il tratto di Appia Antica che ricade nel territorio della Capitale è ben curato e pertanto anche molto fruibile, stessa cosa non può certo dirsi per quello di competenza dei Comuni di Ciampino e Marino che, in alcuni punti, risulta in completo abbandono. Come mai?
L’area in questione è demaniale, quindi proprietà dello Stato. Paghiamo lo scotto della diversità di enti di gestione nel corso degli ultimi decenni. Mentre nell’area di Appia Antica nel tratto del Comune di Roma (il cui confine con Ciampino è poco prima di Via Capanne di Marino) soprintendeva la più che vitale Soprintendenza Archeologica di Roma, invece nell’area di Ciampino e Marino aveva competenza la Soprintendenza Archeologica del Lazio che su questo tratto, è stata in sostanza un fantasma. E mentre nell’area romana, la Soprintendenza Archeologica di Roma sistemava l’antica strada, restaurava i monumenti e apriva aree archeologiche, nell’area extra urbana la “non presenza” della Soprintendenza Archeologica del Lazio creava sempre di più uno stacco netto tra la pulizia e il degrado, tra il decoro e le discariche, tra i monumenti restaurati e i monumenti crollati o disgregati. Chi, nel corso degli anni,è intervenuto in modo fattivo – quindi mettendo soldi - su quest’area è stato unicamente il Parco Regionale Appia Antica riportando in luce la carreggiata antica e effettuando operazioni di bonifica. Nel 2016 i Ministro Franceschini istituisce il nuovo “Parco Archeologico Appia Antica” nell'ambito della riorganizzazione del MIBACT (DM 44/2016, DM 198/2016 e DPCM 169/2019) che presenta gli stessi confini del Parco Regionale Appia Antica. Dal momento dell’istituzione ad oggi una nota positiva e una negativa, la prima, positiva, che si riunifica sotto uno stesso ente di tutela archeologica l’area urbana e extraurbana della Via Appia Antica (Roma, Ciampino, Marino) quindi la parte migliore e quella più degradata, la seconda, negativa, che l’area di Appia Antica è demaniale quindi sotto tutela e competenza del nuovo Parco Archeologico compresa la manutenzione del verde che non ha mai effettuato fino ad oggi. Dal Parco Archeologico ci hanno più volte assicurato riguardo la presenza di un piano e una programmazione della manutenzione della vegetazione anche nei territori di Ciampino e Marino, ma sul quando questo piano prenda corpo non esiste ancora un dato preciso. Conosciamo bene la situazione di un ente ministeriale come il Parco Archeologico Appia Antica che gestisce aree archeologiche smisurate, musei e tutto il tratto stradale dell’Appia Antica, quindi è chiaro che non può stare in piedi, ed eseguire quanto di sua competenza con il budget a disposizione (Rita Paris, primo direttore del Parco lamentava già nel 2017 la scarsità di mezzi, di personale ed economica in diverse interviste). Ma il problema di bilancio, e di quanto si possa spostare o metter sul piatto della bilancia per risolvere i problemi atavici dell’area extraurbana, non può e non deve essere un problema che leva il sonno ai cittadini di questo territorio, ma deve essere un problema delle persone e enti deputati ad tutelare e conservare questo bene. In nostro obiettivo come cittadini è solo quello di poter camminare e godere in tranquillità e sicurezza la via Appia Antica nel nostro territorio. Come Circolo che ha dedicato gli ultimi 30 anni rendere, anche se fosse un solo metro, più accessibile l’Appia Antica nel nostro territorio, finché avremo fondi a disposizione, che vengano da bandi, dalla collaborazione con il Parco Regionale, o dalle donazioni dei cittadini noi continueremo a effettuare bonifiche del verde anche se fossero solo 10 metri oppure 1 km.
 
7. Cosa possono fare di concreto i nostri Concittadini, singolarmente o attraverso i Comitati / Associazioni locali, per invertire questo andazzo?
Intanto si può richiedere all’ente di riferimento quali siano i programmi futuri di un’attività di manutenzione per la quale è l’unico preposto e competente, in quanto cittadini aventi diritto di avere risposte chiare da un ente pubblico. Direi anche di non stare a lamentarsi addosso a casaccio solo sui social che non serve a nulla e lascia il tempo che trova, usare più umiltà culturale e soprattutto più richieste mirate alla pubblica amministrazione e più Pec (“scripta manent”). Poi ormai la legislazione e i regolamenti sulla cittadinanza attiva e le possibilità degli Enti del Terzo Settore danno ampie possibilità di manovra, nulla vieta di costituire un comitato di cittadini e associazioni, che fattivamente e non a chiacchere, si ponga l’obiettivo di risollevare un tratto prezioso storico-naturalistico dall’incuria e dal degrado. Intanto partirei dai gesti più semplici e immediati per noi cittadini del territorio, non buttare l’immondizia sull’Appia Antica e raccogliere la cacca di nostri cani.
 
8. Quale sono le iniziative che come Legambiente avete in cantiere?
Il 28 Febbraio effettueremo una pulizia dai rifiuti nel primo tratto della Via Appia Antica da Frattocchie in direzione Roma, oltre ai soci del Circolo è invitata la cittadinanza a partecipare. Questo lavoro di pulizia sarà propedeutico allo sfalcio della vegetazione che partirà il giorno dopo nel tratto di Appia Antica tra S.Maria delle Mole e Frattocchie, utilizzeremo i fondi residui del Parco Regionale Appia Antica. Contemporaneamente a queste operazioni rilanceremo la campagna donazioni e banca del tempo dal titolo #weloveappiantica aperte a ogni cittadino che abbia a cuore la sorte del tratto di Appia Antica nel nostro territorio e un questionario on line dedicato alle problematiche della via Appia Antica nel quale i cittadini potranno esprimere la loro personale opinione sullo stato attuale di questo bene, una volta chiuso il questionario i risultati verranno inviati agli enti competenti. Per quanto riguarda la parte culturale per questa Primavera Estate abbiamo pensato ad un programma speciale legato all’Appia Antica e all’inaugurazione nel nuovo Punto Informativo a S.Maria delle Mole con una serie nutrita di attività che sveleremo quanto prima.
La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LE ESTERNAZIONI PARTITICHE , INTESA COME SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APARTITICO, ovvero non siano di parte. 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APARTITICI  che prestiamo attenzione alle esigenze della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione partitica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.