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La menomazione delle Piante forestali del Parco Ruggero Lupini

La menomazione delle Piante forestali del Parco Ruggero Lupini Copertina (759)
Domenico Brancato

 
La Natura si adopera a realizzare in decenni, con progressiva armonica crescita, magnifici soggetti, che l’uomo, contravvenendo alla sue leggi, con azione sconsiderata, avvalendosi di potenti mezzi meccani, in un batter d’occhio, riduce a tronchi sormontati da esigui segmenti di branche: residui di una inconcepibile asportazione di gran parte della struttura legnosa che supportava svettanti chiome.
 
Ciò, in adesione all’errata credenza che il ricorso ad una drastica potatura assicura la messa in sicurezza dell’albero e l’allungamento dei tempi di potatura.
 
Convinzione, in perfetta discordanza con le regole della razionale arboricoltura forestale, le quali stabiliscono che gli alberi non devono mai essere drasticamente potati e che occorre rispettare
scrupolosamente la loro forma e dimensione naturale, per evitare di arrecare loro compromettenti danni.
 
Regole che trovano rispondenza anche nei più accreditati recenti studi scientifici al riguardo, dai quali emerge la conclusione che la migliore potatura è quella che non si vede, cioè che si adegua alla struttura dell’albero, che tende a sfoltire il superfluo e ad eliminare il secco ed i rami danneggiati, per consentire l’ingresso della luce in ogni punto della chioma.
 
Accorgimenti, per il conseguimento dei quali si prevede, specie nel caso di esemplari di grosse dimensioni e di pregio paesaggistico, una riduzione della chioma, non oltre il 20 percento dell’intero volume. In considerazione che la sua integrità è di fondamentale importanza, oltre che per preservare l’effetto estetico, per fruire: della specifica insostituibile funzione antinquinamento (assicurato dall’intercettamento del particolato ad opera delle ramificazioni e della superficie fogliare); della produzione del prezioso ossigeno e dell’assorbimento della nociva anidride carbonica (CO2) in eccesso.
 
Ed anche perché l’esecuzione di tagli superiori a 5-10 cm, in alberi giovani, e di oltre 20 cm, in quelli adulti, comporta una carente cicatrizzazione degli stessi che, con il trascorrere degli anni diviene causa di: sviluppo di malattie fungine, carie del legno, attacchi parassitari, stress vegetativo, stentata crescita e conseguente produzione di ramificazioni strutturalmente inconsistenti e poco resistenti alle intemperie.
 
Infatti, in seguito alla sottrazione di buona parte dell’impalcatura, la pianta reagisce producendo numerosa nuova vegetazione, che richiede un notevole dispendio delle riserve energetiche necessarie per cercare di sopperire: alle carenze nutrizionali dovute alla mancanza di fogliame; alla necessità di ricostruire un immediato protettivo schermo solare ed a provvedere a stabilire un riequilibrio con l’apparato radicale.
 
Conseguentemente, una difettosa potatura obbliga, ogni 3-4 anni, interventi particolarmente laboriosi e costosi, finalizzati a reprimere la vigorosa e innaturale crescita della pianta e ristabilire, per quanto possibile, la sua forma spontanea. Per contro, una potatura razionale (consistente in annuali ordinari modesti interventi di mantenimento delle condizioni di efficienza dell’albero), oltre a non alterare la naturale conformazione e favorire la longevità dell’albero, risulta meno impegnativa e dispendiosa. Specie quando si tratta di essenze forestali, come quelle che popolano il Parco in questione: Cerri e Lecci, in particolare.
 
Nei confronti dei quali è ancor più valido il concetto che meno vengono alleggeriti e meglio si contribuisce a renderli stabili e gradevoli.
 
Condizioni per le quali, considerati gli incombenti rischi connessi ad un ormai subentrato sistematico andamento di cambiamenti ed eventi climatici estremi, non dovrebbe sfuggire all’attenzione delle Amministrazioni comunali, il rispetto del dovere di gestire al meglio la cura del patrimonio vegetale pubblico.
 
Al fine di provvedere alla sua difesa, per far sì di predisporlo a resistere, il più possibile, anche alle anomale sollecitazioni da tali eventi e, al contempo, di promuovere lo sviluppo delle condizioni più consone alla realizzazione di oasi naturalistiche e di pregevoli siti paesaggistici.
 
Ma poiché gli alberi sono creature molto complesse, per poter conseguire i summenzionati obiettivi è necessario riservare loro sistematiche cure, avvalendosi della specifica esperienza di figure professionali, atte ad individuare ogni loro caratteristica e condizione.
 
Allo scopo di poter dedurre, con cognizione di causa, tempi e tipologia di trattamenti da praticare.
 
Affinché, tutte le molteplici preziose funzioni che sono in grado di svolgere, vengano progressivamente potenziate e non decurtate, come quando la manutenzione viene affidata a personale che opera seguendo modalità d’interventi basate essenzialmente su consuetudini empiriche, prive di fondamenti tecnico-scientifici.
 
Nel concludere, si precisa che la presente nota, indotta da puro spirito di collaborazione, vuole essere una sollecitazione rivolta, a chi di competenza nell’ambito dell’Amministrazione comunale, per riscontrare la descritta realtà ed intervenire, come si conviene, per scongiurare il protrarsi di ulteriori inadeguati pregiudizievoli interventi su un bene inestimabile (di grande utilità per il soddisfacimento di non trascurabili esigenze dell’intera comunità); qual è quello arboreo-forestale.
 
Onde evitare che avvenga, anche in altri siti, la deprecabile trasformazione (già segnalata da altri cittadini), di visioni di pregevoli aspetti autunnali, in aree cosparse di alberi ridotti a sembianze di candelabri.

Il 28 maggio 2018 č iniziato il servizio di trasporto pubblico di collegamento diretto da Santa Maria con l’Ini di Grottaferrata

(645)
Domenico Brancato

Un servizio che trova riscontro in una iniziativa promossa dal Comitato di Quartiere di S. Maria delle Mole, poi assecondata e sostenuta dalla Direzione dell’Istituto Neurotraumatologico Italiano – Divisione di Grottaferrata – e condivisa e resa realizzabile, attraverso  l’istituzione di uno  specifico servizio di trasporto, dall’Amministrazione Comunale.

Servizio grazie al quale i molti Cittadini di S. Maria della Mole, Cava dei Selci, Frattocchie, Castelluccia, Fontana Sala e Due Santi, lungo il percorso della Linea 1 e  2, dettagliatamente descritta nell’allegato, anche se  non dispongono di un proprio mezzo di trasporto, potranno  comodamente  raggiungere uno dei Presidi sanitari della zona più accoglienti, moderni ed attrezzati per la cura di numerose patologie.

Presidio che grazie alla rinnovata convenzione con  il Comune di Marino, valida per tutto il 2018, tutti i cittadini in esso residenti, dietro presentazione della Carta d’Identità in corso di validità, potranno usufruire dello sconto del 20 % per le seguenti prestazioni sanitarie erogare privatamente: visite ed esami specialistiche/ci, laboratorio analisi, esami cardiologici, esami neurologici, fisiokinesiterapia, e idrokinesiterapia, diagnostica per immagini, diagnostica ad ultrasuoni, medicina nucleare, endoscopia digestiva.

L’I.N.I, sempre in virtù della citata convenzione, riserva poi ulteriori contributi socio-assistenziali per la popolazione:

  • Infantile: visite gratuite di ortodonzia per glialunnidi 3° e 5° elementare, una volta al mese per appuntamento; incontri educativi sull’importanza dell’igiene orale rivolti agli alunni delle classi elementari, presso l’Aula Magna dell’Istituto; visita gratuita di fisiatria per gli alunni di 5° elementare, una volta al mese su appuntamento,
  • Anziana (per utenti indicati dei Centri Anziani del Comune di Marino): Visita gratuita di Oculistica per n° 2 pazienti a settimana; visita gratuita di Urologia per screening di patologie della prostata e delle vie urinarie per  n° 2 Pazienti a settimana e visita di Otorinolaringoiatria, sempre per n° 2 pazienti a settimana.

Insieme di agevolazioni che certamente l’appena avviato capillare servizio di trasporto renderà molto più fruibili, consentendo ai numerosi potenziali interessati procedure terapeutiche più fattibile e più rispondente alle effettive esigenze.

 

 

 Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato

Appello agli Utenti  del Parco  "Ruggero Lupini"

Appello agli Utenti  del Parco  "Ruggero Lupini" Copertina (948)
Domenico Brancato

Il 28 luglio, i componenti del Comitato di Quartiere di S. Maria delle Mole hanno riservato l’intera mattinata alla periodica pulizia del Parco, questa volta molto più impegnativa, tanto da riempire ben 35 sacchi, dei quali 25 contenenti la spessa  coltre di aghi dei pini che ricopriva tutte le aiuole e buona parte dalla superficie pavimentata e 10 contenenti l’accumulo della vasta gamma di rifiuti comprendenti, in particolare: Cartacce, fazzolettini, involucri di merendine e di chewin-gam, bottiglie di plastica e di vetro, posate e piatti di plastica, lattine e tantissime cicche.

Ma, mentre la presenza degli aghi dei pini è imputabile all’inevitabile ricambio stagionale della vegetazione ed alla mancata asportazione dei rami semi-appassiti, la consistente massa di rifiuti è dovuta, evidentemente, all’incuria, alla trascuratezza ed alla carente  sensibilità  per il rispetto di un così prezioso ambiente destinato al soddisfacimento  delle esigenze ludico-ricreative di tutta la comunità.

Pertanto, affinché i tantissimi abituali frequentatori possano continuare a godere dei benefici della fruizione del Parco, nella  maniera, si spera, più rispondente alle migliori aspettative, il Comitato di Quartiere, gestore dello stesso, mentre assicura  il suo impegno,di concerto con l’Amministrazione Comunale, a promuovere ogni azione, intervento ed iniziativa, finalizzati a rendere sempre più sicura, efficiente ed  accogliente l’area a verde pubblico in questione, rivolge loro  un sentito invito/appello  alla più  unanime collaborazione. Collaborazione imprescindibile  per il conseguimento delle condizioni necessarie per il raggiungimento degli accennati obiettivi e per l’armonica coesistenza fra i tanti eterogenei utenti  per età e motivi di frequentazione.

Si impone cioè una civile adozione di autoregolamentazione mirata a conciliare:

  • Gli istintivi ed incoscienti eccessi comportamentali dei Bambini e Ragazzini/e (schiamazzi,  immotivati prolungati strilli e  uso improprio delle aree del Parco, quale: gioco con la palla sul prato, girovagare a velocità sostenuta lungo i vialetti e sulle aiuole in bicicletta,ecc. ); con il bisogno di distensionee tranquillità delle Persone adulte ed  anziane;
  • il rispetto delle imprescindibili condizioni  igienico-sanitarie che devono essere osservate e garantite in un luogo frequentato, in particolare,  dai vulnerabili Bambini;con la diffusa deprecabile tendenza di molti detentori di cani  di condurli a defecare,o di introdurli, privi di museruola e con guinzaglio estensibile, all’interno del Parco
  • e il piacere di trascorrere alcune ore della giornata in un ambiente salubre, e decoroso; con la cattiva abitudine di buona parte dell’utenza di gettare, o consentire di gettare, a terra qualsiasi tipologia di rifiuto,invece di deporlo, o farlo deporre, negli appositi cestini o in altro specifico contenitore.

Esigenze di conciliazione tutte soddisfacibili a  condizione che, come auspicabile, si riesca ad estendere la convinzione che il bene prezioso di cui dispone il quartiere: il Parco,costituisce, per noi tutti, un prezioso valore aggiunto delle nostre abitazioni e come tale,è con la stessa diligenza e spirito di appartenenza che  va curato  e custodito,per goderne, a lungo ed  appieno, i considerevoli  benefici che ne derivano dalla sua esistenza.

E poiché la gestione del Parco costituisce una componente fondamentale e, per questo, più impegnativafra le attività del Comitato di Quartiere, sarebbe opportuno e pertinente  l’instaurarsi di un rapporto di  operativa collaborazione con l’utenza. Affinché ogni futuro progetto strutturale migliorativo ed ogni prospettiva di utilizzazione delle ancora  molteplici potenzialità del Parco, possano essere integrate e supportate con il e dal contributo dei destinatari delle stesse.

Con l’auspicio che l’iniziativa proposta possa essere prontamente  accolta con condivisione, disponibilità  ed entusiasmo dagli interessati.

 

 

 Articolo redatto dal prof. Domenico Brancato

La perdita e il ricordo di Sergio Chiappa. Ieri i funerali

La perdita e il ricordo di Sergio Chiappa. Ieri i funerali Copertina (454)
Eleonora Persichetti

 
 
È con partecipazione e grande dolore che ci apprestiamo a scrivere della morte del compagno Sergio Chiappa, intanto offrendo la massima vicinanza a Lella e Domenica.
 
Una premessa: diffondiamo questo comunicato, “inusualmente” con due simboli, con la medesima storia politica, umana, comunista. Infatti, seppur nell’ultima parte della sua storia politica, Sergio ha voluto compiere scelte differenti, ciò che è stata ed ancora è, in questi anni in cui imperversa la destra, una generazione di comunisti e di popolo di sinistra, e di sinceri democratici antifascisti dediti alla difesa e salvaguardia della Costituzione, è proprio grazie a queste organizzazioni politiche e alle energie, all’intelligenza, alla dedizione e sacrificio che Sergio Chiappa con tanti altri hanno messo a frutto sul nostro territorio. Ecco perché i due simboli. E le due specifiche sezioni: quella dedicata a Togliatti, storica a S. Maria delle Mole (del resto Berlinguer era ancora vivo), e quella “ricostruita” col PCI attuale dedicata a Berlinguer.
 
Per dare l’esatta - seppur non completa - entità della qualità e del peso che ha avuto (ed ha ancora, appunto) Sergio Chiappa e la sua storia comunista e di cittadino a S. Maria delle Mole e a Marino, tenteremo di descrivere alcune pillole.
La “gestione del tessuto sociale”. Era un pallino fisso per Sergio dover porre attenzione a tutte le manifestazioni che nascevano spontanee, o che potevano essere suscitate, nella popolazione - con particolare attenzione ai giovani - per soddisfare anche la vita sociale, culturale, nond irettamente politica. Fu così, che volle far diventare sede la sezione anche delle attività della UISP che seguiva direttamennte con i vari appassionati, dal calcio al ciclismo (sua passione non agonistica di tutta la vita). E’ sempre in sezione che ospitava degli scalmanati giovani che NON volevano parlare di politica e comunismo ma di spettacoli e cultura. E anche grazie a queste aperture ottenne una nuova leva, dopo mesi, anni a pratica e studio comunista, di attivisti e poi dirigenti comunisti: molti erano di quelli di cui prima.
 
L’acquisto della sezione. Non avevamo una lira. Però era forte la capacità organizzativa (sia per la quantità di adesioni al PCI, a centinaia, sia per la capacità di gestione delle Feste dell’Unità in cui molti commercianti erano contenti di contribuire a dare materie prime, gratuitamente o a basso costo per poi trasformare l’evento in una fonte certa di autofinanziamento per la sezione. Tutto ciò, lui segretario della sezione, con due colonne (sempre marcatamente marchigiane, come lui) Ettore Discepoli e poi Ovidio Finucci, a reggere la cassa e la responsabilità di tesoriere. Per cui, propose (di fatto decise impegnando tutti) di accogliere la proposta di acquisto delle mura della sezione che per tanti anni abbiamo avuto come casa del popolo in affitto. La somma era enorme (per l’epoca) quasi venti milioni! In cassa neppure un quarto della bisogna. Allora? Sottoscrizione popolare per quasi due anni. Casa per casa, con la spinta di compagni fondamentali come Domenico Andreozzi (che materialmente fu tra coloro che quell’edificio lo costruirono), come Gigino Forgetta, come Peppe Porcello, e poi Ricci e i tanti che colpevolmente non citiamo qui. Si raggiunse la somma, si acquistò la sede. Un altro successo perseguito da Sergio. Così come l’innovazione di aver intanto dato spazio a nuovi dirigenti giovani.
 
Il Decentramento. Negli anni ‘70 con leggi specifiche nazionali, e con input recepiti a livello locale, molti comuni, così come a Marino si aprì la stagione della partecipazione di base alla gestione della cosa pubblica. Qui, a S. Maria delle Mole, Sergio Chiappa fu consigliere di circoscrizione (di Frazione veniva denominata prima) e poi Presidente della stessa. Molte le attività intraprese, sia di carattere rivendicativo (acquedotto che non esisteva, così come buona parte del sistema fognatizio) che di carattere innovativo (campagna per la capillarizzazione della raccolta rifiuti, con minima differenziata- carta e vetro).
 
La stanza dei bottoni. Negli anni settanta/ottanta, nella stagione della prima repubblica (oggi diremmo senz’altro quella autenticamente collegata col dettato costituzionale trasformata concretamente nella gestione degli enti locali) con le varie composizione di coalizioni, Sergio fu chiamato, con grande voto popolare a sostenerlo, a svolgere il ruolo di eletto consigliere comunale. Considerata la sua capacità, ed il suo fiuto politico, ben presto i compagni gli chiesero di misurarsi con la guida politica del gruppo consiliare nutrito (8/10, tra cui indipendenti) del PCI a Palazzo Colonna. Successivamente, nonostante altre candidature possibili (geometri, tecnici associati a studi notarili e altre professionalità di cui si componeva la compagine comunista) fu chiesto a lui, artigiano, esperto imbianchino, che gestiva la propria attività e quindi i propri conti, di far parte della Giunta comunale. E non in veste di delega leggera, no fu chiamato a guidare Bilancio e Personale. Cosa che svolse in modo eccelso.
 
In seguito, dopo le vicissitudini legate al dopo primo PCI, Sergio non smise di occuparsi di politica e dei cittadini, ma fu chiaro che una certa spinta lo limitò parecchio e così non si propose o non accettò più di svolgere ruoli di primo piano. Noi da parte nostra, non possiamo che rendergli omaggio inchinando la rossa bandiera, perchè è stato propulsore e costrutture di cultura comunista e di solidarietà popolare tra i lavoratori e i cittadini. Ed oggi a decine, di attivisti e dirigenti in varie postazioni posizionati, tutti siamo debitori di quello stuolo di comunisti operai edili per lo più, che hanno consentito a molti di noi di raccolgiere il vessillo comunista e le idee propugante non per testimonianze ma per necessità impellente: contro il baratro della guerra, contro l’assalto padronale ai lavoratori, contro l’usurpazione ambientale, contro la mortificazione culturale. In questo siamo fieramente figli della semina di Sergio Chiappa e dello stuolo di compagni/e che per tanti anni ha accompagnato lui e molti di noi destinandoci ad essere eredi diretti di tutto ciò.
 
 
 
Un abbraccio comunista Sergio

Santa Maria delle Mole incontra il mondo

Santa Maria delle Mole incontra il mondo Copertina (732)
Gianni Botta

 
Esiste un’altra Marino lontana dalla Sagra dell’Uva che, non per questo, viene ignorata: è Santa Maria delle Mole, che, pur non vantando secoli di tradizione, è cresciuta intorno ad un tesoro ancora più antico, la Regina Viarum, lungo la quale abbiamo il privilegio di abitare.
 
Succede infatti che questo scrigno di storia millenaria venga quotidianamente – e non sto esagerando – percorso da gruppi di turisti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo che sostano presso l'Infopoint X-XI Miglio della Rete del Parco Regionale dell'Appia Antica, gestito dal Circolo Legambiente “Appia Sud Il Riccio”, per rifocillarsi, scambiare due chiacchiere, chiedere informazioni o, come nel caso di chi percorre la Via Francigena del Sud, far apporre il timbro sul passaporto di pellegrino.
 
In questo modo, da quando collaboro con Il Riccio, il nostro piccolo scorcio di mondo è stato visitato da persone arrivate da Parma, dall’Oregon, dalla Colombia, da San Pietroburgo, da Washington State, dalla Spagna, prima di riprendere il cammino per tornare al loro pellegrinaggio.
 
Ogni volta che mi trovo a parlare con queste persone, mi sorprendo a pensare che gente di provenienza così diversa giunga a Santa Maria delle Mole e non nascondo che la cosa mi rende fiero, sebbene sappia bene che i meriti di ciò derivano dal richiamo del Parco Archeologico dell’Appia Antica e della Via Francigena del Sud.
 
Tuttavia non c’è nulla di male a sognare, rendersi conto che anche questo piccolo – ma popoloso – lembo di terra entri nei ricordi di chi viene da lontano.
 
Molte di queste persone le avrete viste anche voi in bermuda e scarpe da trekking, cappellini in testa e zaini sulle spalle, visi arrossati dalla fatica e dal caldo di questi giorni di ottobre: a coppie o in piccoli gruppi eccoli che risalgono a piedi o in bici Viale della Repubblica alla ricerca di un posto in cui pranzare, di una ciambella al mosto – che subito suggeriamo loro di assaggiare approfittando del periodo –, o magari solo un panino.
 
Anche quando siamo presi dalla quotidianità, non smettiamo di pensare che siamo una piccola porzione di mondo e che, a differenza di altri posti, il mondo viene per incontrarci.
Quindi come si fa con gli ospiti indossiamo il vestito più bello, sorprendiamoli con la nostra gentilezza migliore.
 
Perché insieme a queste persone siamo tutti in viaggio su questa palla che gira e ad ognuno potrà succedere di chiedere informazioni, da quel momento conserveremo il ricordo di chi ci ha accolti quando racconteremo di questo o quell’altro popolo e nello stesso modo gli altri parleranno di noi.
 
Dimenticavo, semmai ne avvertiste il desiderio non esitate a venirci a trovare, perché l’Infopoint è aperto ogni giorno della settimana anche per voi, e se avete voglia di incontrare il mondo... unitevi al Circolo Legambiente “Appia Sud Il Riccio” come volontari.

Elezioni Amministrative 2021 - Ballottaggio - Dettaglio Seggi

Elezioni Amministrative 2021 - Ballottaggio - Dettaglio Seggi Copertina    (allegati) (996)
la Redazione

Marino si Rinnova 
 
Si è conclusa questa “anomala” tornata elettorale che ha messo il sindaco uscente Carlo Colizza a confronto con il candidato Stefano Cecchi, con solo il 50% della popolazione che si è espressa.
 
È da ribadire che la campagna elettorale, da tutti i fronti, è stata portata avanti con poca considerazione, poca pazienza, poco tempo e lasciando quasi tutta la politica in balia dei soliti simpatizzanti ed attivisti, i quali hanno riversato sui social tutta la loro inesperienza ed incapacità di comunicazione. In parole povere hanno solo creato dell’inutile traffico sul web mettendoci la faccia e convinti di aver ben servito il proprio partito.
Quest’anomalia l’abbiamo riscontrata in tutta Italia ed infatti i risultati si sono palesati; circa il 50% dei votanti ha preferito starsene in poltrona.
 
Il risultato del ballottaggio ha scontentato il 48% della popolazione che si aspettava una prosecuzione ma prende comunque atto della volontà espressa dalla restante parte della comunità.
 
 
 
Qui di seguito vengono riportati i risultati numerici del ballottaggio
 
SEZIONI 32
ELETTORI 36.187
VOTANTI
15.187 
41,97%
SCHEDE NULLE 194
SCHEDE BIANCHE 64
SCHEDE CONTESTATE 7
 
Candidato Sindaco Voti %
STEFANO CECCHI 7.746 51,91
CARLO COLIZZA 7.176 48,09
 
 
 
 
 
 
Vengono pubblicati gli ALLEGATI, in formato PDF, con le espressioni di voto di tutte le sezioni, così come nell’articolo del Primo Turno.
 
 
 
La redazione di smariamole.it augura un Buon Lavoro al Sindaco STEFANO CECCHI
 

Pilates a casa tua!

Pilates a casa tua! Copertina (1.678)
Eleonora Persichetti

In questi giorni di emergenza, anche il nostro stato d’animo è messo a dura prova. Nella maggior parte delle famiglie c’è stata una vera e propria rivoluzione nei comportamenti, neglio orari, nella gestione del quotidiano. Bambini a casa, che per giunta non possono uscire o praticare sport; telelavoro che comporta una forte riduzione dei contatti sociali e un ripensamento della dinamica lavorativa; parenti e familiari lontani che non possiamo visitare.
 
Alle restrizioni imposte già dai primi di marzo, se ne sono aggiunte altre, comprese la chiusura delle palestre, dei centri benessere, dei negozi e dei parchi. E molti di noi, abituati a praticare sport regolarmente, a camminare, a correre, a fare esercizi, si vedono confinati in casa, in uno spazio piccolo. Solo in pochi, gli audaci, continueranno ad allenarsi in modalità autonoma, altri si lasceranno deprimere un po’ e rimpiangeranno le lezioni in compagnia.
 
Ma nell’era del digitale c’è un rimedio a tutto, perfino nelle situazioni d’emergenza! La ginnastica arriva direttamente nelle nostre case, non a domicilio, ma in diretta, o in differita, tramite uno schermo! Per tutte le amanti del pilates, ogni giorno, alle ore 14, si può seguire una bellissima lezione in diretta Facebook, tenuta dall’insegnante della palestra “Il Gabbiano ASD”, Giovanna Iovino, che ha un’esperienza pluriennale e che cura la rubrica sul pilates anche su lavocedeicastelli
La lezione dura un’ora, basta un telefono con internet, una buona connessione e tanta volontà. E’ adatto a tutti.
 
A titolo esemplificativo, e non esaustivo, ricordo alcuni dei benefici del pilates. Innanzitutto,il pilates è una ginnastica posturale che è stata inventata dall’omonimo Joseph Pilates all'inizio del Novecento. Chiamato dal suo stesso ideatore contrology, questo metodo di allenamento incoraggia l’uso della mente per controllare il corpo ed è un programma di esercizi che si concentra sui muscoli posturali, cioè quei muscoli che aiutano a tenere il corpo bilanciato e sono essenziali a fornire supporto alla colonna vertebrale.
 
Ecco 5 buoni motivi per praticarlo:
 
1. Migliora la postura, l'equilibrio e dona armonia nei movimenti.
 
2. È molto rilassante. L'attività porta alla diminuzione dei livelli di stress in quanto composta da movimenti armonici che aiutano a migliorare la consapevolezza del proprio corpo, a favorirne il contatto con la mente, grazie anche alla musica rilassante di sottofondo.
 
3. Ci si mantiene in perfetta forma. E’ un’attività cardio perché è basata sulla respirazione, e  tonificante. La tonificazione è una diretta conseguenza degli esercizi proposti. Gli esercizi di pilates consentono alla schiena di rimanere nella posizione adatta e aiutano, quindi, a prevenire o a correggere problemi posturali, ad aumentare la flessibilità e a regolare il ritmo respiratorio.
 
4. Va bene per tutti. I corsi hanno partecipanti di tutte le età, sia uomini sia donne. Il fitness pilates aiuta la remise en forme, migliora i dolori cervicali e lavora sulla postura. Gli esercizi sono formulabili secondo le necessità di ogni partecipante, modificando durata, pesi utilizzati e difficoltà.
 
5. Giova alla pelle. Questo tipo di esercizi facilita l'eliminazione delle scorie dal corpo. In questo modo, oltre al benessere fisico i risultati saranno visibili anche dal punto di vista estetico. La pelle sarà molto più luminosa e omogenea.
 
Non resta che … connettersi!
 
 
Indirizzo Facebook: Giovanna Iovino Pilates Trainer
 
 
 
Eleonora Persichetti

La Festa del papā a Bibliopop

La Festa del papā a Bibliopop Copertina (523)
Eleonora Persichetti

 
 
Continuano gli appuntamenti di MIND, il gruppo di operatori culturali volontari che opera all’interno di Bibliopop, biblioteca del Sistema Castelli Romani, in via Ugo Bassi a Santa Maria delle Mole, Marino.
 
In occasione della Festa del papà, realizziamo insieme un semplice circuito elettrico e… facciamo passare l’energia!
Si tratta di un laboratorio creativo per bambini, alle 17, a cura di Giorgia Di Mattia e Cristiana Lucatelli, ed è adatto a bambini dai 6 ai 10 anni.
 
Dopo una breve e semplice introduzione di carattere teorico sul funzionamento dei circuiti, andremo a comporre coi nostri papà un circuito elettrico. Assembleremo le diverse parti e concluderemo l’esperienza accendendo simbolicamente i led che testimoniamo il passaggio di energia, vitalità e amore tra padri e figli.
 
Durata: 1 ora e mezza
MATERIALI UTILI: nulla! Troverai già tutto da noi! Ma se hai diodi, fili di rame, batterie 12v, cartoncini, grappette e cartone da pacchi, portali pure!
Info e prenotazioni: mind4culture@gmail.com
 
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