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Il Comitato di Quartiere che gestisce questo portale informativo è a tutela di Santa Maria delle Mole, Cava dei SelciFrattocchie, Due Santi, Castelluccia e Fontana Sala, inoltre sostiene tutti gli altri CdQ territoriali e le Associazioni No-Profit dell’Interland.
 
Se hai a cuore il tuo ambiente e vuoi difenderlo, tutelarlo ma non hai i mezzi o capacità, noi siamo al tuo fianco.
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Puoi richiedere informazioni, tramite il nostro “Modulo”, ai seguenti contatti:
 

- Presidente Antonio Calcagni
 

- Francesco Raso (responsabile web) 

Carnevale di Boville

(1.916)
Antonio Calcagni

Sono in distribuzione gli opuscoli del Carnevale, che potrete trovare nei tanti negozi di Santa Maria, Cava dei Selci e Frattocchie, che hanno contribuito alla sua realizzazione. Il programma parte giovedì 08 febbraio ore 15,00 con la sfilata di carri allegorici per le strade di Cava dei Selci per poi continuare con spettacoli di animazione presso il Piazzale dello Sport. Prosegue sabato 10 febbraio con la sfilata di carri allegorici per le strade di Santa Maria, che continuerà presso piazza Sciotti con spettacoli di cabaret. La mattina di domenica 11 febbraio, nello spazio adiacente il C.C. La Nave: animazione, laboratorio sfilata dei bambini in maschera e dimostrazione scuola di cani da salvamento. Mentre domenica pomeriggio la sfilata di carri allegorici verrà replicata a Cava dei Selci.
Martedì 13 febbraio, stessi orari, si replicherà invece a Santa Maria, con gran finale di animazione su piazza Sciotti, alle 18,00 invece estrazione della lotteria, che ricordiamo ha in palio come 1° premi, un assegno vacanze da 1.000,00 euro ed altri 9 fantastici premi.

Buon divertimento, ma ricordate anche di acquistare i biglietti.

Obbligatoria  l’installazione della presa per le auto elettriche

Obbligatoria  l’installazione della presa per le auto elettriche Copertina (939)
Domenico Brancato

Dal 2018, per i complessi edilizi di nuova costruzione e per quelli ristrutturati al 50%, diventa obbligatoria  l’installazione della presa per le auto elettriche

 

 

Il D. Lgs.  N° 257/2016, in recepimento della direttiva europea 2014/94/UE, successivamente prorogata, stabilisce che le Amministrazioni locali, entro il 31 Dicembre 20217, avrebbero dovuto inserirenel proprio Regolamento Edilizio la norma che vincola i citati immobili ad avere la presa per le auto elettriche e che, in mancanza di tali dispositivi,non verrà rilasciato,per gli edifici non in regola, il titolo abilitativo.

 

In particolare, il D. Lgs 257/2016, all’articolo 4, prevede l’obbligo dell’installazione di colonnine di ricarica per le auto elettriche per:

  • gli edifici non residenziali di nuova costruzione, con superficie superiore  a 500 metri quadri;
  • gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative;
  • I fabbricati già esistenti sui quali si è intervenuti con ristrutturazione edilizia di primo livello che ha interessato almeno il 50% della superficie lorda e l’impianto termico.

Le prese di ricarica devono essere in numero tale da consentire la connessione di un’auto per ogni parcheggio, sia coperto che scoperto, e per ogni box-auto dell’immobile.

In caso di mancanza di adeguamento, il Testo Unico Edilizia prescrive che le Regioni, possano avvalersi della facoltà di far decadere le concessioni edilizie rilasciate per la costruzione di edifici che non abbia osservato le descritte regole.

A cura del Prof. Domenico Brancato

Il Comitato di Quartiere si presenta

(1.028)
Antonio Calcagni

Regole del C.d.Q. Il Territorio di competenza, è Santa Maria Delle Mole, laddove  non sussistano altri Comitati ed i cittadini residenti ne facciano esplicita richiesta, la sua giurisdizione può estendersi a  tutto il territorio di Boville. Non ha scopo di lucro ed è apartitico, pertanto tutte le cariche direttive  sono incompatibili con la partecipazione attiva a partiti o movimenti politici. 

Obiettivi: Il C.d.Q. si prefigge lo scopo  di sostenere un sviluppo  armonioso del territorio e di contribuire alla realizzazione di  un diffuso tessuto sociale, ricco e solidale.

Per il cui raggiungimento : Organizza attività culturali, quali mostre, convegni tematici, feste  e visite guidate, volte alla conoscenza del nostro territorio ed alla creazione di una forte aggregazione sociale;

Promuove dibattiti pubblici con i cittadini per conoscere e/o integrare le proposte utili al miglioramento della qualità della vita, da sottoporre a tutte le istituzioni, Comune, Regione, ecc.

Promuove un forte  coordinamento con altre associazioni che condividono gli stessi interessi;

Propone, stimola e incalza l’Amministrazione Comunale sulle  specifiche istanze  non lesinando, dove necessario, gli Apprezzamenti o le Critiche, senza però il benché minimo pregiudizio.

Attualmente siamo impegnati:

In Coordinamento con altri C.d.Q. di Roma e Ciampino per debellare l’annoso problema dei roghi nel campo Rom,  “ La Barbuta” , tale coordinamento il 3  agosto 2017 si è incontrato con la Commissione Parlamentare preposta;

In coordinamento con altri Comitati locali contro la speculazione edilizia del “Divino Amore”; In coord. con altra associazione, per la realizzazione, di un’area verde attrezzata per cani;

Collabora  con il Comitato festeggiamenti  per la realizzazione della festa Patronale;

Gestione parco Ruggero Lupini; nel proporre all’Amministrazione Comunale le seguenti problematiche: Ritorno degli Uffici Comunali a Santa Maria Valorizzazione del mosaico di Santa Maria; Realizzazione del collegamento pedonale tra il parcheggio Albino Luciani e la stazione ferroviaria. Sistemazione di Via Mameli, Piazza Sciotti, Piazza dei Lecci, realizzazione di via della Falcognana ecc. ecc. tutte proposte già presentate all’Amministrazione Comunale nei vari incontri che abbiamo avuto in questo periodo e che presto ne chiederemo lo stato dell’arte. Per ultimo abbiamo organizzato la mostra fotografica “ Santa Maria, ieri,oggi……. e domani? Visitabile nei giorni della festa patronale nei locali della parrocchia. Per tutto ciò, è necessario  anche il TUO sostegno, lo puoi dare iscrivendoti e partecipando attivamente alla vita sociale del Comitato.

Marino, dalla "Sagra dell'uva" alla "Città del vino"

(602)
Gianni Morelli

     Mi ha molto colpito una frase detta tempo fa da uno dei marinesi DOC che stimo di più “ Ma che c’entra Santa Maria con la Sagra dell’uva ?

     E’ vero, per come è organizzata ora la Sagra dell’uva, Santa Maria e le altre Circoscrizioni non c’entrano niente.

     E c’entrano poco anche i produttori agricoli e le aziende vinicole che sono in pianura. Ed anche le attività commerciali esterne alla piazza della fontana ed anche molti cittadini che non amano certi spettacoli creati da persone che abbondano eccessivamente nelle libagioni, e che,quindi, non vanno nemmeno a vederla.

     Ma è una tradizione e le tradizioni vanno rispettate e quindi il Comune, di qualunque colore politico, ha sempre elargito somme non indifferenti per mantenere nel tempo La Sagra dell’Uva. Somme versate nelle sue casse da tutti i cittadini marinesi, Anche, e in misura maggiore, da quelli che con la Sagra non c’entrano niente.

     Io sono per il rispetto delle tradizioni, e non ho niente contro le ‘fontane che danno vino’ anzi ne sono affascinato, ma vorrei che si facesse in modo da ampliare i confini di questa festa e renderla godibile a tutti i cittadini in egual modo e, pur lasciando il suo naturale epilogo intorno alla tradizionale fontana, estendere i festeggiamenti, sia dal punto vista dello spazio che dal punto di vista della durata, per coinvolgere tutto il territorio Comunale.

     Come ?

     1..- Si potrebbe comprendere nei festeggiamenti tutto il periodo della vendemmia

–  Creando sentieri facili da seguire che permettano passeggiate attraverso i vigneti, e raggiungano le aziende produttrici di vino. In questo caso si  potrebbero realizzare aree di sosta dove i visitatori, allietati da balli in costume o da stornellate, o da letture di poesie romanesche, o da illustrazione di vari reperti archeologici trovati lungo il percorso, o anche dalla descrizione di fatti storici accaduti in quei luoghi, potessero godere dell’offerta turistica del nostro territorio e dei prodotti locali promossi dagli esercenti marinesi

-   Organizzando  maratone ciclistiche o podistiche  su piste e sentieri appositamente tracciati con luoghi di ristoro dove i familiari degli atleti possano godere dell’ospitalità turistica del luogo

-   Facendo partecipare i visitatori più volenterosi alla vendemmia. Ricordo ancora quando, poco più che decenne, accompagnavo i contadini  a  vendemmiare mentre ero in vacanza in Toscana. Le battute che capivo poco, le risate di tutti i presenti,…. e quelle teglie di baccalà che ci portavano per pranzo

-   Ripristinando i percorsi delle botticelle con il conducente sotto alla tenda a soffietto, con le lanterne sotto il carro ed il cane che trotterella dietro

-   Permettendo a ristoranti e trattorie locali di promuovere i loro piatti ed organizzare serate presso i loro locali

     2..- Si potrebbero introdurre i visitatori ai processi di lavorazione e di produzione del vino

-  Organizzando momenti di informazione presso gli stessi agricoltori e presso le varie Aziende presenti nel Territorio

-  Descrivendo le varie qualità di uva utilizzate, le varietà di vino prodotte e spiegandone le modalità di assaggio e le differenze da rilevare

-  Illustrando le varie fasi di raccolta, selezione e maturazione del vino mentre queste fasi sono in corso

     3. – Si potrebbero organizzare corsi di informazione/formazione sul vino durante tutto l’anno

 

   Tutto il possibile per far tornare Marino il luogo ideale per una passeggiata o un fine-settimana fuori porta come ai suoi tempi migliori

   Tutto il possibile per diventare un unico Comune e condividere il benessere derivante dalle iniziative di sviluppo concordate tra tutti i cittadini

   Tutto visto come valorizzazione dell’attuale Sagra dell’uva verso la creazione di una Città del Vino

RIQUALIFICAZIONE PARCHI A MARINO CENTRO

RIQUALIFICAZIONE PARCHI A MARINO CENTRO Copertina (680)
Gianni Morelli

RIQUALIFICAZIONE DEI PARCHI DI MARINO
Il comune di Marino pubblicato la determina per riqualificare i parchi pubblici, creare aree gioco inclusive e per installare arredi ecologici realizzati in materiale riciclato o riciclabile. La determinazione 1226 del 20.12.2017 con il capitolato, computo metrico, quadro economico, ecc. sono consultabili nella sezione: http://marino.trasparenza-valutazione-merito.it/web/trasparenza/albo-pretorio

 

Alessandro Blasetti ha condiviso su facebook questa comunicazione del Comune di Marino.

 

 

Marino Centro V/S Circoscrizioni II e III

(1.858)
Gianni Morelli

     Voglio prima di tutto precisare che questo articolo non intende esprimere nessuna valutazione di tipo politico, né dare nessun giudizio su quanti hanno governato questa città nei vari periodi storici, né tanto meno valutare la gestione dell’attuale Giunta che amministra il nostro territorio.

     Di fatto vorrei dire che, al di là del colore politico di cui fanno parte, io ho sempre considerato l’elezione di un Sindaco e della sua Giunta esattamente come la nomina di un Amministratore Delegato e del Consiglio di Amministrazione di una qualsiasi Azienda. I cittadini sono chiamati a scegliere quelle persone che, a loro modo di vedere, rappresentano le migliori garanzie per la conduzione di quei servizi di cui hanno bisogno per il mantenimento e per lo sviluppo di quello che considerano il ‘loro’ Territorio. E, siccome le persone in cui ripongono la loro fiducia sono presentate da un Partito Politico o da un Movimento, votano quelle persone in una lista. Quelli che votano guidati dalla propaganda di un Partito, a mio avviso, votano per difendere interessi particolari che nulla hanno a che fare con il benessere dei cittadini ma che costituiscono il vantaggio di alcune classi sociali molto lontane dal comune cittadino. Alcune volte sono spinti, ad esempio, dai costruttori edili, altre volte dal desiderio di sopravvivenza di partiti politici ormai superati.

     Il mio unico obiettivo, quindi, è quello di realizzare una piattaforma di dialogo sulla quale impostare un programma di sviluppo globale della nostra città che ritengo possa divenire possibile soltanto dopo aver estirpato definitivamente quelle convinzioni radicate nel tempo sulle quali si basa il conflitto che da molto tempo tende a dividere

Perché questo possa avvenire, è necessario partire da un evento che ha caratterizzato i rapporti tra il Centro Storico di questa città e la sua perifeferia. In particolare dobbiamo poter valutare il reale significato di quanto è successo nel recente passato nonché della motivazione data alla sentenza di ricongiungimento da parte della Corte di Cassazione :

     Il 12 gennaio 1992 si tenne un referendum tra i residenti delle frazioni di Santa Maria delle Mole, Cava dei Selci e Frattocchie, attuali circoscrizioni II e III del comune di Marino, per ottenere l'autonomia del loro territorio, sotto il nome di Comune Autonomo di Boville: l'85.5% dei votanti si espresse in favore della separazione[147]. Nel 1994 venne costituito il Comune Autonomo di Boville, subito dopo però soppresso e riaccorpato a Marino: il neo-ricostituito comune di Marino fu commissariato fino a nuove elezioni. Il comune autonomo di Boville venne costituito con legge regionale n° 56 del 21 ottobre 1993[148]: all'atto della sua creazione era vasto 16.89 km2 -contro i 26.10 km2 totali del comune di Marino con le frazioni- ed aveva una popolazione di 18.818 abitanti -contro i 32.903 abitanti del comune di Marino con le frazioni-.[149] La soppressione del comune fu sancita dalla sentenza della Corte Costituzionale n° 433 del 6 settembre 1995. La Corte Costituzionale, in una successiva sentenza (n° 43/03) riguardo l'autonomia della frazione di Baranzate dal comune di Bollate, in provincia di Milano, elevò il caso dell'autonomia di Boville quasi ad esempio, asserendo[150]:

« Ci sarebbe una differenza fra la vicenda del distacco di Boville da Marino (caso che diede origine alla questione risolta con la sentenza n. 433 del 1995) e la vicenda dell'erezione a Comune autonomo di Baranzate, per distacco da Bollate. Una cosa infatti sarebbe l'erezione a Comune autonomo di una frazione (non piccola ma neppure enorme) di un Comune che resta comunque più grande, come nel caso ora all'esame della Corte, altra cosa sarebbe invece l'erezione a Comune autonomo di una larghissima parte del territorio di un Comune preesistente, come avvenne nel caso di Marino. In quel caso, sarebbe stato assurdo non consultare tutta la popolazione di Marino, proprio perché Marino, dopo la scissione di Boville, sarebbe diventato altro da quel che era. »

(Sentenza della Corte Costituzionale n° 43 del 10 febbraio 2003.)

     Questa sentenza è stata considerate come una grande vittoria da parte degli abitanti del Centro Storico  e come una disfatta definitiva delle velleità della periferia.

     Ma, se leggiamo bene, il contenuto della motivazione assegna un peso molto più rilevante ai fautori della scissione piuttosto che ai fautori del ricongiungimento. 

     Infatti, sia il confronto con le motivazioni della scissione confermata per il comune di Baranzate, sia la frase ‘…..proprio perchè Marino, dopo la scissione, sarebbe , diventato altro da quel che era’ significano che Marino avrebbe perso una parte molto più importante di quella che sarebbe rimasta e che la Marino che ne derivava sarebbe stata fortemente penalizzata dalla scissione.

Ed è questo il ragionamento che dovrebbe portare i più ostinati difensori della Marino intesa come roccaforte difesa da possenti mura e luogo di residenza di elite dominatrici e della Marino che nella storia ha dovuto subire moltissimi attacchi ed assedi e distruzioni e che quindi tende a rinchiudersi in sé stessa, che le popolazioni della periferia costituiscono ormai una forte maggioranza in termini sia di abitanti, sia di risorse economiche e che sono loro che contribuiscono, in modo sicuramente predominante, a riempire le casse del Comune. Casse dalle quali debbono essere ricavati gli emolumenti ai dipendenti comunali, oltre che tutti gli investimenti destinati allo sviluppo nonché le spese derivanti dalla manutenzione dell’intero territorio.

Entrambe le parti debbono arrivare a riconoscere le reciproche validità  ed operare per valorizzare, ad esempio, tutte quelle attrazioni turistiche che tanti benefici potrebbero portare all’intera comunità. Non solo la festa dell’uva le Chiese ed i monumenti del Centro quindi, ma anche Appia Antica e Via Francigena e valori archeologici delle periferie.

Quello che auspico, quindi, è quello di creare una Commissione composta da rappresentanti delle due attuali fazioni che, supportate da tecnici, Amministratori Comunali ed esperti in archeologia ed in marketing turistico, nonchè dalle Associazioni esistenti ecc., riescano a definire programmi di sviluppo atti a dare sempre maggiore smalto alla nostra città e contribuiscano ad incrementaare sua economia.

Eliminando pulsioni all’autonomia ed imposizione di una presunzione di nobiltà non più attuale. 

 

Primo Concorso "Befana Più" a Cava dei Selci

Primo Concorso "Befana Più" a Cava dei Selci Copertina (1.462)
Eleonora Persichetti

Per grandi e piccini, un’iniziativa da non perdere!

L’Associazione “Insieme per il Parco”, in occasione della festa della Befana del Parco 2018, indice la Prima Edizione del Concorso Befana PIU’...

Il concorso è aperto a tutti e la partecipazione è gratuita.

Ogni partecipante è invitato a interpretare e rappresentare liberamente “la befana”. Sarà valutato dalla giuria anche l’eventuale mezzo di trasporto originale utilizzato, quindi, largo alla fantasia!

I partecipanti dovranno presentarsi, travestiti da Befana, direttamente in Piazzale dello Sport, il 6 gennaio 2018 alle ore 15.30.

Bisogna iscriversi entro il 5 gennaio 2018, consegnando il modulo di partecipazione presso il salone di bellezza Simone&Maria in via dei Mille n.1. In via del tutto eccezionale sarà possibile iscriversi direttamente il 6 gennaio.

Saranno premiati i primi 3 classificati con premi a sorpresa e una pergamena. Tra i criteri di valutazione, l’originalità dell’abbigliamento, il mezzo di trasporto utilizzato e l’animosità nella rappresentazione.

Appuntamento al 6 gennaio!

 

Eleonora Persichetti

LA NUOVA LEGGE SUL CYBERBULLISMO

LA NUOVA LEGGE SUL  CYBERBULLISMO Copertina (647)
Domenico Brancato

Fissate disposizioni più ampie ed efficaci, per la prevenzione ed il contrasto del  dilagante fenomeno in ambito scolastico, a tutela dei minori.

Bullismo e Cyberbullismo ( versione informatica del bullismo ) sono  due modalità di comportamento che, attraverso un modo palese ed invisibile  (attuato mediante gli strumenti della rete ) di agire, perseguono il medesimo fine di arrecare violenza  ed umiliazione a soggetti presi di mira ( vittime ), attraverso: -  spregevoli soprannomi; - parolacce o insulti ( 12,1% ); - derisione  per l’aspetto fisico e/o il modo di parlare e di vestire (6,3 % ) e, secondo un arbitrario metro di giudizio, verso chi evidenzia un presunto anomalo orientamento sessuale, un comportamento non in linea con la più seguita  tendenza  trasgressiva o  manifesta una non comune diligenza nell’impegno scolastico; - diffusione di maldicenze ( 5,1 % ); - esclusioni per le proprie opinioni ( 4,7 % );  - aggressione con spintoni, botte calci e pugni ( 3,8 % ).

Fenomeni per nulla trascurabili, se si considera che, secondo dati dell’ISTAT, risalenti al 2014, nei 12 mesi precedenti,  più del 50 % di ragazzi/e  compresi nella fascia di età  dagli 11 ai  17 anni (Arco temporale che va dalla 5° elementare al 3° anno degli  istituti  scolastici superiori ), è stato/a vittima di episodi offensivi, non rispettosi e/o violenti da parte di coetanei. Il 19,8 % subisce più volte al mese tipiche azioni di bullismo, mentre per il 9,1 % tali atti si ripetono con cadenza settimanale.

Comportamenti, che minano l’autostima e la dignità delle vittime che, alla lunga, possono portare a condizioni di: ansia, irreversibile depressione, autolesionismo o, addirittura, di suicidio o  di tentato suicidio, come, da recente, verificatosi a Palermo, in una classe di 2a media, dove un ragazzino si è cosparso di liquido infiammabile, con l’intento di darsi alle fiamme.

Disagi e manifestazioni che vengono favorite dalla vulnerabilità tipica della pre-adolescenza e dell’adolescenza, quando i ragazzi e le ragazze affrontano il primo distacco dalla famiglia, il contrasto con le figure adulte ed avvertono  il bisogno di conferme, integrazione ed accettazione nell’ambito del gruppo dei pari.

Il bullo ed il cyberbullo non esulano da questa condizione, anzi, gli studiosi dell’argomento, sostengono che siano degli adolescenti insicuri che hanno una bassa autostima e degli incapaci di gestire un pacato confronto. Incapacità che li porta a compiere azioni oltraggiose nei confronti di chi appare più debole, per tentare di suscitare manifesta o silenziosa  approvazione,  nell’ambito del  gruppo,  ed illudersi di trovare  conferma che la decisione intrapresa sia quella giusta per farsi rispettare e per piacere agli altri.

Falsa convinzione questa, in quanto, generalmente, ciò è dovuto non alla condivisione dell’aggressione esercitata nei confronti della “ vittima”, ma  all’atteggiamento di indifferenza o di mancanza di coraggio che gli adolescenti presenti o consapevoli alla/dell’azione lesiva manifestano  nell’astenersi di informare i soggetti in grado di innescare il meccanismo di un intervento ostativo, quali: genitori, insegnati o soggetti responsabili dei contesti in cui si verificano i fatti. ( come evidenzia l’esiguità delle denunce inoltrate alle autorità competenti).

Quindi, i ruoli coinvolti nella messa in atto dei così biasimevoli eventi risultano essere: il bullo o cyberbullo, la vittima ed il testimone.

Ma  qual è l’identikit del bullo e del cyberbullo?

 Il bullo, in genere, è un compagno di classe o d’istituto  della vittima con la quale ha un contatto corporeo e visivo diretto, ha un fisico generalmente prestante che usa con destrezza per fare del male, agisce in orario scolastico o lungo il percorso casa-scuola, il suo malefico operato viene raccontato ad altri studenti della stessa o di altre scuole, la sua disinvoltura a compiere le azioni viene stimolata dalle dinamiche di gruppo, ha bisogno di dominare le relazioni interpersonali e vede l’effetto reale  delle proprie azioni, verso le quali manifesta una indifferente consapevolezza e deresponsabilizzazione;

Il cyberbullo è un soggetto che esercita un tipo di attacco continuo ed offensivo, ai danni di altro soggetto, in versione informatica, cioè  tramite  l’uso di  strumenti elettronici: l’E-Mail, le Chat, i Blog, i siti Web e i Telefoni cellulari, che gli consentono  un campo d’azione ambientale e temporale illimitato; normalmente è anonimo ( il che impedisce alla vittima la possibilità di sapere con chi sta interagendo) ed invisibile ( anche se le moderne tecnologie, non cancellando completamente la tracciabilità della provenienza dei messaggi, consentono alla Polizia Postale di identificarli ); non necessita di disporre di un fisico prestante; la diffusione delle molestie e del materiale prodotto può avere un’estensione geografica senza limiti; manifesta un alto livello di disinibizione e di sadismo che gli permettono di mettere in atto online ciò che non si potrebbe permettere di compiere in condizioni di vita reale;  non potendo constatare direttamente l’effetto delle conseguenze delle sue azioni sulla vittima, denota una insufficiente consapevolezza delle conseguenze.

Le motivazioni del bullo e del ciberbullo derivano, in genere, da una sensazione di trascuratezza familiare e sociale che innescano il desiderio di protagonismo e di visibilità, finalizzati a tentare di  richiamare su di sé l’attenzione dell’ambiente circostante e dei media.

 Il genitore e gli educatori.

Con l’avvento di Internet e del progresso tecnologico il ciberbullismo ha consentito l’intensificarsi di scambi di immagini e registrazioni video calunnianti e compromettenti. Il che ha promosso il fenomeno del public shaming  ( umiliazione  pubblica ) del soggetto colpito sulla rete.

La gravità dell’impatto che l’aggressione cyber ( relativa  alla realtà virtuale o ad internet ) può avere sulla psiche della vittima è, ovviamente subordinata all’intensità ed alla frequenza degli atti di sopruso. Tant’è che  negli Stati Uniti, è stato coniato il nuovo termine: Ciberbullicide, motivato  dalle molte  vittime di aggressione psicologiche estreme, giunte al suicidio. Dai dati italiani raccolti attraverso il progetto  DAPHANE e tratti dalla letterature scientifica  inerente lo studio del  bullismo elettronico, emerge che: - la fascia di età maggiormente coinvolta in questo fenomeno è quella compresa fra i 13 e i 15 anni, secondo quanto emerge dalle percentuali dei seguenti dati statistici:

Atti cyber       F a s c e  d i  E t à  i n  a n n i
                         12 – 13     14 – 15     16 – 17

Cellulare           26,3           45,8           27,9

Internet            20,5           42,4           37,1

 

 - I prevalenti stati emotivi derivanti dagli attacchi ciber su studenti delle classi appresso indicate risultano essere:

Sentimenti                                  C l a s s i
cyber vittime       Elementari       Medie       Superiori       

Rabbia                       33,0%             34,4%          32,4%

Frustrazione             33,3%             31,6%           30,0%

Tristezza                   33,3%              24,6%           18,8%  

 

-Le Vittime si sono confidate con:

Nessuno                            43,7%

Un  amico                         26,8%

Un genitore                      15,5%

Insegnanti  ( in Italia )       9,6%

 

-Il  56 % dei Genitori non sono preoccupati che i loro figli possono essere vittime di bullismo elettronico, minimizzando l’impatto che questo fenomeno può avere nella vita dei ragazzi, e che il 19 % considera tali manifestazioni rare e quindi trascurabili. Mancanza di percezione che, inevitabilmente, causa la pregiudizievole assenza di supervisione e monitoraggio da parte dell’adulto.

Atteggiamento e convinzione questa alquanto superficiale ed  incoerente,  rispetto l’inconfutabile dimensione della gravità del fenomeno che, per contro, richiederebbe proprio, da parte dei genitori e degli educatori, l’affinamento della capacità di cogliere i segnali di malessere del/della ragazzo/a oggetto di molestie ( tendenza all’isolamento, scarsa voglia di seguire le attività scolastiche ed extrascolastiche, rifiuto del cibo e crollo del rendimento scolastico ), per capire se trattasi di normali sintomi di crisi adolescenziale o di altro genere, per poter intervenire, per tempo e adeguatamente al fine di scongiurare il pericolo di possibili gravi ed imprevedibili conseguenze.

Infatti, in considerazione della tendenza all’espansione della descritta grave  problematica sociale  definita epidemia silenziosa smaterializzata da Internet“ e della carenza, in atto, di rispondente consapevolezza, motivazione ed azioni in grado di recepire, ostacolare e controllare l’andamento dell’evolversi del preoccupante fenomeno, la Camera dei Deputati ha approvato la Legge 29 Maggio 2017 n° 71, che stabilisce una importante serie di misure di carattere educativo e formativo, finalizzate a favorire , particolarmente  tra i giovani, una maggiore consapevolezza del disvalore di comportamenti persecutori ed a colmare la deficitaria normativa sulla tutela delle vittime e sul recupero comportamentale degli aggressori , ed in particolare:

  • Prevede che il minorenne vittima di bullismo informatico che abbia compiuto 14 anni ( nonché ciascun genitore o chi esercita la responsabilità sul minore ) possa rivolgere istanza al gestore del sito internet o del social media o comunque al titolare del trattamento, per ottenere provvedimenti inibitori e prescrittivi a sua tutela: oscuramento, rimozione e blocco di qualsiasi altro dato del minore diffuso su internet. Se entro 24 ore il gestore  non avrà provveduto, l’interessato può rivolgere analoga richiesta al Garante per la protezione dei dati personali, che rimuoverà i contenuti entro 48 ore.
  • Istituisce un tavolo tecnico presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, per la prevenzione ed il contrasto del ciberbullismo, anche attraverso periodiche specifiche  campagne informative e di  sensibilizzazione; 
  • Adotta, Dal 18 Settembre 2017, a cura del MIUR (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ), con la collaborazione della Polizia Postale,  delle linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del ciberbullismo nelle scuole;
  • Individua, fra i Docenti di ogni Istituto scolastico, un referente con il compito di coordinare le iniziative di prevenzione e di contrasto del ciberbullismo, avvalendosi anche dalla collaborazione delle Forze di Polizia e della collaborazione  delle Associazioni e dei Centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio;
  • Prevede, per il triennio 2017 – 2019, la formazione del personale scolastico e la promozione di un ruolo attivo degli studenti ed ex studenti;
  • Promuove, a cura dei Servizi territoriali, delle Associazioni e degli enti che perseguono le finalità della legge, progetti personalizzati per sostenere le vittime di ciberbullismo e a rieducare, anche attraverso l’esercizio di attività riparatorie o di utilità sociale, i minori autori di ciberbullismo;
  • Sancisce l’obbligo del Dirigente scolastico che venga a conoscenza del verificarsi di episodi di ciberbullismo, in ambito scolastico, di informare tempestivamente i genitori dei minori coinvolti e di attivare adeguate azioni educative;
  • Applica, fino a quando non sia stata proposta  querela o presentata denuncia per reati di cui agli articoli 594,595 e 612 del codice penale  ( ingiuria, diffamazione, minaccia o trattamento illecito di dati personali commessi, mediante internet, da minorenni ultraquattodicenni nei confronti di altro minorenne ), la disciplina sull’ammonimento del Questore, per la quale, il Questore, assunte le necessarie informazioni dagli organi investigativi e sentite le persone informate dei fatti, potrà convocare il minore responsabile accompagnato da almeno un genitore, per ammonirlo oralmente ed invitarlo a tenere una condotta conforme alla legge.

 

Intanto, in attesa dell’esito della messa in atto dei provvedimenti previsti dalla descritta legge e per evitare di incorrere nei compromettenti  provvedimenti disciplinari previsti dalla stessa, chi scrive propone agli attuali e potenziali bulli e ciberbulli, prima di proseguire o apprestarsi a compiere delle aggressioni o produrre azioni denigratorie o persecutorie, di riflettere sulle conseguenze che le stesse causerebbero se fossero rivolte a loro, oppure quali vantaggi morali e materiali trarrebbero se, invece di ricevere offese, venissero loro rivolte manifestazioni di solidarietà, di comprensione  e di protezione.

 Dall’auspicabile immedesimazione sugli effetti delle accennate opposte sensazioni, ci si augura possa scaturire la convinzione che la decisione più saggia e conveniente, per acquistare edificanti e veritieri consensi, lusinghieri riconoscimenti e fondata autostima, è quella di prestare soccorso, e no di acuire o creare  condizioni di disagio o di sofferenza ai propri simili. Concordemente con i canoni comportamentali dell’Uomo, secondo i quali,  all’azione più meritoria di prodigarsi, disinteressatamente, ad aiutare il Prossimo, si contrappone la manifestazione di vigliaccheria, che trova riscontro nell’esternazione di indifferenza, disprezzo od oltraggio, rivolta a chi versa in condizioni di difficoltà o vulnerabilità.

 

articolo redatto da Domenico Brancato

La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LE ESTERNAZIONI PARTITICHE , INTESA COME SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APARTITICO, ovvero non siano di parte. 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APARTITICI  che prestiamo attenzione alle esigenze della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione partitica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.