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Omaggio a Gigi Proietti

Omaggio a Gigi Proietti Copertina (452-0-0)
Eleonora Persichetti

Sala Teatro Vittoria – Parco Villa Desideri, Marino - Venerdì 25 giugno 2021 ore 20
Ciao Principale! Omaggio a Gigi Proietti
 
 
Venerdì 25 giugno alle ore 20 si terrà presso la Sala Teatro Vittoria nel Parco Villa Desideri di Marino il saggio-spettacolo di fine Laboratorio Teatrarte Stagione Teatrale 20_21
 
Un omaggio al maestro di teatro e di vita, venuto a mancare pochi mesi orsono. Una carrellata di suoi testi e sue interpretazioni - dal famoso “Saùna” e “Quest’Amore” a “Il Testamento” di Kriton Athanasulis e il celeberrimo monologo di Marcantonio - inframezzata da lacerti di testimonianze audiovisive e proiezioni.
 
Nel giugno del 2018, quindi ben 31 anni dopo la fine della scuola di Proietti, ricevo una proposta da un ex compagno di corso : "Vogliamo rivederci tutti?" Io tremo all'idea. Mi sembra tanto una versione nostrano-teatrale de' "Il Grande Freddo" oppure "Compagni di Scuola", insomma quelle rimpatriate tra il nostalgico, melanconico e diciamolo pure, patetico. Siamo tutti grandi, ormai, la vita si è asciugata su di noi, lasciando strati amari di salsedine ma anche gravando le nostre spalle con felici fardelli. Insomma il meccanismo si mette in moto. Dopo quintali di telefonate, WhatsApp, chi può, chi no, chi non ha tempo, chi abita a centinaia di km da Roma (il bando per il Laboratorio di Esercitazioni Sceniche era nazionale) ...insomma per farla breve riusciamo ad organizzare una cena all'osteria For De Porta di Marco Fabi a Marino. E poi, mezzi brilli andiamo tutti alla Sala Teatro Vittoria. Li vedo lì, sul palco, i miei compagni di gioventù, come siamo cambiati…la vita ci ha migliorati, meno spocchia e presunzione di quando avevamo 23 anni al Laboratorio ed eravamo veramente convinti di avere il mondo in mano. Qualcuno propone: “Facciamo uno spettacolo…? Insieme… di nuovo insieme! Rimettiamo in piedi il saggio del 1987...” Naturalmente non l'abbiamo fatto, non si poteva fare. Ma mi è stato di stimolo, un idea che ha cominciato a ronzare nella testa... ci sono progetti che tengo nel cassetto da anni. Poi la sciagura a novembre scorso e allora mi son detta “Ora o mai più!” Certo, emozione e sentimenti si alternano, ritornano alla mente quegli anni verdi. Ne è passata, come si suol dire, di acqua sotto i ponti. Misurarsi con un maestro è sempre complicato quando sei giovane, sei vulnerabile al suo giudizio, se possiedi strumenti critici può essere che il maestro non li comprenda o non li accetti. E’ come avere un padre ingombrante. Insomma in questo umore composito, in autunno propongo ai miei allievi che entusiasti accettano. In tutta Roma e nel Lazio proliferano iniziative sul maestro, benvengano, è la riprova del profondo affetto che la gente nutre per lui. Perché "Ciao Principale!"? Questo lo scoprirete venendo a teatro venerdì 25. Ultimi posti disponibili, per info e prenotazioni: salateatrovilladesideri@gmail.com; whatsapp 328 94 768 67

Da 31 dicembre sarà più difficile riconoscere la pasta esente dalla dannosa presenza del GLIFOSATO

Da 31 dicembre sarà più difficile riconoscere la pasta esente dalla dannosa presenza del GLIFOSATO Copertina (1.567-0-0)
Domenico Brancato

 
 
PERCHE’ DAL 31 DICEMBRE 2021 SARA’ PIU’ DIFFICILE RICONOSCERE LA PASTA SENZA IL NON INNOCUO.… “GLIFOSATO”?
 
Ciò è imputabile alla conseguenza della scadenza dell’obbligo dell’etichettatura italiana ed all’entrata, al primo Gennaio 2022, del Regolamento Europeo 2018/775, che stabilisce l’obbligo di indicare l’origine dell’ingrediente principale con il quale viene prodotto un determinato alimento (il grano, nel caso della pasta), ma solo se tale origine è diversa da quella che si vede nella confezione.
 
La Coldiretti (Organizzazione degli Imprenditori Agricoli a livello nazionale ed europeo), in proposito, spiega che il Decreto prevede che le confezioni di pasta secca, prodotte in Italia, debbano indicare il nome del Paese nel quale il grano viene coltivato e in quello dove viene molito. Qualora la provenienza e la molitura avvengano in più Paesi, a seconda dei casi, possono essere utilizzate le seguenti diciture: Paesi UE (facenti parte dell’Unione Europea); Paesi non UE; e Paesi UE e non UE. Inoltre se il grano duro è coltivato per almeno il 50 % in un solo Paese, come ad esempio in Italia, si può usare la dicitura: “Italia e altri Paesi Ue e/o non UE.
 
Ed allora, conclude la Coldiretti, affinché il consumatore possa orientarsi verso l’acquisto di una vera pasta Made in Italy al 100% (prodotta integralmente in Italia), non gli rimane che scegliere le confezioni che riportano le indicazioni “Paese di coltivazione del grano: Italia” e “Paese di molitura: Italia”.
 
Per fornire, però, dei riferimenti più espliciti si ritiene opportuno riportare una lista dei più diffusi marchi di pasta presenti nella grande distribuzione, stilata da GreenMe (In armonia con la Terra), controllando le etichette delle confezioni in cui, per legge, le aziende produttrici sono obbligate a dichiarare la provenienza del grano, secondo come di seguito indicato: Agnesi mix unico di grani duri di regioni italiane; Alce Nero grani duri biologici coltivati in Italia; Barilla sul sito del marchio si legge che: ”per i formati classici della pasta destinata al mercato italiano, Barilla utilizza grano 100 % italiano selezionato”; Baronia con grano duro selezionato , esclusivamente italiano; Conad la pasta biologica della linea ”Verso Natura” è prodotta con semola 100 % italiano; Divella la linea integrale usa 100 % grano italiano; Eurospin la “Pasta Tre Mulini” della linea “Bronzo”, la linea Pasta biologica e le Tronfie integrali sono realizzate con semola di grano duro 100 % italiano; Girolomoni ottenuta esclusivamente con grani duri di origine biologica coltivati in Italia; Granoro , linea Dedicato utilizza 100 % grano pugliese; Granono, linea Bio utilizza 100 % grano biologico coltivato in Italia; La Molisana di solo grano italiano coltivato in Molise, Puglia, Marche, Lazio e Abruzzo; La Pasta di Camerino grano 100 % italiano; Libera Terra grano duro biologico del sud Italia; Liguori grani duri 100 % italiani ad alto contenuto proteico, coltivati nei campi del Tavoliere delle Puglie, della Basilicata, del Molise e delle Marche; Pasta Armando di grano di filiera 100 % italiano; Pasta COOP, linea Fior Fiore di semola di grano duro di origine italiana; Pasta Despar Premium 100 % grano italiano; Rummo, linea Intergale e Biologica realizzate con grano 100 % italiano nel rispetto dell’ambiente; Valle Del Grano prodotta esclusivamente con grani duri siciliani; Vivi Verde Coop ottenuta da grano duro biologico 100 % italiano; Voiello con grano aureo, grano duro 100 % italiano.
 
Considerato che l’Italia, per mantenere il ruolo di leader mondiale del mercato della pasta, necessita di circa 5,8 - 6 milioni di tonnellate di grano duro, a fronte di una produzione annua di 3,8 – 4 milioni di tonnellate ( 60 – 70%). Il che comporta la necessità di ricorrere all’importazione, a seconda dell’andamento della stagione e della qualità dei raccolti, di 2 – 2,5 milioni di tonnellate (30 – 40 %). Per cui, soltanto parte della pasta può essere prodotta interamente con grano esclusivamente italiano, mentre l’altra parte, necessariamente, deve comprendere grano importato da altri Paesi, quali: Usa, Canada, Russia e Australia.
 
Cioè, Paesi nei quali (a differenza dell’Italia dove la semina avviene in Autunno e la raccolta in Estate, con un processo di maturazione totalmente naturale, propiziato dalla mitezza del clima e dal benefico influsso del sole) il ciclo vegeto-produttivo del grano, per evitare la rigidità del clima, si svolge dalla Primavera - Estate (Aprile-Giugno) all’Autunno (Settembre-Novembre), con l’appassimento delle piante e delle spighe provocato con trattamenti preharvest (poco prima del raccolto), a base dell’erbicida “Glifosato”. In questo caso, però, impiegato come disseccante. Disseccante che viene assorbito non solo dalla pianta, ma anche dal seme (cariosside), e che con la molitura viene inevitabilmente trasferito nella farina e nella semola destinate alla produzione della pasta.
 
Ma a cosa è dovuta la preoccupazione per la presenza di Glifosato nell’alimento che il 99% degli italiani consumano e di cui, secondo il sondaggio Statista Global Consumer Survey (Indagine Globale di Statistica sui Consumatori), l’83% lo comprende, addirittura, nel menù giornaliero, tanto da ingerirne, stando ai dati resi noti dall’Unione Italiana Food (cibo), un quantitativo medio annuo pro-capite di 23-25 Kg?
 
La risposta all’interrogativo trova rispondenza nella composizione chimica del Glifosato (prodotto dalla Monsanto, ma da recente acquisito dalla multinazionale farmaceutica Bayer e commercializzato con il nome di Roundup e Accord e Rodeo da altre Aziende), che è l’erbicida più economico e più usato al mondo, compresa l’Italia (dove viene impiegato, in particolare, prima della semina delle graminacee, delle colture industriali e nei frutteti intensivi, rispettivamente: per impedire la crescita ed eliminare la vegetazione infestante), caratterizzato da un formulato Aminofosforico della glicina (C3H3NO5P) che, alla fine del 2017, è stato riautorizzato dall’Unione Europea, per altri 5 anni, nonostante: - il voto contrario dell’Italia (dove la campagna “Stop Glifosato” comprende 45 importanti adesioni, fra cui: Slow Food, Associazione Culturale Pediatri e ISDE -Associazione Italiana Medici per l’Ambiente) ed altre 8 nazioni; - l’IARC (Azienda Internazionale per la Ricerca sul Cancro), l’avesse classificato come cancerogeno e poi, su pressione dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), declassato a “probabilmente cancerogeno”(più precisamente come “2a”, ossia agente la cui cancerogenità è confermata sugli animali, ma non sull’uomo), anche se l’esistenza di studi indipendenti ne abbiano rilevato la sua pericolosità; - sia stato ritenuto, anche se contrariamente al giudizio dell’EFESA, sicuramente un interferente endocrino, come dimostrano le problematiche a livello ormonale e renale rilevate nelle zone di massiccia utilizzazione ( vedi Trentino e Veneto: sedi di produzioni intensive di mele); - la sua assunzione favorisca la prevalenza estrogenica (capacità di stimolare la comparsa e il mantenimento dei caratteri sessuali femminili), tanto nell’uomo, nel quale determina l’abbassamento del livello di testosterone con rischio di femminilizzazione, con perdita di potenza e libido e acquisizione di morfologia del corpo di tipo femminile, quanto nella donna, dove sviluppa una predisposizione al cancro degli organi sessuali. Problematiche queste che assumono una maggiore gravità quando interessano i bambini; - l’oncologa Patrizia Gentilini, componente del Comitato scientifico dei Medici per l’Ambiente, abbia dichiarato: “Ci sono numerosi dati sperimentali su cellule placentari ed embrionali umane che dimostrano come il Glifosato induca necrosi e favorisca la morte cellulare programmata, e quindi trattasi di una sostanza genotossica (che danneggia l’informazione genetica all’interno di una cellula), oltre che cancerogena; - diversi studi e ricerche abbiano evidenziato, come dichiarato a “Il Salvagente” (Mensile dei Consumatori) dal Direttore scientifico dell’Istituto Ramazzotti dottoressa Fiorella Belpoggi, che l’esposizione a questa sostanza possa risultare dannosa, anche a dosi molto basse nei confronti del 54 % delle specie batteriche intestinali, delle donne incinte (perché potrebbe attraversare la placenta e raggiungere il feto) e per l’aumento del rischio di cancro al seno.
 
Dosi che, come ha dimostrato l’analisi eseguita da “Il Salvagente” sugli “spaghetti al Glifosato”, è possibile rinvenirle anche nella pasta prodotta con grano al 100% italiano. Poiché, trattandosi di un erbicida altamente volatile, si diffonde copiosamente nell’aria, contaminando facilmente le colture limitrofe a quelle alle quali è destinato il trattamento. Però, se tali condizioni possono accidentalmente verificarsi quando la pasta è prodotta con grano totalmente italiano; si verificano, pur se nella misura dei limiti di legge, normalmente nella pasta prodotta con grano proveniente da paesi non europei (e dal Canada, in particolare).
 
Dosi, il cui effetto non va valutato soltanto in funzione della quantità di Glifosato ma, come precisa l’oncologa ed ematologa Patrizia Gentilini, membro dell’ISDE (Associazione Italiana Medici per l’Ambiente), in rapporto all’effetto cocktall (miscela). Ossia alla probabile ulteriore imprevedibile formazione di composti derivanti dalla reazione fra i principi attivi dell’insieme dei fitofarmaci.
 
Tuttavia, allo stato attuale, la scelta di marchi che prevedono l’ impiego della materia prima interamente nazionale, si ritiene sia l’unica che possa consentire la quasi totale garanzia della genuinità del prodotto. Perché, per avere la certezza della totale assenza di residui inquinanti, bisognerà attendere che gli Organismi politici europei facciano prevalere il loro potere e dovere istituzionale di protezione della salute della popolazione, sulle pressioni delle lobby mirate a realizzare esclusivamente ingenti profitti. Prescindendo, egoisticamente e spregiudicatamente, dalle attestazioni scientifiche che testimoniano le gravi conseguenze che arrecano alle persone a all’Ambiente.
 
Poichè, come ricordato da Giovanni Battista Girolomoni, presidente dell’omonima azienda pioniera del biologico in Italia, fin quando la tecnica di coltivazione biologica non sarà attuata in maniera generalizzata e nell’ integrale rispetto del relativo disciplinare, non potremo liberaci definitivamente, non solo della nocività dei citati residui di pesticidi industriali nei prodotti alimentari; ma soprattutto dalla pregiudizievole contaminazione dell’ambiente.
 
Ambiente che, attraverso il naturale processo biochimico di assorbimento del maggior componente dei “gas serra” (L’anidride carbonica -CO2-), da parte dell’esclusiva prerogativa (fotosintesi clorofilliana) propria dell’universo vegetale, rappresenta ancora l’unico considerevole antidoto in grado di contenere, anche se in parte, l’entità della gravità degli effetti prodotti dalle sempre più frequenti e devastanti anomalie climatiche.

A proposito di EcoCentro. Un appuntamento importante

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Alessandra Benassi

Da quello che ho letto e sentito finora, ho capito una cosa determinante: l’EcoCentro non è una discarica
E penso che, anche se da più parti arrivano voci che la sua ubicazione sia stata già decisa in una delibera precedente a questi incontri, sia molto interessante il fatto che la decisione finale avvenga attraverso la libera espressione dei cittadini.
Una buona risposta a queste osservazioni da parte dell’Amministrazione Comunale sarebbe quella di invitare e far partecipare allo spoglio delle schede di voto i rappresentanti dei vari Comitati di Quartiere e delle Associazioni Ambientali che sono presenti nei territori interessati. Un chiaro esempio di trasparenza!
Per opportuna informazione, allego a questo articolo il Documento Informativo prodotto dal Comune di Marino, nel quale vengono evidenziate le caratteristiche che deve avere un impianto di questo tipo, nonchè alcune foto che evidenziano la l’assoluta assenza di impatti nocivi sull’ambiente, oltre ad una descrizione dei possibili siti di installazione degli impianti.
A mio avviso, in questo documento mancano indicazioni circa i costi orientativi cui si andrebbe incontro, per cui penso che per la scelta della più corretta ubicazione del sito di installazione, visto che non sembrano applicabili argomenti relativi ad un eventuale danno ambientale o anche estetico, potremo basare la nostra valutazione essenzialmente sulla facilità di movimento dei mezzi e sull’accessibilità a tale impianto, intesa come percorribilità delle strade, possibili ingorghi al traffico, ecc.
Un appuntamento per tutti: sabato 13 Gennaio presso la scuola Vivaldi, dalle 12 alle 18 per chiedere chiarimenti ed esprimere il vostro parere.
 
 In allegato: Presentazione Ecocentro assemblee v1 (PDF)  

Coronavirus: ecco la tecnologia per assicurare le cure e limitare i contagi

Coronavirus: ecco la tecnologia per assicurare le cure e limitare i contagi Copertina (1.230-0-0)
Eleonora Persichetti


SVILUPPATA IN ITALIA LA PRIMA PIATTAFORMA DIGITALE A SUPPORTO DELLA LOTTA CONTRO IL CORONA VIRUS. E’ GIA’ PRONTA E FUNZIONANTE: IN 2/3 DEI CASI L’ETÀ MEDIA È DI 81 ANNI CON LA CONCOMITANZA DI PIÙ PATOLOGIE PREESISTENTI
 
 
 

Con la finalità di fornire un contributo alla prevenzione ed al contrasto di Covid-19, Plusimple.com ha messo a disposizione una piattaforma per aiutare la rete sanitaria a coordinarsi meglio ed a supportare il cittadino nella continuità assistenziale.
 
 
 
(AJ-Com.Net) - «Il governo ha emanato misure cautelative per limitare il contagio, ma queste misure non bastano: l’evoluzione dei contagi da Corona Virus sta mettendo a dura prova il sistema sanitario italiano» sottolineano gli esperti del comitato medico di Plusimple, società innovativa di sanità digitale che ha deciso di offrire gratuitamente supporto e know-how per fronteggiare in maniera più agile l’attuale emergenza sanitaria.
 
Attraverso SupportoCoronaVirus.it l’apposita piattaforma di supporto per l’emergenza, Plusimple mette a disposizione uno spazio web accessibile gratuitamente a tutti per eseguire un test di autovalutazione redatto dall’Ordine dei Medici di Salerno.
 
Inoltre l’app e l’iscrizione in piattaforma, già gratuita per i pazienti ed i cittadini, viene resa gratuita anche per tutte le strutture sanitarie, pubbliche o private, nonché per i medici ed i centri medici, proprio per valorizzare il ruolo della comunicazione digitale certificata GDPR in un momento di grave importanza come questo.
 
Plusimple.com già ad oggi conta più di 600 medici ed 11 mila pazienti. Attraverso SupportoCoronaVirus.it diventa inoltre possibile accedere ad informazioni certificate per dirimere dubbi e condividere procedure riguardo prevenzione e riscontro dei sintomi del Corona Virus.
 
Secondo quanto hanno potuto appurare gli analisti della piattaforma, il dato generale di letalità è attualmente più alto nella popolazione italiana rispetto a quella cinese. L’età media della popolazione italiana è infatti maggiore (44 anni in Italia contro un’età media di 37 anni in Cina) e questo fattore contribuisce al possibile inasprirsi dei dati.
 
Insomma, in Italia c’è un maggior numero di malati con età superiore agli 80 anni. «Ed è proprio dopo gli 80 anni e in persone con importanti patologie pre-esistenti che avvengono i due terzi dei decessi» aggiungono i medici di Plusimple.com, che in questi giorni è stata inserita dalla Think Pink Europe tra le 5 migliori società di sanità digital per la lotta contro il tumore al seno.
 
Nel dettaglio -secondo quanto rileva Plusimple.com- in Italia la mortalità da Corona Virus è pari a zero per le fascia di età da 0 a 58 anni, per salire gradualmente allo 0,1% tra i 50 ed i 59 anni, all’1,4% tra i 60 ed i 69 anni, al 4% tra i 70 ed i 79 anni, all’8,2% tra gli 80 e gli 89 anni ed al 14,3% oltre i 90 anni, nonostante la patologia possa manifestarsi in forma aggressiva in tutte le età.
 
Altro fattore determinante ai fini della letalità del virus è la concomitanza di più patologie preesistenti: la mortalità da Corona Virus nel 60% dei casi si ha in pazienti che presentano 3 o più patologie e nel 19% in pazienti che ne presentavano 2.
 
«Nel momento di emergenza che stiamo vivendo è indispensabile assicurare le cure ma anche limitare i contagi» sostengono i medici della piattaforma. E proprio grazie a Plusimple.com il rapporto con il proprio medico avviene in remoto: più rapido e più sicuro, riducendo così il rischio di contagio.

«Plusimple significa più semplice perché crediamo che una sanità con meno passaggi e meno ostacoli sia più valore per tutti» sostengono i fondatori della start-up che è già stata classificata dall’EIT Health – agenzia innovativa dell’Unione Europea - tra le 15 società di sanità digitali più promettenti d’Europa.
 

AL VIA LA RACCOLTA STRAORDINARIA DI INGOMBRANTI E VERDE

(1.343-0-0)
Eleonora Persichetti

COMUNICATO STAMPA

MULTISERVIZI DEI CASTELLI DI MARINO: “AL VIA LA RACCOLTA STRAORDINARIA DI INGOMBRANTI E VERDE. DAL 25 NOVEMBRE AL 30 DICEMBRE ISOLE ECOLOGICHE OGNI WEEKEND”

 

 

La “Multiservizi Dei Castelli di Marino” rafforza il servizio di pulizia e decoro della città, mettendo a disposizione dei cittadini un calendario straordinario per la raccolta dei rifiuti ingombranti e del verde. Da domenica 25 novembre e fino al 30 dicembre, infatti, nei weekend si provvederà all’apertura di punti di raccolta per consentire ai residenti di smaltire correttamente porte, armadi, letti, divani, materassi e mobilio in generale; rifiuti elettronici ed elettrodomestici e piccole apparecchiature (purchè integre e non smontate); potature di alberi, sfalci di erba, ramagli e foglie ecc.

 

Si inizia domenica 25 novembre con l’apertura straordinaria dell’isola ecologica di Marino in via Ferentum, dalle ore 7 e fino alle 13. L’appuntamento sarà garantito -  in questo luogo e nella stessa fascia oraria - anche le domeniche successive fino alla fine del mese di dicembre (precisamente il 2. il 9, il 16, il 23 ed il 30 dicembre). Qui sarà possibile smaltire sia rifiuti solidi ingombranti che verde.

I sabati, invece, a partire dall’1 dicembre e a seguire anche il 15, il 22 ed il 29, la raccolta avverrà a Frattocchie, nella piazza Grande Torino, con orario 8-16. Qui sarà possibile conferire solo rifiuti ingombranti.

 

Si tratta di interventi straordinari che rientrano nel nuovo piano operativo della Multiserivizi dei Castelli di Marino, un progetto che mira ad avviare una rivoluzione culturale ed ambientale in città. Già con l’avvio della raccolta differenziata porta a porta in pochi mesi l’azienda è riuscita a coprire oltre la metà della popolazione residente, rivoluzionando la maniera di concepire i rifiuti e di gestirli come risorse e non più come peso. Un progetto ambizioso che mira, sul lungo periodo, ad una migliore gestione della raccolta, ad un aumento considerevole della percentuale di differenziata prodotta e alla possibilità di avere  una tariffa che premierà gli utenti più virtuosi oltre che, naturalmente, ad un miglioramento evidente del decoro e della pulizia delle strade. Per riuscire, però, ad ottenere i risultati sperati e benefici reali per il territorio la Multiservizi dei Castelli di Marino chiede la collaborazione dei cittadini affinchè quella intrapresa possa diventare “la sfida di tutti”.

 

L’iniziativa delle isole ecologiche straordinarie è stata ideata non a caso, a corollario di una serie di azioni intrecciate che mirano tutte allo stesso obiettivo: più servizi e più risultati.

 

Ricordiamo che per chiarire dubbi e fornire assistenza sulla nuova raccolta differenziata porta a porta e su ogni problematica inerente lo smaltimento del rifiuti sono stati messi a disposizione degli utenti diversi canali: a partire dall’ ECOSPORTELLO che risponde al numero verde 800154952 per arrivare all'app MUNICIPIUM (scaricabile sia da Google Play che da App Store) che contiene informazioni su calendari, zone servite ed istruzioni sul corretto conferimento dei rifiuti.

 

DI SEGUITO IL CALENDARIO DELLE ISOLE ECOLOGICHE STRAORDINARIE PERVISTE DA 25 NOVEMBRE E FINO AL 30 DICEMBRE

 

  1. Nell’isola ecologia di Marino di via Ferentum n.1, con orario 7-13 sarà possibile conferire sia i RIFIUTI INGOMBRANTI CHE IL VERDE nei seguenti giorni:

 

DOMENICA    25/11/2018

DOMENICA    02/12/2018

DOMENICA    09/12/2018

DOMENICA    16/12/2018

DOMENICA    23/12/2018

DOMENICA    30/12/2018

 

  1. A Frattocchie, invece, nella Piazza Grande Torino – con orario 8/16 – sarà possibile conferire I RIFIUTI INGOMBRANTI  nei seguenti giorni:

 

SABATO ….01/12/2018

SABATO ….15/12/2018

SABATO ….22/12/2018

SABATO ….29/12/2018

Immigrazione, il 58% degli italiani è «preoccupato»

 Immigrazione, il 58% degli italiani è «preoccupato» Copertina (955-0-0)
Eleonora Persichetti

Ma per tre connazionali su quattro chi scappa da guerre e terrorismo «va accolto»

In vista della Giornata internazionale della tratta di esseri umani in programma il 30 luglio, Doxa torna a indagare l’atteggiamento degli italiani nei confronti del fenomeno dell’immigrazione. Oggi 6 italiani su 10 sono «preoccupati», ma a dicembre 2017 erano 8 su 10.

 

In vista della Giornata internazionale della tratta di esseri umani in programma il 30 luglio, Doxa torna a indagare l’atteggiamento generale degli italiani nei confronti del fenomeno dell’immigrazione scoprendo che il 58% dei nostri connazionali è «molto o abbastanza preoccupato». A dicembre 2017 tale soglia si attestava al 78%, dunque era superiore di 20 punti. Le più preoccupate sono le donne (65%). Mentre non si rilevano differenze sostanziali in base all’età degli intervistati o, ancora, rispetto all’area geografica di residenza. Unica eccezione: le città con oltre 100 mila abitanti, dove i «preoccupati» sono il 63% (+5% sulla media nazionale). Altra evidenza: il grado di preoccupazione decresce con l’innalzarsi del titolo di studio (solo un laureato su 2 è «preoccupato», mentre tra i possessori di licenza di scuola media inferiore tale soglia arriva al 60%). Ma per un italiano su 2 «gli immigrati rappresentano una risorsa per il Paese» con uno scostamento di 8 punti rispetto ai risultati di pochi mesi fa (44% di «molto o abbastanza d’accordo» a dicembre 2017, 52% a luglio 2018).

 

FOCUS SULLA SICUREZZA — Ordine pubblico e sicurezza sono gli aspetti che più incidono sul livello di preoccupazione degli italiani. Lo afferma il 48% degli intervistati. Con picchi del 54% tra gli over 54 e del 55% tra gli abitanti del Nord-Est. Ma è proprio dalle regioni del Nord-Est che arriva anche l’appello più sentito perché si distingua tra profughi e immigrati regolari, da una parte, e clandestini, dall’altra. Lo chiede l’83% degli intervistati di Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto-Adige e Veneto contro una media nazionale del 77%. Per quel che concerne le classi d’età i più orientati al distinguo sono i 35-54enni (82%). E ancora: proprio nello zoccolo duro della popolazione attiva italiana l’idea che gli immigrati rappresentino una minaccia per l’occupazione trova minore terreno fertile. A pensarlo è il 24% degli intervistati. Mentre tra gli over 54 tale incidenza arriva al 35%. Anche in questo caso il livello d’istruzione gioca un ruolo chiave: lo pensa l’11% dei laureati contro il 39% di coloro che non sono andati oltre la terza media.

 

SI’ ALL’ACCOGLIENZA PER CHI E’ IN PERICOLO — Questioni singole a parte, i dati Doxa mostrano che lo spirito d’accoglienza degli italiani non è in discussione. Per il 75% degli intervistati chi scappa da guerre e terrorismo «va accolto». A dicembre 2017 tale percentuale si attestava al 70%. Campioni di solidarietà sono i 15-34enni, ossia i millennial, con l’85% di risposte affermative. Mentre a livello geografico sono gli abitanti del Centro Italia i più propensi all’accoglienza con una percentuale di consenso pari all’83%. È curioso notare come alla domanda su un eventuale richiesta da parte delle istituzioni di ospitare dei migranti nel proprio quartiere il livello di preoccupazione su base nazionale scenda al 33%. Era pari al 45% a fine 2017. Anche in questo caso molto più «aperti ad ospitarli» risultano i laureati (19% di tasso di preoccupazione), ma anche i giovani (29% i «preoccupati» under 35) e i residenti nelle grandi città (31% nei centri con oltre 100 mila abitanti). Che il tema vero sia diverso da quello dell’accoglienza?

A cura di Eleonora Persichetti

Agevolazione a favore dei pendolari per il 2019

Agevolazione a favore dei  pendolari per il 2019 Copertina (817-0-0)
Domenico Brancato

La legge di bilancio n. 205/2017 ha introdotto il “Bonus  trasporti” consistente nella detrazione Irpef del 19 %  inerenti  le spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locali, regionali e interregionali, fino ad un costo annuo di 250 euro.

L’agevolazione riguarda sia le spese sostenute direttamente che per conto dei familiari fiscalmente a carico del contribuente, purché documentabili attraverso i titoli di viaggio (biglietti) o l’abbonamento e  la relativa documentazione del  pagamento.

Per beneficiare della detrazione quindi i contribuenti dovranno conservare i  titoli di viaggio e la documentazione attestante la data del pagamento, mentre  nel caso di abbonamento nominativo, sullo stesso dovrà  essere riportata la durata e l’importo corrisposto. Se, invece, l’abbonamento non è nominativo, il contribuente dovrà provvedere a corredarlo di un’autocertificazione finalizzata a specificare la destinazione dell’acquisto: per sé o per un  familiare a suo carico.

 

 

 

Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato

 

Il Centro anziani di Cava dei Selci diventa APS

Il Centro anziani di Cava dei Selci diventa APS Copertina (1.698-0-0)
Umberto Porrino

La nuova sede del Centro Anziani di Cava dei Selci, realizzata all’interno del Parco della Pace, è stata inaugurata il 4 luglio del 2020.
Il Centro, non potendo effettuare nessun tipo di attività, causa covid, e non potendo eleggere un nuovo consiglio di amministrazione, anche perché in attesa di adeguarsi alle nuove normative emanate dalla Regione Lazio riguardante il terzo settore del volontariato, è stato dato in affidamento al Presidente del Comitato di Quartiere.
Durante questa fase di attes,a il Comune ha emanato un nuovo regolamento adeguandolo alle normative emanate dalla Regione Lazio.
 
Il Centro Anziani, adeguandosi alle nuove norme, viene trasformato in APS (Associazione di Promozione Sociale) ed elegge il nuovo direttivo.
Vengono eletti:
Presidente: Umberto Porrino
Consiglio Direttivo: Buccini Antonio, D’Amore Angela, Durante Marika, Mercuri Ascenzo, Tomassetti Loredana.
Collegio dei Revisori: Valentini Alessandro, Manuali Celestino.
 
Il 14 settembre 2021 è stata firmata la Convenzione tra l’Amministrazione Comunale e il Centro Anziani di Cava dei Selci - APS.
In un mese di attività abbiamo già organizzato la festa dei Nonni e la presentazione del direttivo all’Amm.ne Comunale.
Vorremmo in seguito organizzare eventi durante il periodo natalizio, gite con cadenza mensile e proporre un programma per il 2022 che preveda corsi informatici, presentazioni di libri, qualche convegno di interesse sanitario per le persone adulte e tutto ciò che possa rendere il centro più accogliente e frequentato.
La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LE ESTERNAZIONI PARTITICHE , INTESA COME SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APARTITICO, ovvero non siano di parte. 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APARTITICI  che prestiamo attenzione alle esigenze della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione partitica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.