Premesso che un Eco-Centro ovvero isola ecologica, se gestita con diligenza, non è affatto una discarica, vedi gli innumerevoli esempi sparsi in ogni Comune Italiano, ma è l’elemento fondamentale senza cui è impossibile avviare una raccolta differenziata degna di questo nome.
Stabilito che una consultazione popolare é per antonomasia la massima espressione di democrazia diretta, di cui nessuno dovrebbe mettere in dubbio la validità ovvero considerarla una sorta di scarico di responsabilità, a questo proposito anzi auspichiamo un uso della consultazione popolare ancora più massiccio.
Invitiamo tutti i nostri Concittadini di Santa Maria delle Mole ad esprimere la propria opinione sull’argomento, scegliendo non sulla base emotiva di quanti semplificando, paventano disastri ecologici, ma analizzando attentamente tutti gli elementi oggettivi dei vari siti proposti, quali:
Inoltre un suggerimento all’Amministrazione, perché non prevedere una riduzione della TARI per gli abitanti che risiedono ad una determinata distanza dall’Eco-Centro?
Il Decreto n° 206 del 17 Ottobre 2017 stabilisce nuove procedure per l’accertamento delle assenze per malattia dei lavoratori del pubblico impiego, mirate a ridimensionare sensibilmente la simulazione degli abituali assenteisti e dei malati immaginari.
Le novità riguardano, in particolare:
Può essere richiesta, fin dal primo giorno di malattia, sia dal Datore di lavoro, tramite l’INPS e sia dall’INPS direttamente.
Può essere disposta con “cadenza sistematica e ripetitiva” (cioè, può essere effettuata più volte nel corso dello stesso periodo di malattia), anche in prossimità di giornate festive o di riposo settimanale, soprattutto quando l’assenza si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle lavorative: lunedì e giorno successivo alla scadenza delle ferie o di riposo.
Vanno dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00 (a differenza dei dipendenti del settore privato, che vanno dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19), durante le quali il dipendente ha l’obbligo di rispettare la reperibilità presso il domicilio dichiarato, anche nei giorni non lavorativi e festivi.
Riguarda i dipendenti affetti da:
Mentre, non potranno più fruire dell’agevolazione dell’esclusione della verifica del medico fiscale tutte quelle infermità più ricorrenti, di minore gravità (non bagatellari ), ritenute dipendenti da causa di servizio, quali: sindrome ansiosa, bronchite, gastrite, otite, cistite, ecc.
Il medico fiscale, redatto il verbale relativo alla valutazione dalla capacità o incapacità lavorativa, lo trasmette via telematica all’INPS che, con lo stesso mezzo, lo inoltra al Datore di lavoro, mentre una copia viene consegnata al dipendente.
Il dipendente ammalato ha l’obbligo di comunicare all’Ufficio della sede di servizio l’eventuale variazione dell’indirizzo dove trascorrerà la malattia e dove sarà reperibile, affinché possa informare tempestivamente l’INPS.
Se il medico fiscale non troverà il dipendente al domicilio dichiarato, avviserà immediatamente il Datore di lavoro e lascerà, al domicilio del dipendente in malattia, l’invito a recarsi, il primo giorno utile, a visita ambulatoriale.
Se il dipendente non accetta l’esito della visita di controllo, è tenuto a manifestare il dissenso in sede di visita domiciliare o ambulatoriale. Il dissenso sarà annotato sul verbale di visita e il dipendente sarà invitato a sottoporsi a visita di controllo presso l’Ufficio del Medico Legale dell’INPS, per il giudizio definitivo. Se il dipendente si rifiuta di firmare il verbale, il Medico Fiscale informerà l’INPS e invierà il soggetto interessato a presentarsi a visita presso il suindicato Ufficio Legale.
Nel caso di guarigione anticipata, rispetto la precedente diagnosi, il Medico attestante l’iniziale infermità, o l’eventuale suo sostituto, predisporrà un nuovo certificato di anticipata guarigione.
Da quanto sopra riportato si evince che, a partire dal 13 di Gennaio, per i Dipendenti del settore pubblico, in particolare, specie in occasione delle citate giornate sospette e in considerazione della persistente precarietà occupazionale, non conviene fingere di ammalarsi, se non si vuole rischiare di incorrere in fastidiose procedure burocratiche, nell’innesco di malumori nell’ambiente di lavoro o, in caso di recidività, addirittura, nell’allontanamento temporaneo o permanente dal posto di lavoro.
Perciò, fermo restando che ognuno rimane libero di adottare il comportamento che crede più rispondente alle proprie “esigenze“, la presente sintesi vuole essere un contributo di informazione affinché ogni decisione, in merito all’astensione non plausibilmente giustificabile dal lavoro, venga consapevolmente meditata e contemperata ai provvedimenti restrittivi sanciti dalla nuova normativa in questione.
articolo redatto da Domenico Brancato
L’Agenzia delle Entrate invita gli aventi diritto ad anticipare la scadenza del 31 Gennaio per la dichiarazione, ai fini dell’esenzione del Canone
Tale invito trova motivo nell’innovazione della Legge di Stabilità 2016, che ha introdotto la presunzione di detenzione dell’apparecchio Tv nel caso in cui esista un’utenza elettrica nel luogo in cui una persona ha la residenza anagrafica e che il pagamento del relativo canone avvenga mediante addebito sulla bolletta elettrica, in 10 rate mensili, da gennaio a ottobre.
Trattandosi di una supposizione di detenzione, chi non possiede un apparecchi Tv, per evitare di pagare il canone, entro il 2018, dovrà presentare all’Agenzia delle Entrate, utilizzando il Modello di seguito riprodotto, una Dichiarazione sostitutiva di non detenzione.
Modello, che può essere utilizzato anche da eredi di soggetti deceduti ai quali risulta ancora intestata l’utenza elettrica dell’abitazione in cui non è presente alcun televisore.
Il Modello può essere inviato via Web sul sito dell’Agenzia delle Entrate o, in alternativa, tramite:
- intermediari abilitati: Caf e Commercialisti:
- unitamente ad una copia di un documento valido di riconoscimento, per Raccomandata, senza busta, da inoltrare all’indirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T. - Sportello abbonamenti Tv – Casella Postale 22 – 10121 Torino;
- Pec, firmata digitalmente, all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it.
Scarica il modello: Dichiarazione sostitutiva di non detenzione
articolo redatto da Domenico Brancato
Oggi pomeriggio si è svolta la tradizionale festa della “Befana”, presso il piazzale dello Sport a Cava dei Selci, con la partecipazione di un folto numero di bambini e adulti. Sono state premiate tutte le befane che hanno sfilato su un lungo tappeto rosso, una delle quali è arrivata in groppa ad un trattorino tagliaerba e ha distribuito tantissimi dolciumi ai bambini.
Sono stati estratti i numeri della riffa, con la consegna dei premi ai vincitori, e sono stati distribuiti dei buonissimi arrosticini con un bel bicchiere di vin brulè bollente, anche se oggi la giornata è stata primaverile.
E per finire è stata bruciata la befana!
IL “BONUS VERDE” PREVISTO DALLA LEGGE DI BILANCIO 2018 PER GIARDINI, BALCONI, TERRAZZI E CORTILI
Grazie al bonus, il 36% della spesa, diviso in 10 quote annuali, è a carico dello Stato, sotto forma di detrazione fiscale sull’Irpef.
Nel Bonus destinato alle aree a “Verde privato“ sono incluse le spese per opere di: ristrutturazione; progettazione e manutenzione; recinzione; costruzione di pozzi e strutture di copertura, nonché per l’acquisto di piante ed acquisto ed installazione di impianti di irrigazione.
Incentivo che consente, a coloro (Persone fisiche, professionisti, imprenditori individuali) che sono assoggettati al pagamento dell’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone fisiche) e che possiedono unità immobiliari ad uso abitativo di proprietà, nuda proprietà e diritto reale (uso, usufrutto o abitazione) o li detengono, in qualità di inquilini o comodatari, di richiedere il contributo su una spesa massima agevolabile di euro 5.000 (corrispondenti ad un importo massimo detraibile di euro 1.800), da destinare alla realizzazione di opere comprese fra gli interventi appena elencati.
Gli Imprenditori e i soci di società semplici (SaS e Snc), potranno usufruire dell’incentivo solo per interventi sui giardini degli immobili ad uso abitazioni civili e non per quelli appartenenti alle Categorie B, C, D, E e A/10 o registrati a magazzino e come fabbricati strumentali.
Se gli interventi sui giardini saranno realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio professionale o di attività commerciali, la detrazione sarà accordata nella misura del 18%.
L’agevolazione comprende anche le spese sostenute dai Condomini, per interventi effettuati sulle parti comuni esterne, fino ad un importo massimo di 5.000 euro, per unità immobiliare ad uso abitativo, detraibile al 36% dai singoli condomini, purché versino la quota condominiale di spettanza entro il termine utile per la presentazione del 730/2019 o del Modello Redditi 2019.
A beneficiarne saranno soltanto le spese sostenute nel 2018 pagate tramite Bonifico “parlante“, che prevede la compilazione di un Modulo specifico, in dotazione presso ogni Istituto bancario. Nella causale del quale, il cliente dovrà indicare gli estremi della fattura emessa dalla Ditta o dal professionista che ha eseguito i lavori e che il pagamento viene disposto ai sensi dell’articolo 16 del D.p.r.917/1986, che regolamenta le Detrazioni fiscali.
Se i lavori sono stati eseguiti in immobili di comproprietà, affinché tutti possano godere dell’agevolazione fiscale, dovranno essere indicati gli estremi di tutti i soggetti interessati, oltre quello di chi esegue il bonifico.
Se trattasi di condomini, occorre riportare anche il codice fiscale del condominio e del suo Amministratore.
redatto dal Prof. Domenico Brancato
Nel precedente articolo ho parlato della necessità di costruire una piattaforma su cui cominciare a costruire un dialogo tra le parti in questione. Da questo momento in poi vorrei fornire argomenti su cui questo dialogo potrebbe essere impegnato e cominciare a costruire qualcosa di pratico dopo le sollecitazioni teoriche di cui ho scritto finora
Già l’invito a realizzare una Commissione è, di fatto, l’invito a comunicare ed a discutere di atteggiamenti e di convinzioni indotte dai differenti modi vivere la nostra città nonché dalla ragionevole volontà di quanti vi sono nati e vi risiedono da molte generazioni, di difendere i loro usi, costumi e privilegi nei confronti delle pretese dei nuovi insediati nella pianura, che della loro storia non sembrano conoscere nemmeno i momenti più significativi e sono mossi da esigenze apparentemente disattente ed irrispettose delle tradizioni.
Il dialogo, quindi, come prima forma di comunicazione che dovrebbe portare almeno ad una reciproca comprensione ed alla comprensione delle reciproche esigenze nonché alla individuazione di interessi comuni, al punto di decidere di collaborare su percorsi di sviluppo del territorio che apportino benefici ad entrambe le parti in causa.
Ma non è solo questa la comunicazione cui mi riferisco.
Infatti, se guardiamo alla struttura del nostro territorio, possiamo osservare come sia diviso fisicamente da arterie di comunicazione ferroviarie e stradali che, mentre permettono collegamenti con il resto del mondo, costituiscono barriere molto limitanti nei confronti della circolazione di persone e merci interna al Comune. Una divisione fisica che contribuisce ad aumentare le distanze tra il Centro e le periferie. Ad esempio, con una circolazione più snella, i negozianti di tutta la città vedrebbero aumentare il loro territorio di influenza.
Allora uno dei primi progetti da proporre per lo sviluppo del territorio è quello relativo ad una riqualificazione delle vie di comunicazione interne al Comune. Lo sviluppo caotico dell’edilizia di questi ultimi decenni , l’assenza di strade di scorrimento esterne ai centri abitati, la mancanza di parcheggi e di zone di carico/scarico merci, l’immobilismo che ha portato a dedicare una quasi nulla attenzione all’impostazione ed alla realizzazione di progetti di sviluppo viario, hanno portato ad avere un traffico caotico, quasi impossibile in alcune ore della giornata.
Eppure gli antichi romani, nostri avi, hanno sempre tenuto in evidenza l’importanza delle vie di comunicazione nella gestione del loro immenso Impero. Riprendiamo questo insegnamento ed assumiamoci l’onere di impostare e realizzare un grande progetto di riqualificazione del territorio che, tramite la realizzazione di sottopassi e viadotti, renda meno problematiche le comunicazioni tra le varie parti che costituiscono il territorio della nostra città.
La facilità di comunicazione interna vista come un enorme impulso allo sviluppo di tutto il Comune.