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La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LE ESTERNAZIONI PARTITICHE , INTESA COME SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APARTITICO, ovvero non siano di parte. 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APARTITICI  che prestiamo attenzione alle esigenze della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione partitica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.
 

Marciapiede di Via Capanne di Marino, ormai impraticabile

Marciapiede di Via Capanne di Marino, ormai impraticabile Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:4) (838)
Antonio Calcagni

In questi ultimi giorni numerose sono state le segnalazioni di Cittadini che evidenziavano lo stato di completo abbandono in cui versa il marciapiede della suddetta strada.
 
Il marciapiede in questione infatti, è ormai invaso completamente dalle erbacce, che di fatto ne impediscono la fruizione.
 
Una situazione a grave rischio per l’incolumità dei pedoni che, impediti ad utilizzarlo, si vedono costretti ad usare la carreggiata riservata alle auto.
 
Al fine  di garantire la sicurezza dei tanti pedoni che percorrono la suddetta strada, lunedì 26 Giugno, abbiamo inviato al Sindaco del Comune di Ciampino, una nostra missiva in cui evidenziavamo il problema e i relativi rischi.
 
Ci auguriamo che, vista la gravità della situazione, il Sindaco, provveda ad intervenire immediatamente.
 
La lettera in questione, e visionabile sempre su questo portale,  nell’archivio protocollo, raggiungibile dal menù o direttamente da QUESTO link.
 
Le foto sono state gentilmente offerte da Lorenzo Pastano per mettere in risalto il grande disagio e pericolo del marciapiede oltre che all’indecorosa immagine che ne emerge.

Potature alberi e siepi private adiacenti alle strade delle nostre frazioni

Potature alberi e siepi private adiacenti alle strade delle nostre frazioni Copertina S. Maria delle Mole (833)
Domenico Brancato

 

Poiché in funzione delle caratteristiche dell’assetto urbanistico del territorio comunale e, in particolare,  di  parecchie zone delle Frazioni, si suppone che molti concittadini siano interessati all’argomento, si ritiene opportuno estendere l’informazione relativa ai contenuti dell’Ordinanza n° 107 del 22 Marzo c.a. emessa, al riguardo, dal Sindaco della città di Marino, che:

 

CONSTATATO:

 

  • che ai bordi delle strade vicinali, comunali, provinciali e regionali ricadenti nel territorio comunale risulta crescente il riscontro di rami e fronde di alberi e siepi che debordano dai confini delle proprietà private, invadendo la sede stradale  (comprendente la carreggiata, i marciapiedi, le piste ciclabili e le fasce di competenza) adiacente;
  • che ciò costituisce ostacolo per i pedoni, i ciclisti, nonché intralcio per la viabilità ed, in alcuni casi, occultamento della segnaletica e schermo per l’illuminazione pubblica;
  • e che in seguito al verificarsi di fenomeni climatici di notevole intensità si è registrata la caduta di grossi rami e piante sulle sedi stradali: causa di prolungate interruzioni del traffico, con conseguenti gravi disagi e pericoli per la circolazione pedonale e veicolare.

 

E CONSIDERATO:

 

  • che i proprietari degli edifici e dei terreni, in ottemperanza al disposto degli artt. 29,30,31,32 e 33 e del D. Lgs. 285 1992 del Nuovo Codice della Strada, debbano provvedere al mantenimento della cura di fabbricati, opere di sostegno, condotte della acque dei fondi laterali alle strade di uso pubblico, nonché rispettare quanto previsto dall’art. 891 del Codice Civile sulla distanza di piantumazione delle varie specie di piante dai confini, affinché la vegetazione rimanga compresa all’interno dall’area privata, onde evitare che costituisca fonte di intralcio e  pericolo per il transito e la fruizione da parte degli utenti della strada.

 

ORDINA

 

ai detentori, a qualsiasi titolo, di immobili e di terreni confinanti con le strade ad uso pubblico di qualsiasi categoria, entro il termine perentorio di 45 giorni ( cioè entro il 5 Maggio p.v.) di effettuare:

  • la potatura della vegetazione delle siepi ed il taglio dei rami di arbusti  che superano il limite della proprietà privata limitrofa alle strade di uso pubblico;
  • Il taglio dei rami degli alberi che si protendono oltre il limite del confine della proprietà privata verso le strade sede di pubblica circolazione. Avendo cura di conservarne l’integrità, la stabilità e la bellezza paesaggistica e provvedere, nei casi inevitabili, all’abbattimento degli  alberi stessi, previa richiesta di autorizzazione all’Amministrazione comunale ed, in presenza di vincoli, agli Enti preposti;
  • di eseguire le eventuali nuove piantumazioni nel rispetto della citata  normativa;
  • e di adoperarsi affinché le operazioni di manutenzione non compromettano la sicurezza pubblica e la circolazione di veicoli e persone e di provvedere all’immediato sgombero del materiale di risulta della potatura, qualora i lavori in questione comportino l’invasione della sede stradale;

 

e  DISPONE

 

che il Comandante del Corpo di Polizia Locale, vigili sull’osservanza del presente atto con l’ausilio degli Agenti impegnati sul territorio, affinché in caso di riscontato inadempimento, entro il termine indicato, si adoperi, senza ulteriore comunicazione, a far eseguirei necessari lavori omessi dai proprietari o conduttori dei terreni interessati,  con successivo loro addebito delle spese sostenute, addizionate dell’applicazione della prevista sanzione di legge ( da 168 a 674 euro ) e di eventuali azioni penali per danni causati a terzi.

 

 

Articolo redatto dal Prof Domenico Brancato

 

 

Prescrizione contributi pensionistici: slitta il termine al 1° gennaio 2019

Nazionali (831)
Domenico Brancato

L’INPS, con Circolare n. 94 del 31 Maggio 2017, aveva posto al  31 Dicembre 2017 il termine ultimo per il controllo dei contributi pensionistici  e per  segnalare l’eventuale  contribuzione mancante o anomalie nella propria posizione previdenziale.

 

Conseguentemente, dopo quella data, non sarebbe stato più possibile effettuare modifiche ed integrazioni sulle posizioni contributive dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, con il rischio di perdere per sempre quei contributi riferiti a periodi antecedenti al 2012.

 

Disposizione che, soprattutto tra gli Insegnanti, aveva suscitato numerose perplessità, poiché, dopo il passaggio della gestione contributiva dall’ INPDAP all’INPS, si sono trovati con anni in meno di contribuzione, e quindi con l’onere di dover dimostrare che invece quei contributi spettavano.  Una situazione non trascurabile, in quanto il rischio sarebbe stato quello di andare in pensione più tardi o con un assegno più basso.

 

Tutto questo ha generato uno stato di forte allarme tra i lavoratori che è stato recepito da gran parte delle Associazioni di categoria, in sintonia  con iniziative anche di altre sigle  che, insieme alla incisiva  presa di posizione del Dipartimento Politiche Previdenziali e Assistenziali – Federazione Lavori Pubblici e Funzioni Pubbliche (DIPPA FLP) espressa all’interno del Notiziario  FLP N. 17 DEL 6.10.2017, hanno contribuito ad indurre l’INPS a tornare indietro sulle sue decisioni con l’emanazione di una nuova Circolare:  la n. 169 del 15 novembre 2017.

 

Circolare con la quale l’INPS ribadisce, da un lato,  l’estensione alle Amministrazioni Pubbliche di quanto previsto per le Aziende private in termini di prescrizioni dei contributi non versati, che scende, ai sensi della Legge 335/1995 (Riforma Dini ), da 10 a 5 anni ; dall’altro, invece,  afferma che si deve tener conto, ai fini pensionistici,  dell’intero servizio utile prestato, ivi compresi i periodi non assistiti dal versamento dei contributi, nei confronti dei quali inserisce, però, la seguente distinzione, riguardante gli effetti del mancato versamento dei contributi , tra le Casse Pensioni:

  • CPDEL ( Dipendenti Enti Locali ); - CPS ( Sanitari ) – CPUG (Ufficiali Giudiziari ); e CTPS (Trattamenti Pensionistici  Stato) , alla quale sono iscritti i dipendenti delle Amministrazioni Statali, compresi i dipendenti civili e militari dello Stato, quelli delle Agenzie Nazionali – ex  D. Lgs. 30/7/1999, n. 30  - delle Autorità indipendenti e delle Università statali
  • e CPI ( Insegnanti delle Scuole Primarie paritarie -pubbliche e private -, degli Asili eretti in Enti morali e delle Scuole dell’Infanzia comunali.

 

Per le prime , in assenza di versamento della contribuzione per il decorso termine di prescrizione quinquennale “La liquidazione del trattamento di quiescenza si effettua tenendo presente l’intero servizio utile, comprendendo anche gli eventuali servizi di obbligatoria iscrizione non assistiti dal versamento dei contributi.”  Riferimento normativo: Comma 1  Art. 31 L. 610/1952   ed ex articolo 13 della Legge. n. 1338/1962.

 

Pertanto, il servizio prestato sarà comunque computato ai fini del diritto (anni utili al pensionamento), mentre i datori di lavoro che versano i contributi  in tali Casse saranno tenuti a sostenere l’onere del trattamento di pensione spettante al lavoratore per i periodi non coperti dal versamento della contribuzione. Cosicché, l’intero trattamento pensionistico sarà ripartito tra l’INPS e il datore di lavoro pubblico che dovrà accantonare la quantificazione dell’onere (riserva matematica) a copertura del mancato versamento.

 

Disposizione,  che invece, non può essere estesa ed applicata alla Cassa  CPI, per la quale, si applicano le disposizioni vigenti in materia  per l’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria), con la conseguenza che i periodi di attività lavorativa non coperti dal versamento  dei contributi, una volta trascorso il periodo di prescrizione quinquennale, non potranno essere computati, sia ai fini dell’entità  che del diritto a pensione, salvo la costituzione di una rendita vitalizia. In quanto, decorso il termine quinquennale di prescrizione si estingue, per l’INPS, il diritto a riscuotere la contribuzione (Art.3, comma 9, della L. N. 335/1995 ), anche se vi fosse la volontà di procedere con il versamento,  in via spontanea, da parte del debitore (In questo caso le Amministrazioni Pubbliche comprese nella CPI).

 

Comunque, ferme restando le disposizioni penali, il  datore di lavoro  può chiedere  all’INPS  di costituire una Rendita Vitalizia reversibile pari alla pensione o quota di pensione adeguata all’Assicurazione Obbligatoria, che spetterebbe al lavoratore dipendente in relazione ai contributi omessi.  Lo stesso datore di lavoro può esercitare tale facoltà  a condizione  che   esibisca   all’INPS dei documenti di data certa, dai quali si possa evincere  l’effettiva esistenza e la durata del rapporto di lavoro, nonché la misura della retribuzione corrisposta al lavoratore interessato. Il lavoratore, nel caso non possa ottenere dal datore di lavoro la costituzione della Rendita Vitalizia (per mancanza di atti certi inerenti al suo rapporto di lavoro), può egli stesso sostituirsi al datore di lavoro, salvo il diritto al risarcimento del danno, a condizione che fornisca all’INPS le prove del rapporto di lavoro e della retribuzione ( Art. 13 L.n. 1338/1962 ).

 

Alla luce delle precisazioni sopra esposte la FLP ritiene non più urgente l’invio di eventuali diffide, essendo stata, come in precedenza precisato, rinviata l’applicazione dei termini prescrizionali al 1 Gennaio 2019, ed essendo stata comunque garantita, a prescindere dai suddetti termini, la copertura integrale dei contributi previdenziali in carico al datore di lavoro pubblico. In tal modo garantendo a tutti i  lavoratori  del pubblico impiego il diritto ad avere il versamento dei contributi previdenziali per tutto il periodo di lavoro prestato.

 

Ciò posto, la FLP ritiene utile consigliare ad ogni lavoratore,  viste le posizioni assicurative dei dipendenti pubblici spesso incomplete, quali che siano le Casse di appartenenza sopra citate, ed  avendo tutto il prossimo anno a disposizione,  di accertarsi, presso il proprio Ufficio o Ente, dell’esistenza dei periodi lavorativi ( in particolare quelli svolti in regime privatistico , e della copertura o scopertura dei relativi contributi) e di chiedere all’INPS la sistemazione della propria posizione assicurativa prima dell’ 1 Gennaio m2018, data di decorrenza della Circolare  n. 94/2017.

 

A tal proposito, si informa che il sistema informativo dell’INPS prevede la possibilità, per i lavoratori dipendenti, di accedere direttamente sul portale internet per effettuare gli aggiornamenti relativi alle loro posizioni previdenziali, non appena  renderà funzionale la modalità dell’inserimento dei dati sul proprio portale (attualmente inutilizzabile per problematiche organizzative interne all’Istituto).

 

Intanto, in attesa di poter fruire del descritto canale informativo, vista l’informatizzazione delle procedure dell’INPS che consentono solo richieste “on line,” si invitano i dipendenti delle citate Amministrazioni che dispongono di un dispositivo informatico, a richiedere urgentemente  on line, oppure (presentando il documento d’identità) presso la sede INPS di appartenenza ‘, il “PIN Dispositivo”,  che, in quest’ultima modalità, verrà  rilasciato in giornata.

 

Una volta ottenuto il Pin, accedere nel sito dell’INPS ( www.inps.it ) alla procedura “ Estratto conto contributivo “e verificare che siano presenti tutti i periodi di lavoro prestato. Nel caso in cui si riscontrassero delle anomalie (periodi mancanti) accedere alla procedura  RVA (Revisione posizione Assicurativa ) per  richiedere la correzione della posizione.

 

Per l’effettuazione di quest’ultima procedura, che interrompe gli effetti della prescrizione stabiliti dalla Circolare INPS, ci si può rivolgere anche ad un Patronato.

 

Comunque, per tutti coloro che  dovessero incontrare difficoltà nell’effettuare i dovuti accertamenti, la FLP sta predisponendo un servizio di assistenza, sia per la richiesta degli Estratti Conto contributivi, che per la successiva procedura di comunicazione/aggiornamento all’INPS, al quale si prevede si possa accedere, in seguito ad  una specifica comunicazione ufficiale, dopo la prima metà di Gennaio prossimo venturo.

Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato

A scuola in sicurezza e senza sosta selvaggia

A scuola in sicurezza e senza sosta selvaggia Copertina S. Maria delle Mole (829)
Eleonora Persichetti

Riceviamo e pubblichiamo
 
 
 
Cara Redazione,
 
vi scrivo per parlarvi della situazione parcheggi della scuola Verdi di S. Maria delle Mole, in via Maroncelli. La mattina accompagnare i bambini a scuola con la macchina è diventata un’impresa difficilissima. La situazione è davvero sfuggita di mano. Ricordiamoci che poi la strada per andare a scuola è più che trafficata la mattina.
 
È una corsa ad ostacoli e anche se c’è la Polizia locale che vigila, il problema di dove parcheggiare l’auto per scendere ed accompagnare i propri figli a scuola, rimane.
Su quella via è impossibile trovare posto e ci sono divieti, auto che sostano tutto il giorno, pochissimo spazio: ma come facciamo se i nostri figli sono piccoli e non possono andare a scuola da soli? I vigili sono prontissimi a fare le multe, senza esitazione, ma forse andrebbe trovata una soluzione diversa.
Perché non fare un piano della viabilità? Non dico tanto una zona ZTL riservata agli orari di entrata e di uscita delle scuole perché sarebbe un problema per chiunque transita su quella strada, però almeno aprire il cancello della scuola e consentire a noi genitori di fermarci temporaneamente lì per far scendere i bambini. Perché questo lì si può fare veramente, sarebbe comodo per tutti aprirlo. E non serve solo a noi, ma anche a tutti i bambini disabili che devono entrare a scuola e hanno bisogno di avvicinarsi il più possibile.
 
Spesso, credetemi, ci sono scene terribili davanti alla scuola: mamme che gridano e si arrabbiano con i vigili, bambini che piangono e vigili che fanno multe a tutto spiano. E poi i vigili sono scortesi, abusano del loro potere, rispondono male alla gente. Stamattina i vigili mi hanno fatto un verbale di SIT per aver detto ad alta voce che mi ero stufata della situazione. Io sono molto arrabbiata per tutto questo.
 
Ma ci rendiamo conto che la situazione è insostenibile?
Davvero pensiamo che basta un agente della Polizia locale a risolvere il problema, facendo una multa?
Serve un piano viabilità o, senza aspettare troppo, come dicevo prima, basta aprire i cancelli della scuola e anche il problema sosta selvaggia o ingorghi è risolto.
 
Spero che questa mia lettera sia letta dalle autorità competenti e possa servire, a nome di tanti genitori, a risolvere, una volta per tutte, questa incresciosa situazione.
 
Barbara

Incontro pubblico sulle truffe ai danni di anziani e non

Incontro pubblico sulle truffe ai danni di anziani e non Copertina S. Maria delle Mole (829)
Antonio Calcagni

In questo periodo, molte sono le segnalazioni di truffe perpetrate ai danni di nostri Concittadini, che la locale stazione dei Carabinieri raccoglie giornalmente.
 
Un fenomeno che non accenna a diminuire anzi, e che diventa ancor più insopportabile quando viene perpetrato ai danni di persone anziane.
 
Al fine di saper riconoscere le tecniche di approccio di questi malviventi, così da porre in essere le dovute contromisure, il Maresciallo L.T. Marcello Michienzi, comandante della caserma dei Carabinieri di Santa Maria delle Mole, ha organizzato un incontro aperto a tutti i Cittadini.
 
L’incontro, dal titolo Gestione delle truffe, si terrà, giovedì 7 Aprile alle ore 17:00 nel salone Don Benedetto della nostra Parrocchia della Natività della Beata Maria Vergine.

Furto al Parco della Pace: rubati i fari rossi contro la violenza sulle donne

Furto al Parco della Pace: rubati i fari rossi contro la violenza sulle donne Copertina Cava dei Selci    (commenti:1) (828)
Eleonora Persichetti

 
 
Veramente di cattivo gusto il furto di questa notte. I ladri hanno rubato i fari rossi dell’installazione contro la violenza sulle donne al centro anziani di Cava dei Selci, nel Parco della Pace.
 
A scoprirlo, a malincuore, questa mattina, il Presidente del centro, Umberto Porrino, che ha poi subito avvisato Franca Silvani, consigliera comunale e capogruppo Pd di Marino, e l’associazione Insieme per il Parco. Franca, Umberto, gli associati e tutti i cittadini informati si sono dichiarati “molto turbati e tristi” per l’accaduto.
 
Oggi è il 25 novembre, la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, un gesto del genere assume un peso diverso, perché è un atto di violenza nei confronti di tutti noi, che viviamo nel territorio, lo supportiamo, lo promuoviamo. Un furto, questa notte, che ha lasciato senza parole, è la terza edizione che viene organizzata e mai finora era successo che qualcuno si intrufolasse di notte e pensasse bene di rubare il simbolo della giornata di oggi.
 
Vandali? Dispetti? Qualcuno che pensa poi di riutilizzare i fari? Non si sa, non ci sono indizi. Certo è che il Parco rimane sempre aperto, i cancelli non vengono chiusi. Una soluzione per scongiurare altri furti e atti di vandalismo potrebbe essere quella di installare delle telecamere. Un ottimo deterrente, ma anche uno strumento utile per rintracciare immediatamente i colpevoli.
 
Questa notizia lascia rammarico e dell’amaro in bocca. Chissà che il o i ladri siano scossi nelle loro coscienze o si pentano e li restituiscano. Domenica l’installazione sarebbe stata spostata nel Parco di Bibliopop a Santa Maria delle Mole, dove sarebbe rimasta fino al 10 dicembre 2023.
 
 

Sei attori in cerca di teatro (aperto)

Sei attori in cerca di teatro (aperto) Copertina Nazionali (828)
Eleonora Persichetti

Mis-en-espace per il Centenario Pirandelliano - Sala Teatro Vittoria - domenica 23 maggio ore 17,30
 
Artemista da anni investe le sue energie sulla crescita di una Compagnia stabile di giovani. Lavorare con i giovani è molto faticoso, sebbene dia delle soddisfazioni che raramente si ottengono in campo lavorativo. Per noi, il futuro è nei giovani; riuscire a farli innamorare di un presidio culturale come la Sala Teatro Vittoria. Artemista da quattro anni ha investito soldi e risorse umane sullo spazio di Villa Desideri, che a nostro avviso insieme alla adiacente Biblioteca Civica, può rappresentare un valore aggiunto anche per la riqualificazione del Parco di Marino Centro. Fondamentale la continuità del lavoro, quando possibile quotidiana. Lo spazio in questione è stato oggetto di finanziamenti e riqualificazioni da parte di molte amministrazioni dagli anni 80 ad oggi, poi caduto in disuso e ridotto in condizioni di inservibilità. La continuità, ripetiamo, serve oltre che alla riqualificazione del presidio culturale stesso anche ad evitare lo sperpero di soldi pubblici. Ogni volta che un luogo viene abbandonato, si ricomincia da zero, sia economicamente che culturalmente. Il Teatro Comunale è una struttura delicata, un servizio pubblico che va co-gestito e co-finanziato dagli Enti Pubblici attraverso professionisti che conoscano a fondo le problematiche del settore, che mettano in campo le proprie capacità di problem solving e coinvolgano le realtà del territorio.
 
Siamo convinti che lo spazio fisico del palcoscenico, non a caso definito luogo deputato, sia l’unico che in questo momento possa offrire l’opportunità di una profonda riflessione sull’attualità dei temi trattati da Pirandello e possa riflettere come specchio esistenziale le contraddizioni della nostra vita contemporanea.
Considerata la parziale riapertura dei teatri, riteniamo sia di fondamentale importanza tornare a far vivere i luoghi deputati allo spettacolo dal vivo; anche per sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo la drammatica situazione dei lavoratori dello spettacolo, quali noi siamo.
 
Lo spettacolo Sei attori in cerca di teatro (aperto), risultato di un work-in-progress sulle improvvisazioni dei giovani attori, sotto la direzione di Sabina Barzilai, vuole essere un tributo per il Centenario Pirandelliano: “…la fatidica sera di quel lontano maggio 1921, in occasione della prima rappresentazione dei Sei Personaggi…” ed è un libero adattamento da varie opere del drammaturgo agrigentino, tra cui quelle più squisitamente metateatrali: Sei personaggi in cerca d’autore, Questa sera si recita a soggetto, Ciascuno a suo modo.
 
Le restrizioni governative non hanno permesso di accogliere tutte le prenotazioni, ringraziamo tutti coloro che non hanno potuto partecipare in presenza allo spettacolo e ricordiamo che il video è visionabile sulla pagina YouTube del Comune di Marino e sulla pagina Facebook della Sala Teatro Vittoria.
 
Di seguito i link:
youtube e facebook

Inasprimento sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza

Inasprimento sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza Copertina Nazionali (826)
Domenico Brancato

 

Constatato che la guida in stato di ebbrezza è la causa più ricorrente che sistematicamente, ogni week-end ed in occasione di festività, costituisce, per numerosi Giovani, il drammatico epilogo di una nottata di illusorio divertimento; si considera opportuno riepilogare le norme che stabiliscono i limiti di consumo di alcol ammessi prima di mettersi alla guida di un veicolo in condizioni fisiche adeguate per una conduzione vigile e responsabile, e per evitare di incorrere nelle inasprite sanzioni amministrative e penali previsti dagli articoli 186 e 186 bis del Codice della Strada. Articoli che stabiliscono rispettivamente: il divieto di guida in stato di ebbrezza derivante dal consumo di bevande alcoliche e le sanzioni di seguito descritte per:

 

 

- riscontro di tasso alcolemico:

· da 0,5 a 0,8 grammi per litro (g/l) di sangue: sanzione amministrativa minima di 532 euro e sospensione della patente da 3 a 6 mesi;

· da 0,8 a 1,5 g/l: sanzione penale (ammenda) minima di euro 800, arresto fino a 6 mesi e sospensione della patente da 6 a 12 mesi;

· superiore a 1,5 g/l: sanzione penale (ammenda) minima di 1.550 euro, arresto fino a 12 mesi e sospensione della patente da 12 a 24 mesi;

· superiore a 1,5 g/l con reiterazione (ripetizione) nell’arco di 2 anni e di 3 anni per i conducenti di cui all’art. 186 bis (cioè di età inferiore a 21 anni, per i neopatentati:

coloro che hanno conseguito la patente A2, A, B1, e B da meno di 3 anni, e per chi esercita professionalmente l’attività di trasporto di persone o di cose):
revoca della patente, per casi considerati particolarmente gravi dal legislatore;

· superiore a 1,5 g/l, per violazione a cui sia conseguita un sinistro stradale: revoca della patente;

· superiore a 1,5 g/l, per violazione da parte di guidatori professionali di mezzi pesanti: revoca della patente;

 

 

- rifiuto di sottoporsi all’alcol test:

· applicazione delle sanzioni come per il caso in cui il tasso alcolemico sia superiore a 1,5 g./l;

· ed in caso di reiterato rifiuto nell’arco di 2 anni: revoca della patente di guida;

 

 

- guida in stato di ebrezza e sinistri stradali:

· raddoppio delle sanzioni fin qui elencate, fermo amministrativo del veicolo;

per 180 giorni e confisca (Requisizione da parte dello Stato di un bene connesso all’attuazione di un reato) del veicolo, se di proprietà del conducente;

· e revoca della patente, se il sinistro è provocato da conducente con tasso alcolemico superiore ad 1,5 g/l;

 

 

- I neopatentati:

· aumento di 1/3 delle sanzioni (sia in relazione all’ammontare di quelle pecuniarie, che alla durata delle pene detentive e della sospensione della patente), se la violazione è commessa da soggetti di cui al richiamato art. 186 bis. Categorie di conducenti, quest’ultimi, ai quali, inoltre, viene applicata una sanzione amministrativa minima di euro 164, anche se il valore del tasso alcolemico risulta essere inferiore a 0,5 g/l;

 

 

- violazioni commesse in orari notturni, compresi fra le 22,00 e le 7,00:

· aumento di 1/3 o della metà delle sanzioni, se trattasi di conducenti di cui all’art. 186 bis.

 

 

Inoltre, la violazione delle citate norme ha conseguenze anche sulla patente dei trasgressori, per effetto della decurtazione di punti:

· 10 per tutte le violazioni di cui sopra;

· 20 nel caso il soggetto trovato ubriaco sia un neopatentato;

· 5 se la violazione è commessa dai conducenti di cui all’art. 186 bis, se il tasso alcolemico risulti inferiore a 0,5 g/l.

 

 

Gli aumenti di sanzioni sopra riportati vorrebbero costituire un deterrente per cercare di impedire che un utilissimo mezzo destinato a favorire il conseguimento di obiettivi operativi e soprattutto ricreativi, si trasformi in un congegno causa di morte o di invalidanti menomazioni e, bene che vada, in compromettenti conseguenze morali, oltre che amministrative, penali ed economiche.

 

 

Comunque si ritiene che, a prescindere dalle non trascurabili intenzioni di contenimento delle violazioni tramite le sanzioni, quel che dovrebbe prevalere, particolarmente nei Giovani, è il “buon senso“ ed il “senso di responsabilità“. Sentimenti che dovrebbero anteporre la propensione verso le migliori prospettive di vita e per tutto ciò che può promuovere edificanti e sane emozioni, alla ricorrente tendenza a condividere fatue pregiudizievoli ebbrezze che, nell’immediatezza, alterano sensibilmente o annullano le facoltà mentali e fisiche e nel tempo, procurano non sottovalutabili effetti patologici.

 

 

Se poi si è proprio convinti che non esistano alternative di “divertimento” altrettanto appaganti di quelli derivanti dall’eccesso del consumo di alcol o di altre sostanze che offuscano la mente, si abbia almeno, in simili circostanze, l’accortezza di organizzare, in anticipo, rientri a casa con mezzi e conducenti esenti dall’influenza di tali sostanze, per scongiurare il pericolo di esporre la propria preziosa, unica, vita e quella degli immancabili trasportati a probabili gravi rischi.

 

 

Articolo del Prof. Domenico Brancato

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Federica Bruni Agente Immobiliare da anni, dopo aver compiuto gli studi di Architettura e dopo aver lavorato presso un’azienda di famiglia che si occupava di edilizia, ha potuto sviluppare tecniche conoscitive in merito alla cantieristica.
Si abilita presso la CCIAA di Roma e fa esperienza nel campo immobiliare affiancando per un periodo il vicepresidente FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari) per poi intraprendere l’attività di Agente Immobiliare su Roma e Castelli Romani.
 
 
Associata FIMAA, alla quale e’ iscritta dal 2009, grazie ai numerosi convegni e ai continui programmi formativi organizzati dall'associazione cui ha partecipato, ha acquisito una notevole e specifica competenza in materia, assistendo la clientela nelle compravendite e locazioni; nella cantieristica; offrendo servizi di consulenza sia immobiliare che per ciò che riguarda i finanziamenti oltre alle problematiche urbanistiche che alle valutazioni degli immobili.
 
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