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Il centro anziani di Cava dei Selci s'illumina di rosso contro la violenza sulle donne

Il centro anziani di Cava dei Selci s'illumina di rosso contro la violenza sulle donne Copertina Cava dei Selci (852)
Eleonora Persichetti

 
 
 
"Siamo state amate e odiate,
adorate e rinnegate,
baciate e uccise,
solo perché donne."
Alda Merini
 
Queste le parole di Alda Merini, ora più attuali che mai.
 
Sabato 25 novembre 2023, si celebra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999.
 
Sono 103 le vittime di femminicidio nel nostro Paese nel 2023, e l'anno non è ancora finito. 
Cosa possiamo fare?
"La vera trasformazione deve avvenire nei cuori e nelle menti degli uomini. Solo attraverso l'educazione, il rispetto e la parità possiamo costruire una società che rifiuta, in tutte le sue forme, la violenza contro le donne". Queste le parole della Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani, commentando l'approvazione da parte del Senato al DDL anti-violenza di genere.
 
Oltre alle leggi, all’educazione affettiva, serve altro. Occorrono iniziative a sostegno delle comunità educanti, dialogo, spazi in cui raccogliersi e riflettere.
 
Per il terzo anno consecutivo, le pareti del Centro anziani di Cava dei Selci, Marino, all’interno del Parco della Pace, si sono illuminate di rosso. Alle 17 di giovedì 23 novembre 2023 si sono accese le luci e il patio ha ospitato un’installazione a tema con manichini adornati con fiocchi rossi, simbolo della giornata; una cornice di legno in cui scattarsi una foto per “Metterci la faccia” e una panchina rossa, che è stata donata al Centro anziani da Franca Silvani, consigliera comunale e capogruppo PD di Marino, nonché Vice Presidente della Commissione Pari Opportunità, ideatrice dell’iniziativa, in collaborazione con l’associazione Insieme per il Parco e il presidente del Centro, Umberto Porrino.
 
Con l’iniziativa realizzata oggi – spiega Franca Silvani – giunta alla sua terza edizione, vogliamo condividere questa battaglia contro ogni forma di violenza sulle donne e sensibilizzare le persone. C’è tanto lavoro dietro ad ogni cosa che facciamo, siamo sempre in prima linea per il bene della comunità. Facciamo tutto con il cuore. Una nota di merito va al presidente del centro, Umberto Porrino, da subito disponibile ed entusiasta dell’evento. Ci vuole un impegno concreto da parte di tutti – conclude”.
 
I fari rossi rimarrano accesi fino a domenica sera.
 
 
 

Fabio Martella ci risponde

Fabio Martella ci risponde Copertina S. Maria delle Mole (850)
Antonio Calcagni

Prima di iniziare con le domande vere e proprie, ci piacerebbe sapere quali sono state le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi a Sindaco del Comune di Marino, e quali sono i partiti, le liste civiche/movimenti che la sosterranno in questa impresa

Amo il mio paese. Sono stato sempre vicino alle vicende e alle vicissitudini che hanno segnato la vita di questo Comune. Mi definisco un uomo del “fare” e mi fa piacere quando posso essere utile alla cittadinanza. Saranno due Liste Civiche i movimenti che mi sosterranno: Dignità Popolo Libertà e Noi Marino
 
Passiamo ora alle domande.
 
Domanda n.1) Santa Maria, in questi ultimi decenni, è cresciuta in modo esponenziale fino a diventare il centro più popoloso di questo Comune, a questa crescita non è però corrisposto un incremento dei servizi, quali per esempio: un punto di pronto soccorso, il ritorno del Comando dei Vigili Urbani. Lei che cosa farebbe in merito se diventasse Sindaco?
 
Santa Maria sta progressivamente diventando il centro demografico del territorio comunale e di questo bisogna tenerne conto.
Il mio progetto è quello di spostare la sede comunale a Santa Maria, permettendo così di trasformare Palazzo Colonna in un importante polo museale, artistico e per lo spettacolo. Per quanto riguarda la carenza dei vigili urbani, da voi menzionata, ed è cosa urgente, ricordo che c’è in itinere un concorso per l’assunzione di 24 vigili ai quali nei prossimi due, tre anni ne seguirà un altro per ulteriori 25 vigili: al netto dei futuri pensionamenti ciò porterà la situazione alla normalità. Ritengo, però, che le varie carenze riscontrate in questi anni siano da addebitare quasi esclusivamente a una insufficiente capacità di programmazione. Il punto di Primo Soccorso a Santa Maria delle Mole è cosa oggettivamente necessaria, indispensabile.

 
 
 
Domanda n.2) Speculazione Divino Amore: qual è la sua opinione sull’argomento, anche alla luce delle recenti sentenze che sembrano aver posto definitivamente fine al progetto?
 
La “speculazione” citata ha radici antiche, si parte dal progetto di realizzazione studios cinematografici del periodo della Sindaca Perrone per passare al vero artefice del progetto definitivo: il Sindaco Desideri con la sua maggioranza che approvò il PRG con quelle previsioni. Il Sindaco Onorati non contrastò a sufficienza la situazione. Il progetto Divino amore sembra tramontato ma io diffido un po’ delle eccessive tensioni a “costruire e costruire”, in questo nostro territorio comunale, da parte di troppi.Per quell’area io, e quel che sto per dire sta già nel nostro programma come idea forte, propongo il Polo del Sapere e della Cultura: una Università per le Facoltà di Agraria o Archeologia o Veterinaria, chiaramente relazionate con la vocazione storica e ambientale della zona e, logicamente, in aderenza a possibilità edificatorie rispettosissime degli standard del Parco dell’Appia Antica.
Non sarà probabilmente difficile, con una intese con le Ferrovie dello Stato, implementare la Stazione Ferroviaria “Gotto d’Oro (nome provvisorio) che servirà operatori universitari e studenti e potrà anche decongestionare la Stazione di Santa Maria.
E’ in genere, chiarisco, che io vedo “l’edilizia” all’interno di un piano cadenzato di contenimenti, di ristrutturazioni e di armonie eque e solidali, rispettando con criterio le giuste esigenze delle imprese locali.

 
 
 
Domanda n.3) Appia Antica, una strada unica al mondo che potrebbe diventare un museo a cielo aperto ed essere quindi uno straordinario biglietto da visita per il nostro Comune. Quali sono i suoi progetti in merito?
 
Concordo molto sul fatto che la Regina Viarum deve diventare per il turismo la porta principale d’accesso a Marino: un progetto complessivo che ci riporti ai vecchi splendori, attraverso un decoro di sostanza permanente e creando un percorso turistico complessivo che colleghi l’Appia Antica a Marino centro.
 
 
 
Domanda n.4) Mosaico di Viale della Repubblica: come lei sicuramente saprà, nel 2016 è stato ritrovato, adiacente all’Appia Antica, un bellissimo mosaico, poi sotterrato. Cosa ne pensa di una possibilità di una sua valorizzazione in loco?
 
Totalmente favorevole alla valorizzazione di questo straordinario reperto. D’intesa con la Soprintendenza, una teca di fruizione sull’esempio di quella di alcuni commercianti privati della zona potrebbe essere la soluzione ottimale.
 
 

Domanda n.5) Palaghiaccio. Come senz’altro saprà, il manufatto, che al momento è in completo abbandono, è stato acquistato all’asta nel 2015 da ESSELUNGA. Qual è la sua opinione in merito al suo futuro?
 
Da Piano Regolatore, l’area in cui insiste il Palaghiaccio è a vocazione sportiva e tale deve rimanere. Ben venga quindi un un progetto degli attuali proprietari che volessero realizzare un PALAESSELUNGA per eventi sportivi vari al chiuso. Logicamente, indotti commerciali strettamente compatibili con l’attività sono sempre possibili, ai sensi delle leggi vigenti.
 
 
 
Domanda n.6) Via Falcognana, una strada fondamentale per Santa Maria, dove giornalmente transitano circa 6.000 automezzi, risulta essere una strada privata, aperta al traffico pubblico: non le sembra un paradosso? L’attuale amministrazione, sotto nostro impulso, si è detta disponibile ad avviare la procedura per farla diventare di competenza pubblica. Lei che cosa ne pensa?
 
Propongo di recuperare un vecchio progetto che prevede la realizzazione di una sorta di circonvallazione che, partendo dalla rotatoria di Via Maroncelli, via Capanne di Marino, via Mameli, si colleghi a via di Falcognana per poi proseguire verso la Ardeatina. Bisogna creare una conferenza dei servizi coinvolgendo anche ACEA , che in quella strada gestisce il depuratore di Santa Maria delle Mole.
 
 
 
Domanda n.7) Incrocio Appia Nuova-Viale della Repubblica/Passaggio a Livello, un nodo stradale-ferroviario che di fatto paralizza il traffico della nostra Cittadina. Se lei fosse eletto, cosa farebbe per cercare di risolvere il problema?
 
C’è un progetto che va recuperato e finanziato che prevede la realizzazione di un ponte che superi l’incrocio di Santa Maria. In alternativa uno studio di fattibilità per un sottopasso
 
 
 
Domanda n.8) A latere di questo problema, c’è poi da realizzare un piano generale della viabilità, che preveda: un incentivo all’uso della bici, attraverso la realizzazione di una serie di piste ciclo-pedonali, parcheggi per bici e parcheggi-auto, compreso il completamento di quello di via Frassati. Cosa prevede il suo programma in merito?
 
Per il completamento del parcheggio di Via Frassati penso che concretamente occorrerà una trattativa con la proprietà D’Amico per ragionevoli contropartite. L’orientamento delle opere a scomputo con le proprietà in una visione generale a mio parere è quello più indicato.
 
 
 
Domanda n.9) Trenitalia nell’aprile dello scorso anno ha approvato il piano di recupero di molte stazioni ferroviarie, compresa quella di Santa Maria, un progetto di cui sembra si siano perse le tracce. Al recupero della suddetta stazione si lega anche quello della realizzazione di una rampa di collegamento tra la suddetta ed il parcheggio di piazza A. Luciani, un argomento di cui in questi anni si è parlato molto, ma purtroppo senza risultati. Cosa farebbe lei in concreto per risolvere il problema?
 
Data la notevole importanza del progetto occorrerà sollecitare con forza un progetto di fattibilità insieme a una Conferenza dei servizi con le Ferrovie dello Stato
 
 
 
Domanda n.10) Il suo programma cosa prevede circa la realizzazione di un’Isola Ecologica nel territorio ex-Circoscrizioni II e III ?
 
Sarò chiaro: prevede una sola Isola Ecologica ma il più possibile baricentrica. Penserei alla zona di Campo Fattore.
 
 
 
Domanda n.11) Aeroporto di Ciampino e rotte su Santa Maria, qual è il suo parere in merito?
 
L’unica via è il riallacciare rapporti e relazioni di chiarezza e concretezza con l’ADR, con l’orizzonte di benefit per Santa Maria analoghi a quelli ottenuti da Ciampino.
Se ciò non sarà possibile, il fare ricorso a forti mobilitazioni popolari è sempre un segno di democrazia attiva e vigile, pur nel rispetto per le funzioni e le prerogative delle Istituzioni.

 
 
 
Domanda n.12) A suo parere la Sagra dell’Uva deve rimanere l’unica iniziativa fortemente sostenuta dal Comune, oppure c’è la possibilità che anche altre manifestazioni che annualmente si svolgono nel territorio delle ex- Circoscrizioni II e III possono, in futuro, ricevere un sostegno altrettanto generoso dal Comune?
 
Credo che su questa importante domanda appaia evidente il problema di quello che noi come coalizione chiamiamo “mancata osmosi” tra Marino-Centro e realtà urbane limitrofe del Comune: noi ce ne facciamo carico anche come confronto e dialettica. La Sagra dell’Uva è evento sia consolidato che molto unico. E’ la “Sagra” che cento anni fa è stata l’archetipo di questo tipo di manifestazione in Italia e nel mondo. Essa va anche, affermiamo noi nella coalizione da me rappresentata, rivista e riconsiderata nell’ambito dello sforzo di grande rigenerazione culturale di cui il nostro territorio ha bisogno. Ciò nondimeno, e anche in considerazione del fatto che la Sagra dell’Uva non riesce a essere “sentita” a Santa Maria delle Mole, Frattocchie, Cava de’Selci e Fontana Sala con la stessa profondità e partecipazione dei Marinesi di Marino-centro ( problema direi sociologico meritevole di approfondimenti), sarà giusta una più marcata valorizzazione complessiva di manifestazioni quali la Festa Patronale di Santa Maria, il Natale e la Notte Bianca.
 
 
 
Domanda n.13) Tenuta Tudini, un polmone verde importantissimo per la nostra Cittadina, ma anche un’opportunità per la realizzazione di laboratori per apprendistato mestieri, recupero aree per agricoltura, Orti sociali. Il suo programma prevede qualcosa in merito?
 
La mia risposta è l’assoluta difesa del verde di quella nevralgica zona.Rispetto alla nostra grande idea-forza dell’Università al Divino Amore, l’impianto della domanda suggerisce evidentemente che per il sottoscritto e la sua coalizione l’Area Tudini è concepibile come il naturale sbocco concreto delle attività didattiche e delle attività produttive delle Facoltà che sarà possibile implementare. E quindi qualcosa di molto afferente a quanto pensato e desiderato dal vostro Comitato di Quartiere.
 
 
 
Domanda n.14) Stretto controllo di Acea e lotta per ritornare all’acqua pubblica, cosa le dice questa frase?
 
L’Acea non ha mai realizzato l’Ufficio Centrale presso il nostro Comune: era un chiaro ed esplicitato accordo della nostra adesione ad ATO 2. Il servizio h24, anch’esso nell’accordo, ha funzionato fino al 2010 e poi non più. Il nostro servizio Idrico Comunale prima dell’ ATO 2 era il fiore all’occhiello della Regione Lazio. Debbono cambiare molte cose, dalle fatturazioni all’aliquota comunale, deve cambiare in profondità il rapporto tra Comune e i vertici dell’Acea. Il proprietario è il Comune, sul territorio, e per ogni lavoro l’Acea è gestore. Ripartire senza indugi da qui per ripristinare serietà e qualità della vita dei 45.000 nostri residenti per quanto qttiene al problema dell’acqua. Questa tematica è comunque una mia specialità a ogni livello, e la mia battaglia in questo senso non conoscerà tregua. Per quanto attiene all’acqua pubblica, il percorso si presenta sia lungo e difficile che praticabile, affermo io.Consultazioni popolari, Referendum, Prefettura e Tribunale di Velletri implicati costituiranno un impegno e un cimento duri e faticosi che però varrà la pena di esperire per il bene di tutta la Comunità.
Su un piano molto più immediato e molto più abbordabile, ci sarà il mio sicuro impegno per 3 “ Casette dell’Acqua” nel territorio

 
 
 
Domanda n.15) Manutenzione strade e giardini, Cartellonistica stradale; Fotocamere e Sicurezza, come si muoverebbe lei su questo piano?
 
Le “antiche” ed efficienti squadre di lavoro e di controllo e manutenzione del Verde sono lo strumento più idoneo e più gratificante per operatori e cittadini. Il Comune deve dotarsi di un suo servizio quotidiano. Sicurezza e Decoro Urbano ai primi posti dei pensieri e delle attività di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale è un imperativo che non può che trovarmi molto d’ accordo.
 
 
 
Domanda n.16) Per quanto concerne le scuole, come intendete rispondere alla necessità della popolazione presente e soprattutto alla impellente necessità di strutture da realizzare nel breve periodo?
 
Stante la irrealizzabilità del Progetto della scuola adiacente al Bocciodromo, la mia convinzione è che attraverso le opere in scomputo, parecchie delle quali non ancora evase e risolte, sarà possibile risolvere molte delle criticità di edilizia scolastica nel nostro Comune. Affermo che nessuna scuola del nostro territorio rimarrà più senza una palestra, con la mia azione da eletto al Comune. E non si dovranno più, illogicamente e in maniera assurda, sacrificare spazi di sport scolastici o laboratori didattici di preminente imortanza, o gli stessi spazi per i lavoratori ATA per far posto alle aule. Non solo Mens sana in corpore sano, che è un motto anche filosofico permanente nei secoli, ma occore farla finita nel nostro Comune anche con lo scempio della mancanza dei servizi quando invece si rilasciano permessi e licenze per costruire a profusione. Prima i servizi!! E, fra questi, priorità alle scuole.
testo martella
 
 
 
 
Leggi le risposte dei candidati a Sindaco:
Carlo Colizza     Gabriella De Felice     Stefano Enderle     Fabio Martella     Gianfranco Venanzoni
Il candidato sindaco Stefano Cecchi ha preferito non rispondere al nostro appello.

Inasprimento sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza

Inasprimento sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza Copertina Nazionali (849)
Domenico Brancato

 

Constatato che la guida in stato di ebbrezza è la causa più ricorrente che sistematicamente, ogni week-end ed in occasione di festività, costituisce, per numerosi Giovani, il drammatico epilogo di una nottata di illusorio divertimento; si considera opportuno riepilogare le norme che stabiliscono i limiti di consumo di alcol ammessi prima di mettersi alla guida di un veicolo in condizioni fisiche adeguate per una conduzione vigile e responsabile, e per evitare di incorrere nelle inasprite sanzioni amministrative e penali previsti dagli articoli 186 e 186 bis del Codice della Strada. Articoli che stabiliscono rispettivamente: il divieto di guida in stato di ebbrezza derivante dal consumo di bevande alcoliche e le sanzioni di seguito descritte per:

 

 

- riscontro di tasso alcolemico:

· da 0,5 a 0,8 grammi per litro (g/l) di sangue: sanzione amministrativa minima di 532 euro e sospensione della patente da 3 a 6 mesi;

· da 0,8 a 1,5 g/l: sanzione penale (ammenda) minima di euro 800, arresto fino a 6 mesi e sospensione della patente da 6 a 12 mesi;

· superiore a 1,5 g/l: sanzione penale (ammenda) minima di 1.550 euro, arresto fino a 12 mesi e sospensione della patente da 12 a 24 mesi;

· superiore a 1,5 g/l con reiterazione (ripetizione) nell’arco di 2 anni e di 3 anni per i conducenti di cui all’art. 186 bis (cioè di età inferiore a 21 anni, per i neopatentati:

coloro che hanno conseguito la patente A2, A, B1, e B da meno di 3 anni, e per chi esercita professionalmente l’attività di trasporto di persone o di cose):
revoca della patente, per casi considerati particolarmente gravi dal legislatore;

· superiore a 1,5 g/l, per violazione a cui sia conseguita un sinistro stradale: revoca della patente;

· superiore a 1,5 g/l, per violazione da parte di guidatori professionali di mezzi pesanti: revoca della patente;

 

 

- rifiuto di sottoporsi all’alcol test:

· applicazione delle sanzioni come per il caso in cui il tasso alcolemico sia superiore a 1,5 g./l;

· ed in caso di reiterato rifiuto nell’arco di 2 anni: revoca della patente di guida;

 

 

- guida in stato di ebrezza e sinistri stradali:

· raddoppio delle sanzioni fin qui elencate, fermo amministrativo del veicolo;

per 180 giorni e confisca (Requisizione da parte dello Stato di un bene connesso all’attuazione di un reato) del veicolo, se di proprietà del conducente;

· e revoca della patente, se il sinistro è provocato da conducente con tasso alcolemico superiore ad 1,5 g/l;

 

 

- I neopatentati:

· aumento di 1/3 delle sanzioni (sia in relazione all’ammontare di quelle pecuniarie, che alla durata delle pene detentive e della sospensione della patente), se la violazione è commessa da soggetti di cui al richiamato art. 186 bis. Categorie di conducenti, quest’ultimi, ai quali, inoltre, viene applicata una sanzione amministrativa minima di euro 164, anche se il valore del tasso alcolemico risulta essere inferiore a 0,5 g/l;

 

 

- violazioni commesse in orari notturni, compresi fra le 22,00 e le 7,00:

· aumento di 1/3 o della metà delle sanzioni, se trattasi di conducenti di cui all’art. 186 bis.

 

 

Inoltre, la violazione delle citate norme ha conseguenze anche sulla patente dei trasgressori, per effetto della decurtazione di punti:

· 10 per tutte le violazioni di cui sopra;

· 20 nel caso il soggetto trovato ubriaco sia un neopatentato;

· 5 se la violazione è commessa dai conducenti di cui all’art. 186 bis, se il tasso alcolemico risulti inferiore a 0,5 g/l.

 

 

Gli aumenti di sanzioni sopra riportati vorrebbero costituire un deterrente per cercare di impedire che un utilissimo mezzo destinato a favorire il conseguimento di obiettivi operativi e soprattutto ricreativi, si trasformi in un congegno causa di morte o di invalidanti menomazioni e, bene che vada, in compromettenti conseguenze morali, oltre che amministrative, penali ed economiche.

 

 

Comunque si ritiene che, a prescindere dalle non trascurabili intenzioni di contenimento delle violazioni tramite le sanzioni, quel che dovrebbe prevalere, particolarmente nei Giovani, è il “buon senso“ ed il “senso di responsabilità“. Sentimenti che dovrebbero anteporre la propensione verso le migliori prospettive di vita e per tutto ciò che può promuovere edificanti e sane emozioni, alla ricorrente tendenza a condividere fatue pregiudizievoli ebbrezze che, nell’immediatezza, alterano sensibilmente o annullano le facoltà mentali e fisiche e nel tempo, procurano non sottovalutabili effetti patologici.

 

 

Se poi si è proprio convinti che non esistano alternative di “divertimento” altrettanto appaganti di quelli derivanti dall’eccesso del consumo di alcol o di altre sostanze che offuscano la mente, si abbia almeno, in simili circostanze, l’accortezza di organizzare, in anticipo, rientri a casa con mezzi e conducenti esenti dall’influenza di tali sostanze, per scongiurare il pericolo di esporre la propria preziosa, unica, vita e quella degli immancabili trasportati a probabili gravi rischi.

 

 

Articolo del Prof. Domenico Brancato

L’appello di Carbonelli alle forze ambientaliste, civiche e sociali di Marino

L’appello di Carbonelli alle forze ambientaliste, civiche e sociali di Marino Copertina Nazionali (848)
Gianni Morelli

Le ‘formiche’ del Movimento del Cambiamento hanno annunciato il ritorno delle loro Energie Positive nell’agone politico Marinese in vista della tornata elettorale che si svolgerà tra 16 mesi nel 2021.

 

A rilasciare una dichiarazione che vuol essere un vero e proprio ‘appello’ alle forze ambientaliste, civiche e sociali locali è il nuovo portavoce-segretario indicato all’unanimità dal Movimento per il Cambiamento, l’ing. Marco Carbonelli, figura nota a Marino soprattutto per le sue attività in ambito socio-culturale.

 

Il Movimento per il Cambiamento, e l’associazione ad esso collegata, ha una tradizione lunga oltre 10 anni nella difesa dell’ambiente dalle speculazioni di ogni genere e nella crescita civica sana della comunità” ha dichiarato Marco Carbonellisenza interessi di natura economica e di carriera politica personale. Il percorso avviato nel 2016 a Marino con la vittoria del M5S ha costituito una svolta che ha cambiato, per l’ambiente e la società, molte cose importanti sul territorio, dagli esiti della speculazione del Divino Amore oggi arrestata, alla raccolta differenziata applicata con successo, dalla gestione corretta dei fondi comunali fino all’affrontare in modo sistemico il problema del rumore generato dagli aerei dell’Aeroporto di Ciampino con la riduzione del numero di voli, oggi per la prima volta contemplata in un Decreto del Ministro Costa, tanto per citare i più importanti cambiamenti in atto. Ma molto resta ancora da fare e da migliorare, e in prospettiva elettorale 2021 il M5S di Marino non appare essere oggi in grado in modo autonomo, soprattutto a causa della situazione nazionale, di contrapporsi con possibilità di successo ai vecchi schieramenti locali, in particolare al centrodestra che vede in Stefano Cecchi, già da tempo sceso in campo per il ruolo di sindaco, uno dei possibili candidati in potenziale continuità con la vecchia politica cementificatrice realizzata proprio dal centrodestra dal 2006 al 2015 a Marino sotto la guida di Palozzi e di Silvagni.

 

Se si vuole, dunque, tentare di scongiurare il rischio di un possibile ritorno al cemento facile, agli interessi di chi governa per le sue aziende e per le concessioni edilizie delle lobby locali, è necessario che il mondo sano della società civile, delle associazioni e comitati ambientalisti e civici che difendono la natura, l’ambiente e la qualità di vita della gente si riunisca, come accaduto ad esempio nel caso di Argine via Divino Amore – ADA, in una aggregazione politica civica pronta a sviluppare un programma elettorale e una possibile alleanza con chi governa oggi, indicando candidature credibili e di spessore a tutti i livelli per il prossimo quinquennio amministrativo locale.

 

Mi appello, dunque, a tutti quei cittadini che ritengono possibile e necessario continuare in questa direzione, senza interessi personali diretti sul territorio e con il solo bene della comunità come obiettivo, perché si incontrino nella nuova aggregazione Energie Positive immaginata dal Movimento per il Cambiamento, per avviare insieme un percorso civico verso le elezioni 2021. Per contattarci basta visitare il sito noicambiamo: energiepositive , vi aspettiamo!

Osservazioni alla regione contro speculazione

S. Maria delle Mole (847)
Antonio Calcagni

Oggetto: Osservazioni relative alla procedure di VIA “ Realizzazione Centro Commerciale in località Casa Negroni di Via del Divino Amore ( Proponente IDEA FIMIT SGR SPA, Comune Marino, RM ). In riferimento al documento “ Sintesi non tecnica “ relativo alla procedure VIA in oggetto lo scrivente Comitato, relativamente ai contenuti dei paragrafi E.1.8 “ Contesto socio-economico “ e E.1.9 “ Mobilità “ osserva quanto segue: • L’area nella quale si ipotizza la realizzazione del descritto Centro Commerciale risulta contornata de numerosi Esercizi del genere, descritti in allegato, che soddisfano ampiamente le esigenze della popolazione del territorio. Tant’è che, di tanto in tanto, si registrano dismissioni dovute a carenze di fruizione da parte degli acquirenti. Conseguentemente, l’aggiuntiva presenza di una mega struttura con simili finalità commerciali, provocherebbe, come recepito dai fondati timori dei Gestori dei superstiti Esercizi Commerciali della zona, l’inevitabile ulteriore fallimento di un gran numero degli stessi e la perdita di lavoro di numerosi Operatori locali, con le altrettanto inevitabili gravi ripercussioni di natura socio-economica per le loro Famiglie. • Le vie di comunicazione che immettono su via Nettunense e del Divino Amore sono già sede di un intensissimo traffico, in gran parte, costituito da mezzi pesanti che creano insostenibili disagi per la Popolazione, oltre che per le difficoltà di transito, per l’alto tasso di inquinamento acustico ed atmosferico. Per le motivazioni sopra esposte il Comitato, la cui finalità statutaria è quella di monitorare le condizioni di efficienza del territorio e di intervenire per cercare di ostacolare ogni iniziativa che possa danneggiare la condizione strutturale e la vivibilità del territorio stesso, ritiene la realizzazione del Centro Commerciale in oggetto non compatibile con la ricettività, in tal senso, dell’area interessata e quindi propone di respingere la fattibilità di procedura Via a tal proposito. Marino 24 Luglio 2017

Spray e pistole al peperoncino

Spray e pistole  al peperoncino Copertina Nazionali    (commenti:1) (847)
Domenico Brancato

La legge le consente, a determinate condizioni

 

In seguito alla registrazione di  crescenti  incresciosi  eventi di cronaca, si è sempre più diffusa la vendita di spray al peperoncino antiaggressione che, in alcuni Comuni ,sono stati offerti gratuitamente alla popolazione e forniti in dotazione alla Polizia Municipale, per essere  utilizzati  come mezzi di  autodifesa.

Sia la pistola che lo spray a base di  peperoncino,  sono stati legalizzati e regolamentati dal Decreto Ministeriale n. 103 del 12 maggio 2011,  recante il Regolamento degli strumenti di autodifesa che nebulizzano un principio attivo naturale a base di oleoresin Capsicum,  prive di attitudine a recare offesa alla persona, in attuazione dell’articolo 3, comma 32, della Legge n. 94/2009.

La  recente sentenza della Corte di Cassazione n. 8624/2018, ha confermato che la detenzione e l’uso di dispositivi di autodifesa a base di peperoncino non costituiscono reato e che una bomboletta spray o pistola, sempre al peperoncino, non può considerarsi né un’arma non comune da sparo e neppure un’arma chimica, e pertanto viene consentito il libero porto,  ai sensi dell’art. 699 del Codice Penale.

Ovviamente, sempre che, sia le bombolette che le cariche per pistole, risultino conformi alle seguenti caratteristiche e disposizioni:

- contenuto della  miscela di liquido irritante non superiore a 20 ml ( oltre tale quantitativo diventa uno strumento di aggressione e non di legittima difesa );

- percentuale di oleoresin capsicum non superiore al 10 %, con concentrazione massima di capsaicina e capsaicinoidi fino al 2,5 %;

-  gittata non superare ai  3 metri;

-  capsicina non  superiore ai 2.000.000 di piccantezza della scala Scoville,  che attribuisce alla stessa, allo stato puro,  un valore di 16.000.000 ( limitazione imposta affinché  l’irritazione provocata dallo spray sia temporanea e non pericolosa );

-  miscela non  contenente sostanze infiammabili e tossiche o agenti aggressivi chimici, con effetti lacrimogeni e paralizzanti;  

- siano dotati di sicurezza contro l’attivazione accidentale ( anche perché per un utilizzo ingiustificato si rischia la contestazione per eccesso di legittima difesa e lesioni personali );  

- divieto di vendita ai minori di 16 anni.

Gli effetti dello spray, della durata dai 20 ai 60 minuti ( tempo sufficiente per allontanarsi dall’aggressore e chiedere aiuto )   sono di natura infiammatoria su naso, occhi, pelle e mucose, con manifestazioni immediate di tosse, spasmi, bruciore, nausea, lacrimazione, gonfiore alla gola, fuoriuscita di abbondante muco nasale, disorientamento ed irritazione.

I dispositivi, nelle varie versioni, sono acquistabili, al prezzo indicativo  di 15 – 30  e 50 - 90 euro, a seconda se trattasi di bombolette o pistole, nei negozi specializzati: armerie, ferramenta, tabaccherie e, dal 2011,  anche farmacie e supermercati o ( per chi ha dimestichezza con l’uso di internet ) tramite i siti di vendita online, che offrono un’ampia  gamma di prodotti, ivi compresa la penna spray antiaggressione, che presenta il vantaggio di poter essere tenuta a portata di mano, senza destare sospetti.

Comunque è sempre consigliabile optare per shop che garantiscono prodotti di qualità a prezzi contenuti.

Intanto, per agevolare i potenziali acquirenti a compiere una scelta più oculata, si ritiene utile riportare alcune informazioni sulle fondamentali differenze di funzionamento e di prestazioni fra le bombolette  spray  e   le pistole al peperoncino:

  • la principale differenza è riscontrabile sulla fuoriuscita del liquido irritante: nel primo dispositivo è più corto ed, essendo spray, è molto più volatile, mentre nel secondo risulta più mirato all’obiettivo;
  • lo spray è più soggetto alle condizioni dell’ambiente e dell’aria: ad esempio , se c’è del vento contrario, probabilmente non verrà centrato il bersaglio e si può essere esposti ad un ritorno della miscela su se stessi, correndo   il  rischio di agevolare l’azione dell’aggressore;
  • lo spray non è utilizzabile in luoghi al chiuso, per via del pericolo di colpire altre persone presenti all’interno del locale o della sua diffusione attraverso i sistemi di riciclo dell’aria;
  • la bomboletta spray risulta meno efficace nel tempo, per il fatto che dopo essere stata utilizzata perde di potenza, così quando, successivamente, si cercherà di spruzzare la miscela difensiva  contro  l’aggressore si potrebbe avere un getto più debole, cioè tale da vanificare  l’efficacia della difesa;
  • le pistole si fanno preferire, in quanto dotati di appositi sistemi di controllo che garantiscono la sicurezza dell’utilizzo e perché presentano le seguenti altre caratteristiche:

- Il getto gel nebulizzato, lungo circa 3 metri, è preciso e diretto solo al bersaglio ad una velocità da 180 a 350 Km/h;

- L’effetto prolungato, non letale,  mette KO l’aggressore per 40-60 minuti;

- si possono  usare in ambienti interni od esterni, a tutte le temperature ed in qualsiasi condizione meteorologica (pioggia, vento, ecc);

- la carica di innesco non è a pressione gassosa, ma pirotecnica (tipo di esplosivo composto da polvere pirica ed altri elementi chimici), pertanto rimane funzionante nel tempo, con immutata efficacia;

-la loro  forma si adatta  meglio alla mano, consentendo una presa più facile e sicura ed un’estrazione più rapida;

- funzionano  in ogni posizione.

Per entrambi i dispositivi, però,  considerata l’ imprevedibilità delle  necessità del loro impiego,  occorre acquisire un’adeguata destrezza nel maneggiarli, per essere in grado di usarli in modo rapido, efficace e sicuro. Pertanto, al fine di  agevolare  il conseguimento di tali condizioni, si ritiene utile riportare i seguenti suggerimenti:

  • ogni dispositivo di difesa, per poter essere utile, dev’essere reperibile  ed impugnabile nel minor tempo possibile e quindi è conveniente tenere il dispositivo sempre in una stessa tasca, del vestito o della borsa ( isolato da altri oggetti ), agevolmente accessibile;
  • evitare di tenere lo spray in bella vista per evitare di annullare il vantaggio dell’effetto sorpresa;
  • per l’acquisizione di una capacità di estrazione sicura, il metodo più efficace è quello di provare e riprovare fino a far diventare  l’azione un gesto istintivo a tal punto da essere impresso nella memoria motoria, per potersi compiere in maniera automatica. A riguardo, per molti modelli di spray, esistono versioni da allenamento che contengono un’innocua soluzione acquosa, onde evitare, nel corso dell’esercitazione, gli effetti indesiderati conseguenti ad un probabile  uso scorretto.

 Comunque, in caso di contaminazione accidentale, per porre rimedio, occorre, innanzitutto, liberarsi dei vestiti impregnati, sciacquare abbondantemente la zona delle pelle colpita e rimuovere eventuali lenti a contatto.

  • ogni istante che si impiega a riflettere comporta una maggiore esposizione ad un potenziale attacco;
  • quando si ha, per tempo,  un fondato sospetto di una potenziale minaccia, senza timore di attacchi nell’immediato, è consigliabile estrarre preventivamente il mezzo di difesa, tenendolo nascosto fino a quando non si è sicuri di trovarsi di fronte all’effettivo pericolo. Mentre nel caso di attacco improvviso, o con non abbastanza tempo a disposizione o in condizione di stress: estrarre, impugnare, puntare e spruzzare  lo spray si ritiene un’opzione  sbagliata. Per tale circostanza  la soluzione migliore  è quella  di tentare di sfuggire alla minaccia e mettersi a riparo ( dietro un’auto parcheggiata, un recinto, un albero, ecc. ), per guadagnare del tempo utile per coordinare efficacemente  l’azione difensiva;
  • dopo aver colpito l’aggressore è sempre bene allontanarsi  o spostarsi , per impedirgli,  ricordando la posizione, di sferrare, un  attaccato alla cieca o di ripristino momentaneo del campo visivo;
  • alcuni dispositivi adoperano miscele contenente un marcatore  UV ( colorante invisibile ultravioletto ) utile per il riconoscimento dell’aggressore da parte della Polizia.

Anche se, a causa dell’imprevedibilità della tipologia di aggressione, o del verificarsi dell’ipotesi che l’arma si possa inceppare o cadere di mano o non produrre l’effetto desiderato nei tempi richiesti, nessun oggetto di difesa  potrà mai garantire la completa sicurezza.  Tuttavia,  lo spray e la pistola al peperoncino rappresentano   i pochi, se non gli unici, dispositivi  che possono  essere usati legalmente  e quindi  nel  modo più penalmente  rispondente alla Difesa Personale.

Perciò, detenerli e saperli  usare correttamente può costituire un valido supporto psicologico e materiale contro ogni potenziale tentativo di aggressione. A tal fine se, dopo un’autonoma esercitazione, non si è ancora grado di padroneggiarne l’uso è consigliabile ed opportuna  la frequenza di  un apposito  corso di autodifesa.

Affinché  la diffusione della detenzione dei descritti mezzi, unitamente  alla destrezza nel loro impiego, alla conoscenza delle regole da rispettare e all’acquisizione della  consapevolezza dei danni derivabili da un incauto o irresponsabile uso, da parte dei possessori, possano costituire un proficuo deterrente, sia per far desistere  molti malintenzionati dal proposito di praticare le  ricorrenti aggressioni  e sia e, soprattutto,  per scongiurare il ripetersi della recente immane tragedia  consumatasi all’interno di un’affollatissima discoteca, in   provincia di Ancona, sembra proprio a causa  dell’ assurdo ed inconsulto  azionamento di uno spray  al peperoncino,  compiuto da un  dissennato minorenne.

 

A cura del Prof. Brancato

Novità per la patente dei motocicli

Novità per la patente dei motocicli Copertina Nazionali (844)
Domenico Brancato

Il Decreto del Ministero dei Trasporti del 26 Settembre 2018 introduce, infatti, nuove disposizioni relative alle prove di valutazione delle capacità e dei comportamenti per il conseguimento delle Patenti di guida delle categorie:  A1 ( Età minima 16 anni per la guida di: - Motocicli di cilindrata massima di 125 cm3, di potenza massima di 11 Kw e con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 Kw/Kg; - Tricicli di potenza massima non superiore a 15 Kw; - Macchine Agricole che non superano i limiti di sagoma dei motoveicoli: m 1.60 di larghezza, 4.00 di lunghezza, 2.50 di altezza ed il peso, a pieno carico, non eccedente 2.5 tonnellate);  A2 (Età minima 18 anni per la guida di motoveicoli di potenza non superiore a 35 Kw, con un rapporto potenza/peso non superiore a 0.2 Kw/Kg)  e A o A3 (21  anni per guida  di tricicli di potenza superiore a 15 Kw e 24 anni  e 20 anni, a condizione di essere titolare di patente A2 da almeno 2 anni, per la guida di motoveicoli di tutti i tipi.  Ossia veicoli a due ruote, senza carrozzetta - L3e - o con carrozzetta  - L4e -. Cioè veicoli a 3 ruote destinati al trasporto di un numero massimo di 4 persone, muniti di motore con cilindrata superiore a 50 cm3, se a combustione interna e/o aventi velocità massima superiore a 45 Km/h).

Ciò, per il soddisfacimento dell’esigenza di uniformare le procedure di svolgimento delle prove di valutazione delle capacità e dei comportamenti, organizzandole, in  tre fasi, invece delle sei fasi previste dal Decreto Ministeriale  8 Gennaio 2013. Come stabilito dal DM 19 Dicembre 2012, per il conseguimento della Patente di guida delle Categorie  B e BE e dal DM 8 Gennaio 2013, per il conseguimento delle Patenti di guida delle Categorie C1,  C, D1, D, C1E, CE, D1E  e DE.

Fasi che comprendono:

  • La verifica della capacità del conducente di prepararsi ad una guida sicura, riguardante il come indossare il vestiario da motociclista: casco integrale, guanti, giacca con protezione dei gomiti e delle spalle, scarpe chiuse, pantaloni lunghi,  protezioni delle ginocchia e paraschiena;
  • L’esecuzione delle manovre lungo un  percorso (Vedi Allegato 1), sui circuiti di prova delimitati da strisce orizzontali, consistente in  un esercizio di equilibrio a bassa velocità, poi di slalom, avvitamento ostacolo e frenata, con velocità che da 30 Km/h passa a 50 Km/h, fra coni  di altezza non inferiore a 30 cm, dislocati a distanza variabile da m 2.2, 4.0 e 1.0, lungo due corridoi,  di cui il primo lungo m 18,2 e largo m2,2 ed il secondo della lunghezza di 25 m e la larghezza di 1,3 m.

Il candidato per superare la prova non dovrà incorrere  in nessuna  delle seguenti irregolarità:

  • Toccare uno o più coni;
  • Saltare un cono durante lo slalom o uscire dal percorso;
  • Mettere un piede a terra;
  • Coordinare in modo irregolare la guida, dimostrando scarsa abilità;
  • Impiegare un tempo superiore a 25 secondi per completare il per corso;
  • I comportamenti di guida nel traffico, intesi a verificare che il candidato esegua in sicurezza le operazioni previste, adottando tutte le opportune precauzioni.

La durata dell’intero esame pratico è prevista  di 30 minuti.

Le nuove norme verranno applicate a partire dal 2 gennaio 2019 e riguarderanno anche chi ha presentato la domanda prima dell’entrata in vigore il nuovo decreto.

 

A cura del prof. Brancato

Buona Pasqua 2019 a tutti

Buona Pasqua 2019 a tutti Copertina Marino (844)
Eleonora Persichetti

La Redazione augura a tutti i lettori e alle rispettive famiglie di trascorrere una Pasqua ed una Pasquetta serene insieme ai vostri cari o ai vostri amici.
 
Quest’anno la Pasqua ha il sapore della Primavera e noi cogliamo l’occasione per ringraziarvi del vostro calore e della vostra partecipazione.
 
Auguri!
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