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Bonus INPS per i genitori disoccupati o monoreddito, con figli in condizioni di disabilità

Bonus INPS per i genitori disoccupati o monoreddito, con figli in condizioni di disabilità Copertina (441)
Domenico Brancato

 
L’articolo 1, commi 365 e 366 della legge 178 del 30 dicembre 2020 ( legge di bilancio 2021), sulla base dei requisiti e delle modalità indicate nella Circolare n. 39 del 10/03/2022, prevede, per gli anni 2021, 2022 e 2023, un contributo con valenza annuale, ottenibile dietro presentazione della Domanda all’INPS (Istituto Nazionale Previdenza Sociale) dal 1° febbraio al 31 marzo di ciascun anno, per via esclusivamente telematica (online), mediante una delle seguenti modalità: - utilizzando l’apposito servizio “Contributo genitori con figli con disabilità” (che permette di visualizzarne anche l’esito), raggiungibile sul sito dell’Istituto www.inps.it direttamente dal cittadino tramite SPID, o Carta di Identità elettronica –CIE –, o Carta Nazionale dei servizi – CNS - ; Contact Center Integrato (Centralino telefonico), contattando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164 164 (da rete mobile a pagamento); - oppure utilizzando i servizi offerti dagli Istituti di Patronato.
 
La domanda può essere presentata dai genitori che all’atto dell’inoltro risultino in possesso dei requisiti:
  • essere residenti in Italia;
  • disporre di un valore ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente), in corso di validità, non superiore a 3.000 euro;
  • essere disoccupati (che abbiano cessato un’attività di lavoro dipendente e siano iscritti al Centro per l’impiego di nuova occupazione) o monoreddito (con unico reddito in ambito famigliare derivante esclusivamente dall’attività lavorativa, sia pure prestata alle dipendenze di più datori di lavoro), appartenente ad un nucleo familiare monoparentale (caratterizzato dalla presenza di un solo genitore con uno o più figli con disabilità a carico);
  • fare parte di un nucleo familiare in cui siano presenti figli a carico aventi una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60 %.
Una volta accettata la domanda, il contributo verrà liquidato, a partire dal mese di gennaio per l’intera annualità, con cadenza mensile e per un importo pari a 150 – 300 e 500 euro, a seconda se i figli a carico, con la precisata disabilità, saranno in numero di uno, due o più di due.
 
Il pagamento verrà effettuato dall’INPS, secondo le modalità indicate dal richiedente nella domanda: bonifico domiciliato (versato direttamente in Posta o Banca intestandolo al percettore del beneficio); accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale; o carta prepagata con IBAN.
 
In caso di risorse insufficienti (considerato che l’articolo 6, comma 1, del Decreto Interministeriale del 12 ottobre 2021, ribadisce che il beneficio è riconosciuto nel limite di spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023), sarà data priorità alle domande presentate dai richiedenti con ISEE più basso.
 
Mentre, a parità di reddito ISEE, sarà data priorità ai richiedenti appartenenti a nuclei familiari con figli minori non autosufficienti (cioè incapaci di svolgere le più comuni attività quotidiane) ed, a seguire, ai richiedenti appartenenti a nuclei con figli con disabilità di grado grave (che impone alla persona di dover beneficiare di un’assistenza permanente, totale e continuativa, per svolgere una o più funzioni della vita quotidiana) e di grado medio (in genere, di natura intellettiva che comporta l’acquisizione del linguaggio molto lentamente).
 
L’erogazione del beneficio potrebbe cessare, nel caso in cui dovesse venire a mancare uno dei requisiti previsti dall’articolo 4, comma 2, del Decreto Interministeriale: - decesso del figlio o del richiedente; - decadenza dall’esercizio della responsabilità genitoriale; - ed affidamento del figlio a terzi.
 
In tal circostanza, la causa della decadenza dovrà obbligatoriamente essere comunicata all’INPS, entro e non oltre 30 giorni dal verificarsi dell’evento.

Geyser a Ciampino in via Ventotene

Geyser a Ciampino in via Ventotene Copertina    (audio/video) (1.677)
Eleonora Persichetti

Un geyser solforoso alto tre metri, con un getto d’acqua improvviso, è esploso ieri pomeriggio a Ciampino in via Ventotene. In via precauzionale, sono state evacuate alcune villette.
 
Sembra che il geyser si sia formato durante lo scavo di un pozzo artesiano, ma sulla dinamica si sta ancora indagando.
 
Evacuate delle abitazioni anche nella vicina via Giannutri e i tecnici della Asl di zona con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia stanno controllando la situazione in evoluzione. L’area è transennata dalle forze dell’ordine.
 
La Prima Cittadina di Ciampino, Daniela Ballico, che nella tarda serata di ieri si è recata personalmente sul posto per essere aggiornata sulla situazione e per mettere a disposizione tutte le risorse necessarie per il ripristino delle condizioni di sicurezza della zona, ha comunicato alla stampa:
 
 
Comune di Ciampino
Comunicato del Sindaco sull’emergenza di Via Ventotene
 
Ciampino, 10 giugno 2020
 
“Ieri, a seguito di una segnalazione relativa ad una fuoriuscita di gas dal sottosuolo in Via Ventotene, attraverso il nostro Comando di Polizia Locale, abbiamo attivato l’intervento dei Vigili del Fuoco, dell’INGV e della Croce Rossa sul posto per valutare la situazione”.
“Dopo il sopralluogo e gli accertamenti effettuati, sono emerse delle esalazioni di idrogeno solforato causate da uno scavo in prossimità di un pozzo artesiano, e facendo seguito ad un fonogramma dei Vigili del Fuoco ho proceduto all’emissione di un’Ordinanza di evacuazione urgente dei nuclei familiari a rischio”.
“Attualmente la situazione è sotto controllo, grazie all’eccellente lavoro svolto in maniera encomiabile dal tardo pomeriggio di ieri fino alle 4 di questa mattina dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dall’INGV che ha effettuato le misurazioni del sito, dalla Croce Rossa Italiana che ha garantito il proprio supporto e dalle nostre forze di Polizia Locale che hanno isolato l’area e provveduto all’evacuazione delle famiglie”.
“Stamani riprenderanno i lavori di ripristino delle condizioni di messa sicurezza dell’area nel rispetto delle prescrizioni che verranno fornite direttamente dagli esperti dell’INGV. Ringrazio tutti i Corpi che sono intervenuti e gli Uffici del Comune di Ciampino per l’ottimo e tempestivo impegno messo in atto per gestire una situazione che allo stato attuale risulta essere, seppur assolutamente sotto controllo, molto seria. La speranza è che l’intervento che stanno effettuando i Vigili del Fuoco possa rivelarsi risolutivo, in caso contrario serviranno interventi di natura strutturale che richiederanno altro tempo”
 
 
 
Le immagini ed il video sono state recuperate in rete

"L’Ora Maria Dolente" in scena a Marino

"L’Ora Maria Dolente" in scena a Marino Copertina (769)
Eleonora Persichetti

Sala Teatro Vittoria Parco Villa Desideri – Marino
Domenica 10 Aprile ore 18:00
Sinossi e Interpreti “L’Ora Maria Dolente”
 
 
«In quasi tutti i paesi meridionali, – scrive Lombardi Satriani in “Il silenzio, la memoria e lo sguardo” la visita al “Sepolcro”, la veglia in Chiesa, la processione con la croce al Calvario, quella con il Cristo deposto dalla Croce, raffigurato con le piaghe sanguinanti, si svolgono contrassegnate da antichi canti popolari o chiesastici popolareggianti, nei quali si afferma la pro- pria colpa, la propria condizione di peccatori e, quindi la propria corresponsabilità nei patimenti e nella morte del Cristo; e in Lui si piange la morte, quale ognuno ha sperimentato nel dolore per la perdita delle persone care. Nel quadro di questa religione popolare, solcata decisamente dall’ideologia della colpa, della penitenza, della necessità della sofferenza e del sacrificio per il supera- mento del male e della propria condizione di peccatori e, quindi, di portatori puntuali del male, ogni anno la cultura folklorica presentifica un modello di Dolore e Riscatto». Uscire in strada a cantare la penitenziale è un’emozione che non si può dire, «un modo unico per stare con Cristo sofferente e raccogliersi in preghiera».
 
C’è un rapporto fortissimo, come una perdizione che viene dall’anima, che lega da sempre gli uomini e le donne a questo rituale. è qualcosa che ha a che fare certo con la tradizione, ma non solo. C’entra anche un senso vero di appartenenza alle proprie radici, alla propria terra, per cui sono in tanti per esempio quelli che pur vivendo lontano non possono fare a meno di tornare nel periodo della settimana santa, e uscire a cantare nei giorni e le notti del giovedì e del venerdì santo. E una volta tornati basta un niente per riconoscersi dentro l’atmosfera densa dei riti e delle mille cose da fare. Per ritrovarsi in pieno dentro la tradizione, ai giorni della Pasqua e dei battenti. Basta, per esempio, sentire il suono micidiale “della trocola” o della tofa o ancora del tamburo muto che sostituiscono le campane a lutto, e in un attimo tutto sem- bra ricominciare. I rituali della Settimana Santa sono in ultima sintesi una rappresentazione della passione e morte di Cristo.
Una rappresentazione pubblica, teatralizzata e musicata. Con questo nostro appuntamento in un luogo qual’è la Sala teatro Vittoria a Marino vogliamo portare e raccontare con Gesto-Parola-Canto e Musica le ultime ore del Cristo nelle Laudi come nello Stabat (colto e popolare), per così fondere le tradizioni al suono di fiati, voci e tamburi che scandiscono l’orologio della Passione accompagnandoci a passo lento nel Mistero del Venerdì Santo.
 
G.D. Curi - N. Citarella
 
 
Interpreti
VOCI
Gabriella Aiello & Ensemble Cori a Cori - Nando Citarella & Ensemble Equivox
MUSICI
Violino Claudia Pédico-Chitarra Salvatore Rotunno- Ghironda Stefano Pogelli
Ensemble Cymbalus Lab.Voci e Tamburi
Voce Recitante: Sabina Barzilai
 
Costumi a cura di Nathalie Leclerc Messa in scena di Nando Citarella
Una produzione Compagnia “La Paranza” Associazione Culturale A.P.S.

Figli contesi tra genitori di nazionalità diverse: l’emotività ignorata e il ricorso all'Autorità Centrale Italiana

Figli contesi tra genitori di nazionalità diverse: l’emotività ignorata e il ricorso all'Autorità Centrale Italiana Copertina (708)
Eleonora Persichetti

Avv. Ruggiero: “Spesso si affronta la questione dal punto di vista dei diritti del minore o del decreto del giudice, ma raramente si affrontano le ripercussioni psicologiche ed emotive nei genitori. Dove è in vigore la Convenzione dell’Aia, può intervenire l’Autorità Centrale Italiana”
 
 
Dal 1989, l’Unione Europea ha adottato la Convenzione Europea dei Diritti del Fanciullo, che stabilisce il diritto dei minori a mantenere un rapporto sano con entrambi i genitori, anche dopo la separazione, a meno che ciò non sia contrario ai loro interessi.
 
Purtroppo, però, le normative di alcuni paesi risultano in palese violazione delle norme internazionali sulla protezione dell'infanzia, non prevedono l’affido condiviso e pertanto non riconoscono il diritto dei genitori non affidatari di altri paesi a mantenere il rapporto con il minore. Una situazione che, in casi estremi ma purtroppo non così rari, può dare origine a “casi di rapimento” di minori figli di separati.
 
“Quando si ha a che fare con casi simili, in cui i genitori provengono da paesi con leggi così distanti su questo punto, è difficile riuscire a gestire la situazione senza arrecare traumi ai minori. – Ha commentato l’Avvocato Valentina Ruggiero, esperta in diritto di famiglia – La separazione non è mai facile da un punto di vista emotivo. Spesso si affronta la questione dal punto di vista dei diritti del minore, focalizzandosi su quanto contenuto nel decreto del giudice, ma raramente si affrontano le ripercussioni psicologiche nei genitori. L’idea che la persona con la quale si è condiviso una parte di vita così importante ci porti via la persona a noi più cara è emotivamente destabilizzante e solo in un secondo momento si trovano le forze per rivolgersi ad un legale.”
 
A tutela dei minori e del rapporto che si ha con loro, se l’ex partner di nazionalità diversa manifesta il desiderio di espatriare con i figli, la prima cosa da fare è quella di non concedere l’autorizzazione al rilascio del documento personale del minore, ma per il nostro ordinamento deve sussistere un pericolo comprovato. Se il minore ne è già in possesso, si può chiedere immediatamente all’autorità competente la revoca dell’autorizzazione all’espatrio. Purtroppo, però, non sempre è semplice riuscire a evitare che il minore abbia il documento personale.
 
“Se non sussistono i presupposti per revocare o negare il documento personale del minore, ciò che suggerisco di fare è tentare di far sottoscrivere all’altro genitore una dichiarazione nella quale si precisa la data di rientro, anche tramite legale, e se è in corso una separazione legale, chiedere un’istanza specifica al Giudice. – Prosegue l’Avvocato – Anche conoscere i nomi dei parenti dell’altro genitore e i loro domicili, per conoscere le destinazioni esatte, può essere di aiuto in casi di rapimento. Se tali rimedi preventivi sfuggono e il soggetto si vede sottrarre il figlio minore, ad esempio quando si esercita regolarmente il diritto di visita estivo, al momento del mancato rientro è importante accertarsi che lo Stato presso il quale si è recato il minore rientri tra gli Stati firmatari della Convenzione dell’Aia del 1980, resa esecutiva in Italia nel 1994 dalla legge n 64. In tal caso, la questione diventa un po’ più semplice. Ove applicabile tale convenzione, è indispensabile contattare immediatamente, unitamente alla presentazione della denuncia per sottrazione del minore, l’Autorità Centrale Italiana, per l’avvio della specifica procedura”
 
Si tratta di una procedura complessa, che richiede tempistiche piuttosto lunghe, e in questo lasso di tempo il genitore deve rassegnarsi a stare senza il proprio figlio, cercando di restare calmo e attenersi a quanto suggerito dal proprio legale. L’importante è restare in costante contatto con i funzionari dell’Autorità Centrale Italiana.
 
“Se lo Stato in cui è stato condotto il minore non è tra quelli indicati nella Convenzione dell’Aia, purtroppo, la procedura sarà molto complessa, poiché l’Autorità centrale non può intervenire. In questo caso, consiglio di rivolgersi ad un avvocato locale. Complessivamente, quando si vive una situazione di sottrazione di minore internazionale, vi è una lungaggine eccessiva anche per la ricerca del minore, della quale siamo ben consci anche noi tecnici. – Prosegue l’Avvocato Ruggiero - L’Autorità Centrale Italiana è l’unico ufficio che può aiutare i Legali e le parti nella risoluzione. Il genitore che ne ha la possibilità, cerca anche di appoggiarsi ad un avvocato locale per sveltire ulteriormente il fascicolo. Intanto, il genitore che ha subito tale danno deve cercare di resistere psicologicamente e attivare anche il Giudice civile italiano per la richiesta di affido esclusivo e decadenza della potestà genitoriale. Tutto ciò costituisce un danno gravissimo al minore, sebbene sia fatto per tutelarne la sicurezza, poiché si lede la bigenitorialità. La strada è lunga e complessa, ma casi positivi ve ne sono. Alcuni di collocamento dei minori ai genitori italiani con rimpatrio forzoso, altri con possibilità di incontrare i minori con delle modalità prestabilite e un accordo. Quello che raccomando vivamente è attenzione ai trasferimenti dei minori in altri stati, anche per vacanze per tempo determinato, accortezza.”
 

Immigrazione, il 58% degli italiani è «preoccupato»

 Immigrazione, il 58% degli italiani è «preoccupato» Copertina (920)
Eleonora Persichetti

Ma per tre connazionali su quattro chi scappa da guerre e terrorismo «va accolto»

In vista della Giornata internazionale della tratta di esseri umani in programma il 30 luglio, Doxa torna a indagare l’atteggiamento degli italiani nei confronti del fenomeno dell’immigrazione. Oggi 6 italiani su 10 sono «preoccupati», ma a dicembre 2017 erano 8 su 10.

 

In vista della Giornata internazionale della tratta di esseri umani in programma il 30 luglio, Doxa torna a indagare l’atteggiamento generale degli italiani nei confronti del fenomeno dell’immigrazione scoprendo che il 58% dei nostri connazionali è «molto o abbastanza preoccupato». A dicembre 2017 tale soglia si attestava al 78%, dunque era superiore di 20 punti. Le più preoccupate sono le donne (65%). Mentre non si rilevano differenze sostanziali in base all’età degli intervistati o, ancora, rispetto all’area geografica di residenza. Unica eccezione: le città con oltre 100 mila abitanti, dove i «preoccupati» sono il 63% (+5% sulla media nazionale). Altra evidenza: il grado di preoccupazione decresce con l’innalzarsi del titolo di studio (solo un laureato su 2 è «preoccupato», mentre tra i possessori di licenza di scuola media inferiore tale soglia arriva al 60%). Ma per un italiano su 2 «gli immigrati rappresentano una risorsa per il Paese» con uno scostamento di 8 punti rispetto ai risultati di pochi mesi fa (44% di «molto o abbastanza d’accordo» a dicembre 2017, 52% a luglio 2018).

 

FOCUS SULLA SICUREZZA — Ordine pubblico e sicurezza sono gli aspetti che più incidono sul livello di preoccupazione degli italiani. Lo afferma il 48% degli intervistati. Con picchi del 54% tra gli over 54 e del 55% tra gli abitanti del Nord-Est. Ma è proprio dalle regioni del Nord-Est che arriva anche l’appello più sentito perché si distingua tra profughi e immigrati regolari, da una parte, e clandestini, dall’altra. Lo chiede l’83% degli intervistati di Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto-Adige e Veneto contro una media nazionale del 77%. Per quel che concerne le classi d’età i più orientati al distinguo sono i 35-54enni (82%). E ancora: proprio nello zoccolo duro della popolazione attiva italiana l’idea che gli immigrati rappresentino una minaccia per l’occupazione trova minore terreno fertile. A pensarlo è il 24% degli intervistati. Mentre tra gli over 54 tale incidenza arriva al 35%. Anche in questo caso il livello d’istruzione gioca un ruolo chiave: lo pensa l’11% dei laureati contro il 39% di coloro che non sono andati oltre la terza media.

 

SI’ ALL’ACCOGLIENZA PER CHI E’ IN PERICOLO — Questioni singole a parte, i dati Doxa mostrano che lo spirito d’accoglienza degli italiani non è in discussione. Per il 75% degli intervistati chi scappa da guerre e terrorismo «va accolto». A dicembre 2017 tale percentuale si attestava al 70%. Campioni di solidarietà sono i 15-34enni, ossia i millennial, con l’85% di risposte affermative. Mentre a livello geografico sono gli abitanti del Centro Italia i più propensi all’accoglienza con una percentuale di consenso pari all’83%. È curioso notare come alla domanda su un eventuale richiesta da parte delle istituzioni di ospitare dei migranti nel proprio quartiere il livello di preoccupazione su base nazionale scenda al 33%. Era pari al 45% a fine 2017. Anche in questo caso molto più «aperti ad ospitarli» risultano i laureati (19% di tasso di preoccupazione), ma anche i giovani (29% i «preoccupati» under 35) e i residenti nelle grandi città (31% nei centri con oltre 100 mila abitanti). Che il tema vero sia diverso da quello dell’accoglienza?

A cura di Eleonora Persichetti

Al via un nuovo progetto presso il Centro Anziani di Cava Selci

Al via un nuovo progetto presso il Centro Anziani di Cava Selci Copertina (1.219)
Eleonora Persichetti

 
 
È partito il nuovo progetto Giovani di ieri e di oggi, per fare “centro” insieme, finanziato dalla Regione Lazio con il partenariato del comune di Marino e ideato da Genitori in ruolo e altre quattro associazioni: Centro Anziani Cava dei Selci, CRIF, Ass. Arianna e Scacchi in tour.
 
 
Il progetto consiste in una serie di attività ed iniziative innovative in favore dell’invecchiamento attivo, ovvero volte:
  • alla ridefinizione dell’immagine dell’anziano ed alla diffusione di saperi alle nuove generazioni attraverso la valorizzazione delle esperienze e delle abilità professionali;
  • alla promozione della funzione sociale dei Centri Anziani come “centri per la comunità”.
 
Ci saranno, quindi: incontri di conoscenza degli antichi mestieri con esperti artigiani che faranno una ricostruzione storica della loro arte - ottima occasione di scambio e collaborazione intergenerazionale; incontri di Arteterapia e Arte Partecipata, poiché il contatto con l’arte e la natura genera benessere; un Corso di Smartphone,"Smart Life”, aperto a tutti, per familiarizzare con le nuove tecnologie; Incontri di comunità, chiacchierate speciali in cui si potrà parlare liberamente dei propri bisogni e desideri. Infine, tutte le domeniche, a partire dal 19 marzo, saranno organizzati corsi di scacchi per bambini dai 7 ai 18 anni e per gli over 60 nell’ottica della formazione lungo tutto l’arco della vita (lifelong learning). Sappiamo che lo sport rallenta l’invecchiamento cerebrale e contrasta lo sviluppo delle malattie degenerative come l’Alzheimer.
 
La sede principale del progetto è il Centro Anziani di Cava dei Selci all’interno del Parco della Pace, ma sono coinvolti anche altri venti anziani del Centro Anziani di Frattocchie, oltre che bambini e ragazzi di due scuole del territorio, l’IIS Michele Amari Arcuri e l’IC Santa Maria delle Mole.
 
La prima lezione del corso Smart Life ha riscosso un enorme successo.
 
Prossimo appuntamento: sabato 4 marzo dalle 10.00 alle 11.30 presso il centro anziani Cava dei Selci. Si terrà il primo incontro sul "dialogo filosofico di gruppo", dedicato alla presentazione reciproca.
 
Per tutte le info, seguite la pagina FB Progetto AlzeBoom.

Notizie utili sull'epidemia Coronavirus

Notizie utili sull'epidemia Coronavirus Copertina (1.651)
Domenico Brancato

Per cercare di estendere, specie fra i concittadini più in difficoltà, la conoscenza di informazioni destinate ad agevolare il soddisfacimento dei fabbisogni essenziali, nel periodo di particolare difficoltà che attraversiamo, alla seguente nota, pubblicata in data 17 c.m.relativa al servizio “TI AIUTIAMO A RIMANERE A CASA“ (News 302) , fruibile fino al 3 Aprile 2020, tramite il n. verde 800941483, finalizzato alla consegna a domicilio di generi alimentari e farmaci, si fa seguire un’ulteriore comunicazione dell’Amministrazione comunale di Marino, con la quale rende noto alla Cittadinanza che, a partire dal 23 Marzo 2020 saranno attivi i seguenti recapiti telefonici per servizio Sociale e Tributi: - 06 93662240 a favore di persone anziane e che versano in condizioni di fragilità; e 06 93662297 per informazioni su pagamenti e scadenze IMU, TARI, TASI e INGIUNZIONE.
A tali servizi si potrà accedere nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Venerdì, dalle 8.30 alle 14.00 e Martedì e Giovedì, dalle 8.30 alle 14.00 e dalle 15 alle 18.00.
 
 
Inoltre:
 
  • La Multiservizi dei Castelli di Marino, in relazione alle ultime direttive in tema di contrasto al Virus COVID -19, per adottare misure di contenimento della propagazione del contagio, ha disposto la chiusura al pubblico dell’Isola Ecologica di Via Ferentum e sospeso anche gli appuntamenti con l’Isola Ecologica mobile del Sabato mattina, in località Frattocchie (la Nave), fino a nuova Disposizione;
 
  • Ed il Sindaco, in ottemperanza al disposto delle normative Nazionali e Regionali inerenti misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica del COVID – 19, e per far prevalere la tutela della salute dei Cittadini, ha disposto la revoca dell’Ordinanza n. 72 e quindi annulla di fatto il consenso allo svolgimento del Mercato Contadino del sabato di Cava dei Selci (Parcheggio Palaghiaccio).

Un piccolo aiuto per i bambini della Casa famiglia

Un piccolo aiuto per i bambini della Casa famiglia Copertina (3.755)
Eleonora Persichetti

Le conseguenze del Coronavirus sono pesanti anche per le Case famiglia. Come si fa ad accudire un neonato ad un metro di distanza? Come si fa ad organizzare le visite dei genitori? La situazione è delicata così come quella delle case per anziani. Qui ci sono bambini piccoli, indifesi, vulnerabili e perlopiù lontani dall’affetto dei genitori.
 
A ridosso della Pasqua, che quest’anno sarà celebrata nell’intimità delle proprie famiglie, le difficoltà e la solitudine si avvertono ancora di più.
 
La Casa per bambini “Il Giardino” di S. Maria delle Mole è a rischio chiusura.
 
Abbiamo tutti diritto ad avere una casa e a ricevere amore e calore.
Aiutiamo questi piccolini e tutte le persone che si prendono cura di loro.
 
Ecco l’appello:
 
"Noi non stiamo a casa. Non possiamo. E' una scelta fatta quando abbiamo deciso di fare questo lavoro. Abbiamo scelto di occuparci della cura di bambini che ne erano privati. Gli sforzi sono sempre tanti per tentare di fare il possibile e di più, per poter parlare di qualità e non di numeri. Eppure non basta e ora di più. Le energie e gli sforzi di tutti sono al massimo per riuscire a mantenere quella qualità che parla di attenzioni, di quotidianità, di sguardo sui bisogni, di vicinanza, di presenza ma i numeri urlano, strillano che da soli non ce la possiamo fare. Abbiamo bisogno del vostro aiuto perchè il rischio adesso è quello della chiusura.
 

Aiutateci a non chiudere."
 
 
Per donazioni
 
Cooperativa Sociale San Saturnino Onlus
IBAN: IT64C0501803200000011333937
Causale: per i bambini del Giardino
 
Aiutiamoli a non chiudere.
 
La casa dei bambini 
 
Eleonora Persichetti
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