Un sabato freddo, ma mitigato dalla pioggerellina. Questo hanno trovato i camminatori, i pellegrini, che, a ragione di cultura e conoscenza, ovvero con sentimento religioso, si sono dati appuntamento per questa tappa castellana ad Albano una trentina di uomini e donne. Con vari mezzi, pubblici e privati si è giunti al luogo convenuto – Collegio Missionari del Preziosissimo Sangue – e subito ci si è ricongiunti per il buongiorno, nello slargo di Albano che, di fronte la “Rotonda”, ospita un ottimo forno a legna: ognuno è potuto essere testimone della fragranza e leggerezza della sottile pizza bianca. La Francigena che come scopo, quando fu ideata, aveva il viaggio per giungere in Terrasanta, in realtà, era ed è costellata da “tappe intermedie”: tutte quelle che contengono luoghi religiosi da “toccare” col cammino. Ovviamente, era cosa impegnativa e densa di sacrificio nei secoli dopo il quattrocento; ben differente ai giorni nostri. Ugualmente ben rari erano i luoghi “santi” da passare, ben più numerosi e disseminati sono ora: almeno nell’occidente.
Per questo, la scelta, del “Gruppo dei Dodici”, di dedicare una intera tappa ad Albano città è comprensibilissima oltre che ampiamente ripagata dalla ricchezza delle presenze qui trovate. L’ottima “guida”, il dott. Roberto Libera, con i suoi incarichi culturali presso la Curia, ha dato ampie spiegazioni degli affascinanti luoghi visitati. Il sito della Madonna della stella, di fianco allo storico cimitero civile, e sovrastante le catacombe di San Senatore. Il duplice utilizzo, dei romani prima che hanno scavato cave per materiale di edilizia; e successivamente dei cristiani che hanno fatto del luogo il posto dove deporre i defunti nel sonno prima del risveglio, ma che – al contempo – hanno creato la cappella ipogea e, soprattutto, narrato con pittura a mura la storia del cristianesimo. La magnificenza della storia romana, del castrum, della seconda Legione Partica del generale, poi imperatore, Settimio Severo, sono stati i contenuti della spiegazione di Libera, nelle soste davanti a San Pietro – con la particolarissima vicenda di Eufrosina che è testimoniata dalla scritta al rovescio sotto l’attuale ingresso in chiesa – prima, e all’entrata del castrum fortificato (vicino il Municipio). L’ulteriore appuntamento con la spiegazione del come sia stato costruito il Duomo, seppur non in presenza di una grande quantità di popolazione, ma rispondente alla possibilità del pontefice di disporre di un possedimento che era la prosecuzione della proprietà vaticana di Castel Gandolfo. Duomo solo in seguito dedicato a San Pancrazio, ora, appunto, patrono della città castellana. La visita, e la spiegazione fatta in comodità nella sala dei vedutisti, all’interno del Palazzo vescovile, cioè Palazzo Lercari, ha permesso di vedere la curiosità artistica della presenza di tutti i quadri esposti senza nome del pittore che li ha realizzati. Qui, in sala, prima di lasciare l’edificio, il Gruppo dei Dodici ha dato prova di originalità e profonda cultura, offrendo ai partecipanti un assaggio – molto più corposo sarà fatto all’arrivo, dopo il pranzo, presso il Collegio – dei “Musici Viatores”, compagnia viaggiante di musica antica. Questo sodalizio nasce con l’intento di conciliare la rievocazione del repertorio musicale medio-rinascimentale con la secolare tradizione popolare tramandata oralmente. Gli strumenti che utilizzano sono autoprodotti e la ricerca si basa su studi e scambi con altri musicisti. Intanto, molti si sono sentiti fortificati dal saluto all’ingresso porto dal Vescovo di Albano Mons. Marcello Semeraro.
Ed ora ci si avvia al tuffo nella Rotonda. Carica di storia, di vari usi a cui nel tempo, prima di divenire la “chiesa più bella di Albano” era stata destinata: da Terme a luogo di culto. Un tocco di squisita poesia e vicenda umana, è stato possibile vivere grazie ad una epigrafe. Ha questo marmo posto nel piccolo sarcofago di bimbetto, una scritta “bilingue”: greco e latino. Non solo, ma nel contenuto è la comunicazione d’amore del padre per il figlio che ha perso, con la “risposta” altrettanto poetica che il figlioletto dall’al di là rimanda al padre. Storia che ha commosso parecchi di noi. Ma la caratteristica che la Rotonda (Santuario Santa Maria della Rotonda) condivide con pochi altri esempi in occidente, è che è una struttura architettonica cubica, con all’interno una sfera. Esattamente come il Pantheon a Roma. Anche se di dimensioni minori. La chiusura della tappa nella città di Albano, intermezzata da infinite domande poste dai partecipanti alla guida o ai reggitori dell’organizzazione, è culminata, nel dopo pasto, con ricche musiche ricercate, e perfino balli e video illustrati dal Presidente Giancarlo Forte. Immancabile l’adesione di vecchi e nuovi soci al Gruppo dei Dodici (che risiede a BiblioPop).
Domenica 23 giugno prosegue la rassegna “Autori sotto le stelle”. Alle ore 21, la giornalista e scrittrice Eleonora Persichetti, presso lo Stand-Info "Boville4-0.it" dell'Associazione Sempre Boville - Co.Pro.N.E.L. onlus, nell’ambito di BovillEstate 2019, nel Parco della Pace a Cava dei Selci, presenta l’ultimo libro di Paolo Montanari: "Appio Latino Tuscolano". Intervisterà e converserà con l’autore.
Questa seconda edizione di Appio Latino Tuscolano mira ad estendere gli orizzonti, prima limitati al versante periurbano del territorio, anche al Parco degli Acquedotti ed al quartiere Tuscolano, presentando quali elementi di novità Villa di Sette Bassi, Parco degli Acquedotti, Quadraro, Tempio della Fortuna Muliebre ed Antiquarium di via Lucrezia Romana. Nella presente Guida, confermando lo spirito già seguito nella prima edizione, l'esposizione non si limiterà a quanto d'antico ci è stato tramandato, bensì ripercorrerà, per grandi linee, la storia di questa parte del suburbio spingendosi fino ai principali ricordi legati alla seconda guerra mondiale.
Alle 22, seguirà la presentazione di “Raccomandata semplice”, il primo romanzo di Eleonora Persichetti. Insieme a lei: la giornalista de La Voce dei Castelli, Debora Esposto, il pittore e maestro Vito Lolli dell’Accademia Castrimeniense; Cristoforo Russo, collega e pittore, che illustrerà alcune delle sue opere in linea con le tematiche del romanzo; Laura Paladinelli che leggerà alcuni brani tratti dal romanzo.
Una storia avvincente ed emozionante, che l’autrice ha interamente dedicato alla sua dolce nonna. La protagonista è una ragazza come tante, Adele, che finalmente termina il lungo percorso di studi in medicina. Proprio il giorno della laurea, una scoperta cambia la sua vita per sempre. In mezzo ad alcuni cd trova una raccomandata, che non avrebbe mai voluto leggere. Ma indietro non si torna. Adele, con la vita ormai a soqquadro e completamente disorientata, decide di intraprendere un lungo viaggio con l’amica del cuore, Cristina, alla ricerca della sua vera identità.
“Ma in lei dominava la sete della verità e non c’è nulla che possa estinguerla.” Riuscirà a capire chi è veramente? E da dove viene? Le pagine della promettente scrittrice raccontano di un destino tutt’altro che prevedibile e di forti emozioni in una dimensione tra il reale e il surreale. E quando Adele sta per avvicinarsi alla verità, un colpo di scena capovolge le carte in tavola e lascia il lettore con il fiato sospeso.
La Redazione
BROCCOLI: UN AIUTO NATURALE PER CONTRASTARE L’INSORGENZA DI TUMORI
Secondo uno studio condotto negli Stati Uniti dallo scienziato italiano Pier Paolo Pandolfi, direttore del Cancer Center e del Cancer Research Institute al Beth Israel Deaconess Medical Center, pubblicato sulla rivista “Science”, i broccoli fanno bene alla salute, tanto da rappresentare un possibile rimedio naturale in grado di ostacolare la crescita dei tumori.
Lo studio del Professor Pandolfi, non solo ha confermato l’influenza positiva che il consumo di broccoli ha nel contrastare i tumori, ma ha anche contribuito a spiegare che il merito di questa benefica azione è da attribuire ad una particolare molecola denominata “ indolo-3-carbinolo” presente nella citata verdura, appartenete alla Famiglia delle Crucifere.
Molecola, che sarebbe in grado di bloccare la funzione del gene (unità biologica contenuta nei cromosomi, preposta a trasmettere i caratteri ereditari) “ Wwpl” coinvolto nella formazione di varie forme tumorali, in quanto inibirebbe l’azione antitumorale del gene “Ptf ” , agevolando lo sviluppo delle stesse formazioni.
Pertanto, la molecola “indolo-3-carbinolo” annullando l’azione del gene “Wwpl” contribuirebbe a ripristinare la normale attività del gene “ Ptf “, secondo quanto affermato dallo stesso Prof. Pandolfi: “ Abbiamo identificato un nuovo, importante protagonista, che innesca un meccanismo cruciale per lo sviluppo del cancro, un enzima (sostanza organica che agisce da catalizzatore in varie reazioni biochimiche) che può essere inibito con un composto naturale presente nelle Crucifere. Questo meccanismo non solo regola la crescita tumorale, ma è anche una sorta di “tallone d’ Achille” che potremo colpire con diverse opzioni terapeutiche”.
L’equipe guidata dal Prof. Pandolfi, comunque, ha in programma ulteriori studi, finalizzati ad individuare altri soppressori del gene “ Wwpl “, ancora più efficaci.
In ogni modo, poiché i broccoli sono una comune e gradevole verdura di stagione, facilmente reperibile a prezzi modici e utilizzabile come ingrediente di molte ricette, considerati i riscontri scientifici sui benefici derivabili dal loro consumo, è, quantomeno, consigliabile inserirli con maggiore frequenza nei menù casalinghi, per cogliere una non trascurabile opportunità che la natura ci offre per proteggere la nostra preziosa salute.
Articolo redatto dal prof. Domenico Brancato