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Previste multe per chi apre o lascia aperto lo sportello del veicolo, provocando pericolo o intralcio agli altri utenti della strada.
Un gesto, frequentemente compiuto sovrappensiero: spalancare lo sportello in modo repentino, senza accertarsi del sopraggiungere di persone o altri mezzi, potrebbe colpire o causare la caduta di ciclisti, motociclisti, persone in transito, oppure costringere altri mezzi a manovre pericolose, per evitare la collisione.
Capita spesso, infatti, che altri veicoli in transito impattino contro la portiera aperta, con le conseguenze del caso.
A tal proposito, l’Art. 157 del Codice della Strada stabilisce: “Divieto a chiunque di aprire le porte di un veicolo, di discendere dallo stesso, nonché di lasciare aperte le porte, senza essersi assicurato che ciò non costituisca pericolo o intralcio per gli altri utenti della strada”.
Articolo, la cui non osservanza comporta una presunzione di responsabilità a carico del conducente e/o proprietario, ed una conseguente sanzione amministrativa del pagamento da 41 a 169 euro, oltre alla responsabilità per tutti i danni derivanti da un eventuale sinistro provocato dallo sportello auto aperto.
Anche se il proprietario del veicolo coinvolto, per il risarcimento, potrà rivalersi sull’’Assicurazione, in quanto la polizza RC auto non regolamenta soltanto i danni provocati dalla circolazione dei veicoli, ma “anche la posizione di arresto del veicolo, sia in relazione all’ingombro da esso determinato sugli spazi addetti alla circolazione, sia in relazione alle operazioni eseguite in funzione della partenza o connesse alla fermata e sia con riguardo a tutte le operazioni cui il veicolo è destinato a compiere e per il quale esso può circolare nelle strade“, come avvalorato dalla conclusione delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione espresse nella sentenza n° 8620/2015, in relazione al concetto di circolazione stradale - ex art. 2054 del Codice Civile.
Qualora, poi, a provocare un incidente dovuto all’improvvisa apertura della portiera dell’autovettura sia un soggetto adulto trasportato, la Corte di Cassazione ( Sentenza n° 8216/2002) ha dichiarato che tra proprietario, conducente del veicolo, assicurazione e trasportato, corresponsabile del danno nei confronti del soggetto danneggiato, si realizza un’ipotesi di solidarietà nel debito risarcitorio.
Considerato, però, che il terzo trasportato beneficia sì della disciplina dell’Assicurazione quale danneggiato, ma no quale danneggiante, nei di lui confronti è ammissibile l’azione di rivalsa da parte dell’assicuratore della Responsabilità Civile che abbia risarcito il danno.
Il trasportato, oltre al conducente, risponde, inoltre, delle eventuali conseguenze penali inerenti ai danni imputabili all’incauto gesto.
Infatti, a seguito dell’entrata in vigore della Legge n° 41/2016, chiunque cagioni per colpa lesioni gravi o gravissime, oppure la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale (Art. 157, comma 7, del Codice della Strada),risponderà delle ipotesi dei reati di omicidio colposo o lesioni personali colpose stradali ( 589-bis e 590-bisdel Codice Penale).
Ma, anche se la regola secondo cui la responsabilità si presume sempre a carico di chi apre lo sportello dell’auto,la stessa, eccezionalmente, non trova riscontro nel caso in cui tale condotta si verifichi mentre il mezzo trovasi incolonnato al semaforo o passaggio a livello. In quanto, in tale condizione, chi apre lo sportello può contare sul fatto che, con fila per semaforo rosso, nessuna auto o moto, se non violando il codice della strada, può effettuare il superamento dei mezzi incolonnati.In altri termini: l’effetto sorpresa dell’altrui violazione della norma di prudenza non produce responsabilità nei confronti di chi ha aperto la portiera.
In ogni caso, prudenzialmente, è preferibile acquisire la sana abitudine di volgere lo sguardo verso gli specchietti retrovisori, prima di aprire lo sportello, onde evitare, comunque, spiacevoli sorprese e, probabilmente,subire anche pesanti conseguenze.
Articolo redatto dal Professor Domenico Brancato
Ogni 10 giorni muore un bambino a causa dell’ostruzione delle vie aeree. In Italia ogni anno sono circa 60mila le persone colpite da arresto cardiaco che perdono la vita. Solo nel 15% di questi casi vengono applicate con tempestività le manovre salvavita, mentre si stima che se tali operazioni di rianimazione cardiopolmonare fossero applicate a tutti, sarebbero i due terzi delle persone colpite a potersi salvare.
Sulla base di questi dati: l’Istituto di Formazione Formalba, in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale Liberamente e la testata giornalistica web Meta Magazine, diretta da Morena Mancinelli, in qualità di media partner, si fanno promotori di un progetto di sensibilizzazione e formazione sulla cultura dell’emergenza.
“Atto di Cuore: BLSD – La Cultura dell’Emergenza che Salva la Vita”, è il titolo dell’evento di presentazione del progetto che si terrà nella mattinata di martedì 18 Febbraio, a partire dalle ore 10:00, presso il teatro dell’Oratorio Parrocchiale San Filippo Neri di Cecchina in Albano Laziale, sito in via Nettunense 37. L’appuntamento, all’interno del quale saranno effettuate da personale specializzato delle dimostrazioni pratiche delle manovre di primo soccorso, rianimazione cardiopolmonare e disostruzione delle vie aeree, ha ottenuto il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio, della Città Metropolitana di Roma, del Comune di Albano Laziale e della ASL Roma 6. Durante la mattinata sarà altresì illustrata dall’On. Marietta Tidei, Presidente della Commissione Sviluppo Economico del Consiglio Regionale del Lazio, la legge regionale sulle manovre salvavita, approvata in via definitiva a fine 2019. Significative le presenze di illustri relatori: Il Prof. Vincenzo Castelli, Presidente della Fondazione Giorgio Castelli Onlus, Massimo Mattei, Presidente dell’Associazione Italiana Sociologi e Formatori, Antonio Buccioni, Presidente della Polisportiva SS Lazio. Numerose anche le testimonianze dirette di persone che racconteranno le loro esperienze sul campo: Marco Giustinelli, Direttore Formalba e responsabile per il Calcio a 5 della comunicazione della Lega Nazionale Dilettanti Lazio, Michele Fierravanti, Campione del Mondo Paralimpico di Wheelchair Hockey, Stefano Sette, Tecnico dell’Asd Albano Calcio a 5, mentre il Presidente della Polisportiva Comunale di Albano Laziale, Luciano Di Nicola, parlerà dell’esperienza della Città di Albano Laziale nella cardioprotezione degli impianti sportivi. A fare gli onori di casa saranno: Il Presidente di Formalba Claudio Bosi, unitamente al Direttore Formalba Giorgio Ascenzi, ed Andrea Titti, Presidente dell’APS Liberamente e fondatore di Meta Magazine. A portare i saluti delle istituzioni locali saranno: il Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini, l’Assessore comunale alla Pubblica Istruzione Alessandra Zeppieri ed il Consigliere Metropolitano Massimiliano Borelli.
Mi ha molto colpito una frase detta tempo fa da uno dei marinesi DOC che stimo di più “ Ma che c’entra Santa Maria con la Sagra dell’uva ?”
E’ vero, per come è organizzata ora la Sagra dell’uva, Santa Maria e le altre Circoscrizioni non c’entrano niente.
E c’entrano poco anche i produttori agricoli e le aziende vinicole che sono in pianura. Ed anche le attività commerciali esterne alla piazza della fontana ed anche molti cittadini che non amano certi spettacoli creati da persone che abbondano eccessivamente nelle libagioni, e che,quindi, non vanno nemmeno a vederla.
Ma è una tradizione e le tradizioni vanno rispettate e quindi il Comune, di qualunque colore politico, ha sempre elargito somme non indifferenti per mantenere nel tempo La Sagra dell’Uva. Somme versate nelle sue casse da tutti i cittadini marinesi, Anche, e in misura maggiore, da quelli che con la Sagra non c’entrano niente.
Io sono per il rispetto delle tradizioni, e non ho niente contro le ‘fontane che danno vino’ anzi ne sono affascinato, ma vorrei che si facesse in modo da ampliare i confini di questa festa e renderla godibile a tutti i cittadini in egual modo e, pur lasciando il suo naturale epilogo intorno alla tradizionale fontana, estendere i festeggiamenti, sia dal punto vista dello spazio che dal punto di vista della durata, per coinvolgere tutto il territorio Comunale.
Come ?
1..- Si potrebbe comprendere nei festeggiamenti tutto il periodo della vendemmia
– Creando sentieri facili da seguire che permettano passeggiate attraverso i vigneti, e raggiungano le aziende produttrici di vino. In questo caso si potrebbero realizzare aree di sosta dove i visitatori, allietati da balli in costume o da stornellate, o da letture di poesie romanesche, o da illustrazione di vari reperti archeologici trovati lungo il percorso, o anche dalla descrizione di fatti storici accaduti in quei luoghi, potessero godere dell’offerta turistica del nostro territorio e dei prodotti locali promossi dagli esercenti marinesi
- Organizzando maratone ciclistiche o podistiche su piste e sentieri appositamente tracciati con luoghi di ristoro dove i familiari degli atleti possano godere dell’ospitalità turistica del luogo
- Facendo partecipare i visitatori più volenterosi alla vendemmia. Ricordo ancora quando, poco più che decenne, accompagnavo i contadini a vendemmiare mentre ero in vacanza in Toscana. Le battute che capivo poco, le risate di tutti i presenti,…. e quelle teglie di baccalà che ci portavano per pranzo
- Ripristinando i percorsi delle botticelle con il conducente sotto alla tenda a soffietto, con le lanterne sotto il carro ed il cane che trotterella dietro
- Permettendo a ristoranti e trattorie locali di promuovere i loro piatti ed organizzare serate presso i loro locali
2..- Si potrebbero introdurre i visitatori ai processi di lavorazione e di produzione del vino
- Organizzando momenti di informazione presso gli stessi agricoltori e presso le varie Aziende presenti nel Territorio
- Descrivendo le varie qualità di uva utilizzate, le varietà di vino prodotte e spiegandone le modalità di assaggio e le differenze da rilevare
- Illustrando le varie fasi di raccolta, selezione e maturazione del vino mentre queste fasi sono in corso
3. – Si potrebbero organizzare corsi di informazione/formazione sul vino durante tutto l’anno
Tutto il possibile per far tornare Marino il luogo ideale per una passeggiata o un fine-settimana fuori porta come ai suoi tempi migliori
Tutto il possibile per diventare un unico Comune e condividere il benessere derivante dalle iniziative di sviluppo concordate tra tutti i cittadini
Tutto visto come valorizzazione dell’attuale Sagra dell’uva verso la creazione di una Città del Vino