Eccola qua!
È arrivata la ‘differenziata’!!
Quella che è stata definita come una svolta epocale nella raccolta dei rifiuti si è inserita e si sta affermando con gradualità, ma con determinazione, nella vita della nostra città.
Ormai da un paio di settimane nella mia zona è sufficiente esporre i contenitori nei posti convenuti e…come per magia, li ritroviamo svuotati e di nuovo pronti per l’uso
Ricordo quando, in tempi ormai lontani, era sufficiente esporre il ‘secchio della mondezza’ sul pianerottolo per ritrovarlo svuotato e pronto al mattino quando si usciva per andare a scuola o al lavoro. Un servizio eccezionale che è stato poi stravolto ed organizzato attraverso lo sversamento dei rifiuti nel ‘cassonetti indifferenziati’ poi sostituiti dai cassonetti ‘specializzati’ per tipologia di smaltimento.
Secchioni antiestetici e maleodoranti che per anni hanno deturpato le strade delle nostre città, anche perché non sempre svuotati nei tempi corretti
Ora, grazie all’avvento della differenziata, le nostre strade sono sicuramente più pulite e sembrano più larghe.
Come risulta evidente da questa nota, io sono particolarmente entusiasta e ritengo che il progetto impostato nella nostra città si stia dimostrando come un successo. Ma sento anche che non tutti sono soddisfatti per motivi di vario genere, dalla mancanza di spazio per il posizionamento dei contenitori, alle difficoltà che i mezzi adibiti alla raccolta incontrano nell’accessibilità di alcune strade.
Il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole ha seguito le varie fasi dello sviluppo del progetto fin dalla sua nascita e ritengo di poter dichiarare la sua disponibilità a raccogliere tutte le indicazioni di difficoltà riscontrate dai cittadini e farsi parte promotrice per indirizzarle ai responsabili dell’Amministrazione Comunale per discutere le possibilità di soluzione.
Pertanto rivolgo un invito a tutti i concittadini:
SCRIVETE LE VOSTRE IMPRESSIONI E CERCHEREMO DI DARE RISPOSTA A TUTTE LE VOSTRE DOMANDE.
Ragazzi col naso all'insù all'Elsa Morante di Santa Maria delle Mole
Con il naso all'insù nel plesso E. Morante". E' questo il titolo di un'iniziativa che ha visto coinvolte tre classi della quinta elementare del plesso "Elsa Morante" di Santa Maria delle Mole e che è nata da un'idea dell'insegnante di religione cattolica della Diocesi di Albano, Stefano Palocci. Insieme ad altri insegnanti del plesso, tra cui la coordinatrice Cesira Abruzzo, Barbara Celella, Antonietta D'Arrigo, Roberta Diamanti, Barbara Guidi, Maria Sannino e Rosario Drogo, con la collaborazione di Giovanna Pugliese e Anna Tanzi, l'Associazione Genitori della Primo Levi e gli ex alunni Yuri Renna, Diletta D'Avino e Silvia Grugnaletti dell'I.C. "Primo Levi" g uidato dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Francesca Toscano, il maestro Palocci ha stravolto un po' la didattica comune trasformando due Uda (unità di apprendimento), una scientifico-storica e l'altra tratta dal percorso di religione, in un unico iter. In occasione della notte tra il 21 e il 22 dicembre, sono stati allestiti due musei con i lavori dei ragazzi e le aule si sono trasformate in un laboratorio "a cielo aperto", con tanto di concerto notturno guidato dalla vice preside, Prof.ssa Laura Aquilani, il montaggio di un planetario di circa 15 mq illuminato da 23 costellazioni e il sistema solare, riflessioni sulla creazione e sul Natale, 10 tappe ludiche, laboratorio dei desideri, cinema notturno, cena e colazione comuni, festa del dono e video riassuntivo dell'evento.
I ragazzi delle quinte A, B e C hanno dormito nei sacchi a pelo sotto un soffitto illuminato di stelle. "Insegnare è faticoso perché bisogna mettersi in gioco e non solo a parole - ha commentato il maestro Stefa no Palocci - ogni cosa che fai, seduto o davanti alla cattedra, diventa specchio per i tuoi alunni: se sorridi impareranno a sorridere, se entri arrabbiato impareranno ad essere arrabbiati, se urli insegni ad urlare, se volterai loro le spalle lo capiranno. Insomma non bisogna trattare i nostri alunni come un lavoro, ma lavorare con loro, come un motivo per rinascere ogni giorno alla promessa fatta di essere un insegnante".