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La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LE ESTERNAZIONI PARTITICHE , INTESA COME SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APARTITICO, ovvero non siano di parte. 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APARTITICI  che prestiamo attenzione alle esigenze della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione partitica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.
 

Ripartiamo Insieme

Ripartiamo Insieme Copertina    (audio/video) (1.255)
Antonio Calcagni

Ripartiamo Insieme.
 
In queste due parole del titolo è racchiusa l’essenza di questa grande idea, ossia il rilancio del nostro territorio, attraverso un progetto che, per la prima volta vede unite diverse realtà associative quali: le Associazione Commercianti, delle Frazioni, di Frattocchie e di Marino, oltre a Legambiente Appia Sud il Riccio, ASD Scacchi in tour ed il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, progetto che è bene ricordare, è stato ideato da Ale Viaggi e Paciotti Foto.
 
Ma perché questo progetto?
 
Quello che stiamo attraversando, è un periodo che purtroppo, lascerà profonde ferite, nel tessuto sociale ed economico, nazionale e locale.
 
Da sempre infatti noi eravamo abituati a vivere in una cittadina ricca di attività culturali/sociali ed eventi di ogni tipo, dove non mancava  l’impegno dei volontari nel recupero del bene comune, che spesso proprio grazie a questo impegno veniva riqualificato e promosso, anche all’esterno.
 
Molte erano anche le iniziative culturali e sociali di ogni tipo, compreso l’organizzazione di eventi che allietavano le nostre giornate, serate estive, e non, che si svolgevano nei nostri parchi, Appia Antica compresa, ma anche nelle piazze e per le strade del nostro Comune, e tutto ci sembrava; scontato, acquisito, irrinunciabile.
 
Dietro a tutto ciò, c’èra però sempre l’impegno dei tanti volontari uniti nelle varie associazioni/Comitati, ma anche e soprattutto, il solido sostegno dei nostri Commercianti.
 
Dopo il passaggio di questo Tsunami, nulla purtroppo sarà più come prima, se infatti da una parte, l’impegno dei tantissimi volontari, commercianti compresi, è rimasto tale, dall’altra non si può più immaginare che, l’onere economico di mantenere in vita queste splendide iniziative possa continuare a gravare sulle spalle dei nostri commercianti, devastati da questa guerra.
 
Ben venga quindi l’idea dell’Amministrazione comunale di istituire la prima edizione del bilancio partecipato, attraverso il concorso “Sei tu a decidere”, dove i cittadini potranno scegliere direttamente il progetto migliore che verrà finanziato dal Comune. 
 
Un concorso a cui noi abbiamo aderito volentieri, con un progetto che nello specifico prevede, in continuità con il passato, una serie di iniziative tra cui :
  • Riqualificazione e promozione del territorio, attraverso il recupero dell’Appia Antica, una porta di fama mondiale che introduce al nostro territorio, e la realizzazione una serie di supporti dedicati ai turisti tendenti, a promuovere i numerosi itinerari archeologici e naturalistici, di cui il nostro Comune è ricco, e nel contempo mettere in mostra le realtà produttive locali;
  • Realizzazione di una serie di eventi, culturali e sociali, che nel passato hanno dimostrato di essere particolarmente graditi, sia ai numerosi concittadini ma anche a coloro che venivano dall’esterno, eventi che proprio grazie alla loro peculiarità, possono diventare un volano per l’economia locale;
  • Politiche sociali, portate avanti attraverso l’organizzazione di numerosi tipi di corsi per grandi e piccini.
E’ giunto quindi il momento di passare la parola a tutti voi cittadini che con il vostro voto potete fare la differenza , e se il nostro progetto, Ripartiamo insieme, vi ha convinto, vi invitiamo a votarlo.
 
Le votazioni si svolgeranno nei giorni : 1, 2, 3 e 4 aprile. Si potrà votare: on line, ma anche inviando una mail e specificando la preferenza sul progetto oppure nella tradizionale forma cartacea nei banchetti che il nostro gruppo intende allestire per l’occasione e che vi saranno comunicati.
 

FESTA DI PRIMAVERA

FESTA DI PRIMAVERA Copertina (888)
Antonio Calcagni

SABATO 21 Maggio
 

 
"IL PARCO CHE ACCOGLIE - FESTA DI PRIMAVERA"
 
Area Info Point Appia Antica X-XI MIGLIO a Santa Maria delle Mole (vicino stazione F.S.)
 
La festa è organizzata da:
 
PARCO. REGIONALE APPIA ANTICA - CIRCOLO LEGAMBIENTE APPIA SUD IL RICCIO – COMITATO DI QUARTIERE SANTA MARIA DELLE MOLE.
 
Cultura, intrattenimento, musica, circo, solidarietà.
 
INGRESSO LIBERO vedi locandina allegata
 
Unica prenotazione: visita guidata della mattina con degustazione.
 

 
 
Con l’occasione partirà anche L’iniziativa
 
“BENTORNATA GARDENSIA”
 
La Gardenia è il simbolo dell’AISM un associazione che si batte per fermare la Sclerosi Multipla.
 
La distribuzione delle gardenie avverrà sia sabato 21 maggio che domenica 22 maggio dalle 09:30 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30. Vedi locandina allegata.
 

 
Inoltre, negli stessi giorni ed orari, saranno aperte le iscrizioni al Comitato di Quartiere. Vedi locandina allegata.
 
Vi aspettiamo numerosi.
 

Una poesia per tutte le donne

Una poesia per tutte le donne Copertina (711)
Eleonora Persichetti

 
 
In questo mese viene celebrata la vostra festa, il riconoscimento di un universo misterioso ed insondabile chiamato “Donna”, erroneamente ricordata una sola volta l’anno. Partecipare consapevolmente a questa ricorrenza, per noi maschietti, non è cosa facile. Forse perché la parte femminile, nascosta nell’intimo di ogni uomo, meriterebbe un’attenzione che l’ego animale è portato a negare. Il pensiero, che dedico, vuole essere un omaggio, seppure inadeguato, a ciò che la donna dovrebbe rappresentare, ed essere, per ogni maschio, evoluto, uomo.
 
 
 
8 Marzo
 
Tu, Donna, doni bellezza, gioia, piacere e vita. Un uomo, senza una Donna, è un sole senza cielo, una luce senza alba, un’aquila senza ali.
Un uomo, senza l’amore di una Donna, del profumo e del sapore delle sue labbra, è un cielo senza stelle, uno scoglio senza mare, una tomba senza nome.
Donami il tuo sorriso, Donna, le tue labbra, il tuo amore ed io potrò chiamarmi Uomo.
 
 
 
Carlo Pistoia

CHRISTMAS MENU': TOP-TEN A TAVOLA

CHRISTMAS MENU': TOP-TEN A TAVOLA Copertina (373)
Eleonora Persichetti

ECCO IL #CHRISTMASMENU: LA TOP 10 DEI MUST HAVE SULLA TAVOLA NATALIZIA SECONDO INSTAGRAM
 
 
Natale si avvicina ed è ora di pensare al menù. In nostro soccorso arriva Instagram: da una ricerca sugli hashtag, è emersa la predilezione degli italiani per i prodotti artigianali, made in Italy e fatti in casa. Non solo: grandi protagoniste del 2020 sono le zuppe: sane, gustose, veloci e facili da preparare. Ecco quindi i consigli e gli spunti sui dieci piatti che non possono proprio mancare sulla tavola natalizia.
 
Non c’è pandemia che tenga: il Natale, con gli addobbi, le lucine colorate e l’albero è, e sempre sarà, un momento magico. E, sebbene quest’anno avrà un sapore decisamente diverso dal solito, gli italiani non hanno intenzione di rinunciare alle tradizioni che contribuiscono a rendere il periodo delle festività così speciale, specialmente per quanto riguarda l’ambito culinario. Al contrario: la raccomandazione di passare il Natale fra le mura domestiche, esclusivamente con i propri conviventi, è la scusa perfetta per riservare alla preparazione del menù ancora più attenzioni rispetto al solito. Ma quali sono i must have per il pranzo o la cena di Natale perfetti? Ce lo dice Instagram.
 
Innanzitutto, l’annosa domanda: team panettone o pandoro? Con più di 580mila foto postate sotto l’hashtag #panettone e 157mila sotto #pandoro, la preferenza degli italiani su quale dolce portare in tavola a Natale sembra piuttosto evidente. In particolare, spopola il panettone artigianale, sempre più apprezzato rispetto ai prodotti industriali, nelle sue varianti più disparate: al cioccolato, al pistacchio e persino vegano, per rimanere sempre al passo coi tempi. Anche il panettone gastronomico, la variante salata del tradizionale dolce natalizio, riscuote un certo successo, con più di 90mila foto postate sotto al rispettivo hashtag. Inoltre, in tempi di quarantena, il ritrovato amore per la cucina casalinga e per il “fatto in casa” si fa sentire soprattutto a Natale. A testimoniarlo le oltre 6mila foto con hashtag #panettonefattoincasa e #pandorofattoincasa.
 
Decisi i dolci, bisogna pensare al resto delle portate, iniziando dagli antipasti. Immancabili le tartine, presentabili in infiniti modi diversi e fantasiosi: gli scatti con hashtag #tartine sono più di 270mila. Ma anche un bel piatto di salumi e formaggi da condividere fra i commensali è un must che accontenta sempre tutti. Spopolano soprattutto le foto con hashtag #salumi: 293mila. Sono poi un chiaro segno dell’amore per il made in Italy, che quest’anno più che mai ha ricevuto il supporto e il calore dei fieri cittadini italiani, gli hashtag #salumiitaliani e #formaggiitaliani, che raccolgono rispettivamente 13mila e 10,7mila foto.
 
Dopodiché, i primi piatti: a Natale, le lasagne sono un classico intramontabile e, stando a Instagram, sono il piatto più amato e fotografato: l’hashtag #lasagne conta più di 760mila immagini. E non solo le tipiche lasagne alla bolognese: #lasagnealpesto e #lasagnevegetariane contano rispettivamente 3,4mila e 2,5mila foto, sintomo del graduale spostamento di molte persone verso un tipo di alimentazione più plant-based. Ed è proprio in questo contesto che si inseriscono le zuppe: piatti caldi perfetti da gustare durante la stagione fredda, sani, veloci e facili da preparare. L’indice di gradimento è evidente: più di 160mila scatti sotto l’hashtag #zuppa. Ce n’è per tutti i gusti: di verdura, di legumi, di cipolle, di patate e chi più ne ha più ne metta. Una gustosa alternativa per la tavola natalizia, oppure un pasto facilmente digeribile per rimanere leggeri fra un cenone e l’altro. E chi non ha tempo di preparare tutti gli ingredienti necessari, magari perché sommerso dalle altre mille cose a cui pensare durante il periodo natalizio, può sempre fare affidamento sulle infinite varietà di zuppe pronte reperibili in commercio. Un settore che, secondo un’indagine di Allied Market Research, durante il lockdown ha conosciuto una fase di calo a causa della difficoltà nel reperire le materie prime, della carenza di manodopera e della chiusura sia delle unità produttive sia di alcuni negozi al dettaglio. Tuttavia, lo scenario post-lockdown ha solo notizie positive in serbo per le zuppe pronte: innanzitutto, per via della facilità e del poco tempo che richiedono per la loro preparazione, questi alimenti creano un’alta domanda di mercato nell’epoca del “ready-made”. Inoltre, data l’elevata durata di conservazione, le zuppe pronte possono rimanere a lungo disponibili sugli scaffali dei supermercati e, di conseguenza, consentire di gustare varianti di sapore e ingredienti fuori stagione senza alcuna riduzione della loro qualità e appetibilità. In ultimo, ma non per importanza, le zuppe sono il piatto perfetto per chi nemmeno durante le feste vuole rinunciare a mantenere la linea: ricche di vitamine, sali minerali e fibre, hanno un alto potere saziante, pur avendo un basso apporto calorico.
 
“Il crescente apprezzamento per le zuppe è un’ulteriore conferma del fatto che le persone sono sempre più propense a ricercare un’alimentazione più sana ed equilibrata anche durante le feste natalizie, periodo tipicamente associato ai cenoni e alle abbuffate - ha spiegato Marco Roveda – Il pioniere del biologico - Quest’anno non farà eccezione: durante i mesi trascorsi in casa per via della pandemia, in molti hanno riscoperto i benefici del tenersi in forma, ed è grande il desiderio di continuare a mantenere uno stile di vita che possa combinare salute e benessere. Le zuppe possono colmare questa esigenza: un’alternativa sana alle tipiche portate natalizie ipercaloriche, ma senza dover rinunciare per forza al gusto e alla prelibatezza.”
 
Alla zuppa poi c’è chi preferisce un brodo, magari come accompagnamento ai famosi tortellini, piatto emiliano amato in tutta Italia. L’hashtag #tortellini ne è testimone: circa 450mila foto che ritraggono buonissimi tortellini in brodo o tortellini fatti in casa. Insomma, l’amore per i piatti della tradizione si fa sentire forte e chiaro, e quale momento migliore se non il Natale per riassaporare i prodotti nostrani?
 
Per i secondi, il piatto preferito risulta essere la tradizionalissima anguilla, sempre presente in primis sulle tavole napoletane, in quanto considerato simbolo di buon auspicio contro la cattiva sorte. Più di 390mila gli scatti con hashtag #anguilla, a riprova dell’apprezzamento per questa portata in tutto lo stivale. Discreto successo anche per le lenticchie, gustabili sia come contorno che come piatto unico: 93mila foto sotto al rispettivo hashtag. E per concludere in bellezza, frutta secca a volontà! L’hashtag #fruttasecca colleziona, infatti, intorno alle 99mila foto.
 
Ecco, quindi, la top 10 dei dieci piatti che non devono mancare nel menù di Natale perfetto:
 
  1. Lasagne, il primo piatto preferito dagli italiani: 760mila hashtag
  2. Panettone, con una vittoria schiacciante sul pandoro: 580mila hashtag
  3. Tortellini, specialità emiliana: 450mila hashtag
  4. Anguilla, pietanza tradizionale napoletana apprezzata in tutta la penisola: 390mila hashtag
  5. Salumi (e formaggi) da condividere con i commensali: 293mila hashtag
  6. Tartine di ogni forma, sapore e dimensione: 270mila hashtag
  7. Zuppa, l’alternativa sana e gustosa: 160mila hashtag
  8. Pandoro, il grande sconfitto: 157mila hashtag
  9. Frutta secca, per una pausa prima del dolce: 99mila hashtag
  10. Lenticchie, sia come contorno sia come piatto unico: 93mila hashtag
 

Potature alberi e siepi private adiacenti alle strade delle nostre frazioni

Potature alberi e siepi private adiacenti alle strade delle nostre frazioni Copertina (832)
Domenico Brancato

 

Poiché in funzione delle caratteristiche dell’assetto urbanistico del territorio comunale e, in particolare,  di  parecchie zone delle Frazioni, si suppone che molti concittadini siano interessati all’argomento, si ritiene opportuno estendere l’informazione relativa ai contenuti dell’Ordinanza n° 107 del 22 Marzo c.a. emessa, al riguardo, dal Sindaco della città di Marino, che:

 

CONSTATATO:

 

  • che ai bordi delle strade vicinali, comunali, provinciali e regionali ricadenti nel territorio comunale risulta crescente il riscontro di rami e fronde di alberi e siepi che debordano dai confini delle proprietà private, invadendo la sede stradale  (comprendente la carreggiata, i marciapiedi, le piste ciclabili e le fasce di competenza) adiacente;
  • che ciò costituisce ostacolo per i pedoni, i ciclisti, nonché intralcio per la viabilità ed, in alcuni casi, occultamento della segnaletica e schermo per l’illuminazione pubblica;
  • e che in seguito al verificarsi di fenomeni climatici di notevole intensità si è registrata la caduta di grossi rami e piante sulle sedi stradali: causa di prolungate interruzioni del traffico, con conseguenti gravi disagi e pericoli per la circolazione pedonale e veicolare.

 

E CONSIDERATO:

 

  • che i proprietari degli edifici e dei terreni, in ottemperanza al disposto degli artt. 29,30,31,32 e 33 e del D. Lgs. 285 1992 del Nuovo Codice della Strada, debbano provvedere al mantenimento della cura di fabbricati, opere di sostegno, condotte della acque dei fondi laterali alle strade di uso pubblico, nonché rispettare quanto previsto dall’art. 891 del Codice Civile sulla distanza di piantumazione delle varie specie di piante dai confini, affinché la vegetazione rimanga compresa all’interno dall’area privata, onde evitare che costituisca fonte di intralcio e  pericolo per il transito e la fruizione da parte degli utenti della strada.

 

ORDINA

 

ai detentori, a qualsiasi titolo, di immobili e di terreni confinanti con le strade ad uso pubblico di qualsiasi categoria, entro il termine perentorio di 45 giorni ( cioè entro il 5 Maggio p.v.) di effettuare:

  • la potatura della vegetazione delle siepi ed il taglio dei rami di arbusti  che superano il limite della proprietà privata limitrofa alle strade di uso pubblico;
  • Il taglio dei rami degli alberi che si protendono oltre il limite del confine della proprietà privata verso le strade sede di pubblica circolazione. Avendo cura di conservarne l’integrità, la stabilità e la bellezza paesaggistica e provvedere, nei casi inevitabili, all’abbattimento degli  alberi stessi, previa richiesta di autorizzazione all’Amministrazione comunale ed, in presenza di vincoli, agli Enti preposti;
  • di eseguire le eventuali nuove piantumazioni nel rispetto della citata  normativa;
  • e di adoperarsi affinché le operazioni di manutenzione non compromettano la sicurezza pubblica e la circolazione di veicoli e persone e di provvedere all’immediato sgombero del materiale di risulta della potatura, qualora i lavori in questione comportino l’invasione della sede stradale;

 

e  DISPONE

 

che il Comandante del Corpo di Polizia Locale, vigili sull’osservanza del presente atto con l’ausilio degli Agenti impegnati sul territorio, affinché in caso di riscontato inadempimento, entro il termine indicato, si adoperi, senza ulteriore comunicazione, a far eseguirei necessari lavori omessi dai proprietari o conduttori dei terreni interessati,  con successivo loro addebito delle spese sostenute, addizionate dell’applicazione della prevista sanzione di legge ( da 168 a 674 euro ) e di eventuali azioni penali per danni causati a terzi.

 

 

Articolo redatto dal Prof Domenico Brancato

 

 

Festa in allegria a Santa Maria delle Mole

Festa in allegria a Santa Maria delle Mole Copertina (747)
Antonio Calcagni

Nei giorni di,  Sabato 31 Luglio e Domenica 1 Agosto, a Santa Maria delle Mole si svolgerà la “Festa in Allegria”. L’evento organizzato da Andrea Paciotti, con la collaborazione dell’A.S.F. Marino e con il partenariato del Comune di Marino, si svolgerà tra Viale della Repubblica, Piazza Palmiro Togliatti e Via Silvio Pellico
 
Di seguito il programma:
 
Sabato 31 Luglio 2021.
- ore 18:30. show “Quando la magia si fonde con la malattia mentale”,  del comico Alberto “Magico” Alivernini.
- ore 20:30, esibizione musicale del Figli delle Stelle.
 
Domenica 01 Agosto 2021.
- ore 18:30, spettacolo  “Il Figliol Prodigo – Reloaded”, con Nino Taranto e Paciullo;
- ore 20:30, Easypop in “La storia del Jukebox”. 
 
Ci saranno inoltre: giostre, animazione per bambini, stand gastronomici ed altre sorprese, mentre i negozi, in linea con il periodo dei saldi estivi, resteranno aperti fino alle 23:00. 

Un tuffo nella Roma papalina tra risate, coreografie e le intramontabili canzoni!

(766)
Eleonora Persichetti

La Compagnia Teatrale della Scuola Media “A. Vivaldi” è nuovamente in scena con "RUGANTINO” con la Regia delle professoresse Giuliana Fantacone e Giovanna Ruffini mentre alle coreografie la professoressa Filomena Rivetti.

Se è vero che ogni città ha i suoi simboli "storici", che restano scolpiti in eterno nel cuore e nella mente del suo popolo, RUGANTINO è senz'altro uno di questi simboli ed è divenuto ormai una pietra miliare nella storia del teatro Musicale italiano.

Il fascino dell'opera è rimasto inalterato nel tempo ed è in buona parte dovuto alle celebri canzoni che fanno da struttura portante della commedia: "La Ballata di Rugantino", "Ciumachella de Trastevere", "Roma nun fa la stupida stasera", sono solo i titoli più' conosciuti che saranno cantate dagli alunni della Scuola Media Vivaldi.

 

Rugantino, Rosetta, Eusebia e Mastro Titta saranno presso l’Auditorium Mons. Grassi Via Garibaldi, 54 a Marino in due emozionanti serate:

 

Venerdi 20 Aprile ore 19.00 e Sabato 21 Aprile ore 19.00

 

Eleonora Persichetti

http://www.lavocedeicastelli.com/

 

 

SACCHETTI PER FRUTTA E VERDURA: POSSIBILE PORTARLI DA CASA

(1.028)
Domenico Brancato

Un parere del Consiglio di Stato, dà il via libera all’uso di sacchetti bio frutta e verdura reperiti autonomamente dal consumatore, purché conformi agli standard imposti dalla normativa sui materiali a contatto con gli alimenti.

I quesiti presi in considerazione dal Consiglio di Stato, fra quelli pervenuti al Ministero,  si riferiscono alla possibilità, da parte dei consumatori, di utilizzare borse e contenitori di qualsiasi natura in loro possesso.

In quanto,gli shoppers (sacchetti di carta o plastica distribuiti ai clienti di negozi per il trasporto di prodotti acquistati al minuto) biodegradabili  e compostabili ultraleggeri che vengono usualmente adoperati negli esercizi commerciali, in   quantità non trascurabili (dovendo contenere varie tipologie di frutta e verdura dal peso e prezzi diversi), a seguito della nuova disposizione:dal  primo Gennaio 2018, vengono ceduti  al prezzo  medio di 2 centesimi ( pari ad una spesa, per famiglia,di  15-20 euro l’anno), riscontrabile sullo scontrino o sulla fattura di acquisto, destinati  in parte  al negozio ed in parte allo Stato.

A differenza dei vecchi sacchetti di plastica che venivano, apparentemente, distribuiti gratuitamente, dato che  il loro costo veniva pagato dagli esercenti che, però, lo ricaricavano poi sul prezzo finale dei prodotti.

Il Consiglio, a tal proposito, tiene a precisare  che, in riferimento alla normativa nazionale e comunitaria,  gli scopi principali dell’imposizione del  pagamento dei contenitori “ bio “hanno come obiettivo quello di:

  • disincentivare l’abuso e gli sprechi, attraverso una maggiore responsabilizzazione   da parte dei consumatori ( come dimostra l’esperienza condotta in Irlanda, dove una tassa sullo shopper di 22 centesimi di euro ha determinato una riduzione del consumo del 90 % );
  • e  ridimensionare il grave inquinamento prodotto della enorme presenza delle buste di plastica nell’Ambiente. Dove, una volta abbandonati, vi rimangono da un minimo di 200 ad un massimo di mille anni,causando, fra l’altro:
  • allagamenti  conseguenti all’intasamenti degli scarichi;
  • la morte di centinaia di migliaia di uccelli ed altri animali marini;
  • la formazione negli Oceani, insieme a rifiuti di altra natura,di  grandi  “ Isole di spazzatura “, fra le quali : il “Pacific Trash Vortex” (Vortice di spazzatura a Nord dell’oceano Pacifico ) che,secondo alcune stime,si estenderebbe  fino a 10 milioni di Km2, ma che  gli scienziati ritengono  ricopra   1, 6 milioni di Km2 ( pari a circa 5,3 volte la superficie dell’Italia isole comprese): e il “South Pacific Garbage Patch” ( Macchia di immondizia a Sud dell’0ceano Pacifica ),di ben 2,6 milioni di Km quadrati, individuata da recente da un team di oceanografi dell’Algalita  Marine  Research Foundation, attraverso l’ inequivocabile acquisizione  di prove e raccolta  di campioni. La maggior parte dei quali non sono costituiti da bottiglie o sacchetti , bensì da detriti più piccoli di un chicco di riso e microframmenti  che si estendono in verticale ed orizzontale, formando un ammasso simile ad una nuvola di smog  che i pesci ingeriscono, scambiandoli  per plancton; 
  • oltre ai devastanti effetti sul clima.

Come dimostrano i calcoli elaborati dall’Agenzia per l’ambiente, secondo i quali, per produrre un Kg dei sacchetti di polietilene ad alta densità occorrono  ca.   900  grammi di petrolio, dai quali derivano emissioni climalteranti relativi  alla formazione di  2 Kg di CO2  ( Anidride carbonica ) equivalenti. E poiché in Italia, secondo Legambiente, si producono 300.000 tonnellate (pari a 20 miliardi di sacchetti, corrispondenti ad  un consumo pro-capite di ca.  250 all’anno ) di  shopper provenienti dal petrolio ( a fronte dei 500 – 1000  e 100 miliardi di sacchetti di plastica che vengono consumati annualmente, rispettivamente: nel mondo ed in Europa),si ha un’emissione in atmosfera  di  ben 200.000 tonnellate di Co2.    

Situazione che induceva  l’Italia a  correre ai ripari, con un Dispositivo  della Legge Finanziarie del 2007, che recepiva una Direttiva Comunitaria del Dicembre 1994 (  la  94/62/Ce ), relativa al divieto,a partire dal primo Gennaio 2011, della produzione e commercializzazione  di shopper non biodegradabili “ a  canottiera “ ( cioè con i manici ) destinati all’alimentazione,con la concessione di qualche mese, dalla decorrenza del divieto, a supermercati e negozi per consentire lo smaltimento delle scorte.

Dispositivo che, fra l’altro, prevedeva  la sostituzione dei sacchetti di plastica con i cosiddetti eco-shopper in carta o “ bioplastica “ . Cioè con  polimeri biodegradabili, compostabili, dello spessore inferiore a  15 micron( 15 millesimi di millimetro ) ricavati, prevalentemente, da amido di Mais, di Patate  e  Girasole.  

Denominazione  di polimeri dei quali   è bene  precisare la differenza, per evitare di considerarli dei sinonimi, mentre esistono sostanziali differenze ai fini della loro  composizione e destinazione d’impiego, come di seguito specificato:

  • Oxo-degradabili:  plastiche convenzionali ( Polietilene –PE-; Polipropilene –PP-; Polistirolo –PS-; Polietilentereftalato – PET - ) che si ottengono dal petrolio con l’aggiunta di additivi che  consentono lo sgretolamento in piccolissimi pezzi sotto l’effetto del calore, dell’ossigeno  e della luce solare. I sacchetti realizzati con questo tipo di plastica sono difficilmente biodegradabili, non compostabili e non riciclabili (a differenza delle normali plastiche) e contengono alcuni componenti  (cobalto e manganese) che potrebbero nuocere alla salute dell’uomo e dell’ambiente.

Se poi finiscono in mare vengono scambiati per plancton dai pesci e quindi ingeriti, per poi, tramite la catena alimentare, giungere sulle nostre tavole. Per cui, ai fini di non trarre in inganno i consumatori, alcuni autorevoli esponenti dell’industria del settore propongono di sostituire “ degradabili”con la più appropriata  definizione di  “ oxo-frammentabili” oppure “ termo o foto frammentabili”;

  • Biodegradabili: capacità dei sacchetti di dissolversi naturalmente mediante l’azione di microbi, calore ed umidità. Al termine del processo di degradazione le sostanze organiche di partenza vengono trasformate in sostanze inorganiche, quali acqua, anidride carbonica e metano, senza il rilascio di elementi inquinanti. Tale processo, però,  comporta tempi di trasformazione più lunghi ( La normativa europea stabilisce che un prodotto per essere definito  biodegradabile deve decomporsi del 90% entro  6 mesi )rispetto  quelli della frazione umida e quindi non possono essere adoperati come contenitori della stessa destinata al compostaggio;
  • Compostabile o Bioplastica: capacità del materiale organico di  essere riciclato nella frazione dell’umido, trasformandosi,  in meno di 3 mesi,  in Compost mediante il processo, in condizioni controllate, di decomposizione biologica della sostanza organica.   Compost che è  un materiale ricco di humus, di flora batterica attiva e microelementi, che può essere impiegato come fertilizzante in agricoltura e contro l’inaridimento dei suoli;
  • Rinnovabile: caratteristica  di un prodotto legata alle materie prima di origine vegetale e animale utilizzate per produrlo. Infatti, per la produzione di 100 sacchetti bio occorrono 1 Kg di mais ed 1 Kg di olio di semi di Girasole. Piante queste,capaci di rigenerarsi in tempi brevi, al contrario delle materie prime provenienti da fonti fossili esauribili (petrolio).

Sacchetti che,  secondo i calcoli di Legambiente, in Italia se ne   consumano ca. 10 miliardi, per produrre i quali occorrono 30 mila ettari coltivati a Mais (Cereale del quale l’Italia, per   coprire il fabbisogno, ne importa già il 35 %), ai quali si aggiunge la richiesta,in continuo aumento,  di aree coltivabili per la produzione di agrocarburanti. Il che comporta un considerevole impiego di acqua irrigua, antiparassitari e fertilizzanti chimici che inquinano le falde acquifere e immettono nell’aria  gas serra.  Un dispendio di preziose materie prime e conseguenze di natura ambientale che non possono  trovare una plausibile convenienza nella  fornitura di materiale monouso ( al più riusabile per contenere i rifiuti organici ) che, a detta di Silvia Ricci, coordinatrice della campagna “ Porta la sporta “, si può  giustificare soltanto per  una temporanea soluzione di emergenza.

In tal senso,  una risposta valida e di immediata attuazione, se presa in considerazione dalla maggior parte  dai Cittadini, potrebbe  trovare riscontro nella semplice, ma efficacissima, applicazione della regola delle  “4 R “:Rifiuta ( l’usa e getta); Riduci ( al minimo indispensabile le confezioni); Riusa  (nel caso specifico,   quanto più possibile, i contenitori )  e Ricicla (per ottenere nuovi prodotti, quando viene a mancare la possibilità di usare ancora quelli originali).

Ipotesi che   trovano già, anche se  in parte,riscontro nell’impiego delle borse di tela da esporto (per contenere e portar via i vari prodotti acquistati) e nei trolley.

Altra interessante soluzione che  potrebbe trovare il favore della moltitudine di  utenti dei supermercati e dei negozi di generi alimentari e contribuire a ridurre l’impiego di preziose materie prime,  è una borsa in cotone e rete molto resistente, durevole  e di modico prezzo,  progettata e realizzata da una Azienda di Asti, destinata, secondo  il suo Amministratore delegato,  a sostituire i sacchetti trasparenti da pesare,a pagamento, contando sulla disponibilità e condivisione  degli esercenti di dotarsi di  bilance con la tara  predisposta all’utilizzo del descritto contenitore.

Soluzione che consentirebbe di ovviare anche ad alcuni inconvenienti: -dovuti alla constatazione di intralci   che i sacchetti, che dal 1° Gennaio la legge ci impone di usare al supermercato, creerebbero  negli impianti di compostaggio della  provincia di Bolzano; -e  causati, secondo segnalazioni espresse dal Consorzio Italiano Compostatori, dalle etichette non bio  applicate sui sacchetti  recanti il peso ed il costo del contenuto.

Inconvenienti che, a breve, si prevede possano essere  eliminati, anche  con l’avvento di un nuovo bio-polimero,  denominato “ Minerv – PHA”, ottenibile da scarti della lavorazione dello zucchero da barbabietola:  il melasso che, a differenza del Mais ed altri prodotti vegetali,  non solo non è  destinabile  all’alimentazione umana ma che attualmente  ha, addirittura, un costo per essere smaltito. Invece, grazie alla realizzazione di questo progetto,  ancora in fase sperimentale,  l’inutile e oneroso scarto viene trasformato in materia prima per la  produzione di un materiale plastico autenticamente bio, in grado di dissolversi in appena 10 giorni, senza residuo,  sia nel terreno che in acqua  dolce  e di mare.

Insomma, secondo gli esperti del settore, trattasi di materiale che presenta il grande vantaggio di provenire da materie prime povere e naturali trasformabili  in  elementi rinnovabili ad alto valore aggiunto, in sintonia con i principi dell’ “ Economia:

  • “Circolare “ ( La cui denominazione deriva dai meccanismi presenti in alcuni organismi viventi, in cui le sostanze nutritive sono elaborate e utilizzate, per poi essere ri emesse nel ciclo sia biologico che tecnico. Infatti, i sistemi economici  in linea con i  canoni dell’Economia Circolare devono rispondere  al concetto  di ciclo chiuso o rigenerativo, attraverso attività di riparazione e manutenzione  mirate all’estensione della vita dei prodotti e dalla riduzione della produzione di rifiuti. Privilegiando logiche di progettazione modulari, versatili e adattabili,mediante la realizzazione di prodotti  pensati e realizzati per essere aggiornati e riparati );
  •  e “ Verde” o “ Green  Economy “ (Modello di sviluppo economico che oltre a promuovere l’incremento della ricchezza, vuole ridurre, fino ad eliminare, i danni all’ambiente naturale provocati dal modello di produzione, distribuzione e consumo tradizionale. Comprendente, cioè, tutti quei settori e attività economiche che hanno come obiettivo la produzione di energia da fonti rinnovabili, il risparmio energetico, la riduzione dell’inquinamento, il riciclaggio dei rifiuti e altre produzioni di beni e servizi che mirano ad incrementare la sostenibilità ecologica dell’attività economica).

Comunque, in attesa che si concretizzino le descritte ipotesi di contenitori più rispondenti strutturalmente ed economicamente al fabbisogno dei consumatori, come premesso, il Consiglio di Stato, considerato che il contenitore della merce è un bene avente un valore autonomo ed indipendente da quello del contenuto, ha riconosciuto la facoltà del loro acquisto all’esterno dell’esercizio commerciale nel quale saranno poi utilizzati.

Pertanto, come premesso, i consumatori potranno utilizzare sacchetti dagli stessi reperiti e gli operatori del settore alimentare non potranno impedire tale facoltà. Anche se a loro è riservata la verifica della conformità dei sacchetti utilizzati dal consumatore con quelli rispondenti alle disposizione di legge  (cfr.reg.CE 1935/2004), messi a disposizione nell’esercizio commerciale. Ciò comporta, la comminazione di  multe,da 2.500 a  100.000 euro, a carico degli esercenti, nei  casi di riscontro  di un ingente quantitativo di buste non conformi odi un   valore di sacchetti fuori legge  superiore il 10  % del fatturato del trasgressore.

 

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Articolo redatto dal Professor Domenico Brancato                                                                                                                                                                                      

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Federica Bruni Agente Immobiliare da anni, dopo aver compiuto gli studi di Architettura e dopo aver lavorato presso un’azienda di famiglia che si occupava di edilizia, ha potuto sviluppare tecniche conoscitive in merito alla cantieristica.
Si abilita presso la CCIAA di Roma e fa esperienza nel campo immobiliare affiancando per un periodo il vicepresidente FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari) per poi intraprendere l’attività di Agente Immobiliare su Roma e Castelli Romani.
 
 
Associata FIMAA, alla quale e’ iscritta dal 2009, grazie ai numerosi convegni e ai continui programmi formativi organizzati dall'associazione cui ha partecipato, ha acquisito una notevole e specifica competenza in materia, assistendo la clientela nelle compravendite e locazioni; nella cantieristica; offrendo servizi di consulenza sia immobiliare che per ciò che riguarda i finanziamenti oltre alle problematiche urbanistiche che alle valutazioni degli immobili.
 
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