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Screening Oncologico del collo dell'utero

Screening Oncologico del collo dell'utero Copertina Marino (506-0-0)
Francesco Raso

Screening per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina: arriva l’HPV Test in autoprelievo!
 
Per migliorare l’adesione allo screening cervicale e garantire equità nell’accesso, la ASL Roma 6 introduce un nuovo modello organizzativo che offre il self sampling, un test di autoprelievo per l’HPV (Papilloma Virus Umano).
 
 
Cos'è il self sampling?
Si tratta di un test che consente di prelevare in autonomia un campione biologico per la ricerca di HPV oncogeni, con la stessa accuratezza del test eseguito da personale sanitario.
 
 
A chi è rivolto?
A tutte le donne che non hanno risposto al primo invito dello screening.
 
 
Come fare il test?
Se preferisci effettuare l’HPV Test con un’ostetrica, puoi recarti presso il Consultorio Familiare o il Centro Screening del Presidio di Marino, seguendo le indicazioni fornite nella lettera di invito.
 
 
Info e contatti
Web: screening hpv test in autoprelievo
 
Email: coordinamento.screening@aslroma6.it (indicare nome, cognome, data di nascita e recapito telefonico)
 
Telefoni:
- Numero Verde (solo da linea fissa): 800 160 622
- Da linea fissa e mobile: 06 93 27 37 91
 
Orari:
Lunedì - Sabato: 10:00 - 13:00
Lunedì - Venerdì: 15:00 - 19:00
 
 
Prenditi cura della tua salute, la prevenzione è il miglior alleato!

Educhiamoci divertendoci

Educhiamoci divertendoci Copertina Marino (504-0-0)
Eleonora Persichetti

 
 
Sala Teatro Vittoria
Stagione Teatrale 2021 – 2022
 
 
Domenica 28 novembre alle ore 17 presso la Sala Teatro Vittoria nel Parco Villa Desideri di Marino debutta lo spettacolo F.E.D.RO. Fabulae Etiche Doni ROmani, in collaborazione con la Regione Lazio. Seguiranno repliche in matinée il 10, 15 e 21 dicembre (dal vivo o registrate in base alle prescrizioni anti-Covid).
 
Il Progetto, che ha preso l’avvio a marzo 2021, è giunto ora alle sue battute finali. Senza la collaborazione essenziale delle giovani attrici e tecnici – under 35 della compagnia Artemista tutto ciò non sarebbe stato realizzabile. Dal 2017 si continua a lavorare per l’obiettivo di creare un “vivaio” stabile di giovani che lavorino e si specializzino nel settore dello spettacolo dal vivo presso la Sala Teatro Vittoria di Marino. Attraverso la forza figurativa del teatro e della musica si intende divertire ed intrattenere il giovane pubblico proponendo una riflessione sugli insegnamenti etici e morali contenuti nelle Fabulae con i mezzi proprii delle arti performative: in un bosco incantato in cui gli alberi parlano: si avvicendano difetti, virtù e vicissitudini umane, la prepotenza fra gli esseri umani, la contrapposizione tra umili e potenti, ricchi e poveri attraverso le figure metaforiche degli animali protagonisti delle fabulae dello scrittore latino. Non ultimo argomento il rispetto per l’ambiente in cui viviamo. Il materiale drammaturgico è stato rielaborato da Sabina Barzilai, che ne cura anche la regia, dirigendo i giovani artisti Artemista sulla scena e dietro le quinte. Fedro rappresenta una voce isolata della letteratura, oggi più che mai attuale dalle caratteristiche sia fantastiche e divertenti che pedagogiche. L’obiettivo finale: educare divertendo.
 
 
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Green pass e mascherina obbligatori.
Prenotazione richiesta   via mail

PERCHE’ LA STELLA DI NATALE?

 PERCHE’ LA STELLA DI NATALE? Copertina Nazionali    (commenti:2) (503-0-0)
Domenico Brancato

DA QUANDO E PERCHE’ LA STELLA DI NATALE E’ DIVENUTA LA PIANTA PIU’ RAPPRESENTATIVA DEL NATALE?
 
La pianta comunemente conosciuta come Stella di Natale è originaria del Messico e dell’America centrale, dove cresce spontaneamente e raggiunge anche 4 metri di altezza. Mentre da noi, normalmente, non supera i 50 centimetri ed essendo coltivata in vaso, come pianta da appartamento, è divenuta, per la sua eleganza, tonalità cromatiche, e tradizione, da diversi decenni, il simbolo ornamentale più rappresentativo del Natale.
 
Per cercare di rispondere all’interrogativo in intestazione e fornire elementi sull’ attribuzione del simbolo alla pianta in questione, si fanno seguire alcune informazioni storico-leggendarie in proposito.
 
La pianta arrivò in Europa nel 1804 e a Berlino fu catalogata col nome botanico “Euphorbia Pulcherrima”. Successivamente, nel 1825, l’ambasciatore americano in Messico “Joel Poinsett” la portò negli Stati Uniti dove, in suo onore, fu chiamata “Poinsettia”. Dal 1950 , da quando in Germania fu coltivata anche come pianta da appartamento, la Stella di Natale è diventata popolare in tutto il mondo, come simbolo d’amore e di purezza, da donare soprattutto a Natale.
L’usanza, già molto apprezzata dagli Aztechi nel XVI secolo, nasce da un’antica leggenda che racconta: “In un piccolo villaggio del Messico, nella penisola dello Yucatan, viveva una bambina molto povera di nome Altea che, mentre tutti i bambini compravano regali da offrire a Gesù per Natale, lei non poteva permettersi di comprare nulla. Quel giorno, quando tutti gli abitanti del villaggio si recavano in chiesa per offrire i loro doni, Altea decideva, sconsolata, di rimanere in casa da sola, fin quando le apparve un Angelo che le suggerì di raccogliere dei fiori dai bordi della strada e di portarli in chiesa, come dono per Gesù. Precisando che il suo dono sarebbe stato il più apprezzato di tutti, poiché consisteva in fiori raccolti con amore. La bambina decise di seguire i suggerimenti dell’Angelo: raccolse i fiori, li portò in chiesa, li pose vicino all’altare e si mise a pregare. In poco tempo quell’umile omaggio si trasformò in una pianta con meravigliosi fiori di colore rosso: è cosi che nacquero le Stelle di Natale, come le conosciamo oggi”.
 
Da quella notte in Messico la pianta della Stella di Natale prese il nome di “Flores de la Noche Buena”, ovvero fiore della Notte Santa.
Purtroppo però, trattasi di un’essenza delicata la cui gradevolezza, se non si praticano cure adeguate, rischia di esaurirsi ancor prima dello scadere del ciclo delle festività. Per cui, si ritiene utile fornire alcune indicazioni, per evitare simili ricorrenti brevi durate di questa curiosa pianta, caratterizzata dalla presenza di piccoli fiori giallastri seminascosti all’interno di una corona di decorative brattee di varie dimensioni, generalmente di color rosso fuoco, ma anche rosa, bianche, gialle o arancioni.
Innanzitutto, dopo l’acquisto, è buona norma, estraendola dal vaso, controllare le radici che, qualora dovessero essere poche, sottili e scure, è meglio optare per altro soggetto con radici fitte e bianche. Ma anche in quest’ultimo caso, se il vaso dovesse risultare totalmente occupato dall’apparato radicale, per mantenere la vigoria della pianta, è consigliabile effettuare il travaso in un contenitore di dimensioni maggiori. Inserendo sul fondo e nello spazio che si viene a creare intorno alla zolla, del terriccio per piante da fiore misto a del materiale drenante ( Lapillo vulcanico o Perlite o pietra pomice, o sabbia). Allo scopo, non solo di impedire ristagni di acqua, ma anche di assicurare una indispensabile porosità nel terreno, per consentire la penetrazione e la circolazione di ossigeno. Affinchè le radici possano svolgere le loro funzioni vitali, quali la metabolizzazione degli elementi nutritivi e l’assorbimento dell’acqua.
 
Successivamente, per mantenere la pianta in buone condizioni, occorre adottare e praticare altre indispensabili accortezze e cure, quali:
 
  • non tenerla in stanze dove, anche di notte, è possibile che avvenga l’accensione di un lampadario, sebbene per pochi minuti, o di posizionarla nei pressi di luminarie poste sull’albero di Natare o altrove, per evitare la deformazione e la caduta delle foglie. Trattandosi poi di una pianta fotoperiodica (sensibile al complesso di reazioni che gli organismi vegetali presentano al ritmo ambientale giornaliero e stagionale dei periodi di luce e di oscurità), e brevidiurna (a giorno corto), lo sviluppo della fioritura viene stimolato dalla diminuzione a 8-10 ore di luce, rispetto a quelle di buio che, in Autunno-Inverno, dovrebbero avere una durata di 12-14 ore ( dalle 17 alle 7 del mattino ca.) giornaliere;
  • evitare di posizionarla nei pressi di termosifoni, caminetti e di esporla a correnti di aria fredda ed in locali con aria condizionata spinta. In quanto la condizione più rispondente alle sue esigenze risulta essere quella con temperature di 20-25 °C di giorno e 13-15 ° C di notte. Ed una volta individuata la giusta posizione non effettuare continui spostamenti: probabili cause di sofferenza dovuta all’alternanza di condizioni di luminosità e temperatura;
  • annaffiare solo quando il terreno risulta bene asciutto: in genere una volta a settimana in Inverno ed ogni due giorni d’Estate, integrandole con frequenti vaporizzazioni. Comunque l’importante è non lasciare il terreno per troppo tempo asciutto ed evitare i ristagni;
  • effettuare concimazioni, in piccole dosi, ogni ca. 30 giorni, soprattutto in Autunno, con fertilizzante naturale liquido contenente alte percentuali di fosforo (P) e potassio (k);
  • eliminare, quando necessario, gli steli rovinati e vecchi, per non disperdere sostanze nutritive assorbite dalla vegetazione non in grado di rifiorire. In Primavera poi, dopo la caduta delle brattee ( che non rappresenta una manifestazione di sofferenza, bensì una fase del normale periodo vegetativo); affinchè si creino i presupposti per una rifioritura nell’inverno successivo, è necessario tagliare ( proteggendo le mani con guanti per evitare le conseguenze dell’irritazione prodotte dal contatto con l’epidermite) gli steli con una lama bene affilata (escludendo le forbici, in quanto potrebbero piegare, in corrispondenza della recisione, i bordi dello stelo verso l’interno), ad una altezza dal terreno di 10 centimetri e cospargere la superfice dei tagli con cenere o del terriccio, per fermare la fuoriuscita di lattice;
  • in Primavera, possibilmente, portarla all’aperto, in posizione di penombra e, nel caso si avvertisse un’eccessiva crescita, per contenerla è possibile intervenire periodicamente con piccole recisioni fino ad Agosto, quando ha inizio la formazione dei fiori. Ad Ottobre, invece, può avvenire il trasferimento in casa, collocandola in un ambiente dove sia, come in precedenza precisato, per la maggior parte del tempo al buio.
 
Qualora si volesse effettuare la riproduzione, considerato che la pianta non produce seme, è necessario procedere, in Primavera-Estate, tramite il metodo per talea, prelevando circa 10 centimetri di apice dagli steli privi di fiori, e provvdendo all’eliminazione delle foglie lungo la parte bassa ed al dimezzamento di quelle superiori, prima di porla in mezzo bicchiere di acqua tiepida. Se dopo 15-20 giorni, come normalmente accade, sarà avvenuta la formazione di radici sufficientemente sviluppate, si potrà procedere all’interramento.
Circa le malattie che possono colpire la Stella di Natale è possibile che si verifichi la presenza di macchie scure sulle foglie ed il conseguente afflosciamento, appassimento e la caduta delle stesse. Oltre alla comparsa, su foglie e steli, di polvere grigia che tende a diffondersi rapidamente: sintomo di un attacco di Botrite. Manifestazioni che comunque è facile prevenire, evitando di eccedere con le annaffiature e ad asporre, per lungo tempo, la pianta alla luce e alle basse temperature.
 
Un ultimo consiglio è quello di tenere la pianta fuori della portata di bambini e animali domestici, perché il suo lattice altamente urticante, se ingerito in grandi quantità, potrebbe causare pericolosi manifestazioni di vomito e diarrea.
Infine, chi scrive affida a questa simbolica diffusissima pianta la trasmissione di un sentito auspicio, affinchè il 2021 diffonda nelle “menti” delle Persone di qualsiasi estrazione, ed in particolare di coloro che detengono il potere decisionale, a tutti i livelli, la consapevolezza che la salute costituisce il bene primario: in mancanza o carenza del quale, qualsiasi altro bene materiale perde ogni valore, ed il conseguimento di qualsivoglia aspirazione, spesso, diviene utopia.
Consapevolezza indispensabile, affinchè si possa avvertire la necessità di destinare le indispensabili attenzioni, le necessarie risorse economiche e le energie intellettive occorrenti per la conduzione di permanenti studi specifici ed aggiornamenti professionali, finalizzati all’acquisizione di conoscenze atte a predisporre strategie di prevenzione e tempestivi interventi in grado d’impedire il ripetersi di altre così estese e gravi pandemie. Nonché, di scongiurare il verificarsi di ulteriori manifestazioni di impreparazione, sprovvedutezza e di soccombenza nei confronti dell’attacco di altre eventuali insidiosissime insorgenze virali.
 
Tutto ciò per salvaguardare, il prezioso patrimonio della salute della Popolazione ed in particolare, di tutti coloro che svolgono attività nei vari settori operativi, in quanto artefici e responsabili della qualità della vita delle comunità in cui operano.

Prosegue con tante attività il progetto "Giovani di ieri e di oggi per fare [centro] insieme"

Prosegue con tante attività il progetto "Giovani di ieri e di oggi per fare [centro] insieme" Copertina Cava dei Selci (502-0-0)
Eleonora Persichetti

 
 
Domenica 26 marzo, presso il Parco della Pace, a Cava dei Selci, l'Associazione Arianna ha incontrato nonni e nipoti per esaltare con il teatro il bello di ognuno e di un gruppo che vuole cimentarsi nel creare positività e bellezza con le parole e con il movimento.Tanta la voglia di aprirsi e di mettere in gioco se stessi attraverso l'arte.
 
Terminata l'attività teatrale, i partecipanti si sono seduti intorno ai tavoli per scambiare battute, esperienze, entusiasmo e hanno provato a realizzare un mosaico. Nonni e nipoti si sono immersi in questa arte antica mettendo in campo l'ingegno e la creatività per dare vita a qualcosa di nuovo e mai fatto. E’ stata una novità per tutti, un’attività accessibile e che ha regalato benessere. L’opera realizzata farà parte di una decorazione murale pubblica.

Questo progetto, con i suoi risvolti sociali, apre le porte a tutti, tirando fuori la voglia di conoscere, ma soprattutto di mettersi in gioco in esperienze semplici e creative. 

Angela Casaregola, presidente dell'Associazione Arianna, così esprime l'entusiasmo di una giornata soleggiata all'insegna della condivisione attraverso l'arte:
“Grazie a queste persone meravigliose.
Grazie a Teresa, Liusbeth e al Maestro Francesco Pernice che sanno tirar fuori il meglio di ognuno.
Grazie al presidente Umberto Porrino sempre presente e con tante idee.
Grazie ad Angela D'Amore che anima il gruppo e ci sostiene nelle nostre numerose attività!”

Anche il Comune di Marino ora ricorda Angelo Vassallo

Anche il Comune di Marino ora ricorda Angelo Vassallo Copertina Marino (502-0-0)
Antonio Calcagni

Il 19/11/2024 è avvenuta l’intitolazione ad Angelo Vassallo, il Sindaco pescatore, ucciso il 5 settembre 2010 per aver compiuto il suo dovere di primo cittadino, opponendosi alle mafie che volevano invadere con la droga il suo comune nel salernitano, Pollica.
 
Il vicolo Angelo Vassallo a Marino è collocato nei pressi dello stadio Domenico Fiore ed è la stradina che da lì conduce al C.M.F.P. Alberghiero di Marino.
 
Alla cerimonia hanno presenziato autorità locali e rappresentanze delle forze dell’ordine, oltre che il fratello del Sindaco, Massimo Vassallo, a nome della “Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore”.
 
Dopo aver tolto il drappo nero sul cartello stradale, la cerimonia è proseguita nell’istituto Alberghiero dove sono intervenuti in ordine Massimo Vassallo, il responsabile dell’istituto, Prof. Mario Tallarico, la consigliera M5S Barbara Cerro (facente le veci del consigliere proponente Alex Carmesini, lista CON TE Marino, assente per indisposizione) e il Sindaco Stefano Cecchi.
 
Massimo Vassallo ha ringraziato la città Marino per aver reso eterno il nome del fratello Angelo in un luogo che verrà percorso da generazioni di studenti, sottolineando l’importanza che avevano, per il Sindaco Pescatore, i giovani e l’istruzione.

Al via bando per direttori Parchi e Aree Protette del Lazio: Righini, "Volano per turismo"

Al via bando per direttori Parchi e Aree Protette del Lazio: Righini, "Volano per turismo" Copertina Nazionali (501-0-0)
Eleonora Persichetti

 
Nel Lazio al via bando per i nuovi direttori dei Parchi e delle aree naturali protette. "E' un bando a cui teniamo molto per avere la piú ampia rosa dei nomi a cui attingere per il ruolo di direttore di parco, che è straordinariamente fondamentale. Quindi, vorremmo professionalitá all'altezza di questo ruolo impegnativo, soprattutto per le prospettive di investimento sui parchi alla luce della volontá di imprimere una svolta: in termini di volano turistico, di promozione del territorio e di valorizzazione della filiera agroalimentare". Lo ha dichiarato l'assessore al Bilancio e all'Agricoltura, Giancarlo Righini, presentando il nuovo bando a margine della seduta del Consiglio regionale, insieme al responsabile della direzione regionale ambiente Vito Consoli.
 
Il direttore dovrá avere competenze in materia ambientale e urbanistica, "perchè molti dei parchi insistono in aree antropizzate, però anche l'aspetto legato alla capacitá di sostenere la filiera turistica e agroalimentare è altrettanto importante - ha sottolineato Righini. Il bando è stato pubblicato martedì 18 luglio e scadrá il 3 agosto. L'elenco dei direttori dei parchi va integrato ogni due anni. Attualmente c'è solo un direttore che va nominato, perchè il precedente è andato in pensione, quella della riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia.

Quale libertà di stampa? Ne parliamo a Bibliopop

Quale libertà di stampa? Ne parliamo a Bibliopop Copertina S. Maria delle Mole (500-0-0)
Eleonora Persichetti

 
 
5 maggio 2023: L’Articolo 21
QUALE LIBERTÀ DI STAMPA?
 
 
Incontro dibattito a cura di Roberto Pallocca e Eleonora Persichetti
con Angela Francesca D’Atri e Matteo Madafferi
ore 18:00 – Bibliopop, via Don Ugo Bassi, S. M. delle Mole (RM)
 
 
Cosa si intende per libertà di stampa?
Quando e come un paese democratico può essere considerato tale, e libero e sano, dal punto di vista della libertà di espressione?
Quali sono le funzioni della stampa? E perché sono così importanti per la democrazia?
In occasione della “Giornata mondiale della libertà di stampa”, che cade il 3 maggio di ogni anno, rifletteremo intorno a queste e a molte altre domande. Lo faremo in un incontro-dibattito, in cui interverranno addetti del settore comunicazione, giornalisti, editori.
 
Parleremo dei principi e della legislazione intorno alla libertà di stampa. Faremo un breve excursus storico, ripercorrendo le tappe principali, fino ad arrivare ai giorni nostri e alla situazione del nostro paese che, nel World Press Freedom Index 2022 – una classifica annuale che valuta lo stato del giornalismo e il suo grado di libertà in 180 paesi del mondo – occupa attualmente la 58esima posizione.
 
Comprendere cosa accade e quanto sia importante difendere la pluralità di espressione per un sano confronto democratico è oggi quanto mai necessario e urgente.
 
Proviamoci insieme.

A proposito del Comitato del Sassone

A proposito del Comitato del Sassone Copertina Sassone    (commenti:1) (500-0-0)
Santo Andaloro

 
Hanno voluto a tutti i costi colpire un comitato, hanno distrutto un centro di aggregazione sociale, associazioni e centro anziani convenzionati ad operare nell'interesse della collettività. Istituti scolastici, gente comune che continua a chiedere che fine abbia fatto l:area verde ben curata e messa a disposizione per recite di fine anno per compleanni o per semplici incontri tra famiglie che amano il verde e che all'interno del parco potevano lasciare scorrazzare in piena sicurezza i propri figli, già perché proprio nulla era lasciato al caso, sicurezza, pulizia, manutenzione del verde. Ma l'interesse dell'amministrazione era solo di depredare al comitato la sua sede storica senza traccia di alcuna alternativa, un comitato scomodo che ancora attende l’intervento della segnaletica stradale su via del Sassone, luogo di molti incidenti per l’alta velocità e la scarsa segnaletica. Da due anni di nulla, presenti solo sfilate quando abbiamo proceduto al presidio stradale con il cartello "rallenta" che ha avuto rilevanza mediatica.

Da maggio ad oggi l’unico lavoro che hanno fatto è mettere un cartello con il relativo selfie, perché si regge di selfie e chiacchiere, lasciando aperto ed incustodito il parco ed I beni del comitato, per la maggior parte spariti, nessun responsabile naturalmente perché il parco deve essere libero, e libera anche la sporcizia e lo stato di abbandono, come ogni bene gestito dal pubblico... Però hanno fatto lo sgarbo al comitato per compiacere qualcuno.
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