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Non sei sola: giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Non sei sola: giornata internazionale contro la violenza sulle donne Copertina (889)
Eleonora Persichetti

 

 

Oggi si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle Donne. La violenza non è fatta solo di percosse, schiaffi, strattonate, spintoni e pugni. La violenza è anche verbale, quando tutti i giorni siamo costrette a sopportare rimproveri, critiche, soprusi e persino mobbing solo perché siamo donne. Ribelliamoci e denunciamo tutto questo. Ma non dimentichiamoci che è violenza anche quella che noi infliggiamo a noi stesse quando ci sottoponiamo a dure prove in cui il giudice è il nostro Io. Siamo violente con noi stesse quando ci guardiamo allo specchio e non ci accettiamo, piangiamo. Siamo violente quando ci puniamo perché un uomo ci ha lasciate o non abbiamo raggiunto quel determinato obiettivo.

 

 

La lotta alla discriminazione e alla violenza è ancora lunga e difficile da combattere, ma il primo passo è l’amor proprio. Come diceva Oscar Wilde: “Amare se stessi è l'inizio di una storia d'amore lunga tutta la vita.” Al centro di tutto dobbiamo esserci noi, dobbiamo accettare i nostri errori, le parole dette di cui ci siamo pentite e quelle che invece volevamo far uscire, ma si sono bloccate. Se non siamo noi per prime a volerci bene, non lo farà nessun altro al nostro posto.

 

E perdonatevi.

 

Questa poesia che ho scritto la dedico a tutte le donne e, in particolar modo, a quelle che ancora si fanno del male e si addossano colpe che non hanno.

 

Non siamo mai sole, abbiamo la compagnia di noi stesse, la più grande risorsa che esista.

Amatevi. Perdonatevi.

 

Perdonati

 

Perdonati per tutte le volte che hai perso tempo invece di coccolarti e abbracciarti

 

Perdonati perché ti sei arrabbiata con te stessa, non ti sei fidata, ti sei lasciata aggredire, ridicolizzare, ti hanno dato dell’incapace

 

Forse non ti amavi abbastanza o avevi paura di farlo. Quelle colpe che ti addossavi, non le avevi

 

Quei viaggi di sola andata che ti proponevi e che puntualmente trasformavi in ritorni, erano l’unica via di uscita

 

Perdonati per aver creduto in chi di te se ne fregava, per esserti privata di emozioni, minuti, attimi di una vita insieme a te

 

Non sei sbagliata, non c’è nulla in te che non sia bello

 

E tutti quei se, quelle lenzuola sempre stirate, incontaminate, preservate dal rischio di farsi male ancora una volta.

 

Ma non riesci a sopportarlo questo vuoto, ti sei persa e non ti ritrovi.

 

Tornerai a rimproverarti e negarti, scrivere non allevia i tuoi dolori.

 

Non ti basta più un raggio di sole, una passeggiata al mare, un nuovo colore di capelli, uno sfogo con un’amica.

 

Il cuore è lacerato, ma l’artefice di quella violenza sei solo tu.
Perdonati per non esserti amata, non chiedere ad altri di farlo al tuo posto.

 

Quel vuoto che senti porta il tuo nome, quella tristezza non conosce altra ragione.

 

Perdonati, sei l’unica che può farlo. https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/f6c/1/16/2764.png

 

Eleonora Persichetti

 

 

Regione Lazio. Riaprono gli Orti Sociali

Regione Lazio. Riaprono gli Orti Sociali Copertina    (allegati) (1.384)
Antonio Calcagni

 
La Regione Lazio, con ordinanza nr. Z00029 del 15-04-2020, apre alla possibilità di spostamento all’interno del proprio Comune o verso Comune limitrofo per lo svolgimento, in forma amatoriale, delle attività agricole, comunque nel pieno rispetto dei Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID-19, ad esclusione dei Comuni dove è in vigore il divieto di allontanamento o accesso e comunque alle seguenti condizioni:
 
  1. per non più di una volta al giorno;
  2. da un solo componente del nucleo familiare;
  3. limitatamente agli interventi strettamente necessari alla tutela delle produzioni vegetali, consistenti nelle indispensabili operazioni colturali che la stagione impone.
 
La presente ordinanza è valida fino al 03-05-2020, salvo proroga.
 
 
All’assessore all’Agricoltura, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati vanno i ringraziamenti delle migliaia e migliaia di cittadini che, come me, si dilettano nella coltivazione di un orto, sociale e biologico.
Un’opportunità che ti permette di vivere momenti di estrema serenità e rilassatezza, riscoprendo il piacere del contatto con l’ambiente, momenti particolarmente apprezzati soprattutto in questo difficile periodo, senza poi trascurare il piacere di usufruire di prodotti sani e genuini di cui ti senti, in parte, l’artefice. 
 
 
Per approfondimenti è possibile scaricare il PDF in allegato

 
 
 
Antonio Calcagni

QUANDO TORNA 2^ opera di Roberto Pallocca.

QUANDO TORNA 2^ opera di Roberto Pallocca. Copertina (684)
Antonio Calcagni

Prosegue su questo Sito la promozione di opere di autori nostri Concittadini, conosciuti ed apprezzati in ambito nazionale ed internazionale ma spesso completamente sconosciuti nella loro Cittadina. Un gap a cui intendiamo porre rimedio al più presto, dedicando una rubrica a loro riservata.

 

È possibile che a 83 anni accada qualcosa ancora in grado di cambiarci la vita?

 

Fernando Zelante, il giorno del suo ottantatreesimo compleanno, passeggia su un viale di aranci con una vita intera alle spalle. Riflette su ciò che è stato, ricorda. Di ritorno a casa trova nella buca della posta, una lettera che è destinata a cambiargli la vita.

La moglie Caterina gli sta preparando una crostata per festeggiare insieme l’ennesimo compleanno. Fernando è seduto davanti al camino, tiene in mano tutte le buste, le sfoglia, scartandole di lato. Il suo occhio si imbatte in un francobollo americano. Trasale. Prende il tagliacarte e lo infila ad un angolo della busta, lo fa scorrere lentamente.

Si tratta di lei, proprio di lei. Lui aspetta quella lettera da sessant’anni.

 

Tutto ha inizio nel 1938, quando Fernando, per una casualità, conosce Rossana Winsler. Il loro incontro stravolge le vite di entrambi, le capovolge come un bicchiere sotto un rubinetto a pressione. Fernando è un ragazzo molto sveglio e ricco di vita, circondato dalla Roma fascista. Ama suonare l’armonica a bocca, e vive le giornate riempiendole all’inverosimile. Rossana è figlia di un giornalista americano che scrive cronache italiane ed europee per un giornale d’oltreoceano.

 

Nell’estate del 1939 Fernando è costretto a cercare un lavoro, che trova grazie alla raccomandazione di suo zio Filippo e alla sottoscrizione della tessera fascista. Lavora come casellante in un passaggio a livello alle porte di Roma. E quella stanza, ai bordi della ferrovia, in cui il tempo è scandito dal passar dei treni, sarà il loro nido d’amore, la loro alcova, il loro rifugio.

 

Poi la guerra. Quella guerra che esplode lentamente. Dall’invasione tedesca della Polonia, il 1 settembre del 1939, all’entrata in guerra dell’Italia, nel giugno del ’40, ogni giorno può essere un probabile addio. Vivono quei mesi con in gola il nodo di un addio, sperando che il mondo si dimentichi della guerra inevitabile. Loro si vivono, fino quasi a consumarsi, aspettando ogni sera notizie buone dal padre di Rossana. Notizie che non verranno mai.

 

Poi la promessa di ritrovarsi, aldilà della guerra, a conflitto finito, da superstiti. La promessa di scriversi, di tenersi nel cuore i ricordi di quel tempo insieme. La promessa di non dimenticarsi. Come ogni amore anche quello sarebbe stato l’incontro tra due superstiti.

 

Eccolo lì, Fernando Zelante, che finalmente apre quella lettera davanti al camino adesso acceso, con sessant’anni di ritardo e una moglie accanto.

 

Inizia a leggere.

Parte la differenziata, è tutto pronto?

(2.114)
Antonio Calcagni

Con l’introduzione della raccolta differenziata “porta a porta” noi Cittadini saremo chiamati a modificare radicalmente il nostro approccio al sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani.

Un percorso di modifica comportamentale che richiederà tempo ed impegno di tutti, Cittadini ed Istituzioni, ma che al termine del quale approderà alla consapevolezza dell’insostenibilità ambientale economica e morale dell’attuale sistema, retaggio del secolo scorso, abbandonato ormai da tutto il mondo civile, ma ostinatamente difeso da “Illustri” Amministratori locali del passato.

Una consapevolezza che porterà il Cittadino a sentirsi parte attiva e centrale  di questo processo, ma che proprio per questo, richiederà un’assunzione   diretta di responsabilità delle proprie azioni.

Oltre ai Cittadini, anche le Istituzioni saranno chiamate a modificare il loro approccio al problema:

Prendiamo la locale Multiservizi, il cui compito è ora reso poco gravoso dall’attuale sistema di raccolta.

Un sistema che si limita allo svuotamento giornaliero o quasi dei 3 diversi cassonetti su cui è impostata la raccolta, che sono:

Indifferenziata, multi materiale, per vetro, plastica, metalli vari, ecc.ecc. e carta.

Risultato, spesso e volentieri i cassonetti  sono strapieni, malandati, maleodoranti, in quanto mai soggetti a lavaggio ed insufficienti e per questo intorno ad essi si creano cumuli di rifiuti che spesso stagionano a lungo, mentre l’asfalto prospiciente è ormai pregno di una sostanza oleosa, pericolosa anche per la viabilità.

La quotidiana spazzatura delle strade, che prima veniva effettuata dal cosiddetto scopino, una figura che, almeno a Santa Maria , è scomparso da tempo, è stata sostituita da una pulizia straordinaria ed una tantum, che spesso, vuoi per  la fretta, e vuoi per la mancanza di rispetto delle ordinanze di divieto di sosta, mai sanzionate, è diventata quasi inutile.

Per non parlare poi del servizio di raccolta degli ingombranti e/o del materiale “verde” che ristagnano in loco per settimane.

Discorso a parte andrebbe fatto sulla gestione dell’attuale  “Isola Ecologica” di Marino su cui referisco invece stendere un velo pietoso.

Con questi presupposti quindi, ci avviamo con allegria e spensieratezza, verso l’appuntamento, che tra meno di un mese, ci porterà alla tanto agognata  raccolta differenziata “porta a porta”.

Un servizio che, se fatto a dovere, richiederebbe, da parte della Multiservizi, risorse, impegno e figure professionali che allo stato attuale non mi  sembra di vedere.

Ma io sono fondamentalmente ottimista e pertanto sono certo che l’Amministrazione Comunale abbia previsto anche questo, anche perché in  caso contrario, l’uscita dall’attuale tunnel corrisponderà all’ingresso in un altro tunnel  ancora più buio.

Le scuole di Albano diventano plastic free

Le scuole di Albano diventano plastic free Copertina (597)
Eleonora Persichetti

 

L’Amministrazione Comunale, attraverso l’Assessorato alla Pubblica Istruzione e l’Assessorato ai Rifiuti, si fa promotrice di un’iniziativa “green” che ben si inserisce nell’ottica di una “scuola plastic-free”. È iniziata, infatti, la distribuzione di migliaia di borracce a tutti gli studenti e a tutte le studentesse delle scuole di ogni ordine e grado. Si è iniziato con la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria; si proseguirà nei prossimi mesi con la Scuola Secondaria di I e II Grado. Ancora una volta, il Comune di Albano Laziale sceglie di partire dai banchi di scuola e di puntare, come sempre, sul protagonismo giovanile per educare alla sostenibilità ambientale.



“L’installazione delle fontane leggere negli Istituti Scolastici del nostro territorio (ne sono state installate 4, nei prossimi mesi si installeranno le altre, n.d.r.) e la consegna delle borracce sono un segno tangibile che vuole suggerire agli studenti e alle studentesse l’importanza di fare propria una prospettiva rispettosa dell’ambiente. Diffondere la sostenibilità ambientale è una sfida complessa ma ormai prioritaria e non più eludibile. È necessario educare i nostri giovani cittadini e le loro famiglie a mettere in atto piccoli e grandi accorgimenti quotidiani concreti che avranno importanti risvolti a lungo termine. Iniziando dalle scuole quasi 10 anni fa siamo diventati uno dei comuni più virtuosi in Italia nella gestione dei rifiuti. Dalle scuole oggi lanciamo una altrettanto forte campagna di sensibilizzazione volta alla riduzione dei rifiuti, in particolare la plastica, prodotti". Lo dichiarano l’Assessora alla Pubblica Istruzione Alessandra Zeppieri e il Consigliere Comunale Delegato ai Rifiuti Luca Andreassi.

Perchè misuriamo le polveri sottili da inquinamento

Perchè misuriamo le polveri sottili da inquinamento  Copertina (894)
Maria Gabriella Loni

 
Correlazioni significative tra le polveri sottili prodotte dall’inquinamento e diverse patologie, anche mortali: aritmie cardiache, attacchi di cuore, asma e bronchite. 
 
 
ll termine “polveri sottili” (particolato atmosferico) introduce già efficacemente il senso della loro pericolosità: queste polveri rivestono una grande importanza sia a livello ambientale, sia per la nostra salute: penetrano infatti con facilità nei polmoni, fino a raggiungere i vasi sanguigni e quindi raggiungono anche il cuore. Arriva ora uno studio continuativo pubblicato su The Lancet secondo il quale l’Italia fa registrare un altro record negativo europeo: siamo il primo Paese in Europa, e undicesimo nel mondo, per morti premature da esposizione alle polveri sottili Pm2.5.
Misurare il livello di questi inquinanti e rispettare i limiti di legge è fondamentale per tutti noi a lungo e a breve termine.
 
 
In particolare si definisce:
  • Particolato grossolano – particolato di dimensioni superiori ai 10 µm, in grado di penetrare nel tratto respiratorio sino alla laringe.
  • PM10 – particolato formato da particelle inferiori a 10 µm (cioè inferiori a un centesimo di millimetro, 6 volte più piccolo del diametro di un capello), è una polvere inalabile, ovvero in grado di penetrare nel tratto respiratorio superiore (naso e laringe).
  • Le particelle fra circa 5 e 2,5 µm si depositano prima dei bronchioli.
  • PM2,5 – particolato fine con diametro inferiore a 2,5 µm (un quarto di centesimo di millimetro, 30 volte piu piccolo del diametro di un capello), è una polvere toracica, cioè in grado di penetrare profondamente nei polmoni, specie durante la respirazione dalla bocca.
 
L’origine di questi aggregati sospesi nell'aria può essere anche naturale (es. polvere vulcanica), ma in realtà l'80-90% della frazione di PM2,5 dipende dalle emissioni attribuibili al traffico pesante e riscaldamento, la loro concentrazione è notevole sopratutto durante le stagioni autunno-inverno.
 
Fra i fattori antropici vi sono:
  • emissioni dei motori a combustione interna (autocarri, automobili, aeroplani, navi);
  • emissioni del riscaldamento domestico (in particolare stufe a gasolio, carbone e legna);
  • emissioni dell'industria, dei cementifici, dei cantieri, inceneritori e delle centrali termoelettriche ( carbone e gasolio);
  • emissioni da attività agricole;
  • fumo di tabacco.
 
Nel 2006 l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha riconosciuto la correlazione fra esposizione alle polveri fini e insorgenza di malattie cardiovascolari, mostrando come ad un aumento del PM10 di 10 µg/m3 corrisponda un incremento della mortalità giornaliera dello 0,5-1%; ha introdotto la misurazione del PM2,5 e ha abbassato tuttu i livelli di concentrazione massimi "consigliati”.
Nell'aprile 2008 l'Unione Europea ha adottato definitivamente una nuova direttiva (2008/50/EC) che detta limiti di qualità dell'aria. Tale direttiva è stata recepita dalla legislazione italiana con il D. Lgs 155/2010.
 
I limiti per la concentrazione delle PM10 nell'aria sono così stabiliti:
 
Valore Limite per la media annuale
40 µg/m³
Valore limite giornaliero (24-ore)
Numero massimo di superamenti consentiti in un anno civile
50 µg/m³
35 gg/anno
 
 
Per le PM2,5 il decreto non prevede dei limiti sulla concentrazione media giornaliera, come per le PM10, ma dal 2011 è scattato l'obbligo per monitoraggio di tali polveri, con l'obiettivo di raggiungere al 2015 un valore limite medio annuo fissato a 25 µg/m³
Lo studio su The Lancet, Countdown on Health and Climate Change, gia citato all’inizio di questo articolo, spiega come nel 2016 siamo stati registrati in Italia 45.600 decessi in età precoce. Una strage che possiamo paragonare ad altre cause di morte precoce per comprenderne la portata reale: gli incidenti stradali, nel 2018, hanno per esempio causato 3.334 vittime. Sempre troppi, ovviamente.
L’unica strada per chi ha già coscienza è premiare la politica che metta davvero al centro questi argomenti, senza rinunciare alla crescita ma legandola alle tecnologie pulite. Per chi non ha coscienza e conoscenza, ci stanno purtroppo pensando il clima e la stessa avidità umana.
 
Per quanto ci riguarda, da Marzo 2020, stiamo effettuando delle rilevazioni sulla qualità dell’aria di Santa Maria delle Mole. Per poter vedere e valutare i risultati di queste misurazioni è possibile accedere alla pagina Polveri Sottili, raggiungibile anche tramite menù sotto la voce “Servizi”
 

Il raggio verde: azione, integrazione, educazione alla diversità

Il raggio verde: azione, integrazione, educazione alla diversità Copertina (647)
Eleonora Persichetti

 
Un progetto ambizioso e coinvolgente durato un anno: il Raggio Verde, ideato da Sabina Barzilai, realizzato da Artemista con il contributo OttoperMille della Chiesa Valdese.
 
Venerdì prossimo, 7 giugno, ci sarà la presentazione dei lavori a cui la comunità marinese e le ospiti straniere dei Centri di Accoglienza di Marino hanno lavorato fianco a fianco in un'emozionante esperienza culturale e soprattutto umana. Seguirà un aperitivo etnico.
 
Vi aspettiamo dalle 16:30.
 
Ringraziamo la coop Una Città Non Basta, Marco Fabi di For De Porta, Comitato di Quartiere Borgo Garibaldi, Borgonews Garibaldi il Centro Accoglienza di Via Cesare Colizza e tutte le cittadine e i cittadini che in questo anno ci hanno supportato.

Doppio appuntamento a Santa Maria delle Mole con "L’equilibrio indifeso"

Doppio appuntamento a Santa Maria delle Mole con "L’equilibrio indifeso" Copertina (524)
Eleonora Persichetti

 
 
L’equilibrio indifeso, il nuovo romanzo di Roberto Pallocca, sarà protagonista di un paio di presentazioni a Marino nel mese di maggio, prima di iniziare un piccolo tour di eventi ai Castelli Romani. Prendete nota!
 
La prima presentazione sarà sabato 11 maggio, alle 18, presso Officina Arte e Cultura, in via Carlo Levi, 16 a Santa Maria delle Mole. A dialogare con l’autore, la giornalista Eleonora Persichetti. Le letture saranno di Giuliano Calandra e la coreografia ispirata al libro, di Giulia Ortenzi. A seguire, brindisi finale e firmacopie.
 
Per chi non potesse, il sabato successivo, il 18 e sempre alle 18, si replica da Bibliopop, in via Ugo Bassi, sempre a Santa Maria delle Mole. Stavolta a presentare il romanzo sarà il critico letterario Marco Onofrio, con cui l’autore si confronterà intorno alle numerose tematiche proposte dal testo, e le letture saranno di Elisa Pellegrini. Seguiranno firmacopie e presentazione del booktrailer del libro.
 
Il romanzo è disponibile in tutti gli store digitali e in libreria.
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