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Addio Emilio Fede - 24 giugno 1931 - 2 settembre 2025 - Emilio Fede č stato un giornalista, conduttore televisivo e scrittore italiano. Giā direttore del TG1, di Videonews e di Studio Aperto, č noto soprattutto per aver diretto e condotto il TG4 dal 1š giugno 1992 al 28 marzo 2012 - I funerali si terranno giovedė 4 settembre nella chiesa di Dio Padre a Milano 2

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Programma del "Carnevale  Insieme 2019"

 Programma del "Carnevale  Insieme 2019" Copertina (3.481)
Antonio Calcagni

“Carnevale  Insieme”

 a Cava dei Selci, Frattocchie e Santa Maria

Parte quest’anno la VII^ edizione del “Carnevale Insieme”, una manifestazione ideata dall’Associazione “Gente di Cava” che, prima per le strade di Cava, è poi approdata lo scorso anno a Santa Maria, per raggiungere quest’anno anche Frattocchie. Un risultato, ottenuto grazie all’unione di molteplici realtà di volontariato locali che, nel 2017, con l’organizzazione presso il parco Ruggero Lupini, dei festeggiamenti Natalizi, ha dato il via ad una forte coordinamento. Da allora, numerose sono state le manifestazioni organizzate nel territorio che gravita intorno alla Regina Viarum. Un coordinamento forte e coeso che ha saputo instaurare un rapporto franco e costruttivo  con l’Amministrazione Comunale, da cui, di contro, ha ricevuto una convinta, apertura di credito.

Detto ciò, non ci resta che invitarvi  tutti, grandi e piccini, a partecipare alle varie giornate di festa, per colorare insieme a noi le  strade del nostro territorio e  vivere insieme quello spirito di festa, di allegria e di spensieratezza che solo il carnevale è in grado di trasmettere.

Un caloroso ringraziamento va: all’Amministrazione Comunale; a tutti i Commercianti, che hanno aderito al progetto; alle centinaia di  volontari che, con il loro impegno,  hanno  contributo alla realizzazione del progetto; ai  dirigenti e docenti delle scuole locali; ed infine, ma non per ultimi, ai nostri piccoli studenti .

 

Il Coordinamento delle

Associazioni/Comitati  di Quartiere di Santa Maria,Cava e Frattocchie

"Luci in Allegria": con Lavinia Fiorani e La Signora Gilda č iniziato il Natale di Santa Maria delle Mole

"Luci in Allegria": con Lavinia Fiorani e La Signora Gilda č iniziato il Natale di Santa Maria delle Mole  Copertina    (audio/video) (514)
Eleonora Persichetti

 
Ha preso ufficialmente il via il Natale di Santa Maria delle Mole, frazione di Marino, dove sabato pomeriggio è iniziata la 2ª edizione di “Luci in Allegria”, evento organizzato e ideato da Andrea Paciotti, presidente dell’UCF Marino, insieme ai commercianti e alle imprese del territorio e all’amministrazione comunale.
 
La serata, che si è svolta in una piazza Palmiro Togliatti piena di famiglie e bambini e che è stata presentata dal giornalista Luca Rossetti, ha visto, in primo luogo, la benedizione dei rappresentanti istituzionali e di tutti i presenti da parte di don Jomcy Mathew, alla quale ha fatto seguito l’intervento del sindaco Stefano Cecchi e dell’assessore alle Attività Produttive Rinaldo Mastantuono.
 
“Ci auguriamo che questo possa essere un Natale sereno, pieno di speranza e di umanità – ha detto il primo cittadino –. Il mio augurio è che nel mondo possa tornare finalmente la pace. Basta guerre, basta violenza, basta morte!”. “Un ringraziamento speciale a tutti i cittadini presenti – ha aggiunto l’assessore –. È bello vedere questa piazza piena di persone, unite dalla voglia di festeggiare il Natale. Come amministrazione sottolineiamo il grande lavoro di Andrea Paciotti e di tutti i commercianti dell’UCF Marino, una squadra davvero vincente”.
 
È salito l’entusiasmo, subito dopo, per l’esibizione della cantante Lavinia Fiorani, che ha interpretato “Luci in Allegria”, la canzone-simbolo dell’evento, da lei composta. Il brano era stato proposto già nell’edizione del 2021 e ha fatto scatenare, ancora una volta, grandi e bambini.
 
È arrivato, quindi, il momento più atteso: l’accensione del grande Albero di Natale posto dietro il palco allestito in piazza Palmiro Togliatti. L’albero, alto circa 15 metri, si è illuminato al termine di un fantastico gioco di luci e ombre, perfettamente preparato e coordinato nei minimi dettagli dai tecnici della Cristiano Consoli Service, regalando allegria e grandi emozioni, soprattutto ai più piccoli.
 
La serata si è, infine, conclusa con lo show di Diego Brunetti, in arte “La Signora Gilda”, che ha strappato diverse risate al pubblico con i suoi divertentissimi sketch in dialetto roccheggiano. La giusta conclusione per il primo grande appuntamento previsto all’interno de “La Magia delle Feste”, il ricco calendario di eventi ideati dall’amministrazione comunale di Marino che faranno brillare tutto il territorio fino al termine delle festività natalizie.

Sandro Sciotti: 17 anni dopo S. Maria lo ricorda

Sandro Sciotti: 17 anni dopo S. Maria lo ricorda Copertina (2.536)
Antonio Calcagni

 

 

In occasione del 17° anniversario della morte del Vice Brigadiere Sandro Sciotti, insignito della massima onorificenza Militare, ovvero Medaglia d’Oro al Valor Militare, che, effettivo presso la Stazione carabinieri di Santa Maria delle Mole, veniva  colpito a morte nel corso di una rapina, il 13 giugno del 2002,  i Cittadini di Santa Maria delle Mole si stringono intorno alla famiglia: signora Claudia ed ai figli Dario e Diana.

 

Per ricordare il tragico evento, giovedì 13 giugno ore 09,00 si svolgerà una cerimonia di commemorazione dell’eroico militare.

 

Alla cerimonia che avrà inizio alle 09,00  presso la Chiesa della Natività della Beata Maria Vergine con la celebrazione della Santa Messa e successivamente in piazza Togliatti, presso la stele che ricorda il sacrificio del Vice Brigadiere.

 

Alla Cerimonia parteciperanno i vertici dell’Arma, gli Amministratori Comunali, la Sezione di Santa Maria dell’Associazione  Nazionale Carabinieri  che porta il suo nome, il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, ma anche i tanti Cittadini di Santa Maria, da sempre vicini alla famiglia del compianto.

La ladra di alberi di Natale

La ladra di alberi di Natale Copertina (830)
Eleonora Persichetti

 
Questa storia che stiamo per raccontarvi ha dell’incredibile, sembra la scena di un film, per fortuna a lieto fine. È accaduta realmente nella nostra cittadina, a S. Maria delle Mole, in viale della Repubblica, lunedì 12 dicembre.
 
Il protagonista di questa vicenda è il negozio Idea Regalo di Romina e Francesca. Quella sera stessa, Romina Sforza, la titolare, avrebbe dovuto nominare i vincitori del concorso L'ALBERO DI NATALE. Non ha potuto farlo, perché è rimasta bloccata in Caserma dalle 18 alle 20!
 
Sapete perché? Una signora, proprio davanti al suo negozio, ha pensato bene di rubarle l’Albero di Natale! Romina ha iniziato a correre dietro a quell’auto ladra, ha gridato e, per fortuna, la gente che stava in piazza P. Togliatti in quel momento l’ha aiutata. L’albero è tornato nel suo negozio.
Certo, è stata un’avventura memorabile, ma tutto è bene quel che finisce bene!

UNICUM APPIA ANTICA

UNICUM APPIA ANTICA  Copertina (1.476)
Eleonora Persichetti

ANTICA BOVILLAE: RICONOSCIMENTO PATRIMONIO UMANITA’ INVIATO APPELLO, UNESCO RISPONDE: “INTERESSA”, ATTESA UFFICIALITA’ DA GOVERNO. MIBACT APRE PROCEDIMENTO FINALE CON IL COMITATO PROMOTORE E BELLEZZE BOVILLAE
 
Inviando – il 22.5.2020 – a Unesco e Governo Italiano l’Appello ai fini del riconoscimento quale Patrimonio dell’Umanità dell’Unicum “Appia Antica-Antica Bovillae” insieme alle 1000 Firme dei Sostenitori raccolte, il Comitato Promotore l’ha accompagnato con una relazione riassuntiva (2 cartelle più 9 titoli/link per approfondimenti) che ne ha evidenziato: ”Da Boville Nasce Roma: fra leggenda, storia e realtà, l’ Appia Antica le unisce nei millenni”; “Antica Bovillae: nascita e splendore lungo la Via Appia Antica, in 3 Epoche in 1500 Anni“; “Antica Bovillae: Importante Crocevia, Luogo di Sosta da/per Roma lungo Via Appia Antica”; “Unicum Appia Antica-Antica Bovillae: Unisce Bacini Idrogeologici di Lago Albano e Tevere”.
 
L’Unesco ha risposto tempestivamente (28.5.2020) manifestando un “chiaro interesse”: precisando che resta in attesa della Proposta Ufficiale da parte del Governo Italiano, cui compete. Dopo più solleciti e nuovi invii (a Conte, Franceschini e Dirigenti MiBACT), finalmente (il 21.7.2020) il MiBACT ne ha avvito il Procedimento ammettendovi il “Comitato Promotore dell’Appello” (rappresentato, al 1° Incontro, da: Pino Cardente, Portavoce; Marco Bellitto, Presidente Ass.ne Sempre Boville; Paolo Montanari, Archeologo).
 
L’Ufficio UNESCO del MiBACT, presente con Dirigente e Funzionaria, ha riportato l’interesse del Ministero a far ripartire - con questo incontro - la “2^ Fase” per arricchire le motivazioni ad integrazione della Candidatura della Regina Viarum (dai suoi tratti in basolato ben conservati a siti/beni che si trovano lungo i suoi lati: nell’ intero tracciato da Roma a Brindisi , quello da Roma a Bovillae è il meglio conservato, impreziosito dai siti e dai monumenti di Bovillae: come ben evidenziato dal C.P.): il tutto potrà essere inserito in quel Progetto di Valorizzazione e Fruibilità che il MiBACT dovrà produrre per completare la “2^ Fase”, quella del Riconoscimento finale dell’UNESCO .
 
Finalmente ascoltiamo procedure chiare ed impegni chiari. Poiché ci si riferisce che i tempi non sono brevi per arrivare al definitivo riconoscimento (anche col nostro prezioso arricchimento giuntovi in allegato al nostro Appello), chiediamo che il MiBACT risponda a UNESCO e C.P. apprezzando la nostra Proposta e garantendo un adeguato completamento del positivo iter Governativo”: questa la concreta ed operativa richiesta di Pino Cardente, Portavoce del Comitato Promotore.
 
Il nostro Appello costituisce uno strategico arricchimento teso a far sì che l’UNESCO si esprima favorevolmente ai fini della tutela dei siti e dei monumenti che già individuammo nel Progetto “Bovillae@Bellezza” (2015): ai 32 iniziali, se ne sono aggiunti molti altri da studi che abbiamo condotto e darinvenimenti effettuati in questi ultimi anni “ - ben evidenzia Marco Bellitto - anche quale studioso e scopritore continuo del Patrimonio che, da oltre 3000 anni, abbellisce Bovillae lungo la Regina Viarum.
L’Unicum costituito da Bovillae e dalla via Appia Antica ha sempre condiviso con Roma il suo ecosistema formatosi dalle prime eruzioni del Distretto Vulcanico dei Colli Albani. A partire dalla rete idrogeologica, con i suoi corsi d’acqua, i suoi strati di pozzolana ed i suoi tufi teneri o litoidi è divenuto un Unicum col Bacino Idrogeologico del Tevere.Tale simbiosi millenaria - ha aggiunto Paolo Montanari, archeologo e studioso degli Acquedotti e della Campagna Romana - è documentata dal Catasto Gregoriano per il quale venne misurata, con innovative triangolazioni, la “Comarca Palaverta”. Tale distretto dello Stato Pontificio riassume in sé, con il suo scrigno di toponimi, marrane (Fosso delle Scopette, Fosso della Mola), colli erbosi per la pastorizia ad uso pubblico e castelli medievali (Castellazza, Castello di Paolo Averti, ecc.), un Unicum con la via Appia Antica da cui originava”.
 
A tal proposito – ha ricordato Pino Cardente – l’Unesco di recente ha riconosciuto quale Patrimonio dell’Umanità “la Transumanza” che, nello scendere dall’ Appennino Abruzzese – attraverso un percorso di 8 giorni e 8 notti -, passando per Tivoli e la Via Mola Cavona, giungeva proprio a Bovillae: i cui fertili pascoli in pianura e le fonti d’acqua costituiscono un habitat accogliente per greggi e Pastori (che vi hanno resistito sino agli anni ’70). Proprio per tale millenaria presenza a Palaverta e dintorni, in qualche storica area ancora salvatasi, sarebbe bello realizzarvi un “Ovile – Museo della Transumanza e Pastorizia” inserendolo nell’unitario Progetto di fruibilità per l’UNESCO: che vedrebbe valorizzato anche il precedente riconoscimento”.
 
Non è forse un caso che l’incontro ha avuto per sede l’Osservatorio dell’ex Collegio Romano, quello nel quale Padre Angelo Secchi ideò la base geodetica su cui in seguito fu realizzata la cartografia dello Stato Pontificio: Caposaldo A nei pressi di Caecilia Metella, Caposaldo B sulla Torre Secchi che è un fiore all’occhiello proprio sull’Appia Antica a Frattocchie.
 
L’incontro si è concluso con sinceri ringraziamenti rivoltici dall’Ufficio “UNESCO” del MiBACT, confermandoci l’interesse a continuare con la nostra collaborazione: un prossimo Sopralluogo, nell’area archeologica di Bovillae, permetterà di acquisire elementi in loco da inserire nella relazione Tecnica finale per l’UNESCO.
 
 
Comitato Promotore dell’Appello a Unesco e Governo
La Delegazione: Pino Cardente, Marco Bellitto, Paolo Montanari

Lotteria Carnevale Insieme 2020 - Numeri Estratti

Lotteria Carnevale Insieme 2020 - Numeri Estratti Copertina (1.612)
Francesco Raso


Qui di seguito, vengono riportati i numeri dei biglietti vincenti, estratti alla lotteria Carnevale Insieme 2020 del 25/02/2020



 
1° PREMIO BIGLIETTO N. 1443
2° PREMIO BIGLIETTO N. 3989
3° PREMIO BIGLIETTO N. 3390
4° PREMIO BIGLIETTO N. 2865
5° PREMIO BIGLIETTO N. 4100
6° PREMIO BIGLIETTO N. 4119
7° PREMIO BIGLIETTO N. 3811
8° PREMIO BIGLIETTO N. 2053
9° PREMIO BIGLIETTO N. 1049
10° PREMIO BIGLIETTO N. 2198
11° PREMIO BIGLIETTO N. 0471
12° PREMIO BIGLIETTO N. 3119

Donne per il Cambiamento - ODV

Donne per il Cambiamento - ODV Copertina (711)
Eleonora Persichetti

Basta, Basta!
 
Solo qualche giorno fa la nostra Associazione, “Donne per il Cambiamento - ODV”, nel ricordare, ad un anno dalla scomparsa, l’amica Bruna Benelli e il suo impegno di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, esprimeva massima vicinanza e solidarietà ad Annamaria, ennesima vittima della furia omicida del marito, e le augurava di riuscire a farcela; oggi, purtroppo, quella speranza si è infranta di fronte alla notizia della sua morte. Annamaria non ce l’ha fatta!
 
I numerosi interventi chirurgici per salvarle la vita non sono bastati a sottrarla ad un destino per lei segnato: morire per mano di chi diceva di amarla.
Le donne dell’Associazione, impegnate nel contrasto e nella prevenzione di qualsiasi forma di violenza perpetrata ai danni delle donne, si sentono fortemente colpite da questa ennesima, immane tragedia che non può non imporre una profonda riflessione alla comunità locale e spingere nella direzione di non abbassare la guardia per contrastare una spirale di violenza che sembra senza fine.
 
Quante donne sono già morte dall’inizio dell’anno? Tante, troppe! Immagini diverse di uno stesso film che sembra non finire mai, scorrono ogni giorno nello stupore e sconcerto generale.
Quanto tempo dovrà ancora passare per assistere ad un film diverso? A sequenze che ci restituiscano un mondo dove l’autodeterminazione per una donna non sia l’eccezione ma la regola, dove l’aspirazione alla libertà, alla realizzazione e alla felicità non debba essere pagata con la vita?
 
Da questo ultimo dolore che colpisce da vicino la nostra comunità, nasce spontaneo un moto di ribellione che sfocia in un grido: Basta, basta! Ora più che mai, basta alla violenza contro le donne, sì alla cultura del rispetto! Via gli ultimi retaggi di una cultura patriarcale, infelice e nociva che presto, si spera, sarà superata dalla storia. Basta, Basta!
 
 
Le donne dell’Associazione di Marino “Donne per il Cambiamento – ODV”

Gli insetti arriveranno, a breve, sulle nostre tavole?

Gli insetti arriveranno, a breve, sulle nostre tavole? Copertina (705)
Domenico Brancato

A gennaio 2018 è entrato in vigore il regolamento UE sui “Nuovi Alimenti” (Novel Food) che porterà gli insetti sulle tavole degli Italiani.
 
In occasione del 19° Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, tenutosi a Roma il 18 e 19 Novembre 2021, la Coldiretti (Maggiore Associazione di rappresentanza e assistenza dell’Agricoltura italiana) ha offerto, una degustazione dei numerosi insetti (o entomi) e delle preparazioni che li comprendono, per permettere di riconoscere sia i vari esemplari interi, che nuovi alimenti e prodotti tradizionali da paesi terzi. Ciò, al fine di avviare, di fatto, la produzione e vendita, anche in Italia, di alcune delle 2000 specie che, secondo la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura), sono considerati commestibili e consumati da almeno 2 miliardi di persone nel mondo.
 
Anche se, secondo il rapporto Coldiretti/Ixe’ (Istituto di ricerca), attualmente, il 54% degli italiani, contrariamente a ciò che è in uso in altre parti del mondo, considerano gli insetti estranei alla cultura alimentare nazionale, e il 24, il 16 e il 6% si dichiarano rispettivamente: indifferenti, favorevoli e non interessati. Secondo poi una ricerca condotta da Luisa Torri, docente di Scienze sensoriali presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo -Cuneo-, pochissimi sono favorevoli alla possibilità di consumare insetti interi, mentre maggiore disponibilità si è riscontrata come ingredienti di piatti elaborati. Da cui, la deduzione che il gradimento di prodotti a base di insetti sia estremamente influenzato dal livello di riconoscimento dell’insetto.
 
Secondo previsioni degli esperti del settore poi, i prodotti che con più probabilità potrebbero giungere sulle tavole degli italiani risultano essere: il grillo domestico, le tarme della farina essiccate e la locusta migratoria (Cavalletta). Quest’ultimo in modalità: intero congelato o essiccato e intero congelato, in polvere, come snack o ingrediente. Poiché la Commissione europea ne ha autorizzato la commercializzazione come nuovo alimento nell’UE, a seguito della valutazione dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare di Parma (Efsa), che ha affermato che il consumo di questo insetto è sicuro per i descritti usi previsti dai richiedenti.
 
Autorizzazione che rientra nella strategia “Fattoria da Forchetta” (Farm to Fork), cioè dal produttore al consumatore, per rendere il sistema alimentare europeo più sostenibile, garantire una filiera alimentare sostenibile in tutte le sue fasi, incrementare il consumo di cibi che promuovono la transizione verso abitudini alimentari sane e ridurre gli sprechi. Sprechi che nelle case degli italiani ammontano mediamente a 36,5 Kg all’anno pari a (g 36.500 : gg 365) g 100/giorno pro capite, corrispondenti ad un valore, per famiglia, di circa 5,00 euro la settimana e a 6,7 miliardi (famiglie italiane n. 25.700.000 x n. settimane/anno 52 x euro/settimana 5,00 = 6.682.000.000 di euro) euro/anno, che vanno a finire nella spazzatura.
Gli insetti per la Commissione costituiscono perciò, una ricchezza nutrizionale, che, se sfruttata in maniera appropriata, potrebbe produrre un notevolmente favorevole impatto sulla nostra alimentazione. Come le considerazioni e i dati relativi alla valutazione delle fasi del ciclo di vita (LCA) di un prodotto alimentare, l’impronta ambientale dello stesso (PEF) e la sostenibilità degli alimenti che contengono insetti edibili, di seguito specificati, evidenziano.
Gli insetti edibili, infatti:
  • sono animali a sangue freddo o pecilotermi (cioè, che non attuando la regolazione della temperatura corporea, come gli omeotermi, sono soggetti a variazioni di quest’ultima, in relazione alle variazioni ambientali) e, come tali, sono capaci di convertire più efficientemente il mangime in massa corporea. Dato che necessitando di poca energia per riscaldarsi e per mantenere in equilibrio il loro metabolismo (insieme di tutte le reazioni chimiche che sostengono la vita di un organismo), per cui sono in grado di trasformare quasi la totalità del cibo in biomassa. Il che, in termini pratici, significa che da 10 Kg di mangime, si possono ottenere 8-9 Kg di carne da insetto. Mentre, con la stessa quantità di mangime si ottiene una crescita media di peso di Kg 1, 2-3 e 4-5, rispettivamente in: un bovino, suino e pollo;
  • si prestano a modelli di economia circolare, consentendo di utilizzare per l’alimentazione anche l’invenduto dell’ortofrutta dei mercati rionali e dei supermercati;
  • per ogni Kg di peso richiedono 800 l di acqua, contro gli oltre 5000 l dei suini e i 15000 dei bovini;
  • per l’allevamento, a parità di chilogrammi prodotti, serve uno spazio inferiore di 10, 3 e 2 volte, nei confronti dei bovini, dei suini e dei polli;
  • sono edibili per oltre l’80%, a differenza della trasformazione in carne del 40% di un bovino e del 60% di un pollo e di un suino. Poiché, ad esclusione delle ali e di alcuni esoscheletri (apparati che svolgono, al tempo stesso, la funzione di protezione degli organi interni e di separazione e di collegamento con l’ambiente esterno), dell’insetto si mangia tutto;
  • hanno, in genere, un eccellente valore nutrizionale che trova riscontro in: molte proteine di qualità simili a quelle della carne del pesce, lipidi, carboidrati, vitamine idro e liposolubili, fibre, sali minerali (fosforo, potassio, calcio, ferro, rame, selenio manganese, zinco, magnesio e sodio), grassi insaturi (meno nocivi par la salute); oltre ad un alto valore energetico, pari solo a quello della carne di maiale. Mentre l’esoscheletro in chitina (polisaccaride), che non viene digerito dagli occidentali, sembra favorisca il transito intestinale;
  • producono fino al 90% in meno di gas serra, rispetto ad un allevamento intensivo di bovini;
  • sono meno rischiosi di altri animali, ai fini della trasmissione di pericolose malattie da virus, come quella della mucca pazza e l’influenza aviaria. In quanto essendo geneticamente più distante dall’uomo, rispetto ai mammiferi, la probabilità che i virus compiano il “salto di specie” è molto bassa;
  • sono, sia per la loro struttura fisica che comportamentale, distanti da noi e quindi la loro soppressione, per molti, potrebbe porre meno problemi etici rispetto a quella dei mammiferi;
  • e possono rappresentare una differenziazione nelle attività dell’agricoltore che, in spazi contenuti, può integrarle, investendo per un loro allevamento.
 
Cioè, trattasi di aspetti di sostenibilità, per i quali l’ inserimento degli insetti nella dieta potrebbe veramente rappresentare un valido contributo per la soluzione di alcuni preoccupanti incombenti problemi di natura ambientale, alimentare ed economica.
Tutti problemi che trovano rispondenza nella decisione della Commissione Europea, basate sulla considerazione che il 37% delle emissioni di gas ad effetto serra, responsabili dell’incremento del riscaldamento climatico e delle disastrose conseguenze, è legato al settore alimentare. Quando, per ottenere una dieta sostenibile, basterebbe variare soltanto gli ingredienti e la loro abituale quantità, per ridurre la produzione di 2 Kg di CO2 equivalente per ogni singolo pasto. Variazione che troverebbe una soluzione ottimale nell’ipotetico consumo degli insetti.
Senonché, mentre in alcuni Paesi gli insetti rappresentano un’autentica prelibatezza, in Italia, secondo il citato esito di indagini statistiche, soltanto il 16%, attualmente, sarebbero disposti ad accettare il loro consumo. Il che, però, non è un valore trascurabile, se si pensa che l’attuale diffusa avversione è conseguenza di una ereditata atavica locale educazione. Come, si può dedurre dal fatto che nell’ambito di uno stessa Comunità o Regione, alcune specialità (le lumache ne sono un chiaro esempio) possono risultare una squisitezza per molti e produrre un senso di ripugnanza e disgusto per altri.
Pertanto, prospettare l’estensione del consumo degli insetti, oltre a destare curiosità, si prefigge di stimolare riflessioni ed approfondimenti sull’argomento che, specie fra le nuove generazioni, potrebbero influire a rimuovere l’attuale ritrosia verso la proposta dell’innovazione in esame. Anche perché, come per tutte le innovazioni, per la loro affermazione occorre, a seconda della tipologia di retaggio culturale, il tempo necessario per subentrare alle consolidate abitudini e, nel caso specifico, per superare la profonda avversione di natura psicologica, dovuta alla sensazione di disgusto.
Sensazione che, secondo numerosi esperti, potrebbe essere più agevolmente allontanata attraverso l’escamotage della commercializzazione degli insetti sotto forma di farina, da aggiungere ad altri semilavorati di provenienza vegetale, da impiegare per la produzione di vari alimenti.
A tal proposito la FAO, già nel 2003, in previsione della crescita della popolazione mondiale e della, già in atto, progressiva diminuzione della risorse per sfamarla, nel suo programma “Edible Insect” , prendeva in considerazione tutte le potenzialità di una dieta integrata con insetti.
Previsione che oggi acquista maggior senso, considerato che la carenza di risorse alimentari ed energetiche, a causa di una coincidenza, senza precedenti, di manifestazioni di eventi catastrofici, è divenuta un’attuale realtà dagli imprevedibili sviluppi temporali.
 
Trattasi quindi di un più che opportuno tentativo di avvio di transizione, coerente con l’imminente difficoltà a mantenere l’attuale regime alimentare.
Coerenza che trova riscontro, in particolare:
  • nell’influenza pesantemente negativa del cambiamento dei fattori climatici sulle produzioni agricole, che costituiscono gli ingredienti essenziali, oltre che per l’alimentazione delle persone, per tutte le tipologie di allevamenti di bestiame che, oggi, forniscono un sostanziale apporto all’alimentazione quotidiana della stragrande maggioranza degli italiani. Apporto che, secondo un approfondito studio condotto da un’equipe universitaria coordinata da Vincenzo Russo, Professore emerito di Zootecnia all’Università di Bologna, corrisponde ad un consumo reale edibile di 104 g (ivi comprese tutte le tipologie di carne ed i contenuti presenti nelle preparazioni e confezioni varie), contro i 237 g , in media, di consumo giornaliero apparente (comprendenti le parti non edibili) stimati dalla FAO o ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare);
  • nella riduzione, negli ultimi 10 anni, di molte essenziali materie prime e, in particolare, di quasi 1/3 della produzione nazionale di mais (principale componente del mangime per animali), a causa dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori dalle industrie che hanno preferito continuare ad acquistare, per anni, in modo speculativo, sul mercato mondiale;
  • nella limitatezza della superficie agricola utilizzabile, a livello nazionale (12,5 milioni di ettari), in costante calo per diverse cause (cementificazione, abbandono dei terreni coltivabili, superfici destinati ad impianti fotovoltaici ed eolici, ecc.), che determina la diminuzione dell’estensione delle coltivazioni. Tanto da non essere più ampiamente in grado di far fronte alla domanda interna proveniente sia dal settore alimentare che mangimistico, ed essere, conseguentemente, costretti a ricorrere ad una sempre maggiore quota d’importazione, che ormai supera abbondantemente la soglia del 50%;
  • nei pericoli imputabili alla mancanza di garanzia della continuità delle importazioni indispensabili per compensare le citate carenze e consentire il mantenimento della mole degli attuali allevamenti. Timori che, a causa della guerra in atto, sono divenuti un’immediata realtà, per il blocco delle esportazione da parte dei Paesi coinvolti così da porre già, secondo la Coldiretti, in serio rischio la sopravvivenza di un allevamento su quattro.
 
Tutto ciò non può non influire a dover optare a prendere in esame l’introduzione degli insetti nell’alimentazione in termini meno ipotetici e più probabilistici. Naturalmente, attraverso l’ausilio di convincenti metodi di comunicazione e informazione, finalizzati a rimuovere l’avversa condizione di “neofobia alimentare” (esitazione a provare e sperimentare nuovi cibi) e creare i presupposti per non disdegnare l’entomofagia (consumo di insetti da parte dell’uomo).
Metodologia, la cui efficacia trova rispondenza nell’esito di un’intervista a 165 persone, sia prima che dopo un seminario informativo sugli insetti edibili, condotta dai ricercatori delle Università di Pisa e Parma. I quali, dal confronto delle due serie di risposte, hanno rilevato come le informazioni ricevute abbiano influenzato positivamente tutte le opinioni sugli insetti come alimenti e ridotto sensibilmente la percezione di disgusto sensoriale. Oltre che nell’affermazione del professor di ecologia e biologia presso l’Università di Padova Maurizio Paoletti: “gli insetti sono sempre stati presenti nelle diete tradizionali italiane”, come dimostrano i diffusi consumi descritti nei seguenti esempi, riguardanti:
  • la cucina del Friuli accompagnava alle piante selvatiche i bombi (genere di insetti della famiglia Apidae che, allo stesso modo delle api, raccolgono il nettare ed il polline per nutrirsi) e le cavallette;
  • gli apprezzati formaggi con i vermi (larve della mosca Piophila casei), tipici delle varie regioni d’Italia: - Casu Marzu sardo; - il pecorino Marcetto o Cace Fraceche abruzzese; - il Casu du Quagghiu calabrese, che in Puglia e Molise è chiamato Casu Punt o Puntu (cioè punto dalla mosca); - il “Formaggio che cammina” o Bross Ch’a Marcia piemontese; - il Gorgonzola coi grilli (dove per grilli si intendono i vermi che saltano) dell’entroterra ligure; - il Robiola Nissa o Formaggio nisso (che salta o che brucia per il sapore piccante dovuto alla presenza di larve della mosca casearia) ed il Saltarello di Udine;
  • la Cocciniglia , ampiamente usata come colorante alimentare di colore rosso (Additivo denominato E120) per succhi, yogurt, caramelle, dolci e liquori;
  • e il Miele, in particolare, che altro non è che una sostanza secreta dalle api.
 
Esempi che dimostrano come, già oggi, alcuni insetti facciano parte delle nostre quotidiane abitudini alimentari. Tanto che, secondo uno studio statistico, pare che ogni anno, più o meno inconsapevolmente, se ne mangi circa mezzo chilo. Quantità che, in passato, quando l’uso dei pesticidi in agricoltura era molto contenuto, certamente sarà stata maggiore, per effetto del consumo di frutta e verdura più accessibili agli entomi.
Ad avallare la fondatezza di tali riferimenti lo dimostra la possibilità che su Internet è possibile trovare ricette a base di farina di grilli, locuste o tarme, per preparare biscotti, polpette, pizza, pasta e dolci.
E quindi, considerato che in passato abbiamo mangiato insetti, che continuiamo gradevolmente a mangiarli, sotto varie forme, in alcune tipologie di alimenti, perché non provare ad estendere il consumo ad un maggior numero di specie; magari sotto la forma più rispondente a superare il pregiudizio culturale ed eludere il comprensibile sgradito impatto sensoriale della loro morfologia originale?
Si tratterebbe, tutto sommato, di seguire ciò che avviene in Paesi a noi vicini, come la Francia e il Belgio, che commercializzano pasta fresca, paté e snack, a base di insetti. E degli Stati Uniti, dove il consumo di insetti sembra sia diventato abituale, e dove diverse startup (aziende di piccole dimensioni che si lanciano sul mercato, supportate da idee innovative), hanno investito in questo settore, utilizzando gli insetti per la produzione di cioccolata e farine.
 
Cosa ne pensa il lettore?
La Nostra Voce

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La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APARTITICO, ovvero non siano di parte. 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APARTITICI  che prestiamo attenzione alle esigenze della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione partitica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
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Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.