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Uffici Comunali di Santa Maria delle Mole: chi li ha visti?

Uffici Comunali di Santa Maria delle Mole: chi li ha visti? Copertina    (commenti:4) (1.386)
Antonio Calcagni

 
Nell’ottobre del 2019 questo Comitato, con la raccolta di circa 2.000 firme, avviò la procedura per riaprire gli uffici comunali a Santa Maria delle Mole, un’iniziativa che ci trovò in pieno accordo con l’attuale Amministrazione, tant’è che, all’atto della consegna delle firme, avvenute direttamente nelle mani del Vice Sindaco, Paola Tiberi, le assicurazioni furono chiare, la volontà dell’Amministrazione era quella di aprire al più presto gli uffici comunali a Santa Maria, nella palazzina in costruzione in via Morosini, destinata a diventare di proprietà comunale.
 
Con questa rassicurazione si chiudeva una ferita inferta ai Cittadini di Santa Maria nel 2015, quando l’allora amministrazione comunale, con una scelta alquanto infelice, decise di chiudere la delegazione di via Prati, insieme a quella sulla Via Nettunense Vecchia, riallocando il tutto, in una palazzina sulla via Nettunense Nuova, una scelta di cui, a ben vedere, oggi, nessuno se ne vuole più intestare la paternità.
 
Da quell’ormai lontano fine 2019, molto tempo è passato e, complice anche la pandemia i tempi si sono allungati.
 
Poi alcuni mesi fa la prima notizia, in cui si annunciava finalmente, per i primi giorni di gennaio di quest'anno l’apertura degli uffici, una data che in seguito scivolò alla meta di gennaio e poi alla fine dello stesso mese.
 
A quel punto,chiedemmo spiegazioni su questi continui ritardi e, fonti ufficiali, ci assicurarono che entro la metà del mese di Febbraio ci sarebbe stata la tanto agognata apertura.
 
Ora siamo arrivati a marzo e tutto tace, a questo punto la domanda sorge spontanea, quanto ancora dobbiamo aspettare?
Ma soprattutto perché si è scelto di chiudere gli uffici di Frattocchie, il 21 dicembre scorso, senza la certezza di poter aprire, quelli di via Morosini, lasciando di fatto per oltre due mesi, senza servizi comunali gli oltre 26.000 abitanti?

Appia Antica, un glorioso passato ma un incerto futuro

Appia Antica, un glorioso passato ma un incerto futuro Copertina    (commenti:3) (1.082)
Eleonora Persichetti

 
Intervista all’archeologo Marco Cavacchioli, Segretario del Circolo Legambiente “Appia Sud Il Riccio” e responsabile nel Circolo per le attività e i rapporti con gli enti istituzionali per l’area di Appia Antica nei Comuni di Ciampino e Marino.
 
1. Per il tratto di Appia Antica nel nostro territorio, si sente spesso parlare di una serie di Enti quali: Parco Regionale; Parco Archeologico; Sovrintendenza. Ci può spiegare meglio qual è la reale situazione e le varie competenze? A chi compete cosa?
Si tratta di una situazione complessa, che diventa spesso di difficile comprensione per i cittadini. Prendiamo la parte extra urbana del Parco Appia Antica, quella che ricade nei Comuni di Ciampino e Marino, circa 2650 mt. di fascia demaniale, sottoposta all’amministrazione e controllo del Comune di Ciampino, Comune di Marino, Parco Regionale Appia Antica e il Parco Archeologico Appia Antica (istituito nel 2016 che ha raccolto nel nostro territorio le competenza della vecchia Soprintendenza Archeologica del Lazio, poi dell’area metropolitana). Scendendo nel dettaglio, la fascia di Appia Antica ricadente nei Comuni di Ciampino e Marino è tutta area demaniale, conseguentemente le competenze sono quasi tutte dell’ente ministeriale, il Parco Archeologico Appia Antica, tranne la sicurezza che compete alle forze della polizia Locale, ma anche tutte le forze dell’ordine in generale. Quindi, quando vediamo una vegetazione infestante che impedisce il cammino o monumenti e area archeologiche precarie, chi deve intervenire è il Parco Archeologico Appia Antica.
 
2. Qual è invece il ruolo della vostra sezione “Il Riccio di Legambiente”?
Il Circolo “Legambiente Appia Sud il Riccio”, in base alla convenzioni stipulate con il Parco Regionale Appia Antica ormai da più di 20 anni, effettua visite guidate relative al programma di Primavera e Autunno denominato “Segui la Volpe”, portando a conoscenza dei visitatori la fascia di Appia Antica dal IX all’XI miglio (Ciampino e Marino), è responsabile dell’apertura domenicale in Primavera e Autunno dei punti informativi del Parco Appia Antica situati a Frattocchie e S.Maria delle Mole e relativamente alla presenza più o meno saltuaria di bandi o fondi ha collaborato e collaborerà ancora in parte quest’anno con il Parco Regionale Appia Antica per opere di bonifica della vegetazione.
 
3. Durante tutti questi anni, qual è stato il ruolo del Comune di Marino? Ritenete che in tutti questi anni vi abbia sufficientemente supportato?
Premetto che la nostra attenzione per l’Appia Antica in collaborazione con il Parco Regionale Appia Antica parte dagli anni in cui al Comune c’era la Sindaca Rosa Perrone (fine anni ‘90). Da quel momento ad oggi, il Comune ci ha supportato in attività collaterali, come ad esempio nei giorni in cui si effettuavano pulizie straordinarie, nella raccolta dei rifiuti, oppure con patrocini su eventi. Chiaramente va detto che il Comune avrebbe a disposizione diverse modalità per contribuire alla manutenzione del tratto di Appia Antica ricadente nel suo territorio, ma da Rosa Perrone ad oggi, sul più importante asse viario del mondo antico e oggi meta di passaggio di migliaia di pellegrini, camminatori, ciclisti all’anno, nonché spazio vitale per i cittadini delle più grandi frazioni di Marino, non è stato investito neanche un euro. Tutti i soldi spesi negli ultimi 20 anni per la manutenzione, sono provenuti dal Parco Regionale Appia Antica in massima parte e in piccolissima percentuale dal nostro Circolo e ultimamente dalle donazioni di alcuni cittadini che hanno a cuore questo bene inestimabile. Basti pensare, a questo proposito, che esiste un protocollo d’intesa datato 16.01.2017, completamente disatteso, che raggruppa tutti gli enti di gestione e amministrativi per il tratto di Appia Antica tra Ciampino e Marino (vedi allegato) - il Comune di Marino, il Comune di Ciampino, Il Parco Reg. Appia Antica, la Soprintendenza Archeologica per l’area metropolitana di Roma (competenze passate al Parco Archeologico Appia Antica dal 2016) - il cui obiettivo è “l’attuazione del programma di tutela, valorizzazione e manutenzione …. tratto ricadente nel territorio dei comuni di Ciampino e Marino”. Alcuni articoli sono molto interessanti e significativi su cosa si poteva e si può ancora fare:
Art. 1 - …. La collaborazione, in particolare, avrà ad oggetto la manutenzione ordinaria e straordinaria del verde e annessi, delle strutture e attrezzature presenti sul territorio in esame.
Art. 7 – Il Comune di Marino, Il Comune di Ciampino, L’ente Parco Regionale dell’Appia Antica assumeranno, ciascuno secondo le proprie possibilità e le proprie risorse disponibili per l’attuazione e per la realizzazione degli interventi programmatici stabiliti dal presente Protocollo. Potranno altresì essere reperite ed attivate fonti di finanziamento straordinarie, da parte dei singoli firmatari del presente Protocollo, sia in forma singola che associata che congiunta.
 
4. Nel 2019 sono partiti i lavori di recupero, dell’intero tratto dell’Appia Antica sia nel Comune di Ciampino sia in quello di Marino, che però ben presto si sono fermati. Chi li ha finanziati? E come mai si sono poi fermati?
Perché erano progetti che si basavano su fondi “una tantum” relativi ad un bando regionale del 2017 che aveva come obiettivo la valorizzazione della Via Appia Antica da un punto di vista del miglioramento degli standard di fruizione. Quindi, non un programma di manutenzione o di interventi ripetuto. Il Comune di Ciampino ha posto come obiettivi la bonifica della vegetazione nel tratto di Appia Antica ricadente nel suo territorio, un riassetto degli accessi e l’allestimento di una vasta area di accoglienza su una proprietà del Comune accessibile direttamente dalla Via Appia Antica, il progetto è stato presentato nel 2017, i lavori sono iniziati in Primavera 2020 e terminati in Autunno dello stesso anno. Il Comune di Marino ha posto come obiettivi la bonifica della vegetazione, il riassetto delle entrate e la costruzione di un nuovo e più adeguato punto informativo turistico in sostituzione del vecchio. Il progetto è stato presentato nel 2017, i lavori sono iniziati nel 2018 e terminati del 2020. Ma chiaramente tranne i lavori strutturali che sono definitivi, il taglio della vegetazione ha prodotto un’accessibilità momentanea, la vegetazione ricresce e nel breve temine ritornerà come prima.
 
5. Ultimamente vicino al vecchio punto informazione turistica è stato realizzato un manufatto in legno, si tratta del nuovo punto d’informazione? Perché non viene ancora utilizzato?
La realizzazione di quel manufatto è uno degli obiettivi del progetto con fondi regionali che indicavo nella risposta precedente. La struttura consiste in un punto informativo dotato di sala accoglienza, un bagno e un piccolo magazzino, il tutto destinato all’accoglienza per turisti, camminatori, pellegrini, ciclisti che percorrono la Via Appia Antica, ma anche per i cittadini che vorranno godere di un punto all’aria aperta a pochi metri dalla Antica via. Sia la struttura che l’area verde di pertinenza sarà gestita da nostro Circolo, attraverso un patto di collaborazione con Il Comune di Marino stipulato a fine 2019. L’area sarà destinata ai fruitori della Via Appia Antica, siano essi turisti o cittadini, nella quale potranno rilassarsi, ricevere informazioni e materiali sul Parco Appia Antica ma anche sulla città di Marino, acquistare libri sui beni storici e archeologici del Comune di Marino e sugli itinerari che lo attraversano, mappe, e gadget. Potranno prenotare visite guidate e ricevere informazioni sulle attività produttive locali, hotel, b&b, ristoranti, trattorie, prodotti enogastronomici locali, ecc., potranno ricevere informazioni e orari sui mezzi di trasporto, compresi quelli locali. Ma sarà anche luogo di svariate attività didattiche per le scuole e di eventi culturali, il tutto in regime di autosostentamento: il circolo curerà il bene e l’area verde senza alcun euro da parte del Comune. Ma veniamo ai tempi di apertura. I lavori sono terminati nell’estate del 2020, il nostro circolo ha firmato il Patto di Collaborazione con il Comune a novembre 2020, ma appena entrati nella struttura abbiamo riscontrato evidenti problemi tecnici dovuti a errori nella progettazione tecnica o nella realizzazione della struttura o in entrambi i casi che hanno purtroppo allungato i tempi per una possibile apertura. Già dallo scorso dicembre, con l’area LL.PP. del Comune di Marino, è stata stabilita una strategia rivolta al recupero di alcuni difetti tecnici che dovrebbe portare alla conclusione in questi mesi e alla possibile riapertura a maggio 2021.
 
6. Il tratto di Appia Antica che ricade nel territorio della Capitale è ben curato e pertanto anche molto fruibile, stessa cosa non può certo dirsi per quello di competenza dei Comuni di Ciampino e Marino che, in alcuni punti, risulta in completo abbandono. Come mai?
L’area in questione è demaniale, quindi proprietà dello Stato. Paghiamo lo scotto della diversità di enti di gestione nel corso degli ultimi decenni. Mentre nell’area di Appia Antica nel tratto del Comune di Roma (il cui confine con Ciampino è poco prima di Via Capanne di Marino) soprintendeva la più che vitale Soprintendenza Archeologica di Roma, invece nell’area di Ciampino e Marino aveva competenza la Soprintendenza Archeologica del Lazio che su questo tratto, è stata in sostanza un fantasma. E mentre nell’area romana, la Soprintendenza Archeologica di Roma sistemava l’antica strada, restaurava i monumenti e apriva aree archeologiche, nell’area extra urbana la “non presenza” della Soprintendenza Archeologica del Lazio creava sempre di più uno stacco netto tra la pulizia e il degrado, tra il decoro e le discariche, tra i monumenti restaurati e i monumenti crollati o disgregati. Chi, nel corso degli anni,è intervenuto in modo fattivo – quindi mettendo soldi - su quest’area è stato unicamente il Parco Regionale Appia Antica riportando in luce la carreggiata antica e effettuando operazioni di bonifica. Nel 2016 i Ministro Franceschini istituisce il nuovo “Parco Archeologico Appia Antica” nell'ambito della riorganizzazione del MIBACT (DM 44/2016, DM 198/2016 e DPCM 169/2019) che presenta gli stessi confini del Parco Regionale Appia Antica. Dal momento dell’istituzione ad oggi una nota positiva e una negativa, la prima, positiva, che si riunifica sotto uno stesso ente di tutela archeologica l’area urbana e extraurbana della Via Appia Antica (Roma, Ciampino, Marino) quindi la parte migliore e quella più degradata, la seconda, negativa, che l’area di Appia Antica è demaniale quindi sotto tutela e competenza del nuovo Parco Archeologico compresa la manutenzione del verde che non ha mai effettuato fino ad oggi. Dal Parco Archeologico ci hanno più volte assicurato riguardo la presenza di un piano e una programmazione della manutenzione della vegetazione anche nei territori di Ciampino e Marino, ma sul quando questo piano prenda corpo non esiste ancora un dato preciso. Conosciamo bene la situazione di un ente ministeriale come il Parco Archeologico Appia Antica che gestisce aree archeologiche smisurate, musei e tutto il tratto stradale dell’Appia Antica, quindi è chiaro che non può stare in piedi, ed eseguire quanto di sua competenza con il budget a disposizione (Rita Paris, primo direttore del Parco lamentava già nel 2017 la scarsità di mezzi, di personale ed economica in diverse interviste). Ma il problema di bilancio, e di quanto si possa spostare o metter sul piatto della bilancia per risolvere i problemi atavici dell’area extraurbana, non può e non deve essere un problema che leva il sonno ai cittadini di questo territorio, ma deve essere un problema delle persone e enti deputati ad tutelare e conservare questo bene. In nostro obiettivo come cittadini è solo quello di poter camminare e godere in tranquillità e sicurezza la via Appia Antica nel nostro territorio. Come Circolo che ha dedicato gli ultimi 30 anni rendere, anche se fosse un solo metro, più accessibile l’Appia Antica nel nostro territorio, finché avremo fondi a disposizione, che vengano da bandi, dalla collaborazione con il Parco Regionale, o dalle donazioni dei cittadini noi continueremo a effettuare bonifiche del verde anche se fossero solo 10 metri oppure 1 km.
 
7. Cosa possono fare di concreto i nostri Concittadini, singolarmente o attraverso i Comitati / Associazioni locali, per invertire questo andazzo?
Intanto si può richiedere all’ente di riferimento quali siano i programmi futuri di un’attività di manutenzione per la quale è l’unico preposto e competente, in quanto cittadini aventi diritto di avere risposte chiare da un ente pubblico. Direi anche di non stare a lamentarsi addosso a casaccio solo sui social che non serve a nulla e lascia il tempo che trova, usare più umiltà culturale e soprattutto più richieste mirate alla pubblica amministrazione e più Pec (“scripta manent”). Poi ormai la legislazione e i regolamenti sulla cittadinanza attiva e le possibilità degli Enti del Terzo Settore danno ampie possibilità di manovra, nulla vieta di costituire un comitato di cittadini e associazioni, che fattivamente e non a chiacchere, si ponga l’obiettivo di risollevare un tratto prezioso storico-naturalistico dall’incuria e dal degrado. Intanto partirei dai gesti più semplici e immediati per noi cittadini del territorio, non buttare l’immondizia sull’Appia Antica e raccogliere la cacca di nostri cani.
 
8. Quale sono le iniziative che come Legambiente avete in cantiere?
Il 28 Febbraio effettueremo una pulizia dai rifiuti nel primo tratto della Via Appia Antica da Frattocchie in direzione Roma, oltre ai soci del Circolo è invitata la cittadinanza a partecipare. Questo lavoro di pulizia sarà propedeutico allo sfalcio della vegetazione che partirà il giorno dopo nel tratto di Appia Antica tra S.Maria delle Mole e Frattocchie, utilizzeremo i fondi residui del Parco Regionale Appia Antica. Contemporaneamente a queste operazioni rilanceremo la campagna donazioni e banca del tempo dal titolo #weloveappiantica aperte a ogni cittadino che abbia a cuore la sorte del tratto di Appia Antica nel nostro territorio e un questionario on line dedicato alle problematiche della via Appia Antica nel quale i cittadini potranno esprimere la loro personale opinione sullo stato attuale di questo bene, una volta chiuso il questionario i risultati verranno inviati agli enti competenti. Per quanto riguarda la parte culturale per questa Primavera Estate abbiamo pensato ad un programma speciale legato all’Appia Antica e all’inaugurazione nel nuovo Punto Informativo a S.Maria delle Mole con una serie nutrita di attività che sveleremo quanto prima.

L’Appia Antica: una strada che non meritiamo

L’Appia Antica: una strada che non meritiamo Copertina    (commenti:6) (1.920)
Antonio Calcagni

 
Per capire quanto era basso, e forse continua ad esserlo, l’interesse della politica per quella che, da sempre è considerata la strada antica più famosa al mondo, bisogna partire da un piccolo esempio.
 
Circa 4 anni fa, navigando nella galleria fotografica del Comune di Marino, notammo, con nostro grande stupore, la quasi totale mancanza di tracce dell’Appia Antica. Una strada celebrata in tutto il mondo, ma da noi ignorata. 
 
Non che il suddetto Comune fosse del tutto disinteressato all’archeologia, tantè che, in altri casi, in questi ultimi decenni si è addirittura sfiorato l’accanimento terapeutico, con iniezioni continue ed incessanti di soldi, che però, purtroppo non hanno mai dato alcun risultato.
 
Questa aberrazione, quanto meno nella forma, è stato poi in parte mitigata.
 
Ma siamo certi che tutti hanno compreso il valore di quello che, nelle nostre passeggiate incuranti calpestiamo?
 
Partendo da Frattocchie direzione la Capitale, si fa una sorta di viaggio a ritroso, ovvero dalla situazione di abbandono in cui versa attualmente, a quello che meriterebbe di essere una strada, sul cui tracciato, per circa mezzo millennio, si è scritta la storia dell’occidente del mondo.
 
Si parte infatti dal punto in cui il “moderno” ha cancellato il passato, sostituendolo con il peggio di se, ovvero il consumismo più sfrenato, che lascia dietro di se una discarica a cielo aperto e, percorrendo circa un km, attraverso una vera e propria savana, laghetto compreso, si raggiunge Santa Maria.
 
A quel punto, grazie ad un contributo regionale e comunale si è riusciti,in questi ultimi anni, almeno a costruire un punto d’informazione turistica, che dopo tante incertezze, speriamo possa diventare al più presto operativo.
 
Ma soprattutto è grazie all’impegno dei volontari della sezione locale di Legambiente che si riesce a vedere, un tratto di strada sufficientemente curata.
 
Basta però percorrere poche centinaia di metri per ritornare all’abbandono ed all’incuria, con punti che nella cattiva stagione, quasi ne impediscono la transitabilità.
 
Stesso discorso, se non peggio, vale anche per il tratto che attraversa il Comune di Ciampino.
 
Poi però si arriva al paradosso, dell’attraversamento pedonale di via Capanne di Marino, costato moltissimo, sia in termini economici che di sacrifici per i cittadini di Santa Maria, perfettamente acchittato.
 
Ovvero l’equivalente di una nuova e bellissima cravatta, indossata su un vestito liso, stracciato e sporco.
 
Da quel punto in poi la situazione tocca il limite della decenza, l’abbandono è quasi totale e con frequentazioni a dir poco dubbie,che certo non incoraggiano il transito, e questo, nonostante le frequenti denuncie degli amici di Legambiente.
 
Per vedere l’Appia Antica che vorremmo, bisogna però superare via dell’aeroscalo, da quel punto in poi, davanti a noi compare finalmente, ed in tutta la sua magnificenza, la Regina Viarum esattamente come vorremmo che fosse anche nel nostro tratto, ma li ormai siamo nella Capitale, che nonostante gli atavici problemi che l’attanagliano, almeno su questo non si è lasciata trovare impreparata.
 
Il percorso romano infatti alterna, tratti di basolato antico ben conservato, a tratti in cui la sua mancanza è stata compensata dai sampietrini, il tutto in perfetta armonia, mentre la vegetazione circostante risulta ben curata.
 
A questo punto, la domanda sorge spontanea, perché l’Ente Parco Archeologico ed il Parco Regionale dell’Appia Antica, una duplicazione che sulla carta avrebbe dovuto raddoppiare gli impegni, ma che nella realtà, sembra abbia solo complicato la situazione, hanno permesso una così plateale differenza di trattamento?
 
All’attuale Amministrazione, ma anche a tutti quelli che si candidano a governare in futuro questo Comune, domandiamo invece.
 
Qual è il progetto che avete in mente di una strada che, dalle politiche portate avanti negli ultimi decenni, abbiamo ampiamente dimostrato di non meritare?

Un pensiero per Mario da un amico

Un pensiero per Mario da un amico Copertina    (commenti:1) (585)
Domenico Brancato

Il 13 Gennaio la giornata è iniziata con una ferale notizia: la scomparsa improvvisa, in nottata, del caro Amico Mario Genco.
 
Una Persona affettuosa, cordiale e sincera, sempre disponibile ad offrire, disinteressatamente, il suo apprezzato impegno, in tutti gli ambiti del sociale finalizzati alla risoluzione dei problemi del territorio ed a promuovere ogni iniziativa rivolta al bene comune.
 
Una Persona della quale si avvertirà tanto la mancanza, soprattutto in occasione delle frequenti assemblee delle Associazioni delle quali, sin dalla loro istituzione, faceva parte con assidua dedizione.
 
Ora la Comunità è stata privata di un prezioso ed esemplare Cittadino.
 
Alla Signora Rosina ed a tutti i Familiari giunga l’espressione dei più profondi sentimenti di partecipazione all’indelebile dolore per una così grave perdita.
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Ciao Mario

Ciao Mario Copertina    (commenti:2) (1.732)
Antonio Calcagni

Improvvisamente è venuto a mancare il nostro Amico, Mario Genco.
 
La sua scomparsa, per noi del Comitato di Quartiere, ma più in generale, per l’intera comunità di Santa Maria, è senza dubbio una profonda ferita.
 
Per chi ha avuto il piacere di conoscerlo, infatti, sa che Mario era una persona chiara, trasparente e sincera, la cui stella polare era sempre e comunque la difesa degli interessi della nostra collettività.
 
Sempre allegro, sorridente e ottimista, era dotato di una saggezza popolare intrisa di buon senso.
 
Sapeva, infatti, cogliere sempre il nocciolo della questione ed al momento giusto e senza tanti preamboli, riusciva ad esprimere la sua opinione che aveva il pregio di non essere mai banale.
 
Pur di mantenersi al passo nelle numerose battaglie in cui era coinvolto, vedi speculazione Divino Amore/ riduzione dei voli sull’aeroporto di Ciampino ecc.ecc. era riuscito ad aprirsi a tutti gli strumenti tecnologici attualmente disponibili.
 
Ciao Mario, rimarrai per sempre nei nostri cuori.

Cittadinanza SUPER Attiva

Cittadinanza SUPER Attiva Copertina (1.857)
Antonio Calcagni

Questa, che in breve vi racconterò, è la storia di un nostro concittadino che ha avviato una personale campagna, contro il degrado ambientale che ci circonda.
 
Un bel giorno di metà dicembre, infatti, mentre gran parte di noi era impegnata negli ultimi acquisti di Natale, il nostro Amico, stanco di vedere la rotatoria tra via Ardeatina, e via della Falcognana ridotta ad una discarica, decide di rimboccarsi le maniche ed in solitaria, con un lavoro che dura alcuni giorni, la ripulisce completamente, raccogliendo e raggruppando ben 120 sacchi della spazzatura.
 
L’area in questione è da sempre un punto di abbandono indiscriminato e selvaggio di rifiuti di ogni genere.
 
E’, infatti, di pochi mesi fa, l’intervento dell’Ente preposto alla sua manutenzione che, dopo anni di colpevole disinteresse, che l’aveva fatta diventare una vera e propria discarica a cielo aperto, e dopo le numerose segnalazioni, compresa quella del nostro Comitato di Quartiere, decide finalmente di ripulirla.
 
Nonostante la pulizia e soprattutto l’installazione di telecamere di sorveglianza, che speriamo, almeno abbiano fatto la loro parte, in pochi mesi la situazione di degrado stava ritornando al livello precedente.
 
Il nostro Amico non è la prima volta che si distingue per il suo impegno contro il degrado ambientale: nell’aprile del 2019  ho avuto il piacere di conoscerlo proprio quando,  insieme a Sergio e Nunzia avviò un lavoro di pulizia completa di tutta via della Falcognana, che come ricorderete, anch’essa era ridotta ad una discarica.
 
Un lavoro a cui noi del Comitato di quartiere ci affiancammo in punta di piedi e con tutto il rispetto che meritavano questi splendidi Cittadini.
 
La persona in questione, che mi onoro di avere come socio del Comitato di Quartiere, ma anche e soprattutto come Amico, si chiama Filippo Cuomo, un uomo che definire straordinario è comunque poca cosa.
 
Provate per un attimo ad immaginare come sarebbe il nostro territorio con: un po’ più di persone della caratura di Filippo e con un po’ meno di persone incivili.
 
Ora più che mai, è indispensabile che le Istituzioni, ed in primis l’amministrazione comunale, oltre a perseguire con tutti gli strumenti utili chi deturpa il nostro territorio: incoraggino, esaltino, valorizzino e portino ad esempio l’operato di queste splendide persone.

Resoconto del lavoro del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole.

Resoconto del lavoro del Comitato di Quartiere  di Santa Maria delle Mole.  Copertina    (commenti:2) (912)
Antonio Calcagni

 
 
L’obiettivo principe che da sempre si prefigge il nostro Comitato è quello di contribuire al miglioramento della qualità della vita della nostra Cittadina.
 
Anche quest’anno, che ricorderemo a lungo, e che per fortuna sta per concludersi, abbiamo perseguito tale fine.
 
Infatti, nonostante le enormi difficoltà logistiche, causate dalla pandemia, da un lato siamo riusciti a portare a termine il rinnovo del Consiglio direttivo, che ha permesso di rinforzare i ranghi del nostro Comitato, e  colgo l’occasione per ringraziarne tutti i componenti, dall’altro abbiamo proseguito verso il nostro scopo istituzionale, che intendiamo sviluppare su due direttrici, ovvero:
  • contribuendo alla creazione di un tessuto sociale ricco e solidale, in cui i nostri concittadini possano riconoscersi;
  • contribuendo ad incrementare e migliorare la qualità dei servizi forniti dalle Istituzioni.
Per la realizzazione del primo obiettivo, abbiamo lavorato per instaurare un rapporto di reciproca collaborazione con le altre Associazioni/Comitati locali.
 
Una collaborazione che ci ha visti presenti nella realizzazione delle seguenti attività:
 
  • Carnevale 2020;
  • Festa Patronale;
  • Raccolta di generi di prima necessità per le famiglie bisognose, e servizio di sicurezza all’ingresso delle scuole;
  • In occasione delle numerose e pregevoli iniziative organizzate dell’Associazione, Genitori Primo Levi;
  • L’istituzione del Punto Informativo Cittadini, voluto dal Comune, che verrà realizzato attraverso la collaborazione del nostro Comitato con la sezione “il Riccio” di Lega Ambiente.
 
Nemmeno il confronto con l’amministrazione comunale è mai mancato, un dialogo improntato sulla chiarezza dei ruoli con lo scopo di: suggerire,stimolare, incoraggiare e supportare le scelte fatte dall’Ente comunale a favore della nostra Cittadina.
 
Un contraddittorio, in cui non sono mancate le nostre critiche, ma anche il coraggio di ringraziare, chi, costretto a fare quotidianamente delle scelte, non può ricevere solo e sempre critiche.
 
Due per tutti gli esempi:
 
  • inizialmente abbiamo criticato aspramente l’amministrazione per il progetto di costruzione, presso il parco Lupini, di una palestra (vedi link) che, viste le dimensioni, era quanto meno inopportuna. Per fortuna, poi, questa scelta, attraverso un confronto serrato, è stata cancellata.
  • Di contro, non abbiamo lesinato gli elogi per l’azione di contrasto messa in campo contro la selvaggia speculazione edilizia denominata “Divino Amore” (vedi link) che avrebbe portato al raddoppio degli abitanti della nostra Santa Maria.
 
Uno scellerato progetto che avrebbe affossato definitivamente la nostra cittadina, che dopo decenni di speculazione edilizia, altrettanto selvaggia, di tutto aveva bisogno, men che meno di ulteriori nuovi abitanti.
 
E’ proprio di questi giorni la sentenza della Corte Costituzionale che mette finalmente la parola fine all’intera operazione di speculazione edilizia del “Divino Amore”.
 
Colgo, quindi l’occasione per ringraziare: tutti quei Cittadini che riuniti intorno l’Associazione A.D.A. hanno combattuto per oltre un decennio questa battaglia, l’attuale Amministrazione comunale e tutti i Consiglieri comunali che hanno avuto il coraggio di essere presenti e votare le delibere: nr 2 del 28-02-2018 e 23 del 10-08-2018 ed infine, ma non per ultima, la Regione Lazio.
 
Questo approccio, scevro da preconcetti, riteniamo essere la chiave di successo per far si che i progetti proposti, vengano esaminati con l’apertura mentale che si meritano.
 
Esempi lampanti di questo proficuo approccio, sono stati i risultati ottenuti sulle seguenti richieste:
 
  • L’istituzione della Casa dei Servizi, in via Morosini, una proposta fatta dal nostro Comitato, e supportata da circa 2.000 firme, e che dal prossimo gennaio sarà in grado di accogliere tutti i servizi attualmente presenti nella sede di Marino;
  • L’avvio del progetto che dovrà portare alla presa in carico, da parte di un Ente pubblico, di via della Falcognana, una strada che attualmente risulta privata, con la conseguente completa ristrutturazione;
  • Insieme a tante altre opere minori che non starò qui a citare.
 
Infine, il confronto con i Cittadini, un rapporto sviluppato attraverso le pagine facebook: “Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole” e “Immagini da Boville”, ma soprattutto attraverso il Sito “smariamole.it” il portale del Cittadino, canali, in aggiunta a quelli tradizionali, da cui abbiamo ricevuto, e fatto nostri, molteplici proposte/segnalazioni e suggerimenti.
 
Un discorso a sé, merita il suddetto portale, nato nel 2017 grazie alla generosità del nostro amico Francesco Raso, che ringraziamo, anche per il suo costante contributo alla gestione tecnica.
 
Un Sito sempre più ricco di contenuti che sta ottenendo un sempre maggiore riscontro tra i concittadini e non solo, basti pensare che a fronte delle 85.000 pagine lette nello scorso anno, siamo passati alle 125.000 di quest’anno.
 
Un risultato ottenuto grazie alla professionalità della nostra caporedattrice, Eleonora Persichetti e di tutti i componenti della redazione, che ringrazio.
 
Per l’anno che finalmente sta per arrivare, confermiamo la disponibilità del nostro Comitato nel continuare la collaborazione con tutte realtà associative locali, che, come noi, hanno a cuore l’interesse del nostro territorio.
 
Altresì confermiamo di voler andare avanti nel proficuo confronto con l’amministrazione comunale, per contribuire a dotare la nostra Cittadina di servizi sempre più rispondenti alle nuove esigenze di una comunità in forte espansione.
 
Il nostro impegno si concentrerà, tra le altre, sui seguenti progetti:
 
  • Riqualificazione della stazione ferroviaria e realizzazione di un collegamento pedonale tra il parcheggio della piazza Albino Luciani e la stessa;
  • Parcheggio di Via P.G. Frassati;
  • Riqualificazione parco Lupini;
  • Rifacimento di via Mameli, progetto che sembra essere già in dirittura d’arrivo e che comprende la realizzazione anche di una pista ciclo-pedonale;
  • Procedere nel progetto di via della Falcognana, con l’avvio della procedura operativa di passaggio da proprietà privata a pubblica.
  • Riqualificazione della via Appia Antica, con la  riscoperta e valorizzazione del mosaico di epoca Romana, ritrovato a suo tempo su via della Repubblica e troppo in fretta ri interrato;
  • Installazione di una “Casetta dell’Acqua”, per la distribuzione gratuita dell’acqua minerale, struttura fornita dell’ACEA, che oltre al risparmio per i cittadini contribuirebbe anche alla drastica riduzione dell’uso della plastica;
  • Avvio di un confronto pubblico sul problema del nodo ferroviario /stradale/archeologico, dovuto dall’intersezione della ferrovia Roma Velletri/ con via della Repubblica, e di quest’ultima sia con Via Appia Antica che con l’Appia Nuova;
  • Avvio di un confronto pubblico sul futuro della Tenuta Tudini.
 
Anche lo sviluppo del confronto con i Cittadini continuerà ad essere  una nostra priorità, ed il nostro Sito sarà senz’altro la punta di diamante di tale progetto.
 
Auguro a tutti voi di trascorrere, un sereno Natale, e che il 2021 sia l'anno della rinascita.

Babbo Natale Solidale

Babbo Natale Solidale  Copertina (771)
Claudia Benvenuti

Dalla collaborazione tra Associazione Genitori Primo Levi Marino e il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole nasce la raccolta dei regali di Natale per i bambini di tutto il territorio di Marino! Arriva Babbo Natale, portando un carico di doni a tutti i bimbi che non possono riceverli e aiuta le mamme e i papà a far sorridere i propri figli.

Se hai desiderio di partecipare DONANDO oppure vuoi indicare chi può averne bisogno o vuoi presentarti tu stesso e la tua famiglia per riceve i doni per i tuoi bambini, puoi rivolgerti ai punti di raccolta indicati. I regali NON devono essere incartati e devono essere NUOVI.
 
Festeggiamo il Natale alla grande…chi dona, in realtà, arricchisce la sua anima e chi riceve arricchisce la sua dignità.

I punti di raccolta sono:

* I plessi dell’Istituto P. Levi attraverso i rappresentanti dell’Associazione Genitori P.Levi (S. Maria delle Mole, Frattocchie, Cava dei Selci, Castelluccia) contattaci: email: cdgprimolevi@gmail.com
 
Facebook: Associazione Genitori Primo Levi Marino - Insieme 
 
* La parrocchia Natività della Beata Vergine Maria di Santa Maria delle Mole negli orari: mercoledì 9:30-12 e 18:30-20:00 – venerdì 18:30-20:00 – sabato 9:30-12:00
 
* Caritas Città di Marino via Fratelli Rosselli, 4/6 orario: giovedi 10:00-12 /16:00-18:00 sabato 10:00-12:00
 
* Parrocchia Santa Maria Ausiliatrice di Castelluccia: lun-ven dalle 16.30 alle 18:00.
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