Focus! previsioni sull’aumento delle pensioni nel 2024! Articolo scritto da Domenico Brancato e pubblicato il 23/11/2023!
Il Ministero delle Finanze ha previsto che nel 2024 l’indice di perequazione automatica su cui calcolare la rivalutazione delle pensioni, molto probabilmente, sarà del 5,4%, e che tale indice verrà applicato al 100 per cento per gli assegni fino a 4 volte il trattamento minimo di euro 567,94.
Conseguentemente, a partire da gennaio 2024, si presume che le fasce di pensione si rivaluteranno come di seguito indicato:
fino a 4 volte il minimo (euro 2.271,56), indicizzazione 100%, pari a 5,4%;
da oltre 4 a 5 volte il minimo ( da euro 2.271,56 a 2.839,7), indicizzazione 85%, pari a 4,59%;
da oltre 5 a 6 volte il minimo (da euro 2.839,7 a 3.407,64), indicizzazione 53%, pari a 2,86%;
da oltre 6 a 8 volte il minimo (da euro 3.407,64 a 4.543,52), indicizzazione 47%, pari a 2,54%;
da oltre 8 a 10 volte il minimo (euro 5.679,4), indicizzazione del 37%, pari a 2,00%;
oltre 10 volte il minimo (maggiore di euro 5.679,4), indicizzazione del 22%, pari a 1,19%.
Pertanto l’importo lordo massimo dell’aumento e delle rispettive fasce di pensione, dovrebbe trovare riscontro in:
euro 567,94 x 0,0540 = euro 30,67 + 567,94 0= euro 598,61;
da euro 2.271,56 fino euro 2.839,70 x 0,0459 = euro 130,34 + 2.839,70 = 2970,04;
da oltre 2.839,70 fino ad un massimo di euro 3.407,64 x 0,0286 = euro 97,46+ 3.407,64 = 3505,10;
da oltre 3.407,64 fino ad un massimo di euro 4.543,52 x 0,0254 = euro 115,41 + 4.543,52 = 4.658,93;
da oltre 4.543,52 fino ad un massimo di euro 5.679,40 x 0,0200 = euro 113,58 + 5679,40 = 5.792,98;
da euro 5.680,00 x 0,0119 = euro 67,59 + 5680,00 = 5747,59.
Ovviamente, per ottenere l’entità dell’incremento e del nuovo importo lordo della propria pensione, occorre moltiplicare l’attuale importo per la indicizzazione della fascia di appartenenza, come per gli esempi di seguito riportati:
2.000 sarà 2000 x 0,0540 = 108,00 + 2.000 = euro 2.108,00
2.500 sarà 2.500 x 0,0459 = 114,75 + 2.500 = euro 2.615,00
3.000 sarà 3.000 x 0,0286 = 85,80 + 3000 = euro 3.086,00;
3.500 sarà 3.500 x 0,0254 = 88,90 + 3.500 = euro 3.589,00;
4.000 sarà 4.000 x 0,0 254 = 101,60 +4.000 = euro 4.102,00;
5.000 sarà 5.000 x 0,0200 = 100+ 5.000 = euro 5.100,00;
6.000 sarà 6.000 x 0,0119 = euro 71,40 + 6.000 = euro 6.071,00 ; e cos’ via.
Per quanto concerne poi l’Assegno Sociale (Prestazione erogata a domanda, rivolta alle persone in condizione economiche disagiate e con redditi inferiori alle soglie previste annualmente dalla legge), il cui importo attuale è di euro 503,27 e che con la rivalutazione definitiva per il 2023 salirà a 507,02, nel 2024 dovrebbe arrivare a euro 534,40.
Incrementi, più o meno dell’ordine di un centinaio di euro, finalizzati a compensare il minore valore di acquisto delle pensioni, imputabile all’inflazione. (dovuta essenzialmente alla crescita dei prezzi conseguente l’improvviso aumento della domanda dopo due anni di lockdows, alla crisi di approvvigionamento energetico e delle materie prime alimentari causati dalla guerra in Ucraina, nonché all’annessa deprecabile speculazione .). Incrementi che però, in realtà, rimangono molto al disotto del necessario, per annullare gli effetti inflazionistici. Il che si traduce in una sensibile perdita dello stesso valore di acquisto, specie delle pensioni medio-basse.
Pertanto c’è d’augurarsi che, come si deduce dall’andamento recentemente rilevato dell’ISTAT, l’inflazione decresca rapidamente e che un effettivo, più equo, aumento delle pensioni, in futuro, possa essere determinato, principalmente, dall’aumento dei punti di decontribuzione (riduzione dell’importo dei contributi previdenziali ed assistenziali).
Considerato che attualmente l’ammontare netto delle pensioni risulta essere decurtato di circa il 30%, rispetto l’importo lordo.
Focus Previsioni sull’aumento delle pensioni nel 2024
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Focus: Previsioni sull’aumento delle pensioni nel 2024
23/11/2023
Domenico Brancato
Il Ministero delle Finanze ha previsto che nel 2024 l’indice di perequazione automatica su cui calcolare la rivalutazione delle pensioni, molto probabilmente, sarà del 5,4%, e che tale indice verrà applicato al 100 per cento per gli assegni fino a 4 volte il trattamento minimo di euro 567,94.
Conseguentemente, a partire da gennaio 2024, si presume che le fasce di pensione si rivaluteranno come di seguito indicato:
fino a 4 volte il minimo (euro 2.271,56), indicizzazione 100%, pari a 5,4%;
da oltre 4 a 5 volte il minimo ( da euro 2.271,56 a 2.839,7), indicizzazione 85%, pari a 4,59%;
da oltre 5 a 6 volte il minimo (da euro 2.839,7 a 3.407,64), indicizzazione 53%, pari a 2,86%;
da oltre 6 a 8 volte il minimo (da euro 3.407,64 a 4.543,52), indicizzazione 47%, pari a 2,54%;
da oltre 8 a 10 volte il minimo (euro 5.679,4), indicizzazione del 37%, pari a 2,00%;
oltre 10 volte il minimo (maggiore di euro 5.679,4), indicizzazione del 22%, pari a 1,19%.
Pertanto l’importo lordo massimo dell’aumento e delle rispettive fasce di pensione, dovrebbe trovare riscontro in:
euro 567,94 x 0,0540 = euro 30,67 + 567,94 0= euro 598,61;
da euro 2.271,56 fino euro 2.839,70 x 0,0459 = euro 130,34 + 2.839,70 = 2970,04;
da oltre 2.839,70 fino ad un massimo di euro 3.407,64 x 0,0286 = euro 97,46+ 3.407,64 = 3505,10;
da oltre 3.407,64 fino ad un massimo di euro 4.543,52 x 0,0254 = euro 115,41 + 4.543,52 = 4.658,93;
da oltre 4.543,52 fino ad un massimo di euro 5.679,40 x 0,0200 = euro 113,58 + 5679,40 = 5.792,98;
da euro 5.680,00 x 0,0119 = euro 67,59 + 5680,00 = 5747,59.
Ovviamente, per ottenere l’entità dell’incremento e del nuovo importo lordo della propria pensione, occorre moltiplicare l’attuale importo per la indicizzazione della fascia di appartenenza, come per gli esempi di seguito riportati:
2.000 sarà 2000 x 0,0540 = 108,00 + 2.000 = euro 2.108,00
2.500 sarà 2.500 x 0,0459 = 114,75 + 2.500 = euro 2.615,00
3.000 sarà 3.000 x 0,0286 = 85,80 + 3000 = euro 3.086,00;
3.500 sarà 3.500 x 0,0254 = 88,90 + 3.500 = euro 3.589,00;
4.000 sarà 4.000 x 0,0 254 = 101,60 +4.000 = euro 4.102,00;
5.000 sarà 5.000 x 0,0200 = 100+ 5.000 = euro 5.100,00;
6.000 sarà 6.000 x 0,0119 = euro 71,40 + 6.000 = euro 6.071,00 ; e cos’ via.
Per quanto concerne poi l’Assegno Sociale (Prestazione erogata a domanda, rivolta alle persone in condizione economiche disagiate e con redditi inferiori alle soglie previste annualmente dalla legge), il cui importo attuale è di euro 503,27 e che con la rivalutazione definitiva per il 2023 salirà a 507,02, nel 2024 dovrebbe arrivare a euro 534,40.
Incrementi, più o meno dell’ordine di un centinaio di euro, finalizzati a compensare il minore valore di acquisto delle pensioni, imputabile all’inflazione. (dovuta essenzialmente alla crescita dei prezzi conseguente l’improvviso aumento della domanda dopo due anni di lockdows, alla crisi di approvvigionamento energetico e delle materie prime alimentari causati dalla guerra in Ucraina, nonché all’annessa deprecabile speculazione .). Incrementi che però, in realtà, rimangono molto al disotto del necessario, per annullare gli effetti inflazionistici. Il che si traduce in una sensibile perdita dello stesso valore di acquisto, specie delle pensioni medio-basse.
Pertanto c’è d’augurarsi che, come si deduce dall’andamento recentemente rilevato dell’ISTAT, l’inflazione decresca rapidamente e che un effettivo, più equo, aumento delle pensioni, in futuro, possa essere determinato, principalmente, dall’aumento dei punti di decontribuzione (riduzione dell’importo dei contributi previdenziali ed assistenziali).
Considerato che attualmente l’ammontare netto delle pensioni risulta essere decurtato di circa il 30%, rispetto l’importo lordo.
Federica Bruni Agente Immobiliare da anni, dopo aver compiuto gli studi di Architettura e dopo aver lavorato presso un’azienda di famiglia che si occupava di edilizia, ha potuto sviluppare tecniche conoscitive in merito alla cantieristica.
Si abilita presso la CCIAA di Roma e fa esperienza nel campo immobiliare affiancando per un periodo il vicepresidente FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari) per poi intraprendere l’attività di Agente Immobiliare su Roma e Castelli Romani.
Associata FIMAA, alla quale e’ iscritta dal 2009, grazie ai numerosi convegni e ai continui programmi formativi organizzati dall'associazione cui ha partecipato, ha acquisito una notevole e specifica competenza in materia, assistendo la clientela nelle compravendite e locazioni; nella cantieristica; offrendo servizi di consulenza sia immobiliare che per ciò che riguarda i finanziamenti oltre alle problematiche urbanistiche che alle valutazioni degli immobili.