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La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LA POLITICA SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APOLITICO 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APOLITICI ed ASCOLTATORI della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione politica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.
 

Scattano severe sanzioni per gli "sporcaccioni"

Scattano severe  sanzioni per gli "sporcaccioni" Copertina Nazionali (1.317)
Domenico Brancato

L’arrivo dell’estate, oltre a portare il caldo, contribuisce ad incrementare i luoghi e le circostanze in cui si verificano  manifestazioni di inconcepibile maleducazione, consistente nell’abbandono, dappertutto, di un’ampia tipologia di  rifiuti di piccola taglia, quali: scontrini, fazzoletti di carta, gomme da masticare, cartacce, piccoli involucri di plastica, lattine,e soprattutto cicche.

Rifiuti, che avendo tempi di degradazione anche di notevole durata(che vanno dai 3 mesi per i fazzolettini di carta, ai 3-12 mesi per i giornali, ai 2 anni per i mozziconi  di sigarette con filtro, ai 5 anni per i chewin-gum, ai 10 - 100 anni per i barattoli di latta, ai 10 – 1000 anni per contenitori in plastica ), sono destinati a permanere a lungo sulle strade, sui marciapiedi,nelle foriere, nelle aiuole, nei prati, nei siti archeologici, ecc.

In quanto, specie  i mozziconi di sigaretta, sono un rifiuto che, a causa delle ridotte dimensioni, risulta difficile rimuove con i mezzi di spazzamento manuali e meccanici poiché, come frequentemente accade,  rimangono intrappolati nelle fessure, nelle intercapedini, nei tombini,e fra i cespugli.

Trattasi cioè di un insieme di rifiuti che per le loro natura  non nuocciono soltanto al decoro urbano e dei luoghi meta di frequentazioni di vario genere ma, costituiscono una reale minaccia per l’ambiente naturale, la vita acquatica e la fauna .

Infatti, le cicche, in particolare, risultano essere un rifiuto  non facilmente biodegradabile, dato che il filtro è composto da fibre di acetato di cellulosa,  che una volta immesse nell’ambiente non si distruggono, ma vengono frantumate e si accumulano nel suolo e nelle acque superficiali e marine, inquinandoli .

Inquinamento che viene aggravato dalla tossicità delle 4000 sostanze chimiche assorbite dal filtro (durante la combustione della sigaretta) stesso che,quando va a finire nell’acqua, produceun prolungato rilascio di composti chimici pericolosi.

Infatti, basti pensare che la sola nicotina presente in una sigaretta , in caso di ingestione accidentale, potrebbe causare la morte in un bambino in tenera età. Come dimostrato: - dai test di tossicità acuta sugli effetti prodotti,sulla moria del 50 % di  microrganismi acquatici (piccoli crostacei alla base della catena alimentare ),da un composto ottenuto con l’immersione  di una cicca in 1 litro d’acqua; - o dall’l’efficacia insetticida,nei confronti di molti parassiti delle piante  ( Afidi, Ragnetto Rosso, Cocciniglia, ecc. ), di un preparato ottenuto con il tabacco ricavato da 30 mozziconi di sigaretta messi a macerare per 72 ore in 1 litro d’acqua.

In considerazione di quanto appena esposto, una  così diffusa deprecabile ed  istintiva abitudine di liberarsi con disinvoltura degli elencati rifiuti, non può che trovare giustificazione soltanto nella mancanza di conoscenza delle conseguenze che un tale comportamento possa comportare. Quindi si ritiene che la diffusione di una esauriente ed oggettiva  informazione possa decisamente contribuire ad indurre gli ignari trasgressori a prendere coscienza della validità dell’adozione immediata di un comportamento più attento e responsabile.

In sintonia con tali finalità,  proprio in questi giorni è partita, su circa 50 spiagge, la campagna “ Ma il mare non vale una cicca ? “ per iniziativa dell’Associazione “Mare Vivo“ , patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, con l’intento di responsabilizzare le persone a non gettare i rifiuti in spiaggia, informandoli sui luoghi e tempi di conferimento e smaltimento.

Se poi l’attuazione di tali iniziative dovesse rivelarsi ancora insufficienteper promuovere l’affermazione del senso civicoin tutti i cittadini, nei confronti degli ostinati, non rimane che il ricorso al più convincente dei deterrenti, che trova riscontro nell’applicazione delle misure sanzionatorie di seguito riportate:

  • dalla Legge  n° 221/2015 approvata lo scorso Dicembre dalla Camera dei Deputati, meglio nota come “ Collegato Ambientale”, entrato in vigore il 2 Febbraio c.a. che stabilisce multe salate a chiunque abbandona rifiuti di piccola taglia, e detta Disposizioni  finalizzate a promuovere misure di  green economy ( Economia verde ), che il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente definisce: “ Un’economia che produce benessere umano, equità ed inclusione sociale, riducendo, allo stesso tempo, i rischi ambientali,  e l’utilizzo delle risorse naturali;
  • e dell’art. 15 del Decreto Lgs. N°285 del 30 Aprile 1992  del Codice della Strada, che prevede il divieto di “ insozzare la strada o le sue pertinenze gettando rifiuti o oggetti dai veicoli in sosta o in movimento “

 

Misure repressive che, per i trasgressori, prevedono le   sanzioni amministrative pecuniarie di seguito indicate

Rifiuto Ambiene Trasgressore Sanzione
Scontrini, fazzoletti di carta, cartacce, gomme da masticare Strada, acque , scarichi e caditoie Pedoni Da €30 a €150
Prodotti da fumo: cicche Suolo, acque, scarichi e spiagge Pedoni e bagnanti Da €30 a €300
Fazzolettini, chewing gum, cartacce varie  e mozziconi di sigaretta Strade e relative pertinenze, marciapiedi, prati, ecc Conducenti e passeggeri di auto in corsa o in sosta. Da €106 a €425

 

I proventi delle quali verranno destinati, per il 50 % ad alimentare un fondo costituito presso il Ministero dell’Ambiente, mentre il resto rimarrà nelle casse comunali, per far fronte alle spese di pulizia del sistema fognario urbano e per finanziare specifiche  campagne di promozione ed formazione.

Campagne che, affinché possano trovare riscontro negli esiti sperati, occorre, da parte delle Amministrazioni comunali, l’indispensabile adempimento  dell’installazione, ove mancanti,dei cestini edegli  appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo,lungo le strade, nei parchi e nei luoghi di aggregazione sociale

Onde evitare che anche i più  restii ad accogliere le sollecitazioni  ad assumere un comportamento ispirato a principi di civiltà, possano accampare pretestuose giustificazioni, per non desistere dalle cattive abitudini.

 

 

Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato

Attivitā antiriciclaggio: limite di contanti

Attivitā antiriciclaggio: limite di contanti Copertina Nazionali (1.317)
Domenico Brancato

 

Le Banche, gli Uffici  e gli Istituti di Moneta Elettronica, con cadenza mensile, sono tenuti ad inviare  all’Unità di Informazione finanziaria per l’Italia -UIF- (Ente istituito nel 2007 presso la Banca d’Italia, che ha iniziato ad operare il 1° Gennaio 2008, subentrando all’Ufficio Italiano dei Cambi, nel ruolo di autorità centrale antiriciclaggio), la comunicazione di ogni operazione, anche occasionale, di movimenti in denaro contante  di importo pari o superiore a 10 mila euro effettuata nel mese solare (dal 1° all’ultimo giorno del mese), anche se eseguita tramite singole operazioni di importo pari o superiori a 1.000 euro, da parte dello stesso cliente. 

Le informazioni che identificano la comunicazione  all’UIF  devono comprendere: la data, l’importo e la causale  dell’operazione; la filiale in cui è stata disposta; il numero del rapporto continuativo movimentato; i dati identificativi del cliente, dell’esecutore e del titolare effettivo.

Comunque, Italia Oggi (Quotidiano economico, giuridico e politico) chiarisce che  chi ha la coscienza a posto non ha nulla da temere, poiché l’UIF si avvale di un’ampia base di dati per attribuire la più consona interpretazione ad ogni segnalazione.

Mentre, in seguito dell’entrata in vigore dell’art. 1, comma 898 della legge 208 del 2015 (Legge di Stabilità del 2016), il limite di denaro per eseguire le transazioni (pagamento di servizi o  compravendite ), per adeguare l’Italia all’orientamento condiviso dalla maggior parte dei Paesi Europei, è stato elevato a 3.000 euro.

 Non esistono, invece, limiti delle somme che possono essere prelevate o versate da un utente presso un Istituto bancario o postale  (fermo restando che l’addetto al servizio potrebbe richiedere le motivazioni che abbiano indotto al prelievo, ed in caso di spiegazione non convincente, potrebbe inoltrare la comunicazione  all’UI F) a meno che  non si compiano operazioni verso un soggetto terzo.  Nel qual caso si pone il predetto limite dei 3.000 euro, in quanto si renderebbe necessario adoperare forme di pagamento tracciabili ( Vedi Bonifico o Carta di credito).

In riferimento al limite di disponibilità, la sentenza 27 febbraio 2016 della Cassazione Penale ha ammesso che si configura  il reato di autoriciclaggio   laddove dovesse essere rinvenuta una rilevante somma di denaro, in contanti,  in possesso di un soggetto il cui reddito non sia compatibile con una tale disponibilità.  Reato sancito dalla Legge 186 del 15 Dicembre 2014 che ha introdotto nel Codice penale l’art. 648 – ter.1, per il quale viene  punito  colui che compie l’attività tipica del riciclaggio sui beni tratti da delitti commessi da lui stesso. A differenza del  riciclaggio, dove il riciclatore è colui che prende del denaro o dei beni da coloro che li hanno ottenuti da reato e li immette nel circuito economico legale, attraverso operazioni di qualsiasi natura commerciale. In altri termini, il riciclatore è chi  commette riciclaggio e, quindi, ostacola l’identificazione della provenienza dei soldi, ma non prende parte al  reato presupposto, cioè al fatto criminoso che ha generato quei proventi

Viene esclusa la punibilità dell’autoriciclaggio solo quando il denaro, i beni o le altre utilità vengono destinate esclusivamente all’autoconsumo o al godimento personale e non reimpiegati al fine di ostacolare l’individuazione della provenienza.

In alcuni settori, però, la riforma non è stata applicabile in Italia, come nel caso dei money transfer ( servizio di trasferimento di denaro ) e per i pagamenti nei confronti della Pubbliche  Amministrazioni, che continueranno a dover essere effettuati mediante strumenti tracciabili con importi al limite dei 1.000 euro.

La legge di stabilità, per contenere l’evasione ha esteso l’obbligo, per professionisti, commercianti e, a partire da Luglio, anche per i parchimetri ( salvo i casi di oggettiva impossibilità tecnica ), di accettare e consentire, anche per importi minimi,  pagamenti mediante carte di credito  e bancomat.

Per chi commette il delitto di autoriciclaggio il richiamato art. 648 -ter.1  prevede il seguente trattamento sanzionatorio, ai commi:

  • uno: reclusione da 2 a 8 anni e multa da 5.000 a 25.000 euro a chiunque, avendo commesso o concorso a commettere un delitto non colposo ( o doloso, cioè commesso con la volontà di compiere un atto illecito, agendo di proposito ed in piena coscienza) , impiega, sostituisce e trasferisce in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative, il denaro, i beni o le altre utilità provenienti dalla commissione di tale delitto, in modo da ostacolarne concretamente l’identificazione della loro provenienza delittuosa;
  • due: reclusione da 1 a 4 anni e multa da 2.500 a 12.500 euro per la medesima condotta prevista dal comma 1 , se posta in essere in relazione a delitti non colposi  puniti con la reclusione inferiore a cinque anni. Tuttavia , se il delitto  presupposto è stato commesso con modalità mafiose o al fine di agevolare l’attività delle Associazioni di tipo mafioso, si applicano la pene previste dal primo comma;
  • quinto: Aumento fino a un terzo della pena, quando  i fatti delittuosi sono commessi nell’ambito dell’esercizio di un’attività bancaria o finanziaria o di altra attività professionale;
  • sesto: Diminuzione della pena fino alla metà, per chi si sia efficacemente adoperato per assicurare le prove del reato e l’individuazione dei beni, del denaro e delle altre utilità provenienti dal delitto.

In ogni caso, ai sensi dell’art. 648 – quater (quarta aggiunta all’articolo originale) c.p., la condanna comporta la confisca dei beni che ne costituiscono il prodotto o il profitto, salvo che appartengano a persone estranee al reato. In tale circostanza, comunque, il giudice dispone la confisca di denaro, beni o delle altre utilità delle quali il reo ha la disponibilità, anche per interposta persona, per un valore equivalente al prodotto, profitto o prezzo del reato.

A cura del Prof. Brancato

13 Giugno 2002 - Santa Maria non dimentica

13 Giugno 2002 - Santa Maria non dimentica Copertina S. Maria delle Mole (1.316)
Antonio Calcagni

 
In quel giorno di 19 anni fa si consumava la rapina in una filiale di banca, situata in piazza P. Togliatti che, nell’estremo tentativo di sventarla costò la vita al Vice Brigadiere, Sandro Sciotti.
 
Un gesto di eroismo, che l’Arma dei Carabinieri ha così sintetizzato nel conferirli la medaglia d’Oro al valor Militare alla memoria.
 
"Avvedutosi di una rapina in corso presso Istituto di Credito, con esemplare ardimento e consapevole sprezzo del pericolo, non esitava ad affrontare uno dei malfattori, appostato all’esterno della banca, bloccandolo a terra. Fatto segno da colpi d’arma da fuoco esplosi dai due complici, benché colpito in più parti del corpo, con eccezionale coraggio e non comune determinazione, replicava con l’arma in dotazione, accasciandosi, poi, esanime al suolo.
Fulgido esempio di elette virtù militari ed altissimo senso del dovere, spinto fino all’estremo sacrificio. Santa Maria delle Mole (Roma), 13 giugno 2002."
 
Parole da cui, aldilà  del linguaggio burocratico usato, traspare tutto il dramma che si è consumati nel volgere di pochi minuti, e che ha segnato inesorabilmente la vita della famiglia Sciotti.  
 
Sono trascorsi ormai 19 anni da quel tragici evento, ma Il Comitato di quartiere di Santa Maria delle Mole, facendosi interprete del sentimento di tutti i Cittadini, rende onore a questo nostro eroe.

Carlo Colizza ci risponde

Carlo Colizza ci risponde Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:1) (1.315)
Antonio Calcagni

Incontro online del 09/04/2021 con il  Comitato di Quartiere S. Maria delle Mole.
 
Prima di iniziare con le domande vere e proprie, ci piacerebbe sapere quali sono state le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi a Sindaco del Comune di Marino, e quale sono i partiti, liste civiche/ movimenti che la sosterranno in questa impresa?
 
Con un processo fortemente democratico, base dell’animo del Movimento, si è affrontato un lungo percorso interno di riflessione, e anche di critica serrata, su l’esperienza di governo di Marino sin dal 2020. Tale processo ha trovato la sua sintesi nella conferma del mio nome quale espressione maggioritaria del pensiero e dell’opera sin qui intrapresa dalle forze del Movimento, in una Marino che in molti ambiti sta attraversando una nuova primavera politica, fatta di idee, fermento intellettuale, culturale ed azioni concrete per la tutela dei Cittadini e del loro territorio.
La novità più rilevante rispetto al passato è che sarò sostenuto oltre che dalla lista del Movimento 5 Stelle, anche da altre tre liste civiche federate: “Energie Positive – Nuova Marino“ (Lista delle formiche), “Con te Marino – Colizza Sindaco” e “Marino Verde e Solidale”.
 
Passiamo ora alle domande.
 
Domanda n.1) Santa Maria, in questi ultimi decenni è cresciuta in modo esponenziale fino a diventare il centro più popoloso di questo Comune, a questa crescita non è però corrisposto un incremento dei servizi, quali per esempio: un punto di pronto soccorso, il ritorno del Comando dei Vigili urbani . Lei che cosa farebbe in merito se diventasse Sindaco?
 
Colizza esplicita il concetto di “avvicinamento ai cittadini” supportato dalla recente apertura della Casa dei Servizi a S. Maria delle Mole proprio in un’ottica di permettere ai cittadini di fruire più facilmente dei servizi, un processo che proseguirà e si rafforzerà con la realizzazione di nuovi uffici comunali nell’attuale outlet delle Sorelle Ramonda.
Entro il mese di Giugno 2021 si completerà l’ampliamento della fibra comunale e l’installazione delle telecamere sul territorio.
I Pic restano una priorità e saranno presenti nelle aree di aggregazione.
E’ prevista una convenzione con la Fit (tabaccai) per l’emissione dei certificati anagrafici.
Per quanto riguarda il quesito circa il Punto di Primo Soccorso (non di competenza) l’idea è quella di adibire appositi spazi in cui i medici di base possano supplire la mancanza del PS.
Relativamente agli Ispettori Ambientali, l’Assessore Tammaro spiega che il Sindaco ha confermato il mandato e si ipotizza un ampliamento della competenza degli addetti della Multiservizi per il controllo sul territorio anche dal punto di vista ambientale (ovviamente previa specifica formazione), prossimo bando per assunzione di 8/9 vigili.
 
 
 
Domanda n.2) Speculazione Divino Amore, qual’é la Sua opinione sull’argomento, anche alla luce delle recenti sentenze che sembrano aver posto definitivamente fine al progetto?
 
Colizza ribadisce i risultati già ottenuti grazie all’azione contro la speculazione edilizia dell’area Divino Amore e l’impegno per il futuro per questa tipologia di tutele.
 
 
 
Domanda n.3) Appia Antica, una strada unica al mondo che potrebbe diventare un museo a cielo aperto ed essere quindi uno straordinario biglietto da visita per il nostro Comune. Quali sono i Suoi progetti in merito?
 
L’area Appia Antica per Colizza ne è chiara la funzione, anche come collegamento con il Parco dei Castelli, tuttavia la sua competenza è di diversi Enti, ma da parte di questa amministrazione si conferma la volontà di valorizzazione e anche se non di competenza si proporrà l’avvio di un piano di manutenzione. Il problema principale riguarda ovviamente i fondi.
Per quanto riguarda il punto informativo turistico spiegano che è affidato alla gestione di Legambiente sezione Appia Sud “Il Riccio” su area delle Ferrovie, mentre Calcagni sollecita la risoluzione dei problemi che ne impediscono una immediata apertura, che permetterebbe l’utilizzo dello stesso anche come punto PIC.
 
 
 
Domanda n.4) Mosaico di Viale della Repubblica, come Lei sicuramente saprà, nel 2016 è stato ritrovato, adiacente all’Appia Antica, un bellissimo mosaico, poi sotterrato. Cosa ne pensa della possibilità di una sua valorizzazione in loco?
 
L’Assessore Tammaro ha spiegato che i motivi per cui il mosaico è stato richiuso sono riconducibili principalmente alla competenza per la manutenzione che non è del Comune. La foto del mosaico, realizzata da ENEL con l’ausilio del drone non può essere installata in quanto il parco Archeologico non la ritiene uniforme alla cartellonistica utilizzata nel parco.
 
 
 
Domanda n.5) Palaghiaccio, come senz’altro saprà, il manufatto, che al momento è in completo abbandono, è stato acquistato all’asta nel 2015 da Esselunga. Qual’é la Sua opinione in merito al suo futuro?
 
Colizza ribadisce che ad oggi su quell’area non può sorgere un centro commerciale. Si potrà considerare la realizzazione di un centro solo alla condizione che la proprietà presenti un programma d’interventi davvero rilevante e risolutivo per la complessa viabilità del nodo Appia / svincoli in entrata ed uscita da Santa Maria e Cava. La priorità dell’Amministrazione attuale è l’interesse pubblico. Se non c’è un reale e risolutivo progetto a vantaggio della popolazione, il Cambio di destinazione d’uso non sarà neanche considerato.
 
 
 
Domanda n.6) Via Falcognana, una strada fondamentale per Santa Maria, dove giornalmente transitano circa 6.000 automezzi, risulta essere una strada privata, aperta al traffico pubblico, non Le sembra un paradosso? l’attuale amministrazione, sotto nostro impulso si è detta disponibile ad avviare la procedura per farla diventare di competenza pubblica. Lei cosa ne pensa?
 
Colizza sottolinea l’importanza di utilizzo dell’attuale tracciato con opportuna sistemazione dell’arteria per garantire la terza possibilità di uscita per S. Maria delle Mole. E’ necessario lavorare sulla messa in sicurezza del tracciato; si stanno attendendo le valutazioni dei costi.
 
 
 
Domanda n.7) Incrocio, Appia Nuova / Viale della Repubblica/Passaggio a livello, un nodo stradale/ferroviario che di fatto paralizza il traffico della nostra Cittadina. Se Lei fosse eletto, cosa farebbe per cercare di risolvere il problema?
 
Colizza dà la priorità alla messa in sicurezza dell’incrocio Appia/ S. M.Mole , si eseguiranno dei sopralluoghi per valutare le possibili soluzioni.
 
 
 
Domanda n.8) A latere di questo problema, c’è poi da realizzare un piano generale della viabilità, che preveda: un incentivo all’uso della bici, attraverso la realizzazione una serie di piste ciclo- pedonali, parcheggi per bici e parcheggi auto, compreso il completamento di quello di via Frassati. Cosa prevede il Suo programma,in merito?
 
Si prevede la riqualificazione del parcheggio adiacente il plesso Verdi, un focus sull’implementazione ciclo pedonale, la prima pista in realizzazione è quella che da Via Mameli porta al Parco della Pace; inoltre verrà riqualificato il parcheggio del campo Ferraris.
Altra pista ciclabile in progetto riguarda il tratto Parco della Pace – Sassone per il Corridoio Appia Antica- Parco Regionale.
Per quanto riguarda la rotatoria prevista all’incrocio Appia/Sassone questa sarà molto spostata proprio verso via del Sassone con rimozione dell’attuale triangolo di asfalto centrale.
 
 
 
Domanda n.9) Trenitalia nell’Aprile dello scorso anno ha approvato il piano di recupero di molte stazioni ferroviarie, compresa quella di Santa Maria, un progetto di cui sembra si siano perse le tracce. Al recupero della suddetta stazione si lega anche quello della realizzazione di una rampa di collegamento tra la suddetta ed il parcheggio di piazza A. Luciani un’ argomento di cui in questi anni si è parlato molto, ma purtroppo senza risultati. Cosa farebbe Lei in concreto, per risolvere il problema?
 
In estate dovrebbero partire degli interventi di messa in sicurezza della stazione ed è stata presentata richiesta di ammodernamento della sensoristica a Ferrovie dello Stato.
 
 
 
Domanda n.10) Il Suo programma cosa prevede circa la realizzazione di un’isola Ecologica, nel territorio ex circoscrizioni II e III ?
 
Stiamo lavorando proprio in questi giorni alla definizione di possibili soluzioni al tema dell’Isola Ecologica in pianura: resta un nostro obiettivo che è stato purtroppo rallentato da una serie di eventi che si sono succeduti dopo l’individuazione dell’area con la consultazione popolare. Voglio però sottolineare come il servizio di isola temporanea settimanale a Frattocchie e a Cava dei Selci sia stato molto ben accettato dalla popolazione e ha rappresentato comunque un servizio importante, di alta utilità ed efficacia che ci ha consentito un controllo sul flusso di materiali ingombranti e scarti del verde senza disservizi.
 
 
 
 
Domanda n.11) Aeroporto di Ciampino e rotte su Santa Maria, qual è il Suo parere in merito?
 
Carbonelli riferisce che la battaglia purtroppo non finisce qui, perché Ryanair ha fatto ricorso al Consiglio di Stato chiedendo la sospensiva sulla riduzione dei voli.
 
 
 
Domanda n.12) A Suo parere la Sagra dell’Uva deve rimanere l’unica iniziativa fortemente sostenuta dal Comune, oppure c’è la possibilità che anche altre manifestazioni che annualmente si svolgono nel terriorio delle ex circoscrizioni II e III possono, in futuro, ricevere un sostegno altrettanto generoso dal Comune?
 
La Sagra dell’uva è nella tradizione del nostro comune da quasi 100 anni. E’ normale che ci sia per essa una attenzione particolare, visto che è una delle sagre più famose e conosciute in Italia. Questo non vuol dire che non si possano incentivare e supportare anche altre manifestazioni nella pianura, come del resto abbiamo fatto e come potremo continuare a fare con ancora maggiori fondi se ci sarà un secondo mandato.
 
 
 
Domanda n.13) Tenuta Tudini, un polmone verde importantissimo per la nostra Cittadina, ma anche un’opportunità per la realizzazione di laboratori per apprendistato mestieri; recupero aree per agricoltura, Orti sociali. Il Suo programma prevede qualcosa in merito?
 
Colizza sottolinea che la proprietà è privata, è in atto un contenzioso (per diverse questioni) e solo a definizione di questo si può pensare ad un dialogo con la proprietà al fine di poter permettere il ritorno alla fruizione (vedi vincoli esistenti).
 
 
 
Domanda n.14) Stretto controllo di ACEA e lotta per ritornare all’acqua pubblica, cosa le dice questa frase?
 
Pur non potendo in assenza di una normativa nazionale far ritornare l’acqua pubblica, cioè gestita direttamente dall’ente locale come era fino al 2007, il comune si è adoperato in questi anni e molti precedenti disservizi sono stati ridotti. Miglioramenti nei tempi di intervento e sulla puntualità delle manutenzioni. Inoltre, ci sono stati investimenti importanti da parte di ACEA per la parte depurazione acqua, tra tutti quelli per Costa Caselle, e investimenti importantissimi per la degassificazione, rendendo l’acqua con PH neutro, assicurando una maggiore qualità e migliorando di molto l’impatto sulla rete idrica che, oggi, risulta meno vulnerabile alle rotture proprio alla luce di questi interventi.
 
 
 
Domanda n.15) Manutenzione strade e giardini; Cartellonistica stradale; Fotocamere e Sicurezza, come si muoverebbe Lei su questo piano?
 
Abbiamo avviato molte iniziative e ancora c’è molto da fare. La rete in fibra ottica comunale oramai pronta ci consentirà di poter installare e gestire davvero nuove telecamere a brevissimo, e questo renderà il nostro territorio connesso con banda maggiorata per le scuole e uffici pubblici, e più controllato. Dobbiamo migliorare ancora la manutenzione dei giardini, già lo sforzo è importante oggi ma non è sufficiente in molte situazioni. Infine, in questi anni abbiamo destinato più di due milioni di euro al rifacimento di strade, riasfaltandone moltissime sul territorio, in pratica tutte le arterie principali comunali. Ora lo sforzo passerà alle vie secondarie.
 
 
 
Domanda n.16) Per quanto concerne le scuole come intendete rispondere alla necessità della popolazione presente e soprattutto alla impellente necessità di strutture da realizzare nel breve periodo?
 
E’ in corso di conclusione l’iter per la realizzazione di una nuova scuola. Non voglio entrare nel merito della posizione espressa da ENAC sul progetto a Cava dei Selci, ma stiamo lavorando per ricevere l’autorizzazione regionale a realizzare l’edificio – così come da progetto approvato con la delibera di consiglio comunale – spostandolo nell’area di Frattocchie, in un’area che abbiamo a questo punto destinato a Polo Scolastico. Questa soluzione andrà a rafforzare un’idea di sviluppare compiutamente un percorso anche attraverso il Piano Urbanistico in approvazione, che porti ad avere nel medesimo quadrante la possibilità per i nostri ragazzi di frequentare non solo la scuola dell’obbligo ma anche il grado successivo, cioè una nuova scuola superiore a Frattocchie“. Aggiungo e segnalo l’imminente realizzazione di interventi strutturali sugli edifici scolastici per migliorarne la risposta al rischio sismico, il primo dei quali sarà l’Anna Frank (realizzata nel 1953/1954) a cui seguirà Repubblica.
 
 
 
Leggi le risposte dei candidati a Sindaco:
Carlo Colizza     Gabriella De Felice     Stefano Enderle     Fabio Martella     Gianfranco Venanzoni
Il candidato sindaco Stefano Cecchi ha preferito non rispondere al nostro appello.

Buon compleanno ai lavori di via Mameli

Buon compleanno ai lavori di via Mameli Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:4) (1.315)
Antonio Calcagni

17/03/2021 – 17/03/2022
 
 
È passato ormai un anno, da quando sono iniziati i lavori in via Mameli.
 
Era infatti il 17 marzo dello scorso anno quando si è posta, per così dire, la prima pietra ai lavori di realizzazione di: una pista ciclo-pedonale, del rifacimento del marciapiede, della sostituzione dei pochi alberi superstiti da decenni di completa incuria, stessa cosa con le ormai malandate panchine, che ironia della sorte erano poste ad ammirare il passaggio delle auto, fino a concludere i lavori con il manto stradale.
 
Tempi previsti per l’opera 180 giorni, e se la matematica non è un’opinione il 17/09/2021, giorno più giorno meno, avremmo potuto godere di un’arteria, completamente rinnovata che comprendeva anche una pista ciclo pedonale, che, prima la pandemia, ed ora la crisi energetica, rende quanto mai attuale.
 
I cittadini, coscienti del costo da pagare per usufruire di un’opera estremamente importante, hanno accettato di buon grado i 6 mesi di lavori necessari alla realizzazione del progetto, con la conseguenza di subire disagi dovuti a:
  • Carreggiate ridotte per il transito degli automezzi;
  • Riduzione temporanea dei parcheggi;
  • Chiusura ad intermittenza del marciapiede;
  • Prolungata attesa per il rifacimento di un manto stradale completamente dissestato.
Ora però i mesi trascorsi sono diventati 12 e sinceramente si denota una certa stanchezza di attendere un completamento dei lavori, di cui non si ha nessuna certezza.
 
All’amministrazione Comunale, oltre a fare pressione sulla ditta appaltatrice per concludere quanto prima i suddetti lavori , consiglierei di rendere partecipe la cittadinanza sull’attuale stato dell’arte.

Tra il 2011 e il 2016 nel Lazio le piste ciclabili sono cresciute dello 0,5%

Tra il 2011 e il 2016 nel Lazio le piste ciclabili sono cresciute dello 0,5% Copertina Nazionali    (commenti:1) (1.311)
Eleonora Persichetti

Considerando i comuni capoluogo di provincia, tra il 2011 e il 2016 nel Lazio le piste ciclabili sono cresciute dello 0,5%.

 

Nel Lazio tra il 2011 e il 2016 la lunghezza delle piste ciclabili presenti nei comuni capoluogo di provincia è passata da 296,2 km a 297,8 km, con un aumento dello 0,5%.

 

Tra i comuni capoluogo di provincia laziali è Roma quello con le piste ciclabili più lunghe (241 km nel 2016, con una diminuzione però del 5,4% rispetto al 2011). A Roma seguono Rieti (26 km nel 2016, con un aumento dell‘1,2% rispetto al 2011), Latina (22 km nel 2016, +120% sul 2011), Frosinone (8 km nel 2016, +60% sul 2011) e Viterbo (0,8 km nel 2016, dato invariato rispetto al 2011). Questi dati derivano da un’elaborazione del Centro Studi Continental su dati Istat.

In Italia dal 2011 al 2016 la lunghezza delle piste ciclabili nei comuni capoluogo di provincia è passata da 3.592,2 km a 4.370,1 km, con un aumento del 21,7%. Le regioni in cui ci sono più piste ciclabili sono Emilia Romagna (1.285,8 km), Lombardia (707,6 km) e Veneto (538,9 km). Le regioni in cui le piste ciclabili sono cresciute di più tra il 2011 e il 2016 sono la Sardegna (+301,5%), la Sicilia (+91%) e la Basilicata (+73,1%).

La crescita delle piste ciclabili presenti nei comuni capolugo di provincia italiani dimostra l’impegno da parte delle amministrazioni locali per favorire modalità di mobilità alternative e meno inquinanti rispetto all’uso dei mezzi a motore. L’aumento delle piste ciclabili a disposizione degli utenti nei comuni capoluogo di provincia, però, deve andare di passo con una maggior tutela per i ciclisti. Nell’ecosistema stradale, infatti, i ciclisti, che siano su una pista ciclabile o sulla normale carreggiata, sono una categoria di utenti particolarmente vulnerabile a cui va garantita la massima sicurezza ed a cui va riconosciuto il merito di limitare la produzione di sostanze inquinanti.

 

A cura di Eleonora Persichetti

Riduzione tariffaria per il Compostaggio Domestico

Riduzione tariffaria per il Compostaggio Domestico Copertina Nazionali    (allegati)    (commenti:1) (1.310)
Domenico Brancato

Entro la fine di marzo 2018 è ancora possibile richiedere la riduzione tariffaria della TARI (Tariffa Rifiuti) in caso di compostaggio domestico.
É necessario compilare lo specifico modulo e presentarlo al comune entro il periodo sopra citato.
 
L’art. 5 comma 8 del Regolamento comunale TARI approvato e successivamente modificato dal Consiglio Comunale 2015 prevede questa riduzione di tariffa. É richiedibile solo dai residenti che abbiano un giardino di proprietà in pertinenza dell’abitazione.
 
Con la dichiarazione occorre allegare i seguenti documenti:
- Atto di acquisto del Kit di compostaggio domestico
- Planimetria dell'immobile ove visibili le aree scoperte di pertinenza; queste devono essere di almeno 25mq per ogni occupante
- Copia della carta di identità del dichiarante.
 
In allegato è possibile scaricare il modulo per la richiesta in formato PDF
 
A cura del Prof. Brancato

Ultimi giorni per la mostra "Il Bianco e il Nero"

Ultimi giorni per la mostra "Il Bianco e il Nero" Copertina Nazionali (1.310)
Eleonora Persichetti

 

La memoria è il ponte tra ciò che è stato e ciò che è, è il percorso, la testimonianza del tempo passato. Una mostra per raccontare tutto questo, ma non solo.

 

“In bianco e in nero: lontano dalla memoria” è ospitata all’interno della Galleria Art Saloon di Ariccia (RM) ed è stata organizzata dalla curatrice Alessandra Altieri e dalla storica dell’arte Cristina Corbò.

 

Ricca di numerosissime interpretazioni degli artisti che hanno offerto il loro sguardo sul trascorrere del tempo, attraverso immagini tratte da vecchi film, come nel caso dei disegni di Antonella Loschi o dei dipinti del pittore francese Maurice Boulogne, o di bellissime fotografie degli artisti dell’associazione culturale di Ostia Arte D.E.G.A.S.

 

Il vincitore del premio come miglior opera in esposizione è l’artista partenopeo Rocco Antonio Valente, che nel dipinto “Lapse” ha sottolineato come nella memoria siano conservati anche tutti quegli errori che nessuna preghiera riuscirà mai a cancellare.

 

Mostra Collettiva “In bianco e in nero: lontano dalla memoria”

Fino al 1 febbraio, Galleria Art Saloon, Ariccia (RM), Piazza Domenico Sabatini 18

orari: da lunedi a sabato 9:30-13 \ 15:30-19, chiuso domenica

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