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- Presidente Antonio Calcagni
 

- Francesco Raso (responsabile web) 

Al via un nuovo progetto presso il Centro Anziani di Cava Selci

Al via un nuovo progetto presso il Centro Anziani di Cava Selci Copertina Cava dei Selci (1.222)
Eleonora Persichetti

 
 
È partito il nuovo progetto Giovani di ieri e di oggi, per fare “centro” insieme, finanziato dalla Regione Lazio con il partenariato del comune di Marino e ideato da Genitori in ruolo e altre quattro associazioni: Centro Anziani Cava dei Selci, CRIF, Ass. Arianna e Scacchi in tour.
 
 
Il progetto consiste in una serie di attività ed iniziative innovative in favore dell’invecchiamento attivo, ovvero volte:
  • alla ridefinizione dell’immagine dell’anziano ed alla diffusione di saperi alle nuove generazioni attraverso la valorizzazione delle esperienze e delle abilità professionali;
  • alla promozione della funzione sociale dei Centri Anziani come “centri per la comunità”.
 
Ci saranno, quindi: incontri di conoscenza degli antichi mestieri con esperti artigiani che faranno una ricostruzione storica della loro arte - ottima occasione di scambio e collaborazione intergenerazionale; incontri di Arteterapia e Arte Partecipata, poiché il contatto con l’arte e la natura genera benessere; un Corso di Smartphone,"Smart Life”, aperto a tutti, per familiarizzare con le nuove tecnologie; Incontri di comunità, chiacchierate speciali in cui si potrà parlare liberamente dei propri bisogni e desideri. Infine, tutte le domeniche, a partire dal 19 marzo, saranno organizzati corsi di scacchi per bambini dai 7 ai 18 anni e per gli over 60 nell’ottica della formazione lungo tutto l’arco della vita (lifelong learning). Sappiamo che lo sport rallenta l’invecchiamento cerebrale e contrasta lo sviluppo delle malattie degenerative come l’Alzheimer.
 
La sede principale del progetto è il Centro Anziani di Cava dei Selci all’interno del Parco della Pace, ma sono coinvolti anche altri venti anziani del Centro Anziani di Frattocchie, oltre che bambini e ragazzi di due scuole del territorio, l’IIS Michele Amari Arcuri e l’IC Santa Maria delle Mole.
 
La prima lezione del corso Smart Life ha riscosso un enorme successo.
 
Prossimo appuntamento: sabato 4 marzo dalle 10.00 alle 11.30 presso il centro anziani Cava dei Selci. Si terrà il primo incontro sul "dialogo filosofico di gruppo", dedicato alla presentazione reciproca.
 
Per tutte le info, seguite la pagina FB Progetto AlzeBoom.

Economia circolare e lineare: quali effetti sul clima?

Economia circolare e lineare: quali effetti sul clima? Copertina Nazionali    (commenti:1) (1.221)
Domenico Brancato

 

 

L’economia Circolare consiste in un nuovo modo di produrre nel rispetto dell’Ambiente e del valore delle cose ed è basata sul riciclo e sul contenimento degli sprechi. Il principio è che un’economia per essere sostenibile non può continuare ad estrarre ulteriori materie prime in via di esaurimento, ma deve essere orientata alla conversione degli scarti per la produzione di nuovi prodotti e per il conseguimento di una serie di vantaggi di natura ambientale, sociale e climatica.

 

A differenza dell’economia Lineare, che si fonda sul prelievo di sempre nuove materie prime e sul consumo di massa, destinato a diventare materiale di scarto che alimenta l’incontenibile accumulo di rifiuti che, a loro volta, generano inquinamento e surriscaldamento (detto anche Riscaldamento climatico), che ha comportato e sta comportando il mutamento sempre più rilevante del clima terrestre, con conseguenti manifestazioni, sempre più frequenti, di fenomeni atmosferici estremi. Oltre a creare enormi diseguaglianze e conflitti etnici, a causa delle guerre che si scatenano per accaparrarsi le più importanti fonti residue di materie prime.

 

Sicché, l’economia Circolare si fonda:

 

· sulla considerazione che i rifiuti prodotti da industrie e privati non sono materiale di scarto, ma una seconda materia prima;

· sulla drastica diminuzione dello spreco a monte, attraverso la condivisione, con altri consumatori, di beni in buono stato, per evitare di buttarli o lasciarli accantonati ed inutilizzati;

· nell’arresto dell’inefficienza precoce dei prodotti, tramite la loro riparazione;

 

e persegue la seguenti finalità:

· produrre ex novo prodotti con materiali atossici e progettati per poter essere riutilizzati, allo scopo di ridurre, se non addirittura azzerare, gli scarti;

· allungare la vita dei prodotti;

· ridurre i rifiuti attraverso il riciclo, per creare nuova materia.

 

Al fine di conseguire i seguenti vantaggi:

· un risparmio netto, secondo dati del Parlamento Europeo, dell’8 % del fatturato annuo ( pari a ca. 600 miliardi ) di tutte le imprese Europee e la riduzione delle emissioni di gas serra del 2- 4 % , grazie alla prevenzione dei rifiuti, il riutilizzo dei materiali e l’ecodesign ( Ideazione e progettazione di oggetti d’uso con materiali di scarto);

· una maggiore sicurezza nei confronti della disponibilità delle materie prime;

· un aumento della competitività e dell’impulso all’innovazione e alla crescita economica;

· un incremento dell’occupazione che, secondo stime, nell’Unione Europea, con la transizione verso l’Economia Circolare, si prevede sia di circa 600 mila nuovi posti di lavoro,

· benefici verso i consumatori finali, poiché potranno contare sulla disponibilità di prodotti durevoli ed innovativi, tali da far risparmiare in termini economici, e migliorare la qualità della vita.

 

Fra gli esempi di Economia Circolare in Italia, rispondenti al conseguimento dei descritti obiettivi, meritano una citazione le realtà di seguito menzionate:

 

DACCAPO – Centro Ri-Uso di Capannori:

centro di raccolta sociale creato su iniziativa della Caritas e dell’Associazione “Ascolta la mia voce“ per ricevere la donazione di oggetti che non servono più o per farli riparare. Delle tre sedi operative, fra Lucca e Capannori, due effettuano la raccolta e la riparazione ed uno svolge la funzione di Emporio. Dove è possibile acquistare, attraverso una donazione, gli oggetti riparati o trasformati in un laboratorio all’uopo attrezzato, per insegnare un mestiere ed offrire opportunità di lavoro a persone in condizioni di difficoltà;

 

C.R.E.A: Centro Riuso ed Educazione Ambientale (Pergine Valsugana –Trentino):

dove è possibile donare o cedere, in contro vendita, oggetti e materiali in buone condizioni d’uso, come: posate, stoviglie, strutture di arredo, libri, abbigliamento, piccoli elettrodomestici, ecc. Allo scopo di stimolare e diffondere la cultura del riuso, tramite il conferimento di una seconda vita a ciò che non viene più utilizzato;

 

Eco Sistemi S.r.l – Rovereto:

azienda che si occupa della depurazione delle acque con un sistema brevettato nel 2014 che, grazie al reattore (Contenitore progettato per farvi avvenire una reazione chimica, costituito da un serbatoio alimentato da un flusso costante di materia comprendente reagenti, inerti, catalizzatori e parte del prodotto riciclato) – RCBR - (Rotating Cell Biofilm Reactor = Reattore a Biofilm a cella rotante), senza additivi chimici, forma naturalmente un film biologico di batteri attivi nel rimuovere gli inquinanti delle acque. Trattasi, in particolare, di un sistema che sfrutta:

 

· l’aereazione naturale, evitando i costi di funzionamento e manutenzione dei compressori d’aria;

· e un design (progetto di un oggetto d’uso destinato alla produzione industriale, in serie, secondo forme esteticamente rispondenti alla funzionalità dell’oggetto stesso) che utilizza materiali di scarto (tappi di plastica delle bottiglie), per la formazione dell’habitat per la crescita del film biologico attivo. Frutto di un brevetto tutto italiano, che oggi viene applicato per risolvere i problemi di depurazione, anche da sostanze poco biodegradabili, di acque reflue;

 

Carte ecologiche Favini:

azienda dedita alla produzione della gamma “Crush”(residui dei prodotti vegetali di seguito citati) di Favini, di carte colorate dalla consistenza tattile particolare, realizzata nel laboratorio di Rossano Veneto, che si distingue dai tradizionali metodi di produzione per le materie prime impiegate. Dato che si avvale dell’utilizzazione dei sottoprodotti dell’industria agroalimentare per la lavorazione di: agrumi, uva, ciliegie, kiwi, nocciole, mandorle, lavanda, mais, olive e caffè, a loro volta sottoposti ad un complesso trattamento, utilizzando elettricità idroelettrica autoprodotta.

 

Tutte iniziative meritevoli di grande considerazione, per l’assoluta coerenza con i principi dell’Economia Circolare, che ci si augura possano diffondersi copiosamente su tutto il territorio nazionale, ovviamente con finalità compatibili con le esigenze di smaltimento e di utilizzazione produttiva degli scarti prevalenti nelle singole aree.

 

Però, in attesa che ciò accada, il contributo più immediato alla diffusione di tale sensata tipologia di Economia, potrebbe e dovrebbe arrivare da un più generale cambiamento delle abitudini dei consumatori, rivolto a contrastare le conseguenze di una incontrollata e smodata produzione di rifiuti che, indirettamente, contribuisce ad incrementare le emissioni di gas serra (Anidride carbonica – CO2-; Protossido di azoto – N2O -; l’Ozono – O3 -; Metano – CH4 – ; Vapore acqueo; Esafluoruro di zolfo -SF6 –, impiegato come isolante elettrico; e gli Alocarburi, fra i quali i Clorofluorocarburi - CFC -, impiegati come propellenti per aerosol, come agenti refrigeranti e per la produzione di materie plastiche espanse).Contributo, per il conseguimento del quale basterebbe mettere in pratica, diligentemente, i seguenti punti, praticabili a livello individuale, del tanto invocato rispetto della Regola delle “ 5 R”:

 

· Riduzione dei rifiuti: scegliendo prodotti sfusi o che abbiano minori volumi e pesi di imballaggio ed evitando gli sprechi, come ad esempio: acquisto di prodotti in esubero; impiego degli shopper monouso ( sacchetti di plastica o carta con manici, distribuiti ai clienti di negozi per il trasporto di merce acquistata al minuto ); parziale utilizzazione della carta, a scuola ed in ufficio; la sostituzione delle bottigliette di acqua minerale, con le durature borracce rifornite con acqua del rubinetto o prelevata alle fonti;

· Raccolta differenziata: imparando a distinguere i materiali che compongono i prodotti dei quali ci si vuole disfare, per conferirli separatamente negli appositi contenitori, secondo le modalità indicate;

· Riuso degli oggetti ancora utili: prima di decidere se considerare un oggetto rifiuto, occorre ponderare se la sua utilità è inevitabilmente cessata o può trovare ulteriori possibilità di utilizzazione, come ad esempio per i barattoli di vetro, contenitori vari, indumenti, libri, elettrodomestici, ecc;

· Riparazione: di tutto ciò che si presta a questa provvidenziale operazione, un tempo usuale, per prolungarne l’efficienza e ridurre la massa dei rifiuti.

 

Per evitare di condividere il deprecabile ruolo passivo di rassegnati o indifferenti spettatori del sempre più frequente ripetersi di eventi che, complice la cattiva gestione del territorio, causano l’incontenibile progressione di degrado ambientale. Le cui conseguenze, a livello nazionale, da qualche anno, producono i disastrosi e luttuosi effetti documentati dalla cronache quotidiane.

 

Situazione in gran parte imputabile all’andamento dei mutamenti climatici, dovuti, secondo fonte ISAC-CNR ( Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima), al fatto che la temperatura, nel nostro Paese, si sta elevando più velocemente della media globale e delle altre terre emerse del pianeta.

 

Come dimostra la differenza, rispetto al trentennio 1971-2000, del nuovo record di + 1,45°C, raggiunto nel 2014, contro il + 0,46°C, verificatosi a livello globale. Conseguentemente, in Italia, la tendenza dell’innalzamento della temperatura, basato sui rilevamenti dei dati degli ultimi decenni, si stima possa essere di 1,5 °C superiore a quella della media delle terre emerse e del doppio di quella di tutto il pianeta, se non verranno messe in atto, a breve, drastiche ed efficienti misure di contenimento, da parte di tutti i Responsabili delle attività fonti delle pregiudizievoli citate emissioni.

 

Non esclusa l’influenza dell’ingente schiera di consumatori che, specie in coincidenza delle festività Natalizie, con l’incremento degli acquisti, spesso:

· eccedenti, rispetto alle effettive necessità;

· voluttuari;

· ed orientati verso strenne, magari di poco valore, ma contornate da appariscenti, corpose, inutili ed effimere confezioni che, in parte, finiscono con l’accrescere, irresponsabilmente, i cumuli abusivi di rifiuti indifferenziati, contribuiscono a peggiorare il già gravissimo problema della carenza di smaltimento.

 

Dato che le discariche esistenti “autorizzate”, nonostante i forzati ampliamenti, hanno raggiunto e superato il limite della capienza, e la quasi impossibilità di reperire siti, comunali e regionali, disponibili per la realizzazione di nuovi invasi di dimensioni idonei a soddisfare l’attuale perdurante esigenza di smaltimento dell’enorme mole giornaliera di rifiuti indifferenziati, proveniente dalle più svariate aree.

 

Ciò premesso, le alternative ipotizzabili, per evitare di subire l’invasione degli effetti materiali della diffusa ed annosa noncuranza o inadeguatezza nell’affrontare il problema, e le gravi conseguenze di natura igienico-sanitaria e di compromissione della vivibilità, già in atto in molte realtà urbane (vedi Roma, in particolare), si ritiene possano trovare riscontro nelle seguenti soluzioni:

· adoperarsi per adottare tutti gli accennati accorgimenti rivolti a produrre meno rifiuti possibili e, compatibilmente con la disponibilità dei previsti idonei ambienti, trasformare, autonomamente, la componente organica (ca. 1/3 della produzione totale) in compost;

· acquistare prodotti realizzati con materiali totalmente o prevalentemente riciclabili;

· eseguire scrupolosamente la differenziazione dei resti inevitabili;

· programmazione, da parte dei Comuni, in gestione autonoma o consorziata ,della realizzazione di Impianti di Compostaggio e del Trattamento Meccanico Biologico dei Rifiuti –TMB -;

· o andare incontro al pagamento di ancora più onerose tariffe TARI, per sostenere gli enormi costi derivanti dal trasporto e conferimento dei famigerati prodotti, presso gli ancora disponibili siti, distanti dal luogo di produzione (anche esteri), ed attrezzati per il loro stoccaggio, trattamento e trasformazione.

 

Soluzioni che ovviamente interessano anche la Cittadinanza locale, nonostante la pur provvidenziale attuazione del sistema di raccolta differenziata “porta a porta“ nelle zone di pianura, abbia già consentito di ridurre del ca.55 % il conferimento di rifiuti indifferenziati in discarica. Conferimenti, che seppur destinati a ridursi, in seguito all’estensione del nuovo metodo di raccolta su tutto il territorio comunale; poiché, come già accennato, le discariche, sia:

· per la mancanza di ulteriore capacità ricettiva;

· per in alcuni casi, le conseguenze dell’ inquinamento imputabili al percolato;

· per il notevole deprezzamento del territorio circostante, che comporta la loro presenza

 

costituiscono motivo di accesi ed annosi contenziosi, fra Cittadini ed Istituzioni, riguardanti la contrastata possibilità della loro ulteriore utilizzazione e l’ubicazione di eventuali nuove realizzazioni; ne deriva una situazione che non lascia ben sperare per l’immediato futuro. Il che impone, precauzionalmente e responsabilmente, la necessità dell’impegno ad incrementare, quanto più possibile, la propensione al raggiungimento dell’obiettivo “ZERO DISCARICA“ se non si vuole correre il rischio di andare incontro ad una, non utopistica, generale condizione di emergenza.

 

Articolo redatto dal Prof. Domenico BRANCATO

DECRETO "CURA ITALIA" - NOVITA’

DECRETO "CURA ITALIA" - NOVITA’  Copertina Nazionali (1.220)
Domenico Brancato

NOVITA’ PER CONTENERE LE DIFFICOLTA’ IMPOSTE DAL COVID-19
 
  • Anticipazione e Scaglionamento pagamento pensioni:
Poste Italiane, per salvaguardare la salute dei dipendenti e dell’utenza, ha comunicato che il pagamento delle pensioni, a partire da Aprile, verrà anticipato ed effettuato seguendo l’ordine alfabetico della lettera iniziale del cognome dei titolari, secondo il seguente calendario:
 
  • giovedì 26 marzo, dalla A alla B;
  • venerdì 27 marzo, dalla C alla D;
  • sabato mattina 28 marzo, dalla E alla K;
  • lunedi 30 marzo, dalla L alla O;
  • martedì 31 marzo, dalla P alla R
  • mercoledì 1° aprile, dalla S alla Z.
 
Per i titolari di Libretto di risparmio, Conto BancoPosta, o PostepayEvolution, Carta Postamate Carta Libretto; le pensioni del mese di Aprile verranno accreditate il 26 Marzo ed è possibile effettuare prelievi in contanti presso gli Atm (Sportello automatico) Postamat, senza doversi recare allo sportello.
 
  • Proroga della validità della Patente di guida:
L’art. 104 del citato Decreto prevede la proroga al 31 Agosto 2020 della validità delle Patenti in scadenza a partire dalla data di entrata in vigore del Decreto medesimo: 17 Marzo 2020.
Poiché, secondo quanto precisato: - dall’Art. 35 del D.P.R. 445/2000, trattasi di Documento equipollente (equivalente) alla Carta di Identità; e dalla Circolare n.9209/2020 del Ministero dei Trasporti, che precisa: “ Le patenti di guida in scadenza dal 31 gennaio 2020, essendo anche documento di riconoscimento (come: Carta di Identità, Passaporto, Patente nautica, Libretto di pensione, Patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici e Porto d’armi), ai sensi dell’art. 35 del D.P.R. 445/200, sono prorogate di validità, fino al 31 agosto 2020 “.
Si precisa inoltre che:
 
  • le Carte di qualificazioni del conducente (CQC) e i Certificati di formazione professionale (ADR), per il trasporto di merci pericolose , aventi scadenza dal 23 Febbraio al 29 Giugno 2020, saranno prorogati di validità fino al 30 Giugno 2020;
  • i Certificati di Abilitazione professionale, in scadenza di validità dal 31 gennaio al 15 aprile 2020, conserveranno la loro validità fino al 30 Giugno 2020;
  • la proroga prevista dall’art. 103, comma 2, del D.L. 18/2020, fino al 15 giugno 2020 si estende anche:
 
- ai Permessi provvisori di guida, rilasciati ai sensi dell’art. 59 della Legge 29 Giugno 2010, n. 120;
- ai titolari di Patente di guida che devono sottoporsi ad accertamento sanitario presso le Commissioni mediche locali;
-agli Attestati rilasciati ai conducenti che hanno compiuto 65 anni, per guidare autotreni ed autoarticolati la cui massa, a pieno carico, sia superiore a 20 tonnellate;
- ed ai conducenti che hanno compiuto 60 anni, per guidare autobus, autocarri, autotreni autoarticolati, autosnodati adibiti al trasporto di persone, ai sensi, rispettivamente dell’art, 115, comma2, lettera a ) e lettera b).
 
  • Rinvio scadenza, Revisione e Collaudo auto:
chi avrebbe dovuto portare il veicolo (auto e moto) in revisione nel periodo che va dalla data (17 marzo 2020) di entrata in vigore del D.L. e fino al prossimo 31 Luglio, potrà circolare senza rischiare che gli venga comminata una multa, in caso di controllo delle Forze dell’Ordine.
In quanto, l’art. 92 del richiamato D.L. autorizza fino al 31 ottobre 2020 la circolazione dei veicoli da sottoporre, entro il 31 Luglio 2020, alle attività di visita e prova,di cui agli articoli: - 75 (accertamento dei requisiti di idoneità alla circolazione); e 78 (c.d. (combinato disposto) collaudo, ovvero visita e prova per modifiche alle caratteristiche costruttive del D. Lgs. n. 285/1992 e alle attività di revisione, di cui all’art. 80 del medesimo Decreto Legislativo.
Mentre rimangono invariati i termini previsti per quei veicoli la cui revisione scadrà dal 1° agosto in poi.
 
  • Proroga Tolleranza scadenza Assicurazione:
il decreto Cura Italia, con l’art. 125, posticipa , fino al 31 luglio, a 30 invece dei 15 giorni già previsti dall’art. 170-bis del Codice delle Assicurazioni private. Proroga che stabilisce il limite temporale, fino alla scadenza del quale le Compagnie sono tenute a mantenere operante la garanzia prestata con il precedente Contratto assicurativo, fino all’effetto della nuova Polizza.
 
  • Pagamento Bollette e stop all’interruzione erogazione per morosità:
il Decreto non prevede nessuno stop generalizzato per il pagamento delle Bollette di Acqua, Luce e Gas, tranne che per i Comuni ex “ Zona rossa “ per i quali all’art. 1, comma 4, ha previsto la sospensione temporanea, fino al 30 Aprile 2020, dei termini di pagamento della fatture e degli avvisi di pagamento emessi o da emettere.
Sospensione che è stata condivisa dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente – ARERA – che, con Deliberazione del 17 Marzo 2020 n. 75/2020/R/COM, ha regolamentato i predetti servizi , fornendo le necessarie disposizioni, ivi compresa la sospensione del pagamento del Canone Rai, dovute all’emergenza Coronavirus.
La stessa ARERA ha,però, bloccato, con estensione su tutto il Territorio nazionale, i distacchi per morosità, sospendendo dal 10 Marzo scorso e fino al 3 di Aprile, tutte le eventuali procedure di interruzione delle forniture di Energia elettrica, Gas ed Acqua di Famiglie e piccole Imprese.
Per cui, il fornitore interessato ad interrompere la fornitura al cliente moroso, a decorrere dal 3 Aprile, potrà dar seguito al riavvio della relativa procedura di sospensione e procedere nuovamente alla sua costituzione di mora.
Alcune Aziende, poi, hanno concesso sospensioni temporanee o sistemi di rateizzazione dei pagamenti, per venire incontro ai propri utenti che versano in difficoltà economiche conseguenti all’emergenza Coronavirus.
 
  • Dematerializzazione ricette:
La Protezione Civile, per limitare gli spostamenti dei cittadinied evitare inutili e pericolose code negli Ambulatori medici: luoghi fra i più pericolosi per il rischio di contagio del Covid- 19; con una Ordinanza, ha disposto il rilascio delle ricette mediche via Email o WhatsApp. Grazie a tale metodologia di rilascio, i mutuati non dovranno più andare dal medico di base, ma disporranno di un Codice in farmacia, per il ritiro dei farmaci.
La ricetta medica dematerializzata potrà essere emessa: - dal dottore del Sistema sanitario o convenzionato; - dal medico di famiglia; - dal pediatra; - dall’ospedale e da medici privati convenzionati; -dai medici specialistici ambulatoriali; - e dalla guardia medica.
L’innovazione prevede che la prescrizione di farmaci ed esami diventi elettronica, con un documentoscritto, in modalità informatica,da un medico prescrittore, secondo regole nazionali e regionali.
Il procedimento per la realizzazione della ricetta virtuale prevede che, al momento della generazione della ricetta elettronica, da parte del medico che fa la prescrizione, l’assistito può chiedere il rilascio del promemoria dematerializzato o l’acquisizione del Numero di ricetta Elettronica tramite:
 
  • trasmissione in allegato a messaggio di Posta elettronica, nel caso l’assistito fornisca al medico gli estremi della Casella di Posta elettronica certificata (PEC), o di Posta elettronica ordinaria (PEO);
  • comunicazione del Numero di ricetta Elettronica con SMS o con applicazione per telefonia mobile che consente lo scambio di messaggi e immagini, laddove l’assistito indichi al medico il numero di telefono mobile (cellulare);
  • comunicazione telefonica, da parte del medico, del Numero di ricetta Elettronica, nel caso l’assistito renda noto, al medico medesimo, il proprio recapito telefonico.
 
Le informazioni sopra esposte, per contribuire a diffondere la consapevolezza, fra i concittadini, dei provvedimenti relativi a semplificazioni burocratiche e concessione di proroghe per l’espletamento degli adempimenti in scadenza, poste in essere dalle Istituzioni. Al fine di ridurre al minimo le necessità di uscire da casa o porsi per molto tempo inestese file, per scongiurare, per quanto possibile, il pericolo a contrarre, o a diffondere inconsapevolmente, l’insidiosoe pericolosissimo Virus.

Cittadinanza Attiva

Cittadinanza Attiva Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:2) (1.218)
Antonio Calcagni

 
Il mio quartiere non è una discarica, uno slogan portato avanti, nei fatti, dal nostro amico Filippo, continua a fare proseliti.
 
Ieri, in poche ore e grazie anche al contributo di Maurizio e Nazareno, siamo riusciti a ripulire, quasi completamente, il tratto che va, dall’incrocio tra via Capanne di Marino e la via Appia Antica, fino a tutta la rotatoria dell’Appia Nuova.
 
La raccolta ha fruttato ben 20 grossi saccchi d'immondizia, rigorosamente differenziati tra: vetro, plastica ed indifferenziata.
 
Il promotore dell’iniziativa dicevo, è l’impareggiabile, Filippo Cuomo, persona non nuova a queste attività, che ho avuto il piacere e l’onore di conoscere, quando, insieme a tanti altri amici, diede il via alla pulizia di via della Falcognana, a cui noi del Comitato di quartiere ci accodammo volentieri, riuscendo a raccogliere oltre 200 sacchi di rifiuti.
 
Da allora il nostro amico Filippo non si è più fermato, infatti, durante il periodo natalizio 2020, grazie alla costanza ed al senso civico che lo contraddistinguono, è riuscito a portare a termine la pulizia completa di tutto il tratto che, partendo da Via della Falcognana arriva all’incrocio con via di Spregamore, collezionando ben 800 sacchi di immondizia.
 
Una persona che, della pulizia e del bello, ne ha fatto una ragione di vita, a cui tutti noi dovremmo ispirarci.
 
A conclusione dei lavori di ieri, con Filippo, Maurizio e Nazareno, riflettevamo sulla possibilità di istituzionalizzare una giornata al mese, da dedicare al recupero e pulizia di una determinata area cittadina.
 
Le risorse umane non mancano, vedi: i volontari di Legambiente, che curano l’Appia Antica; il gruppo di cittadini che a più riprese hanno ripulito il parcheggio di via P.G. Frassati; ma anche i volontari dell’Associazione, Progetto Uomo Ambiente, che curano il parco Falcone, ecc.ecc. a cui sicuramente si aggiungerebbero numerosi cittadini, amanti del bene comune, tutti insieme al nostro Comitato di quartiere, potremmo creare una massa critica non indifferente, che si opponga all’inciviltà di pochi, il cui passaggio è contraddistinto da una lunga scia di sudiciume.

Stefano Enderle ci risponde

Stefano Enderle ci risponde Copertina S. Maria delle Mole (1.214)
Antonio Calcagni

Gentile signor Stefano, innanzitutto grazie per la Sua disponibilità a confrontarci con il nostro Comitato di Quartiere.
Prima di iniziare con le domande vere e proprie, ci piacerebbe sapere quali sono state le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi a Sindaco del Comune di Marino, e quale sono i partiti, liste civiche/movimenti che la sosterranno in questa impresa?
 
Intanto ringrazio il C.d.Q. per questo tipo di iniziativa e per l’opportunità riservata a me e chi rappresento. Non di meno vi comunico che se lo riterrete opportuno, da solo o con altri sono pienamente disponibile anche ad un confronto in presenza. Sono il segretario della sezione del PCI, abbiamo una linea tesa a rappresentare il mondo del lavoro e degli esclusi, e cerchiamo di farlo in maniera unitaria quando possibile. Proprio per questo non ho deciso di mia iniziativa, anche se ovviamente oltre che onorato, ho contribuito a valutare la scelta di candidare la mia persona quale sindaco di Marino. Infatti, ed ecco il motivo cardine, la scelta l’abbiano e l’ho compiuta con l’obbiettivo di riportare la presenza in Consiglio comunale a Marino di quella parte di società che solo il partito Comunista Italiano è in grado di fare. Grazie alla nostra permanente iniziativa politica locale e nazionale e la familiarità con la cultura e l’associazionismo, oltre al PCI, la mia candidatura sarà sostenuta da una lista denominata Essere Marino, col bel simbolo del Nettuno di Piazza San Barnaba.
 
 
Passiamo ora alle domande.
 
Domanda n.1) Santa Maria, in questi ultimi decenni è cresciuta in modo esponenziale fino a diventare il centro più popoloso di questo Comune, a questa crescita non è però corrisposto un incremento dei servizi, quali per esempio: un punto di pronto soccorso, il ritorno del Comando dei Vigili urbani . Lei che cosa farebbe in merito se diventasse Sindaco?
 
Intanto il Punto di pronto soccorso, se limitato ad una singola stanza e alla presenza di un ambulanza forse non sarebbe affatto la vera risposta ad un bisogno di “sicurezza sanitaria d’emergenza dei cittadini”. Crediamo maggiormente importante – e qui non c’è da dividere Marino centro da Ciampino e frazioni di Marino – la concreta riapertura dell’Ospedale San Giuseppe. Ospedale che, ricordiamolo, dopo un piano pluriennale di vent’anni fa, che prevedeva la nascita del Nuovo Ospedale dei Castelli romani, riconvertendo ruoli e funzioni di alcuni. Invece abbiamo assistito, con grande colpa del Governo centrale che ha sempre più privatizzato la sanità smantellando quella pubblica; con grande colpa della Regione Lazio sia a direzione destra che centrosinistra che ha accettato supinamente questo smantellamento. Un solo dato: la pandemia ha dimostrato come la barriera iniziale sarebbe stata con altre esiti meno tragici, almeno nei numeri, se avessimo avuto nel Lazio 20.000 operatori infermieristici in pianta stabile. Invece chi era andato via non era mai stato sostituito. Infine con grande colpa di parecchie amministrazioni locali che hanno tirato più ad aggiustare che a dire la verità ai cittadini attivando vere e proprie azioni di lotta e vertenze tra chi sta sotto e chi sta sopra. Per il fatto della presenza dei Vigili Urbani come sito alle frazioni, credo che riguardi un ragionamento complessivo da svolgere circa le funzioni da organizzare sul territorio comunale tutto, e le scelte da mettere nelle mani del decentramento che dopo il ricco periodo degli anni 70/2000, ormai sia le leggi intervenute (che si possono superare) sia le giunte di Destra e dei cinque stelle hanno voluto definitivamente declassare. Esattamente il contrario di quanto faremo noi se avremo la possibilità di governare, e comunque sarà la posizione politica e amministrativa che offriremo al Consiglio comunale se vorrà confrontarsi sulle cose utili ai cittadini senza pregiudizi.
 
 
 
Domanda n.2) Speculazione Divino Amore, qual’é la Sua opinione sull’argomento, anche alla luce delle recenti sentenze che sembrano aver posto definitivamente fine al progetto?
 
La mia e nostra opinione è che la bellezza di Marino, la vicinanza alla capitale d’Italia, la prevalenza del sistema capitalistico e quindi l’attività predatoria e mercantile su tutti gli aspetti economici e quindi anche le attività di gestione del territorio e la speculazione edilizia, fanno del tema Divino Amore, come di qualunque altra porzione di territorio di Marino, così come di Ciampino o dei Castelli romani dirimpettai di Roma, un rischio permanente. Cioè, certamente vanno ringraziate le posizioni politiche come quelle di molto associazionismo ambientalista, come di molte forze politiche incluso noi comunisti, che hanno svolto azioni, perfino legali per dare un primo stop. Finita? No questo tipo di pericolo, ripeto su un fazzoletto di terra differente magari, non finisce se non si cambia l’indirizzo generale: e qui vale l’orientamento di Roma, della Regione, degli altri comuni castellani. Per questo noi a Marino siamo ben felici che questo nostro pensiero e indirizzo politico che noi abbiamo a Marino, a Roma lo ritroviamo sostenendo come candidato sindaco l’urbanista Paolo Berdini. Cacciato dalla Raggi non a caso quando ha voluto stoppare la speculazione che era proposto insieme all’affare Stadio della Roma.
 
 
 
Domanda n.3) Appia Antica, una strada unica al mondo che potrebbe diventare un museo a cielo aperto ed essere quindi uno straordinario biglietto da visita per il nostro Comune. Quali sono i Suoi progetti in merito?
 
Credo non sarà mai abbastanza il ringraziamento che i cittadini devono rivolgere ad alcuni padri nobili: Cederna, Nicolini, Petroselli. Ma soprattutto, nella quotidianità dell’impegno agli attivisti e volontari di Legambiente. E qui è la dimostrazione di quanto si può, si deve fare e di quanto col solito metodo di aggiustare invece che rivendicare e lottare, giunte comunali – anche quella di Marino – e regione e Ministero si nascondo e non compiono scelte che sarebbero normali, perfino in qualsiasi Paese occidentale capitalista, che mirasse ad utilizzare giacimenti a disposizione invece che aver paura di investire sui giovani ricercatori, sulle comunità locali, sulla cultura. Non a caso il nostro programma ha per titolo che imprime tutto: Marino, una città da tutelare! Dei progetti, invece che elencare, in una intervista così concreta, voglio dare un indirizzo certo: la manutenzione – insieme alla ricerca – delle parti archeologiche, così come del verde annesse, così come della fruibilità pedonale e ciclopedonale, sono il vero e concreto impegno. Così avranno senso, non disperato, le iniziative di promozione e fruizione di associazioni come Legambiente o come i camminatori pellegrini della Francigena del sud.
 
 
 
Domanda n.4) Mosaico di Viale della Repubblica, come Lei sicuramente saprà, nel 2016 è stato ritrovato, adiacente all’Appia Antica, un bellissimo mosaico, poi sotterrato. Cosa ne pensa della possibilità di una sua valorizzazione in loco?
 
Ricordo benissimo, sia le giuste valutazioni, sottolineature, spiegazioni di un valente archeologo nostro concittadino – il dott. Cavacchioli – così come ricordo le sottolineature di Legambiente e alcune valutazione di noi comunisti. Casualmente, o forse no, andavano tutte nella stessa direzione. Ricordo anche che ci fu una sorta di spot televisivi di annunci rimasti tali. Ebbene, poiché l’intreccio è tra ricerca, tutela, competenze, e denari da investire in eventuali scelte che riguardano proprietari privati da espropriare e strutture da realizzare, appare chiaro che l’unica cosa seria da fare e dare potere di scelta, denari per accedere alla scelta, alla parte scientifica di questa vicenda. Da parte della Amministrazione non può altro che essere non la gestione e l’intromissione da protagonismo ma il “servizio” da svolgere per giungere a dare corpo ai due temi: ricerca-fruizione. Il resto eventuale, incluso il richiamo turistico vengono dopo non “a prescindere”. Non dobbiamo perseguire i fuochi di paglia.
 
 
 
Domanda n.5) Palaghiaccio, come senz’altro saprà, il manufatto, che al momento è in completo abbandono, è stato acquistato all’asta nel 2015 da Esselunga. Qual’é la Sua opinione in merito al suo futuro?
 
Non è solo mia opinione. Nel senso che l’abbiamo manifestato in un paio di modi comunicativi: il PCI infatti, ha apposto sugli architravi metallici di ingresso al Palaghiaccio, scritte a mano con le indicazioni: No al centro commerciale; si alla cultura; no alla privatizzazione di servizi pubblici; si allo sport pubblico, e così via. Inoltre abbiamo scritto che se un privato – il mercato e sistema capitalistico lo consente come azione – acquista un bene qualsiasi che è destinato ad altro rispetto ai propri desideri, non significa che bisogna risolvere il “problema” accontentando il privato. Fino ad ora abbiamo assistito al silenzio del M5S e della giunta di Marino finchè era in auge Frongia amico della Raggi e sensibile alle richieste di Esselunga. Poi negazioni dalla giunta di Marino M5S del tipo: non abbiamo nulla da dire perché non ci hanno proposto ufficialmente nulla! Roba incredibile! Ma siamo in attesa che altri ci dicono cosa noi dobbiamo fare, o dobbiamo noi avere idee? Noi comunisti, io stesso, ho posto il problema a più riprese al partito e alla coalizione che mi sostiene, in questi termini: occorre che il Comune si attivi con istituzioni sovra comunali (Città Metropolitana, Regione) ed eventualmente anche con privati per riportare alla attività propria il Palaghiaccio capace struttura di poter soddisfare diritti e bisogni di carattere sportivo e culturale.
 
 
 
Domanda n.6) Via Falcognana, una strada fondamentale per Santa Maria, dove giornalmente transitano circa 6.000 automezzi, risulta essere una strada privata, aperta al traffico pubblico, non Le sembra un paradosso? l’attuale amministrazione, sotto nostro impulso si è detta disponibile ad avviare la procedura per farla diventare di competenza pubblica. Lei cosa ne pensa?
 
E’ esattamente quanto è necessario nelle modalità e nei contenuti come, in parallelo spiegavo circa il Palaghiaccio. E’ evidente che quella strada insiste su una doppia responsabilità amministrativa (Marino e Roma); è evidente che la proprietà attuale non è pubblica e che non potrà essere comunale per evidenti motivi di disponibilità economiche. Ma è chiaro che la concretezza sta nell’azione comune di anti sovra comunali con protagonista anche il comune di Marino per soddisfare una esigenza, un diritto, in questo caso alla mobilità privata.
 
 
 
Domanda n.7) Incrocio, Appia Nuova / Viale della Repubblica/Passaggio a livello, un nodo stradale/ferroviario che di fatto paralizza il traffico della nostra Cittadina. Se Lei fosse eletto, cosa farebbe per cercare di risolvere il problema?
 
La risposta che sta per essere attivata al problema stazione FS di Casabianca a Ciampino sulla via dei Laghi, ha un punto di forza: è stato studiato, pensato, programmato, a scala di quadrante più ampio. Ecco, le cose che dobbiamo fare noi rispetto al tipo di problema complesso sollevato ha lo stesso aspetto. Sia la questione FS – inclusa la possibilità di riposizionamento della stazione FS – sia la questione via Appia Nuova, che, al contrario di sottopasso, va riproposto come già nel quadrante ANAS fu studiato e ipotizzato come possibile l’interramento dell’intero tratto della via consolare per riunificare il territorio Cava dei Selci-S. Maria delle Mole, ovvero in alternativa un lungo viadotto sopraelevato. Quindi sicuramente occorre, ecco cosa farei, uno studio finalizzato alla cantierabilità della soluzione.
 
 
 
Domanda n.8) A latere di questo problema, c’è poi da realizzare un piano generale della viabilità, che preveda: un incentivo all’uso della bici, attraverso la realizzazione una serie di piste ciclo- pedonali, parcheggi per bici e parcheggi auto, compreso il completamento di quello di via Frassati. Cosa prevede il Suo programma,in merito?
 
Il nostro programma è figlio del dibattito che una parte consistente della sinistra marinese e dell’ambientalismo marinese, soprattutto delle frazioni ha ipotizzato da decenni. La scelta slow, la scelta ambientale, la scelta ciclopedonale, sono connaturate al nostro piano di mobilità. Tuttavia, sono scelte e programmazione e attività che le vogliamo proporre non come spot e perfino superficiali. Ad esempio è meglio interrogarsi, come avevamo accennato in una risposta sopra a proposito dell’Appia Antica, svolgere una manutenzione ed una fruizione pedonale e ciclopedonale sia per la vita quotidiana che per attività anche turistica realizzando un parallelo di percorso o sostenibilmente sulla stessa area dell’Appia Antica, che non fare qualche centinaio di metri strutturati fini a sestessi. Per i parcheggi, non solo vanno ultimate e rese chiare tutte le realtà ambiguità ora vigenti, ma sarà nostra concreta attuazione la diminuzione al minimo indispensabile di legge per le strisce blu. Il servizio di parcheggio è una gratuità a cui i cittadini hanno diritto.
 
 
 
Domanda n.9) Trenitalia nell’Aprile dello scorso anno ha approvato il piano di recupero di molte stazioni ferroviarie, compresa quella di Santa Maria, un progetto di cui sembra si siano perse le tracce. Al recupero della suddetta stazione si lega anche quello della realizzazione di una rampa di collegamento tra la suddetta ed il parcheggio di piazza A. Luciani un’ argomento di cui in questi anni si è parlato molto, ma purtroppo senza risultati. Cosa farebbe Lei in concreto, per risolvere il problema?
 
A questa domanda ho parzialmente risposto a proposito della mobilità. Comunque specifico che nel caso, come ho ipotizzato che FS possa giungere a traslare il sito della stazione FS dopo il ponte di via XXV aprile, possono essere previste due opzioni: o ci sarà vicinanza con l’uso del parcheggio ma raggiungibile a parte contraria da XXV aprile e non da Viale della Repubblica. Oppure sarà ancora più spostasta (Gotto d’Oro), allora cambierebbe il tema della ricerca di spazio/parcheggio. A me sembra, come pure era stato ipotizzato da FS, migliore la prima soluzione che, chiaramente sta in capo a Trenitalia.
 
 
 
Domanda n.10) Il Suo programma cosa prevede circa la realizzazione di un’isola Ecologica, nel territorio ex circoscrizioni II e III ?
 
Certamente chi proviene come noi comunisti e come tanta parte che ci aiutato a redigere questo programma, da anni di idee, in questo versante, incentrato sul riuso, sul rifiuto zero, sul sistema porta a porta, non possiamo che essere soddisfatti della capacità dei cittadini di rispondere alla proposta di fondo per affrontare il problema/risorsa dei rifiuti. Tuttavia, condannando chi elude e chi ha comportamenti incivili in questo campo, non ci è piaciuto affatto il balletto inconcludente della amministrazione che ha preso in giro tutti sulle oasi ecologiche. Noi crediamo che una o più aree che fungano da isola ecologica è possibile, sia individuando zone che non siano un fastidio per i cittadini residenti, sia per aree che già sono nella disponibilità pubblica come ad esempio l’area adiacente al depuratore di S. Maria delle Mole. Magari per le diverse aree ipotizzare differenza di conferimento di materiali.
 
 
 
Domanda n.11) Aeroporto di Ciampino e rotte su Santa Maria, qual è il Suo parere in merito?
 
Come comunisti siamo intervenuti da oltre dieci anni sul tema. In campo abbiamo messo una serie di convincimenti: che ad esempio è un errore aver messo nelle mani di un privato monopolista – Ryanair – un intero aeroporto. Quindi un pezzo importante di presenza industriale/commerciale. Che conseguentemente, è un balletto indecente, che unicamente con la volontà politica nazionale/regionale può al contrario determinare cosa sia utile per economia e per compatibilità ambientale la programmazione delle attività aeroportuali del Pastine di Ciampino. In sostanza, secondo noi comunisti il nodo non sono le rotte, gli antirumore etc. Cose ottenibili che fanno da pezza per riparare il buco; no, secondo noi il nodo è l’intera programmazione che va ridimensionata al 40% della capacità attuale. Attorno a questa cifra ruota sia la possibilità di ruolo industriale e commerciale dell’aeroporto, che la sostenibilità ambientale da inquinamento d’aria e da rumore può consentire una vita per le popolazioni residenti.
 
 
 
Domanda n.12) A Suo parere la Sagra dell’Uva deve rimanere l’unica iniziativa fortemente sostenuta dal Comune, oppure c’è la possibilità che anche altre manifestazioni che annualmente si svolgono nel territorio delle ex circoscrizioni II e III possono, in futuro, ricevere un sostegno altrettanto generoso dal Comune?
 
Ringrazio per la domanda. Perché mi permette di motivare proprio quale sia la base della costruzione del nostro programma, e prima ancora del dibattito che è stato promosso a questo scopo. Forse non lo avete ancora visto – abbiamo prodotto due versioni del nostro programma, una completa ed una divulgativa riassunta – ma il nostro slogan iniziale è “Una città da tutelare”, e tra i primi punti posti a base, colonna portante di tutto il programma c’è la cultura. Perché la cultura è conoscenza e consente quindi scelte ragionate. Perché la cultura è modo di vita solidale e non tollera lo sfruttamento. Perché la cultura salvaguarda ambiente e beni pubblici. E nella nostra fortunata situazione di città che sa di vino e di cultura legata al vino, con tutto ciò che ne consegue anche in chiave moderna col turismo, avere la possibilità di far svolgere un ruolo (come pure è stato in un lontano passato di decenni) centrale alla Sagra dell’Uva, non vuol dire dare contributi per una festa per quanto importante. Vuol dire, al contrario, utilizzare lo strumento e il contenuto Sagra dell’Uva per svolgere attività culturali, economico promozionale tutto l’anno. C’è già stata una scommessa, abbastanza positiva – la ricordano i cittadini – con un Mese di Sagra dell’Uva con iniziative artigianali e culturali. Ecco, pensare ad una formula che duri 365 giorni significa dare a tutto il territorio, ogni singola frazione, ogni singola festa di quartiere, ogni idea di aggregazione culturale e sociale un risvolto unificante. E’ la qualità della visione d’insieme che deve prevalere, non la lite per gelosie di mille euro in più in una festa invece che in altra. Davvero vorremmo che questa sfida fosse accolta anche dagli altri candidati sindaco ne deriverebbe un bene per Marino. Per non dire del risvolto economico che resta sempre il nostro primo pensiero.
 
 
 
Domanda n.13) Tenuta Tudini, un polmone verde importantissimo per la nostra Cittadina, ma anche un’opportunità per la realizzazione di laboratori per apprendistato mestieri; recupero aree per agricoltura, Orti sociali. Il Suo programma prevede qualcosa in merito?
 
Al pari delle altre realtà che non sono nella disponibilità del Comune, ogni tipo di intervento concreto passa o per un accordo con l’attuale proprietà, o con un intervento sovra comunale. Certo potremmo battere cassa a livello superiore come immaginato per il Palaghiaccio. Ma non ci piace avere visioni che non siano poi perseguibili. Quindi avendo messo in campo il Palaghiaccio come priorità è li che concentreremo le nostre richieste. Tuttavia, ciò non vuol dire che accorti proprietari privati che siano disponibili ad un confronto per fini pubblici di gran parte di quell’area, non debbano essere sondati. Sia chiaro che non vorremmo e non saremo disponibili a discutere di nuovo solo da edificare. Altra storia è riqualificare l’esistente. Per questo in quella come in area analoga – quella salvaguardata dalla speculazione – abbiamo ipotizzato interventi da grande visione come l’idea di realizzare come a Bologna “Fico”, maggiormente in chiave agrituristica e di produzione agricola locale. Interventi che necessitano quindi dell’attenzione non solo comunale e regionale, ma nazionale e di grandi imprenditori del settore.
 
 
 
Domanda n.14) Stretto controllo di ACEA e lotta per ritornare all’acqua pubblica, cosa le dice questa frase?
 
E’ il Partito Comunista Italiano che, quasi fuori dal coro, o meglio fuori dai silenzi, pone in ogni occasione: discussione di bilancio nazionale, programmi regionali, comunicazioni comunali, il tema dell’acqua pubblica e del ritorno ad un sistema di gestione dove il cittadino sa a chi rivolgersi, e dove trovare risposta per problemi improvvisi. Altro che dischi automatici dei call center! Non sta scritto da nessuna parte che pur avendo aderito ad ATO 2 noi si debba restare lì!
 
 
 
Domanda n.15) Manutenzione strade e giardini; Cartellonistica stradale; Fotocamere e Sicurezza, come si muoverebbe Lei su questo piano?
 
La battaglia da fare è a doppio binario: da un lato vanno modificate le leggi di bilancio e di gestione del personale che determinano esternalizzazioni e quindi assenza di controlli. Oltre che oggettivi sprechi che sono soldi in più incassati da aziende che hanno sostituito i comuni in tali attività. Dall’altro lato vanno prodotti progetti finalizzati alla presenza umana come forma di manutenzione ordinaria quotidiana che è insieme anche deterrente a comportamenti incivili. Le telecamere, il grande fratello, vanno bene per i film futuribili delle mega metropoli, per la nostra realtà è la presenza quotidiana di stradini, di operatori ecologici, di addetti a progetti di qualità di vita che possono fare la differenza. Un piano di salvaguardia della bellezza rispetto alle presenze di tabellonistica, sia di utilità che di pubblicità, va predisposto oltre quanto venga fatto fin ad ora. Per la bellezza ripeto, e per la sicurezza.
 
 
 
Domanda n.16) Per quanto concerne le scuole come intendete rispondere alla necessità della popolazione presente e soprattutto alla impellente necessità di strutture da realizzare nel breve periodo?
 
No, la logica dell’emergenza non ci appartiene, certo potete chiedere per il breve periodo. Ma per sapere cosa fare dell’edilizia scolastica, tra l’altro noi crediamo connessa all’edilizia sportiva perché gran parte di questa deve essere anche a servizio della scuola, noi pensiamo di partire dai dati di conoscenza. Faremo, come è stato già fatto in anni lontani, una reale ricognizione della popolazione, dello stato dell’edilizia attuale, della curva demografica e del mercato immobiliare circa l’ingresso di nuova popolazione, lo pensiamo programmato per gli anni a venire e studiamo quali sono le risposte necessarie. Da questo studio – che funzionari capaci del Comune possono realizzare in 60 giorni – si passa alla applicazione delle necessità. Avviso però, che siccome questo studio/piano ha necessità di fondi, occorrerà che gli enti locali, e confidiamo nella condivisione degli altri comuni in tal senso, dovranno ottenere fondi straordinari per la scuola come fu la legge del Diritto allo Studio di pertinenza regionale. In linea di principio i nostri interventi comunque nascono dalle risposte da dare agli studenti e agli alunni quali destinatari di un fondamentale diritto, quindi gli insegnanti e docenti e operatori scolastici che hanno il diritto di poter svolgere al meglio il proprio ruolo e lavoro. Il resto viene dopo.
 
 
 
Leggi le risposte dei candidati a Sindaco:
Carlo Colizza     Gabriella De Felice     Stefano Enderle     Fabio Martella     Gianfranco Venanzoni
Il candidato sindaco Stefano Cecchi ha preferito non rispondere al nostro appello.

Conto Corrente Gratuito

Conto Corrente Gratuito  Copertina Nazionali (1.201)
Domenico Brancato

Dal 20 giugno nuovo conto corrente base a canone agevolato per: giovani, anziani e lavoratori con basso reddito.

 

Il Decreto Legislativo n° 37/2017, attuativo della direttiva 2014/92/UE, ha stabilito che le banche; gli istituti di moneta elettronica – IMEL (Imprese, diverse dalle banche, che svolgono esclusivamente  attività di emissione di moneta elettronica, consistente in un surrogato della moneta legale, generalmente destinata ad effettuare pagamenti di modesta entità, rappresentata da un credito, nei confronti dell’emittente, memorizzato su un dispositivo elettronico come, ad esempio, la Viacard a scalare rilasciata da Autostrade), gli Istituti di pagamento (Nuova figura di intermediari, diversi dalle banche e dagli Istituti di moneta elettronica, autorizzati a prestare servizi di pagamento su tutto il territorio dell’Unione Europea) e Poste Italiane  S.p.A, debbano offrire ai consumatori  un  Conto di pagamento gratuito per operazioni  di Base, quali: accredito dello stipendio o della pensione; bonifici; carta di debito legata al conto; pagamenti attraverso il conto; prelievo di contante tramite gli sportelli della banca.

 

In riferimento a quest’ultima agevolazione, infatti, le banche avranno l’obbligo di rilasciare una carta di debito (un Bancomat) senza alcun costo, sia  di gestione e sia  inerente a  tutte le operazioni che, con la stessa  carta, verranno effettuate.

 

Quindi, i contribuenti che apriranno un Conto base pagheranno soltanto un Canone annuo di importo limitato e coerente con la finalità di inclusione finanziaria (Complesso di attività messe in atto  per favorire l’accesso ai servizi bancari di soggetti non ancora integrati nel sistema finanziario ordinario), cioè  onnicomprensivo e senza addebito di  spese di gestione, oneri o commissioni di alcun genere ed esente dall’imposta di bollo.

 

In particolare, il Ministero dell’Economia  e delle Finanze specifica che i servizi previsti dal Conto base comprendono:

 

  • 6 operazioni di prelievo annue di contante allo sportello;
  • Illimitati prelievi tramite  ATM (Sportello automatico Bancomat per il prelievo di denaro in contante con la carta di pagamento)  del prestatore di servizi di pagamento o del suo gruppo di appartenenza sul territorio nazionale e 12 annui se i prelievi riguardano altri prestatori di servizi;
  • 12 versamenti annui di contanti ed assegni;
  • Illimitate operazioni di addebito diretto  SEPA (Area Unica  in cui i cittadini, le imprese, le pubbliche Amministrazioni e gli altri operatori economici, possono effettuare e ricevere pagamenti in euro, sia all’interno dei confini nazionali che fra i paesi che ne fanno parte) ;
  • 36 operazioni annue di pagamenti  ricevuti tramite bonifico SEPA ( compresi accredito stipendio e  pensione );
  • 12 bonifici relativi a pagamenti ricorrenti (Addebito ripetuto, per un periodo di tempo prestabilito, di un importo  relativo al pagamento di servizi, utenze, abbonamenti, ecc.);
  • 6  bonifici, se effettuati con addebito in conto.

 

Ovviamente, al cliente non sarà vietato effettuare operazioni aggiuntive con addebito di ulteriori spese, che però, in tal caso, non potranno superare l’importo normalmente richiesto ai prestatori di servizi per effettuare la medesime operazioni.

 

L’offerta del Conto di base è destinata ai Consumatori il cui ISEE, in corso di validità, risulta essere inferiore a 11.600 euro, ma potrà essere cointestato, anche se esclusivamente, ai componenti il nucleo familiare sulla base del quale è stato calcolato l’ISEE.

 

Possono Inoltre chiedere l’apertura di un Conto base gratuito per una serie di tipologie di servizi,  i titolari di trattamenti pensionistici con importo lordo annuo fino a 18.000 euro.

 

Coloro che intendono fruire di un Conto con le descritte agevolazioni dovranno autocertificare alla banca di riferimento il possesso dei requisiti di reddito sopra riportate. Requisiti che, una volta ottenuta la concessione, dovranno essere annualmente comunicati entro il 31 maggio, alla banca concessionaria.

 

Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato

A PASQUETTA INSIEME A CRISTINA D'AVENA

A PASQUETTA INSIEME A CRISTINA D'AVENA Copertina Nazionali (1.198)
Eleonora Persichetti

SKIPPER A CASA CON VOI ANCHE A PASQUETTA CON IL CONCERTO LIVE DI CRISTINA D'AVENA
 

Il 13 aprile dalle ore 16:00 Cristina D'Avena, si esibirà in diretta Facebook per tutti i suoi fan. L'iniziativa organizzata da Skipper rientra nella campagna digital "Stay thirsty, stay a casa”
 
 
Programmi per Pasquetta? Quest'anno le restrizioni governative ci vietano di uscire e festeggiare insieme all'aperto (tanto avrebbe comunque piovuto), ma niente paura: a farci sentire meno soli ci pensa Skipper, l'ironico brand di succhi di frutta del Gruppo Zuegg, che per il prossimo lunedì, ha deciso di organizzare un evento speciale dedicato a tutte le persone isolate, invitandole così a rispettare la regola #iorestoacasa.
 
Lunedì 13 aprile, a partire dalle ore 16:00 fino alle 17:30, in diretta sulla pagina Facebook di Skipper, la regina delle sigle dei cartoni animati Cristina D'Avena, ci farà riscoprire il gusto dell'infanzia con un vero e proprio concerto in live streaming. Da "Occhi di gatto” a "Kiss me Licia”, lunedì sarà l'occasione per fare il carico di buonumore e trascorrere una Pasquetta distanti ma allo stesso tempo insieme, cantando le canzoni che fanno da colonna sonora ai ricordi della nostra infanzia.
 
L'iniziativa del brand si inserisce all'interno di una campagna di comunicazione integrata più ampia Stay Thirsty, stay a casa, che ha l'obiettivo di tener compagnia a tutte le persone costrette a casa, colmando quei vuoti e "skippando” quei momenti di noia spesso frequenti in questo delicato momento in cui i giorni sembrano tutti uguali. Il progetto infatti ha previsto attività interattive come le lezioni di yoga in diretta live sul profilo Instagram di Skipper, nonché il coinvolgimento di altri noti e simpatici personaggi e webstars nei prossimi giorni.
 
Stay Thirsty. Stay a casa. E ascolta Cristina.
 
 
P.S. Il concerto è D'Avena, quindi vegan friendly.

Coronavirus: ecco la tecnologia per assicurare le cure e limitare i contagi

Coronavirus: ecco la tecnologia per assicurare le cure e limitare i contagi Copertina Nazionali (1.195)
Eleonora Persichetti


SVILUPPATA IN ITALIA LA PRIMA PIATTAFORMA DIGITALE A SUPPORTO DELLA LOTTA CONTRO IL CORONA VIRUS. E’ GIA’ PRONTA E FUNZIONANTE: IN 2/3 DEI CASI L’ETÀ MEDIA È DI 81 ANNI CON LA CONCOMITANZA DI PIÙ PATOLOGIE PREESISTENTI
 
 
 

Con la finalità di fornire un contributo alla prevenzione ed al contrasto di Covid-19, Plusimple.com ha messo a disposizione una piattaforma per aiutare la rete sanitaria a coordinarsi meglio ed a supportare il cittadino nella continuità assistenziale.
 
 
 
(AJ-Com.Net) - «Il governo ha emanato misure cautelative per limitare il contagio, ma queste misure non bastano: l’evoluzione dei contagi da Corona Virus sta mettendo a dura prova il sistema sanitario italiano» sottolineano gli esperti del comitato medico di Plusimple, società innovativa di sanità digitale che ha deciso di offrire gratuitamente supporto e know-how per fronteggiare in maniera più agile l’attuale emergenza sanitaria.
 
Attraverso SupportoCoronaVirus.it l’apposita piattaforma di supporto per l’emergenza, Plusimple mette a disposizione uno spazio web accessibile gratuitamente a tutti per eseguire un test di autovalutazione redatto dall’Ordine dei Medici di Salerno.
 
Inoltre l’app e l’iscrizione in piattaforma, già gratuita per i pazienti ed i cittadini, viene resa gratuita anche per tutte le strutture sanitarie, pubbliche o private, nonché per i medici ed i centri medici, proprio per valorizzare il ruolo della comunicazione digitale certificata GDPR in un momento di grave importanza come questo.
 
Plusimple.com già ad oggi conta più di 600 medici ed 11 mila pazienti. Attraverso SupportoCoronaVirus.it diventa inoltre possibile accedere ad informazioni certificate per dirimere dubbi e condividere procedure riguardo prevenzione e riscontro dei sintomi del Corona Virus.
 
Secondo quanto hanno potuto appurare gli analisti della piattaforma, il dato generale di letalità è attualmente più alto nella popolazione italiana rispetto a quella cinese. L’età media della popolazione italiana è infatti maggiore (44 anni in Italia contro un’età media di 37 anni in Cina) e questo fattore contribuisce al possibile inasprirsi dei dati.
 
Insomma, in Italia c’è un maggior numero di malati con età superiore agli 80 anni. «Ed è proprio dopo gli 80 anni e in persone con importanti patologie pre-esistenti che avvengono i due terzi dei decessi» aggiungono i medici di Plusimple.com, che in questi giorni è stata inserita dalla Think Pink Europe tra le 5 migliori società di sanità digital per la lotta contro il tumore al seno.
 
Nel dettaglio -secondo quanto rileva Plusimple.com- in Italia la mortalità da Corona Virus è pari a zero per le fascia di età da 0 a 58 anni, per salire gradualmente allo 0,1% tra i 50 ed i 59 anni, all’1,4% tra i 60 ed i 69 anni, al 4% tra i 70 ed i 79 anni, all’8,2% tra gli 80 e gli 89 anni ed al 14,3% oltre i 90 anni, nonostante la patologia possa manifestarsi in forma aggressiva in tutte le età.
 
Altro fattore determinante ai fini della letalità del virus è la concomitanza di più patologie preesistenti: la mortalità da Corona Virus nel 60% dei casi si ha in pazienti che presentano 3 o più patologie e nel 19% in pazienti che ne presentavano 2.
 
«Nel momento di emergenza che stiamo vivendo è indispensabile assicurare le cure ma anche limitare i contagi» sostengono i medici della piattaforma. E proprio grazie a Plusimple.com il rapporto con il proprio medico avviene in remoto: più rapido e più sicuro, riducendo così il rischio di contagio.

«Plusimple significa più semplice perché crediamo che una sanità con meno passaggi e meno ostacoli sia più valore per tutti» sostengono i fondatori della start-up che è già stata classificata dall’EIT Health – agenzia innovativa dell’Unione Europea - tra le 15 società di sanità digitali più promettenti d’Europa.
 
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Si abilita presso la CCIAA di Roma e fa esperienza nel campo immobiliare affiancando per un periodo il vicepresidente FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari) per poi intraprendere l’attività di Agente Immobiliare su Roma e Castelli Romani.
 
 
Associata FIMAA, alla quale e’ iscritta dal 2009, grazie ai numerosi convegni e ai continui programmi formativi organizzati dall'associazione cui ha partecipato, ha acquisito una notevole e specifica competenza in materia, assistendo la clientela nelle compravendite e locazioni; nella cantieristica; offrendo servizi di consulenza sia immobiliare che per ciò che riguarda i finanziamenti oltre alle problematiche urbanistiche che alle valutazioni degli immobili.
 
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Bruni Immobiliare
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