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- Presidente Antonio Calcagni
 

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Farmacia Comunale di via Tazzoli

Farmacia Comunale di via Tazzoli Copertina S. Maria delle Mole    (allegati)    (commenti:1) (1.474)
Antonio Calcagni

 
Dopo lunghi mesi di attesa, ora  è  tutto pronto per l’apertura della farmacia comunale di via Don Enrico Tazzoli 
 
Una farmacia che nasce per servire un ampio bacino di utenza, che va dalla zona alta di Santa Maria, fino a tutta l’area di via Palaverta.
 
Un risultato importante per una cittadina come la nostra che, negli ultimi decenni ha subìto un incremento abitativo esponenziale, e che finalmente, avrà un servizio farmaceutico molto più calibrato, alle esigenze dei suoi, sempre più numerosi cittadini.
 
Quindi, se non sorgeranno imprevisti dell’ultimo minuto, giovedì 10 novembre sotto la denominazione  “Sede Farmaceutica nr. 13 del Comune di Marino-Tazzoli” verrà inaugurata la 3ª farmacia comunale presente a Santa Maria.
 
A questo punto la domanda sorge spontanea:
 
Con questo numero di farmacie in servizio, 4 a Santa Maria, oltre a quella, sempre comunale, di Cava dei Selci e a quelle private di Frattocchie, perché non organizzare una turnazione che garantisca anche il servizio notturno, così come avviene già con la farmacia comunale di Marino?
 
Un servizio, di cui il nostro territorio risulta al momento sprovvisto, causando non pochi disagi.

Via Mameli ... non s’ha da fare

Via Mameli ... non s’ha da fare Copertina S. Maria delle Mole (809)
Antonio Calcagni

 
Passano i mesi e noi siamo ancora una volta qui, a dover porre l’accento sui lavori di una strada che, iniziati nel lontano marzo 2021, si sarebbero dovuti concludere nel mese di Settembre 2021 ovvero dopo 6 mesi, ma che, per qualche oscuro motivo, si trascinano ormai da 20 mesi, senza che ci sia, da parte dell’Amministrazione comunale, la benché minima indicazione di quando si concluderanno.
 
Questo al netto delle solite chiacchiere da bar, dei vari personaggi, "ben informati", che di volta in volta, assicuravano, la conclusione dei lavori per la fine del mese.
 
Peccato però che dalle prime profezie, di fine mese, ne siano ormai passati una decina.
 
Nei mesi scorsi, il problema sembrava essere dovuto agli allacci alla fibra, lavori ora finalmente conclusi, ma che sinceramente con un po’ di buona volontà si sarebbero potuti concludere ben prima.
 
Infatti è bene ricordare che, il suddetto cantiere, durante tutto il periodo, primavera/estate, è rimasto desolatamente inattivo.
 
Ora però che questo problema è stato superato, ci fate capire, una volta per tutte, qual è il problema ostativo, ad una dignitosa conclusione dei lavori?
 
Una risposta, cari Amministratori che, prima o poi, ai sempre più numerosi cittadini, indignati da questo incomprensibile immobilismo, dovrete dare.

Vademecum contro le truffe ed i raggiri nei confronti di anziani e non

Vademecum contro le truffe ed i raggiri nei confronti di anziani e non Copertina S. Maria delle Mole    (allegati) (646)
Antonio Calcagni

 
Truffe e raggiri nei confronti di anziani (ma non solo) sono molto frequenti. Non se ne conosce l'esatto numero, poiché talvolta, purtroppo, non vengono denunciati; a volte per vergogna, a volte perché non se ne vuole parlare.
 
NON DENUNCIARE E’ UN ERRORE.
 
Per sconfiggere questo fenomeno possiamo tutti collaborare con la denunciadando così elementi alle Forze dell'OrdineSi potràinoltrefar conoscere quanto siano diffuse queste truffe e realizzare che non si tratta di qualcosa che capita a pochi sprovvedutiquanto piuttosto di vergognosi reati compiuti da persone senza scrupoli.
 
La locale stazione dei Carabinieri ha redatto un vademecum, che alleghiamo, in cui vengono illustrate tutte le informazioni utili per evitare di incorrere nelle truffe, in oggetto.
 
Per approfondire l’argomento, giovedì 20 ottobre, ore 16:30, presso la nostra parrocchia, si terrà un convegno presieduto dal Comandante della caserma dei Carabinieri di Santa Maria delle Mole.

Decreto riscaldamento - Limitazioni e vantaggi

Decreto riscaldamento - Limitazioni e vantaggi Copertina Nazionali    (commenti:1) (666)
Domenico Brancato

 
Il Decreto del Ministero della Transizione Ecologica – MiTE- approvato il 6 Ottobre 2022, comprende la regolamentazione inerente l’accensione e lo spegnimento degli impianti di riscaldamento pubblici e privati e le relative date, differenziate per zone climatiche.
 
In particolare, rispetto agli anni scorsi, l’accensione degli impianti di riscaldamento saranno posticipati e anticipati, rispettivamente, di 8 e 7 giorni, e rimarranno accesi 1 ora di meno al giorno.
 
Il territorio italiano è suddiviso in 6 zone climatiche, contrassegnate dalle lettere dell’alfabeto: dalla A alla F, a cui corrispondono: le zone dal clima più mite, seguite da quelle a clima più rigido; le relative date di accensione e spegnimento; e gli orari e la durata del periodo di esercizio, come di seguito indicato:
  • Zona A: rimarranno accesi dall’8 Dicembre al 7 Marzo, per 5 ore al giorno;
  • Zona B: rimarranno accesi dall’8 Dicembre al 23 Marzo, per 7 ore al giorno;
  • Zona C: rimarranno accesi dal 22 Novembre al 23 Marzo, per 9 ore al giorno;
  • Zona D: rimarranno accesi dall’8 Novembre al 7 Aprile, per 11 ore al giorno;
  • Zona E: rimarranno accesi dal 22 Ottobre al 7 Aprile, per 13 ore al giorno;
  • Zona F: non è prevista nessuna limitazione.
I Comuni di, Marino, Ciampino, Roma, Albano, Ariccia, Genzano, Velletri, Aprilia, Castel Gandolfo, Grottaferrata, Monte Porzio; Aprilia; e Nemi, Monte Compatri, Vivaro Romano, Rocca di Papa e Rocca Priora, rientrano rispettivamente nelle zone D, C ed E.
 
Altra novità che il Decreto appena approvato prevede è quella della riduzione di 1 grado (rispetto quanto stabilito dalla legge attualmente in vigore (DPR N. 74/2013), della temperatura massima da rispettare, come appresso specificato:
  • 17 °C (con una tolleranza di + 0 – 2°C) per gli edifici pubblici e privati, adibiti ad attività industriali, artigianali ed assimilabili;
  • 19 °C (con una tolleranza di + 0 – 2°C) per abitazioni, negozi e tutti gli altri edifici pubblici e privati.
Limitazioni dalle quali rimangono esclusi:
  • Gli edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura e ricovero, o cura di minori o anziani; nonché le strutture protette per l’assistenza e il ricovero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati ai servizi sociali pubblici;
  • Le sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, che non si trovino in stabili condominiali;
  • Gli edifici adibiti a scuole materne e asili nido;
  • Gli edifici adibiti a piscine, saune e simili;
  • Gli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali, nei casi in cui queste norme impediscano la corretta produzione o il corretto uso dei macchinari.
Le abitazioni sono tenute a seguire le riportate indicazioni, sia che dispongano di impianto di riscaldamento autonomo che centralizzato.
 
E mentre per le prime si parla di una forte raccomandazione (in quanto l’effettuazione del controllo risulterebbe difficoltosa ed oneroso); per le seconde, ovviamente in ambito condominiale, sarà l’Amministratore a dover far rispettare le direttive ministeriali e ad assumere la responsabilità di eventuali irregolarità riscontrate in occasione dei controlli, che verranno effettuati a campione.
 
Limitazioni che, si auspica, divengano una buona abitudine, a prescindere dai controlli e dalle sanzioni, poiché l’abbassamento di un grado consente di risparmiare in bolletta, senza dover andare incontro a particolari rinunce e disagi.
 
Anche perché riscaldare casa oltre i 20 °C nella zona giorno e oltre 16-18 °C nella zona notte, oltre a non essere affatto necessario, non fa bene alla salute e rappresenta uno spreco in termini economici.
 
Anche perchè, come ricordato in altra occasione, basta ridurre di 1 grado la temperatura per risparmiare circa l’8% della spesa per il riscaldamento.
 
Infatti, a titolo di esempio, se si ipotizza un consumo annuo di 1.100 mc di gas per il riscaldamento, si ottiene una riduzione media di 88 mc di gas (che, secondo i costi attuali stabiliti dall’Autorità garante- ARECA-, equivalgono a 90 euro/anno per ogni mc). Riduzione che, qualora tutte le famiglie italiane rispettassero, consentirebbe il non trascurabile risparmio di 1,8 miliardi di mc.
Se poi si tiene conto dell’ora di riscaldamento in meno e della diminuzione dei giorni di accensione, si stima un risparmio di 133 mc/anno per famiglia (pari a circa 135 euro in bolletta).
 
Che sul piano nazionale equivale ad un risparmio di 550 milioni di mc di gas ricavati dalla diminuzione dell’ora di accensione, che sommati agli ulteriori 350 milioni derivanti dalla decurtazione dei giorni sul calendario termico e a quelli risparmiati per la riduzione di un grado, si giunge ad un totale di 2,7 miliardi di mc di gas l’anno.
 
Risparmio non indifferente, per quanto attiene al settore PdR (Punto di Riconsegna) Civile (che si riferisce all’utilizzo per scopi di: riscaldamento, cottura cibi, produzione di acqua calda sanitaria e condizionamento), poiché trattasi delle piuttosto consistenti percentuali dell’8,7 e dell’8,2, riferite ai consumi che, secondo le elaborazione della Staffetta Quotidiana sui dati di Snam Rete Gas, risultano essere di milioni di mc 31 e 33, per agli anni 2020 e 2021.
 
L’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) intanto, sta preparando un vademecum di raccomandazioni e consigli finalizzati a ridurre i consumi di energia anche nei negozi e gli uffici, riguardanti: lo spegnimento delle insegne durante la notte, la chiusura delle porte di collegamento con l’esterno durante l’inverno, l’utilizzo di lampadine Led, l’ottimizzazione delle stampanti, l’utilizzo delle scale al posto degli ascensori, l’installazione di sistemi di illuminazione intelligente (che si accendono solo al passaggio delle persone e si spengono quando il sensore non rileva più alcuna presenza), il distacco delle prese di corrente prima della chiusura giornaliera, e l’installazione di barriere d’aria (dispositivo elettrico che viene installato sopra le porte, ed agisce come una barriera invisibile capace di separare l’ambiente interno da quello esterno, evitando ingressi indesiderati di aria e/o altri odori dall’esterno e garantire la condizione di fresco d’estate e caldo d’inverno nei locali dove è presente un impianto di climatizzazione).
 
Intanto, in attesa che il nuovo governo, si spera, continui ad adottare tutte le misure possibili per ridurre i pesanti costi delle utenze energetiche, l’unico modo efficace per contrastarli in qualche modo, da subito ed in maniera sicura ed indifferenziata, si ritiene sia quello di razionalizzare al massimo l’uso degli utilizzatori di energia elettrica e gas, di evitare gli sprechi e ridurre i consumi in misura commisurata alle effettive esigenze. Oltre naturalmente a rispettare, sistematicamente e diligentemente, le limitazioni previste dalla normativa e a mettere in atto i raccomandati accorgimenti di cui sopra.

L’Europa al Buio: ecco come affrontare la crisi energetica

L’Europa al Buio: ecco come affrontare la crisi energetica Copertina Nazionali (488)
Eleonora Persichetti

 
 
L'Europa fa i conti con l'emergenza energetica e in vista del freddo in arrivo, i Paesi si muovono per discutere le misure che permetteranno ai cittadini di superare indenni l'inverno.

La Germania, seguita dalla Francia e dall’Inghilterra, propone una soluzione al caro energia che sarebbe proprio dietro l’angolo,o meglio, in pieno centro città, in quanto è stato concordato lo spegnimento totale delle luci che illuminano i più grandi e importanti monumenti della città. Ma non solo. I vari paesi Europei hanno avuto la necessità di creare dei propri piani d’azione per fronteggiare il consumo altissimo di energia e il conseguente prezzo alle stelle delle forniture domestiche e non domestiche.

Piano risparmio energetico dei paesi europei

In Francia la bolletta energetica della capitale quest’anno toccherà i 90 milioni di euro, 35 milioni in più del solito, nonostante i contratti a lungo termine di elettricità e gas che proteggono le autorità dal peggiore degli aumenti dei costi. Quest’anno Parigi prevede di:
  • Abbassare la temperatura dell’acqua nelle piscine comunali,
  • Ritardare il riscaldamento degli edifici pubblici per risparmiare energia quest’inverno
  • Spegnerà a partire da Novembre le luci della Torre Eiffel un’ora prima del normale
A Parigi la Torre Eiffel è illuminata fino all’una di notte da un sistema di illuminazione che le conferisce una cascata dorata. Alla fine di ogni ora, mentre è accesa, brilla grazie a 20.000 lampadine lampeggianti. Lo spegnimento delle luci del monumento alle 23:45 comporterà una riduzione del 4% del suo consumo energetico.
 
Oltre a spegnere prima le luci su edifici pubblici e monumenti storici, le autorità consigliano alle persone di fare docce più brevi per risparmiare energia, e stanno anche abbassando la temperatura delle piscine. Queste decisioni fanno tutte parte degli sforzi per ridurre il consumo di energia del 15% in tutta l’UE, secondo i piani stabiliti dalla Commissione Europea il mese scorso.

Anche la Germania sta prendendo le proprie misure per fronteggiare la crisi energetica e ha appena approvato un piano per ridurre i consumi elettrici che prevede:
  • Dall’autunno di quest’anno la temperatura massima sarà di 19 gradi per il riscaldamento negli edifici pubblici.
  • Corridoio, foyer ed aree di transito resteranno direttamente senza riscaldamento.
  • Il calore verrà limitato fino a 12 gradi dove i dipendenti svolgono un lavoro fisico intenso.
Berlino prevede che a partire da novembre le illuminazioni notturne degli edifici più simbolici della città e di circa di 200 strutture tra monumenti e attrazioni tra cui il duomo e il municipio, verranno spenti. L’illuminazione notturna degli edifici quindi sarà vietata e le insegne luminose verranno spente tra le 22 e le 6.

In Spagna, nonostante il Paese sia meno dipendente rispetto agli altri paesi europei dalle importazioni di gas russo, da inizio autunno sono in vigore misure di contenimento dei costi energetici. Anche in questo caso le luci delle vetrine vengono spente alle 22, le porte dei negozi vanno tenute chiuse per non disperdere l’aria condizionata, che non deve scendere sotto i 27 gradi.

Quali sono le misure che sta approvando il nostro paese?
La crisi del gas ha raggiunto l’apice soprattutto nel periodo appena passato della campagna elettorale per le elezioni anticipate del 25 settembre. Un piano per fronteggiare i costi elevati del consumo di energia elettrica e gas in Italia è stato approvato e presentato da Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica. Questo prevede:
  • Riduzione di 1 grado della temperatura nelle abitazioni private, negli uffici pubblici e taglio di 1 ora nella durata di esercizio degli impianti.
  • Insegne pubblicitarie spente la notte, dalle 22 alle 6 del mattino
L'opzione estrema sarebbe anche quella di un Natale buio. Niente albero di Natale in piazza e niente lucine. A denunciarne il rischio nelle ultime settimane sono state decine di amministrazioni, da Nord a Sud il problema è lo stesso: il costo dell’energia elettrica.

A causa della crescita esponenziale del prezzo gas diversi leader politici chiedono un incontro per predisporre dei provvedimenti ma fonti di governo fanno sapere che, al momento, non è in lavorazione alcun provvedimento di urgenza contro il caro energia. L’inverno sta arrivando, ed è possibile che uno dei primi provvedimenti del nuovo governo sarà proprio la messa in atto del programma di risparmi energetici.

Tutte le misure previste saranno sufficienti per fronteggiare il caro energia? Non è possibile al momento una risposta ben precisa in quanto i risultati saranno visti a lungo termine ma sicuramente sarà un grido di protesta e un’azione concreta per rispondere alla crisi energetica che sta inondando l'Europa a partire dal 2022.
 
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/europa-al-buio/

25° anniversario della "Sagra della Ciambella al mosto"

25° anniversario della "Sagra della Ciambella al mosto" Copertina Marino (356)
Eleonora Persichetti

 
 
Presentata il 10 ottobre, in Sala Consiliare, l’edizione 2022 della Sagra della Ciambella al Mosto, giunta al suo 25° anniversario.
La locandina è stata disegnata per l’occasione, dall’artista Damiano Calcari, ex alunno del M° Stefano Piali, profondamente emozionato ha raccontato di aver riunito in un’immagine tradizione e territorio: una donna in primo piano porta uva e ciambelle nella cesta e alle sue spalle, imponente, la Basilica di San Barnaba, che si lega al numero 25, per questa edizione speciale, come a voler dare solennità a questa importante ricorrenza. Ad illustrare l’evento in Sala Consiliare l’ideatore della Sagra, Venanzio Sagratella, oggi Presidente del Consorzio Ciambella al Mosto, Roberto Frezza Presidente dell’Unione Commercianti Marino con il Vicepresidente Cinzia Franchitti alla presenza del Sindaco Stefano Cecchi insieme agli Assessori Rinaldo Mastantuono, Roberta Covizzi, Bruno Orazi e il Consigliere Francesca Puliti con la partecipazione dell’agronomo Marco Greggio in veste di Presidente della commissione di valutazione sensoriale del Concorso ‘Ciambella al mosto tradizionale’.
 
Consegnata simbolicamente dal Primo cittadino al Presidente del Consorzio, fortemente commosso, una targa commemorativa da parte dell’Amministrazione comunale e di tutto Consorzio Ciambella al Mosto per il 25° anniversario.
 
“Sebbene in questi 25 anni siamo sempre stati sostenuti in questa iniziativa dalle Amministrazioni che si sono susseguite, oggi, per la prima volta, si parla di un progetto nuovo dove questa Amministrazione con il Sindaco Stefano Cecchi manifestano la volontà di fare propria dalla prossima edizione la Sagra della Ciambella al Mosto. Noi negli anni ci abbiamo messo il cuore ma siamo rimasti ‘casarecci’, ora ci sarà finalmente la possibilità di crescere e rappresentare i nostri valori e le nostre tradizioni” – hanno sottolineato gli organizzatori.
 
“Siamo molto felici di poter dare anche il nostro piccolo contributo in questa edizione tanto cara a tutti i cittadini – ha sottolineato l’Assessore al Turismo Roberta Covizzi – Abbiamo tanti progetti e idee per esportare e far conoscere i nostri prodotti”.
L’Assessore alle attività produttive Rinaldo Mastantuono ha dichiarato: “Vogliamo lavorare in sinergia con le attività produttive del territorio e creare una rete di collaborazione fatta di intenti comuni. È desiderio di questa Amministrazione fare propria questa importante ricorrenza non solo sostenendo il Consorzio, ma sostenendo direttamente l’organizzazione dell’evento dandone lustro e vigore”.
 
Il Sindaco Stefano Cecchi ha concluso: “Siamo un popolo orgoglioso della nostra storia, dei nostri sapori e delle nostre tradizioni. La Ciambella al Mosto è nata nei forni di Marino e sta a noi renderla un valore anche per gli altri, per questo, vogliamo che questa Sagra diventi istituzionale e noi siamo pronti ad andare avanti”.

Appia Antica, per Marino ancora una volta un’occasione perduta

Appia Antica, per Marino ancora una volta un’occasione perduta Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:2) (1.363)
Antonio Calcagni

 
Sabato 24 settembre, presso la sede del Parco Regionale dell’Appia Antica (Cartiera Latina), la locale sezione di Legambiente “Appia Sud il Riccio”, alla presenza del Direttore Regionale Ambiente della Regione Lazio, dott. Vito Consoli, e della Dottoressa Alma Rossi, Direttrice del parco Regionale Appia Antica, ha presentato il progetto “La Via del Riccio”.
 
Un itinerario di Trekking che permetterà di collegare il parco dell’Appia Antica, al parco dei Castelli Romani.
 
Un appetibile percorso che, partendo dall’area archeologica dell’Appia Antica attraversa quella geologica delle Cave di Peperino, passando per quella naturale del bosco Ferentano, proseguendo per il parco dell’Acqua Santa, del Barco Colonna, ed infine raggiungere il borgo di Marino.
 
Un itinerario quindi alternativo a quello attuale della Via Francigena nel sud, che passando sempre dall’info point Appia Antica, X e XI miglio di Santa Maria delle Mole,conclude la prima tappa del suo percorso, a Castel Gandolfo.
 
Lo scopo più che evidente è quello di, far confluire verso il borgo di Marino ormai agognante, i sempre più numerosi viandanti che da tutto il mondo intraprendono questo tipo di viaggio.
 
Un progetto presentato in modo encomiabile, dal Presidente circolo Legambiente Appia Sud Il Riccio,Mirko Laurenti, e approfondito in maniera impeccabile da Marco Cavacchioli, Archeologo e vice Presidente del suddetto circolo, e da Tiziana Marinelli Destination Manager.
 
Un progetto che ha suscitato il vivo interesse del Dott. Vito Consoli, della dottoressa Alma Rossi, e non solo.
 
Unico rammarico, l’assenza dei rappresentanti comunali che hanno del tutto ignorato l’evento, ma cosa ancor più grave, hanno ritenuto che non meritasse neanche di fregiarsi del patrocinio del Comune di Marino.
 
Quella della concessione, gratuita, del patrocinio che ormai viene concessa anche a chi nell’ambito più o meno condominiale intende organizzare, la butto li a mo di esempio, “ la festa del melone retato”.
 
E così che, giovani super attivi , volenterosi, pieni d’idee e preparati che, nonostante nulla abbiano a che fare con il borgo di Marino, si impegnano comunque a promuoverlo, vengono del tutto ignorati dall’Amministrazione comunale.

Via Mameli: qualcosa, forse, si muove

Via Mameli: qualcosa, forse, si muove Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:1) (692)
Antonio Calcagni

 
A pochi giorni dalla pubblicazione del nostro articolo, https://www.smariamole.it/news.asp?p=562 in cui denunciavamo la situazione di stallo in cui si trovavano i lavori di ammodernamento di via Mameli, ecco che appare, sulla pagina facebook del Comune di Marino, una dichiarazione dell’assessore ai LL.PP. in cui assicura, (dopo uno stop durato molti mesi) il riavvio dei lavori per il  20 settembre
 
Una notizia che il Comitato di Quartiere giudica positivamente, dopo un incomprensibile silenzio durato fin troppo.
 
Sarà nostra cura vigilare affinché, la conclusione dei lavori non avvenga in occasione del 2° anniversario (17/03/2023) dall’inizio dei lavori, così come, speriamo erroneamente, ha scritto sul post, il nostro Assessore.
 
Attesa inutile, il 20-09 era ieri ma del riavvio dei lavori nemmeno l’ombra. 
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