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Strisce blu gratuite per diversamente abili

Strisce blu gratuite per diversamente abili Copertina Nazionali    (allegati) (450)
Domenico Brancato

Approvata l’attesa gratuità del parcheggio su strisce blu per disabili con contrassegno auto
 
Con Decreto Infrastrutture n. 121/2021, nel coordinato con la legge di conversione 9 novembre 2021 n. 156, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 9 Novembre 2021, n. 267, è stata approvata la gratuità, a decorrere dal 1° gennaio 2022, della sosta su strisce blu per persone disabili dotate di “Contrassegno Auto Disabili”.
 
Trattasi di un intervento normativo che mette fine ad una disparità attribuibile alla possibilità che veniva concessa a ciascun Comune di decidere, in autonomia, se consentire ai veicoli in uso per il trasporto di persone disabili di parcheggiare sulle strisce blu senza pagare.
 
Quindi, quello che prima era un invito ai Comuni, adesso è diventato un obbligo che prevede la sosta gratuita nelle apposite aree o parcheggio a pagamento, in tutta Italia, per le persone dotate di Contrassegno auto disabili, nel caso in cui i posti riservati risultassero già occupati o indisponibili gli stalli (aree di sosta) a loro riservati.
 
Il testo di conversione, conferma le misure presenti già nel Decreto, tra cui: l’ introduzione nel Codice della Strada al nuovo comma 3-bis dell’articolo 188; e gli “stalli rosa” inerenti il parcheggio per le donne in gravidanza e i genitori con i figli fino a 2 anni.
 
Sempre la legge di conversione ribadisce, inoltre, l’inasprimento delle sanzioni, con multe raddoppiate, per chi parcheggia in aree di sosta riservate a mezzi per trasporto di persone con disabilità, e con l’elevazione da 168 a 672 euro per chi parcheggia sul posto di guida riservato ai disabili, senza contrassegno.
 
Ed ancora, la medesima normativa, all’articolo 1 Bis prevede ulteriori agevolazioni (per fruire delle quali occorre, però, attendere un Decreto correttivo, la cui emanazione dovrà avvenire entro trenta giorni), consistenti in delle semplificazioni per accedere all’acquisto di auto da parte di persone disabili, esclusivamente, con ridotte o impedite capacità motorie permanenti, dotate di patente con obbligo di adattamenti.
 
Nello specifico, è stabilito che per il riconoscimento delle agevolazioni contemplate dall’articolo 8 della legge 27 dicembre 1997, n. 449 (Vedi Allegato), è prevista solo la presentazione di una copia semplice della patente con le indicazioni di adattamenti, anche di serie (come cambio automatico), prescritti dalle commissioni mediche locali.
 
Per cui, considerati i risolutivi provvedimenti adottati del Governo nazionale, inerenti il riconoscimento di una così ineccepibile esigenza, da tempo manifestata e sollecitata da una componente sociale particolarmente meritevole di attenzione; non rimane che formulare il più sentito auspicio affinché le Amministrazioni comunali compiano, in tempo utile, i dovuti adempimenti burocratici, per consentire la tempestiva fruizione di un contributo finalizzato ad attenuare, in qualche modo, i notevoli disagi che quotidianamente i destinatari del “privilegio” in esame, loro malgrado, sono costretti ad affrontare.
 

Da 31 dicembre sarà più difficile riconoscere la pasta esente dalla dannosa presenza del GLIFOSATO

Da 31 dicembre sarà più difficile riconoscere la pasta esente dalla dannosa presenza del GLIFOSATO Copertina Nazionali (1.288)
Domenico Brancato

 
 
PERCHE’ DAL 31 DICEMBRE 2021 SARA’ PIU’ DIFFICILE RICONOSCERE LA PASTA SENZA IL NON INNOCUO.… “GLIFOSATO”?
 
Ciò è imputabile alla conseguenza della scadenza dell’obbligo dell’etichettatura italiana ed all’entrata, al primo Gennaio 2022, del Regolamento Europeo 2018/775, che stabilisce l’obbligo di indicare l’origine dell’ingrediente principale con il quale viene prodotto un determinato alimento (il grano, nel caso della pasta), ma solo se tale origine è diversa da quella che si vede nella confezione.
 
La Coldiretti (Organizzazione degli Imprenditori Agricoli a livello nazionale ed europeo), in proposito, spiega che il Decreto prevede che le confezioni di pasta secca, prodotte in Italia, debbano indicare il nome del Paese nel quale il grano viene coltivato e in quello dove viene molito. Qualora la provenienza e la molitura avvengano in più Paesi, a seconda dei casi, possono essere utilizzate le seguenti diciture: Paesi UE (facenti parte dell’Unione Europea); Paesi non UE; e Paesi UE e non UE. Inoltre se il grano duro è coltivato per almeno il 50 % in un solo Paese, come ad esempio in Italia, si può usare la dicitura: “Italia e altri Paesi Ue e/o non UE.
 
Ed allora, conclude la Coldiretti, affinché il consumatore possa orientarsi verso l’acquisto di una vera pasta Made in Italy al 100% (prodotta integralmente in Italia), non gli rimane che scegliere le confezioni che riportano le indicazioni “Paese di coltivazione del grano: Italia” e “Paese di molitura: Italia”.
 
Per fornire, però, dei riferimenti più espliciti si ritiene opportuno riportare una lista dei più diffusi marchi di pasta presenti nella grande distribuzione, stilata da GreenMe (In armonia con la Terra), controllando le etichette delle confezioni in cui, per legge, le aziende produttrici sono obbligate a dichiarare la provenienza del grano, secondo come di seguito indicato: Agnesi mix unico di grani duri di regioni italiane; Alce Nero grani duri biologici coltivati in Italia; Barilla sul sito del marchio si legge che: ”per i formati classici della pasta destinata al mercato italiano, Barilla utilizza grano 100 % italiano selezionato”; Baronia con grano duro selezionato , esclusivamente italiano; Conad la pasta biologica della linea ”Verso Natura” è prodotta con semola 100 % italiano; Divella la linea integrale usa 100 % grano italiano; Eurospin la “Pasta Tre Mulini” della linea “Bronzo”, la linea Pasta biologica e le Tronfie integrali sono realizzate con semola di grano duro 100 % italiano; Girolomoni ottenuta esclusivamente con grani duri di origine biologica coltivati in Italia; Granoro , linea Dedicato utilizza 100 % grano pugliese; Granono, linea Bio utilizza 100 % grano biologico coltivato in Italia; La Molisana di solo grano italiano coltivato in Molise, Puglia, Marche, Lazio e Abruzzo; La Pasta di Camerino grano 100 % italiano; Libera Terra grano duro biologico del sud Italia; Liguori grani duri 100 % italiani ad alto contenuto proteico, coltivati nei campi del Tavoliere delle Puglie, della Basilicata, del Molise e delle Marche; Pasta Armando di grano di filiera 100 % italiano; Pasta COOP, linea Fior Fiore di semola di grano duro di origine italiana; Pasta Despar Premium 100 % grano italiano; Rummo, linea Intergale e Biologica realizzate con grano 100 % italiano nel rispetto dell’ambiente; Valle Del Grano prodotta esclusivamente con grani duri siciliani; Vivi Verde Coop ottenuta da grano duro biologico 100 % italiano; Voiello con grano aureo, grano duro 100 % italiano.
 
Considerato che l’Italia, per mantenere il ruolo di leader mondiale del mercato della pasta, necessita di circa 5,8 - 6 milioni di tonnellate di grano duro, a fronte di una produzione annua di 3,8 – 4 milioni di tonnellate ( 60 – 70%). Il che comporta la necessità di ricorrere all’importazione, a seconda dell’andamento della stagione e della qualità dei raccolti, di 2 – 2,5 milioni di tonnellate (30 – 40 %). Per cui, soltanto parte della pasta può essere prodotta interamente con grano esclusivamente italiano, mentre l’altra parte, necessariamente, deve comprendere grano importato da altri Paesi, quali: Usa, Canada, Russia e Australia.
 
Cioè, Paesi nei quali (a differenza dell’Italia dove la semina avviene in Autunno e la raccolta in Estate, con un processo di maturazione totalmente naturale, propiziato dalla mitezza del clima e dal benefico influsso del sole) il ciclo vegeto-produttivo del grano, per evitare la rigidità del clima, si svolge dalla Primavera - Estate (Aprile-Giugno) all’Autunno (Settembre-Novembre), con l’appassimento delle piante e delle spighe provocato con trattamenti preharvest (poco prima del raccolto), a base dell’erbicida “Glifosato”. In questo caso, però, impiegato come disseccante. Disseccante che viene assorbito non solo dalla pianta, ma anche dal seme (cariosside), e che con la molitura viene inevitabilmente trasferito nella farina e nella semola destinate alla produzione della pasta.
 
Ma a cosa è dovuta la preoccupazione per la presenza di Glifosato nell’alimento che il 99% degli italiani consumano e di cui, secondo il sondaggio Statista Global Consumer Survey (Indagine Globale di Statistica sui Consumatori), l’83% lo comprende, addirittura, nel menù giornaliero, tanto da ingerirne, stando ai dati resi noti dall’Unione Italiana Food (cibo), un quantitativo medio annuo pro-capite di 23-25 Kg?
 
La risposta all’interrogativo trova rispondenza nella composizione chimica del Glifosato (prodotto dalla Monsanto, ma da recente acquisito dalla multinazionale farmaceutica Bayer e commercializzato con il nome di Roundup e Accord e Rodeo da altre Aziende), che è l’erbicida più economico e più usato al mondo, compresa l’Italia (dove viene impiegato, in particolare, prima della semina delle graminacee, delle colture industriali e nei frutteti intensivi, rispettivamente: per impedire la crescita ed eliminare la vegetazione infestante), caratterizzato da un formulato Aminofosforico della glicina (C3H3NO5P) che, alla fine del 2017, è stato riautorizzato dall’Unione Europea, per altri 5 anni, nonostante: - il voto contrario dell’Italia (dove la campagna “Stop Glifosato” comprende 45 importanti adesioni, fra cui: Slow Food, Associazione Culturale Pediatri e ISDE -Associazione Italiana Medici per l’Ambiente) ed altre 8 nazioni; - l’IARC (Azienda Internazionale per la Ricerca sul Cancro), l’avesse classificato come cancerogeno e poi, su pressione dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), declassato a “probabilmente cancerogeno”(più precisamente come “2a”, ossia agente la cui cancerogenità è confermata sugli animali, ma non sull’uomo), anche se l’esistenza di studi indipendenti ne abbiano rilevato la sua pericolosità; - sia stato ritenuto, anche se contrariamente al giudizio dell’EFESA, sicuramente un interferente endocrino, come dimostrano le problematiche a livello ormonale e renale rilevate nelle zone di massiccia utilizzazione ( vedi Trentino e Veneto: sedi di produzioni intensive di mele); - la sua assunzione favorisca la prevalenza estrogenica (capacità di stimolare la comparsa e il mantenimento dei caratteri sessuali femminili), tanto nell’uomo, nel quale determina l’abbassamento del livello di testosterone con rischio di femminilizzazione, con perdita di potenza e libido e acquisizione di morfologia del corpo di tipo femminile, quanto nella donna, dove sviluppa una predisposizione al cancro degli organi sessuali. Problematiche queste che assumono una maggiore gravità quando interessano i bambini; - l’oncologa Patrizia Gentilini, componente del Comitato scientifico dei Medici per l’Ambiente, abbia dichiarato: “Ci sono numerosi dati sperimentali su cellule placentari ed embrionali umane che dimostrano come il Glifosato induca necrosi e favorisca la morte cellulare programmata, e quindi trattasi di una sostanza genotossica (che danneggia l’informazione genetica all’interno di una cellula), oltre che cancerogena; - diversi studi e ricerche abbiano evidenziato, come dichiarato a “Il Salvagente” (Mensile dei Consumatori) dal Direttore scientifico dell’Istituto Ramazzotti dottoressa Fiorella Belpoggi, che l’esposizione a questa sostanza possa risultare dannosa, anche a dosi molto basse nei confronti del 54 % delle specie batteriche intestinali, delle donne incinte (perché potrebbe attraversare la placenta e raggiungere il feto) e per l’aumento del rischio di cancro al seno.
 
Dosi che, come ha dimostrato l’analisi eseguita da “Il Salvagente” sugli “spaghetti al Glifosato”, è possibile rinvenirle anche nella pasta prodotta con grano al 100% italiano. Poiché, trattandosi di un erbicida altamente volatile, si diffonde copiosamente nell’aria, contaminando facilmente le colture limitrofe a quelle alle quali è destinato il trattamento. Però, se tali condizioni possono accidentalmente verificarsi quando la pasta è prodotta con grano totalmente italiano; si verificano, pur se nella misura dei limiti di legge, normalmente nella pasta prodotta con grano proveniente da paesi non europei (e dal Canada, in particolare).
 
Dosi, il cui effetto non va valutato soltanto in funzione della quantità di Glifosato ma, come precisa l’oncologa ed ematologa Patrizia Gentilini, membro dell’ISDE (Associazione Italiana Medici per l’Ambiente), in rapporto all’effetto cocktall (miscela). Ossia alla probabile ulteriore imprevedibile formazione di composti derivanti dalla reazione fra i principi attivi dell’insieme dei fitofarmaci.
 
Tuttavia, allo stato attuale, la scelta di marchi che prevedono l’ impiego della materia prima interamente nazionale, si ritiene sia l’unica che possa consentire la quasi totale garanzia della genuinità del prodotto. Perché, per avere la certezza della totale assenza di residui inquinanti, bisognerà attendere che gli Organismi politici europei facciano prevalere il loro potere e dovere istituzionale di protezione della salute della popolazione, sulle pressioni delle lobby mirate a realizzare esclusivamente ingenti profitti. Prescindendo, egoisticamente e spregiudicatamente, dalle attestazioni scientifiche che testimoniano le gravi conseguenze che arrecano alle persone a all’Ambiente.
 
Poichè, come ricordato da Giovanni Battista Girolomoni, presidente dell’omonima azienda pioniera del biologico in Italia, fin quando la tecnica di coltivazione biologica non sarà attuata in maniera generalizzata e nell’ integrale rispetto del relativo disciplinare, non potremo liberaci definitivamente, non solo della nocività dei citati residui di pesticidi industriali nei prodotti alimentari; ma soprattutto dalla pregiudizievole contaminazione dell’ambiente.
 
Ambiente che, attraverso il naturale processo biochimico di assorbimento del maggior componente dei “gas serra” (L’anidride carbonica -CO2-), da parte dell’esclusiva prerogativa (fotosintesi clorofilliana) propria dell’universo vegetale, rappresenta ancora l’unico considerevole antidoto in grado di contenere, anche se in parte, l’entità della gravità degli effetti prodotti dalle sempre più frequenti e devastanti anomalie climatiche.

A Santa Maria delle Mole il Natale è già arrivato

A Santa Maria delle Mole il Natale è già arrivato Copertina S. Maria delle Mole    (audio/video) (1.775)
Antonio Calcagni

 
Una grande emozione ha attraversato piazza Togliatti quando, lo scorso sabato, 13 novembre, sono state accese le luminarie di Natale della nostra Cittadina, un’illuminazione di gran lunga più bella e coinvolgente di sempre.
 
L’evento denominato “Luci in Allegria” fa parte del più ampio ed articolato progetto “Ripartiamo Insieme”. Un progetto che nella primavera scorsa ha partecipato e vinto, con oltre 2.100 preferenze, il concorso “Sei tu a decidere” del Bilancio Partecipato, uno strumento messo in piedi dalla precedente Amministrazione comunale.
 
Scopo del “Bilancio partecipato”, quello di essere uno strumento di coinvolgimento di: Associazioni, Comitati, Enti pubblici e privati, ditte, ma anche dei singoli Cittadini nella formazione delle scelte amministrative.
 
In conformità con le linee guida del concorso, lo scopo del nostro progetto “Ripartiamo Insieme” è racchiuso in queste due sole parole.
 
Infatti, dopo il triste periodo della pandemia, che speriamo sia definitivamente alle nostre spalle, e che ha lasciato profonde ferite nel tessuto sociale, ma anche in quello economico, era indispensabile un rilancio.
Rilancio che doveva passare attraverso una serie di eventi culturali e sociali quali: Il recupero e la promozione del tratto di Appia Antica, la realizzazione di quelle iniziative che nel passato avevano dato prova di essere particolarmente apprezzate dai cittadini, vedi Notte Bianca e Natale a Santa Maria, Sagra dell’arrosticino a Frattocchie oppure di Pane e Vino per le strade di Marino, come anche la realizzazione di vari tipi di corsi, uno per tutti, quelli organizzati dall’Associazione Scacchi in Tour.
 
Il Progetto ideato da Ele Viaggi e Paciotti foto è stato fatto proprio, con entusiasmo e dedizione, e per la prima volta insieme, dalle Associazioni commercianti di: Santa Maria, Frattocchie e Marino, oltre a Legambiente Appia Sud il Riccio, ADS scacchi in tour, e dal nostro Comitato di Quartiere.
 
Con l’evento “Luci in allegria”, Santa Maria delle Mole si inserisce a pieno titolo tra quelle iniziative natalizie che in questi ultimi anni si sono sviluppate in varie parti del territorio nazional, e che, con il giusto sostegno delle locali amministrazioni, sono riuscite a diventare delle formidabili occasioni di sviluppo turistico.
 
Ci auguriamo quindi che l’attuale amministrazione comunale sappia cogliere questa grande opportunità, che a giudicare dai primi passi ha già dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare un grande ed affermato evento.
 
Promosso a pieno titolo anche il Bilancio Partecipato, che ha dimostrato essere stata un’ottima intuizione dell’amministrazione Colizza, a tal proposito, ci auguriamo anche qui, che la nuova amministrazione intenda istituzionalizzarlo.
 
La cerimonia di accensione delle luminarie, seguita da diverse migliaia di persone, compresi i tantissimi bambini, incantati da questo enorme luccichio, ha avuto, a mio parere, condiviso credo da moltissimi Cittadini, una caratteristica particolare che lascia ben sperare: sono stati invitati a presiedere alla cerimonia sia il Sindaco uscente, Carlo Colizza, sia quello subentrante, Stefano Cecchi.
 
Ora che le nostre strade e piazze sono illuminate al meglio, bello sarebbe che anche i cittadini facessero la loro parte, adoperandosi al massimo per realizzare, sui propri balconi terrazzi e giardini, con altrettanta fantasia, delle bellissime decorazioni.
 
Iniziativa propedeutica ad un eventuale concorso “Il Balcone più Bello” che questo Comitato potrebbe lanciare per il prossimo anno.
 
A nome del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, un ringraziamento va a Massimo Caucci, quale presidente della locale Associazione Commercianti, ma soprattutto un grazie va all’ideatore e realizzatore del progetto, Andrea Paciotti.
 
 
La foto in copertina è stata realizzata da Mauro Corsaro.

TARI 2021 in arrivo

TARI 2021 in arrivo Copertina Marino (2.012)
Domenico Brancato

 
Di seguito  l’annuncio dell’ufficio Tari comunale
 
 
Comunicazione del 10/11/2021 - Si informano i cittadini che è iniziato l'invio delle comunicazioni tramite mail o PEC per le scadenze TARI 2021.
 
Contatti
Ufficio TARI
- Email: servizio.tarsu@comune.marino.rm.it
(solo per richiesta appuntamenti, informazioni/chiarimenti)
- PEC protocollo@pec.comune.marino.rm.it
( per istanze di iscrizione, cessazione, annullamento /rettifiche accertamenti, rateizzazioni, agevolazioni, ecc)
 
Recapiti
Marino Centro
0693662391 - 0693662392 0693662219 - 0693662220
Santa Maria delle Mole, Via Morosini 0693662407- 0693662408 - 0693662409
Gli addetti rispondono nei giorni di martedì e giovedì dalle 9,00 alle 13,30 e dalle 15,30 alle 17,30
 
Ufficio IMU
- E-mail: servizio.ici.imu.tasi@comune.marino.rm.it
- telefonicamente ai numeri: 0693662215 - 0693662217
- PEC protocollo@pec.comune.marino.rm.it
( per istanze di iscrizione, cessazione, annullamento /rettifiche accertamenti, rateizzazioni, agevolazioni, ecc).
 
Istruttore direttivo IMU TARI
Dott.ssa Mara Volpe
Tel.: 0693662370
E-mail: mara.volpe@comune.marino.rm.it

Lo shortage di chip farà aumentare i prezzi degli smartphone a Natale?

Lo shortage di chip farà aumentare i prezzi degli smartphone a Natale? Copertina Nazionali (389)
la Redazione

 
 
 
Le vendite di smartphone sono scese del 6% nell’ultimo trimestre, non a causa della mancanza di domanda, ma bensì alla carenza di chip in tutto il mondo
 
 
 
Lo scenario attuale
 
Per i meno esperti, il chip è la componente che controlla tutto ciò che accade nel vostro smartphone e ne assicura il corretto funzionamento, può essere paragonato al cervello del corpo umano.
La pandemia ha infatti avuto un impatto negativo su tutta la catena produttiva dei telefonini, e i chip sono stati particolarmente colpiti.
I maggiori produttori mondiali stanno cercando di tenere il passo come meglio possono, ma la carenza di chip rappresenta un ostacolo insormontabile in questo momento.
I produttori di chip stanno infatti aumentando i prezzi, in modo da disincentivare sovraordinazioni, nel tentativo di colmare il divario tra domanda e offerta. Secondo le previsioni, la situazione resterà critica fino alla seconda parte del 2022, traducendosi con ogni probabilità in tempi di attesa e prezzi più alti per i prodotti elettronici.
É importante sottolineare che i chip per computer più richiesti non sono particolarmente sofisticati o costosi, ma sono componenti indispensabili che vengono utilizzate in tutto quello che ci circonda, dagli elettrodomestici da cucina, alle lavatrici, ai gadget elettronici.
 
Cosa ha causato la crisi dei chip
 
Le ragioni principali della carenza di chip nel mercato globale sono:
  • l'aumento della domanda,
  • il rallentamento della produzione a causa del coronavirus e
  • le sanzioni contro la Cina da parte della precedente amministrazione americana.
Vivendo in un mondo dipendente dalla tecnologia, la crisi ha avuto un impatto su tutto, dalle automobili alle console per videogiochi.
Gli smartphone sono stati finora al riparo dalle ripercussioni, grazie a produttori come Apple e Samsung che possiedono una buona scorta delle componenti interessate.
 
Le conseguenze in vista delle vacanze invernali
 
I produttori di Smartphone devono iniziare a preoccuparsi? abbastanza, soprattutto quando ci dirigiamo verso la stagione dello shopping natalizio. Apple ha lanciato sul mercato il nuovo iPhone 13 a fine settembre, senza dubbio in tempo per farlo trovare agli appassionati del brand sotto il proprio albero.
I consumatori, data la situazione, dovrebbero aspettarsi quest'anno sconti meno aggressivi sugli smartphone rispetto agli anni passati.
Al momento, non c’è alcuna prova concreta che la mancanza di chip porti ad un aumento nel prezzo degli smartphone, anche se è lecito aspettarsi un aumento sul prezzo di vendita tra l’8% e il 10%.
Ad esempio, il presidente di Xiaomi Wang Xiang, ha detto che la carenza di chip globali potrebbe portare a prezzi più elevati per alcuni prodotti in futuro. Ha aggiunto: "Faremo del nostro meglio per offrire ai nostri clienti il miglior prezzo per i nostri prodotti".
Sembra dunque che la crisi nel settore Smartphone sia destinata a continuare, dopo il crollo nelle vendite causato dalla pandemia di oltre il 12% e adesso per la crisi dei chip.
 
 
Fonte:internet-casa.com

Anticipato al 13 novembre "Luci in Allegria"

Anticipato al 13 novembre "Luci in Allegria" Copertina S. Maria delle Mole (752)
Eleonora Persichetti

 
 
La 3ª edizione dell'evento natalizio di Santa Maria delle Mole, prevista fino al 9 gennaio prossimo, non partirà più sabato 20 novembre, come inizialmente programmato, ma sarà anticipata di una settimana.

Un bellissimo regalo per i cittadini di Marino, impazienti di vivere momenti spensierati dopo 20 mesi difficilissimi per via della pandemia di Covid-19.

Le “Luci in Allegria”, pertanto, si accenderanno sabato 13 novembre 2021, con appuntamento alle ore 18. Si illumineranno il grande albero di Natale di 14 metri, treni luminosi, orsi polari e foche giganti, il tricheco, la slitta con le renne, l’enorme Babbo Natale con il suo villaggio e le altre attrattive pensate per i grandi e i piccini di Marino e dei comuni limitrofi.

L’evento inizierà con il countdown dello showman, attore, cabarettista e conduttore televisivo e radiofonico Paciullo. Sarà presentata, inoltre, la sigla “Luci in Allegria”, della cantante Lavinia Fiorani. Topolino e Minnie, invece, saranno gli special guests della prima giornata.

"Siamo certi – dichiara l'Associazione Commercianti Frazioni di Marino – che non ci farete mancare la vostra preziosissima e meravigliosa presenza. Vi aspettiamo, un abbraccio a tutti!”.

“Luci in Allegria”, che si svolgerà lungo tutta l’area commerciale di Santa Maria delle Mole, sarà totalmente gratuito.

"Mi vedo con uno" domenica 14 novembre

"Mi vedo con uno" domenica 14 novembre Copertina Marino (671)
Eleonora Persichetti

Domenica 14 Novembre ore 17:00 Sala Teatro Vittoria, Marino
Mi vedo con Uno con Alessandra De Pascalis Regia Alessandro Carvaruso
La stagione 2021 2022 continua…
 
 
Lentamente stiamo tornando – così almeno sembra – alla normalità. O almeno ci siamo lentamente incamminati sulla strada che porterebbe ad una situazione più vicina a quella che oseremmo definire “normalità”. Scusateci, ma in teatro la prudenza, come la scaramanzia, fa da padrona. Comunque. L’attività incessante della Sala Teatro Vittoria continua: si è conclusa da poco la bellissima esperienza dello scambio di buone pratiche all’interno del progetto europeo Erasmus + KA2 From Aesop to La Fontaine che ha portato decine di ragazzi stranieri a Marino e tanti dei nostri ragazzi ad incontrarsi, conoscersi ed amarsi superando le diversità caratteriali e le differenze culturali. Il prossimo appuntamento alla Sala Teatro Vittoria è per Domenica 14 novembre alle ore 17:00. La Compagnia Beremberg presenta l'attrice Alessandra De Pascalis (ex allieva di Proietti) che interpreta 5 personaggi diversi, cantando, ballando con musica dal vivo, che parlano dello stesso argomento: l'atteggiamento degli uomini di fronte alla possibilità di una relazione. I personaggi, ognuno a suo modo, raccontano aneddoti esilaranti per niente lontani dalla realtà. “Ah, le donne… complicate, capricciose, sentimentali e fragili… Cerchiamo sempre qualcosa che non abbiamo, e troviamo spesso quello che non abbiamo neanche cercato”. Una citazione dallo spettacolo “Mi vedo con uno”, una divertente illustrazione della donna e le difficoltà di relazione. La donna di questa epoca è veramente emancipata dagli stereotipi comuni? Sono cambiate le dinamiche uomo/donna nell’arco dei tempi? È ancora attuale il problema delle relazioni? L’autore con questa opera tra il comico e la verità, presenta personaggi esasperati che raccontano le loro avventure, personaggi femminili apparentemente ridicoli, grotteschi. Ma è chiaro, nel complesso, che il vero intento è quello di prendere in giro l’uomo che risulta smascherato e spogliato della sua (a volte) falsa virilità. Reduce da vari sold-out tra cui il prestigioso Teatro Tor Bella Monaca di Roma, della cintura TiC, vi aspetta un pomeriggio all’insegna della risata intelligente.
 
E poi tanti altri appuntamenti a seguire. Potete chiedere informazioni via e-mail. Tenete d’occhio la nostra pagina fb salateatrovittoria. Vi aspettiamo, il Teatro ha bisogno di voi!

"Luci in Allegria" L'accendiamo?

"Luci in Allegria" L'accendiamo? Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:2) (1.252)
Eleonora Persichetti

Dopo lo stop forzato del 2020, causa emergenza Covid, il fotografo e organizzatore di eventi Andrea Paciotti può di nuovo riprendere con le manifestazioni legate al Natale. Ottenuta, insieme ad altre associazioni e professionisti, la vittoria al Bilancio Partecipato 2021 di Marino con il suo progetto “Ripartiamo Insieme”, premiato da 2.100 votanti, Paciotti ha infatti ideato e creato il suo terzo evento natalizio, che per questa edizione 2021/22 prenderà il nome di “Luci in Allegria”.
 
L’evento, che interesserà tutta l’area principale di Santa Maria delle Mole, inizierà sabato 20 novembre e terminerà domenica 9 gennaio 2022. Un Natale davvero magico, con treni luminosi, orsi polari giganti, un albero alto 14 metri, pinguini, foche, cigni, renne, passaggi luminosi, stelle, fiocchi, mongolfiere luminose, personaggi dei cartoni animati, pacchi regalo luminosi, Babbo Natale gigante, che cattureranno l’attenzione e i cuori di grandi e piccini e richiameranno tantissima gente dai comuni limitrofi.
 
“Vogliamo che questo Natale sia unico e che costituisca una ripartenza per tutti – spiega Andrea Paciotti –, soprattutto per i bambini. Nonostante alcune problematiche per la sua realizzazione, io e il presidente dell'Associazione Commercianti Frazioni di Marino Massimo Caucci, che ringrazio sentitamente, abbiamo lavorato davvero tantissimo insieme all’amministrazione comunale precedente e a quella attuale per regalare un evento natalizio da favola, con tantissime attrazioni e novità rispetto alle scorse edizioni, come ad esempio la sigla musicale realizzata unicamente per questo evento. L’obiettivo – conclude Paciotti – è ripartire insieme davvero, con i fatti e non con le parole, soprattutto per i cittadini, che hanno sempre sostenuto le nostre iniziative rispondendo puntualmente ‘presente’ con grande entusiasmo di fronte alle nostre proposte per la comunità”.
 
La visione delle luminarie e delle altre attrazioni sarà totalmente gratuita, dal momento che saranno visibili lungo tutta l'area commerciale di Santa Maria delle Mole.
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