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La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LE ESTERNAZIONI PARTITICHE , INTESA COME SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APARTITICO, ovvero non siano di parte. 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APARTITICI  che prestiamo attenzione alle esigenze della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione partitica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.
 

Avvio della progressiva eliminazione dei prodotti di plastica monouso

Avvio della progressiva eliminazione dei prodotti di plastica monouso Copertina Nazionali (601)
Domenico Brancato

Dal 14 gennaio 2022 è andato in vigore il Decreto legislativo n. 196/2021 in attuazione della direttiva UE 2019/904, che contrasta l’uso della tanto dannosa, per l’Ambiente, plastica usa e getta.
 
 
Decreto che si prefigge di:
 
  • prevenire e ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica, particolarmente sull’Ambiente acquatico e sulla salute dell’uomo;
  • promuovere la realizzazione dell’economia circolare (sistema economico ideato per potersi rigenerare automaticamente, garantendo l’eco-sostenibilità), attraverso compatibili modelli imprenditoriali e materiali innovativi e sostenibili;
  • contribuire a ridurre i rifiuti;
  • stimolare comportamenti responsabili relativi alla corretta gestione dei rifiuti in plastica;
  • e promuovere l’utilizzo di plastica idonea al diretto contatto con gli alimenti.
 
Le disposizioni dell’ articolo 5 del richiamato Decreto si riferiscono a prodotti in: plastica monouso, (realizzati interamente o parzialmente in plastica che non sono concepiti, progettati o immessi sul mercato per essere restituiti ad un produttore per la ricarica, o per essere comunque riutilizzati per lo stesso scopo per il quale sono stati ideati”. Come, ad esempio, i contenitori per alimenti secchi e quelli che contengono alimenti in quantità superiore ad una singola porzione); - plastica oxo-degradabile, cioè non biodegradabile (in quanto contenente additivi, che attraverso l’ossidazione, al contatto con l’aria, riducono la materia plastica in microframmenti); e agli attrezzi da pesca contenenti plastica, a cui possono essere stati aggiunti additivi (sostanze chimiche che si aggiungono ad un prodotto per migliorarne le qualità), o altre sostanze aventi la possibile funzione di componenti strutturali principali dei prodotti finiti. Mentre non rientra nel divieto l’immissione dei prodotti realizzati in materiale biodegradabile (che si decompone del 90 %, grazie all’azione di batteri o altri microrganismi, entro 6 mesi, ed è differenziabile, per il riciclo, con la plastica) e compostabile (che degradandosi si trasforma per il 90 %, entro 3 mesi, in sostanza organica, utilizzabile in agricoltura come fertilizzante naturale, e quindi differenziabile con l’umido), conformi allo standard europeo della norma UNI EN 13432 o UNI EN 14995, con percentuali di materia prima rinnovabile uguale o superiore al 40 per cento e, dal 1° Gennaio 2024 , superiore almeno del 60 per cento.
 
L’articolo 6 stabilisce poi i requisiti dei prodotti in plastica monouso elencati nell’allegato C (comprendente: contenitori per bevande con capacità fino a 3 litri e relativi tappi e coperchi , nonché imballaggi compositi di bevande e relativi tappi e coperchi , ma non contenitori in vetro o metallo per bevande con tappi e coperchi di plastica e per bevande destinati e usati per alimenti a fini medici speciali), che, a partire dal 3 luglio 2024, potranno essere immessi sul mercato, se i tappi e i coperchi rimarranno attaccati ai contenitori per la durata dell’uso del prodotto.
L’art. 7, invece, definisce le regole che devono essere riportate sul prodotto o sull’imballaggio, quali: - marcatura in caratteri grandi chiaramente leggibili e indelebili; - modalità di gestione del rifiuto coerenti con i sistemi di raccolta esistenti, nonché le forme di smaltimento da evitare per lo stesso; - e informazione sulla presenza di plastica nel prodotto e la conseguente incidenza negativa sull’ambiente imputabile alla dispersione o a destinazioni improprie del rifiuto).
Regole che rivestono particolare importanza specie per i materiali e oggetti a contatto con gli alimenti –MOCA-, in quanto necessitano di caratteristiche specifiche per poter contenere il cibo. Infatti, detti materiali (imballaggi, recipienti e contenitori adoperati per il trasporto degli alimenti, ma anche pellicole di plastica, fogli di carta o di alluminio, utensili da cucina e tutti i materiali impiegati nei macchinari per la lavorazioni alimentari e quelli a contatto con le bevande), devono sottostare a diversi obblighi per i produttori, per non rappresentare un rischio per la salute dei consumatori.
Data l’importanza di un’appropriata rispondenza nell’impiego, per evitare frequenti errori, è fondamentale conoscere le caratteristiche strutturali dei MOCA e come si comportano una volta che entrano a contatto con il prodotto. Essi sono classificati, in base alla funzione, in: intelligenti (che informano il consumatore circa lo stato di conservazione dei prodotti contenuti, attraverso etichette che cambiano di colore in base allo stato di deperimento del prodotto); attivi (che assorbono o rilasciano sostanze per migliorare la qualità dell’alimento confezionato); e passivi (che rimangono inerti e cioè che non reagiscono con i materiali con cui vengono messi a contatto).
 
A tal riguardo, il Regolamento comunitario Reg (CE) 1935/2004, prevede che tutti i materiali e oggetti, affinché siano ritenuti idonei per l’utilizzo a contatto con gli aliment, in condizioni d’impiego normale o prevedibile, non devono trasferire, agli alimenti stessi, componenti in quantità tale da:
 
  • costituire un pericolo per la salute umana;
  • comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari;
  • consentire un deterioramento delle caratteristiche organolettiche.
 
In Italia, i materiali idonei per stare a contatto con i cibi sono stati regolamentati dal Decreto del “ministro sanità 21 Marzo 1973” e sono: materie plastiche, gomma, cellulosa rigenerata, carta e cartone, vetro, acciaio inossidabile, banda stagnata, banda cromata verniciata, ceramica e alluminio.
In effetti, però, non esiste un materiale migliore dell’altro, ma solo quello più adatto ad un determinato alimento. La plastica è certamente tra i materiali più utilizzati per il cibo, ma è sensibile al calore, e quindi inadatto per alimenti al di sopra di un certo livello di temperatura, a causa di una possibile migrazione di sostanze contenute e aggiunte alla materia grezza per migliorarne le sue proprietà, come: additivi, sostanze coloranti, plastificanti e antiossidanti. Per cui, al fine di evitare inconvenienti, sui materiali stessi sono riportate, con dei simboli, le indicazioni sul corretto uso degli oggetti di plastica in forno tradizionale, a microonde o in lavastoviglie.
 
Tutti i materiali in plastica, in più, presentano delle sigle che è opportuno non trascurare di leggere e decodificare, per il loro corretto utilizzo, come di seguito specificato:
  • Pet (Polietilene tereftalato) : materiale per bottiglie di plastica per bibite ed acqua, che non dovrebbero essere riutilizzate, in quanto monouso e molto suscettibili al calore, che ne provoca il deterioramento;
  • Hdpe o Pe (Polietilene ad alta densità): è la plastica più sicura perché non ha nessuna reattività e non viene utilizzato nessun additivo per la sua produzione;
  • Pvc (Polivinilcloruro): materiale di cui è composta la pellicola trasparente per alimenti, che è più suscettibile a reazioni, quindi non va assolutamente accostata a cibi caldi, o acidi, o grassi, per la facilità che si verifichi migrazione di additivi, antiossidanti e coloranti nei loro confronti;
  • Ps (Polistirolo o polistirene espanso – EPS-): usato per le sue doti di isolamento termico in forma di contenitori per il trasporto di alimenti ed altro, che contenendo l’idrocarburo stirene, dall’IARC è stato inscritto nella categoria 2°. Ossia probabile cancerogeno e sicuro genotossico ( cioè tossico per la riproduzione). Pertanto, su proposta del Comitato di valutazione dei rischi – RAC-, nella scheda di sicurezza presente sugli imballaggi, dovrà essere riprodotto il simbolo di pericolo: cuore che esplode di colore nero, e non più il simbolo di avvertenza: punto esclamativo di colore nero.
  • Ldpe (Polietilene a bassa densità): plastica con la quale si producono i sacchetti per congelare i cibi, consigliata solo per questa funzione.
 
Il Ministero della transizione ecologica e quello dello sviluppo economico, al fine di ridurre in modo consistente entro il 2026, rispetto al 2022 , il consumo dei seguenti prodotti in plastica:
 
  • tazze o bicchieri per bevande, compreso tappi e coperchi;
  • e contenitori, con o senza coperchio, usati per alimenti destinati al consumo immediato, sul posto o da asporto, generalmente consumati direttamente dal recipiente e pronti per il consumo senza ulteriore cottura, bollitura o riscaldamento, ivi compresi quelli per alimenti tipo fast food o per altri pasti pronti per il consumo immediato, ad eccezione di contenitori per bevande , piatti pacchetti e involucri contenenti alimenti;
 
si prefiggono obiettivi mirati a sperimentare, promuovere, attuare e sviluppare processi produttivi, distributivi e di tecnologie idonei a prevenire e ridurre la produzione dei rifiuti derivanti da prodotti in plastica monouso, attraverso interventi inerenti:
 
  • il regime di responsabilità del produttore;
  • la raccolta differenziata;
  • misure di sensibilizzazione attraverso il modello “scuola per un futuro sostenibile” per educare i bambini allo smaltimento, al riciclo e al riuso, al fine di ridurre il consumo di prodotti monouso in plastica, anche nelle scuole, entro l’anno scolastico 2025 – 2026;
  • la strategia nazionale per la lotta contro l’inquinamento da plastica, comprendente misure volte ad incentivare l’adozione di un comportamento responsabile nell’acquisto di prodotti in plastica monouso e di attrezzi pesca. Al fine di non incorrere alle conseguenze dell’applicazione del regime sanzionatorio contenuto nell’art. 14 del Decreto che, in violazione del disposto del citato articolo 5, prevede una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.500 a 25.000 euro, e stessi importi per chi immette sul mercato, o mette a disposizione prodotti che presentano caratteristiche difformi da quelle indicati dall’art.6, o che sono privi dei requisiti di marcatura, di cui all’art. 7, in precedenza citati.
 
Comunque sarebbe preferibile, a prescindere dalle sanzioni e dalle proroghe concesse per il proseguimento del consumo di tali prodotti, fino ad esaurimento delle scorte, che tutti i soggetti coinvolti nella produzione ed il consumo degli oggetti che vengono rinvenuti più frequentemente e copiosamente sulle spiagge (Bottiglie e tappi, mozziconi di sigaretta, cotton-fioc, pacchetti per patatine, carte per caramelle, assorbenti igienici, buste di plastica, posate e cannucce, coperchi di bibite e tazze, palloncini e relativi bastoncini e contenitori di cibo compresi quelli del fast-food, oltre ai rifiuti provenienti dalle attrezzature per la pesca); dei quali, i monouso ( posate di plastica, bottiglie, mozziconi di sigaretta e cotton- fioc), costituiscono più della metà del totale dei rifiuti marini; contribuissero, facendo ricorso, sin da subito, sia all’ampliamento della produzione dei citati oggetti inquinanti, attraverso l’impiego di materie prime sostenibili alternative alla plastica, che all’utilizzo della versione alternativa dei prodotti monouso (cotton fioc, posate, piatti, cannucce, bastoncini mescola bevande e bastoncini da palloncino), già disponibile sul mercato.
 
Poiché, solo una generale decisione in tal senso potrebbe consentire di arrestare, tempestivamente, il crescente accumulo di tali rifiuti e di contenere i devastanti loro effetti, che trovano riscontro nei seguenti dati e stime diramati dal Parlamento europeo:
 
 
  • Tipologia di rifiuti marini: non plastici 24 %; plastiche provenienti da attrezzature da pesca 27 %, plastiche monouso 49 %;
  • Entità rifiuti di plastica negli oceani: attualmente più di 150 milioni di tonnellate, suscettibile di un incremento annuo, da 4,8 a 12,7 milioni di tonnellate;
 
  • Problemi conseguenti ai rifiuti di plastica negli oceani riguardanti:
  • La Fauna: morte degli animali, che restano impigliati o che ingeriscono oggetti di plastica;
  • Salute umana: conseguenze derivanti dall’esposizione a microplastiche ( che ,secondo le più recenti ricerche della Commonwealth Industrial and Scientific Organization, sul fondo degli oceani ce ne potrebbero essere circa 14,4 milioni di tonnellate) e sostanze chimiche, attraverso la catena alimentare;
  • Economia: il danno a discapito principalmente dei settori turistico e ittico (per il calo della domanda a causa della preoccupazione sulla qualità dei prodotti) ammonta a 259 - 695 milioni di euro l’anno;
  • Clima: riciclare 1 milione di tonnellate di plastica equivarrebbe, in termini di emissioni di C02, a togliere 1 milione di auto dalle strade.
 
L’Unione Europea, nell’intento di promuovere il conseguimento di un obiettivo talmente inderogabile, ha: - adottato il divieto totale dell’uso degli oggetti di plastica monouso e dei contenitori per cibo da fast-food in poliestere (polistirolo); -l’estensione del principio “chi inquina, paga” alle Aziende multinazionali del tabacco e produttrici di attrezzature per la pesca; - approvato la proposta di raggiungere, entro il 2029, la raccolta del 90 % delle bottiglie di plastica, soprattutto, attraverso il sistema dei vuoti a rendere. Stabilendo che il materiale utilizzato per produrle debba provenire, per il 25 % e del 30 %, rispettivamente entro il 2025 e 2030, dalla plastica riciclata; - e sancito l’obbligo di etichettatura per i prodotti di tabacco con filtri, bicchieri di plastica, assorbenti igienici e salviettine umidificate, affinché gli utenti sappiano come smaltirli correttamente.
Tutto ciò per scongiurare il fondato pericolo, secondo quanto confermato da una recente stima, che i risultati di una cultura basata sull’uso e lo spreco degli oggetti monouso, faccia sì che, entro il 2050, il peso delle plastiche presenti nei mari divenga superiore a quello dei pesci.
Cultura, che ci si augura, non costituisca ostacolo al senso di responsabilità che, in tal caso, si impone per valutare oggettivamente l’importanza dei gravi danni derivabili dall’eventuale protrarsi della diffusa utilizzazione di oggetti realizzati con tipologie di plastica rivelatasi incompatibili e pregiudizievoli, dal punto di vista ambientale, economico e soprattutto sanitario.
Anche perché, essendo stato ampiamente accertato che I prodotti usa e getta (che trovano riscontro nelle invenzioni dei piatti di carta, nel 1867; dei bicchieri di carta, nel 1908, delle stoviglie, disponibili dal 1930, e nel rilevante risparmio di tempo che consentono nelle faccende domestiche e nella loro rispondenza dal punto di vista igienico), per una serie di fattori negativi, attribuibili alla composizione della materie prime via via impiegate, superano, di gran lunga, per nocività i citati vantaggi fruiti e fruibili, si è giunti alla annunciata determinazione dell’ imposizione dell’obbligo di divieto della loro produzione.
 
Come, del resto, accaduto in passato per altri prodotti che hanno avuto larghissimo impiego e notevole rilevanza socio-economica, quali:
 
- il Ddt (Dicloro-Difenil-Tricloroetano): primo fondamentale insetticida moderno persistente (che rimane nell’ambiente per periodi di tempo relativamente lunghi), con impatti ecologici negativi ad ampio raggio. Usato, dal 1939, per debellare la Malaria, ma poi, dal 1978, proibito. In quanto, per l’Unione europea presentava possibili effetti cancerogeni e l’Agenzia Internazionale per il cancro (IARC) l’aveva inserito nella categoria 2B, corrispondente a “possibile cancerogeno;
 
- l’Amianto o Asbesto: materiale formato da un insieme di minerali naturali fibrosi, in associazione con vari metalli (Alluminio, Ferro, Manganese, Magnesio e Calcio), che oltre ad essere flessibile è particolarmente resistente al fuoco, al calore e alle sostanze chimiche. In Italia, a partire dal 1907 e fino al 1977, ha trovato, sotto forma di prodotti di cemento-amianto (Eternit), ampio impiego, specialmente nel settore delle costruzioni, per la produzione di contenitori e tubature per il deposito e la distribuzione dell’acqua potabile; oltre che in molte altre applicazioni, per lo sfruttamento delle specifiche proprietà di isolante termico ed elettrico. Fin quando, nel 1981, alcuni operai intentavano causa, poi vinta, contro una fabbrica di Eternit e l’Inail, per il riconoscimento di danni soprattutto a livello polmonare: tumore del polmone e mesotelioma pleurico. Per cui, nel 1987, il sindaco di Casal Monferrato (sede del più grande stabilimento di Eternit in Europa) ne vieta l’uso, in qualsiasi costruzione in tutto il suo territorio di competenza. E solo nel 1994, entra in vigore la legge n. 257 del 1992 che proibisce l’estrazione, l’importazione, la commercializzazione e la produzione di tutti i materiali contenenti questo minerale. Provvedimento al quale ha fatto seguito, nel 2003, l’emanazione della legge che ordina lo smaltimento di tutti i manufatti in Eternit. Nonostante ciò, ancora oggi, gran parte dei manufatti attendono di essere rimossi e, per conseguenze postume nel mondo del lavoro, a livello nazionale, si registrano più di 3000 decessi l’anno.
 
Il ricorso al riferimento dei summenzionati prodotti, che hanno subito la stessa sorte degli oggetti “usa e getta”; trova motivo nell’introduzione di una non trascurabile riflessione sui tempi necessari per annullare gli accumuli dei loro pesanti effetti negativi, prima che questi si manifestassero e che le Istituzioni adottassero le necessarie misure per vietarne l’uso. Misure che, l’esperienza insegna, affinché possano risultare tempestive ed efficaci, necessitano, oltre che di norme inequivocabili, esaurienti e tali da potersi realisticamente rispettare; di una imprescindibile fattiva disponibilità degli utenti ad adeguare le loro abitudini al prosieguo del soddisfacimento delle loro esigenze, tramite soluzioni alternative.
 
Condizioni, il verificarsi delle quali rimane, quindi, imprescindibilmente subordinato al conseguimento di auspicabili risultati concernenti: una solerte rinuncia dell’uso dei prodotti rivelatisi nocivi; il tempestivo controllo delle loro perduranti postume conseguenze e la celerità della riconversione dei processi produttivi dei materiali con plastiche totalmente riciclabili e/o compostabili. Onde evitare che finiscano, come scarto, a terra, in acqua e quindi in mare: dove, secondo un rapporto dell’Agenzia Ambientale delle Nazioni Unite (Unep), solo nel Mediterraneo, ne confluiscono 731 tonnellate al giorno, tanto da essere definito “Un mare di plastica”.
 
Scarti che, a loro volta, danno origine alle microplastiche (che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare –EFSA- definisce: particelle di dimensioni comprese tra 0,1 e 5000 micrometri, equivalenti a 0,1 - 5000 milionesimi di metro o millesimi di millimetro), delle quali, secondo uno studio svolto dall’Università inglese di Newcastle, ne ingeriremmo ben cinque grammi a settimana (provenienti principalmente dall’acqua in bottiglia). E recenti studi, condotti in tutto il mondo, hanno rivelato che, date le loro prevalenti infinitesime dimensioni, risultano presenti: nella pioggia, nel cibo, nell’aria che respiriamo e (secondo quanto riportato in uno studio pubblicato su Environment International, da un gruppo di ricercatori dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma e dell’Università Politecnica delle Marche) perfino nella placenta umana. Presenze che, a lungo andare, possono interferire con il sistema endocrino, fino a produrre alterazioni genetiche.
Pur tuttavia, la descrizione della gravità dell’entità delle fonti d’inquinamento di cui sopra, nell’immediato, assumono una dimensione certamente non comparabile alla portata dell’immane tragedia causata dagli assurdi intenti di prevaricazione che alimentano, con ostinata crudeltà, una implacabile, impari e fratricida azione bellica di annientamento di una Nazione: l’UCRAINA. Nazione alla quale le si attribuisce il torto di rivendicare il sacrosanto diritto alla pace, alla libertà ed alla legittima indipendenza.
Scenario di guerra che, purtroppo, non esclude possibili imprevedibili ancor più catastrofici sviluppi, a livello mondiale. Il che non può non diffonde in tutti noi una condizione di inquietudine derivante dall’immedesimazione di trovarci, improvvisamente, nelle medesime condizioni di coloro che stanno subendo le atrocità della guerra. Condizioni, che inducono a sperare immensamente che almeno un barlume di umanità e di apprezzamento del valore della vita affiorino nelle tenebrose e perverse menti decisionali di tanto orrore. Affinchè, la cessazione delle drammatiche ostilità in atto, congiuntamente ad un maggiormente efficace controllo della contemporanea, ancora aggressiva, pandemia da Covid, permettano il ritorno all’universalmente invocato ripristino della PACE e della tranquillità.
Tranquillità indispensabile per consentire di convogliare le energie mentali verso le, in precedenza descritte, tipologie di azioni ed accorgimenti mirate/i a migliorare il livello delle condizioni esistenziali, e non per escogitare strategie per scongiurare la successione di incombenti pericoli di ogni sorta.

Marino Aperta APS presente alla manifestazione del 5 marzo sulla Pace

Marino Aperta APS presente alla manifestazione del 5 marzo sulla Pace Copertina Cava dei Selci (605)
Eleonora Persichetti

 
 
Nella mattinata del 5 marzo presso il Parco della Pace a Cava dei Selci, si è svolta la manifestazione sulla pace organizzata dal Coordinamento Marinese INSIEME PER LA PACE di cui Marino Aperta APS fa parte insieme a circa 70 realtà che operano sul territorio di Marino, per esprimere solidarietà alla popolazione ucraina e a tutte le popolazioni vittime della violenza e dei conflitti.
 
L'evento ha visto la presenza di tutte le scuole di Marino di ogni ordine e grado: l'I.C. S.Maria delle Mole, l'I.C. Primo Levi, l'IIS Amari Mercuri, l'IC Marino Centro, il CMFP Alberghiero, con la partecipazione di centinaia di ragazzi e ragazze con le loro famiglie, numerosi volontari in rappresentanza delle associazioni, cooperative, comitati del territorio, tutti riuniti sotto l'unica bandiera possibile, quella colorata della pace. Durante la manifestazione i dirigenti scolastici hanno presentato le loro riflessioni e i lavori fatti nei vari plessi, e con alcuni docenti, un gruppo di studenti è intervenuto ai microfoni dando voce a poesie e frasi a sostegno della pace e contro tutte le guerre e ogni forma di violenza. Testimonianze anche dalla comunità ucraina e da cittadini russi, ma anche di profughi afgani a Marino.
Non potevano mancare, tra le istituzioni che si adoperano in prima linea, le testimonianze della CRI Colli Albani e della Caritas città di Marino.
 
Sul finire, con dei nastri uniti in un grande simbolico cerchio, una canzone "C'era un ragazzo" cantata tutti insieme con i bambini e ragazzi delle scuole e i rappresentanti di tutte le organizzazioni del coordinamento Insieme per la Pace, diretta dalla prof. Maria Giovanna Ruffini.
 
Marino Aperta APS è tra i promotori dell'iniziativa. Questo il manifesto: "Crediamo sia necessaria una mobilitazione pacifista che parta dal basso e che sappia rilanciare l’obiettivo della Pace in Europa e nelle altre parti del mondo dove si combatte ancora, spesso nell’indifferenza comune.
Crediamo che sia necessario ribadire che la guerra non può essere considerata un’alternativa al dialogo e alla diplomazia ed il coinvolgimento delle giovani generazioni mira proprio a trasmettere questo valore sin dall’infanzia, perché le principali vittime di ogni conflitto sono sempre i civili e tra questi tanti, troppi bambini a cui è negato un futuro".
"Come presidente dell'associazione", dichiara Ivana Chiodo, "condivido e appoggio fattivamente l'operato del direttivo in tal senso, nello spirito di solidarietà fondante di Marino Aperta APS."
 
Per aderire al Coordinamento si può scrivere all’indirizzo e-mail: insiemeperlapace2022@gmail.com, inoltre il Coordinamento ha aperto una Pagina Facebook: https://www.facebook.com/MarinoInsiemePerLaPace e un account Instagram: https://www.instagram.com/marino_insiemeperlapace/

Dramma a Santa Maria delle Mole - Un uomo di 49 anni si č suicidato

Dramma a Santa Maria delle Mole - Un uomo di 49 anni si č suicidato Copertina S. Maria delle Mole (1.282)
Eleonora Persichetti

 
Una terribile tragedia ha colpito ieri mattina il nostro Comune.
 
Un uomo di 49 anni si è tolto la vita nei pressi della Casa dei Servizi di Via Morosini a Santa Maria delle Mole.
Sul luogo sono intervenuti il Sindaco Stefano Cecchi e la Polizia Locale guidata dalla dott.ssa Monica Palladinelli, hanno immediatamente provveduto alla chiusura della scuola dell'infanzia e della Delegazione adiacenti al sito del tragico evento.
 
Successivamente all'arrivo della Polizia Scientifica, la Casa dei Servizi è stata riaperta mentre l'asilo è rimasto chiuso per tutta la giornata.
 
"L'Amministrazione Comunale e la cittadinanza tutta si stringono al dolore della famiglia”. Queste le parole del primo cittadino, molto colpito dall'accaduto.

Concorso letterario "Le parole del geco" fa tris con "Una goccia nel mare"

Concorso letterario "Le parole del geco" fa tris con "Una goccia nel mare" Copertina Nazionali (660)
Eleonora Persichetti

La Scuola di Scrittura Creativa Ciampino organizza la 3ᵃ edizione del concorso letterario nazionale di poesia e narrativa per ragazzi e adulti “Le parole del geco”, che per il 2022 avrà per tema “Una goccia nel mare”.
 
Il concorso letterario “Le parole del geco” nasce nel 2019, con lo scopo di far riflettere gli autori su argomenti di particolare interesse. Le prime due edizioni sono state un omaggio ai genitori dell’organizzatrice, la docente di scuola primaria Elisabetta Piras. Stavolta si vuole stimolare il “sentire” degli autori: alla luce della stringente attualità, come ci si sente di fronte ai mutamenti climatici, alla crisi sanitaria ed economica e ai problemi di inclusione o bullismo? Una goccia nel mare quale nullità in una inarrivabile immensità, o una goccia nel mare come la parte di un immenso tutto?
 
La partecipazione all’edizione 2022 del concorso “Le parole del geco” a tema “Una goccia nel mare” è gratuita fino ai 18 anni di età, mentre per gli autori maggiorenni è prevista una quota di 6 euro. Il termine per l’invio degli elaborati è il 31 marzo 2022. La giuria sarà composta di 8 giurati: 4 esperti del settore e 4 allievi della Scuola di Scrittura Creativa Ciampino. Presidente di giuria sarà il poeta romano Giovanni Gentile.
 
Ai vincitori del concorso saranno assegnate targhe e pergamene, per loro e per tutti gli altri sarà previsto un attestato di partecipazione. I testi vincitori saranno inseriti in un’antologia, che sarà messa in vendita per beneficenza a favore dell’associazione “Il sorriso di MOK Italia”, impegnata da anni nel sostegno di bambini in Africa.
 
La premiazione si terrà a Ciampino (luogo e orario da definire) all’inizio dell’estate 2022.
Informazioni a riguardo saranno diffuse su tutti i canali social e web della Scuola:
- Pagina Facebook Le parole del geco - Concorso letterario nazionale
- Sito Internet www.concorsiletterari.net
- Profilo Instagram le_parole_del_geco_concorso
 
Per ulteriori delucidazioni è possibile contattare l’indirizzo e-mail leparoledelgeco@libero.it e il numero telefonico 3396829867 (con un messaggio su WhatsApp).

LA FRECCIA NERA A SANTA MARIA

LA FRECCIA NERA A SANTA MARIA Copertina S. Maria delle Mole    (audio/video)    (commenti:6) (3.535)
Francesco Raso

Torna “La Freccia Nera” sulla linea ferroviaria Roma-Velletri.

Così era chiamata la motrice a vapore che percorreva la nostra linea ferroviaria.
Questo antico treno torna a percorrere, ai giorni nostri, la sua strada ferrata.
 
In occasione del 160° anniversario della linea ferroviaria verrà effettuata una “Speciale Corsa” su questo treno il giorno domenica 27 febbraio 2022
La corsa partirà da Roma Termini alle ore 09:20 fermando a Santa Maria delle Mole (09:40)Cecchina (10:00), Lanuvio (10:10), San Gennaro (10:15) e terminerà alla stazione di Velletri alle ore 10:30.
 
Sarà bellissimo assistere all’arrivo ed alla partenza di questo treno a vapore tirato a lucido ed infiocchettato per l’occasione.
 
Per coloro che invece desiderano essere a bordo del treno d’epoca dovranno obbligatoriamente prenotarsi.
Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 366 44 84 595 oppure scrivere alla mail: trenostoricovelletriroma2022@gmail.com

Il costo del biglietto:
Adulti: Euro 48,00
Ragazzi da 12 a 18 anni: Euro 20,00
Bambini: Gratuito
 
Giunti a destinazione, dopo il saluto delle autorità locali, è in programma la presentazione del progetto relativo ai lavori di recupero e riqualificazione della stazione di Velletri. I viaggiatori, successivamente, avranno tempo libero a disposizione per il pranzo presso ristoranti convenzionati e, nel primo pomeriggio, la visita del centro cittadino.
 
Il treno partirà nuovamente da Velletri, diretto a Roma Termini, alle ore 17:25 del pomeriggio.
 
Per i possessori dei biglietto del treno storico sono previste diverse agevolazioni.
 
 
 
Un po’ di storia non guasta mai
La linea ferroviaria Roma-Velletri faceva parte della realizzazione dell’opera Pia denominata “Pio-Latina” terminata nel 1862 ed inaugurata da Papa Pio IX, considerato l’ultimo Papa Re, il quale fece il suo secondo viaggio verso Velletri il giorno 11 maggio del 1863.
La strada ferrata veliterna accolse anche Giuseppe Garibaldi  con la moglie e i figli, Re Umberto I e Margherita di Savoia, Re Vittorio Emanuele III, Trilussa, A. Lumière, Juana Romani e Papa Giovanni Paolo II.
 
Questa tratta ferroviaria conduceva i romani fino al confine napoletano collegandosi allo stato confinante “Regno delle due Sicilie”. La linea fu declassata dopo l’attivazione della tratta Ciampino-Segni escludendo la stazione veliterna dai collegamenti a lunga percorrenza anche se, nello stesso anno, viene aperta la linea Velletri-Terracina.
 
Le linee per Segni e per Terracina vengono chiuse nel 1957 a causa dell’espansione del trasporto automobilistico; di conseguenza la linea Roma-Velletri diventa un’importante tratta pendolare.
 
Il passaggio da trazione a vapore a quella elettrica viene eseguito il 15 dicembre 1948.
 
Dopo 120 anni dalla visita di Pio IX, sarà Papa Giovanni Paolo II a far visita, nel 1980, alla stazione di Velletri.
 
Suggerisco di vedere il Video Documentario di 15 minuti, è ben fatto. Lo trovate in fondo alla pagina, dopo le foto.

Evitare incidenti alla guida č possibile?

Evitare incidenti alla guida č possibile? Copertina Nazionali (932)
Eleonora Persichetti

La proposta degli studenti di IED Roma
 
 
Ai Castelli Romani arriva Prezemol, una campagna di comunicazione non convenzionale per sensibilizzare ad una guida responsabile e consapevole
 
 
Un gruppo di studenti dell’Istituto Europeo di Design di Roma ha lanciato Prezemol, una campagna di comunicazione non convenzionale sulla sicurezza stradale. Tutto è nato dalla constatazione che, ad oggi, ancora troppe persone sottovalutano i rischi della distrazione alla guida; tanti, addirittura, benché non si definiscano “scaramantici” in senso stretto, non rinunciano a confidare in talismani e portafortuna vari quando si mettono al volante. Il primo punto di contatto con il territorio è stato Albano Laziale, con la prospettiva di raggiungere i Castelli Romani per intero e aprire alla Capitale.
 
Gli studenti hanno pensato di ricreare il packaging di un farmaco, denominato appunto per l’occasione Prezemol, e deciso di sottoporlo alle reazioni della popolazione locale: i passanti, incuriositi dalla coraggiosa affermazione di poter provare un rimedio scientifico in grado di scongiurare incidenti stradali, hanno preso un campione del prodotto ma, una volta aperta la scatola, hanno trovato all’interno solo un foglietto illustrativo. Sullo stesso c’era un invito a concentrarsi durante la guida, proprio perché non esiste davvero un rimedio in grado di sollevarci dalle nostre responsabilità.
 
“Volevamo che le persone riflettessero, attraverso modalità più immediate e innovative, sull’importanza che può avere un’attenzione consapevole e costante quando ci si mette in strada. Inutile credere in portafortuna, santini e talismani, così come altrettanto deleterio è confidare in una panacea efficace contro tutti i nostri cattivi comportamenti: l’unica soluzione resta il buon senso e l’educazione delle nuove generazioni” - aggiungono gli studenti. Parole di apprezzamento anche da parte del Sindaco di Albano, Massimiliano Borelli, il quale ha ringraziato i ragazzi per l’attività svolta e ricordato come solo l’educazione e il rispetto delle regole siano un efficace rimedio per ottemperare alle proprie responsabilità in strada.
 
Per scoprire tutte le prossime iniziative legate a questa campagna, trovate il link al profilo Instagram di Prezemol.

Marino ricorda le vittime delle foibe e gli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia

Marino ricorda le vittime delle foibe e gli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia Copertina Marino (569)
Eleonora Persichetti

 
 
In occasione del Giorno del Ricordo, giornata nazionale in cui si ricordano le vittime delle foibe e l’esodo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia, istituita con una legge nella data del 10 Febbraio, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia di Marino, in collaborazione con il Comitato 10 Febbraio ed il patrocinio del Comune di Marino, ha promosso un convegno di approfondimento attorno ai fatti che interessarono il confine orientale d’Italia a cavallo del secondo dopoguerra.
“Sulla Via del Ricordo” è il titolo dell’incontro, che si terrà lunedì 14 Febbraio a Marino, alle ore 18:00, presso la sala consiliare di Palazzo Colonna.
 
All’appuntamento interverranno in qualità di relatori: Emanuele Merlino, Presidente Nazionale del Comitato 10 Febbraio, Marino Micich, Direttore dell’Archivio Museo Storico di Fiume di Roma, l’On. Marco Silvestroni ed il Consigliere Comunale di Marino, Simone Del Mastro.
“Quella dell’esodo e della pulizia etnica verso le popolazioni italiane di Istria, Fiume e Dalmazia – dichiara Simone Del Mastro, capogruppo FdI a Palazzo Colonna - posta in essere dai partigiani comunisti jugoslavi, con il silenzio complice di gran parte della politica italiana di quel tempo, è stata per decenni una storia nascosta dalle nostre istituzioni”.
 
“La legge istitutiva del Giorno del Ricordo, approvata dal Parlamento quasi all’unanimità, ha messo fine ad una stagione fatta di oblio e faziosità nel racconto della storia nazionale. Compito oggi delle istituzioni è quello di far radicare nelle coscienze di tutti i cittadini anche questa pagina, perché parte significativa dell’identità nazionale. Anche a tal proposito come gruppo consiliare abbiamo presentato una mozione tesa all’intitolazione di uno spazio pubblico a Norma Cossetto, giovane vittima, divenuta simbolo del sacrificio di chi ha sacrificato tutto, financo la vita, per volere restare italiano”. Conclude Del Mastro.

Febbraio a Teatro!

Febbraio a Teatro! Copertina Marino (465)
Eleonora Persichetti

Sala Teatro Vittoria Marino
Attività Febbraio 2022
 
 
Artemista, impegnata nel progetto europeo Erasmus + dal titolo From Aesop to La Fontaine, che durerà fino al 31 ottobre di quest’anno, sta preparando i ragazzi in vista della partenza per lo scambio europeo a Nea Makri (Grecia) dal 27 febbraio al 6 marzo p.v.
 
Per quanto riguarda la Didattica, inoltre, martedì 8 febbraio, parte il laboratorio in lingua inglese, in collaborazione con la University of Dallas (Campus di Marino), finalizzato alla messinscena di due atti unici di Cechov, sotto la direzione di Sabina Barzilai e Dolores Mihaliak (Rome Resident UD Coordinator). Gli incontri si terranno presso la sala teatro comunale di Villa Desideri a Marino e sono aperti a tutti gli/le interessati/e. Gli atti unici andranno in scena ad aprile con un cast misto di studenti americani e ragazzi italiani.
 
Nell’ambito dell’Ospitalità, domenica 20 febbraio alle ore 17,00 l’Accademia di Canto Romanesco “Alvaro Amici” (Direzione Artistica Cristiano Amici) in collaborazione con l’Ass. Archeoclub “Colli Albani” propone il concerto “Ricordando Alvaro”: un viaggio nella canzone romana per celebrare l’anniversario della nascita di uno dei più grandi artisti del genere. L’idea nasce dall’unione di due diverse realtà, che insieme hanno voluto dar vita ad uno spettacolo teso a valorizzare il vasto repertorio della canzone romana, patrimonio indiscusso di Roma e dei Castelli Romani. In scena gli allievi dell’Accademia insieme al D.A. Cristiano Amici, accompagnati da ospiti quali Corrado, Fabrizio e Riccardo Amici, Roberto Bussaglia e Alessandro Di Stazio. Per informazioni e prenotazioni scrivere a archeoclubcollialbani@gmail.com
 
Sabato 26 febbraio alle ore 17,00 sarà la volta dell’Ass. Magicamente di Maria Soccorsa Parisi che propone un monologo autobiografico, brillante, che si alterna a brani musicali siciliani, napoletani e romani, cantati dalla stessa autrice. Titolo: Una Domenica di Carnevale, sottotitolo “Il Sogno di una Vita”: un importante messaggio sociale per stimolare i giovani ad inseguire i propri sogni anche a costo di sacrifici. Nell’ambito amatoriale, Maria Soccorsa ha vinto come Migliore Attrice, il concorso teatrale Velletrama nel maggio del 2019. Musiche dal vivo in scena di Francesco Mollica e coreografie di Raffaella Romitelli. La regia è a cura di Massimo Albanesi.
 
 
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