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Informazione V/S Propaganda
Tra le due modalità di espressione c’è esattamente la distanza che separa la frase
‘abbiamo provveduto a mettere in sicurezza le scuole. Collegati al sito Comunale’
dalla frase
‘noi cambiamo. Messa in sicurezza la scuola …x.. Collegati al sito del movimento …’
Diverse volte ho cercato di evidenziare il fatto che le pagine esistenti su FB sono state create per favorire lo scambio di informazioni tra i cittadini oltre che, molto importante, tra questi ed il Comune. Diverse volte io stesso ho contribuito a diffondere comunicati del Comune che illustravano iniziative rivolte a soddisfare varie esigenze di cittadini, come ad esempio le ultime iniziative ‘estive’ o l’apprezzamento che ho sempre dimostrato per l’introduzione della raccolta differenziata.
Spesso ho ricordato il concetto secondo il quale, indipendentemente dalla Lista, dal Movimento, dal Partito o dalla Coalizione da cui sono stati presentati, una volta democraticamente eletti gli Amministratori Comunali debbano necessariamente perdere il ‘colore’ originario e diventino Gestori del Benessere Pubblico a beneficio di ‘tutti’ i cittadini.
Inoltre, a mio avviso, tutto quello che faranno, sarà loro attribuito a livello personale, e non ad un’entità astratta come un Partito o un Movimento
Io, ad esempio, pur essendo molto lontano dai concetti che ispirano il Movimento, sarei orientato a votare molti degli Amministratori attuali, indipendentemente dal ‘colore’ con il quale si candidassero in futuro. Solo in base all’osservazione di come si stanno comportando attualmente nell’esercizio delle loro funzioni.
Quindi ritengo che la loro comunicazione debba essere fatta senza aggiungere contributi alla roboante e continua propaganda cui siamo tutti assoggettati attraverso tutti i media, dalla televisione alla radio, dai giornali ai manifesti. Ognuno di noi è continuamente sottoposto alle continue dichiarazioni di intenti, alle promesse, alla distruzione di questo o quello esponente politico o dirigente di Azienda o religioso o laico, profuse a piene mani senza nessun rispetto per le idee e la sensibilità di quanti stanno intorno e sono costretti ad ascoltare.
Le nostre pagine sono aperte a tutti, tutti possono esprimere le proprie opinioni e, per quanto mi riguarda, sono particolarmente ben accette le segnalazioni che Sindaco, Assessori e Consiglieri ritengono di voler pubblicare attraverso questi strumenti, così come sono grato per l’impegno che viene in modo evidente profuso nello svolgimento delle loro mansioni nonché per il contributo e la presenza che non fanno mai mancare in ogni occasione della vita cittadina.
E sono sicuro che tutto questo non passa inosservato ai cittadini che in buona parte, a qualsiasi ideologia politica appartengano, apprezzano l’operato di questa Amministrazione, in particolare se la confrontano con quelle che di recente l’hanno preceduta.
Quindi ritengo inutile, oltre che fastidiosa, l’insistenza su questa linea propagandistica che, se pur giustificata da un entusiasmo ideologico quasi religioso, disturba il flusso di comunicazione che è sicuramente veicolo di una migliore reciproca comprensione.
Spero di essere riuscito ad esprimere il mio pensiero in modo sufficientemente chiaro, di non avere creato stupide barriere alla fluidità del percorso comunicativo, di non aver mostrato incomprensione o rigetto di idee politiche diverse dalle mie e di non aver urtato la sensibilità di quanti operano nella nostra Amministrazione Comunale.
Ma ho sentito la necessità di chiarire quali modalità di utilizzo delle pagine mi aspetto da tutti coloro che le consultano e contribuiscono a renderle un valido strumento di contatto.
Grazie per l’attenzione
Grazie all’incremento dell’indice di rivalutazione adeguato all’inflazione, rilevato dall’ISTAT( Indice Foi relativo ai prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati ) tra gennaio e settembre del 2017, che, a partire dal 1° Gennaio 2018, tornano ad aumentare, dopo due anni di sospensione, gli importi delle Pensioni, degli assegni e delle indennità per gli invalidi civili.
Si deve al Decreto Interministeriale del 20 novembre 2017 (Pubblicato dalla G.U. N.280 del 30 Novembre 2017) l’aggiornamento del “Valore della variazione percentuale“ per il calcolo dell’aumento di perequazione delle pensioni dirette: di vecchiaia, di anzianità e anticipata, oltre che dell’assegno e la pensione di invalidità, dell’assegno sociale e la pensione di reversibilità spettanti per l’anno 2017, con decorrenza dal 1° gennaio 2018.
Decreto, In virtù del quale l’indice di rivalutazione provvisorio per il 2018, è determinato in misura pari al 1.1, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l’anno successivo. Misura che, però, verrà riconosciuta per intero ai pensionati che soddisfino alcuni requisiti di reddito, anno per anno. Infatti la soglia di reddito entro la quale spetta l’integrazione pienanel 2017 ècomplessivamente pari o inferiori a tre volte il trattamento minimo INPS, cioè ad E/mensili507,41X 3 = E 1522,23.
Per importi superioril’aumento sarà proporzionalmente minore, in quanto il meccanismo di perequazione tende a favorire quelli di valore più basso, come appresso indicato:
Tasso di Inflazione % Importo Pensione
1,1 Fino a tre volte il trattamento minimo INPS (E 1522,23)
1,045 Fino a 4 volte il trattamento minimoINPS (E 2029,64)
0,825 Fino a 5 volte il trattamento minimo INPS (E 2537,05)
0,550 Fino a 6 volte il trattamento minimo INPS (E 3044,46)
0,495 Oltre 6 volte il trattamento minimo INPS ( > di E 3044,46).
Per rendere più esplicita la dimensione dell’aumento spettante, si riportano i seguenti esempi relativi alla più rappresentativa entità degli importi lordi di pensione:
Importo Pensione |
Tasso di Rivalutazione |
Aumento Mensile |
---|---|---|
Euro |
Euro |
|
1000 |
X 0,011 |
11,00 |
1600 |
X 0,01045 |
16,72 |
1800 |
X 0,01045 |
18,81 |
2100 |
X 0,00825 |
17,33 |
2500 |
X 0,00825 |
20,63 |
3000 |
X 0,00550 |
16,50 |
3500 |
X 0,00495 |
17,33 |
L’incremento riguarda anche:
L’assegno minimo delle pensioni dei lavoratori dipendenti e autonomi, che sarà di E 507,42 e 289,24 (in sostituzione dei precedenti E 501.89 e 286.09), equivalenti ad E/anno 6596,46 e 3760,12;
Le pensioni con benefici di cui alla Legge 206/2004 e successive modificazioni applicabili a tutte le vittime degli atti di terrorismo e delle stragi di tale matrice, compiute sul territorio nazionale o extranazionale , se coinvolgenti cittadini italiani, nonché ai loro familiari superstiti, per le quali, per il 2018, è stata riconosciuta la rivalutazione dell’indice ordinario nella misura del 1,25, del 1,13 e del 0,94% rispettivamente per le prestazioni fino a: tre volte il minimo (E 1522.26), da 3 e le 5 volte il minimo (E 1522,26 – 2537,05) e superiori a cinque volte il minimo (> di E 2537,05);
La Pensione e Assegno sociale, che passeranno da E 369,26 a 373,33 e da E 448,07 a 453,00 per limiti di redditi personali massimi, rispettivamente, di euro 4853,29 e 5889 mensili, oltre i quali l’importo della prestazione viene proporzionalmente ridotto;
Le Pensioni di Invalidità a favore dei mutilati, invalidi civili totali, ciechi civili e sordomuti, per le quali il nuovo limite di reddito annuo personale per aver diritto alla pensione viene elevato del 0,8%, e cioè da 16.532,10 a 16.664,36, per gli invalidi totali, e da 4.800,38 a 4.853,29, per gli invalidi parziali e minori. L’importo mensile, invece, sale da 279,47 a 282,55;
L’Assegno d’Invalidità aumenterà come per le altre pensioni, mentre le riduzioni saranno applicate in misura minore, ed in particolare:
del 25% se il reddito prodotto dall’avente diritto è maggiore di 4 volte il minimo, cioè supera euro 2029,64 mensili e 26.385,32 annui;
del 50% se il reddito supera 5 volte il trattamento minimo, cioè euro 2537,05 mensili e 32.981,65 annui;
Le indennità e gli assegni accessori riconosciuti agli invalidi di guerra o di pensione privilegiata godranno, invece, di un aumento del 0,4%;
Le pensioni di Reversibilità o indiretta, nel 2018, aumenteranno come le altre, mentre le riduzioni saranno applicate in misura minore, come di seguito indicato:
del 25% se il reddito prodotto dall’avente diritto supera 3 volte il minimo, cioè è maggiore di euro 1522,23 mensili e 19.788,99 annui;
del 40% se il reddito prodotto supera 4 volte il minimo, cioè è maggiore di euro 2029,64 mensili e 26.385,32 annui;
del 50% se il reddito supera di 5 volte il trattamento minimo, cioè è maggiore di euro 2537,05 mensile e 32.981 annui.
Infine, la circolare dell’INPS prevede il recupero della maggiore indicizzazione del 0,1% concessa nel 2015. Recupero che, per effetto del suo differimento stabilito dalla Legge di stabilità per il 2016 e la successiva 19/2017, avverrà quest’anno, in un’unica soluzione nel mese di gennaio, per importi fino a 6 E, per importi superiori a 6 E, incomprensibilmente (data l’esiguità delle somme da recuperare), in due rate di pari importo sulle mensilità di gennaio e febbraio.
A cura del Prof. Domenico Brancato