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Omaggio a Gigi Proietti

Omaggio a Gigi Proietti Copertina Nazionali (403)
Eleonora Persichetti

Sala Teatro Vittoria – Parco Villa Desideri, Marino - Venerdì 25 giugno 2021 ore 20
Ciao Principale! Omaggio a Gigi Proietti
 
 
Venerdì 25 giugno alle ore 20 si terrà presso la Sala Teatro Vittoria nel Parco Villa Desideri di Marino il saggio-spettacolo di fine Laboratorio Teatrarte Stagione Teatrale 20_21
 
Un omaggio al maestro di teatro e di vita, venuto a mancare pochi mesi orsono. Una carrellata di suoi testi e sue interpretazioni - dal famoso “Saùna” e “Quest’Amore” a “Il Testamento” di Kriton Athanasulis e il celeberrimo monologo di Marcantonio - inframezzata da lacerti di testimonianze audiovisive e proiezioni.
 
Nel giugno del 2018, quindi ben 31 anni dopo la fine della scuola di Proietti, ricevo una proposta da un ex compagno di corso : "Vogliamo rivederci tutti?" Io tremo all'idea. Mi sembra tanto una versione nostrano-teatrale de' "Il Grande Freddo" oppure "Compagni di Scuola", insomma quelle rimpatriate tra il nostalgico, melanconico e diciamolo pure, patetico. Siamo tutti grandi, ormai, la vita si è asciugata su di noi, lasciando strati amari di salsedine ma anche gravando le nostre spalle con felici fardelli. Insomma il meccanismo si mette in moto. Dopo quintali di telefonate, WhatsApp, chi può, chi no, chi non ha tempo, chi abita a centinaia di km da Roma (il bando per il Laboratorio di Esercitazioni Sceniche era nazionale) ...insomma per farla breve riusciamo ad organizzare una cena all'osteria For De Porta di Marco Fabi a Marino. E poi, mezzi brilli andiamo tutti alla Sala Teatro Vittoria. Li vedo lì, sul palco, i miei compagni di gioventù, come siamo cambiati…la vita ci ha migliorati, meno spocchia e presunzione di quando avevamo 23 anni al Laboratorio ed eravamo veramente convinti di avere il mondo in mano. Qualcuno propone: “Facciamo uno spettacolo…? Insieme… di nuovo insieme! Rimettiamo in piedi il saggio del 1987...” Naturalmente non l'abbiamo fatto, non si poteva fare. Ma mi è stato di stimolo, un idea che ha cominciato a ronzare nella testa... ci sono progetti che tengo nel cassetto da anni. Poi la sciagura a novembre scorso e allora mi son detta “Ora o mai più!” Certo, emozione e sentimenti si alternano, ritornano alla mente quegli anni verdi. Ne è passata, come si suol dire, di acqua sotto i ponti. Misurarsi con un maestro è sempre complicato quando sei giovane, sei vulnerabile al suo giudizio, se possiedi strumenti critici può essere che il maestro non li comprenda o non li accetti. E’ come avere un padre ingombrante. Insomma in questo umore composito, in autunno propongo ai miei allievi che entusiasti accettano. In tutta Roma e nel Lazio proliferano iniziative sul maestro, benvengano, è la riprova del profondo affetto che la gente nutre per lui. Perché "Ciao Principale!"? Questo lo scoprirete venendo a teatro venerdì 25. Ultimi posti disponibili, per info e prenotazioni: salateatrovilladesideri@gmail.com; whatsapp 328 94 768 67

ACQUEDOTTO DI MARINO - Confronto qualità

ACQUEDOTTO DI MARINO - Confronto qualità Copertina S. Maria delle Mole    (allegati)    (commenti:1) (2.417)
Domenico Brancato

Acqua del rubinetto o acqua in bottiglia?
Moltissimi consumatori optano per quest’ultima soluzione, convinti che trattasi della decisione migliore dal punto di vista igienico-qualitativo.
Ma è proprio sicuro che trattasi, in ogni caso, della scelta più rispondente alle effettive aspettative sul nutriente essenziale dell’alimentazione?
Considerato che rappresenta circa il 60% del peso di un individuo adulto ed il 75% del peso di un bambino.
 
Di seguito si cercherà di fornire informazioni ed elementi conoscitivi atti a porre il lettore nella condizione di trarre esaurienti deduzioni per giungere al conseguimento della più imparziale risposta all’ interrogativo formulato.
 
Innanzitutto è da precisare che la legge, stranamente, non obbliga a riportare sull’etichetta delle acque minerali l’indicazione di molte sostanze, fra cui alcune che non dovrebbero superare i valori di legge (vedi Tabella 2), altrimenti l’acqua non potrebbe essere commercializzata, in quanto tossiche, come: Cadmio, Cromo, Alluminio e l’Arsenico. Quest’ultimo, In particolare, visto che l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro lo abbia messo al primo posto fra le sostanze cancerogene, e l’Unione Europea, data la sua pericolosità, abbia stabilito, per l’acqua destinata ad uso alimentare, il limite invalicabile di 10 microgrammi (pari a 0,01 mg/L ) per litro di acqua. Eccezion fatta per alcune regioni più a rischio, come Lazio e Toscana, alle quali, in attesa che provvedano a dotare gli acquedotti dei siti interessati di impianti di dearsenificazione, è stata concessa una deroga per valori non superiori a 20 mcg/L, invece di 10. Con la raccomandazione, però, da parte dell’Istituto Superiore della Sanità, del divieto d’uso: - come acqua potabile; - per la reidratazione, ricostituzione e preparazione di alimenti e bevande in cui l’acqua costituisca ingrediente, o entri in contatto con l’alimento per tempi prolungati, o sia impiegata per la cottura; - per l’ impiego da parte delle imprese alimentari; - e per l’utilizzo per pratiche di igiene personale, che comporti l’ingestione anche limitata dell’acqua, come in occasione del lavaggio dei denti e del cavo orale.
 
Comunque è da considerare che l’uso prolungato, anche con quantitativi di Arsenico entro i limiti consentiti (10 mcg/L) non assicura l’esclusione totale da possibili conseguenze, quali: patologie neurologiche, cardiovascolari, respiratorie ed ematologiche, oltre a diabete e possibili ripetute lesioni cutanee. Per cui, onde prevenire l’esposizione a simili rischi, non è per nulla trascurabile l’importanza della conoscenza dell’entità del contenuto di questa pericolosa sostanza, ai fini di disporre della facoltà di optare per la scelta di un’acqua che ne contenga di meno.
 
Quindi, per sopperire a tale inammissibile tolleranza di omissione e consentire agli abituali consumatori una più oculata scelta, fra le più diffuse acque minerali commercializzate, si è ritenuto utile aggiungere ai dati riportati in etichetta, quello dell’Arsenico, traendolo dall’edizione italiana della rivista mensile di divulgazione scientifica del 2010: “Scientific American”.
 
Le raccomandazioni di cui sopra risultano, in parte, valide anche per i Fluoruri ( il cui limite è fissato in 1,5 mg/L ). Poiché, anche se, a differenza dell’Arsenico, negli studi condotti sulle eventuali conseguenze, non sono stati riscontrati possibili insorgenze di manifestazioni cancerogene, una eccessiva assunzione di acqua
con contenuti compresi fra 3 a 6 mg/L può procurare seri effetti negativi, quali: - la “Fluorosi dentale” , che si manifesta nell’età evolutiva, fino a 20-25 anni (periodo nel quale si raggiunge lo sviluppo psicosomatico), con macchie sui denti di colore variabile dal bianco al rosso-brunastro; - con alterazioni nel processo di calcificazione ossea “Fluorosi scheletrica” ; e addirittura, quando la concentrazione supera i 10 mg/L, con deformità scheletriche.
 
Per fornire poi indicazioni inerenti le caratteristiche dell’acqua più rispondente alle singole esigenze, si fa seguire la descrizione della classificazione della stessa, in funzione:
 
 
A) – Del contenuto di residuo fisso (quantità di Sali disciolti in un litro di acqua calcolato a 180 °C ed espresso in mg/L) e degli effetti dell’ingestione della quantità dello stesso sull’organismo:
 
- Minimamente mineralizzata o leggera, con residuo fisso non superiore a 50 mg/L , stimola la diuresi ed è particolarmente indicata per la ricostituzione del latte ed alimenti per l’infanzia;
 
- Oligominerale o leggermente mineralizzata, con residuo fisso non superiore a 500 mg/L, favorisce la diuresi, contiene poco sodio e quindi indicata nei casi di ipertensione;
 
- Mediominerale, con residuo fisso compreso fra 500 e 1.500 mg/L, più adatta in Estate e durante lo svolgimento di attività sportive, in quanto consente di reintegrare i liquidi ed i minerali eliminati con la sudorazione;
 
- Ricca di Sali minerali, con residuo fisso superiore a 1.500 mg/l, trattasi di un’acqua terapeutica, ricca di sali, che va consumata sotto controllo medico.
 
 
 
B) – Della tipologia di Sali minerali contenuti e degli specifici effetti sull’organismo:
 
- Bicarbonata, con bicarbonato –HCO3- superiore a 600 mg/L, indicata nell’ipersecrezione gastrica e nelle patologie renali;
 
- Solfata, con solfati superiori a 200 mg/L , è leggermente lassativa e pertanto indicata nei casi di insufficienza digestiva;
 
- Clorurata, con cloruro superiore a 200 mg/L, ha azione equilibratrice dell’intestino, delle vie biliari e del fegato, nonché lassativa e purgativa, come per le acque salse o salso-solfate;
 
- Calcica, con tenore di calcio superiore a 150 mg/L, agisce a livello dello stomaco e del fegato ed è indicata nella prevenzione dell’osteoporosi e dell’ipertensione;
 
- Magnesiaca, se il contenuto di magnesio è superiore a 50 mg/L, svolge un’azione prevalentemente purgativa, ma anche nella prevenzione dell’arteriosclerosi;
 
- Fluorata, con un contenuto di fluoro da 1 a 1,5 mg/L , utile per rinforzare la struttura dei denti e per la prevenzione della carie;
 
- Ferruginosa, con un tenore di ferro bivalente - Fe2- superiore ad 1 mg/L , indicata nelle forme di anemia da carenza di ferro;
 
- Acidula, con anidride carbonica libera superiore a 250 mg/L , facilita la digestione;
 
- Sodica, con sodio superiore a 200 mg/L, influenza positivamente l’eccitabilità neuro-muscolare ed è indicata in condizioni di carenze specifiche e nell’attività sportiva;
 
- A basso contenuto di sodio, con sodio – Na- inferiore a 20 mg/L, adatta per le diete povere di sodio.
 
 
 
C) Della Durezza in °F (Parametro indicatore del contenuto di Sali di calcio e magnesio disciolti nell’acqua, dove 1° Francese - °F- corrisponde a 10 mg/L di carbonato di calcio – CaCO3-), in:
 
- Molto dolci, fino a 4 °f;
 
- Dolci, da 4 a 8 °F;
 
- Mediamente dure, da 8 a 12 °F;
 
- Discretamente dure, da 12 a 18 °F;e
 
- Dure, da 18 a 30 °F;
 
- Molto dure, oltre 30 °F.
 
 
 
Il cui valore consigliato, come riportato nella Tabella 1, è di 15-50 °F, equivalenti a 60-200 mg/L di calcio. Parametro che, secondo l’OSM, l’acqua potabile, a seconda del grado di durezza, fornisce dal 5 al 20% del fabbisogno di calcio giornaliero, tenendo presente che più l’acqua consumata è dolce, maggiore è l’incidenza di malattie cardiovascolari. Mentre, come evidenziato da studi condotti al riguardo, già alla fine degli anni ’50, e successivamente confermato da ulteriori importanti studi clinici ed epidemiologici, l’utilizzo di acqua più dura è risultato essere un fattore protettivo. Per tale motivo è stato stabilito il valore minimo del pH per l’acqua potabile di 6,5 ( La scala del pH normalmente comprende valori da 0 a 14, dove 7 rappresenta il valore neutro, mentre valori inferiori o superiori a 7 indicano, rispettivamente, reazione acida ed alcalina), proprio per garantire una durezza accettabile. Dato che un pH con valore inferiore, è tipico di acque molto dolci e poco mineralizzate.
 
Si precisa inoltre che, a differenza della diffusa credenza che attribuirebbe al consumo di acque ricche di calcio e magnesio l’insorgere dei calcoli renali , è dimostrato scientificamente l’opposto, e cioè che queste sostanze aiutino a prevenire la malattia.
 
Per quanto sopra riportato, nel caso si abbia l’esigenza di proteggere lavatrici e caldaie dalle incrostazioni da calcare prodotte da acque dure, la Comunità Scientifica consiglia di utilizzare dispositivi di addolcimento delle stesse, installandoli però a monte degli elettrodomestici e non all’ingresso della conduttura di alimentazione dell’abitazione.
 
Circa la qualità dell’acqua pubblica di Marino, da recente, Acea Ato 2, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, ha avviato la realizzazione e messa in funzione di un impianto provvisorio di degassazione (eliminazione della CO2 disciolta nell’acqua). Impianto che, secondo le previsioni, entro fine anno, sarà reso definitivo ed interesserà la rete di erogazione di tutto il territo comunale, consentendo di contenere e mantenere costanti i valori di acidità –pH- nei limiti previsti dalla normativa. Il che comporterà la diminuzione del pur gradevole tipico sapore frizzantino, ma in compenso si otterrà una sensibile riduzione della corrosione della condotta dell’intera rete di erogazione, imputabile ad una elevata acidità, causa di frequenti guasti, conseguenti disagi per la popolazione e di ingenti dispersioni di preziosa acqua.
 
Ciò contribuirà, a migliorare la nostra acqua del rubinetto (salvo possibili casi di alterazioni di natura chimico-fisico-microbiologiche conseguenti a guasti e momentanei interventi manutentivi sulla rete comunale, o imputabili ad ammaloramento del tratto della conduttura di collegamento dell’abitazione ), anche se i parametri qualitativi risultano, in genere, già ampiamente al disotto dei limiti previsti dalla normativa e non inferiori a quelli della maggior parte delle acque minerali esaminate. Come è possibile  verificare attraverso la comparazione ed il riscontro dei dati rispettivamente  riportati nella Tabella 1 e Tabella 2.
 
Evidenziazione qualitativa che però non è ancora, secondo l’esito di un’indagine condotta dallo scrivente, sufficiente per differenziarci dalla tendenza nazionale, dove 7-8 persone su 10, come si evince dai dati statistici del 2019, consumano acqua in bottiglia . Dati dai quali si deduce che il nostro Paese, in Europa, è in testa ai consumi con 200 litri/anno pro-capite, contro il valore medio europeo di 118 ed, in particolare, i 20 della Danimarca, i 17 della Finlandia e i 10 della Svezia.
 
Ed è proprio per arrestare questa consolidata ed ingiustificata tendenza che l’Europarlamento, sollecitato da una petizione firmata da oltre 1,8 milioni di cittadini europei, ha approvato, in via definitiva, la nuova “ Direttiva (Ue) 2020/2184, entrata in vigore il 12 Gennaio 2021, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano”.
 
Direttiva, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale L 435 dell’Unione europea del 23 Dicembre 2020, che mira a garantire un accesso più ampio, sicuro e consapevole all’acqua potabile, grazie all’imposizione di norme qualitative più ambiziose, per tutelare i cittadini europei, da pericolosi contaminanti idrici, quali: Piombo, Microplastiche e Pfas (Perfluoroalchiliche, presenti nei tessuti, tappeti, abbigliamento, rivestimenti di carta ad uso alimentare, pentole antiaderenti, agenti lucidanti, detergenti e creme, dispositivi medici, prodotti farmaceutici, schiume antincendio, mobili e pesticidi). Cioè di prodotti definiti interferenti o disgregatori endocrini o perturbatori ( sostanze chimiche che possono alterare il normale equilibrio ormonale, accendendo, spegnendo o modificando i segnali inviati dagli ormoni, causando effetti avversi in un organismo e nella sua discendenza) responsabili di insorgenze tumorali, malformazioni nei nascituri, ed altre patologie dello sviluppo.
 
Ed ancora, la plastica nella quale viene conservata l’acqua in bottiglia, è stata messa sotto accusa per il rilascio, nel contenuto, di bisfenolo A (BPA): sostanza alla quale è stata attribuita la possibilità di aumentare l’incidenza di cancro, disturbi neurologici e cardiaci. Per non parlare dell’impatto sull’ambiente causato dal PET (polietilen-tereftalato) impiegato per produrre la bottiglie. Tipologia di plastica che, per ottenerne 1 Kg, secondo Luigi Bignami ( Geologo, laureato ed esperto in scienza della terra e divulgatore scientifico) sono necessari: 2 Kg di petrolio e 17 litri di acqua, la cui lavorazione rilascia nell’atmosfera: 2,3 Kg di anidride carbonica; 40 grammi di idrocarburi; 25 grammi di ossidi di zolfo e 18 grammi di monossido di carbonio.
 
E poiché in Italia, secondo “Fonte Censis 2018”, si consumano 224 l/pro-capite l’anno di acqua in bottiglia (corrispondenti, secondo la rilevazione di “Fonte Mineracqua” del 2017, alla produzione di 11 miliardi di contenitori in PET e 2,45 miliardi in vetro), quantità che ci colloca al secondo posto, a livello mondiale, dopo il Messico ( dove però i 234 l/anno pro-capite vengono commercializzati in recipienti da 20 litri con vuoto a rendere e, soprattutto, trovano una plausibile giustificazione nell’ inefficiente e spesso inesistente rete dell’acqua potabile), si può agevolmente dedurre quale sia l’enorme inquinamento ambientale conseguente alla produzione, in un solo anno, di un numero di contenitori tali che, se allineati formerebbero un serpentone di ca. 4 milioni di Km, pari a ca. 10 volte la distanza di 384.400 Km che separa la terra dalla luna.
 
Inquinamento, la cui allarmante dimensione trova riscontro nei dati citati dal WWF Italia, secondo i quali la produzione mondiale di plastica è passata dai 15 milioni di tonnellate del 1964 agli oltre 310 attuali. Dei quali almeno 8 milioni di tonnellate, ogni anno, finiscono negli oceani, nei quali si stima che ad oggi ve ne siano più di 150 milioni di tonnellate. Motivo per cui scienziati che stanno studiando l’individuazione di un nuovo periodo geologico della storia sulla Terra, lo hanno definito, a dimostrazione della pervasività dell’intervento umano su tutti i sistemi naturali del Pianeta, ANTROPOCENE.
 
Il Governo italiano, considerata la gravosa contaminazione delle nostre acque, e valutati i risultati positivi dei progetti sperimentali di “Fishing for Litter” -A caccia di rifiuti- (normativa che nasce in Scozia 15 anni fa, con l’intento di coinvolgere i pescatori nell’importante compito di salvaguardare l’Ambiente marino) nell’arcipelago della Toscana e in Puglia, nell’ambito dell’applicazione della “ Legge Salva Mare” (per la quale i pescherecci possono ottenere un certificato ambientale trasportando nei porti i rifiuti recuperati, che a loro volta vengono gestiti dal COREPLA: Consorzio Nazionale per il recupero degli imballaggi in plastica) ha varato, all’inizio del 2021, la prima flotta antinquinamento italiana, composta da 32 unità navali specializzate nella rimozione dei rifiuti lungo le coste.
 
Ed alcune aziende, per attenuare il dilagare della dispersione nell’ambiente di un così ingente quantitativo di indistruttibile materiale, hanno iniziato la vendita di l’acqua minerale in bottiglie ottenute con il 50% di una nuova materia prima denominata R-Pet (Recycled Pet): nuovo polimero prodotto con il materiale di recupero e riciclo del Pet).
 
Mentre il Parlamento europeo, per favorire la diffusione del consumo dell’acqua del rubinetto, punta sull’aumento della fiducia dei consumatori nei confronti della stessa, avvalendosi degli effetti positivi riscontrati nelle numerose aree dove “ Acque SpA” ha attuato il progetto “Acqua ad Alta Qualità”, che prevede la realizzazione dei cosiddetti fontanelli (impianti collocati in aree pubbliche facilmente accessibili, che erogano gratuitamente la stessa acqua dell’acquedotto che arriva nelle nostre case, senza modificare la composizione chimico-fisica ed il grado di sicurezza, ma rendendola gradevole dal punto di vista organolettico, grazie ad un sistema di filtraggio che la priva del cloro), promuovendone la diffusione, e nel contempo la riduzione di prodotti monouso, ed in particolare delle bottiglie di plastica destinate a contenere l’acqua minerale, oltre ad assicurare alle famiglie dell’Unione Europea un risparmio complessivo di ca. 600 milioni di euro/anno.
 
Risparmio che in Italia si aggira intorno ad un valore minimo di 0,11 (per l’Acqua Selex), massimo di 1,00 (per l’Acqua Evian) e medio (dedotto dal prezzo delle marche più commercializzate), di Euro/litro, 0,34; corrispondente, rispettivamente, a 22, 200 e 68 Euro pro-capite anno. A fronte di un costo medio, secondo la Tariffa base, per l’acqua potabile, (riferito ad una famiglia di 3 componenti e ad un consumo annuo inferiore a 185 mc) di 0,0013 Euro/litro e 0,26 euro a persona l’annuo.
 
Quanto sopra, ed i contenuti delle seguenti Tabelle, si spera possa servire, a coloro che riterranno riservare il tempo necessario a scorrere i contenuti proposti, a stabilire equanimemente la scelta della tipologia di acqua da bere più rispondente dal punto di vista salutistico, economico ed ambientale.

Guido Senia in arte "Il Tre"

Guido Senia in arte "Il Tre" Copertina S. Maria delle Mole (955)
Antonio Calcagni

Il Tre rende omaggio alla sua Santa Maria in un incontro che si terrà sabato 19 giugno 2021, alle ore 20:30, presso la cavea Alberto Sordi, del parco della pace, a Cava dei Selci.
 
Un ragazzo che grazie alle sue straordinarie qualità, unite ad una forte sensibilità alle tematiche sociali, in breve tempo si è imposto sulla scena del Rap.
 
E’ sempre più difficile tenere il conto di tutti i dischi d’Oro e di Platino che nel volgere di pochissimo tempo sta collezionando e che lo stanno proiettando verso traguardi mondiali.
 
Cresciuto per le strade della nostra Cittadina, che spesso fanno anche da cornice alle sue videoclip, e che lui non manca mai di ricordare, nelle sempre più prestigiose rassegne musicali a cui partecipa.
 
Un amore sincero e sviscerato, proprio per questo contraccambiato da tutti.
 
Il Comitato di Quartiere di Santa Maria, da sempre vicino a questo straordinario ragazzo, vi invita a far sentir forte la vostra vicinanza ed affetto al nostro Guido, in occasione dell’incontro di sabato prossimo.

Fabio Martella risponde alle nostre domande

Fabio Martella risponde alle nostre  domande Copertina S. Maria delle Mole (828)
Antonio Calcagni

 
Continuano gli incontri, messi in campo dal nostro Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, con tutti i candidati a Sindaco.
 
Dopo il confronto di 2 mesi fa, con Carlo Colizza, svoltosi, purtroppo a distanza, con il supporto della piattaforma Zoom.
 
Lunedì 7 giugno è stata la volta di Gianfranco Venanzoni, e dei rappresentanti dei partiti che compongono la coalizione che lo sostiene, in questa sua impresa.
 
Mentre Lunedì 14 giugno ci siamo incontrati con il candidato a sindaco Fabio Martella. Anche questo incontro è stato improntato nel reciproco rispetto delle differenti funzioni. Come tutti gli altri è stato caratterizzato da un clima cordiale e costruttivo, con vari spunti sicuramente interessanti.
 
In attesa che anche gli altri, attuali candidati, ovvero: De Felice, e Cecchi, decidano d’incontrarci, oppure che semplicemente ci inviino le risposte alle domande, già a suo tempo fatte pervenire, vi anticipiamo che, a far data dal 15 luglio, pubblicheremo, sempre su questo Sito, il resoconto delle risposte di tutti i candidati che avranno aderito alla nostra richiesta.
 
Sarà un modo per permettere a tutti i Cittadini di farsi un’opinione ponderata sul come i vari candidati intendono il futuro della nostra Cittadina.
 
Per conoscere nel dettaglio le domande, clicca sul seguente Link 

Coro Polifonico G. Carissimi - La ripartenza

Coro Polifonico G. Carissimi - La ripartenza Copertina S. Maria delle Mole (1.293)
Antonio Calcagni

Il Polifonico G. Carissimi di Santa Maria delle Mole, è lieto di annunciare che quanto prima riprenderà la sua storica attività musicale, in ottemperanza alle vigenti norme di sicurezza anti-covid.
 
Per conoscere invece l’ultima opera del maestro Max Stival clicca su questo Link.

13 Giugno 2002 - Santa Maria non dimentica

13 Giugno 2002 - Santa Maria non dimentica Copertina S. Maria delle Mole (1.313)
Antonio Calcagni

 
In quel giorno di 19 anni fa si consumava la rapina in una filiale di banca, situata in piazza P. Togliatti che, nell’estremo tentativo di sventarla costò la vita al Vice Brigadiere, Sandro Sciotti.
 
Un gesto di eroismo, che l’Arma dei Carabinieri ha così sintetizzato nel conferirli la medaglia d’Oro al valor Militare alla memoria.
 
"Avvedutosi di una rapina in corso presso Istituto di Credito, con esemplare ardimento e consapevole sprezzo del pericolo, non esitava ad affrontare uno dei malfattori, appostato all’esterno della banca, bloccandolo a terra. Fatto segno da colpi d’arma da fuoco esplosi dai due complici, benché colpito in più parti del corpo, con eccezionale coraggio e non comune determinazione, replicava con l’arma in dotazione, accasciandosi, poi, esanime al suolo.
Fulgido esempio di elette virtù militari ed altissimo senso del dovere, spinto fino all’estremo sacrificio. Santa Maria delle Mole (Roma), 13 giugno 2002."
 
Parole da cui, aldilà  del linguaggio burocratico usato, traspare tutto il dramma che si è consumati nel volgere di pochi minuti, e che ha segnato inesorabilmente la vita della famiglia Sciotti.  
 
Sono trascorsi ormai 19 anni da quel tragici evento, ma Il Comitato di quartiere di Santa Maria delle Mole, facendosi interprete del sentimento di tutti i Cittadini, rende onore a questo nostro eroe.

Il nostro futuro in 16 domande

Il nostro futuro in 16 domande Copertina S. Maria delle Mole (1.433)
Antonio Calcagni

E’ questo l’ordine del giorno degli incontri, che il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, sta portando avanti nei vari meeting con tutti i candidati a Sindaco, che al momento si sono palesati.
 
Per conoscere nel dettaglio le domande, clicca sul seguente Link
 
Dopo il confronto di diverse settimane fa, avuto con Carlo Colizza, lunedì 7 giugno è stata la volta di Gianfranco Venanzoni e dei rappresentanti dei partiti che compongono la coalizione che lo sostiene in questa sua impresa.
 
L’incontro, improntato nel reciproco rispetto delle differenti funzioni, è stato caratterizzato da un clima cordiale e costruttivo, con vari spunti sicuramente interessanti.
 
In attesa che, anche gli altri, attuali candidati, ovvero: De Felice, Cecchi e Martella, decidano d’incontrarci, oppure che semplicemente ci inviino le risposte alle domande, già a suo tempo fatte pervenire, vi anticipiamo che a far data dal 15 luglio pubblicheremo, sempre su questo Sito, il resoconto delle risposte di tutti i candidati che avranno aderito alla nostra richiesta.
 
Sarà un modo per permettere a tutti i Cittadini di farsi un’opinione ponderata su come i vari candidati , intendono il futuro della nostra Santa Maria.

Sei attori in cerca di teatro (aperto)

Sei attori in cerca di teatro (aperto) Copertina Nazionali (817)
Eleonora Persichetti

Mis-en-espace per il Centenario Pirandelliano - Sala Teatro Vittoria - domenica 23 maggio ore 17,30
 
Artemista da anni investe le sue energie sulla crescita di una Compagnia stabile di giovani. Lavorare con i giovani è molto faticoso, sebbene dia delle soddisfazioni che raramente si ottengono in campo lavorativo. Per noi, il futuro è nei giovani; riuscire a farli innamorare di un presidio culturale come la Sala Teatro Vittoria. Artemista da quattro anni ha investito soldi e risorse umane sullo spazio di Villa Desideri, che a nostro avviso insieme alla adiacente Biblioteca Civica, può rappresentare un valore aggiunto anche per la riqualificazione del Parco di Marino Centro. Fondamentale la continuità del lavoro, quando possibile quotidiana. Lo spazio in questione è stato oggetto di finanziamenti e riqualificazioni da parte di molte amministrazioni dagli anni 80 ad oggi, poi caduto in disuso e ridotto in condizioni di inservibilità. La continuità, ripetiamo, serve oltre che alla riqualificazione del presidio culturale stesso anche ad evitare lo sperpero di soldi pubblici. Ogni volta che un luogo viene abbandonato, si ricomincia da zero, sia economicamente che culturalmente. Il Teatro Comunale è una struttura delicata, un servizio pubblico che va co-gestito e co-finanziato dagli Enti Pubblici attraverso professionisti che conoscano a fondo le problematiche del settore, che mettano in campo le proprie capacità di problem solving e coinvolgano le realtà del territorio.
 
Siamo convinti che lo spazio fisico del palcoscenico, non a caso definito luogo deputato, sia l’unico che in questo momento possa offrire l’opportunità di una profonda riflessione sull’attualità dei temi trattati da Pirandello e possa riflettere come specchio esistenziale le contraddizioni della nostra vita contemporanea.
Considerata la parziale riapertura dei teatri, riteniamo sia di fondamentale importanza tornare a far vivere i luoghi deputati allo spettacolo dal vivo; anche per sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo la drammatica situazione dei lavoratori dello spettacolo, quali noi siamo.
 
Lo spettacolo Sei attori in cerca di teatro (aperto), risultato di un work-in-progress sulle improvvisazioni dei giovani attori, sotto la direzione di Sabina Barzilai, vuole essere un tributo per il Centenario Pirandelliano: “…la fatidica sera di quel lontano maggio 1921, in occasione della prima rappresentazione dei Sei Personaggi…” ed è un libero adattamento da varie opere del drammaturgo agrigentino, tra cui quelle più squisitamente metateatrali: Sei personaggi in cerca d’autore, Questa sera si recita a soggetto, Ciascuno a suo modo.
 
Le restrizioni governative non hanno permesso di accogliere tutte le prenotazioni, ringraziamo tutti coloro che non hanno potuto partecipare in presenza allo spettacolo e ricordiamo che il video è visionabile sulla pagina YouTube del Comune di Marino e sulla pagina Facebook della Sala Teatro Vittoria.
 
Di seguito i link:
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