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La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LA POLITICA SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APOLITICO 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APOLITICI ed ASCOLTATORI della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione politica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.
 

BONUS CULTURA PER I NATI NEL 2002

BONUS CULTURA PER I NATI NEL 2002 Copertina Nazionali (493)
Antonio Calcagni

COME RICHIEDERLO
 
E’ stata rinnovata “18 App”: l’iniziativa finalizzata a promuovere la cultura fra i giovani diciottenni, che siano in possesso di: un documento di riconoscimento in corso di validità; tessera sanitaria; e-mail e numero di telefono personali.
 
Documenti necessari per il rilascio dello Spid, ottenibile gratuitamente, attraverso semplici adempimenti ed in tempi brevi, presso gli uffici postali e comunali
 
Una volta acquisito lo Spid, con decorrenza 1° aprile e fino al 31 agosto 2021, è possibile richiedere il Bonus, registrandosi sul sito www.18app.italia.it .
 
Trattasi di un Bonus dell’importo di 500 euro, spendibile entro il 28 febbraio 2022, destinato all’acquisto di: libri, musica, cinema, teatro, danza, musei, monumenti e parchi archeologici, eventi culturali, corsi di musica, teatro o lingua straniera, prodotti dell’editoria audiovisiva e, da quest’anno, in abbonamenti e quotidiani anche in formato digitali.
 
Destinazione sulla quale il Ministero della Cultura, in collaborazione con la Guardia di Finanza, provvederà a vigilare affinchè venga rispettata.
 
Considerato l’attuale periodo di crisi economica, l’età e le esigenze dei destinatari (deducibili dall’entità e dal genere di opzioni effettuate nel corso della prima edizione del Bonus, secondo le quali delle somme erogate l’83 % sono state spese per l’acquisto di libri, il 14 % per concerti e musica ed il 3 % per le altre voci di spesa indicate), si ritiene trattasi di una propizia occasione da non trascurare, per evitare, come statisticamente provato per altre tipologie di Bonus, che buona parte delle somme stanziate, rimangano, sorprendengtemente, non utilizzate.

Lavoro: il 44% delle donne non sono appagate dalle opportunità di carriera

Lavoro: il 44% delle donne non sono appagate dalle opportunità di carriera Copertina Nazionali (839)
Eleonora Persichetti

 
 
Lavoro e Gender Gap: l’insoddisfazione dell’universo femminile è il punto di partenza per una felicità equa nel mondo del lavoro
 
Dai primi dati dell’Osservatorio sulla Felicità emerge che le donne si sentano meno felici sul lavoro rispetto agli uomini, sensazione confermata dal 41% che si dichiara insoddisfatta del proprio compenso e l’insoddisfazione derivata dalle opportunità di sviluppo di carriera è per le donne maggiore di 9 punti percentuali rispetto agli uomini (35%).
 
 
 
L’Associazione “Ricerca Felicità” prosegue con l’analisi dello stato di felicità e benessere dei lavoratori italiani rilasciando ulteriori dati che toccano le differenze tra uomini e donne nel mondo del lavoro. I fattori indagati riguardano la soddisfazione sul compenso e sulle opportunità lavorative e le donne risultano meno soddisfatte rispetto agli uomini: il 41% risale all’insoddisfazione del compenso, contro il 28% degli uomini, mentre l’insoddisfazione derivata dalle opportunità di sviluppo di carriera per le donne risale al 44% contro il 35% degli uomini.
 
“I dati raccolti non hanno la pretesa di voler fornire delle risposte, si tratta di un punto di partenza su cui noi tutti siamo chiamati a riflettere. Il nostro obiettivo è quello di captare i segnali provenienti dal mondo del lavoro, affinché si possano trovare degli strumenti utili per il raggiungimento di un benessere collettivo. Non sappiamo con assoluta certezza perché il 41% delle donne non siano soddisfatte del proprio compenso e il 44% non siano appagate dalle proprie opportunità di sviluppo di carriera sul lavoro, ma supponiamo possa esistere nella donna un certo grado di difficoltà nell’esprimere il proprio disagio in ambito lavorativo, e in questa ricerca penso abbiano voluto farlo presente” osserva Elisabetta Dallavalle, Presidente dell’Associazione Ricerca Felicità.
 
Tra gli altri elementi indagati, come il rispetto e il riconoscimento dei propri meriti, le differenze dimostrano che il divario tra uomo e donna è minore. Infatti, alla domanda “mi trattano con rispetto, senza discriminazione” le donne che hanno risposto in modo negativo risalgono al 14%, mentre per gli uomini si tratta solo del 10%, e alla domanda “riconoscono sempre i miei meriti” le donne che hanno risposto in modo negativo risalgono al 31%, contro il 28% degli uomini.
 
Tuttavia, “l’11,9% dei rispondenti ha dichiarato che in ambito lavorativo l’affermazione “mi aiuta a capire me stesso” sia assolutamente falsa, così come il 12,2% crede che l’affermazione “l’ambiente mi fa sentire compreso” non sia veritiera. Sebbene si tratti di una ristretta minoranza, non vanno sottovalutati questi indizi, poiché anche all’interno di questi piccoli sintomi di malessere si possono indagare e comprendere le differenze di genere” afferma Sandro Formica, VicePresidente e Direttore scientifico dell’Associazione Ricerca Felicità.
 
Per quanto riguarda la dimensione di felicità in generale emerge che, quando uomini e donne sono stimolati a confrontarsi, si dichiarano un po’ più felici rispetto alle altre persone che conoscono. Complessivamente, il campione interrogato ritiene che gli altri li vedano più felici di quanto loro stessi non si sentano. Questa sensazione è più evidente per le donne rispetto agli uomini: la differenza fra chi dice di apparire agli altri molto felice (39% per le donne e 36% per gli uomini) rispetto a sentirsi veramente così (26% per le donne e 31% per gli uomini) è di circa 13 punti percentuali.
 
“Questa discrepanza crediamo sia stata accentuata dalla pandemia, che sembra aver colpito più duramente le donne: alla dimensione dell’home working - non riusciamo a definirlo smart-working visto che è privo della componente “smart” e “agile” - si sono aggiunti i costanti impegni familiari, appesantendo i carichi di lavoro. Ciononostante, pensiamo che questa diversità tra uomini e donne emersa dai dati, possa essere appianata con una relazione generativa all’interno dell’azienda: assiduo ascolto attivo, per realizzare dei percorsi in cui non ci si senta giudicati, ma ci si possa esprimere liberamente, dichiarando i propri bisogni, mostrando i propri talenti e creando un rapporto autentico con i leader, con i colleghi e con l’ambiente che ci circonda” commenta Elga Corricelli co-founder dell’Associazione Ricerca Felicità.
 
La survey ha coinvolto 1.314 persone, suddivise tra lavoratori dipendenti (72,3%) e liberi professionisti (27,7%), suddivisi per sesso con una media ponderata di 42.3% di donne e il 57,7% di uomini, appartenenti alle 4 generazioni (Baby Boomers, Generazione X, Millennials, Generazione Z) in rappresentanza della popolazione italiana attiva nel mondo del lavoro.

Apre la Casa dei Servizi di Via Morosini

Apre la Casa dei Servizi di Via Morosini Copertina S. Maria delle Mole (3.494)
Antonio Calcagni

 
Con l’inaugurazione, prevista per domani, martedì 30 marzo 2021, apre la Casa dei Servizi comunali di via Morosini.
 
Un giorno atteso a lungo, da quel lontano 2015 quando, con una scellerata decisione dell’allora amministrazione Comunale, si decise di scippare, ad una cittadina in forte crescita demografica, la propria delegazione.
 
Una scelta che, nella versione ufficiale, doveva servire a ridurre i costi di affitto, anche se le reali motivazioni rimangono ancora un mistero tutto da chiarire.
 
La palazzina in questione, è bene ricordare, diventerà di proprietà comunale, in quanto frutto di un atto d’obbligo stipulato diversi anni or sono tra il Comune e la società costruttrice Cristina.
 
Stop quindi, almeno in questo caso, ad affitti a carico del Comune a suon di molte decine di migliaia di euro distribuiti qua e là.
 
Un sistema, quello degli atti d’obbligo che, vista l’enormità delle licenze edilizie concesse in questi ultimi decenni, avrebbe permesso di sopperire alle ataviche carenze di strutture pubbliche nel territorio delle ex Circoscrizioni II e III.
 
Ci auguriamo quindi che questo diventi un esempio da utilizzare molto più frequentemente.
 
Parlando dell’ubicazioni di questa nuova Casa dei Servizi, qualcuno, in un primo momento, potrebbe obiettare di come la palazzina si trovi incastonata tra le case in una strada stretta, che parte da via S.Pellico e con una forte carenza di posti auto.
 
Un’impressione che viene del tutto dissipata se proviamo a vedere la questione da un altro punto di vista.
Con la definitiva apertura di via Morosini, infatti, questa strada, sboccherà direttamente in via Mameli, e questo cambia completamente gli scenari.
 
Pensando di percorrere, in auto, via Mameli, infatti, già su questa strada, in corrispondenza dei suddetti uffici sono presenti numerosi parcheggi, stessa cosa succede quando imboccheremo il nuovo tratto di via Morosini direzione via S. Pellico, una strada molto più larga dell’altra parte e che quindi permetterà sia il transito sia il parcheggio.
 
Stessa cosa vale anche per tutto il percorso della strada che da via Morosini porta in via U. Bassi.
 
Un numero di parcheggi che è stato da noi quantificato in oltre 80 unità, con una percentuale di occupazione che durante le mattine/primo pomeriggio, dei giorni feriali, non supera il 40%, questo vuol dire che durante gli orari di apertura degli Uffici avremo a disposizione, nell’arco di appena 150 metri, almeno 45 posti auto disponibili.
 
Senza parlare del fatto che vista la sua centralità, gli uffici potranno essere comodamente raggiunti a piedi dalla gran parte dei Cittadini di Santa Maria.
 
Il rientro della Casa dei Servizi a Santa Maria è da considerarsi, quindi, un grande risultato sotto ogni punto di vista, ottenuto anche grazie ai circa 2.000 cittadini che hanno firmato la nostra petizione, ma soprattutto grazie alla sensibilità di questa Amministrazione comunale che in occasione della consegna ufficiale delle firme prese con noi quest’impegno.
 
Un grazie sincero e nient’affatto convenzionale dal Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, un Comitato che si limita ad esprimere il proprio giudizio solo e soltanto in base ai risultati ottenuti, mai inquinati dalla simpatia per questa o quella parte politica, e per questo, forse, più apprezzabile.

LA NUOVA ETICHETTA ENERGETICA EUROPEA

LA NUOVA ETICHETTA ENERGETICA EUROPEA Copertina Nazionali (770)
Domenico Brancato

DAL PRIMO MARZO E’ ENTRATA IN VIGORE LA NUOVA ETICHETTA ENERGETICA EUROPEA
 
L’etichetta energetica è uno strumento, esistente dal 1992, che fornisce una chiara indicazione sull’efficienza energetica di un prodotto e si prefigge di consentire ai consumatori di compiere delle scelte più oculate, sia dal punto di vista economico che ambientale ed, al tempo stesso, di stimolare l’industria a sviluppare prodotti che consumino sempre meno energia.
 
Il sistema attualmente in uso si basa su 10 classi energetiche, che vanno da A+++ alla G. Nel corso degli anni l’indicazione è divenuta meno chiara ed efficace, per cui, al fine di rendere più semplice ed agevole la comparazione dei prodotti, si è resa necessaria l’introduzione di un nuovo sistema di classificazione che va dalla A: Classe più efficiente, di colore verde scuro, a G: Classe meno efficiente, di colore rosso. Questo “riscalaggio” (posizionamento a livello inferiore di efficienza) comporterà anche una migliore differenziazione fra i prodotti che, con l’attuale classificazione, compaiono tutti nelle stesse categorie.
 
Ciò significa, ad esempio, che un frigorifero che attualmente ha un’etichetta A+++ potrebbe rientrare nella categoria C (vedi Figura 1), anche se presenta le stesse caratteristiche di efficienza energetica di prima. Conseguentemente, nella nuova Etichetta, secondo i nuovi parametri, pochissimi elettrodomestici disporranno dei previsti requisiti di elevata efficienza per l’attribuzione della Classe A, e solo pochi troveranno rispondenza di caratteristiche per l’inserimento nelle Classi B e C. Allo scopo di incentivare la ricerca e l’invenzione per la realizzazione di prodotti più efficienti, dal punto di vista del risparmio energetico e della compatibilità ambientale.
 
A tal proposito, la recente normativa dispone che: dal 1° novembre 2020 tutti i prodotti devono essere provvisti sia della nuova che della vecchia etichetta (vedi Figura n° 1); dal 1° marzo 2021 la nuova etichetta è obbligatoria per lavastoviglie, lavatrici, asciugatrici, frigoriferi, congelatori, cantinette vino (frigoriferi adatti alla conservazione del vino), TV e monitor; dall’1 Settembre 2021 diventerà obbligatoria anche per tutte le fonti di illuminazione (luci a LED); e che i vecchi modelli potranno avere ancora la vecchia etichetta fino al 30 novembre 2021, mentre sarà rigorosamente vietato vendere elettrodomestici con la vecchia Etichetta dal 1° dicembre 2021.
 
La nuova Etichetta, inoltre, si distingue dalla precedente per le seguenti caratteristiche:
 
  • L’aggiunta del Codice QR, posizionato in alto a destra, che consente ai consumatori di ottenere informazioni più dettagliate sull’elettrodomestico, contenute nel database europeo delle etichette energetiche (EPREL), semplicemente effettuando la scansione con il proprio smartphone;
  • Una nuova scala energetica: da A a G, senza le Classi “+”;
  • Il consumo energetico specifico per ogni prodotto: annuo per i frigoriferi; 100 cicli per le lavastoviglie e le asciugatrici; e 1000 ore di utilizzo per lampadine e schermi;
  • Presenza di pittogrammi (icone che mostrano, a seconda dell’elettrodomestico , informazioni sulla sua: capacità, dimensione, consumo di menergia in kWh, livello emissione di rumore in Db–decibel-, consumo di acqua e durata del progframma, come evidenziato nella Riproduzione n° 2) finalizzati a fornire informazioni visive utili ai consumatori.
 
In definitiva, attraverso l’introduzione delle Etichette energetiche, l’Unione Europea persegue la finalità di promuovere una permanente programmazione di sviluppo innovativo dell’industria dedita alla produzione dei più comuni apparecchi elettrici, attraverso l’adozione di un “riscalaggio” periodico di 10 anni delle Classi di efficienza. In riferimento al tempo previsto affinchè una significativa percentuale di modelli possa raggiungere livelli di efficienza tali da essere inseriti nelle Classi più elevate.

Appia Antica, qualcosa, forse, si muove.

Appia Antica, qualcosa, forse, si muove. Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:3) (2.377)
Antonio Calcagni

 
Il nostro Comitato di Quartiere, stanco di vedere il nostro tratto dell’Appia Antica, ma anche quello di competenza del Comune di Ciampino ridotti in pessime condizioni, in data 15-02-21 ha inviato una lettera di esortazione ad intervenire, al parco Archeologico dell’Appia Antica, al Parco Regionale dell’Appia Antica, ed ai sindaci di Ciampino e Marino. Vedi Link
 
La risposta non si è fatta attendere, ed è stata la dottoressa Alma Rossi, Direttore del parco Regionale a prendere l’iniziativa, invitandoci ad un incontro, per fare il punto della situazione, aperto anche ai: rappresentanti dei suddetti Comuni,  ed ai responsabili di Legambiente, sezione Appia Sud “ Il Riccio”, gestori dell’area.
 
Lunedì scorso, quindi, dopo una falsa partenza, presso il costruendo punto informazioni turistiche di Via della Repubblica, si è svolto l'incontro, che ha visto la presenza della Dottoressa Alma Rossi e del dirigente Andrea Buzi, rispettivamente: direttore e dirigente del parco Regionale dell’Appia Antica, dell’Assessore Tammaro per il Comune di Marino, dell’Archeologo Marco Cavacchioli in rappresentanza della sezione Legambiente, e di Claudia Benvenuti, Gianni Morelli e Antonio Calcagni, in rappresentanza del nostro Comitato di Quartiere.
 
Assenti: l’Assessore Roberto D’Ottavio del Comune di Ciampino, con cui comunque avevamo avuto un precedente incontro e l’Architetto, Simone Quilici, Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica , che è stato messo al corrente di tutto.
 
La nostra linea, sostenuta dal rappresentante di Legambiente, è stata quella di ribadire con forza la necessità che, anche il nostro tratto di strada riceva le necessarie attenzioni, così come succede già per quello che ricade nel territorio della Capitale.
 
La dottoressa Alma Rossi, ha condiviso con noi le attuali problematiche ed insieme all'assessore Tammaro hanno preso l’impegno ad adoperarsi affinché si arrivi nel più breve tempo possibile, alla firma, del protocollo d’intesa da parte del parco Archeologico, già a suo tempo stilato e firmato dal parco Regionale.
 
Strumento indispensabile al fine di agganciare anche il nostro tratto di Appia Antica al programma di manutenzione.
 
Fiduciosi che qualcosa di positivo possa venir fuori,da questo incontro, e ribadendo la nostra vicinanza agli amici di Legambiente, vi lascio all’appello di Claudia Benvenuti, sull’argomento.
 
Appia Antica: fortuna e privilegio di vivere in quest’area
 
Riuscire a comprendere la grandezza culturale di quello che il nostro territorio spontaneamente ci consegna è un dovere civico ed è giusto valorizzarlo per goderne della bellezza.
 
Abbiamo la fortuna di avere L’Associazioni Legambiente con la sua sezione locale Appia Sud “Il Riccio” magistralmente guidata da figure che si adoperano per la promozione del sito a titolo completamente gratuito, non solo con il supporto prezioso dei volontari ma con quello tecnico specializzato altamente preparato della figura del Dott. Cavacchioli.
 
Non è ammissibile perdere un’occasione così importante per i cittadini di godere di uno spazio verde e allo stesso tempo avere la possibilità di conoscere con esattezza ciò che accadeva nel passato sulla stessa terra che ora occupiamo, spesso in malo modo.
 
Il nostro Comune, che in molte occasioni si è dimostrato sensibile e promotore della cultura di alto livello è chiamato ancora una volta a porre lo sguardo su questo percorso materiale e temporale che fa parte del territorio sotto la cura dell’Amministrazione.
 
Aprire il più velocemente possibile il punto informativo permetterebbe di attivare molteplici iniziative turistiche, con una risonanza non sottovalutabile per l’economia locale; dare la possibilità agli studenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di visitare il sito in un area sicura e disciplinata costantemente, accogliere anche il turismo scolastico fuori Comune, per gli studenti del vicino Liceo Artistico di Ciampino toccare con mano e sentirsi appartenere ad un territorio storico così importante per loro oggetto di studio.
 
Ciò che non bisogna trascurare è che la cittadinanza, tutta, percepisca la fortuna e il privilegio di vivere in questa zona, diffondere la conoscenza dei luoghi e dei fatti che hanno segnato il percorso evolutivo della nostra civiltà è un impegno che ognuno di noi cittadini deve assumersi secondo le proprie capacità e disponibilità.
 
 
 
Claudia Benvenuti, Segretaria del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole
 
 
Antonio Calcagni, Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole

Dopo la pandemia solo il 6% delle imprese tornerà alle condizioni di prima

Dopo la pandemia solo il 6% delle imprese tornerà alle condizioni di prima Copertina Nazionali (720)
Eleonora Persichetti

 
 
Dopo la pandemia solo il 6% delle imprese tornerà alle condizioni di prima, cioè senza smart working. Digitalizzazione prioritaria per il 67%
 
Le difficoltà che le aziende vivono sulla propria pelle e le preoccupazioni per la crisi economica non spengono la voglia di guardare avanti delle imprese italiane, in particolare per quanto riguarda l’innovazione in ambito HR. Innovazione che, anzi, viene riconosciuta come sempre più necessaria: il 67% delle imprese mette la digitalizzazione in cima alla lista delle priorità e il 60% indica nello smart working l’iniziativa più urgente su cui investire per quanto riguarda la gestione delle risorse umane. Dopo averlo sperimentato in modo forzato durante l’emergenza, infatti, solo il 6% delle imprese dichiara di voler tornare alle condizioni preesistenti senza smart working.
 
Sono questi i risultati della terza edizione della survey “Future of Work 2020” rivolta alle direzioni del personale delle grandi aziende italiane, presentata nel corso di HR Business Summit e realizzata da Osservatorio Imprese Lavoro Inaz e-Business International.
 
«In tutti i cambiamenti che hanno travolto le imprese quest’anno, si è confermata la centralità del fattore umano – fa notare Linda Gilli, presidente e AD di Inaz –. La ricerca fotografa indubbiamente una situazione in divenire, in cui emergono tendenze a volte contraddittorie, ma una cosa è molto chiara: le esperienze fatte nel 2020 lasceranno una traccia profonda, su tutte il lavoro a distanza. Per trasformare quest’ultimo in vero smart working occorre da un lato proseguire sulla strada della digitalizzazione, ma dall’altro non bisogna mai perdere di vista il ruolo dell’azienda come luogo di socialità e aggregazione».
Innovare i modelli di organizzazione del lavoro è indicato dal 69% delle aziende come l’obiettivo prioritario in ambito HR di qui a tre anni, con un aumento di 5 punti percentuali rispetto al 2019. Fra le competenze su cui la funzione HR sente di dover migliorare, spiccano formazione e sviluppo di nuove competenze (55% delle risposte, +10% rispetto allo scorso anno).
Una serie di domande introdotta in quest’ultima edizione della ricerca mira invece a indagare come gli effetti della pandemia stiano modificando le prospettive future dell’organizzazione del lavoro. Emerge quindi che, per quanto riguarda il lavoro a distanza, il 78% delle aziende dichiara che l’esperienza è stata positiva durante l’emergenza, ma necessita di una progettualità; il 56% dei Direttori HR evidenzia l’aumento di motivazione e senso di responsabilità dei collaboratori.
Per quanto riguarda le prospettive concrete per il futuro sempre nell’ambito dello smart working, poco meno di due aziende su tre modificheranno il modus operandi precedente, o implementando in modo sistematico lo smart working (43%) o incrementando le pratiche di smart working già in atto (18%). Tra le rimanenti solo il 6% tornerà alle condizioni preesistenti senza smart working, il 3% confermerà le policy di smart working già consolidate e il 31% dichiara di trovarsi ancora dentro il processo decisionale su possibili cambiamenti.
 
Nel dettaglio, per quanto riguarda il mix tra lavoro in sede e lavoro a distanza su base settimanale, per il 35% delle aziende interpellate il lavoro delocalizzato sarà, in proporzioni diverse, comunque prevalente rispetto al lavoro in sede. Il 39% delle aziende prevede invece più prudentemente due giorni su cinque di smart working. Un altro 13% infine si sta orientando per un solo giorno di erogazione della prestazione lavorativa in luogo diverso dalla sede dell’azienda.
 
Quanto alle criticità dello smart working, l’aspetto su cui si sono maggiormente concentrate le risposte (1 su 5) è quello della leadership, seguita dal rischio di una diminuzione non tanto delle performance, quanto del senso di appartenenza dei collaboratori (18% delle risposte).
 
«Ogni rivoluzione, e questo cambiamento globale che abbiamo di fronte lo è, presenta insidie ma anche opportunità – conclude Linda Gilli –. Le direzioni HR sono chiamate oggi a ridefinire strumenti e modelli in modo che persone e imprese possano trarre vantaggi dal difficile periodo che stiamo vivendo».
 
La ricerca completa è scaricabile al link:
scarica report

Uomini che odiano ... gli alberi

Uomini che odiano ... gli alberi Copertina S. Maria delle Mole (1.671)
Antonio Calcagni

 
Oggi, 17 marzo, questo Comitato ha inviato al Sindaco, all’Assessore all’Ambiente ed al Comandante della Polizia Municipale, una lettera denuncia per segnalare l’improvvisa morte di alcuni alberi piantati recentemente nel parco Lupini.
 
Lettera che potete trovare su questo stesso Sito, alla voce Protocollo nel menù oppure scaricandola direttamente da QUI.
 
Saranno ora le Autorità competenti a stabilire se, questa improvvisa morte, sia naturale oppure l’atto di uno squilibrato.
 
Ipotesi nient’affatto peregrina, visto che l’erba intorno ai suddetti alberi risulta misteriosamente secca.
 

A scuola in sicurezza e senza sosta selvaggia

A scuola in sicurezza e senza sosta selvaggia Copertina S. Maria delle Mole (806)
Eleonora Persichetti

Riceviamo e pubblichiamo
 
 
 
Cara Redazione,
 
vi scrivo per parlarvi della situazione parcheggi della scuola Verdi di S. Maria delle Mole, in via Maroncelli. La mattina accompagnare i bambini a scuola con la macchina è diventata un’impresa difficilissima. La situazione è davvero sfuggita di mano. Ricordiamoci che poi la strada per andare a scuola è più che trafficata la mattina.
 
È una corsa ad ostacoli e anche se c’è la Polizia locale che vigila, il problema di dove parcheggiare l’auto per scendere ed accompagnare i propri figli a scuola, rimane.
Su quella via è impossibile trovare posto e ci sono divieti, auto che sostano tutto il giorno, pochissimo spazio: ma come facciamo se i nostri figli sono piccoli e non possono andare a scuola da soli? I vigili sono prontissimi a fare le multe, senza esitazione, ma forse andrebbe trovata una soluzione diversa.
Perché non fare un piano della viabilità? Non dico tanto una zona ZTL riservata agli orari di entrata e di uscita delle scuole perché sarebbe un problema per chiunque transita su quella strada, però almeno aprire il cancello della scuola e consentire a noi genitori di fermarci temporaneamente lì per far scendere i bambini. Perché questo lì si può fare veramente, sarebbe comodo per tutti aprirlo. E non serve solo a noi, ma anche a tutti i bambini disabili che devono entrare a scuola e hanno bisogno di avvicinarsi il più possibile.
 
Spesso, credetemi, ci sono scene terribili davanti alla scuola: mamme che gridano e si arrabbiano con i vigili, bambini che piangono e vigili che fanno multe a tutto spiano. E poi i vigili sono scortesi, abusano del loro potere, rispondono male alla gente. Stamattina i vigili mi hanno fatto un verbale di SIT per aver detto ad alta voce che mi ero stufata della situazione. Io sono molto arrabbiata per tutto questo.
 
Ma ci rendiamo conto che la situazione è insostenibile?
Davvero pensiamo che basta un agente della Polizia locale a risolvere il problema, facendo una multa?
Serve un piano viabilità o, senza aspettare troppo, come dicevo prima, basta aprire i cancelli della scuola e anche il problema sosta selvaggia o ingorghi è risolto.
 
Spero che questa mia lettera sia letta dalle autorità competenti e possa servire, a nome di tanti genitori, a risolvere, una volta per tutte, questa incresciosa situazione.
 
Barbara
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