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La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LA POLITICA SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di; Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APOLITICO 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APOLITICI ed ASCOLTATORI della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione politica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.
 

Matteo Grande è Campione Italiano di Bike Trial

Matteo Grande è Campione Italiano di Bike Trial Copertina Marino (825)
Eleonora Persichetti

Matteo Grande, giovane atleta di Marino, è campione nazionale di Bike Trial
 
La scorsa domenica, 26 settembre 2021, ad Alpette, in provincia di Torino, si è concluso il campionato nazionale di Bike Trial. Matteo Grande, atleta di Marino, classe 2012, tesserato per il Crescenzi Trial Team di Rieti, ha conquistato la maglia tricolore nella categoria under 10.
 
A soli 9 anni, reduce dal prezioso quarto posto ai Campionati Europei dello scorso mese in Spagna, il piccolo Matteo ha saputo tenere testa ai suoi avversari sotto la pioggia battente ed il terreno fangoso. Nonostante la mancanza di strutture idonee sul territorio, Matteo riesce ad allenarsi tutti i giorni con determinazione e tenacia sognando di poter indossare, un giorno, la maglia iridata.
 
 
Link Instagram: matte_bike_trial

Appia Antica è patrimonio mondiale dell'umanità Unesco - Il 60esimo sito italiano

Appia Antica è patrimonio mondiale dell'umanità Unesco - Il 60esimo sito italiano Copertina S. Maria delle Mole (825)
Simone Quilici

La via Appia, per il suo prestigio, per il rispetto, si può dire quasi per la venerazione che di per sé suscitava, è sempre stata oggetto di particolare attenzione, sin dall’età antica. È questa sicuramente la ragione principale per cui, malgrado tutte le distruzioni e le devastazioni che si susseguirono nei secoli, è stata possibile la sopravvivenza di un numero ancora così elevato di testimonianze distribuite lungo il suo tracciato.
 
La centralità acquisita negli ultimi anni dal recupero dei tracciati antichi è testimoniata dall’interesse del Ministero della Cultura verso il tema. Nasce così il progetto Appia Regina Viarum, sulla scia dell’esperienza di Paolo Rumiz, che ha per obiettivo la valorizzazione dell’Appia Antica da Roma a Brindisi e che prevede una serie di interventi di potenziamento e sistemazione del tracciato e dei suoi monumenti, nelle quattro regioni attraversate dalla strada. Nell’ambito di questo finanziamento il Parco Archeologico dell’Appia Antica, fondato nel 2016 come istituto di livello nazionale dotato di speciale autonomia con compiti di museo e soprintendenza unica, è impegnato con uno specifico programma di sistemazione di una porzione di tracciato nel tratto di strada che dalla Campagna Romana raggiunge i Castelli Romani.
 
Per quanto riguarda il ruolo di coordinamento delle attività di valorizzazione lungo il tracciato da Roma a Brindisi, assegnato al Parco dal decreto istitutivo, l'apposito ufficio valorizzazione Roma-Brindisi istituito presso il Parco, nato per favorire il coordinamento delle attività degli istituti centrali e periferici del Ministero della Cultura e per fornire un supporto tecnico-scientifico agli enti locali e alle associazioni territoriali, potrà individuare alcuni obiettivi strategici comuni su cui intervenire, come la necessaria manutenzione e il restauro del tracciato, il miglioramento e lo sviluppo dell’itinerario e dei servizi connessi, l’organizzazione di sistemi di gestione finalizzati allo sviluppo dell’offerta culturale e turistica locale.
 
Oggi la tutela e valorizzazione ambientale della Regina Viarum nel suo intero tracciato da Roma a Brindisi deve essere garantita secondo criteri unitari e coerenti col territorio attraversato dalla strada. Da questo comune sentore è derivata una cospicua serie di proposte di istituzione di nuovi parchi relativi a singoli tratti dell'Appia. Al parco dell'Appia nella valle di Itri si sono aggiunte negli ultimi anni la proposta di un parco interregionale dell'Appia nel tratto laziale-campano e quella ancor più ambiziosa, ma sicuramente più corretta dal punto di vista scientifico, di un parco nazionale che riunifichi le competenze ambientali e culturali.
 
Il forte significato storico, culturale, paesaggistico della via Appia è oggetto dell’importante riconoscimento UNESCO che vede il coinvolgimento del Ministero a livello di coordinamento e la collaborazione delle Regioni e dei Comuni. Il risultato sarà un piano di gestione funzionale ed efficace che metterà a sistema le varie realtà locali e in cui il Parco Archeologico potrà certamente avere un ruolo significativo di raccordo, anche in funzione del rafforzamento delle comunità di patrimonio, che dovranno essere sempre più coinvolte in una gestione attiva e partecipata della Regina Viarum.
 
Simone Quilici, Direttore del parco Archeogico Appia Antica.

Prevenire e curare i frequenti infortuni sulla neve

Prevenire e curare i frequenti infortuni sulla neve Copertina Nazionali (824)
Eleonora Persichetti

SALUTE E SPORT INVERNALI: DAGLI ESPERTI IL DECALOGO PER PREVENIRE E CURARE I FREQUENTI INFORTUNI SULLA NEVE

 

Prestare attenzione alle condizioni atmosferiche, allenarsi per migliorare la condizione fisica e dotarsi delle giuste attrezzature. Sono questi alcuni dei consigli forniti dagli esperti per evitare spiacevoli infortuni legati agli sport invernali che ogni anno colpiscono oltre 30mila italiani. Tra le raccomandazioni c’è anche quella di affidarsi alle nuove tecnologie laser come Theal Therapy, utile a garantire guarigioni più rapide

 

Praticare attività sportiva tutto l’anno è molto utile per migliorare il benessere psicofisico, ma è proprio durante i mesi invernali che aumenta il rischio di infortuni a causa di una mancata preparazione atletica e inesperienza sul campo. Lo dimostra un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, secondo cui nel 2018 sono state 30mila le persone che hanno subito incidenti sulla neve, di cui 25mila hanno necessitato di primo soccorso e circa 1100 di ricovero in ospedale. Un trend negativo che ha coinvolto sia atleti professionisti sia personaggi famosi: da Arnold Schwarzenegger, che si ruppe il femore sugli sci, ad Angela Merkel che si fratturò il bacino, fino ad arrivare alla campionessa norvegese Ragnhild Mowinckel, costretta a saltare l’intera stagione a causa di un infortunio al ginocchio, e alla campionessa statunitense Lindsay Vohn, appena ritiratasi dalle competizioni anche a causa dei ripetuti infortuni. Ma quali sono le raccomandazioni per evitare tali infortuni e curarli al meglio? La prevenzione inizia a casa con un regime alimentare corretto, un periodo di allenamento e l’acquisto di attrezzature sportive sicure. Una volta scesi in pista è fondamentale osservare le condizioni meteo, fare stretching e rimanere idratati. Infine, in caso di infortuni, per ridurre i tempi di recupero gli esperti raccomandano l’utilizzo della laserterapia.

 

Proprio per questo è nata Theal Therapy, la terapia laser made in Italy di Mectronic che, sfruttando il mix perfetto di diverse lunghezze d’onda, adatta il trattamento in base a parametri fisiologici come età, dolore, fototipo e tipologia di tessuto. “Praticare sport invernali senza prima sottoporsi a un adeguato allenamento rende più frequenti il rischio di infortuni. La mia esperienza diretta m’insegna che chi pratica sci alpino tende ad essere maggiormente vittima di fratture agli arti inferiori, in primis al ginocchio, e di lesioni dei legamenti, come il crociato. Chi si dedica allo snowboard invece soffre più spesso di lesioni agli arti superiori come lussazione della spalla e frattura del polso – spiega il dott. Andrea Panzeri, Dirigente Medico presso l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano – Per questo l’ausilio di Theal Therapy, che più volte ho utilizzato nella mia clinica, diventa un valido alleato nella cura di questi infortuni grazie alla sua tecnologia laser che massimizza gli effetti terapeutici e riduce i tempi di recupero soprattutto in caso di patologie acuto-croniche. Il mio consiglio, in ogni caso, è sempre quello di seguire una corretta preparazione atletica e indossare attrezzature sportive consone alle attività da seguire, soprattutto per coloro che non sono sportivi professionisti ma decidono di sciare per hobby”.

 

Ma quali sono gli infortuni più frequenti sulla neve? Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità chi pratica sci alpino tende a essere maggiormente vittima di lesioni agli arti inferiori (53.4%), mentre sono più rare quelle agli arti superiori (16,3%); la zona del cranio e del viso infine viene coinvolta nel 13.4% dei casi. Coloro che si destreggiano sulla neve con lo snowboard, invece, sono più inclini a riportare una lesione agli arti superiori (44.5%), mentre gli arti inferiori risultano interessati in maniera più ridotta (23%). Sono le donne i soggetti più interessati dalle distorsioni (43%), mentre tra gli uomini le differenti tipologie di lesione sembrano ripartirsi in maniera più equilibrata: le ferite riguardano il 12% dei maschi e il 5.2% delle femmine, le lussazioni l’11.2% degli uomini e il 4% delle donne.

 

Ecco infine il vademecum degli esperti per prevenire e curare gli infortuni legati agli sport invernali:

 

1) SEGUIRE UN REGIME ALIMENTARE CORRETTO

Osservare un regime dietetico e salutare permette di affrontare al meglio sport invernali che richiedono un grande dispendio di energia.

 

2) EQUIPAGGIARSI CON ATTREZZATURE SICURE E IDONEE

Utilizzare strumenti certificati e della corretta misura, come sci, scarponi e casco, risulta fondamentale per evitare infortuni agli arti superiori e inferiori.

 

3) IDRATARSI PRIMA E DURANTE LE ATTIVITÀ SPORTIVE

Bere molta acqua prima di affrontare gli sport invernali permette di ristabilire l’equilibrio idrico del corpo.

 

4) OSSERVARE LE REGOLE DELLA PISTA

Rispettare i regolamenti e seguire i consigli di maestri esperti è molto importante: gli infortuni più comuni riguardano infatti i neofiti che si dedicano agli sport invernali per hobby.

 

5) PRESTARE ATTENZIONE ALLE CONDIZIONI ATMOSFERICHE

Fare attenzione ai repentini mutamenti del meteo, al rischio di valanghe e ai forti abbassamenti di temperatura prima di scendere in pista.

 

6) NON SCORDARSI DI FARE STRETCHING

Eseguire esercizi in grado di scaldare e allungare i muscoli consente di scongiurare stiramenti, strappi o semplici risentimenti.

 

7) AFFRONTARE UN PERIODO DI ALLENAMENTO FISICO

Per evitare spiacevoli infortuni è fondamentale effettuare un periodo di allenamento nei mesi precedenti alla stagione invernale, migliorando il proprio benessere psicofisico.

 

8) IN CASO D’INFORTUNIO UTILIZZARE LA LASERTERAPIA

L’ausilio del laser Theal Therapy si è rivelato estremamente utile nella cura e nel recupero in tempi più rapidi di patologie acuto-croniche.

NO alla discarica Falcognana

NO alla discarica Falcognana Copertina S. Maria delle Mole (823)
Eleonora Persichetti

 

Continua l’impegno di tutti: cittadini, comitati, amministratori. Uniti e forti per evitare il peggio, ovvero la discarica di Falcognana. Il pericolo sembrava sfangato e invece è dietro l’angolo! Non bisogna abbassare la guardia.

 

Vi segnaliamo un importante appuntamento: oggi, sabato 21 dicembre, alle ore 11:00 davanti al nuovo Santuario del Divino Amore. Ci sarà il comitato promotore Santa Maria delle Mole “No discarica Falcognana” e tutti sono invitati a prendervi parte.

 

“Non conosce stop la nostra battaglia di civiltà per dire “no” a qualsiasi ipotesi di discarica dei rifiuti romani in località Falcognana. Dopo i partecipatissimi presidi, organizzati a Santa Maria delle Mole e in via Ardeatina chilometro 14, sabato 21 dicembre saremo chiamati a presenziare ad un altro importante sit-in, insieme a cittadini e comitati del IX Municipio, presso il nuovo Santuario del Divino Amore, a partire dalle ore 11. Si tratta di una iniziativa di fondamentale importanza per esprimere dissenso sulla scelta di collocare ulteriori discariche nel 9 municipio e per difendere il diritto alla Salute e all’Ambiente. Una iniziativa, ci teniamo a sottolinearlo, senza colori politici o ideologici, che ci dovrà vedere uno accanto all’altro a difesa del nostro territorio. Noi ci saremo, serve anche la vostra presenza”.

Così, in una nota, il membro del comitato promotore Santa Maria delle Mole “No Discarica Falcognana”, Sergio Ambrogiani.

 

Voucher lavoro: cosa cambia con il decreto dignità

Voucher lavoro: cosa cambia con il decreto dignità Copertina Nazionali (823)
Domenico Brancato

La circolare n° 107 del 5 Luglio 2017 dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale fornisce le indicazioni operative relative alla nuova disciplina per le prestazioni di lavoro occasionale, introdotto dall’articolo 54-bis  del Decreto legge 24 Aprile 2017, n° 50, convertito dalla Legge n° 96 del 21 Giugno 2017.

Intendendo per lavoro occasionale una prestazione professionale fornita da persone che desiderano avviare un’attività lavorativa  in modo sporadico e saltuario.

Trattasi di un contratto mediante il quale l’utilizzatore  può acquisire prestazioni di lavoro occasionali o saltuarie di ridotta entità.

La gestione informativa e finanziaria delle prestazioni di lavoro occasionale è stata affidata all’INPS,  che provvede a gestire i versamenti effettuati dai datori di lavoro ed eroga i compensi ai lavoratori.

I buoni lavoro potranno essere utilizzati dalle imprese agricole, dalle strutture turistiche o alberghiere o ricettive (di accoglienza e ospitalità).

In particolare, imprese agricole, strutture alberghiere o ricettive operanti nel settore del turismo, nonché gli enti locali, potranno utilizzare i Voucher come mezzo di retribuzione per under 25, disoccupati, pensionati, percettori del reddito di inclusione - REI – (Provvedimento, a livello nazionale, di contrasto alla povertà, comprendente un beneficio economico ed un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa) o di altre forme di sostegno al reddito.

Successivamente all’abrogazione del sistema dei Voucher in precedenza utilizzato, per la retribuzione di questa formula lavorativa, sono stati introdotti i seguenti due nuovi strumenti:

  • Il Libretto Famiglia (LF) adottabile solo da utilizzatori (datori di lavoro che decidono di acquistare prestazioni di lavoro occasionale fornito da lavoratori definiti prestatori)  che possono utilizzarlo  per acquisire prestazioni professionali inerenti: - lavori domestici, incluse attività di giardinaggio, pulizia o manutenzione; - l’assistenza domiciliare per bambini, anziani, persone ammalate e disabili; - e l’insegnamento privato supplementare.

Esso è destinato a persone fisiche, che non esercitano attività professionali o d’impresa e non devono avere in corso o avere avuto, nei 6 mesi precedenti, rapporti di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e collaborativa con i prestatori.

Ed  è composto da titoli di pagamento, dal valore nominale di  10 euro, per prestazioni di durata non superiore ad un’ora. Valore nominale che viene ripartito in euro:

  •  8,00 per il compenso de prestatore;
  • 1,65 per la contribuzione IVS ALLA Gestione separata INPS;
  • 0,25 per il premio assicurativo  INAIL;
  • 0,10 per il  finanziamento degli oneri di Gestione.

Il datore di lavoro, entro il terzo giorno del mese successivo allo svolgimento della prestazione lavorativa deve comunicare all’INPS: i dati identificativi del lavoratore; - il numero di titoli utilizzati per il pagamento; - il luogo di svolgimento della prestazione; - la durata e l’ambito di svolgimento della prestazione; - altre informazioni per la gestione del rapporto. 

Comunicazione  che,  successivamente,  verrà notificata, tramite  E-Mail o Sms al prestatore. L’INPS, a sua volta, entro il quindicesimo giorno del mese successivo allo svolgimento dell’attività lavorativa, provvede ad erogare il compenso previsto.

In caso di violazione dell’obbligo di comunicazione preventiva all’INPS delle prestazioni da effettuarsi, ovvero di uno dei divieti al ricorso al contratto di prestazione occasionale elencati nel  comma 14 dell’art. 54-bis, del D. L. N. 50/2017:

  • Utilizzatori che hanno alle proprie dipendenze più di 5 lavoratori a tempo indeterminato;
  • Imprese del settore agricolo,  salvo che per le attività lavorative rese dai soggetti di cui al comma 8  dell’art. 54-bis;
  • Imprese dell’edilizia e di settori affini;
  • Ambito dell’esecuzione di appalti di opere e servizi,

 si applica la sanzione Amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 500 ad euro 2.500, per ogni prestazione lavorativa giornaliera per la quale risulti accertata la violazione.

 

  • Il Contratto di Prestazioni Occasionali  (Cpo), al quale possono accedere professionisti, lavoratori autonomi, imprese, associazioni ed enti privati e le pubbliche Amministrazioni. Queste ultime possono usarlo solo per esigenze temporanee o eccezionali e per specifiche attività previste dalla legge. Anche in questo caso, gli utilizzatori non devono avere in corso o avere avuto rapporti di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa nel semestre precedente con i lavoratori.

Questa tipologia contrattuale non può essere utilizzata da:

  • Datori di lavoro che, nel corso dell’anno precedente, hanno occupato mediamente più di 5 lavoratori subordinati a tempo indeterminato;
  • Imprese del settore agricolo, eccetto che per le prestazioni fornite dai soggetti a rischio di esclusione sociale, non iscritti, per l’anno precedente, negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli;
  • Imprese edili operanti nel settore delle miniere, cave e torbiere e che esercitano l’attività di escavazione o di lavorazione di materiale lapideo (pietra da costruzione e  ornamentale);
  • Esecuzione di appalti di opere e servizi.

Le imprese agricole possono ricorrere al Cop soltanto per l’impiego di lavoratori comprese nelle seguenti categorie:

  • Titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità;
  • Studenti di età inferiore a 25 anni;
  • Disoccupati o persone che hanno la Dichiarazione di Immediata Disponibilità ( DID ) all’Azienda Nazionale Politiche Attive Lavoro ( ANPAL );
  • Percettori di prestazioni integrative del salario, di Reddito di Inclusione ( REI ) o di Sostegno per l’Inclusione Attiva ( SIA ) o di altre prestazioni di sostegno del reddito.

Il compenso giornaliero viene stabilito sulla base della retribuzione oraria delle prestazioni di natura subordinata individuata dal Contratto Collettivo Nazionale stipulato dalle Associazioni sindacali – CCNL – e,  comunque, non può essere inferiore al compenso previsto per 4 ore lavorative.

Le pubbliche Amministrazioni possono usare questo tipo di contratto solo nell’ambito delle seguenti attività:

  • Progetti sociali per specifiche categorie di soggetti in stato di povertà, di disabilità, di detenzione, di tossicodipendenza o di fruizione di ammortizzatori sociali;
  • Emergenze legate a calamità o eventi naturali improvvisi;
  • Attività di solidarietà, in collaborazione con altri enti pubblici e/o Associazioni di volontariato;
  • Organizzazioni di manifestazioni sociali, sportive, culturali o caritatevoli.

Per attivare il contratto l’utilizzatore, a differenza che per il Libretto di Famiglia,  deve  comunicare, attraverso il servizio online,  entro un’ora prima dell’inizio della prestazione i dati identificativi del prestatore.

Sia il Libretto di Famiglia che il Contratto di Prestazione Occasionale sono soggetti ai seguenti limiti economici, riferiti all’anno di svolgimento della prestazione e ai compensi percepiti dai prestatori, al netto di contributi, premi assicurativi e costi di gestione:

- un lavoratore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, non può percepire più di 5.000 euro l’anno (art. 54-bis, comma 1, lett. A), per prestazioni occasionali e non più di 2.500 euro (art. 54-bis, comma 1, lett. B) l’anno per quelle effettuate presso il medesimo datore di lavoro;

- il datore di lavoro,, che  può ricorrere a più prestazioni di lavoro occasionale e a diversi prestatori, dal canto suo, con riferimento alla totalità dei prestatori,  non può superare i 5.000 euro l’anno e i 2.500 euro per ogni prestatore.  

Nel caso di superamento del limite di 2.500 euro per ciascuna prestazione resa da un singolo  lavoratore in favore di altrettanto singolo utilizzatore, o della  durata della prestazione di 280 ore, nell’arco dello stesso anno, il rapporto si trasforma in un rapporto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato.

Il prestatore deve ricevere una retribuzione giornaliera non inferiore a 36 euro,  relativa al compenso previsto per 4 ore lavorative.  Ma anche se la paga oraria può essere concordata liberamente dalle parti,  non deve essere, salvo che per il settore agricolo, inferiore a 9 euro l’ora.

I lavoratori che forniscono le prestazioni occasionali hanno diritto, con oneri a carico degli utilizzatori,  all’assicurazione per invalidità, la vecchiaia e i superstiti (nel caso di morte dell’assicurato)  e a quella contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

E’, inoltre previsto dal comma 20 dell’art 54-bis,  come già menzionato, un limite di durata pari a 280 ore nell’arco dello stesso anno. Mentre per il settore agricolo, il suddetto limite,  è pari al rapporto tra il limite di importo dei compensi di 2.500 euro e la retribuzione individuata dal Contratto Collettivo Nazionale di lavoro – CCNL - stipulato dalla Associazioni sindacali, ai sensi del comma 16 del citato  art. 54-bis: euro 7,57 – 6,94 – 6,52,  rispettivamente per l’area: -1 (lavoratori in possesso di titolo o di specifiche conoscenze e capacità professionali che consentono lavori richiedenti specifica specializzazione) – 2 (lavoratori che svolgono compiti esecutivi variabili non complessi e non richiedenti conoscenze professionali) – 3 (lavoratori capaci di eseguire solo mansioni generiche e semplici), di appartenenza del lavoratore.

Inoltre, sarà possibile l’uso dei Voucher ad alberghi e strutture ricettive (di accoglienza ed ospitalità di lavoro)  che hanno alle proprie dipendenze fino ad 8 lavoratori a tempo indeterminato, a differenza delle Aziende agricole, per le quali resta il limite di 5 dipendenti.

Così pure risultano allungati i tempi di utilizzo rispetto agli attuali 3 giorni. Infatti,  il pagamento con l’introduzione del nuovo sistema potrà avvenire con riferimento ad un arco temporale non superiore a 10 giorni, tra la data d’inizio ed il monte ore complessivo presunto.

L’utilizzatore per potersi servire delle prestazioni di lavoro occasionale deve, preventivamente, alimentare il proprio portafoglio telematico, attraverso il versamento della provvista destinata a finanziare l’erogazione del compenso al prestatore, l’assolvimento degli oneri di assicurazione sociale ed i costi di gestione delle attività, avvalendosi delle seguenti modalità:

  • Versamento a mezzo modello F24 Elementi identificativi  (ELIDE) con l’indicazione dei dati identificativi dell’utilizzatore e di distinte causali di pagamento, a seconda che si tratti di Libretto Famiglia o di Contratto di Prestazione Occasionale. In particolare i versamenti vanno effettuati utilizzando la causale:
  •  “ LIFA “ Per il Libretto Famiglia;
  • “ CLOC “ per il Contratto di prestazione occasionale.
  • Le Pubbliche Amministrazioni , invece,  utilizzeranno il  modello F24EP.
  • Strumenti di pagamento elettronico con addebito in c/c ovvero su carte di credito/debito.

A seconda delle forme di pagamento, le somme sono utilizzabili per remunerare le prestazioni occasionali ed assolvere agli obblighi contributivi, di norma, entro 7 giorni dall’0perazione di versamento.

Per il Libretto Famiglia ogni versamento è pari a 10 euro o a multipli di 10.

Mentre, per  il Contratto di prestazioni occasionali, l’entità dei versamenti è stabilita dall’utilizzatore.

L’erogazione dei compensi ai prestatori , come in precedenza precisato, verrà pagato dall’INPS, entro il 15° giorno del mese successivo a quello di svolgimento della prestazione, tramite:

  • accredito delle somme sul conto corrente bancario indicato all’atto della registrazione;
  • o bonifico bancario domiciliato, con spese a carico del prestatore.

Poste Italiane trasmette al prestatore una comunicazione con la quale si rappresenta la disponibilità delle somme entro il 15 del mese, riscuotibili presso qualsiasi ufficio postale, previa esibizione di documento di identità e della medesima comunicazione.

Sia gli utilizzatori che i  prestatori devono preventivamente registrarsi al servizio dedicato alle prestazioni occasionali tramite una delle seguenti modalità:

  • online, attraverso il portale Web dell’INPS,  seguendo le indicazioni riportate nell’apposita  Guida Operativa;
  • avvalendosi dei servizi di Contact Center messi a disposizione dell’INPS.

All’atto della registrazione occorre disporre delle credenziali personali (PIN INPS, credenziali SPID) e  scegliere se accedere al Libretto Famiglia o al Contratto di Prestazione Occasionale.

A cura del Prof. Brancato

Dichiarazione dell’assessore Trinca a proposito di Esselunga

S. Maria delle Mole    (commenti:1) (822)
Eleonora Persichetti

COMUNICATO STAMPA

 

“La nostra Amministrazione ha a cuore la riqualificazione urbanistica ed architettonica di tutto il territorio di Marino.

 

Come criterio generale daremo impulso ad ogni iniziativa pubblica o privata che tenda a valorizzare il patrimonio esistente, evitando il consumo ulteriore di suolo agricolo o comunque libero.

 

In riferimento alla Esselunga, al momento non è stato definito ancora nulla, vi sono solo ipotesi al vaglio.

 

Allorquando verrà presentato il progetto di dettaglio che s'intenderà proporre ed una volta dimostrata ed analizzata l'utilità pubblica saremo lieti di rendere pubblici i particolari del progetto."




L’Assessore all’Urbanistica  del Comune di Marino

Andrea TRINCA

Perchè misuriamo le polveri sottili da inquinamento

Perchè misuriamo le polveri sottili da inquinamento  Copertina Marino (820)
Maria Gabriella Loni

 
Correlazioni significative tra le polveri sottili prodotte dall’inquinamento e diverse patologie, anche mortali: aritmie cardiache, attacchi di cuore, asma e bronchite. 
 
 
ll termine “polveri sottili” (particolato atmosferico) introduce già efficacemente il senso della loro pericolosità: queste polveri rivestono una grande importanza sia a livello ambientale, sia per la nostra salute: penetrano infatti con facilità nei polmoni, fino a raggiungere i vasi sanguigni e quindi raggiungono anche il cuore. Arriva ora uno studio continuativo pubblicato su The Lancet secondo il quale l’Italia fa registrare un altro record negativo europeo: siamo il primo Paese in Europa, e undicesimo nel mondo, per morti premature da esposizione alle polveri sottili Pm2.5.
Misurare il livello di questi inquinanti e rispettare i limiti di legge è fondamentale per tutti noi a lungo e a breve termine.
 
 
In particolare si definisce:
  • Particolato grossolano – particolato di dimensioni superiori ai 10 µm, in grado di penetrare nel tratto respiratorio sino alla laringe.
  • PM10 – particolato formato da particelle inferiori a 10 µm (cioè inferiori a un centesimo di millimetro, 6 volte più piccolo del diametro di un capello), è una polvere inalabile, ovvero in grado di penetrare nel tratto respiratorio superiore (naso e laringe).
  • Le particelle fra circa 5 e 2,5 µm si depositano prima dei bronchioli.
  • PM2,5 – particolato fine con diametro inferiore a 2,5 µm (un quarto di centesimo di millimetro, 30 volte piu piccolo del diametro di un capello), è una polvere toracica, cioè in grado di penetrare profondamente nei polmoni, specie durante la respirazione dalla bocca.
 
L’origine di questi aggregati sospesi nell'aria può essere anche naturale (es. polvere vulcanica), ma in realtà l'80-90% della frazione di PM2,5 dipende dalle emissioni attribuibili al traffico pesante e riscaldamento, la loro concentrazione è notevole sopratutto durante le stagioni autunno-inverno.
 
Fra i fattori antropici vi sono:
  • emissioni dei motori a combustione interna (autocarri, automobili, aeroplani, navi);
  • emissioni del riscaldamento domestico (in particolare stufe a gasolio, carbone e legna);
  • emissioni dell'industria, dei cementifici, dei cantieri, inceneritori e delle centrali termoelettriche ( carbone e gasolio);
  • emissioni da attività agricole;
  • fumo di tabacco.
 
Nel 2006 l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha riconosciuto la correlazione fra esposizione alle polveri fini e insorgenza di malattie cardiovascolari, mostrando come ad un aumento del PM10 di 10 µg/m3 corrisponda un incremento della mortalità giornaliera dello 0,5-1%; ha introdotto la misurazione del PM2,5 e ha abbassato tuttu i livelli di concentrazione massimi "consigliati”.
Nell'aprile 2008 l'Unione Europea ha adottato definitivamente una nuova direttiva (2008/50/EC) che detta limiti di qualità dell'aria. Tale direttiva è stata recepita dalla legislazione italiana con il D. Lgs 155/2010.
 
I limiti per la concentrazione delle PM10 nell'aria sono così stabiliti:
 
Valore Limite per la media annuale
40 µg/m³
Valore limite giornaliero (24-ore)
Numero massimo di superamenti consentiti in un anno civile
50 µg/m³
35 gg/anno
 
 
Per le PM2,5 il decreto non prevede dei limiti sulla concentrazione media giornaliera, come per le PM10, ma dal 2011 è scattato l'obbligo per monitoraggio di tali polveri, con l'obiettivo di raggiungere al 2015 un valore limite medio annuo fissato a 25 µg/m³
Lo studio su The Lancet, Countdown on Health and Climate Change, gia citato all’inizio di questo articolo, spiega come nel 2016 siamo stati registrati in Italia 45.600 decessi in età precoce. Una strage che possiamo paragonare ad altre cause di morte precoce per comprenderne la portata reale: gli incidenti stradali, nel 2018, hanno per esempio causato 3.334 vittime. Sempre troppi, ovviamente.
L’unica strada per chi ha già coscienza è premiare la politica che metta davvero al centro questi argomenti, senza rinunciare alla crescita ma legandola alle tecnologie pulite. Per chi non ha coscienza e conoscenza, ci stanno purtroppo pensando il clima e la stessa avidità umana.
 
Per quanto ci riguarda, da Marzo 2020, stiamo effettuando delle rilevazioni sulla qualità dell’aria di Santa Maria delle Mole. Per poter vedere e valutare i risultati di queste misurazioni è possibile accedere alla pagina Polveri Sottili, raggiungibile anche tramite menù sotto la voce “Servizi”
 

Chi fuma più protetto dal virus?

Chi fuma più protetto dal virus?  Copertina Nazionali    (commenti:2) (820)
Eleonora Persichetti

La LILT ammonisce: informazione infondata e pericolosa, ecco perché
 

Un’informazione “infondata e pericolosa”, questa la posizione della LILT – Lega Italiana per la lotta contro i Tumori rispetto a quanto ipotizza uno studio condotto da un ospedale parigino su 300 soggetti, secondo il quale la nicotina proteggerebbe dal Covid-19. “Le vie aeree e i polmoni sono il principale bersaglio del virus ed è quindi un dato di fatto che i fumatori abbiano maggiori possibilità di sviluppare forme più acute di Covid-19. Distinguiamo bene quindi la nicotina in quanto sostanza alcaloide, dall’atto del fumare” - ha detto il presidente della LILT Nazionale Francesco Schittulli - “ e come LILT, ci riserviamo di analizzare il suddetto studio, basato allo stato attuale sull’osservazione causa-effetto. Non deve ingannarci il dato che indica che solo il 4,3% dei ricoverati per Covid risulti essere un fumatore. Tant’è che la fascia anagrafica più colpita dal virus è quella degli over 65, ovvero quella di per sé già meno interessata dalla dipendenza da fumo che, come è noto, registra il picco di incidenza massimo tra i 25 e i 44 anni”.

Non risulta, infatti, evidenza scientifica che dimostri, allo stato attuale, effetti favorevoli della nicotina sulla infezione da Covid-19. Ne tanto meno sulla stessa relativa prognosi. Peraltro, trattandosi di una patologia che determina una sindrome respiratoria (polmonite) con coinvolgimento vascolare trombotico, i fumatori restano soggetti a maggior grave rischio.

Il fumo è la seconda causa di morte nel mondo” ricorda infine l’oncologo Schittulli “e proprio con l’avvicinarsi della Giornata Mondiale Senza Tabacco, il prossimo 31 maggio, non vorremmo mai che la paura per il virus che ci sta tenendo sotto scacco possa incoraggiare la dipendenza da fumo, causa, oltre che del cancro al polmone, anche di tante altre patologie gravi e pericolose per la nostra salute”.
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