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RIAPRE VIA DELLA FALCOGNANA

RIAPRE VIA DELLA FALCOGNANA Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:4) (841)
Antonio Calcagni

Il 19 agosto un'ordinanza dei Vigili del Fuoco che, dichiarando pericolanti i due pini posti rispettivamente, uno dentro il recinto della tenuta Tudini, ma adiacente alla strada e l'altro proprio al centro della carreggiata, qualche metro dopo il ponticello, intimava alla proprietà Tudini la chiusura immediata della suddetta strada.
 
Oggi finalmente, grazie alla sensibilità, anche nei nostri confronti, dimostrata della proprietà Tudini, partiranno i lavori di demolizione dei 2 pini, con conseguente riapertura della suddetta strada.
 
Si completa così un periodo particolarmente difficile, sia per i cittadini di Santa Maria delle Mole, ma anche per i residenti del Consorzio La Giostra, e per tutti i Frontisti di quella strada.
 
Una situazione di disagio, fortunatamente verificatasi in un periodo di vacanze che ne ha mitigato l'impatto, ma che ha comunque posto, ancora una volta, l'attenzione su quello che noi come Comitato di Quartiere, stiamo cercando di far comprendere alle istituzioni da oltre 5 anni.
 
Ovvero l'importanza strategica di quella strada, e di conseguenza l'urgenza di porla sotto la giurisdizione pubblica.
 
Il tracciato della suddetta strada portroppo si smoda nel territorio di 2 diversi Comuni, ovvero quello di Marino e quello del IX Municipio di Roma, va da se che non può essere presa in carico da nessuno dei due.
 
La soluzione è quindi che se ne faccia carico un Ente sovraordinato, ovvero in questo caso, la Città Metropolitana, ex provincia di Roma.
 
A tal proposito la Dott.ssa Sara Salvatori, Amministratrice del Consorzio, La Giostra, nei giorni scorsi ha inviato al Dottor Sanna, Vice Presidente della Città Metropolitana di Roma una lettera di sollecito a trovare una soluzione definitiva all'annoso problema.
 
Un appello che condividiamo pienamente e che sosterremo sempre.
 
Il pericolo ora è che, una volta scampato il pericolo le varie Istituzioni coinvolte, come spesso accade, derubrichino ancora una volta il caso.
 
Sarà, come sempre, nostra cura che, ciò non avvenga più.
 
 
 

Stop al pagamento degli stipendi in contanti

Nazionali (840)
Domenico Brancato

La nuova norma contenuta nell’ultima Legge di Bilancio stabilisce, infatti, che a partire dal 1° Luglio 2018 i datori di lavoro non potranno più effettuare pagamenti con denaro liquido, sia  della busta paga e sia degli acconti delle retribuzioni.

I pagamenti, pertanto,  si potranno effettuare esclusivamente con buste paga tracciabili, tramite una delle seguenti modalità:

  • Bonifico su conto corrente con codice IBAN fornito dal lavoratore;
  • Pagamento in contanti direttamente in Banca o alla Posta , solo se il datore di lavoro ha aperto un C/C di tesoreria con mandato di pagamento;
  • Tramite assegno bancario o circolare consegnato direttamente al lavoratore o, solo in caso di effettivo e comprovato impedimento,  ad un suo delegato (Coniuge, convivente o altro familiare) ;
  • Tramite  strumenti per i pagamenti elettronici (Carta Bancomat, Carta di Credito, ecc.).

La norma stabilisce, inoltre, che la firma apposta dal lavoratore sulla busta paga non costituisce, in nessun caso, prova dell’avvenuto pagamento dello stipendio.

Il divieto di pagamento degli stipendi in contanti si applica a tutti i rapporti di lavoro subordinato, indipendentementedalle modalità di svolgimento della prestazione e dalla durata del rapporto ed in particolare nei casi di:

  • Contratti a tempo pieno e part-time
  • Rapporti di lavoro a tempo indeterminato e determinato;
  • Contratti di apprendistato;
  • Tutte le altre forme di lavoro flessibile ( contratto a chiamata, Job sharing, ecc. );
  • Contratti subordinati di  Lavoratori soci di Cooperative;
  • Collaborazioni coordinate e continuative( co.co.co. ).

Viceversa, il divieto non si applica ai:

  • Dipendenti della Pubblica Amministrazione;
  • Lavoratori domestici ( colf, badanti e baby sitter );
  • Tirocinanti;
  • Titolari di rapporti  autonomi occasionali e di borse di studio.

Lo scopo dell’applicazione della richiamata norma è quello di combattere il cosiddetto lavoro “grigio” che si stava diffondendo in molte aziende,consistente nel pagamento dello stipendio in contanti ai lavoratori, riconoscendo loro un salario più basso rispetto a quello netto presente in busta  paga.

Ciò nonostante, qualche ostinato datore di lavoro sembra  abbia escogitato il sistema per tentare di aggirare la norma, pretendendo di avere indietro una parte del pagamento direttamente dal lavoratore in contante. Ma in tal caso, con il pagamento tracciato il lavoratore sarà consapevole del fatto che la sua retribuzione risulta inferiore a quella realmente spettante e, di conseguenza, dispone degli elementi probanti  per agire contro il datore di lavoro o il committente.

A tal proposito, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro – INL - con nota del  22 Maggio 2018, n° 4538,  precisa che la violazione della tracciabilità delle buste paga non è diffidabile, in quanto trattasi di un illecito non materialmente sanabile e che  la violazione si compie  non solo quando non vengono usati sistemi di pagamento tracciabili per  la corresponsione delle retribuzioni, ma anche quando questi  vengono  usati in maniera elusiva, come nel caso di pagamento a mezzo bonifico, che poi viene revocato.

Infine, la norma prevede che il datore di lavoro o il committente che viola l’obbligo di pagamento tracciato delle retribuzioni, è punibile con una sanzione  amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma variabile da 1.000 a 5.000 euro, alla quale, inevitabilmente, si aggiungono gli ovvi pregiudizievoli  riflessi di natura morale e professionale.

 

Articolo redatto dal Professor Domenico Brancato

Gianfranco Venanzoni ci risponde

Gianfranco Venanzoni ci risponde Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:1) (840)
Antonio Calcagni

Prima di iniziare con le domande vere e proprie, ci piacerebbe sapere quali sono state le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi a Sindaco del Comune di Marino, e quale sono i partiti, liste civiche/ movimenti che la sosterranno in questa impresa?
 
 
La scelta della candidatura è frutto della volontà di continuare a vivere sul territorio e restituire quello che ho ricevuto fin ora, oltre ad essere insoddisfatto di quanto attuato dall’attuale Amministrazione. L’obiettivo che perseguo è quello di creare una “città giardino”.
 
Partiti, liste civiche che la sostengono?
 
I partiti politici che rappresentano il centrosinistra e diverse liste espressione del sano civismo hanno deciso di darmi la loro fiducia per rappresentarli alle prossime elezioni amministrative con la speranza di poter tornare a governare Marino dopo molti anni.
 
Passiamo ora alle domande.
 
Domanda n.1) Santa Maria, in questi ultimi decenni è cresciuta in modo esponenziale fino a diventare il centro più popoloso di questo Comune, a questa crescita non è però corrisposto un incremento dei servizi, quali per esempio: un punto di pronto soccorso, il ritorno del Comando dei Vigili urbani . Lei che cosa farebbe in merito se diventasse Sindaco?
 
L’obiettivo è creare un territorio unico. Si pensa all’Outlet delle Sorelle Ramonda dove realizzare un polo dei servizi, in cui siano presenti: il Comando dei Vigili urbani, la Protezione Civile, la Croce Rossa ed in collaborazione con la ASL un punto di primo intervento, oltre che una serie di uffici comunali.
Tutto ciò potrà essere realizzato, attraverso l’ampliamento dei locali dell’ attuale Outlet.
Per quanto riguarda la realizzazione della Casa dei servizi di via Morosini , è bene precisare che quello stabile è frutto di un atto d’obbligo con una società costruttrice che prevedeva l’uso scolastico/centro anziani dei locali, quindi trasformarlo in uffici comunali è stata una forzatura che andava sanata attraverso una delibera del consiglio comunale. Sarà nostro impegno farlo a posteriori, analizzando, di concerto con i cittadini di Santa Maria, anche l’eventuale alternative dei locali di proprietà comunale posti nell’area di Mugilla.
 
 
 
 
Domanda n.2) Speculazione Divino Amore, qual’é la Sua opinione sull’argomento, anche alla luce delle recenti sentenze che sembrano aver posto definitivamente fine al progetto?
 
Ribadisco la contrarietà di forme di speculazione edilizia. La nostra squadra ha in progetto (utilizzando i crediti Imu) un centro di decentramento funzionale.
 
 
 
Domanda n.3) Appia Antica, una strada unica al mondo che potrebbe diventare un museo a cielo aperto ed essere quindi uno straordinario biglietto da visita per il nostro Comune. Quali sono i Suoi progetti in merito?
 
Il Comune ha l’obbligo di dialogare con gli altri Enti competenti, parco Archeologico e parco Regionale al fine di convogliare tutte le risorse comprese quelle comunali, per rendere l’Appia Antica degna del suo nome. Una pulizia più radicale e costante permetterebbe l’utilizzo di tutta la larghezza della strada con conseguente riduzione del rischio dovuti all’ormai enorme flusso di pedoni ma anche di ciclisti.
 
 
 
Domanda n.4) Mosaico di Viale della Repubblica, come Lei sicuramente saprà, nel 2016 è stato ritrovato, adiacente all’Appia Antica, un bellissimo mosaico, poi sotterrato. Cosa ne pensa della possibilità di una sua valorizzazione in loco?
 
Un progetto di rendere visibile il mosaico sull’esempio del Mc Donald è assolutamente auspicabile e realizzabile.
 
 
 
Domanda n.5) Palaghiaccio, come senz’altro saprà, il manufatto, che al momento è in completo abbandono, è stato acquistato all’asta nel 2015 da Esselunga. Qual é la Sua opinione in merito al suo futuro?
 
La posizione è netta: no al cambio di destinazione d’uso. Le attività devono essere di tipo sportivo ricettivo come prevede l’attuale vocazione del triangolo Parco della Pace - Parco Sassone. Inoltre sempre in quell’area esiste una casa cantoniera, che è nostra intenzione trasformare in Biblioteca pubblica.
 
 
 
Domanda n.6) Via Falcognana, una strada fondamentale per Santa Maria, dove giornalmente transitano circa 6.000 automezzi, risulta essere una strada privata, aperta al traffico pubblico, non Le sembra un paradosso? l’attuale amministrazione, sotto nostro impulso si è detta disponibile ad avviare la procedura per farla diventare di competenza pubblica. Lei cosa ne pensa?
 
Via Falcognana va allargata attraverso una serie di espropri e va ricollegata a Via Capanne di Marino creando una sorta di tangenziale che migliorerebbe decisamente la viabilità di Santa Maria.
 
 
 
Domanda n.7) Incrocio, Appia Nuova / Viale della Repubblica/Passaggio a livello, un nodo stradale/ferroviario che di fatto paralizza il traffico della nostra Cittadina. Se Lei fosse eletto, cosa farebbe per cercare di risolvere il problema?
 
Abbiamo intenzione di avviare una modifica del passaggio a livello e indirizzare la viabilità su Via Mameli, anche con il supporto dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Lazio. All’interno di un programma di intervento ampio vorremmo inoltre destinare l’attuale campo sportivo a parcheggio eco compatibile e il limitrofo parcheggio a spazio dedicato alla scuola di Via della Repubblica. Per quanto riguarda l’incrocio S. Maria delle Mole – Appia Nuova la nostra idea è quella di creare un ponte tra le due pareti discendenti dell’Appia Nuova (quella direzione Albano e direzione Roma). Fermo restando il rispetto per i beni ambientali dell’area, abbiamo intenzione di chiedere alla Soprintendenza un intervento risolutivo dei problemi di vivibilità di 28.000 abitanti.
 
 
 
Domanda n.8) A latere di questo problema, c’è poi da realizzare un piano generale della viabilità, che preveda: un incentivo all’uso della bici, attraverso la realizzazione una serie di piste ciclo- pedonali, parcheggi per bici e parcheggi auto, compreso il completamento di quello di via Frassati. Cosa prevede il Suo programma,in merito?
 
Premesso che non condivido l’attuale realizzazione della pista ciclabile di Via Mameli.
Il nostro programma prevede l’ampliamento del parcheggio di Via Frassati così da collegarlo, alla pista ciclabile già realizzata nell’area di Mugilla fino al Parco Falcone.
 
 
 
Domanda n.9) Trenitalia nell’Aprile dello scorso anno ha approvato il piano di recupero di molte stazioni ferroviarie, compresa quella di Santa Maria, un progetto di cui sembra si siano perse le tracce. Al recupero della suddetta stazione si lega anche quello della realizzazione di una rampa di collegamento tra la suddetta ed il parcheggio di piazza A. Luciani un’ argomento di cui in questi anni si è parlato molto, ma purtroppo senza risultati. Cosa farebbe Lei in concreto, per risolvere il problema?
 
Il parcheggio di piazza A.Luciani lo immaginiamo parte di un più ampio piano parcheggi in cui il fulcro diventerebbe lo spazio che si libera dallo spostamento del campo sportivo.
 
 
 
Domanda n.10) Il Suo programma cosa prevede circa la realizzazione di un’isola Ecologica, nel territorio ex circoscrizioni II e III ?
 
E’ necessario puntare su un’Isola Ecologica vera, mentre quella di Via Ferentum va messa a norma perché attualmente è soltanto un deposito di veicoli. Abbiamo intenzione di mettere degli eco compattatori nei pressi dei supermercati insieme a locali adibiti alla raccolta degli olii esausti.
 
 
 
Domanda n.11) Aeroporto di Ciampino e rotte su Santa Maria, qual è il Suo parere in merito?
 
La nostra posizione è quella di un abbattimento delle rotte ma la competenza Comunale in questo ambito è piuttosto ridotta.
 
 
 
Domanda n.12) A Suo parere la Sagra dell’Uva deve rimanere l’unica iniziativa fortemente sostenuta dal Comune, oppure c’è la possibilità che anche altre manifestazioni che annualmente si svolgono nel territorio delle ex circoscrizioni II e III possono, in futuro, ricevere un sostegno altrettanto generoso dal Comune?
 
La Sagra dell’Uva è una manifestazione culturale che incarna a pieno le radici della nostra comunità e che rende famosa Marino nel mondo. L’Amministrazione Comunale del futuro dovrà sicuramente lavorare annualmente per dare a questo appuntamento il rilievo, il lustro e l’importanza che merita. Allo stesso tempo il Comune ha anche il dovere di concentrarsi sulla redazione di un calendario di iniziative che copra l’intero anno ma soprattutto tutto il territorio. La cultura deve essere un perno dell’Amministrazione che verrà.
 
 
 
Domanda n.13) Tenuta Tudini, un polmone verde importantissimo per la nostra Cittadina, ma anche un’opportunità per la realizzazione di laboratori per apprendistato mestieri; recupero aree per agricoltura, Orti sociali. Il Suo programma prevede qualcosa in merito?
 
Prima di tutto è essenziale avviare un dialogo costruttivo con la proprietà. Abbiamo in programma una politica dei piccoli passi, tendente a sviluppare in quell’area un polo sportivo, realizzando primo tra tutti lo spostamento del campo sportivo.
 
 
 
Domanda n.14) Stretto controllo di ACEA e lotta per ritornare all’acqua pubblica, cosa le dice questa frase?
 
È necessario ed indispensabile uno stretto contatto con Acea, soprattutto per quanto riguarda i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Non è più tollerabile vedere ruscelli di acqua sparsi a macchia di leopardi per giorni e giorni prima che si intervenga.
 
 
 
Domanda n.15) Manutenzione strade e giardini; cartellonistica stradale; Fotocamere e Sicurezza, come si muoverebbe Lei su questo piano?
 
Non siamo contenti degli attuali interventi sulle strade perché il manto stradale realizzato non sempre è risultato adatto. Inoltre l’attuale Amministrazione non è intervenuta se non nell’ultimo anno. Noi provvederemo ad una manutenzione più attenta delle necessità. Per quanto riguarda la sicurezza provvederemo all’ampliamento dell’utilizzo delle foto trappole e della video sorveglianza, ed una maggiore collaborazione con le Forze dell’Ordine.
 
 
 
Domanda n.16) Per quanto concerne le scuole come intendete rispondere alla necessità della popolazione presente e soprattutto alla impellente necessità di strutture da realizzare nel breve periodo?
 
Prevediamo l’ampliamento degli attuali locali scolastici e prendiamo in considerazione la costruzione di una nuova struttura nella zona del Parco Sassone.
 
 
 
Leggi le risposte dei candidati a Sindaco:
Carlo Colizza     Gabriella De Felice     Stefano Enderle     Fabio Martella     Gianfranco Venanzoni
Il candidato sindaco Stefano Cecchi ha preferito non rispondere al nostro appello.

Psicosi Coronavirus, italiani nel panico: un valido aiuto dalla meditazione

Psicosi Coronavirus, italiani nel panico: un valido aiuto  dalla meditazione Copertina Nazionali (840)
Eleonora Persichetti

Dedicare alla respirazione dieci minuti nell’arco della giornata, evocare mentalmente il ricordo di un sole radioso e meditare. Sono questi alcuni dei consigli secondo gli esperti per affrontare con lucidità una vera e propria psicosi causata dal dilagarsi del Coronavirus.
 
 
La diffusione del Coronavirus in Italia ha causato enormi sconvolgimenti nella vita professionale e personale di milioni di lavoratori, costringendoli ad adattarsi a nuove condizioni. Una situazione negativa che continua a scatenare attacchi d’ansia e panico. Basti pensare che solo nel 2017 secondo una ricerca dell’OSMED a soffrirne erano oltre 2,5 milioni. Ma quali sono i rimedi per combattere una psicosi sempre più dilagante? Secondo gli esperti un valido aiuto arriva dalla meditazione e da alcune tecniche basate su concentrazione e respirazione, che producono un cambiamento efficace nelle risposte del sistema nervoso. Dedicare almeno dieci minuti alla respirazione nell’arco della giornata è fondamentale per rimanere concentrati e gestire i livelli di stress, a patto che si faccia da seduti con la schiena dritta e la testa allineata. E ancora, evocare mentalmente il ricordo di un sole radioso e di un cielo azzurro attenua i livelli di ansia, mentre in caso di forte tensione nell’arco della giornata è consigliabile portare l’attenzione alla pianta dei piedi o al ventre e respirare in maniera profonda. Si tratta di semplici rimedi che non possiedono la potenza di un training interiore vero e proprio, ma se seguiti con costanza permettono di ottenere risultati immediati.
 
“Qualunque allarme, che sia di natura medica, economica o politica, genera sempre lo stesso effetto di psicosi. Oggi, in occasione della contenuta epidemia di questo virus, le reazioni delle persone sono spesso sproporzionali alla reale situazione. Esistono da sempre metodi che sviluppano superiori capacità per mantenere la calma e la serenità anche nel corso di situazioni di una certa gravità – spiega Andrea Di Terlizzi, scrittore, studioso e Maestro di Scienze Interiori – Purtroppo sono ancora troppo sottovalutate o forse è sottovalutata la necessità di apprendere questi sistemi per diventare più stabili e sicuri in sé stessi. La meditazione e altri antichi sistemi di concentrazione, diventano sempre più importanti per far fronte alle numerose sfide che il futuro ci riserva. Nella nostra lunga esperienza d’insegnanti in questi metodi, attraverso i numerosi seminari che organizziamo, abbiamo potuto testare con mano l’influenza positiva che può avere una metodologia correttamente impartita. Con i livelli di stress esistenti e l’incertezza crescente in tutti gli ambiti sociali, seguire un metodo preciso per ottenere maggior controllo su mente, corpo ed emozioni, è l’investimento più redditizio per il presente e il futuro”.
 
Ecco infine alcuni consigli sulle tecniche di respirazione e meditazione da adottare per gestire ansia e stress:
 
  • Dedicare almeno dieci minuti alla respirazione: sedersi con schiena dritta e testa allineata, tenendo gli occhi chiusi e concentrandosi sul ventre.
  • Respirare appena ci alziamo dal letto: al risveglio è consigliabile respirare profondamente, sempre dal naso e mai dalla bocca, portando l’attenzione al torace.
  • Evocare mentalmente il ricordo di un sole radioso e cielo azzurro: una tecnica che, se abbinata alla respirazione, aiuta a gestire i livelli di ansia e rimanere più sereni.
  • Portare l’attenzione alla pianta dei piedi e respirare in maniera profonda: in momenti di forte tensione nell’arco della giornata aiuta a rimanere più calmi e affrontare lo stress.
  • Meditare: sedersi a gambe incrociate sul pavimento o su una sedia, ripetendo mentalmente le parole calma, forza e rigenerazione.
 

Il primo show itinerante al mondo che sta appassionando il pubblico in finestra

Il primo show itinerante al mondo che sta appassionando il pubblico in finestra  Copertina Nazionali (838)
Eleonora Persichetti

Dopo Corviale e San Basilio “Sotto lo Stesso Cielo tour” con Casta e Giuliani conquista anche Tor Bella Monaca. Special guest l’imitatore Antonio Mezzancella
 
Grande successo del primo show itinerante al mondo che sta appassionando il pubblico in finestra della periferia romana
 
 
Roma, 26 aprile 2020 – Grande successo del primo show itinerante al mondo “Sotto lo stesso Cielo Tour - Musica, risate e solidarietà ai tempi del Coronavirus”, con due straordinari artisti, il comico Antonio Giuliani, volto noto della televisione italiana, e Andrea Castaviolinista internazionale dall’archetto luminoso, accompagnati dal dj Gabry Imbimbo che hanno appassionato il pubblico in finestra della periferia romana.
 
Dopo Corviale e San Basilio ieri il tourcon ospite d’onore Antonio Mezzancella, star del programma dell’ammiraglia Rai Tale e Quale Showè approdato al Centro Commerciale Le Torri di Tor Bella Monaca e anche questa volta è stata un’esplosione di allegria, ballo e canto di tutte le persone affacciate alle finestre. “Una grandissima emozione – racconta Mezzancella – mentre cantavo una canzone a squarciagola ho guardato in alto e visto la gente che cantava, eravamo lontani ma tutti connessi in un abbraccio virtuale, il più vicino possibile a quello reale …  abbraccio che ci manca. Le onde sonore tramite la musica hanno fatto da collante e da conduttore che ci ha uniti e reso vicini per qualche minuto”.
 
Tutte le tappe fatte hanno qualcosa di diverso anche se la reazione del pubblico è sempre meravigliosa – afferma Giuliani - vedere queste persone affacciate e il loro calore mi ha regalato una emozione unica. Ringrazio Salvamamme per avermi coinvolto in questo fantastico progetto”.
“I palazzi erano grandissimi e c’era tanta gente affacciata, abbiamo sentito applausi veramente caldi – gli fa eco Casta che aggiunge: “sono veramente soddisfatto di aver portato la mia musica in questo progetto pilota perché nella fase due ci dovremmo inventare dei modi per fare intrattenimento dal vivo, e noi siamo stati i pionieri”.
 
Non è mancata la solidarietà perché Salvamamme, anche in questa occasione, oltre alla quotidiana assistenza a tante famiglie del quartiere, ha donato ai bimbi nascituri anche un favoloso corredino con capi ricamati a mano dalle nonne dell’associazione. “Il senso di questo tour è regalare benessere fisico e musica per il cuore e per l’anima alle persone – spiega la Presidente, Grazia Passeri.
 
Lo spettacolo, ideato dalla giornalista Donatella Gimigliano, responsabile comunicazione dell’associazione, è stato realizzato grazie al suo coordinatore, Paolo Masini, e del regista Antonio Centomani. Prossima tappa il 1 maggio a Tor Pignattara.
L’evento è stato realizzato grazie all’ospitalità del Centro Commerciale Le Torri e al sostegno del Comitato Grazie 1000Croma Service e Colombi Gomme.
 
Si ringrazia la Polizia di Stato, la Polizia Municipale Sesto Gruppo, i Carabinieri Tor Bella Monaca e i gruppi di Protezione Civile Roma Est Lunghezza, VI Gruppo, I Lupi, Anvvfc Blue Green Sommozzatori, Modavi, I Falchi Blu, Anvvfc Terra Nuova (Vigili del Fuoco in Congedo) per la collaborazione e la distribuzione di generi.

Via Mameli ... non s’ha da fare

Via Mameli ... non s’ha da fare Copertina S. Maria delle Mole (836)
Antonio Calcagni

 
Passano i mesi e noi siamo ancora una volta qui, a dover porre l’accento sui lavori di una strada che, iniziati nel lontano marzo 2021, si sarebbero dovuti concludere nel mese di Settembre 2021 ovvero dopo 6 mesi, ma che, per qualche oscuro motivo, si trascinano ormai da 20 mesi, senza che ci sia, da parte dell’Amministrazione comunale, la benché minima indicazione di quando si concluderanno.
 
Questo al netto delle solite chiacchiere da bar, dei vari personaggi, "ben informati", che di volta in volta, assicuravano, la conclusione dei lavori per la fine del mese.
 
Peccato però che dalle prime profezie, di fine mese, ne siano ormai passati una decina.
 
Nei mesi scorsi, il problema sembrava essere dovuto agli allacci alla fibra, lavori ora finalmente conclusi, ma che sinceramente con un po’ di buona volontà si sarebbero potuti concludere ben prima.
 
Infatti è bene ricordare che, il suddetto cantiere, durante tutto il periodo, primavera/estate, è rimasto desolatamente inattivo.
 
Ora però che questo problema è stato superato, ci fate capire, una volta per tutte, qual è il problema ostativo, ad una dignitosa conclusione dei lavori?
 
Una risposta, cari Amministratori che, prima o poi, ai sempre più numerosi cittadini, indignati da questo incomprensibile immobilismo, dovrete dare.

I defibrillatori a Santa Maria ritornano finalmente operativi

I defibrillatori a Santa Maria ritornano finalmente operativi Copertina S. Maria delle Mole (833)
Antonio Calcagni

 
 
In data 15 aprile, a seguito di una verifica, abbiamo constatato che la situazione dei defibrillatori, a disposizione H24 nella nostra Città, era ormai (da molti mesi) fuori controllo.
 
Parliamo degli strumenti “salva vita” presenti all’esterno delle tre farmacie comunali della nostra Città, rispettivamente in via Silvio Pellico 57, via G.Prati 38-40 ed in via E.Tazzoli 4-10.
 
Per porre fine a questa grave situazione, in data 16/04/2024 abbiamo inviato una Pec al Direttore della Multiservizi di Marino e per conoscenza all’Assessora alla Sanità, in cui chiedevamo l’immediata rimessa in servizio dei suddetti strumenti.
 
Da una successiva verifica effettuata in data  26 Aprile, con profondo piacere, abbiamo potuto constatare che finalmente sono ritornati tutti e tre efficienti.
 
Piccole soddisfazioni che confermano, ancora una volta, l’utilità del  nostro operato, a favore di Santa Maria.
 
Approfondimento:
Questi dispositivi di defibrillazione sono identificati con l’acronimo: DAE oppure AED (Defibrillatore Automatico Esterno) e si differenziano tra Automatici e Semiautomatici.
La differenza è sono per la pressione di uno o due bottoni per il corretto funzionamento.
defibrillatori automatici e semiautomatici esterni, si differenziano da quelli manuali per la loro capacità di rilevare automaticamente se è necessario o meno erogare una scarica elettrica al cuore del paziente
 
L'uso del defibrillatore semiautomatico o automatico è consentito, in assenza di personale sanitario o non sanitario formato, nei casi di sospetto arresto cardiaco, anche a chi non sia in possesso di formazione specifica. Si applica  l'articolo 54 del codice penale "Stato di necessità" a colui che, non essendo in possesso dei predetti requisiti, nel tentativo di prestare soccorso ad una vittima di sospetto arresto cardiaco, utilizza un defibrillatore o procede alla rianimazione cardiopolmonare.
 
Con l’occasione di questo articolo, stiamo preparando un articolo che ci darà una istruzione su un eventuale utilizzo di questi dispositivi Salva Vita. Non ce ne sarebbe bisogno perchè ogni DAE ci condurrà passo passo (con immagini, suoni e voce) a tutto ciò che si dovrà fare.
Comunque, sapere prima è sempre meglio che farsi trovare impreparati ed incapaci di decidere se intervenire o solo restare a guardare.
 
Il nuovo articolo è raggiungibile nell’area Rubriche alla voce Salute. Sarete comunque avvisati tramite la solita mail se siete già iscritti alla nostra NewsLetter.
 
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La settimana Santa a Cava dei Selci

La settimana Santa a Cava dei Selci Copertina Cava dei Selci (831)
Eleonora Persichetti

La Chiesa Santa Rita da Cascia ha realizzato per tutti i fedeli un programma di messe ed eventi per la settimana Santa.

Si parte giovedì 29 marzo con la messa del Crisma presso la Cattedrale di Albano alle 9,30.

 

 

 

Eleonora Persichetti

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