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Riflessioni sull’illustrazione del nuovo Piano Urbanistico Generale –

Riflessioni sull’illustrazione del nuovo Piano Urbanistico Generale – Copertina Marino    (commenti:2) (540)
Domenico Brancato

 
In data 24 giugno, presso la sede del centro anziani di Santa Maria delle Mole, ad una cospicua presenza di cittadini, i tecnici dell’Amministrazione Comunale di Marino hanno esposto la struttura, i contenuti e la complessa normativa seguita per la redazione della proposta del nuovo PUCG.
 
Esposizione, che nonostante la notevole durata di circa un’ora e mezza, veniva seguita dall’uditorio con costante attenzione e notevole interesse.
 
Come dimostrano i successivi numerosi qualificati pertinenti e significativi interventi svolti da molti partecipanti, fondamentalmente mirati ad evidenziare l’incongruenza della previsione di un incremento di nuove opere edilizie equivalenti a circa 650.000 m3 di ulteriore cemento, a circa 4.000 nuovi appartamenti e ad almeno 8.000 abitanti; a fronte delle già preoccupanti carenze di dotazione idrica (destinate ad un inevitabile progressivo aumento dovuto alla prevista crescente aridità e penuria di precipitazioni, correlate alla tendenza di un andamento climatico destinato a divenire sempre più estremo); della insufficienza manutentiva delle attuali aree pubbliche; e soprattutto dello spropositato esubero di abitazioni, realizzate con intenti speculativi, rispetto alla reale esigenza abitativa territoriale..
 
Oltre alla puntualizzazione, emersa nel corso dei numerosi animati commenti critici, della contrapposizione fra i più volte elencati accorgimenti adottati dai tecnici, per la elaborazione di un cosiddetto Piano finalizzato alla salvaguardia delle residue potenziali risorse, e per favorire il miglior sviluppo strutturale ed economico del Territorio; e la cospicua entità della prevista citata espansione edilizia.
 
Espansione che, se venisse realizzata nella sua interezza , e con le modalità già emerse in seguito al dilagare della precedente cementificate, avviata dopo il 2000 e ancora in atto, produrrebbe tali ulteriori rovinosi irreversibili effetti da rendere invivibile gran parte del territorio.
 
Pertanto, al fine di rendere quanto più possibile proficuo ed effettivamente rispondente al recupero del riassetto del Territorio, il gravoso ed oneroso impegno richiesto per lo sviluppo del nuovo Piano; oltre alla prevista applicazione dell’ineludibile miriade di norme ed all’inderogabile rispetto dei vincoli di vario genere, sarebbe bene non sottovalutare anche gli utili contributi traibili dai contenuti delle indicazioni di seguito menzionate.
 
a) Agenda 2030 che, com’è noto, è, un programma globale, da realizzare appunto entro il 2030, adottato dall’ONU nel 2015, che rappresenta un quadro di riferimento per: orientare le azioni dei governi, delle imprese, della società civile e dei cittadini verso uno sviluppo più sostenibile, equo ed inclusivo; equilibrare la crescita economica e promuovere la protezione ambientale, attraverso l’azzeramento del non indispensabile consumo del suolo; per preservare la biodiversità; migliorare gli effetti del cambiamento climatico; ridurre i rischi idrogeologici; garantire la sostenibilità dello sviluppo urbano e tutelare i servici ecosistemici essenziali (quali l’approvvigionamento di cibo, acqua potabile, aria pulita e regolazione del clima).
 
Azzeramento del consumo del suolo, che tuttavia non significa necessariamente arrestare la crescita urbana, ma piuttosto bilanciare l’espansione con la riqualificazione di aree già edificate, recuperare gli edifici abbandonati ed utilizzare le vaste aree degli edifici industriali dismessi.
 
b) Concetto dI sostenibilità, che mira a soddisfare i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la capacità di quelle future di soddisfare i propri. Concetto che si articola in tre dimensioni interconnesse quali: ambientale (incentrato sull’uso responsabile delle risorse naturali, sulla conservazione della biodiversità, sulla riduzione dell’inquinamento e sulla sensata gestione dei rifiuti); economica (che mira a promuovere uno sviluppo economico che non si basi sullo sfruttamento delle risorse naturali, ma sull’efficienza e sulla crescita equa delle stesse) e sociale (riferita all’importanza di creare una società giusta e inclusiva, in cui tutti abbiano accesso a opportunità e benefici).
c) Legge economica della domanda e dell’offerta (basata sulla relazione fra la quantità che i consumatori desiderano acquistare e la quantità che i produttori sono disposti a vendere. Per cui un aumento della domanda tende a far aumentare i prezzi, mentre un incremento dell’offerta, come la condizione in atto nel territorio di Marino, tende a farli diminuire. Ne discende quindi che l’equilibrio di mercato si verifica quando domanda e offerta si equivalgono):
 
d) Buonsenso (inteso come capacità naturale delle persone preposte a giudicare rettamente, specie su tematiche che influiscono sulla qualità di vita della popolazione).
 
Quanto esposto per chiedere, spinto dai fondati i timori che non possono non derivare dal prospettato conseguimento degli obiettivi del nuovo PUCG, a chi di competenza, una ponderata riflessione, in tempo utile, sulle effettive gravose conseguenze che la presenza di altre 8.000 persone, su un territorio con una già elevata densità abitativa (ca. 1838 abitanti per chilometro quadrato, rispetto un valore medio di 791 dei Comuni dei Castelli Romani), potrebbero apportare.
 
Anche perché è stato più volte precisato dai tecnici estensori che il PUCG in questione, una volta approvato rimarrà integralmente in vigore per lungo tempo.
 
Il che, a maggior ragione, impone una lungimirante regolamentazione, specie dello strumento di perequazione urbanistica, attraverso il quale le Amministrazioni comunali si avvalgono della incontestabile facoltà di distribuire i diritti edificatori e gli oneri tra i proprietari terrieri interessati da una trasformazione urbanistica.
 
Ciò, per scongiurare il pericolo di una perdurante possibilità di concessioni di variazione di destinazione d’uso degli esigui terreni agricoli rimasti ancora tali, e per evitare che alle generazioni a venire, della rinomata amenità e della decantata vocazione vitivinicola del territorio, giunga soltanto una testimonianza fotografica.
 
 

Alla GNOSIS di Castelluccia Serata finale del progetto "Tempo Sospeso"

Alla GNOSIS di Castelluccia Serata finale del progetto "Tempo Sospeso" Copertina Marino (255)
Eleonora Persichetti

 
Si chiuderà il 5 luglio 2025 alle ore 18,30 con una grande Festa nel giardino della sede Gnosis di Castelluccia in Via Boville 1 il progetto “Tempo Sospeso”, ideato da Sabina Barzilai e realizzato da Artemista in collaborazione con la cooperativa sociale GNOSIS.
 
Il progetto è stato reso possibile grazie ad un contributo della Regione Lazio – Direzione Cultura, Politiche Giovanili, Area Spettacolo dal vivo (in virtù del Bando Biennale 2024/2026 delle Officine Culturali e di Teatro Sociale che Artemista si è aggiudicato per la terza volta) – e cofinanziato dall’Unione Europea e per il 20% anche dalla stessa cooperativa sociale GNOSIS.
 
Iniziato lo scorso anno vedrà la restituzione quindi nella serata finale alla quale parteciperanno i ragazzi dei due Centri GNOSIS di Castelluccia e de La Grande Montagna, insieme agli operatori e ai giovani collaboratori di Artemista.
Nel corso dei mesi passati sono stati realizzati laboratori multidisciplinari con la direzione artistica di Sabina Barzilai, che ha scritto i copioni raccogliendo i contributi drammaturgici, poesie, riflessioni, ecc., e la direzione organizzativa di Angela D’Agostino, Presidente della GNOSIS.
 
Ci riteniamo profondamente soddisfatti dei risultati raggiunti dal percorso del progetto Tempo Sospeso Prima Annualità – dichiara Sabina Barzilai - Lavorare con i ragazzi ospiti della Coop. Gnosis è stato, oltre un grande piacere, anche un inaspettato insegnamento: abbiamo imparato a porci in ascolto. Fermare il tempo – sospenderlo – per ascoltare le emozioni più profonde espresse nei loro componimenti originali: le loro ferite, le gioie profonde, i desideri e i sogni inconfessati. Un lavoro lungo ed impegnativo, durato un anno. Ci preme oltremodo qui ringraziare oltre agli Enti che ci hanno finanziato (Regione Lazio e Unione Europea) la Gnosis, gli operatori, la Presidente Dott.ssa Angela D’Agostino, il Direttore Clinico Dott. Bruno Pinkus e il Dott. Luca Vignali, psicologo operatore e musicista, che ci hanno seguito e supportato nel percorso multi-laboratoriale. La serata del 5 Luglio sarà una delle tappe del percorso di crescita e scoperta portato avanti con le ragazze e i ragazzi, che proseguirà il prossimo anno. Il tempo sospeso, ripetiamo come un mantra, si conferma la sottile linea che divide la follia dalla creazione artistica”.
 
Per informazioni scrivere a artemista1995@gmail.com

Il Nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUGC)

Il Nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUGC) Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:5) (1.253)
Eleonora Persichetti

 
L'attuale amministrazione del Comune di Marino, ha presentato nei giorni scorsi in Sala Consiliare a Palazzo Colonna, e nel centro anziani di Santa Maria delle Mole, il nuovo PUGC, il Piano Urbanistico Generale Comunale.
 
Si tratta, secondo le nuove tendenze urbanistiche, di una forma moderna di Piano Regolatore. Anche se in questo messaggio riferiremo di quanto accade a Marino, è importante annotare le peculiarità di questo strumento, che ha le potenzialità, e la fattualità, di essere più dannoso dei "vecchi" o "superati" Piani Regolatori. Infatti, mentre questi quando vengono approvati sono immodificabili, a meno di fare delle specifiche "varianti", di difficile e riconoscibile genesi politica, il PUGC è concepito per suoi criteri dinamici interni, in modo tale da potere essere modificato in qualsiasi momento dalle autorità comunali, per cui possono stabilire che un'area verde o vincolata si può adibire ad essere edificata, può premiare costruttori o proprietari con indici maggiori di edificabilità secondo criteri arbitrari o opinabili, oppure può decidere di costruire scuole o parcheggi in aree agricole o vincolate. E questo, occorre ribadirlo, in qualsiasi momento e con criteri arbitrari. Ai cittadini rimarrebbe solo la possibilità di fare costosi e complessi ricorsi alle Autorità superiori, o votare (spesso dopo anni) formazioni politiche di opinione diversa, che poi comunque con lo strumento a disposizione potranno sempre fare e disfare sempre arbitrariamente. Vatti a fidare.
 
Incaricato del PUGC è l'architetto romano Francesco Nigro, esterno all'Amministrazione, coadiuvato dal dirigente all'Urbanistica Arch. Michele Gentilini. Questi, incaricato dalla precedente amministrazione, è col tempo divenuto un convinto assertore di questo PUGC dell'Amministrazione attuale, e in generale della necessità di procedere a nuovi insediamenti, cioè a costruire.
 
Il Dott. Nigro ha volutamente fatto una presentazione durata oltre un'ora, illustrando (o sciorinando) con la sua preparazione, la legittimità legale del Piano. Ha cercato di presentare il Piano nei suoi aspetti presumibilmente vantaggiosi per la popolazione, e specialmente nella seconda presentazione, dopo essere stato contrastato da noi e anche da altre associazioni nella prima presentazione, ha posto in secondo ordine, o ha velatamente celato "i nuovi insediamenti" (le nuove costruzioni), presentandole come "trasferimenti" da altre aree, e quindi come vantaggi per queste ultime.
 
Sostengono gli architetti, o per meglio dire i politici dell'Amministrazione attuale che sono i veri ideatori che hanno commissionato il Piano, che si costruirebbe con criteri di "perequazione", per cui per "equità" verrà data la possibilità di costruire in aree agricole pregiate o anche soggette a vincoli, e quale migliore criterio, a detta loro, che quello di procedere su base "compensativa", per cui i proprietari cedendo una parte del terreno al Comune, per costruire scuole o edifici di utilità pubblica, verrebbe data la possibilità di costruire. E tanto più grandi sono i terreni, e tanto più saranno premiati con un indice maggiore di metratura edilizia autorizzata.
 
Pressati specialmente dalla Sezione di Marino di Italia Nostra gli autori del PUGC, e il Sindaco, hanno dovuto ammettere che il Piano alla fine e' volto a un aumento delle costruzioni (del "cemento") per circa 211.000 metri quadrati, equivalenti a circa 600.000 metri cubi, per l'insediamento di circa 6500 nuovi residenti.
 
Occorre notare che i proprietari di questi terreni, e i costruttori, sono in genere benestanti, e hanno acquistato questi terreni con molti vincoli, in tempi recenti, sperando, prevedendo o contando su queste misure. Sia gli architetti pianificatori che i proprietari e costruttori dichiarano di non conoscersi tra di loro, e i proprietari dichiarano di non conoscere il piano e i suoi dettagli, ma evidentemente i ricchi proprietari e i costruttori devono avere una sfera di cristallo che li ha porta a comprare terreni solo agricoli o vincolati, e poi trasformati dal PUGC in terreni edificabili, di assai maggiore valore commerciale. Sarà un caso, ma il piano privilegia sempre loro.
 
Per gli stessi motivi, la grande maggioranza degli abitanti di Marino non ne trarrà alcun beneficio, e anzi, dovrà dividere le poche risorse del territorio e i servizi sociali e medici, con un numero maggiore di cittadini (da 46.000 a 53,500 residenti) con un incremento del 14% della popolazione. I ricchi proprietari e costruttori invece, oltre ad avere più proprietà di loro, vivono o si sono trasferiti nelle parti più alte dei territori comunali, con più verde, quindi in una situazione elitaria.
 
Italia Nostra Marino afferma con forza che il piano e' totalmente inadatto a un territorio che da millenni rappresenta un "unicum", una meraviglia della natura, per cui è stata la culla della civiltà latina e della storia di Roma antica e delle ere successive, come tutte le importanti presenze archeologiche e storiche dimostrano. Il territorio inoltre costituisce un ecosistema estremamente fragile, da preservare, sia per la salvaguardia delle acque del Lago Albano (serbatoio dell'antica caldera del vulcano, e le cui acque hanno un ricambio di limitate quantità, e che verranno captate ancora di più), sia per la sua bellezza paesaggistica e archeologica, che è la ricchezza di Marino e degli altri territori dei Colli Albani dai tempi antichi, che occorre preservare in tutti i modi, in modo da consegnarli alle generazioni future.
 
Infine, tra i criteri vantati di questo PUGC è che ogni nuova costruzione prevede due posti auto, con cui l'Amministrazione ritiene di dare un contributo alla soluzione dell'annoso problema del parcheggio a Marino. È anche previsto l'allestimento di aree di parcheggio. Magro risultato invero, e che non tiene conto che i 6500 nuovi residenti porteranno con sé migliaia di auto, con aumento del problema sia dei parcheggi, sia della congestione del traffico.
 
I problemi riguardano sia Marino "Centro", sia i restanti insediamenti urbani, variamente definiti ("Territori e centri a valle", "Pianura di Marino", "Frazioni" anche se oggi sono più grandi e popolose di "Marino Centro", "Boville", "Nuova Marino" etc.). C’è da rilevare tuttavia che l'economia di Marino "Centro" è in forte declino, per cui i suoi abitanti la stanno lasciando per trasferirsi altrove, nei restanti territori o in altri Comuni. Mentre nei centri a valle l'economia regge. Al solito, saranno soprattutto questi territori quelli interessati dai nuovi insediamenti, dalle costruzioni, e quindi dal depauperamento dei terreni agricoli e vincolati per la presenza di importantissime presenze storiche-archeologiche.
 
Italia Nostra Marino in conclusione ritiene che vada migliorata la condizione di TUTTI i cittadini, dell'ambiente, del patrimonio agricolo - paesistico-archeologico, non il contrario!
 
Il Piano verrà ufficialmente presentato e votato dal Consiglio Comunale il 30 luglio (è scontata la sua approvazione dalla maggioranza). Tuttavia, riteniamo che tutti i cittadini di Marino debbano essere informati e resi consapevoli il più possibile.
 
Dott. Mauro Abate
Italia Nostra - Sezione di Marino
Presidente

Dove l'amore ha tutti i colori: inclusione, creatività e partecipazione al Parco della Pace

Dove l'amore ha tutti i colori: inclusione, creatività e partecipazione al Parco della Pace Copertina Cava dei Selci    (commenti:1) (341)
Eleonora Persichetti

 
Nell’ambito del cartellone estivo BovillEstate, il 26 giugno 2025 il Parco della Pace di Cava dei Selci ospiterà l’evento “Dove l’amore ha tutti i colori”: una serata dedicata all’informazione, alla partecipazione e alla festa, pensata per coinvolgere tutte le generazioni — in particolare bambini, adolescenti e famiglie — in un percorso condiviso di sensibilizzazione e rispetto.
 
Il tema delle famiglie arcobaleno, della lotta al bullismo e del valore dell’inclusione saranno al centro di una proposta che unisce momenti creativi, testimonianze e musica.
 
Il programma sarà così articolato:
 
🔸 Ore 18.30Laboratori creativi
Uno spazio pensato per grandi e piccoli, con colori, giochi e attività ispirate ai valori dell’integrazione, del rispetto e della libertà di espressione.
 
🔸 Ore 20.00Dibattiti e interventi
Un momento di ascolto e confronto con testimonianze, racconti e riflessioni condivise per costruire insieme una cultura inclusiva e consapevole.
 
🔸 Ore 21.30DJ set con Anna Cullen
La serata si concluderà con musica, ritmo e divertimento grazie al dj set di Anna Cullen, per celebrare l’incontro tra le differenze in un clima di allegria e partecipazione.
 
L’evento è realizzato in collaborazione con Famiglie Arcobaleno, Genitori in Ruolo, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Scarabocchiando con Barbara e Pro Loco di Boville.
 
Una serata per conoscersi meglio, aprire spazi di dialogo e costruire insieme una comunità più accogliente.

"Ci hanno fatto smontare la memoria"

"Ci hanno fatto smontare la memoria" Copertina Cava dei Selci    (commenti:6) (494)
Eleonora Persichetti

 
Lettera aperta dell’Associazione Sempre Boville alla cittadinanza e alla Pro Loco
 
 
«Siamo costretti a comunicarlo con amarezza: lo stand informativo su Bovillae e la mostra dedicata al patrimonio UNESCO "Appia Antica – Bovillae" non sarà presente a BovillEstate 2025.
Non per scelta, ma per un ordine imposto alla Pro Loco di Boville, che ci ha trasmesso la richiesta – irrevocabile – di smontare tutto entro 24 ore.»
Così l’Associazione Sempre Boville annuncia l'esclusione forzata da una manifestazione che da anni rappresenta l’anima estiva del territorio. Un gesto che, si legge nella nota, viola principi costituzionali e diritti civili fondamentali, come la libertà d’espressione, la valorizzazione del patrimonio culturale e la partecipazione democratica.
 
 
Un’occasione persa per educare e coinvolgere i più piccoli
 
«Avevamo pensato a qualcosa di semplice e bello: invitare i bambini a disegnare i loro monumenti preferiti tra i 70 siti UNESCO legati all’Appia Antica, da esporre nello stand accanto alle immagini reali.
Un gesto simbolico e partecipativo, per legare le nuove generazioni alla storia millenaria che cammina con loro ogni giorno.
Quel diritto all’espressione, alla curiosità e al gioco, però, è stato cancellato.»
 
La scusa: “Lo stand non era bianco”
 
La comunicazione è arrivata dopo giorni di attesa per ottenere postazione e allaccio elettrico. «Dopo essere riusciti a salvare la struttura dalla tempesta, ci è stato detto che il nostro stand doveva essere smontato perché “non era tutto bianco”.
In realtà lo era, tranne un telo verde – come altri presenti – aggiunto solo per protezione provvisoria, che avevamo già garantito di rimuovere al termine del maltempo.»
Ma l’ordine, riferisce l’Associazione, era chiaro: “Va tolto. Disturba l’immagine per la sfilata marinese”.
 
Boville esclusa dalla propria storia
 
«Con quella rimozione non si è smantellato solo un gazebo: è stato cacciato un pezzo di storia, di identità, di memoria collettiva.
La nostra mostra raccontava l’eredità storica dell’antica Bovillae, snodo culturale tra la Grecia, Roma e l’Occidente europeo.
Parlava di Appia Antica, di civiltà, di autonomia territoriale, di partecipazione sociale e urbana, della conquista dell’ex area Stefer diventata Parco della Pace.»
Una storia fatta di impegno civico, cortei, referendum, eventi culturali, sportivi e comunitari che – ricordano i firmatari – è anche la storia fondativa della Pro Loco di Boville.
 
“Da Pro Loco di Boville a Pro Loro di Marino? No, grazie.”
 
«Che questa missione si fosse affievolita lo avevamo intuito. Che potesse essere tradita da imposizioni marinesi ci pareva impensabile.
Nessun Re Magio è arrivato, e l’oro – quello dei fondi pubblici – rimane concentrato sulla Sagra dell’Uva, che riceve quasi 100 volte i fondi di BovillEstate.
Eppure i cittadini di Boville sono la maggioranza numerica del comune. Per loro: solo briciole.»
 
Un appello a coscienze civili e democratiche
 
«Abbiamo cercato il dialogo con diverse realtà locali, anche con la Pro Loco. Ma ciò che ci è stato imposto oggi può e deve servire a risvegliare le coscienze dormienti.
Noi siamo pronti al confronto, anche pubblico, anche nella Cavea del Parco, anche durante questa stessa BovillEstate.
Perché Boville non sia più ospite a casa sua.»
 
 
Associazione Sempre Boville – Co.Pro.N.E.L. Onlus
Giuseppe Cardente (Pino)

Nuovo omicidio sul lavoro

Nuovo omicidio sul lavoro Copertina Nazionali (314)
Eleonora Persichetti

Ciampino/Valmontone. Nuovo omicidio sul lavoro. La dinamica della tragedia accaduta non potrà nascondere il motivo reale: “Non si può risparmiare sulla pelle dei lavoratori”
 
 
La mattina del 12 giugno, a Valmontone, un operaio di Ciampino, Mirko De Persiis, di 42 anni, dipendente della AeT, azienda che svolge le attività, tra l’altro, di raccolta rifiuti quotidianamente, è stato schiacciato dallo stesso mezzo che utilizzava ed è morto. “Nel denunciare questo uteriore omicidio sul lavoro - dichiara Bruno Barbona, segretario regionale del PCI, - porgiamo la massima solidarietà alla famiglia, ai suoi cari e ai suoi compagni di lavoro. Lo facciamo senza rinunciare a svolgere quel ruolo di dura condanna del sistema - scelto da chi governa e dalle aziende che lucrano sulle commesse pubbliche - perchè queste morti sul lavoro sono frutto di una corsa al ribasso nel costo della manodopera, che incide prioritariamente sulla riduzione della prevenzione per la sicurezza.”, “Ad esempio, - prosegue Barbona - Questi appalti pubblici, determinano la ricerca del risparmio sui costi. Uno dei costi tagliati è quello sulla organizzazione del lavoro. Quindi viene “previsto e autorizzato” il cosidetto seervizio di raccolta con monooperatore. Insomma utilizzare un solo lavoratore attorno al mezzo di raccolta, invece che due. Ci sentiamo di sostenere pienamente ogni azione sindacale che le organizzazioni dei lavoratori di Aet stanno mettendo in atto. Per parte nostra, confermiamo - e ricordiamo che questo è un tema che era anche presente nei recenti referendum votati nelle urne la settimana scorsa - che questa parte della battaglia sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sconfiggendo proprio il rapporto di rapina che toglie sicurezza ai lavoratori per arricchire i proventi dell’appalto alle aziende che operano in questo modo, noi comunisti la continuiamo. Aziende e padroni sono con gli occhi sui numeri e ricavi invece che sulle persone e sulla loro dignità. La nostra lotta su questo versante non si arresterà. E anche dopo il voto referendario, continueremo a batterci affinché i diritti del lavoro si affermino in coerenza con il dettato costituzionale, perché un lavoro stabile, adeguatamente retribuito, tutelato, sicuro, divengano realtà per tutte e tutti, fuori dall’imperante deriva reazionaria in essere.”.Del resto I sindacati stessi denunciano come l’incidente sia avvenuto durante un turno con “monoperatore” senza sensoristica di sicurezza, denunciando la gravissima inadeguatezza di questa modalità di lavoro troppo spesso usata su diversi Comuni. Nessun operatore, soprattutto in ambiti così delicati, dovrebbe mai lavorare da solo.
 
Partito Comunista Italiano
Comitato regionale Lazio

Il nuovo Consiglio Direttivo del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole si presenta

Il nuovo Consiglio Direttivo del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole si presenta Copertina S. Maria delle Mole (897)
Gianni Botta

 
Venerdì 13 giugno si è riunito il Consiglio Direttivo del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole uscito dalle elezioni svolte il 25 maggio scorso, per procedere a sua volta ad eleggere le varie cariche.
 
 
Qui esposta la composizione:
  • Presidente: Antonio Calcagni;
  • Vice Presidente: Filippo Cuomo;
  • Tesoriera: Mara Dario;
  • Segretario: Gianni Botta;
  • Revisori dei conti:
    •      Francesco Peltrone;
    •      Francesco Raso;
    •      Eleonora Persichetti.
 
Inizia quindi il nuovo triennio durante il quale il Consiglio Direttivo resterà in carica per portare avanti le iniziative e le attività previste dallo Statuto, che saranno programmate e portate a conoscenza della comunità tramite questo portale informatico.
 
Nell’attesa ricordiamo a tutti i concittadini che il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole è da sempre il punto delle problematiche del nostro territorio, quindi non esitate a contattarlo per rappresentare le criticità che incontrate nel quotidiano che laddove non fosse possibile intervenire direttamente saranno prontamente riportate alle Autorità preposte.
 
Con l’occasione rendiamo noto che il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole è annoverato – coi relativi recapiti – nell’Albo dei Comitati di Quartiere approvato dal Comune di Marino con Determina n.648 del 18/06/2025.
 
Prima di chiudere, auguriamo buon lavoro ai componenti del nuovo Direttivo, ringraziandoli sin d’ora per aver voluto accettare questo impegno.

Nonni su internet: la tecnologia alla portata di tutti

Nonni su internet: la tecnologia alla portata di tutti Copertina Cava dei Selci (583)
Eleonora Persichetti

Di cosa si tratta?
Da ormai due anni, a Cava dei Selci, nel comune di Marino, all’interno del centro anziani situato nel Parco della Pace, è attivo un progetto in collaborazione con l’Istituto Vito Volterra di Ciampino. L’iniziativa ha l’obiettivo di insegnare alle persone della terza età a utilizzare Internet in modo semplice ed efficace.
Numerosi studenti partecipano al progetto con entusiasmo, desiderosi di mettere a frutto le proprie competenze digitali per aiutare i loro nuovi “studenti” a sentirsi più autonomi nel mondo tecnologico.
 
Cosa viene insegnato loro?
Le persone che si iscrivono al corso non cercano certo una preparazione da futuri ingegneri informatici. L’obiettivo è molto più concreto: imparare a utilizzare lo smartphone e il computer per svolgere semplici operazioni quotidiane, come inviare messaggi, fare videochiamate, utilizzare le app o navigare online in sicurezza.
Il desiderio principale è comunicare meglio con i familiari, gestire in autonomia alcuni servizi digitali e, più in generale, sentirsi meno esclusi.
Gli studenti si sono sempre dimostrati capaci di affrontare ogni richiesta. Un esempio? Quest’anno una signora è riuscita a vendere la sua auto online con l’aiuto di uno degli studenti!
La struttura ha fatto la sua parte, creando un ambiente adatto all’apprendimento: è stata installata una connessione Internet più stabile, messi a disposizione dei computer e offerto un costante supporto, grazie soprattutto alla disponibilità di Umberto, il presidente del centro anziani, sempre pronto a risolvere ogni difficoltà.
 
Perché è importante che imparino?
Un progetto come questo non solo aiuta gli anziani a usare meglio i propri dispositivi digitali, ma contribuisce anche a rafforzare la loro sicurezza personale.
Grazie al corso, imparano a riconoscere possibili truffe online e a muoversi con più consapevolezza nel mondo digitale.
Ma i benefici vanno oltre: molte persone che all’inizio si sentivano inadeguate o “tagliate fuori” oggi hanno acquisito maggiore fiducia in sé stesse. La possibilità di restare in contatto con figli, nipoti o amici ha portato a un aumento del benessere e a una nuova forma di indipendenza.
 
Un’opportunità in più anche per i giovani
Il progetto "Nonni su Internet" non rappresenta soltanto una preziosa occasione per gli anziani, ma offre anche ai ragazzi coinvolti un’importante esperienza di crescita personale e civica. Accompagnare qualcuno nell'apprendimento richiede pazienza, empatia e spirito di servizio: qualità che, grazie a questo percorso, molti studenti stanno sviluppando concretamente.
L'iniziativa è stata realizzata con il supporto della Fondazione Mondo Digitale, che da anni promuove l’inclusione digitale e coordina le attività formative, seguendo con attenzione e professionalità i ragazzi dell’Istituto Vito Volterra di Ciampino.
 
Conclusione
"Nonni su Internet" è molto più di un semplice corso di tecnologia: è un ponte tra generazioni, un’occasione di scambio e crescita reciproca. Grazie a questo progetto, la tecnologia diventa uno strumento di vicinanza, autonomia e dignità, restituendo alle persone anziane il piacere di sentirsi parte attiva e connessa del mondo che cambia.
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FraWeb.it si è ormai consolidata nel settore informatico, grazie ad una lunga esperienza. Professionalità, qualità e convenienza sono gli elementi che ci identificano.

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– Adeguamento alle normative privacy
 
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