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Babbo Natale Solidale

Babbo Natale Solidale  Copertina (900-0-0)
Claudia Benvenuti

Dalla collaborazione tra Associazione Genitori Primo Levi Marino e il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole nasce la raccolta dei regali di Natale per i bambini di tutto il territorio di Marino! Arriva Babbo Natale, portando un carico di doni a tutti i bimbi che non possono riceverli e aiuta le mamme e i papà a far sorridere i propri figli.

Se hai desiderio di partecipare DONANDO oppure vuoi indicare chi può averne bisogno o vuoi presentarti tu stesso e la tua famiglia per riceve i doni per i tuoi bambini, puoi rivolgerti ai punti di raccolta indicati. I regali NON devono essere incartati e devono essere NUOVI.
 
Festeggiamo il Natale alla grande…chi dona, in realtà, arricchisce la sua anima e chi riceve arricchisce la sua dignità.

I punti di raccolta sono:

* I plessi dell’Istituto P. Levi attraverso i rappresentanti dell’Associazione Genitori P.Levi (S. Maria delle Mole, Frattocchie, Cava dei Selci, Castelluccia) contattaci: email: cdgprimolevi@gmail.com
 
Facebook: Associazione Genitori Primo Levi Marino - Insieme 
 
* La parrocchia Natività della Beata Vergine Maria di Santa Maria delle Mole negli orari: mercoledì 9:30-12 e 18:30-20:00 – venerdì 18:30-20:00 – sabato 9:30-12:00
 
* Caritas Città di Marino via Fratelli Rosselli, 4/6 orario: giovedi 10:00-12 /16:00-18:00 sabato 10:00-12:00
 
* Parrocchia Santa Maria Ausiliatrice di Castelluccia: lun-ven dalle 16.30 alle 18:00.

GIFTS OF THE FUTURE: i regali di Natale pių rivoluzionari

GIFTS OF THE FUTURE: i regali di Natale pių rivoluzionari Copertina (781-0-0)
Eleonora Persichetti

 

Basta con i regali natalizi tradizionali, il futuro è alle porte: dai televisori con schermi pieghevoli agli occhiali da sole a tecnologia a conduzione ossea, dalle sveglie che preparano il caffè ai gadget per la realtà virtuale, fino ad arrivare agli avatar per beneficiare di servizi digitali customizzati. Sono questi alcuni dei regali più originali che caratterizzeranno le festività della prossima decade.

 

 

Le innovazioni tecnologiche hanno contribuito a semplificare la vita di tutti i giorni garantendo nuove forme di intrattenimento e nei prossimi anni rivoluzioneranno anche il modo di celebrare le festività natalizie. Basti pensare che secondo una recente ricerca pubblicata su CBS News si stima che il prossimo Natale i regali saranno consegnati attraverso dei droni, trasformando radicalmente il modo dello shopping. Ma quali saranno alcuni dei prodotti più curiosi del futuro? Secondo una ricerca pubblicata sul New York Times tra i regali hi-tech più richiesti figurano i televisori con schermi pieghevoli, ideali per adattarsi a qualsiasi dimensione della propria stanza, e gli occhiali da sole a tecnologia a conduzione ossea, ottimi per ascoltare musica in maniera non convenzionale. E ancora, secondo una ricerca pubblicata su Business Insider saranno disponibili sul mercato anche sveglie che preparano il caffè. Ma non è tutto, perché secondo un’indagine di Global Web Index pubblicata su Fortune 1 millennial su 4 inserisce i gadget per la realtà virtuale in cima alle preferenze dei regali natalizi. Largo spazio anche agli avatar che negli anni a venire permetteranno a milioni di utenti di beneficiare di servizi digitali customizzati e festeggiare il Natale in maniera interattiva. È quanto emerge da un monitoraggio condotto da Espresso Communication per IGOODI, la prima factory di avatar 100% made in Italy, su oltre 50 testate internazionali per capire quali saranno i regali che gli italiani troveranno sotto l’albero nel decennio che sta per cominciare.

 

Ma cose ne pensano gli esperti d’innovazione tecnologica? “Le festività del futuro offriranno potenzialità interessanti per via delle continue evoluzioni tecnologiche e permetteranno un’interazione maggiore tra mondo reale e digitale – spiega Billy Berlusconi, CEO di IGOODI – Grazie a numerosi anni di ricerca, investimenti, collaborazioni con importanti università siamo in grado di offrire alle aziende e agli enti che guardano al futuro una piattaforma in grado d’integrare l’avatar, ovvero l’io digitale degli utenti, con l’universo dei servizi digitali, sempre più importanti per la nostra vita e per il business. Disponendo del proprio avatar infatti le persone potranno beneficiare di servizi digitali customizzati, attualmente in fase di sviluppo e disponibili per il mercato B2B, in una modalità completamente nuova e più ingaggiante rispetto al passato: ad esempio si potrà regalare un buono per realizzare il proprio avatar o mandare il proprio io digitale a provare i vestiti 4.0 per noi”.

 

I cambiamenti del futuro riguarderanno anche il modo di decorare gli alberi natalizi, da sempre simbolo di tradizione. Secondo una recente ricerca pubblicata sul portale britannico The Telegraph, infatti, le decorazioni saranno interamente realizzate con la realtà aumentata anche per far fronte all’inquinamento atmosferico: ogni anno vengono lasciati in discarica milioni di alberi producendo 100mila tonnellate di gas serra. Ma non è tutto, perché gli esperti stimano che entro il 2050 le famiglie potranno abbattere le distanze interagendo tra loro come se fossero fisicamente nella stessa stanza.

 

Ecco infine quali saranno i 10 regali di Natale più rivoluzionari degli anni ‘20 segnalati dalle più autorevoli testate internazionali:

 

  • Televisori con schermi pieghevoli: la migliore della qualità e il massimo del comfort, ideali per adattarsi a qualsiasi dimensione della propria stanza.
  • Occhiali da sole a tecnologia a conduzione ossea: perfetti per ascoltare musica in maniera non convenzionale.
  • Sveglie che preparano il caffè: un particolare meccanismo collega il suono della sveglia al piano cottura in acciaio inox. Un’ottima soluzione per iniziare la giornata con la giusta carica.
  • Avatar: molto presto regalare un buono per creare il proprio avatar e sarà possibile mandare il proprio io digitale a fare shopping per provare ad esempio i vestiti.
  • Le fasce per dormire meglio: grazie a dei sensori che si posizionano vicino l’orecchio è possibile ascoltare suoni rilassanti per combattere l’insonnia.
  • Letti con Home Cinema 4K integrati: lo smart bed perfetto per chi ama avere la qualità dei grandi film comodamente a casa.
  • Robot con sistema di navigazione integrato e display: utile per gestire la domotica e controllare quello che avviene in alcune stanze.
  • La forchetta che aiuta a dimagrire: dotata di sensori che controllano le calorie assunte e monitorano e i movimenti della bocca. Se si consuma del cibo velocemente si viene avvertiti da una vibrazione accompagnata da luce intelligente.
  • La toilette intelligente: dotata di altoparlanti surround incorporati, illuminazione atmosferica e comandi vocali.
  • Vestiti che monitorano i battiti cardiaci e la pressione sanguigna: ottimi per tenere sempre sotto controllo le proprie condizioni fisiche, prevenendo possibili malori.

Il Centro Anziani di S. Maria delle Mole chiude il bilancio in pareggio e promuove il tesseramento

Il Centro Anziani di S. Maria delle Mole chiude il bilancio in pareggio e promuove il tesseramento Copertina (2.835-0-0)
Eleonora Persichetti

L’Assemblea degli iscritti al Centro Anziani di S. Maria delle Mole , in seconda convocazione,  ha approvato il bilancio consuntivo che risulta in pareggio. Alla presenza di circa 60 iscritti, del Presidente, Dante Precetti, di due scrutatori, Fiore Simonetti e Antonio Capraro, e di una segretaria, Leda De Stefani, il bilancio viene letto e approvato all’unanimità, con soddisfazione di tutti per il pareggio. Chiunque volesse tesserarsi è ben accetto, chi deve rinnovare la tessera è invitato a farlo ora. Il Centro sociale per Anziani è un luogo di aggregazione e la sua finalità primaria è proprio quella di far socializzare i più grandicelli attraverso varie iniziative come pranzi e cene, serate danzanti, corsi di ballo e gite. Lo scorso aprile è stato organizzato, su proposta del Presidente Precetti, un pranzo a 2 euro a testa, aperto a tutti. Ora si parla di vacanze estive. Un applauso agli sforzi del Comitato di gestione e di tutte le persone che lo aiutano.

Eleonora Persichetti

C'era una volta il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole

C'era una volta il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole Copertina (1.247-0-0)
Gianni Botta

Come recita il titolo, c’era una volta il Comitato di quartiere di Santa Maria delle Mole... ed ora ce ne sono due.
 
Avete letto bene: ieri abbiamo appreso da internet che da ottobre dell’anno scorso a Santa Maria delle Mole è nato il nuovo Comitato di Quartiere “La Casa nel Parco e dintorni” al quale il Comune affiderà la gestione del Parco “Giovanni Falcone”. Ai nuovi residenti di Santa Maria, ricordiamo che l’intitolazione del Parco al Giudice Giovanni Falcone avvenne quasi trent’anni fa per iniziativa dell’Associazione “Progetto Uomo-Ambiente” che promosse un sondaggio presso le scolaresche le quali scelsero che il Parco fosse dedicato a Giovanni Falcone. Sua sorella Maria Falcone onorò questa scelta presenziando nel giorno dell’inaugurazione avendo compreso il senso di riscossa espresso da quel voto “popolare” di piccoli innocenti che, loro malgrado, vissero l’atmosfera drammatica di quegli anni.
Durante tutto questo tempo le persone dell’Associazione “Progetto Uomo-Ambiente” si sono prese cura del Parco Falcone senza alcun aiuto né sostegno e, aggiungiamo adesso, riconoscimento. 
 
Ed è solo perché nutriamo un profondo rispetto per tutto ciò che oggi non staremo ad alimentare la polemica su una scelta a molti sembrata “politica”, la memoria del Giudice Falcone non merita di essere trascinata in questa vicenda dai contorni squallidi.
 
Il motivo per cui scriviamo questo articolo è che improvvisamente esce fuori un altro “comitato di quartiere” quando il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole esiste da 40 anni durante i quali ha collaborato con le altre realtà allo scopo di tenere vivo lo spirito di comunità; trasmettere il senso di appartenenza a coloro che vengono ad abitare qui, mandano i loro figli nelle scuole, nella Parrocchia, nei centri sportivi o nei parchi,persone che vivono quotidianamente Santa Maria, i suoi negozi, i suoi spazi.
La nostra soddisfazione nasce quando vediamo che i nostri concittadini ci ringraziano per la riuscita della Festa Patronale, apprezzano le nostre iniziative, l’impegno del Gruppo Volontari del Decoro Urbano che cercano di tenere puliti i giardini, le strade in cui passeggiano sereni coi loro figli o con i cani scodinzolanti, senza chiedere altro.
 
Eppure ci sarebbe piaciuto che qualcuno dell’Amministrazione, non per blandirci – perché siamo sempre stati attenti a tenere le distanze dal politico di turno –, ma per dare un segno di apprezzamento a tutto ciò, ci avesse chiesto se fossimo stati interessati a rilevare la gestione del Parco Falcone, noi che non abbiamo neanche più una sede in cui riunirci oppure depositare il materiale.
 
Niente di tutto ciò, silenzio assoluto, salvo venire a conoscenza che il Sindaco, la sua Giunta, il Presidente del Consiglio Comunale erano a conoscenza da mesi che esisteva un’altra realtà auto-proclamatasi “comitato di quartiere” a cui stavano per affidare il Parco Falcone.
Neanche un cenno a noi che avremmo accettato di buon grado di prendercene cura come già facciamo con le altre zone di Santa Maria, oltretutto potendo finalmente contare su una sede di cui continuiamo ad avere necessità.
 
Quindi ci chiediamo e chiediamo al Sindaco, alla sua Giunta, al Presidente del Consiglio Comunale se sia stato un errore non esserci “accasati” o addirittura candidati in una lista elettorale pro-sindaco – come è il caso del Sig. Fabio Fosso, rappresentante di questo “comitato” e candidato nella Lega alle comunali 2021 –, se sia stato sconveniente richiamare l’attenzione sullo stato in cui versava il Parco Falcone o quale altro errore abbiamo commesso per essere stati ignorati ed accantonati in questo modo a vantaggio di una realtà sorta dal nulla. Infatti, ci piacerebbe che il Sig. Fosso o chi per lui si presentasse alla nostra comunità per raccontare quando è nato questo comitato, da chi sia composto e quali progetti abbia, perché niente altro si sa oltre che gestiranno il Parco Falcone.
 
Non abbiamo capito se il Sindaco, la sua Giunta ed il Presidente del Consiglio Comunale – il quale si vanta di essere nato e cresciuto a Santa Maria – si siano resi conto di aver creato una spaccatura nella nostra comunità con questa scelta che mortifica non solo noi ma il senso civico, accecati dal solo desiderio di “marcare il territorio”.
Sappiano comunque che siamo sempre qui se vorranno risponderci: continueremo ad organizzare le iniziative, pulire le strade, incontrare i nostri concittadini al bar per una battuta, un sorriso e non solo nei giorni di festa, perché è la nostra comunità ed in questa ci identifichiamo.

A scuola in sicurezza e senza sosta selvaggia

A scuola in sicurezza e senza sosta selvaggia Copertina (870-0-0)
Eleonora Persichetti

Riceviamo e pubblichiamo
 
 
 
Cara Redazione,
 
vi scrivo per parlarvi della situazione parcheggi della scuola Verdi di S. Maria delle Mole, in via Maroncelli. La mattina accompagnare i bambini a scuola con la macchina è diventata un’impresa difficilissima. La situazione è davvero sfuggita di mano. Ricordiamoci che poi la strada per andare a scuola è più che trafficata la mattina.
 
È una corsa ad ostacoli e anche se c’è la Polizia locale che vigila, il problema di dove parcheggiare l’auto per scendere ed accompagnare i propri figli a scuola, rimane.
Su quella via è impossibile trovare posto e ci sono divieti, auto che sostano tutto il giorno, pochissimo spazio: ma come facciamo se i nostri figli sono piccoli e non possono andare a scuola da soli? I vigili sono prontissimi a fare le multe, senza esitazione, ma forse andrebbe trovata una soluzione diversa.
Perché non fare un piano della viabilità? Non dico tanto una zona ZTL riservata agli orari di entrata e di uscita delle scuole perché sarebbe un problema per chiunque transita su quella strada, però almeno aprire il cancello della scuola e consentire a noi genitori di fermarci temporaneamente lì per far scendere i bambini. Perché questo lì si può fare veramente, sarebbe comodo per tutti aprirlo. E non serve solo a noi, ma anche a tutti i bambini disabili che devono entrare a scuola e hanno bisogno di avvicinarsi il più possibile.
 
Spesso, credetemi, ci sono scene terribili davanti alla scuola: mamme che gridano e si arrabbiano con i vigili, bambini che piangono e vigili che fanno multe a tutto spiano. E poi i vigili sono scortesi, abusano del loro potere, rispondono male alla gente. Stamattina i vigili mi hanno fatto un verbale di SIT per aver detto ad alta voce che mi ero stufata della situazione. Io sono molto arrabbiata per tutto questo.
 
Ma ci rendiamo conto che la situazione è insostenibile?
Davvero pensiamo che basta un agente della Polizia locale a risolvere il problema, facendo una multa?
Serve un piano viabilità o, senza aspettare troppo, come dicevo prima, basta aprire i cancelli della scuola e anche il problema sosta selvaggia o ingorghi è risolto.
 
Spero che questa mia lettera sia letta dalle autorità competenti e possa servire, a nome di tanti genitori, a risolvere, una volta per tutte, questa incresciosa situazione.
 
Barbara

Dove e quando ritirare la compostiera per il compostaggio domestico

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Domenico Brancato

Dal  2 maggio c.a, data della Conferenza di presentazione del servizio  di Raccolta Differenziata “Porta a Porta” dei Rifiuti Solidi Urbani, che avrà inizio il 21 Maggio nelle Frazioni: Frattocchie, Santa Maria delle Mole e Cava dei Selci, tutti  i Cittadini iscritti al ruolo TARI del Comune di Marino, che hanno inoltrato o che inoltreranno la  Richiesta di agevolazione per Compostaggio domestico, previa sottoscrizione di apposita Dichiarazione,  potranno ritirare, a titolo gratuito, l’apposita COMPOSTIERA, presso la sede dell’ECOSPORTELLO gestito dalla Multiservizi,  in  via Pietro Nenni, 13 di Marino centro (Tel. 800 154952).

Coloro che non hanno ancora presentato la richiesta per essere inseriti nell’Albo dei Compostatori (requisito indispensabile per fruire  dell’agevolazione), potranno avvalersi della proroga concessa per l’inoltro, soltanto per il corrente anno (per gli anni a venire  la scadenza è fissata al 31 marzo ), fino al 30 giugno.

Tale richiesta, redatta sull’apposito Modulo, opportunamente aggiornato (vedi allegato), va inoltrata, per via telematica,  Al Comune di Marino Area II Economico-Finanziaria Settore Entrate -  protocollo@pec.comune.marino.rm.it, o  tramite l’Ufficio Protocollo della Circoscrizione di competenza o del Comune.

Mentre,chi ha presentato la Richiesta entro il 31 marzo, corredata della necessaria documentazione, non dovrà esibire altra certificazione, se non richiesta dall’Amministrazione.

Si precisa, inoltre, che a partire dal 3 maggio sarà avviata la distribuzione, a tutte le famiglie delle succitate aree, del Kit composto da 5 contenitori(4 per chi esegue il compostaggio) per il conferimento di altrettante tipologie di rifiuti differenziati e del materiale illustrativo sulla modalità di differenziazione e di conferimento degli stessi.

Per quanto concerne il ritiro e le modalità di smaltimento  dei  materiali di risulta di sfalci e  potatura di siepi ed alberi, degli ingombranti, degli oli vegetali esausti  e di pile e farmaci si rimanda alle dettagliate informazioni riportate sui pieghevoli che verranno distribuiti contestualmente ai contenitori.

Articolo redatto dal Prof.  Domenico Brancato

Vademecum contro le truffe ed i raggiri nei confronti di anziani e non

Vademecum contro le truffe ed i raggiri nei confronti di anziani e non Copertina    (allegati) (729-0-0)
Antonio Calcagni

 
Truffe e raggiri nei confronti di anziani (ma non solo) sono molto frequenti. Non se ne conosce l'esatto numero, poiché talvolta, purtroppo, non vengono denunciati; a volte per vergogna, a volte perché non se ne vuole parlare.
 
NON DENUNCIARE E’ UN ERRORE.
 
Per sconfiggere questo fenomeno possiamo tutti collaborare con la denunciadando così elementi alle Forze dell'OrdineSi potràinoltrefar conoscere quanto siano diffuse queste truffe e realizzare che non si tratta di qualcosa che capita a pochi sprovvedutiquanto piuttosto di vergognosi reati compiuti da persone senza scrupoli.
 
La locale stazione dei Carabinieri ha redatto un vademecum, che alleghiamo, in cui vengono illustrate tutte le informazioni utili per evitare di incorrere nelle truffe, in oggetto.
 
Per approfondire l’argomento, giovedì 20 ottobre, ore 16:30, presso la nostra parrocchia, si terrà un convegno presieduto dal Comandante della caserma dei Carabinieri di Santa Maria delle Mole.

Esodo dei giovani dal posto di lavoro

Esodo dei giovani dal posto di lavoro Copertina (673-0-0)
Domenico Brancato

 
 
Motivi dell’esodo dei giovani dal posto di lavoro e della difficoltà delle aziende a reperire lavoratori
 
 
Trattasi di un fenomeno che ha generato negli ultimi mesi un boom di dimissioni volontarie, che trova riscontro nei sostenitori della filosofia: “si vive una volta sola” (“you only live once”) –YOLO- , particolarmente inclini ad una condizione di benessere (well-being), di sostenibilità (nel senso di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità alle generazioni future di realizzare i propri) e di equilibrio tra il tempo dedicato al lavoro e alla vita privata.
 
Secondo il concetto di godere ogni giorno quanto di buono la vita ci offre, considerato che il futuro è imprevedibile.
 
Situazione che però covava da tempo, specie nel settore sanitario, a causa delle denunciate carenze, quali: insufficiente organico, mancati riposi, aggressioni nei reparti e un deludente adeguamento delle retribuzioni, imputabili alla rimodulazione delle pratiche lavorative imposte dalla pandemia.
 
Pandemia che, per effetto delle profonde modifiche gestionali e soluzioni operative, ha indubbiamente accelerato, incrementato ed esteso malcontento e conseguenze fisiche anche ad altre categorie.
 
Come una recente indagine, condotta online su 1000 persone dall’esperto di ricerche Human Highway, per Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione o “da banco”), ha dimostrato.
 
Visto che ha riscontrato che 8 persone su 10, in Italia, dichiarano di aver sofferto, nell’ultimo anno, di almeno un disturbo riconducibile proprio allo stress.
 
Inconveniente che ha indotto molti lavoratori ad orientare maggiormente la loro priorità verso la famiglia ed il riposo e, al contempo, rivendicare una maggiore flessibilità del luogo e sicurezza di/del lavoro e una più equa e dignitosa retribuzione.
 
Alle descritte motivazioni dell’allontanamento dal lavoro si unisce poi, secondo Alberto Pastore, professor di Economia e Gestione delle imprese e Delegato della Rettrice al Placement all’Università La Sapienza di Roma, la disincentivazione dei giovani ad intraprendere un’attività lavorativa regolare per l’effetto congiunto dell’applicazione di norme concernenti: il livello di retribuzione, l’Indennità di disoccupazione e il Reddito di cittadinanza; spesso integrati dall’opportunità di lavoro temporaneo e/o in nero. Il che, anche se contribuisce ad assicurare loro una temporanea sopravvivenza economica, li distoglie dall’edificante ambizione a raggiungere una condizione di lavoro duratura e professionalmente qualificata.
 
Condizione che, molto probabilmente, potrebbe essere più agevolmente conseguita se la corresponsione di parte dei menzionati sussidi fosse non fine a se stessa, ma costituisse un congruo riconoscimento a chi si impegna in attività di formazione mirate ad acquisire qualificate competenze, necessarie per il soddisfacimento delle molteplici tipologie di richieste provenienti del mondo del lavoro. Delle quali il 39% e oltre il 25% , rispettivamente, nel Nord e nel Mezzogiorno d’Italia, rimangano inevase.
 
Carenza di profili professionali alla quale, secondo un rapporto della McKinsey & Company (Società internazionale, leader al mondo di consulenza strategica manageriale), influisce la condizione di:
  • Inattivi, cioè coloro che, per mancanza di fiducia e di speranza o per la fruizione di un supporto economico familiare, non lavorano e non cercano lavoro;
  • NEET: persone prevalentemente giovani che non hanno né cercano un impiego e non frequentano una scuola, né un corso di formazione o di aggiornamento professionale;
  • Inadeguatezza degli enti di supporto preposti alla ricerca del lavoro. Tant’è che In Italia, in genere, a procacciare il lavoro ai giovani, in età compresa fra i 15 e i 29 anni, risultano essere gli amici e i parenti; mentre i canali istituzionali, come i Centri per l’impiego, contribuiscono soltanto nella proporzione dell’1%. A differenza della Germania, dove gli Uffici di Collocamento provvedono alla ricerca dell’occupazione per l’80%;
  • Inadeguatezza del rapporto tra la struttura dei programmi scolastici ed i reali bisogni del sistema produttivo italiano. Considerato che solo il 38% di diplomati di Istituti Tecnici e Professionali intervistati, per un carente orientamento loro riservato, conosce le opportunità occupazionali offerte dai vari percorsi scolastici. Per cui, meno del 30% degli universitari sceglie l’indirizzo di studi sulla base degli sbocchi occupazionali, mentre il 66% è motivato dall’interesse e dalle attitudini personali, con il risultato del conseguente disallineamento tra domanda ed offerta;
  • Carenza di adeguate competenze ai bisogni del sistema produttivo rilevata dalle aziende italiane. Le quali reputano, inadatti a svolgere le mansioni loro richieste, il 47% (rispetto alla media europea del 33%) dei giovani appena inseriti in attività lavorative. A causa della brevità (inferiore ad un mese) e alla partecipazione di solo la metà degli studenti, allo svolgimento di stage e tirocini, in quasi il 50% delle scuole superiori e in circa il 30% delle università.
Insieme di constatazioni che evidenziano non trascurabili condizioni deficitarie riconducibili a mancanza o inadeguatezza di interventi gestionali in vari ambiti, che contribuiscono, secondo i dati ISTAT del Marzo 2022, a registrare un tasso di disoccupazione dell’8,5% complessivo, del 24,5% tra i giovani da 15 a 29 anni e del 34,5% di inattivi di tutte le classi di età. Condizioni per ovviare alle quali, lo stesso rapporto Mckinsey indica le seguenti proposte risolutive:
  • Offerta formativa adeguata alla domanda;
  • Rivalutazione delle scuole tecniche e professionali;
  • Stretta collaborazione tra scuola e lavoro (con studenti e insegnanti in azienda e datori di lavoro nelle scuole);
  • Sistematici e generalizzati servizi di orientamento scolastico;
  • Efficacia dei canali di collocamento dei giovani sul mercato del lavoro.
Per quest’ultima puntualizzazione, considerato il citato deludente esito della funzione dei Centri per l’Impiego, si ipotizza che, qualora le Amministrazioni comunali e regionali, a seconda dell’entità delle attività imprenditoriali presenti nel loro territorio, provvedessero al diretto monitoraggio delle specifiche esigenze lavorative; e, nel contempo, istituissero e adeguassero i programmi dei Centri di Formazione e Riqualificazione permanente, alle tipologie di competenze di cui necessitano le Aziende; la situazione che attualmente penalizza lavoratori e datori di lavoro, probabilmente, risultando meno appesantita dalla burocrazia e più circoscritta, potrebbe essere più agevolmente ed efficacemente avviata a soluzione.
 
 
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