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La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LE ESTERNAZIONI PARTITICHE , INTESA COME SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APARTITICO, ovvero non siano di parte. 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APARTITICI  che prestiamo attenzione alle esigenze della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione partitica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.
 

Autori sotto le stelle: ospiti Paolo Montanari ed Eleonora Persichetti

Autori sotto le stelle: ospiti Paolo Montanari ed Eleonora Persichetti  Copertina S. Maria delle Mole (725)
Eleonora Persichetti

 

Domenica 23 giugno prosegue la rassegna “Autori sotto le stelle”. Alle ore 21, la giornalista e scrittrice Eleonora Persichetti, presso lo Stand-Info "Boville4-0.it" dell'Associazione Sempre Boville - Co.Pro.N.E.L. onlus, nell’ambito di BovillEstate 2019, nel Parco della Pace a Cava dei Selci, presenta l’ultimo libro di Paolo Montanari: "Appio Latino Tuscolano". Intervisterà e converserà con l’autore.

 

Questa seconda edizione di Appio Latino Tuscolano mira ad estendere gli orizzonti, prima limitati al versante periurbano del territorio, anche al Parco degli Acquedotti ed al quartiere Tuscolano, presentando quali elementi di novità Villa di Sette Bassi, Parco degli Acquedotti, Quadraro, Tempio della Fortuna Muliebre ed Antiquarium di via Lucrezia Romana. Nella presente Guida, confermando lo spirito già seguito nella prima edizione, l'esposizione non si limiterà a quanto d'antico ci è stato tramandato, bensì ripercorrerà, per grandi linee, la storia di questa parte del suburbio spingendosi fino ai principali ricordi legati alla seconda guerra mondiale.

 

Alle 22, seguirà la presentazione di “Raccomandata semplice”, il primo romanzo di Eleonora Persichetti. Insieme a lei: la giornalista de La Voce dei Castelli, Debora Esposto, il pittore e maestro Vito Lolli dell’Accademia Castrimeniense; Cristoforo Russo, collega e pittore, che illustrerà alcune delle sue opere in linea con le tematiche del romanzo; Laura Paladinelli che leggerà alcuni brani tratti dal romanzo.

 

Una storia avvincente ed emozionante, che l’autrice ha interamente dedicato alla sua dolce nonna. La protagonista è una ragazza come tante, Adele, che finalmente termina il lungo percorso di studi in medicina. Proprio il giorno della laurea, una scoperta cambia la sua vita per sempre. In mezzo ad alcuni cd trova una raccomandata, che non avrebbe mai voluto leggere. Ma indietro non si torna. Adele, con la vita ormai a soqquadro e completamente disorientata, decide di intraprendere un lungo viaggio con l’amica del cuore, Cristina, alla ricerca della sua vera identità.

 

“Ma in lei dominava la sete della verità e non c’è nulla che possa estinguerla.” Riuscirà a capire chi è veramente?  E da dove viene? Le pagine della promettente scrittrice raccontano di un destino tutt’altro che prevedibile e di forti emozioni in una dimensione tra il reale e il surreale. E quando Adele sta per avvicinarsi alla verità, un colpo di scena capovolge le carte in tavola e lascia il lettore con il fiato sospeso.

 

La Redazione

Bonus e Buono da 200 e da 60 euro

Bonus e Buono da 200 e da 60 euro Copertina Nazionali (722)
Domenico Brancato

Requisiti per ottenerli  e come verranno corrisposti
 
Il 2 Maggio 2022 il Governo ha approvato il “Decreto Aiuti” per venire incontro all’emergenza causata dalle negative ripercussioni derivanti dal conflitto fra Russia ed Ucraina.
 
Il “Bonus anti-inflazione” consiste in una misura una tantum (erogata una sola volta ed in un’unica soluzione) di 200 euro, uguale per tutti, indipendentemente dall’ammontare del reddito, concepita con la finalità di sostenere il potere di acquisto delle famiglie e contrastare l’inflazione provocata dall’aumento dei prezzi al consumo correlati agli effetti del citato conflitto.
 
Il Bonus interesserà i lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati italiani con reddito annuo lordo entro i 35.000 euro (dal computo del quale è escluso solo il reddito relativo alla prima abitazione e al Trattamento di Fine Rapporto T.F.R.).
 
Tale provvedimento successivamente è stato esteso anche ai lavoratori stagionali, colf e badanti, percettori del Reddito di cittadinanza, disoccupati e cassintegrati a zero ore, che risulteranno tali nel mese di Giugno prossimo.
 
Per ottenere il Bonus non sarà necessario presentare alcuna domanda, poiché per:
  • i lavoratori dipendenti e molto probabilmente anche colf e badanti e lavoratori stagionali (che hanno una busta paga regolare) arriverà direttamente in busta paga di Giugno-Luglio, essendo riconosciuto automaticamente dal datore di lavoro che lo anticipa, per poi, al primo pagamento utile delle imposte, recuperarlo in proporzione all’ammontare dei bonus erogati;
  • i pensionati, disoccupati e cassintegrati, l’accredito sarà erogato direttamente dall’INPS, presumibilmente nel mese di Luglio;
  • i percettori del Reddito di cittadinanza, anche per loro è probabile che il Bonus sarà automaticamente erogato dall’INPS come accredito sulla Carta Reddito di Cittadinanza – RdC – (Carta Poste-pay, rilasciata delle Poste, caricata mensilmente con l’importo del reddito spettante al nucleo familiare);
  • i lavoratori autonomi e i liberi professionisti iscritti alle casse previdenziali o alla gestione separata INPS, che abbiano redditi fino a 35 mila euro, la modalità di erogazione sarà stabilita con un prossimo specifico Decreto del Ministero del Lavoro.
Il Governo inoltre, per mitigare gli effetti del caro energia sulle famiglie e per incentivare l’uso dei mezzi pubblici, ha stanziato un fondo di 100 milioni di euro per il 2022, da destinare alla creazione di un Buono per studenti e lavoratori, da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale o ferroviario nazionale. Buono che può essere utilizzato per un solo acquisto di abbonamenti e che copre fino al 100% della spesa sostenuta, purché contenuta nel limite massimo di 60 euro.
 
Il Buono può essere richiesto solo da chi nel 2021 ha posseduto un reddito personale lordo annuo fino a 35.000 euro, da certificare tramite l’importo del Reddito imponibile indicato nel 730, o nel modello Redditi della prossima dichiarazione.
 
Per quanto concerne le modalità di presentazione della domanda: entro due mesi verrà emanato un apposito Decreto per la predisposizione di una piattaforma informatica in cui inserire la richiesta, che seguirà l’ordine di arrivo, ma che in base ai fondi stanziati, potrà essere aggiudicata a circa un milione e mezzo di richiedenti.
 
L’erogazione del Buono avverrà con modalità informatica e sarà utilizzabile fino a Dicembre.
 
Sul Buono verrà indicato il nominativo del beneficiario. Quindi, se in famiglia ci sono più persone che utilizzano i mezzi pubblici, ogni componente dovrà produrre la propria richiesta, fermo restando il possesso dei requisiti necessari per averne diritto.
 
Comunque, considerato che ancora non è stato precisato se per ottenere il Buono sia necessario acquistare prima l’abbonamento per poi avere il rimborso, da qui in avanti, si consiglia di conservare tutto ciò che attesti l’acquisto di un abbonamento ai mezzi di trasporto pubblico, pagandolo, preferibilmente, con carte di credito, bancomat o altre mezzi tracciabili.

Le aziende ferme per il Coronavirus ripartono con lo smartworking

Le aziende ferme per il Coronavirus ripartono con lo smartworking Copertina Nazionali (721)
Eleonora Persichetti

Ecco i consigli per chi affronta un periodo di lavoro a distanza
 
 
 
La società di consulenza Methodos, che aiuta le imprese a mettere a punto nuovi modelli organizzativi, ha stilato un vademecum peri i capi e per i lavoratori che si trovano per la prima volta a sperimentare il lavoro agile. «Per le aziende e per i dipendenti sarà un cambiamento culturale»
 
 
 
È smartworking la parola d’ordine di queste ore per le imprese che rischiano di rimanere ferme a causa dell’emergenza sanitaria per il nuovo Coronavirus. Nelle regioni più colpite dal contagio si cerca di limitare al massimo gli spostamenti e, mentre uno dei decreti attuativi del DL 23 febbraio 2020 n. 6 facilita l’adozione del telelavoro (come sperimentato su scala più piccola per il crollo del ponte Morandi), è già massiccio in moltissime aziende il ricorso al lavoro agile. «Questi giorni di blocco forzato potrebbero addirittura essere un acceleratore del cambiamento»: ne è convinto Alessio Vaccarezza, CEO di Methodos Italia, società di consulenza specializzata nell’accompagnare le imprese nei processi di change management assieme a Digital Attitude e Accompany, due startup focalizzate sulla digital transformation. «Da tempo è in atto una trasformazione culturale per quanto riguarda i modelli organizzativi sul lavoro e molte realtà, soprattutto le più grandi e internazionali, sono preparate ad affrontare la situazione che stiamo vivendo – prosegue Vaccarezza –. Chi è in ritardo nell’attuare piani strutturati di smartworking dovrà mettere in campo qualche sforzo in più, ma attrezzarsi in tempi brevi è possibile e, con alcuni accorgimenti, si può evitare di perdere produttività».
 
Per attuare forme di lavoro agile in modo efficace, prevedendo i possibili intoppi e preparando dipendenti e management a lavorare in modo nuovo, Methodos ha stilato una serie di consigli rivolti sia ai lavoratori, che magari si trovano a fare smartworking per la prima volta nella vita, sia ai capi, che devono sperimentare nuovi metodi per organizzare, dirigere e valutare i propri dipendenti.
 
«Delega e fiducia sono i concetti più importanti per chi ha un ruolo dirigenziale – spiega Giuseppe Geneletti, Head Smart Working di Methodos –. Chiarire gli obiettivi, valorizzare i risultati raggiunti e responsabilizzare sono le azioni chiave per impostare un progetto di smartworking vincente. Occorre poi fare degli sforzi in più sul fronte della pianificazione e schedulare specifici momenti di confronto con le persone del team: meglio in video che con una semplice telefonata».
 
Per i lavoratori, invece, la sfida è riprodurre a casa la forma mentis che si assume in ufficio. I consigli di Methodos sono cinque:
 
  1. Stabilire chiaramente gli orari. «È importante indicare i momenti di inizio e fine del lavoro – spiega Giuseppe Geneletti –. Dedicare delle ore specifiche al lavoro facilita non solo la concentrazione, ma anche l’allineamento con gli altri interlocutori, che sanno in quali momenti siamo disponibili e pronti a rispondere».
  2. Vestirsi come se si andasse in ufficio (o quasi). «Non è necessario essere iper-formali e in giacca e cravatta – commenta sempre Geneletti – ma passare dalla modalità “da casa” a quella “da lavoro” è molto importante per concentrarsi, e l’abbigliamento gioca la sua parte».
  3. Fare delle pause e spostarsi. Se è fondamentale, anche a casa, avere la sensazione di “iniziare” la propria giornata, allo stesso modo, quando si prende una pausa, bisogna davvero staccare. «Per questo il consiglio è di allontanarsi fisicamente dallo spazio di lavoro spiega l’esperto di Methodos –. Fare un passo lontano dalla scrivania può aiutare a liberare la mente e ad avere maggiore attenzione al ritorno».
  4. Organizzare gli spazi. Cioè avere una scrivania libera dal disordine, con file digitali e/o archivi cartacei facilmente individuabili e uno spazio adatto all’attività. «Sono elementi importanti per aumentare la produttività e rimanere concentrati mentre si lavora ai vari progetti» sottolinea Geneletti.
  5. Staccare la spina dalla vita digitale. A casa, ancor più che in ufficio, le distrazioni di web e social sono in agguato. «Per sfruttare al meglio il tempo – spiega sempre Geneletti – è bene silenziare o bloccare alcune app, anche attraverso alcuni tool che ne limitano l’utilizzo».
  6.  
Un approfondimento ad hoc lo meriterebbero i cosiddetti “meeting digitali”, ovvero chiamate e videoconferenze, di cui nei prossimi giorni si farà grande uso. «Le tecnologie rendono le comunicazioni di una facilità impensabile rispetto a pochi anni fa, anche senza complicati apparati ma con gli strumenti che tutti hanno a casa – commenta Giuseppe Geneletti –. Non tutti però sono ancora abituati a rapportarsi in questo modo ed è necessario accogliere e coinvolgere nel modo giusto chi non usa quotidianamente questi strumenti». Ecco quindi alcuni consigli utili:
Prima dei meeting digitali
 
  • Assicurarsi che tutti i partecipanti davvero rilevanti per la riuscita del meeting siano collegati/collegabili, altrimenti programmarlo in un altro momento
  • Condividere con anticipo un reminder dell’agenda, allegando obiettivi, temi e principali materiali che verranno discussi. «Ai partecipanti, parallelamente, si richiede di leggere e preparare i materiali» sottolinea Geneletti.
  • Chiedere a tutti i partecipanti di evitare le distrazioni (mail, sms, ecc.)
  • Non affrontare un numero eccessivo di argomenti
  •  
Durante chiamate e videoconferenze
 
  • Testare in anticipo il collegamento (il giorno prima se possibile con 1-2 partecipanti previsti).
  • Invitare tutti a fare un check di comunicazione se non si sono mai collegati da remoto per verificare la banda e la connettività.
  • Adattare il formato dei materiali (presentazione, video eventuali di supporto etc.) affinché siano compressi per ridurre la necessità di banda di trasmissione
  • Pianificare 10-15’ di tempo di “accoglienza” prima dell’inizio ufficiale della riunione in cui verificare da parte di tutti la qualità del collegamento audio-video a due vie.
  • Ricordare a tutti all’inizio della riunione le regole di ingaggio e di etichetta: «Cioè parlare uno alla volta e a due terzi della velocità “normale” – puntualizza Geneletti –, dire sempre il proprio nome per assicurarsi che tutti sappiano chi sta parlando, scandire bene le parole formulando frasi più brevi e semplificate per ridurre la fatica da collegamento, e infine, quando si ha la necessità di scollegarsi, annunciarlo».
  • Avere a disposizione un tecnico IT se possibile per effettuare una pronta risoluzione dei problemi durante la fase di accoglienza.

Requisiti per esenzione dal pagamento del canone Rai 2023

Requisiti per esenzione dal pagamento del canone Rai 2023 Copertina Nazionali (720)
Domenico Brancato

 
Anche per il 2023, tutti coloro che possiedono in casa un televisore o un apparecchio che consente la ricezione dei canali televisivi, a prescindere se viene utilizzato o meno, sono tenuti a pagare, come confermato (nonostante le richieste di abolizione) dal Ministero dell’Economia, anche per il prossimo anno, il canone Rai di 90 euro, attualmente addebitato direttamente sulla bolletta dell’energia elettrica.
 
Pagamento del canone, che però, in virtù degli esoneri previsti anche per l’anno in corso, può non essere versato da chi:
  • dichiara di non avere alcun televisore o possedere un PC, tablet, o smartphone, ma non utilizza alcun sintonizzatore TV in nessuna delle abitazioni ad uso domestico residenziale in cui è attiva un’utenza elettrica a suo nome;
  • ha più di 75 anni e un reddito ISEE inferiore a 8.000 euro;
  • ha mantenuto l’utenze dell’energia elettrica intestata ad una persona defunta;
  • possiede una seconda casa e già paga il canone in una bolletta;
  • è ricoverato o si è trasferito in una casa di riposo o RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale);
  • possiede un “bed and breakfast” (Letto e colazione) - B&B - e già paga il Canone RAI speciale;
  • ha un negozio addetto alla vendita e alla riparazione di apparecchi televisivi;
  • è militare delle Forze Armate Italiane, purché non si trovi in un appartamento privato all’interno di una struttura militare: ospedale, case del soldato, sale convegno;
  • è militare di cittadinanza straniera appartenenti alle Forze Nato;
  • è Agente diplomatico e consolare: solo per quei Paesi per i quali é previsto lo stesso trattamento per i diplomatici italiani.
 
Per quanto attiene ai requisiti richiesti agli anziani con più di 75 anni ( a seconda se compiuti entro il 31 gennaio, o li compiranno entro il 31 luglio 2023, l’esonero spetterà per l’intero anno o solo per il secondo semestre), si precisa che: il limite di reddito è riferito all’insieme delle somme percepite dal soggetto richiedente e dal coniuge; e che l’esenzione non è fruibile nel caso in cui l’anziano, oltre che con la moglie, conviva con altri soggetti titolari di reddito proprio, o abbia assunto colf (figura professionale che si occupa di soddisfare le esigenze quotidiane che riguardano l’abitazione della famiglia) o badanti (persone incaricate di assistere una persona del nucleo familiare).
 
Poiché, secondo il parere dell’Agenzia dell’Entrate, la persona addetta all’assistenza del contribuente, e con esso convivente, è titolare di reddito proprio.
 
Il che comporta che il requisito non venga soddisfatto.
 
La presentazione della domanda, per beneficiare dell’esonero del pagamento del canone Rai 2023, deve avvenire entro il 30 aprile (che slitta al 2 maggio, visto che coincide con la domenica), o entro il 31 luglio, per usufruire del beneficio, come già precisato, per l’intero anno o per il secondo semestre.
 
Domanda, che consiste nella compilazione del Modulo predisposto dall’Agenzia delle Entrate rispondente alla tipologia di esonero del richiedente, fra quelle di seguito descritte:
  • Modulo disdetta Canone Rai per non possesso TV;
  • Modulo disdetta Canone Rai per cittadini ultrasettantacinquenni;
  • Modulo .disdetta Canone Rai per decesso dell’intestatario;
  • Modulo esenzione Canone RAI per seconda casa;
  • Modulo esenzione Canone RAI per ricovero in casa di riposo;
  • Modulo esenzione Canone RAI per bed and breakfast.
Modulo che, disponendo di SPID, è scaricabile accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate: https://www.agenziaentrate.gov.it , o più semplicemente, sempre nel caso si scelga di presentare telematicamente la Domanda, digitando nella Barra di ricerca del PC: “Disdetta Canone RAI in bolletta 2023” e seguendo le indicazioni riportate sulle pagine che si aprono in successione.
 
Anche se la soluzione più agevole per l’assolvimento della procedura prevista per la presentazione della Domanda si ritiene, in genere, sia quella di affidarsi ad intermediari abilitati come i CAF, e poi inoltrare la documentazione, con allegata copia di un documento di identità valido, tramite raccomandata senza busta (composta dai fogli da spedire, con l’ultimo lasciato in bianco, sul quale riportare, in alto a sinistra, il Mittente e, in basso a destra, il Destinatario ), all’indirizzo: Agenzia delle Entrate S.A.T. –Sportello Abbonamenti TV - Ufficio Torino 1 – Casella Postale 22 – 10121 Torino.
 
Ma, fermi restando i descritti legittimi esoneri dal pagamento del Canone RAI, bisogna porre molta attenzione a, eventualmente, non adempiere al suo pagamento senza una plausibile motivazione, per non incorrere in salate sanzioni.
 
Sanzioni che non sono diverse da quelle che si applicano a chi evade una qualsiasi altra tassa.
 
Tant’è che, in tal caso, è prevista una multa da 2 a 6 volte l’importo annuo, corrispondente a 180 – 540 euro.
 
Inoltre, se l’evasore, nonostante i solleciti, persiste a non pagare, l’Agenzia delle Entrate lo iscrive a ruolo (lo inserisce nell’elenco dei debitori per il pagamento di sanzioni e interessi) e viene attivata una cartella esattoriale: atto di intimazione al pagamento e di avviso di mora diretta al contribuente, con cui l’Agente della riscossione procede al pignoramento dei beni, in mancanza di pagamento di quanto dovuto.
 
Mentre, in caso di presentazione di dichiarazione di esenzione falsa, sono previste persino conseguenze penali, con la reclusione fino a 2 anni.
Infine, si comunica, a tutti gli intestatari del Canone RAI –TV-, l’attesa notizia che il Governo, in ottemperanza alle direttive del Piano nazionale di ripresa e resilienza – Pnrr - si è impegnato, nei confronti dell’Unione Europea, ad eliminare dal prossimo anno, senza però aver ancora stabilito una alternativa modalità di pagamento, il Canone dalla bolletta elettrica. In quanto rappresenta un onere improprio, considerato che non si riferisce al consumo effettivo di energia elettrica.
 

Il programma delle festività natalizie a cura dell'Associazione 'Insieme per il Parco'

Il programma delle festività natalizie a cura dell'Associazione 'Insieme per il Parco' Copertina Cava dei Selci (720)
Eleonora Persichetti

Ricco di appuntamenti il Natale di Cava dei Selci, organizzato dall’Associazione sempre attiva sul territorio: Insieme per il Parco.

Si comincia venerdì 22 dicembre, alle 16.30, con la benedizione del Presepe da parte di Don Mauro, il parroco di Cava dei Selci.A seguire pandoro e vino per tutti per scambiarsi gli auguri.

 

Sabato 23, sabato 30 dicembre e giovedì 4 gennaio saranno giornate dedicate alla raccolta di alimenti e giocattoli da destinare alle famiglie bisognose. L’invito è ovvimanete allargato a tutta la cittadinanza.

 

Il programma si conclude sabato 6 gennaio 2018, al Piazzale dello Sport, con l’arrivo della Befana con le Calze del Parco a lotteria gratuita per i bambini. Gran finale con il “Fuoco della Vecia”.

 

Ricordiamo a tutti i bambini che, dal 27 dicembre al 5 gennaio, potranno depositare la loro letterina per la Befana in ia dei Mille ad angolo con via Nino Bixio.

 

Buone feste e vi aspettiamo al Parco di Cava dei Selci!

 

 

La Mela di A.I.S.M. ti aspetta

La Mela di A.I.S.M. ti aspetta Copertina S. Maria delle Mole (719)
Antonio Calcagni

Torna “La Mela di A.I.S.M.”, storico evento dedicato ai giovani con Sclerosi Multipla, come ogni anno, fondamentale per finanziare la ricerca e potenziare le attività territoriali di A.I.S.M. per l’autonomia delle persone con sclerosi multipla.
 
L’iniziativa, denominata “Facciamo sparire la Sclerosi Multipla” è organizzata, dall’associazione A.I.S.M. , iniziativa che ha ricevuto l’alto patronato del Presidente della Repubblica.
 
Il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, insieme alla Locale sezione Appia Sud Il Riccio di Legambiente, aderiscono all’iniziativa e saranno presenti presso il punto informativo turistico di Via della Repubblica, adiacente alla stazione, nei giorni di:
 
- Sabato 2 Ottobre dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00;
 
- Domenica 3 Ottobre dalle 10:00 alle 16:00, salvo anticipato esaurimento scorte.
 
Vi aspettiamo numerosi per contribuire attivamente all’eliminazione di questa malattia

Il 1° Carnevale di Boville regala una ventata di allegria

S. Maria delle Mole (718)
Domenico Brancato

Il carnevale regala una entusiasmante ventata di allegria anche ai Cittadini di  Santa Maria  delle Mole

 

Grazie al sinergico impegno fra  CAVA dei SELCI e S. MARIA DELLE MOLE FRATTOCCHIE e  alla intensa e ammirevole collaborazione fra:  Associazioni, Comitati di Quartiere, Amministrazione Comunale edal favore di un ideale andamento climatico, è stato possibile realizzare  una riuscitissima manifestazione carnevalesca. Seguita da una festante partecipazione di Cittadini di tutte le età,che hanno gremito le vie del percorso dei carri allestiti con significative rappresentazioni allegoriche,  preceduti dalle allegre e spettacolari esibizioni  delle Bande musicali,  Magjorette e dagli Sbandieratori.

Dimostrazione tangibile di come è possibile, disponendo anche di poche risorse, mettere in campo iniziative capaci di creare attrattive e stimoli in grado di coinvolgere anche la moltitudine di Cittadini, in genere, poco inclini a presenziare ad iniziative di pubblico interesse.

Infatti, il successo di questo evento che segue alla  riuscitissima Festa Dei Bambini e all’altrettanto apprezzata ricostruzione dell’atmosfera Natalizia al Parco “ Lupini”, svoltesi, rispettivamente, a fine Maggio ed a Dicembre dello scorso anno, grazie al’impegno e l’inventiva dell’associazione Genitori Primo Levi presieduta dalla “vulcanica” e infaticabile Simona Bisceglie, assistita e supportata fattivamente e brillantemente dai Componenti le Associazioni coinvolte; dimostra come il cocktail: INVENTIVA, CONDIVISIONE, DISINTERESSATO e APPASSIONATO IMPEGNO, possa consentire di infondere, nella popolazione,interesse alla vita sociale e propensione all’attivismo comunitario.

Fattori questi che costituiscono gli indispensabili propulsori per la  realizzazione di   progetti sempre più  ambiziosi.

A conclusione di questa breve nota,chi scrive, avverte l’esigenza di rivolgere uno spontaneo e doveroso plauso a tutti gli attori che, in varia misura e con complementarietà di competenze, hanno contribuito alla realizzazione di questo evento ed,al contempo, di esprimere un sentito auspicio  affinché,l’unità d’intenti e la disponibilità operativa riscontrate in  questa circostanza, possano trovare conferma anche  nell’affrontare le numerose  problematiche di altra natura che incombono sul territorio.

 Ciò, al fine di rendere più vivibile e meno problematica la quotidianità della  sempre più numerosa Popolazione di un Territorio che  seppur degradato, dispone  di pregevoli risorse umane, e di un  inestimabile patrimonio archeologico - naturale che attendono di essere convenientemente valorizzate.

 

 

Redatto dal Prof. Domenico Brancato

Un fondo per le donne che subiscono violenza

Un fondo per le donne che subiscono violenza  Copertina Nazionali (717)
Eleonora Persichetti

ACTIONAID: AL VIA IL FONDO #CLOSED4WOMEN
PER SOSTENERE LE DONNE CHE SUBISCONO VIOLENZA
 
Il progetto di emergenza e post emergenza fornisce aiuto ai centri antiviolenza e a donne in percorsi di fuoriuscita dalla violenza
 
 
#insiemesipuò
 
Un fondo di pronto intervento per permettere ai centri antiviolenza per sostenere le spese impreviste e per continuare a supportare le donne assistite nell’attuale fase di emergenza causata dal COVID19 e nel periodo post-emergenza. È l’iniziativa #Closed4women, messa in campo da ActionAid per dare una risposta rapida e efficace alla crescita esponenziale della violenza di genere durante il periodo di isolamento forzato in casa causato dalla pandemia. La forte diminuzione delle chiamate al numero 1522 e di richieste ai centri antiviolenza ha evidenziato la difficoltà delle donne di avere spazi e possibilità sicure per chiedere aiuto, a causa della presenza assidua dentro le mura domestiche del partner abusante. L’acuirsi di situazioni di conflittualità e violenza avrà come conseguenza, nel periodo immediatamente successivo all’isolamento, l’aumento delle richieste di aiuto ai centri antiviolenza e delle case rifugio, la cui esistenza e sostenibilità rischiano di essere messe in pericolo dall’emergenza COVID19.
 
Il Fondo #Closed4women con uno stanziamento iniziale di 40mila euro aiuterà nel concreto l’operatività dei centri antiviolenza e delle donne assistite, rafforzando il sistema di protezione delle donne che subiscono violenza domestica. Abbiamo calcolato che le risorse oggi a disposizione ci permetteranno, ad esempio, di sostenere i percorsi di 40 donne, mettere in sicurezza le operatrici e le donne di 25 case rifugio, supportare 10 centri antiviolenza e assicurare assistenza psicologica con operatrici specializzate. ActionAid ha già contribuito ad alimentare il fondo di risposta alle emergenze e ha già erogato parte delle risorse a sostegno di un centro antiviolenza. Il centro ha utilizzato il contributo per dare supporto a donne in difficoltà, che avevano intrapreso un percorso di indipendenza economica che rischia di essere compromesso a causa dell’impatto negativo della pandemia sul lavoro.

“La fuoriuscita dalla violenza è un percorso lungo e difficile che, se interrotto, può mettere a repentaglio non solo il suo buon esito, ma anche la vita stessa delle donne assistite. Da Nord a Sud del Paese, le operatrici delle strutture di accoglienza stanno facendo sforzi enormi in favore delle donne e dei loro figli e figlie. Le spese impreviste, il ritardo sull’erogazione dei fondi statali e la crisi economica che sta avanzando mettono in pericolo la sostenibilità e la vita stessa dei centri. Per questo ActionAid ha deciso di intervenire con un Fondo che garantisca i bisogni più urgenti delle strutture di accoglienza e delle donne” spiega Elisa Visconti, Responsabile Programmi ActionAid Italia - “Il 25 novembre con #Closed4women abbiamo denunciato il rischio di chiusura che vivono molti spazi delle donne e per le donne in Italia. Oggi torniamo a schierarci al loro fianco perché nessun centro antiviolenza nè casa rifugio resti indietro e nessuna donna venga lasciata sola”.
ActionAid insieme ai centri antiviolenza di varie parti del Paese ha mappato le esigenze e le criticità delle strutture che operano nelle grandi e nelle piccole città, da Milano a Roma, da Padova all’Aquila, confrontandosi con associazioni e con reti nazionali. Le più urgenti sono le scorte di dispositivi sanitari (mascherine, disinfettante, guanti) non sufficienti in tutte le strutture. I centri oggi chiusi chiedono sostegno per dare continuità ai servizi di supporto psicologico e legale. Le donne assistite già avviate in percorsi di autonomia e di inserimento lavorativo - a causa della sospensione dal lavoro - sono impossibilitate a pagare l’affitto, le bollette, le spese condominiali e, soprattutto, le spese di prima necessità. Tale situazione rischia di rendere le donne nuovamente esposte alla violenza, soprattutto nei casi di maggiore fragilità in cui, proprio per ragioni economiche, potrebbero essere costrette a ricontattare il maltrattante.
 
A rendere ancora più allarmante il quadro è la macchina burocratica delle amministrazioni pubbliche responsabili dell’erogazione dei fondi antiviolenza che rischia di rallentare ulteriormente, mettendo in serio pericolo la sostenibilità delle strutture di accoglienza.
 
Invitiamo le reti territoriali a collaborare con ActionAid nella mappatura dei bisogni dei centri e nella diffusione del fondo. Ad oggi abbiamo potuto contare sul prezioso aiuto della Rete antiviolenza del Comune di Milano, che ha promosso l’esistenza del Fondo sul territorio milanese e lombardo.

Al Fondo possono accedere Enti del terzo settore che, da minimo tre anni, forniscono primariamente - da statuto - accoglienza e supporto a donne che subiscono violenza con personale esclusivamente femminile, prevedendo anche servizi di inserimento lavorativo o di autonomia abitativa.
 
 
 
 
Per informazioni e chiarimenti rivolgersi a womensrights.ita@actionaid.org
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