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Coronavirus: perché č importante che le aziende comunichino quello che stanno facendo

Coronavirus: perché č importante che le aziende comunichino quello che stanno facendo Copertina Nazionali (744-0-0)
Eleonora Persichetti

Producono macchinari o beni che possono aiutare in questo momento di crisi? Che cosa sono in grado di fare anche in aree di crisi? Che provvedimenti hanno preso? Che cosa stanno facendo per salvare il proprio business? Hanno un know how da condividere? Che difficoltà stanno vivendo?
I consigli dell’agenzia giornalistica di comunicazione Eo Ipso (www.eoipso.it)
 
 
Informare è importante per le aziende che si rivolgono direttamente al consumatore finale, ma non solo. Dopo la comunicazione della sospensione di eventi pubblici, occorre fare un passo in più ed andare oltre. Un passo nella direzione della speranza, ma anche del servizio, per tutelare tutti, ma soprattutto le persone più deboli. “E’ comunicazione di crisi (o crisis communication) – spiegano Marino Pessina e Chiara Porta dell’agenzia giornalistica di comunicazione Eo Ipso (www.eoipso.it) Lo stanno facendo le aziende sanitarie, ma i servizi sono tanti, sia per i privati che per il business. Dalla comunicazione di questo momento può nascere la speranza. Le risposte devono arrivare direttamente dalla fonte, per evitare disinformazione e fake news. Una corretta informazione accresce il livello di conoscenza, crea un clima di fiducia e permette alle aziende di dimostrare la propria credibilità, anche e soprattutto in questa situazione, sia verso i clienti che gli stakeholder”.
 
 
La gestione di una crisi è ‘fluida’ per definizione, quindi non imbrigliabile in schemi, esistono dei protocolli, ma non un vero ABC di comportamento, richiede una profonda conoscenza dei meccanismi tecnici di gestione. Per questo è importante, se non si hanno risorse interne, rivolgersi a dei professionisti del mondo del giornalismo. Non si sottraggono professionalità all’azienda e nel contempo si mette in atto una strategia verso l’esterno.
 
 
“Comunicare in questo momento è servizio per l’intera comunità. Che cosa sono in grado di fare le aziende anche in aree di crisi? – continuano gli esperti di Eo Ipso - Producono beni che possono essere utili in questo momento alla gestione dell’emergenza? Chi si occupa di servizi, a partire dal telelavoro, lo smartworking, può avere molto da insegnare. C’è un know how da condividere? Le associazioni di categoria hanno il polso della situazione dei loro associati, cosa sta succedendo? E’ essenziale comunicarlo, anche semplicemente con un comunicato stampa di prodotto o con una nota di commento, in modo da raggiungere, attraverso i media, il maggior numero di persone possibile.
 
 
La comunicazione ha diversi livelli, dal locale al nazionale, e la trasparenza messa in atto crea fiducia in dipendenti, clienti e stakeholder. L'obiettivo è sempre quello di ridurre al minimo gli effetti negativi generati dalla crisi e preservare la reputazione aziendale. Ma in questo momento si va oltre.
La rete di comunicazione può servire non solo a socializzare le proprie difficoltà, ma anche a condividere soluzioni e a dare materiale di riflessione per chi prende decisioni politiche”.
Per chi si rivolge ad altre aziende, presi i primi provvedimenti, organizzati a casa i dipendenti con il telelavoro, per coloro che possono, è fondamentale comunicare quello che si fa, ma anche spiegare le difficoltà che si stanno vivendo e come le si sta affrontando.
I dipendenti sono sicuramente già stati avverti sulle politiche messe in atto all’interno dell’azienda. Può essere interessante farlo sapere anche all’esterno, per condividere le politiche attuate. Ci sono iniziative in corso in azienda? Quanti sono attivi nel volontariato? Che cosa si sta facendo? Farlo sapere può essere un aiuto per tutti. Le domande sono tante.
In caso di infezioni è essenziale una rapida comunicazione interna su tutti i dipendenti, in modo da aiutare il lavoro dei medici ed evitare al più possibile i contagi, per tutelare soprattutto le persone deboli che sono le più a rischio.
 
 
Comunicare nell’ottica del servizio
 
Facciamo degli esempi, consci del fatto che ce ne possono essere molti altri.
 
  • Come azienda produciamo dei beni utili per sterilizzare o abbiamo dei tecnici o dei laboratori che stanno studiando una soluzione per questa malattia. Fare il punto della situazione, oltre ad alzare la reputazione aziendale, cosa non secondaria, può dare speranza a tutti.
  • Terziario: ci occupiamo di smart-working o di comunicazione o siamo in un altro settore e abbiamo informazioni da condividere. Facciamolo! Le scuole come si stanno organizzando? Le associazioni di categoria cosa hanno da dire?
  • I social in questi giorni sono stati invasi da foto di supermercati vuoti, ma gli scaffali sono stati poi riempiti e non tutti i punti vendita sono stati presi d’assalto. Per il direttore del punto vendita può essere semplice sapere dove la situazione è migliore e comunicarlo, a partire dal web, per passare poi ai social e ai media. Una regola che vale per tutti, grandi e piccoli punti vendita. E anche per le farmacie, dove è sempre più difficile trovare disinfettanti in gel e mascherine.

La Mela di A.I.S.M. ti aspetta

La Mela di A.I.S.M. ti aspetta Copertina S. Maria delle Mole (743-0-0)
Antonio Calcagni

Torna “La Mela di A.I.S.M.”, storico evento dedicato ai giovani con Sclerosi Multipla, come ogni anno, fondamentale per finanziare la ricerca e potenziare le attività territoriali di A.I.S.M. per l’autonomia delle persone con sclerosi multipla.
 
L’iniziativa, denominata “Facciamo sparire la Sclerosi Multipla” è organizzata, dall’associazione A.I.S.M. , iniziativa che ha ricevuto l’alto patronato del Presidente della Repubblica.
 
Il Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, insieme alla Locale sezione Appia Sud Il Riccio di Legambiente, aderiscono all’iniziativa e saranno presenti presso il punto informativo turistico di Via della Repubblica, adiacente alla stazione, nei giorni di:
 
- Sabato 2 Ottobre dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00;
 
- Domenica 3 Ottobre dalle 10:00 alle 16:00, salvo anticipato esaurimento scorte.
 
Vi aspettiamo numerosi per contribuire attivamente all’eliminazione di questa malattia

La storia di Ottica Foto Minna

La storia di Ottica Foto Minna Copertina S. Maria delle Mole (742-0-0)
Antonio Calcagni

 
Sabato 31 maggio, abbiamo voluto festeggiare insieme ai nostri concittadini, i primi 60 anni della nostra attività, la cui storia ho il piacere di raccontarvi di seguito. 
 
Foto Minna o meglio “Cine Foto Minna” nasce il 14 maggio 1965 a Santa Maria delle Mole.
 
Mio padre, Umberto, veniva da un piccolo paese della ciociaria “Pofi”, insieme a mia madre, che era in dolce attesa del sottoscritto, dopo che erano convolati a nozze nel maggio 1964.
 
Si trasferirono qui perché, il fratello della cognata, un certo Giovanni, aveva aperto questo negozietto di fotografia qui a Santa Maria delle Mole che poi, per problemi di salute, non era più in grado di portare avanti.
 
Mio padre, che durante il servizio militare a Firenze,aveva frequentato, con eccellenti risultati, un corso di fotogralia, si lancio con grande entusiasmo e determinazione in questa impresa rilevando l’attività.
 
Cominciò così a stampare le prime foto tessera, con sviluppo, ovviamente in sede,  in bianco e nero, che all’inizio venivano anche ritoccate, un lavoro che richiedeva alcuni giorni di attività.
 
Iniziò anche a fare i primi servizi fotografici per Comunioni,e Matrimoni,  ai quali ne seguirono poi tantissimi altri.
 
Piano piano, e con l’aiuto di mia madre, l’attività cominciò a svilupparsi, mentre mio padre, per sostenere la famiglia, era costretto a fare il doppio lavoro.
 
Infatti in quel periodo, durante l’estate consegnava il pane sul litorale romano, per lo storico (anche lui) Panificio Magistri.
 
I mesi correvano veloci, come gli affitti del negozio e di casa, da pagare a Concetta e Gioacchino.
 
Il negozio situato pressappoco su via della Repubblica 44 (odierno), venne spostato poi nel marzo del 1969, sempre su via della Repubblica, dove si trova oggi il “Movida” e ci restò per ben 20 anni.
 
Poi finalmente nel 1989, si spostò nell’attuale sede in via 8 marzo 1/a.
 
Il sottoscritto è cresciuto all’interno dell’attività di famiglia, ho appreso fin da bambino le tecniche di stampa e di fotografia, infatti il mio primo servizio professionale completo risale al lontano 1982.
 
In quel caso fui costretto a sostituire mio padre che aveva avuto un brutto incidente in bicicletta, una altra grande passione di mio padre, che fu anche uno dei soci fondatori del “Gruppo Sportivo Ciclistico Santa Maria delle Mole”.
 
Il risultato del mio primo lavoro, fu molto appezzato e segnò l’inizio ufficiale della mia collaborazione all’interno dell’attività.
 
Un’attività che passò poi completamente nelle mie mani nel momento in cui mio padre andò in pensione.
 
Il mondo della fotografia in questi anni è stato completamente rivoluzionato, nel  passaggio  dall’analogico al digitale.
 
Un cambiamento epocale che non ci ha trovati impreparati, anzi, ci ha dato uno stimolo in più nella direzione di un rinnovamento, che ci permette ora di offrire alla nostra, gentile e vasta clientela,un servizio ancor più professionale.
 
Concludo ringraziando: la mia famiglia, gli amici,i clienti spesso diventati anche amici, e la cittadinanza tutta che ci hanno accompagnato in questo lungo e affascinate viaggio durato 60 anni.
 
Semplicemente grazie, da Piero e Patrizia Minna.

Le aziende ferme per il Coronavirus ripartono con lo smartworking

Le aziende ferme per il Coronavirus ripartono con lo smartworking Copertina Nazionali (742-0-0)
Eleonora Persichetti

Ecco i consigli per chi affronta un periodo di lavoro a distanza
 
 
 
La società di consulenza Methodos, che aiuta le imprese a mettere a punto nuovi modelli organizzativi, ha stilato un vademecum peri i capi e per i lavoratori che si trovano per la prima volta a sperimentare il lavoro agile. «Per le aziende e per i dipendenti sarà un cambiamento culturale»
 
 
 
È smartworking la parola d’ordine di queste ore per le imprese che rischiano di rimanere ferme a causa dell’emergenza sanitaria per il nuovo Coronavirus. Nelle regioni più colpite dal contagio si cerca di limitare al massimo gli spostamenti e, mentre uno dei decreti attuativi del DL 23 febbraio 2020 n. 6 facilita l’adozione del telelavoro (come sperimentato su scala più piccola per il crollo del ponte Morandi), è già massiccio in moltissime aziende il ricorso al lavoro agile. «Questi giorni di blocco forzato potrebbero addirittura essere un acceleratore del cambiamento»: ne è convinto Alessio Vaccarezza, CEO di Methodos Italia, società di consulenza specializzata nell’accompagnare le imprese nei processi di change management assieme a Digital Attitude e Accompany, due startup focalizzate sulla digital transformation. «Da tempo è in atto una trasformazione culturale per quanto riguarda i modelli organizzativi sul lavoro e molte realtà, soprattutto le più grandi e internazionali, sono preparate ad affrontare la situazione che stiamo vivendo – prosegue Vaccarezza –. Chi è in ritardo nell’attuare piani strutturati di smartworking dovrà mettere in campo qualche sforzo in più, ma attrezzarsi in tempi brevi è possibile e, con alcuni accorgimenti, si può evitare di perdere produttività».
 
Per attuare forme di lavoro agile in modo efficace, prevedendo i possibili intoppi e preparando dipendenti e management a lavorare in modo nuovo, Methodos ha stilato una serie di consigli rivolti sia ai lavoratori, che magari si trovano a fare smartworking per la prima volta nella vita, sia ai capi, che devono sperimentare nuovi metodi per organizzare, dirigere e valutare i propri dipendenti.
 
«Delega e fiducia sono i concetti più importanti per chi ha un ruolo dirigenziale – spiega Giuseppe Geneletti, Head Smart Working di Methodos –. Chiarire gli obiettivi, valorizzare i risultati raggiunti e responsabilizzare sono le azioni chiave per impostare un progetto di smartworking vincente. Occorre poi fare degli sforzi in più sul fronte della pianificazione e schedulare specifici momenti di confronto con le persone del team: meglio in video che con una semplice telefonata».
 
Per i lavoratori, invece, la sfida è riprodurre a casa la forma mentis che si assume in ufficio. I consigli di Methodos sono cinque:
 
  1. Stabilire chiaramente gli orari. «È importante indicare i momenti di inizio e fine del lavoro – spiega Giuseppe Geneletti –. Dedicare delle ore specifiche al lavoro facilita non solo la concentrazione, ma anche l’allineamento con gli altri interlocutori, che sanno in quali momenti siamo disponibili e pronti a rispondere».
  2. Vestirsi come se si andasse in ufficio (o quasi). «Non è necessario essere iper-formali e in giacca e cravatta – commenta sempre Geneletti – ma passare dalla modalità “da casa” a quella “da lavoro” è molto importante per concentrarsi, e l’abbigliamento gioca la sua parte».
  3. Fare delle pause e spostarsi. Se è fondamentale, anche a casa, avere la sensazione di “iniziare” la propria giornata, allo stesso modo, quando si prende una pausa, bisogna davvero staccare. «Per questo il consiglio è di allontanarsi fisicamente dallo spazio di lavoro spiega l’esperto di Methodos –. Fare un passo lontano dalla scrivania può aiutare a liberare la mente e ad avere maggiore attenzione al ritorno».
  4. Organizzare gli spazi. Cioè avere una scrivania libera dal disordine, con file digitali e/o archivi cartacei facilmente individuabili e uno spazio adatto all’attività. «Sono elementi importanti per aumentare la produttività e rimanere concentrati mentre si lavora ai vari progetti» sottolinea Geneletti.
  5. Staccare la spina dalla vita digitale. A casa, ancor più che in ufficio, le distrazioni di web e social sono in agguato. «Per sfruttare al meglio il tempo – spiega sempre Geneletti – è bene silenziare o bloccare alcune app, anche attraverso alcuni tool che ne limitano l’utilizzo».
  6.  
Un approfondimento ad hoc lo meriterebbero i cosiddetti “meeting digitali”, ovvero chiamate e videoconferenze, di cui nei prossimi giorni si farà grande uso. «Le tecnologie rendono le comunicazioni di una facilità impensabile rispetto a pochi anni fa, anche senza complicati apparati ma con gli strumenti che tutti hanno a casa – commenta Giuseppe Geneletti –. Non tutti però sono ancora abituati a rapportarsi in questo modo ed è necessario accogliere e coinvolgere nel modo giusto chi non usa quotidianamente questi strumenti». Ecco quindi alcuni consigli utili:
Prima dei meeting digitali
 
  • Assicurarsi che tutti i partecipanti davvero rilevanti per la riuscita del meeting siano collegati/collegabili, altrimenti programmarlo in un altro momento
  • Condividere con anticipo un reminder dell’agenda, allegando obiettivi, temi e principali materiali che verranno discussi. «Ai partecipanti, parallelamente, si richiede di leggere e preparare i materiali» sottolinea Geneletti.
  • Chiedere a tutti i partecipanti di evitare le distrazioni (mail, sms, ecc.)
  • Non affrontare un numero eccessivo di argomenti
  •  
Durante chiamate e videoconferenze
 
  • Testare in anticipo il collegamento (il giorno prima se possibile con 1-2 partecipanti previsti).
  • Invitare tutti a fare un check di comunicazione se non si sono mai collegati da remoto per verificare la banda e la connettività.
  • Adattare il formato dei materiali (presentazione, video eventuali di supporto etc.) affinché siano compressi per ridurre la necessità di banda di trasmissione
  • Pianificare 10-15’ di tempo di “accoglienza” prima dell’inizio ufficiale della riunione in cui verificare da parte di tutti la qualità del collegamento audio-video a due vie.
  • Ricordare a tutti all’inizio della riunione le regole di ingaggio e di etichetta: «Cioè parlare uno alla volta e a due terzi della velocità “normale” – puntualizza Geneletti –, dire sempre il proprio nome per assicurarsi che tutti sappiano chi sta parlando, scandire bene le parole formulando frasi più brevi e semplificate per ridurre la fatica da collegamento, e infine, quando si ha la necessità di scollegarsi, annunciarlo».
  • Avere a disposizione un tecnico IT se possibile per effettuare una pronta risoluzione dei problemi durante la fase di accoglienza.

Un pensiero per Mario da un amico

Un pensiero per Mario da un amico Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:1) (740-0-0)
Domenico Brancato

Il 13 Gennaio la giornata è iniziata con una ferale notizia: la scomparsa improvvisa, in nottata, del caro Amico Mario Genco.
 
Una Persona affettuosa, cordiale e sincera, sempre disponibile ad offrire, disinteressatamente, il suo apprezzato impegno, in tutti gli ambiti del sociale finalizzati alla risoluzione dei problemi del territorio ed a promuovere ogni iniziativa rivolta al bene comune.
 
Una Persona della quale si avvertirà tanto la mancanza, soprattutto in occasione delle frequenti assemblee delle Associazioni delle quali, sin dalla loro istituzione, faceva parte con assidua dedizione.
 
Ora la Comunità è stata privata di un prezioso ed esemplare Cittadino.
 
Alla Signora Rosina ed a tutti i Familiari giunga l’espressione dei più profondi sentimenti di partecipazione all’indelebile dolore per una così grave perdita.
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Il 1° Carnevale di Boville regala una ventata di allegria

S. Maria delle Mole (740-0-0)
Domenico Brancato

Il carnevale regala una entusiasmante ventata di allegria anche ai Cittadini di  Santa Maria  delle Mole

 

Grazie al sinergico impegno fra  CAVA dei SELCI e S. MARIA DELLE MOLE FRATTOCCHIE e  alla intensa e ammirevole collaborazione fra:  Associazioni, Comitati di Quartiere, Amministrazione Comunale edal favore di un ideale andamento climatico, è stato possibile realizzare  una riuscitissima manifestazione carnevalesca. Seguita da una festante partecipazione di Cittadini di tutte le età,che hanno gremito le vie del percorso dei carri allestiti con significative rappresentazioni allegoriche,  preceduti dalle allegre e spettacolari esibizioni  delle Bande musicali,  Magjorette e dagli Sbandieratori.

Dimostrazione tangibile di come è possibile, disponendo anche di poche risorse, mettere in campo iniziative capaci di creare attrattive e stimoli in grado di coinvolgere anche la moltitudine di Cittadini, in genere, poco inclini a presenziare ad iniziative di pubblico interesse.

Infatti, il successo di questo evento che segue alla  riuscitissima Festa Dei Bambini e all’altrettanto apprezzata ricostruzione dell’atmosfera Natalizia al Parco “ Lupini”, svoltesi, rispettivamente, a fine Maggio ed a Dicembre dello scorso anno, grazie al’impegno e l’inventiva dell’associazione Genitori Primo Levi presieduta dalla “vulcanica” e infaticabile Simona Bisceglie, assistita e supportata fattivamente e brillantemente dai Componenti le Associazioni coinvolte; dimostra come il cocktail: INVENTIVA, CONDIVISIONE, DISINTERESSATO e APPASSIONATO IMPEGNO, possa consentire di infondere, nella popolazione,interesse alla vita sociale e propensione all’attivismo comunitario.

Fattori questi che costituiscono gli indispensabili propulsori per la  realizzazione di   progetti sempre più  ambiziosi.

A conclusione di questa breve nota,chi scrive, avverte l’esigenza di rivolgere uno spontaneo e doveroso plauso a tutti gli attori che, in varia misura e con complementarietà di competenze, hanno contribuito alla realizzazione di questo evento ed,al contempo, di esprimere un sentito auspicio  affinché,l’unità d’intenti e la disponibilità operativa riscontrate in  questa circostanza, possano trovare conferma anche  nell’affrontare le numerose  problematiche di altra natura che incombono sul territorio.

 Ciò, al fine di rendere più vivibile e meno problematica la quotidianità della  sempre più numerosa Popolazione di un Territorio che  seppur degradato, dispone  di pregevoli risorse umane, e di un  inestimabile patrimonio archeologico - naturale che attendono di essere convenientemente valorizzate.

 

 

Redatto dal Prof. Domenico Brancato

Dal 15 novembre certificati gratuiti

Dal 15 novembre certificati gratuiti Copertina Nazionali (739-0-0)
Domenico Brancato

 
 
Il Ministero dell’Interno e SOGEI (Società Generale d’Informatica S.p.A) precisano che trattasi di un nuovo servizio dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione residente –ANPR (Sistema integrato efficace e con alti standard di sicurezza, che consente ai Comuni di interagire con le altre Amministrazioni pubbliche, garantendo maggiore certezza del dato anagrafico e dei dati personali dei cittadini) che permetterà di scaricare, per proprio conto o per un componente della famiglia, senza recarsi allo sportello, i seguenti certificati: Anagrafico di nascita; Anagrafico di matrimonio; di Cittadinanza; di Esistenza in vita; di Residenza; di Residenza AIRE (Anagrafe italiani residenti all’estero per più di 12 mesi); di Stato civile; di Stato di famiglia; di Stato di famiglia e di Stato civile (comprendente l’insieme delle condizioni giuridiche di rilievo amministrativo del cittadino, quali: cittadinanza, nascita, matrimonio o unione civile e morte); di Residenza in convivenza; di Stato di famiglia AIRE; di Stato di famiglia con rapporti di parentela (attestante la composizione della famiglia, oltre all’elenco e i dati anagrafici di ciascun membro con il rapporto di parentela tra i componenti) ; di Stato libero; Anagrafico di Unione Civile; e di Contratto di Convivenza.
 
Certificati che potranno essere rilasciati anche in modalità contestuale, cioè comprendente più attestati insieme, come ad esempio: Cittadinanza, Esistenza in vita e Residenza.
 
Per il rilascio della descritta certificazione occorre, però, accedere al portale anpr.interno.it, attraverso un documento che attesti la propria identità digitale, come: SPID -Sistema Pubblico di Identità Digitale- rilasciabile gratuitamente da un Ufficio Postale, previa prenotazione tramite il sito poste.it , ed esibizione di: un Documento di riconoscimento valido rilasciato dallo stato italiano; Tessera sanitaria; un numero di cellulare e di un indirizzo E-Mail; oppure Carta di Identità Elettronica (richiedibile presso gli Uffici Comunali); o CNS (Carta Nazionale dei Servizi o Tessera Sanitaria, abilitabile allo scopo , seguendo le indicazioni acquisibili dalla consultazione del sito: sistemats.it.
 
Se la richiesta della documentazione è per un familiare, verrà mostrato l’elenco dei componenti delle famiglia per i quali è ammesso effettuarla.
 
Il servizio permette, inoltre, al fine di verificare la rispondenza dei dati del documento richiesto e di poterlo scaricare in formato pdf o riceverlo via Mail, la visione dell’anteprima del documento medesimo.
 
Tale servizio è fruibile da quasi tutti i cittadini, in quanto l’ANPR è già in possesso dati del 98 % della popolazione italiana di 7795 (dato aggiornato al 31/10/2021) Comuni, ed in attesa del recepimento dei restanti 109, essendo 7904 il totale dei Comuni. Per quest’ultimi, è possibile monitorare la posizione dell’adesione sul portale anpr.interno.it.
 
Comunque, il Comune di Marino, da un riscontro effettuato, risulta fra quelli che hanno provveduto ad adempiere la richiesta procedura, e quindi, a partire dal 15 novembre c.m., prevista data di attivazione del servizio, i cittadini interessati potranno usufruirne.

Riqualificazione urbanistica a Marino centro

 Riqualificazione urbanistica a Marino centro Copertina S. Maria delle Mole    (commenti:1) (737-0-0)
Gianni Morelli

 Post di Alessandro Blasetti su Facebook


Si continua ad intervenire sulle criticità di alcuni tratti stradali pedonabili.
Gli interventi si riferiscono al centro storico di Marino, che ha visto la sostituzione in via Roma e corso Trieste,di invasive fioriere a spigolo vivo che limitavano il passaggio pedonale 
Mentre P.zza Lepanto l'istallazione dissuasori al parcheggio selvaggio con alternanza di fioriere e paletti 

La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LE ESTERNAZIONI PARTITICHE , INTESA COME SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APARTITICO, ovvero non siano di parte. 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APARTITICI  che prestiamo attenzione alle esigenze della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione partitica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.