S. Maria delle Mole

Menų

HOME

Farmacie Aperte Oggi

Chi Siamo

Cerca

Sono QUI

Geo Tour

Mappa Rioni

Articoli

Tutti

I pių letti

I pių commentati

Nazionali

S. Maria delle Mole

Castelli Romani

Cava dei Selci

Frattocchie

Marino

Quarto S.Antonio

Sassone

Volontari Decoro Urbano

Rubriche

AVVISI

Benessere

Concittadini

Cucina

Donne per le Donne

Focus

Il Mio Covid 19

L'avvocato Risponde

Natura e Botanica

Pillole di Musica

Salute

Sport

Storia

Servizi

Almanacco

News di Rilievo

Carburanti

Covid a Marino

Farmacie/Medicina

Meteo

Mezzi Pubblici

Numeri Utili

Panoramiche in WebCam

Parrocchie

Terremoti

Video Informativi

Lavoro

Cerco Lavoro

Offro Lavoro

Cerco/Offro Lavoro

Eventi e Spettacoli

Da Non Perdere

Castelli Romani

Guida TV

Provvedimenti Comunali

Segnalazioni

Le Tue Opinioni

Questionari

Immagini Storiche

Forum

Protocollo

Contatti

Copyright

LogIn

 

 

 

Menų Articoli pių letti - Pag. 73

SOSTIENI SANTA MARIA DELLE MOLE

Il Comitato di Quartiere che gestisce questo portale informativo è a tutela di Santa Maria delle Mole, Cava dei SelciFrattocchie, Due Santi, Castelluccia e Fontana Sala, inoltre sostiene tutti gli altri CdQ territoriali e le Associazioni No-Profit dell’Interland.
 
Se hai a cuore il tuo ambiente e vuoi difenderlo, tutelarlo ma non hai i mezzi o capacità, noi siamo al tuo fianco.
Offriamo i nostri servizi unicamente ad Aziende e/o Privati che svolgono la propria attività nella nostra area geografica.

 
Vuoi pubblicizzare la tua azienda in questo portale?
Sostienici e potrai usufruire di pubblicità gratuita.
 
Noi non noleggiamo spazi pubblicitari.
 

 
Diventa Socio Sostenitore del Comitato di Quartiere ed avrai il tuo spazio.
 
Sarà un'ottima vetrina per la tua azienda o punto vendita.
 
I banner pubblicitari sono ben visibili da qualsiasi dispositivo.
 
Per poter dare risalto alla tua attività commerciale, ciò che devi fare è molto semplice e veloce: Contattaci.
 
 
 
 
Puoi richiedere informazioni, tramite il nostro “Modulo”, ai seguenti contatti:
 

- Presidente Antonio Calcagni
 

- Francesco Raso (responsabile web) 

Il 17 settembre torna la Notte Bianca in Allegria

Il 17 settembre torna la Notte Bianca in Allegria Copertina S. Maria delle Mole (731-0-0)
Eleonora Persichetti

 
È tutto pronto per la Notte Bianca in Allegria 2022 di Santa Maria delle Mole, il nuovo evento ideato e organizzato da Andrea Paciotti insieme ai commercianti della frazione marinese con il partenariato del Comune di Marino.

La terza edizione, dopo quelle del 2018 e del 2019, della Notte Bianca in Allegria, che torna dopo 3 anni di stop a causa delle restrizioni (prima) e delle incertezze (poi) legate al Covid, si terrà sabato 17 settembre lungo le strade principali di Santa Maria delle Mole: da viale della Repubblica a piazza Palmiro Togliatti, da via piazza Sandro Sciotti a via Alessandro Manzoni (in parte), fino a via Pietro Maroncelli (in parte).

I negozi saranno aperti e non mancheranno stand gastronomici, street food, giostre, animazione per grandi e bambini, gonfiabili, spettacoli musicali e di cabaret e angoli dedicati alla solidarietà.

Nelle vie sopra elencate saranno allestiti vari palchi. Ad allietare i cittadini di Santa Maria delle Mole e delle zone limitrofe saranno: il Circo Ercolino, la banda folcloristica di Marino "Volemose Bene", esibizioni di scuole di ballo di gruppo e di ballo latino-americano della zona, DJ-Set, pattinaggio, l'orchestra di Armando Raponi "Bella Epoca", Alberto Farina, Paciullo, Lavinia Fiorani, Sergio D'Arpa e Alessandra D'Angelo.

"Anche quest'anno abbiamo lavorato duramente - dichiara l'organizzatore Andrea Paciotti -. I cittadini, infatti, rispondono sempre 'presente' alla mie iniziative e non mi fanno mai mancare il loro appoggio e il loro sostegno, perciò è giusto che io mi impegni al massimo per regalare appuntamenti indimenticabili alla comunità".

"Ringrazio il Circo Ercolino, la banda folcloristica 'Volemose Bene', le scuole di ballo e di pattinaggio, l'orchestra Bella Epoca, Alberto Farina, Paciullo, Lavinia Fiorani, Sergio D'Arpa e Alessandra D'Angelo - ha aggiunto Paciotti -. Ovviamente rinnovo il mio ringraziamento all'amministrazione comunale, alle Forze dell'Ordine, alla Protezione Civile, ai commercianti, che sostengono sempre questi importanti eventi, e ai cittadini di Santa Maria delle Mole e non solo. Aspetto tutti sabato 17 settembre per stare insieme dalle ore 19, per divertirci e per vivere una Notte Bianca davvero 'in allegria'!".

ALLA SCOPERTA DELL'APPIA ANTICA: "LA REGINA VIARUM"

ALLA SCOPERTA DELL'APPIA ANTICA: "LA REGINA VIARUM" Copertina S. Maria delle Mole (730-0-0)
Gianni Botta

 
Il territorio in cui viviamo è caratterizzato da testimonianze storiche ineguagliabili che meritano di essere divulgate e tramandate.
Pubblichiamo questo comunicato congiunto con il quale Italia Nostra Castelli Romani aps e Archeoclub Aricino-Nemorense aps annunciano una nuova ed interessante iniziativa formativa rivolta ai docenti, ma anche a tutti i cittadini.
 
 
Italia Nostra Castelli Romani aps e Archeoclub Aricino-Nemorense aps propongono il seguente corso seminariale che prevede sei lezioni on-line in orario pomeridiano (ore 17:30-19:30), tenute da specialisti archeologi che, muovendo da un inquadramento storico, culturale ed antropologico, intendono fornire approfondimenti sul tracciato della Via Appia Antica, soprannominata "La Regina Viarum" dal poeta Stazio, con particolare attenzione alla Regione Lazio e su alcuni tratti in altre regioni, come, in Campania.
Obiettivi:
L'obiettivo del progetto è quello di far crescere nei docenti e, quindi, di riflesso, nella popolazione scolastica giovanile, come anche nella cittadinanza in generale, l'interesse per un bene monumentale straordinario per la sua importanza storica e culturale quale è l'Appia Antica, ovvero "La Regina Viarum", candidata a Patrimonio dell'Unesco. Infatti, solo grazie alla conoscenza e, quindi, alla consapevolezza del valore inestimabile di un bene così importante come L'Appia Antica da parte dei cittadini, a partire dalla formazione scolastica, sarà possibile assicurare la dovuta valorizzazione ed una efficace tutela al bene stesso.
 
Per l'iscrizione al corso occorre inviare una e-mail, prima dell'11 marzo corrente anno, all'indirizzo enricodelvesc@gmail.com, oppure all'indirizzo vincentimariacristina@virgilio.it, chiedendo l'iscrizione al corso, scrivendo nome e cognome, un recapito telefonico ed un indirizzo e-mail. Altre informazioni sono disponibili telefonando ai numeri 333/1135131, oppure al 388/3636502. I docenti di ogni ordine e grado potranno se lo desiderano iscriversi direttamente sulla piattaforma SOFIA del MIUR al numero identificativo ID.91435
La partecipazione è gratuita per gli iscritti alle due associazioni organizzatrici del corso, mentre per i non iscritti è gradito un contributo liberale e simbolico a sostegno delle attività delle due associazioni.
Sarà cura degli organizzatori recapitare il LINK agli iscritti al corso per collegarsi e poter seguire le lezioni on-line.
Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
 
Segue programma:
12 Marzo: "Mantenere l'antico: il caso della Villa dei Quintili al V miglio della via Appia", Dr.ssa Giuliana Galli.
26 Marzo: L’impegno di Traiano per l’incentivazione della via Appia da Roma a BeneventoProf.ssa Stefania Quilici e Prof. Lorenzo Quilici.
2 Aprile: Parco dell’Appia Antica: problemi e prospettive”, Arch. Simone Quilici, Direttore Parco archeologico Appia Antica.
16 Aprile: Antico e contemporaneo. Un esempio di interazione tra tutela di beni culturali e impresa commerciale: il caso di McDonald's sulla via Appia. Dr.ssa Micaela Angle e Dr.ssa Pamela Cerino.
 
30 Aprile: L’Appia Antica nella storia e nell’attualità. Dr.ssa Rita Paris.
14 Maggio: Il tratto aricino della Regina Viarum: contesti e rinvenimenti”, Dr.ssa Maria Cristina Vincenti e Dr. Alberto Silvestri.
 
Le date degli incontri potranno subire modifiche a causa di sopraggiunte necessità contingenti da parte dei relatori e saranno comunicate per tempo alla lista degli iscritti al corso. Gli incontri si svolgeranno in genere alle ore 17:30 e saranno della durata di 2 ore.
 
 
 
Enrico Del Vescovo, presidente di Italia Nostra Castelli Romani aps
Maria Cristina Vincenti, presidente Archeoclub Aricino-Nemorense aps
 

Paura a Santa Maria delle Mole: un uomo rapina un bar

Paura a Santa Maria delle Mole: un uomo rapina un bar Copertina S. Maria delle Mole (729-0-0)
Eleonora Persichetti

 
 
Un’altra brutta storia che affligge la nostra cittadina.
Abbiamo parlato con i proprietari dell’attività, un bar, che ci hanno raccontato come è andata. È accaduto tutto una mattina della scorsa settimana, alle 06.50, un orario in cui, solitamente, il bar che ha subito la rapina, è molto frequentato. Quel giorno, stranamente, non c'era quasi nessuno. Ad un certo punto entra una persona, un uomo, risultato poi un incensurato di 52 anni e residente a Santa Maria, armato di un taglierino, con il viso coperto da un passamontagna.
 
Con un'azione fulminea ha aperto la cassa e ha sottratto 300 euro, sotto lo sguardo attonito delle due cameriere intente nel loro lavoro. Il tutto è durato appena 55 secondi, ma grazie alle numerose impronte lasciate ed alle immagini delle telecamere, il malvivente è stato arrestato nel pomeriggio dello stesso giorno, ed ora si trova agli arresti domiciliari. Dovrà rispondere di Rapina a mano armata.
 
I proprietari evidenziano il pronto intervento delle Forze dell’ordine e ringraziano la Caserma dei Carabinieri di Santa Maria delle Mole per il lavoro svolto, in coordinamento con il Comando dei Carabinieri di Castel Gandolfo.
 
 

8 marzo: la Giornata internazionale della Donna

8 marzo: la Giornata internazionale della Donna Copertina Marino (729-0-0)
Eleonora Persichetti

 
L’8 marzo si celebra la Giornata Internazionale dei diritti della donna e per l’occasione l’Amministrazione comunale ha messo in calendario una serie di appuntamenti per questa ricorrenza.
 
Alle ore 10:00 l’inaugurazione dello “sportello antiviolenza” a cura del Distretto Socio-Sanitario RM 6.3 presso l’Ospedale San Giuseppe di Marino, un’apertura importante verso la lotta contro la violenza, in particolare quella nei confronti delle donne.
 
Alle ore 12:00 il posizionamento di due targhe presso il Parco della Pace a Cava dei Selci e Piazzale Pertini a Frattocchie per proseguire il programma di promozione del numero antiviolenza e stalking 1522, a cura della Commissione Consiliare Pari Opportunità.
 
Alle ore 16:00 presso la Biblioteca comunale di Santa Maria delle Mole, a cura della Commissione Pari Opportunità, si terrà il convegno su “Alfonsina Strada”, soprannome con cui è conosciuta di Alfonsa Rosa Maria Strada, prima donna ciclista a competere in gare maschili e ritenuta tra le pioniere della parificazione di genere nello sport.
Alle ore 18:00 l’ultimo appuntamento è presso il Museo Civico “Umberto Mastroianni” con l’inaugurazione della mostra contemporanea collettiva, che rimarrà aperta fino al 29 marzo, “I mille volti di Vittoria Colonna”, promosso dall’Assessorato alla cultura a cura dell’Associazione Medina.
 
Queste le parole dell’Assessore alla Cultura Pamela Muccini: “L’arte e la cultura, rappresentano un importante anello di congiunzione che abbatte le distanze. Sono davvero molto orgogliosa della mostra che verrà inaugurata al Museo Civico su Vittoria Colonna, nata appunto dall’idea di raccontare i mille volti di una donna coraggiosa che rappresenta un importante esempio per la nostra città e che ha saputo guardare al futuro con sapienza e generosità”.
 
Il Vicesindaco e Assessore ai Servizi Sociali Sabrina Minucci ha sottolineato: “Parlare di festa in relazione all’8 marzo non è del tutto esatto perché questa giornata nasce per ricordare le faticose conquiste politiche e sociali del genere femminile. Dobbiamo però purtroppo sottolineare i tantissimi casi ancora registrati di violenza, femminicidio ed è per questo che il nostro impegno vicino alle donne continua in modo concreto. L’apertura dello “Sportello Antiviolenza” grazie al sostegno del Distretto Socio-Sanitario Marino-Ciampino di cui il nostro Comune è capofila, è una promessa fatta che diventa realtà presso l’Ospedale San Giuseppe di Marino. Nasce con l’obiettivo di dare aiuto e supporto a chi si trova in difficoltà e trova il coraggio di parlarne per andare avanti”.
 
Il Sindaco Stefano Cecchi ha dichiarato: “Le donne hanno una marcia in più e sono proprio come un fiore, la mimosa, scelto nel 1946 per rappresentare la loro energia, la forza e la tenacia. Ringrazio il Consigliere Paola Testi, Presidente della Commissione Pari Opportunità e gli Assessorati per le iniziative promosse sul territorio in questa importante giornata in cui cogliamo ancora una volta l’occasione per ribadire il nostro no alla violenza promuovendo invece il rispetto attraverso la cultura raccontando la nostra Vittoria Colonna. Voglio inoltre rivolgere un pensiero speciale alle donne di questa Amministrazione, alle dipendenti comunali e della Multiservizi dei Castelli di Marino per la determinazione e le competenze di cui sono portatrici e a tutte le donne che quotidianamente continuano a lavorare per rendere migliore e più consapevole la società in cui viviamo”.

Gettare rifiuti dai veicoli ora costa caro

Gettare rifiuti dai veicoli ora costa caro Copertina Nazionali (727-0-0)
Domenico Brancato

 
Il gesto di gettare rifiuti dai veicoli in sosta o in movimento, adesso, può costare caro.
 
 
Il Decreto infrastrutture, convertito con modificazioni nella legge n. 165/2021 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 9 Novembre 2021, infatti, innalza le sanzioni per chi compie comportamenti incivili e pericolosi, come gettare oggetti o rifiuti dall’auto, sia in movimento che in sosta.
 
 
La modifica interviene sull’articolo 15 del Codice della Strada (che recita: “Su tutte la strade e loro pertinenze è vietato: omissis… f.bis- insozzare la strada o le sue pertinenze gettando rifiuti o oggetti dai veicoli in sosta o in movimento; g- apportare o spargere fango o detriti anche a mezzo delle ruote dei veicoli provenienti da accessi e diramazioni; h- scaricare, senza regolare concessione, nei fossi e nelle cunette, materiali o cose di qualsiasi genere o incanalare in essi acque di qualunque natura; i- gettare dai veicoli in movimento qualsiasi cosa; omissis...”) ed, in particolare, con il comma 3 bis che dispone: chi insozzerà la strada o le sue pertinenze, gettando rifiuti o oggetti dai veicoli in sosta o in movimento, sarà punito con l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria minima di euro 216 e massima di euro 866, in sostituzione dei precedenti importi fissati nella misura minima di 108 e massima di 433 euro.
 
Sanzione amministrativa raddoppiata anche per chi getterà dai veicoli in movimento qualsiasi cosa.
 
Per cui, il precedente disposto del comma 3, inerente il lancio di cose dai veicoli in sosta o in movimento, che veniva punito con sanzioni amministrative da 26 a 52 euro, ora viene multato dal seguente disposto del nuovo comma 3 ter: “chiunque viola il divieto di cui al comma 1, lettera i), è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 52 ad euro 204”.
 
Inasprimenti delle sanzioni che, si suppone, siano finalizzati a contrastare, in maniera più efficace, alcune delle più diffuse e ricorrenti trasgressioni che causano, particolarmente nei centri urbani, notevole discapito per il decoro e per le conseguenti deleterie ripercussioni sul prestigio, l’igiene e l’economia degli ambienti interessati. Poiché trattasi di condizioni che non possono che suscitare senso di ripugnanza ed evidenziare deplorevoli comportamenti.
 
Ovviamente, a carico di quei cittadini (ma che si ripercuotono sull’intera cittadinanza) che, per istinto o intenzionalmente, compiono l’abituale disinvolto gesto di buttare a terra cartacce, involucri di una miriade di piccole confezioni, cicche, fazzolettini, mascherine, contenitori in plastica e vetro, ecc.
 
Motivo per cui, si ritiene che per raggiungere efficacemente l’obiettivo finalizzato a stimolare l’insorgenza di senso civico nelle persone aduse alla trasgressione, il ricorso all’inasprimento delle comminate sanzioni pecuniarie, dovrebbe essere integrato con programmi permanenti di “Educazione Ambientale”, promosse e incentivate dalle Istituzioni, specie in quei territori dove si avverte una maggiore esigenza.
 
Programmi, il cui scopo dovrebbe essere quello del coinvolgimento di tutte le persone operative e non di ogni fascia di età, attraverso la sistematica diffusine nelle più appropriate sedi, quali: le scuole (da per l’infanzia agli Istituti superiori), locali di aggregazione e di intrattenimento.
 
Al fine di rappresentare, nella sua interezza percettiva, la contrapposizione fra due distinte realtà, delle quali una caratterizzata dalla condizione di trascuratezza e di insolenza, causa di discredito; e l’altra che diffonde godimento, ammirazione ed attrazione, tipica di ambienti dove vige la spiccata vocazione per l’ordine, la cura scrupolosa per la lindezza e per la dotazione floro-ornamentale dell’ambiente.
 
Luoghi dove, inoltre, nel caso distrattamente qualcuno lascia cadere a terra qualsiasi materiale, viene, invitato a provvedere alla rimozione, da chiunque abbia rilevato il gesto. In quanto spinto dalla consapevolezza che il rigore in tal senso costituisce, oltre che il presupposto per disporre di una gradevolissima condizione di vivibilità, un valore aggiunto alle ulteriori attrattive di cui si avvale il proprio ambiente di vita.
 
Maggior pregio che contribuisce ad incrementare considerevolmente il benessere socio-economico dell’intera comunità.
 
Benefici per nulla trascurabili, e per il conseguimento dei quali basterebbe, semplicemente, porre in atto un po’ di buon senso, di amor proprio ed un’oggettiva valutazione della nocività degli esiti dei citati poco urbani comportamenti.
 
Quindi, nel concludere, si ritiene alquanto opportuno rivolgere un generale invito a tener conto degli effettivi vantaggi che possano derivare dall’astensione dal compiere gesti considerati avventatamente banali!

Sabato 23 marzo al Museo civico di Marino!

Sabato 23 marzo al Museo civico di Marino! Copertina Marino (727-0-0)
Eleonora Persichetti

“Raccomandata semplice”

Come reagireste se, d’un tratto, la vostra vita venisse sconvolta da una lettera?

La giornalista Eleonora Persichetti presenta il suo primo romanzo

 

Sabato 23 marzo 2019 - ore 18

Al Museo civico U. Mastroianni di Marino (Roma)

 

Il 23 marzo a Marino, al Museo civico U. Mastroianni di Marino, la giornalista Eleonora Persichetti presenterà il romanzo Raccomandata semplice’ (Lettere animate editore).

Una storia avvincente ed emozionante, che l’autrice ha interamente dedicato alla sua dolce nonna.

La protagonista è una ragazza come tante, Adele, che finalmente termina il lungo percorso di studi in medicina. Proprio il giorno della laurea, una scoperta cambia la sua vita per sempre. In mezzo ad alcuni cd trova una raccomandata, che non avrebbe mai voluto leggere. Ma indietro non si torna. Adele, con la vita ormai a soqquadro e completamente disorientata, decide di intraprendere un lungo viaggio con l’amica del cuore, Cristina, alla ricerca della sua vera identità.

“Ma in lei dominava la sete della verità e non c’è nulla che possa estinguerla.” Riuscirà a capire chi è veramente?  E da dove viene? Le pagine della promettente scrittrice raccontano di un destino tutt’altro che prevedibile e di forti emozioni in una dimensione tra il reale e il surreale. E quando Adele sta per avvicinarsi alla verità, un colpo di scena capovolge le carte in tavola e lascia il lettore con il fiato sospeso.

L’evento di presentazione sarà condotto dalla giornalista de La Voce dei Castelli, Debora Esposto, con brani tratti dal romanzo e letti da Sara Dilena, mezzosoprano. Interviene il Vicesindaco e Assessore alla Cultura, Scuola e Sport, Paola Tiberi. Faranno gli onori di casa Marina Funghi e Vito Lolli dell’Accademia Castrimeniense.

 

 

 

La Redazione

Il Comitato di Quartiere al Canile rifugio Muratella

Il Comitato di Quartiere al Canile rifugio Muratella Copertina S. Maria delle Mole (726-0-0)
Gianni Botta

Ieri, 19 novembre, i volontari del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole si sono recati al Canile rifugio Muratella per consegnare la raccolta di coperte, cibo, medicinali promossa da Filippo Cuomo.
 
Le volontarie del canile si sono emozionate nel vederci arrivare con il nostro carico, accompagnato da un ricco vassoio di cornetti offerto a nome del Comitato di Quartiere da Officine Ibba.
 
I ringraziamenti che ci sono stati fatti li giriamo a tutta la nostra comunità che, senza indugio, si è subito lasciata coinvolgere in questo gesto buono.
 
Un gesto buono che potrebbe avere un seguito se chi è alla ricerca di un compagno fedele sceglierà di fare una passeggiata fino al Canile rifugio Muratella, in Via della Magliana, 856/h, Roma.
 
Tra occhi vispi, lingue penzolanti e code sventolanti, certamente incontrete quello sguardo che vi catturerà ed accoglierete uno dei 400 cani ospitati nel canile, come ho fatto io 10 anni fa con il mio Kilian.

Gli insetti arriveranno, a breve, sulle nostre tavole?

Gli insetti arriveranno, a breve, sulle nostre tavole? Copertina Nazionali (726-0-0)
Domenico Brancato

A gennaio 2018 è entrato in vigore il regolamento UE sui “Nuovi Alimenti” (Novel Food) che porterà gli insetti sulle tavole degli Italiani.
 
In occasione del 19° Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, tenutosi a Roma il 18 e 19 Novembre 2021, la Coldiretti (Maggiore Associazione di rappresentanza e assistenza dell’Agricoltura italiana) ha offerto, una degustazione dei numerosi insetti (o entomi) e delle preparazioni che li comprendono, per permettere di riconoscere sia i vari esemplari interi, che nuovi alimenti e prodotti tradizionali da paesi terzi. Ciò, al fine di avviare, di fatto, la produzione e vendita, anche in Italia, di alcune delle 2000 specie che, secondo la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura), sono considerati commestibili e consumati da almeno 2 miliardi di persone nel mondo.
 
Anche se, secondo il rapporto Coldiretti/Ixe’ (Istituto di ricerca), attualmente, il 54% degli italiani, contrariamente a ciò che è in uso in altre parti del mondo, considerano gli insetti estranei alla cultura alimentare nazionale, e il 24, il 16 e il 6% si dichiarano rispettivamente: indifferenti, favorevoli e non interessati. Secondo poi una ricerca condotta da Luisa Torri, docente di Scienze sensoriali presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo -Cuneo-, pochissimi sono favorevoli alla possibilità di consumare insetti interi, mentre maggiore disponibilità si è riscontrata come ingredienti di piatti elaborati. Da cui, la deduzione che il gradimento di prodotti a base di insetti sia estremamente influenzato dal livello di riconoscimento dell’insetto.
 
Secondo previsioni degli esperti del settore poi, i prodotti che con più probabilità potrebbero giungere sulle tavole degli italiani risultano essere: il grillo domestico, le tarme della farina essiccate e la locusta migratoria (Cavalletta). Quest’ultimo in modalità: intero congelato o essiccato e intero congelato, in polvere, come snack o ingrediente. Poiché la Commissione europea ne ha autorizzato la commercializzazione come nuovo alimento nell’UE, a seguito della valutazione dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare di Parma (Efsa), che ha affermato che il consumo di questo insetto è sicuro per i descritti usi previsti dai richiedenti.
 
Autorizzazione che rientra nella strategia “Fattoria da Forchetta” (Farm to Fork), cioè dal produttore al consumatore, per rendere il sistema alimentare europeo più sostenibile, garantire una filiera alimentare sostenibile in tutte le sue fasi, incrementare il consumo di cibi che promuovono la transizione verso abitudini alimentari sane e ridurre gli sprechi. Sprechi che nelle case degli italiani ammontano mediamente a 36,5 Kg all’anno pari a (g 36.500 : gg 365) g 100/giorno pro capite, corrispondenti ad un valore, per famiglia, di circa 5,00 euro la settimana e a 6,7 miliardi (famiglie italiane n. 25.700.000 x n. settimane/anno 52 x euro/settimana 5,00 = 6.682.000.000 di euro) euro/anno, che vanno a finire nella spazzatura.
Gli insetti per la Commissione costituiscono perciò, una ricchezza nutrizionale, che, se sfruttata in maniera appropriata, potrebbe produrre un notevolmente favorevole impatto sulla nostra alimentazione. Come le considerazioni e i dati relativi alla valutazione delle fasi del ciclo di vita (LCA) di un prodotto alimentare, l’impronta ambientale dello stesso (PEF) e la sostenibilità degli alimenti che contengono insetti edibili, di seguito specificati, evidenziano.
Gli insetti edibili, infatti:
  • sono animali a sangue freddo o pecilotermi (cioè, che non attuando la regolazione della temperatura corporea, come gli omeotermi, sono soggetti a variazioni di quest’ultima, in relazione alle variazioni ambientali) e, come tali, sono capaci di convertire più efficientemente il mangime in massa corporea. Dato che necessitando di poca energia per riscaldarsi e per mantenere in equilibrio il loro metabolismo (insieme di tutte le reazioni chimiche che sostengono la vita di un organismo), per cui sono in grado di trasformare quasi la totalità del cibo in biomassa. Il che, in termini pratici, significa che da 10 Kg di mangime, si possono ottenere 8-9 Kg di carne da insetto. Mentre, con la stessa quantità di mangime si ottiene una crescita media di peso di Kg 1, 2-3 e 4-5, rispettivamente in: un bovino, suino e pollo;
  • si prestano a modelli di economia circolare, consentendo di utilizzare per l’alimentazione anche l’invenduto dell’ortofrutta dei mercati rionali e dei supermercati;
  • per ogni Kg di peso richiedono 800 l di acqua, contro gli oltre 5000 l dei suini e i 15000 dei bovini;
  • per l’allevamento, a parità di chilogrammi prodotti, serve uno spazio inferiore di 10, 3 e 2 volte, nei confronti dei bovini, dei suini e dei polli;
  • sono edibili per oltre l’80%, a differenza della trasformazione in carne del 40% di un bovino e del 60% di un pollo e di un suino. Poiché, ad esclusione delle ali e di alcuni esoscheletri (apparati che svolgono, al tempo stesso, la funzione di protezione degli organi interni e di separazione e di collegamento con l’ambiente esterno), dell’insetto si mangia tutto;
  • hanno, in genere, un eccellente valore nutrizionale che trova riscontro in: molte proteine di qualità simili a quelle della carne del pesce, lipidi, carboidrati, vitamine idro e liposolubili, fibre, sali minerali (fosforo, potassio, calcio, ferro, rame, selenio manganese, zinco, magnesio e sodio), grassi insaturi (meno nocivi par la salute); oltre ad un alto valore energetico, pari solo a quello della carne di maiale. Mentre l’esoscheletro in chitina (polisaccaride), che non viene digerito dagli occidentali, sembra favorisca il transito intestinale;
  • producono fino al 90% in meno di gas serra, rispetto ad un allevamento intensivo di bovini;
  • sono meno rischiosi di altri animali, ai fini della trasmissione di pericolose malattie da virus, come quella della mucca pazza e l’influenza aviaria. In quanto essendo geneticamente più distante dall’uomo, rispetto ai mammiferi, la probabilità che i virus compiano il “salto di specie” è molto bassa;
  • sono, sia per la loro struttura fisica che comportamentale, distanti da noi e quindi la loro soppressione, per molti, potrebbe porre meno problemi etici rispetto a quella dei mammiferi;
  • e possono rappresentare una differenziazione nelle attività dell’agricoltore che, in spazi contenuti, può integrarle, investendo per un loro allevamento.
 
Cioè, trattasi di aspetti di sostenibilità, per i quali l’ inserimento degli insetti nella dieta potrebbe veramente rappresentare un valido contributo per la soluzione di alcuni preoccupanti incombenti problemi di natura ambientale, alimentare ed economica.
Tutti problemi che trovano rispondenza nella decisione della Commissione Europea, basate sulla considerazione che il 37% delle emissioni di gas ad effetto serra, responsabili dell’incremento del riscaldamento climatico e delle disastrose conseguenze, è legato al settore alimentare. Quando, per ottenere una dieta sostenibile, basterebbe variare soltanto gli ingredienti e la loro abituale quantità, per ridurre la produzione di 2 Kg di CO2 equivalente per ogni singolo pasto. Variazione che troverebbe una soluzione ottimale nell’ipotetico consumo degli insetti.
Senonché, mentre in alcuni Paesi gli insetti rappresentano un’autentica prelibatezza, in Italia, secondo il citato esito di indagini statistiche, soltanto il 16%, attualmente, sarebbero disposti ad accettare il loro consumo. Il che, però, non è un valore trascurabile, se si pensa che l’attuale diffusa avversione è conseguenza di una ereditata atavica locale educazione. Come, si può dedurre dal fatto che nell’ambito di uno stessa Comunità o Regione, alcune specialità (le lumache ne sono un chiaro esempio) possono risultare una squisitezza per molti e produrre un senso di ripugnanza e disgusto per altri.
Pertanto, prospettare l’estensione del consumo degli insetti, oltre a destare curiosità, si prefigge di stimolare riflessioni ed approfondimenti sull’argomento che, specie fra le nuove generazioni, potrebbero influire a rimuovere l’attuale ritrosia verso la proposta dell’innovazione in esame. Anche perché, come per tutte le innovazioni, per la loro affermazione occorre, a seconda della tipologia di retaggio culturale, il tempo necessario per subentrare alle consolidate abitudini e, nel caso specifico, per superare la profonda avversione di natura psicologica, dovuta alla sensazione di disgusto.
Sensazione che, secondo numerosi esperti, potrebbe essere più agevolmente allontanata attraverso l’escamotage della commercializzazione degli insetti sotto forma di farina, da aggiungere ad altri semilavorati di provenienza vegetale, da impiegare per la produzione di vari alimenti.
A tal proposito la FAO, già nel 2003, in previsione della crescita della popolazione mondiale e della, già in atto, progressiva diminuzione della risorse per sfamarla, nel suo programma “Edible Insect” , prendeva in considerazione tutte le potenzialità di una dieta integrata con insetti.
Previsione che oggi acquista maggior senso, considerato che la carenza di risorse alimentari ed energetiche, a causa di una coincidenza, senza precedenti, di manifestazioni di eventi catastrofici, è divenuta un’attuale realtà dagli imprevedibili sviluppi temporali.
 
Trattasi quindi di un più che opportuno tentativo di avvio di transizione, coerente con l’imminente difficoltà a mantenere l’attuale regime alimentare.
Coerenza che trova riscontro, in particolare:
  • nell’influenza pesantemente negativa del cambiamento dei fattori climatici sulle produzioni agricole, che costituiscono gli ingredienti essenziali, oltre che per l’alimentazione delle persone, per tutte le tipologie di allevamenti di bestiame che, oggi, forniscono un sostanziale apporto all’alimentazione quotidiana della stragrande maggioranza degli italiani. Apporto che, secondo un approfondito studio condotto da un’equipe universitaria coordinata da Vincenzo Russo, Professore emerito di Zootecnia all’Università di Bologna, corrisponde ad un consumo reale edibile di 104 g (ivi comprese tutte le tipologie di carne ed i contenuti presenti nelle preparazioni e confezioni varie), contro i 237 g , in media, di consumo giornaliero apparente (comprendenti le parti non edibili) stimati dalla FAO o ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare);
  • nella riduzione, negli ultimi 10 anni, di molte essenziali materie prime e, in particolare, di quasi 1/3 della produzione nazionale di mais (principale componente del mangime per animali), a causa dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori dalle industrie che hanno preferito continuare ad acquistare, per anni, in modo speculativo, sul mercato mondiale;
  • nella limitatezza della superficie agricola utilizzabile, a livello nazionale (12,5 milioni di ettari), in costante calo per diverse cause (cementificazione, abbandono dei terreni coltivabili, superfici destinati ad impianti fotovoltaici ed eolici, ecc.), che determina la diminuzione dell’estensione delle coltivazioni. Tanto da non essere più ampiamente in grado di far fronte alla domanda interna proveniente sia dal settore alimentare che mangimistico, ed essere, conseguentemente, costretti a ricorrere ad una sempre maggiore quota d’importazione, che ormai supera abbondantemente la soglia del 50%;
  • nei pericoli imputabili alla mancanza di garanzia della continuità delle importazioni indispensabili per compensare le citate carenze e consentire il mantenimento della mole degli attuali allevamenti. Timori che, a causa della guerra in atto, sono divenuti un’immediata realtà, per il blocco delle esportazione da parte dei Paesi coinvolti così da porre già, secondo la Coldiretti, in serio rischio la sopravvivenza di un allevamento su quattro.
 
Tutto ciò non può non influire a dover optare a prendere in esame l’introduzione degli insetti nell’alimentazione in termini meno ipotetici e più probabilistici. Naturalmente, attraverso l’ausilio di convincenti metodi di comunicazione e informazione, finalizzati a rimuovere l’avversa condizione di “neofobia alimentare” (esitazione a provare e sperimentare nuovi cibi) e creare i presupposti per non disdegnare l’entomofagia (consumo di insetti da parte dell’uomo).
Metodologia, la cui efficacia trova rispondenza nell’esito di un’intervista a 165 persone, sia prima che dopo un seminario informativo sugli insetti edibili, condotta dai ricercatori delle Università di Pisa e Parma. I quali, dal confronto delle due serie di risposte, hanno rilevato come le informazioni ricevute abbiano influenzato positivamente tutte le opinioni sugli insetti come alimenti e ridotto sensibilmente la percezione di disgusto sensoriale. Oltre che nell’affermazione del professor di ecologia e biologia presso l’Università di Padova Maurizio Paoletti: “gli insetti sono sempre stati presenti nelle diete tradizionali italiane”, come dimostrano i diffusi consumi descritti nei seguenti esempi, riguardanti:
  • la cucina del Friuli accompagnava alle piante selvatiche i bombi (genere di insetti della famiglia Apidae che, allo stesso modo delle api, raccolgono il nettare ed il polline per nutrirsi) e le cavallette;
  • gli apprezzati formaggi con i vermi (larve della mosca Piophila casei), tipici delle varie regioni d’Italia: - Casu Marzu sardo; - il pecorino Marcetto o Cace Fraceche abruzzese; - il Casu du Quagghiu calabrese, che in Puglia e Molise è chiamato Casu Punt o Puntu (cioè punto dalla mosca); - il “Formaggio che cammina” o Bross Ch’a Marcia piemontese; - il Gorgonzola coi grilli (dove per grilli si intendono i vermi che saltano) dell’entroterra ligure; - il Robiola Nissa o Formaggio nisso (che salta o che brucia per il sapore piccante dovuto alla presenza di larve della mosca casearia) ed il Saltarello di Udine;
  • la Cocciniglia , ampiamente usata come colorante alimentare di colore rosso (Additivo denominato E120) per succhi, yogurt, caramelle, dolci e liquori;
  • e il Miele, in particolare, che altro non è che una sostanza secreta dalle api.
 
Esempi che dimostrano come, già oggi, alcuni insetti facciano parte delle nostre quotidiane abitudini alimentari. Tanto che, secondo uno studio statistico, pare che ogni anno, più o meno inconsapevolmente, se ne mangi circa mezzo chilo. Quantità che, in passato, quando l’uso dei pesticidi in agricoltura era molto contenuto, certamente sarà stata maggiore, per effetto del consumo di frutta e verdura più accessibili agli entomi.
Ad avallare la fondatezza di tali riferimenti lo dimostra la possibilità che su Internet è possibile trovare ricette a base di farina di grilli, locuste o tarme, per preparare biscotti, polpette, pizza, pasta e dolci.
E quindi, considerato che in passato abbiamo mangiato insetti, che continuiamo gradevolmente a mangiarli, sotto varie forme, in alcune tipologie di alimenti, perché non provare ad estendere il consumo ad un maggior numero di specie; magari sotto la forma più rispondente a superare il pregiudizio culturale ed eludere il comprensibile sgradito impatto sensoriale della loro morfologia originale?
Si tratterebbe, tutto sommato, di seguire ciò che avviene in Paesi a noi vicini, come la Francia e il Belgio, che commercializzano pasta fresca, paté e snack, a base di insetti. E degli Stati Uniti, dove il consumo di insetti sembra sia diventato abituale, e dove diverse startup (aziende di piccole dimensioni che si lanciano sul mercato, supportate da idee innovative), hanno investito in questo settore, utilizzando gli insetti per la produzione di cioccolata e farine.
 
Cosa ne pensa il lettore?
La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LE ESTERNAZIONI PARTITICHE , INTESA COME SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APARTITICO, ovvero non siano di parte. 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APARTITICI  che prestiamo attenzione alle esigenze della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione partitica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.