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Incidenti stradali: dove si verificano con pių frequenza, cause prevalenti e conseguenze

Incidenti stradali: dove si verificano con pių frequenza, cause prevalenti e conseguenze Copertina Nazionali (613)
Domenico Brancato

 
I dati statistici rivelano che nel 2021 si è registrato, per incidenti stradali che hanno interessato giovani fra i di 15 – 19 e 25 – 29 anni, un incremento di vittime, rispetto l’anno precedente, rispettivamente, del 41,7 e del 35%, e che nel 2022, detti incidenti, sono aumentati del 25%.
Situazione, la cui gravità non è sfuggita all’attenzione del Presidente della Repubblica Mattarella che, in occasione del messaggio di fine anno ha indirizzato loro il seguente messaggio: “Parlando dei giovani vorrei - per un momento – rivolgermi direttamente a loro: siamo tutti colpiti dalla tragedia dei tanti morti sulle strade. Troppi ragazzi perdono la vita di notte per incidenti d’auto, a causa della velocità, della leggerezza, del consumo di alcol o di stupefacenti. Quando guidate avete nelle vostra mani la vostra vita e quella degli altri. Non distruggetela per un momento di imprudenza, non cancellate il vostro futuro”.
 
Ed è proprio per la imprescindibile condivisione dalla summenzionata autorevole riflessione-esortazione sulla tendenza del preoccupante fenomeno, che si ritiene opportuno descrivere gli elementi più significativi riguardanti gli incidenti stradali. Al fine di fornire ai lettori utili riferimenti, che si spera possano contribuire a favorire l’adozione di accorgimenti e modalità di guida più consone alle varie caratteristiche di percorso. Per tentare di influire ad attenuare la sequela dei drammatici accadimenti. A tale scopo si riportano le seguenti precisazioni inerenti gli incidenti:
  • entità:
nel 2021, si sono verificati 151.875 incidenti stradali (+28,4%, rispetto l’anno precedente), per i quali hanno perso la vita 2.875 persone (+20%) e sono rimasti feriti 204.728 (+28,6%). Ed ancora, dall’ultimo rapporto Aci-Istat (Automobile Club d’Italia -Istituto Nazionale di statistica), riferito al semestre Gennaio-Giugno del 2022, emerge un andamento peggiorativo rispetto al 2021, che trova riscontro in: 81.437 incidenti stradali (+24,7%) , 108.996 feriti (+25,7%) e 1.450 morti (+15,3%). Incidenti che, rispetto i giorni della settimana, si verificano prevalentemente il Venerdì ed in particolare il sabato, quando si registra il più alto numero di vittime di età compresa fra i 18 – 24 anni;
  • sedi stradali urbane ed extraurbane dove si verificano più comunemente:
rettilinei 45,6 e 55,6%; in prossimità degli incroci 40,5 e 15,7%; in curva 5,2 e 23,1%;
  • cause prevalenti:
distrazione del conducente, spesso attribuibile all’utilizzo del cellulare durante la guida; mancato rispetto della segnaletica stradale: stop, semaforo e dare precedenza; velocità elevata e non rispetto dei limiti consentiti; guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti, che sul totale dei conducenti di 15-24 anni, riguarda il 20 ed il 27%, imputabile, rispettivamente, all’effetto di alcol e di droga. Anche se, in termini assoluti, il numero più alto di vittime nel 2021, si è registrato nelle fasce 45 – 59 e 20-24 anni per gli uomini; 70 – 84 e 20 – 24 per le donne. Mentre, l’aumento più consistente, rispetto il 2020, comprende i giovani tra i 15 - 19 e 25 - 29, seguiti da quelli di età fra i 40 e 49 anni, con le percentuali del: 41,7 - 34,9 e 31,5.
  • conseguenze di natura sanzionatoria:
dall’introduzione dalla patente a punti (art. 126 bis del Codice della Strada – C.d.S.), le infrazioni non solo vengono puniti con sanzioni amministrative, in genere di natura pecuniaria, consistente nell’obbligo di sborsare somme di denaro (o, meno frequentemente, interdittive che precludono l’esercizio di esercitare il diritto di conduzione del mezzo) spesso alquanto pesanti; ma anche con la non trascurabile detrazione di punti della patente, sui 20 iniziali.
 
Per cui, nel caso di più decurtazioni, si può arrivare con il saldo a zero, che determina la revisione (ovvero necessità di sostenere nuovamente l’esame patente a quiz e quello pratico) della licenza di guida o, nei casi di inottemperanza, anche la sospensione (cioè la revoca del documento e il fermo del veicolo, che comporta l’attesa di due anni per richiederne una nuova).
 
Per contro, a coloro che per ogni due anni di seguito non commettono infrazioni che comportino decurtazione del punteggio, ai 20 punti iniziali vengono aggiunti 2 punti, fino ad un massimo di altri 10 punti (30 in totale).
 
Considerato, quindi, gli inconvenienti ai quali si può incorrere in seguito a tali decurtazioni, si ritiene utile quantificarle:
  • 10 punti in caso di: superamento di oltre 60 Km/h i limiti massimi di velocità (ex art. 142, comma 9); circolazione contromano in corrispondenza delle curve, dei raccordi convessi o in ogni altro caso di scarsa visibilità (ex art. 143, comma 2); non osservanza del divieto di sorpasso in prossimità o in corrispondenza delle curve, dei dossi e in ogni altro caso di scarsa visibilità (art. 148 C.d.S.); trasporto di merci pericolose senza regolare autorizzazione, o non rispetto delle condizione imposte a tutela della sicurezza (ex art. 168); effettuazione di retromarcia in autostrada e sulle corsie di emergenza (art. 176 del C.d.S.); circolazione nelle corsie d’emergenza e in quelle per l’immissione ed uscita di autostrade e strade extraurbane; conducenti che non rispettano di oltre il 20% il periodo minimo di riposo giornaliero e di guida; fuga dopo un sinistro da cui sono derivati gravi danni ai veicoli o lesioni a persone; forzatura di un posto di blocco, a condizione che la condotta non comporti un reato penale; guida sotto l’influenza di alcool o stupefacenti e rifiuti di sottoporsi all’accertamento della Polizia (art. 186 del CdS); non ottemperanza all’obbligo, in caso di incidente, di fermarsi e prestare assistenza ad eventuali vittime (art. 189 del CdS); non fermarsi, nonostante l’ALT intimato, con idonei segnali, dagli agenti di Polizia stradale (art. 192 del CdS).
  • 8 punti in caso di: non rispetto delle distanze di sicurezza (ex art. 149 del C.d.S.); inversione del senso di marcia in prossimità o in corrispondenza delle intersezioni, delle curve e dei dossi (art. 191 del C.d.S.); non rispetto delle norme di precedenza nei confronti dei pedoni e di particolari categorie di essi (come invalidi o persone con ridotte capacità motorie) o quando il traffico non è regolato da agenti o semafori, il conducente non si ferma, nonostante il pedone stia transitando o si accinga ad attraversare sugli attraversamenti pedonali; condotta pericolosa sulle strade di montagna o nei passaggi ingombranti, se causa lesioni gravi alle persone.
Quanto fin qui descritto vorrebbe essere: - un promemoria di tutti i fattori di rischio ai quali si può andare incontro quando si è alla guida di un mezzo; - un’occasione per rinfrescare la memoria sulla tipologia dei pericoli in agguato; e uno stimolo a mettere in atto, caso per caso, il comportamento più coerente per evitare che detti pericoli si manifestino.
 
Dato che, non è assolutamente ammissibile che molti giovani, per l’euforia residua di momenti di svago, spesso accentuato dall’assunzione di sostanze alteranti l’equilibrio mentale, vadano incontro ad una incosciente autodistruzione o a gravi permanenti disabilità. Con indelebili ed irreversibili gravi conseguenze familiari e sociali.
 
Ed è proprio per richiamare l’attenzione, specialmente, delle fasce giovanili della popolazione sui tragici effetti degli incidenti stradali, e sul tema dei comportamenti da adottare prima di mettersi alla guida, con particolare riferimento alla necessità di astenersi dall’assunzione di alcool e di qualsiasi sostanza stupefacente, che il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio, in collaborazione con il Dipartimento Antidroga e il Ministero dell’Interno , hanno programmato, dal 25 Dicembre 2022 al 16 Gennaio 2023, sulle reti Rai (spot tv e radio), radio locali, sul web e sui social media, lo svolgimento della campagna “Chiediti perché”.
Campagna che consisteva e consiste, appunto, in un invito ed una sollecitazione rivolti, in special modo ai ragazzi, oltre che alle famiglie e alle Istituzioni che svolgono un ruolo attivo di orientamento, a chiedersi perché si verificano ancora tanti incidenti stradali, se tutti sanno che chi guida dopo aver fatto uso di alcool e droga diventa un pericolo per se stesso e per gli altri? Mentre basterebbe soltanto adottare comportamenti prudenti, prima di mettersi al volante, per evitare il verificarsi del 90% di tutti gli incidenti?
 
E poiché, considerato che a molte ricorrenti festose occasioni d’incontro fra giovani, seguono situazioni di profonda tristezza, derivante dalla accidentale morte di alcuni di loro sulle strade; la risposta agli interrogativi posti non può che essere quella che necessita, sia in ambito familiare che istituzionale e, particolarmente, in tutti le tipologie di gestione degli ambienti più abitualmente frequentati dai ragazzi (discoteche, associazioni sportive e ludico-ricreative, oratori ed occasionali luoghi di raduni di massa); adoperarsi per far inserire nei rispettivi programmi operativi specifici spazi e interventi di sensibilizzazione, finalizzati a fargli comprendere che la vita è un dono prezioso ed ineguagliabile. E come tale va sensatamente preservato e non dissennatamente esposto alla più deprecabile e irreparabile distruzione.
 
Come avvenuto nella notte del 27 gennaio nei pressi di Roma dove, a causa di un gravissimo incidente stradale attribuibile all’alta velocità, hanno perso la vita cinque giovani, di cui tre ragazzi di 21 anni e due ragazze di 18 e 17 anni. Mentre il sesto, di 21 anni, occupante l’auto (una 500 abilitata per il trasporto di 4 persone) sul quale viaggiavano è ricoverato in ospedale, in condizioni critiche.
 
E poiché trattasi dell’ennesima sconvolgente disgrazia che si aggiunge ad una serie interminabile di simili luttuose circostanze, ci si augura che almeno serva da severo monito affinché, all’in genere derivante effimero raccapricciante effetto emotivo subentri, specie in tutti coloro che nei fine settimana (week-end) si trasferiscono in auto in luoghi di “divertimento”, l’assunzione di un permanente atteggiamento di moderatezza, prudenza e di consapevolezza dei possibili incombenti pericoli. In modo di poter disporre della facoltà di valutare, diligentemente, l’adeguatezza della condizione psico-fisica, prima di porsi alla guida per intraprendere la strada del ritorno.

Buona Pasqua 2020 da tutti noi

Buona Pasqua 2020 da tutti noi Copertina Marino (613)
Eleonora Persichetti

Tutta la Redazione il Comitato di Quartiere di S. Maria delle Mole desiderano augurarvi
 
una serena e felice Pasqua
 
con la speranza che possiate stare bene e che ci potremo ritrovare al più presto di persona per condividere nuovamente occasioni e momenti speciali.
 
Anche noi RESTIAMO A CASA, MA RESTIAMO CON VOI. DISTANTI MA UNITI.
 
 
Continueremo a darvi informazioni, sostegno e risorse per fronteggiare questi giorni così delicati e particolari.
 
 
 
 
Un augurio forte e speciale da tutti noi.
 
 
 
 
Eleonora Persichetti
 

Un RAEE č per sempre

Un RAEE č per sempre Copertina Volontari Decoro Urbano    (commenti:3) (611)
Amerigo Miraglia

Correva l’anno ZERO, i Romani scaricavano i rifiuti che non venivano riutilizzati nella Cloaca Massima mentre gli scarichi domestici venivano buttati per strada. Dopo 2000 anni nella testa di alcuni cittadini è cambiato poco o nulla.
 
Nei secoli le civiltà si sono evolute, ognuna con i propri tempi, ma si sono evolute.
 
Sono nate le discariche, poi il concetto di differenziata, il porta a porta e il più lungimirante concetto di End of Waste (è il processo attraverso il quale un rifiuto cessa di essere tale, per mezzo di procedure di recupero, ed acquisisce invece lo status di prodotto).
 
A Marino a quanto pare si sta andando ancora più avanti e c’è il concetto di “Ripristino delle condizioni”, che consiste nel far ritornare un posto discretamente ripulito (piutost che nient l'è mei piutost) nella stessa discarica abusiva che era prima dell’intervento del comune.
 
Come si vede dalla foto, infatti, dopo aver dato una “lavata di faccia” a quel parcheggio magicamente nel giro di qualche giorno compare un bel forno da incasso che resterà lì finché qualche buon “stracciarolo” di turno non se lo carica sul proprio mezzo.
 
Per questo fenomeno purtroppo ancora tristemente diffuso sul territorio ci sono oggi tutti gli strumenti per abbassare la percentuale a zero o quasi.
 
Partendo da strumenti proattivi come quelli dell’isola ecologica dove conferire il RAEE, alla prenotazione via telefono del ritiro del RAEE comodamente seduti sul divano di casa; ma laddove questi strumenti non dovessero bastare forse è bene ricordare che L’abbandono di rifiuti è diventato un reato contravvenzionale: lo prevede il "Decreto GIUSTIZIA, decreto-legge 10 agosto 2023, n. 105 (convertito con LEGGE 9 ottobre 2023, n. 137)" consultabile QUI ed in vigore dal 10 ottobre 2023.
 
Dal 10 Ottobre infatti abbandonare rifiuti in strada è diventato reato penale, il Decreto trasforma la sanzione amministrativa da 300 a 3.000 euro alla previsione della pena dell’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Insomma... c’è poco da stare sereni per gli svuota cantine “ammiocuggino” e per chi pensa di essere più furbo degli altri.
 
La speranza è che, in barba a chi grida subito allo stato di polizia vengano installate e rese operative quante più foto trappole possibili, perché dove non arriva la coscienza dell’uomo può arrivare una telecamera di produzione cinese ma collegata con i server della polizia locale.

"L'equilibrio indifeso": il nuovo romanzo di Roberto Pallocca

"L'equilibrio indifeso": il nuovo romanzo di Roberto Pallocca Copertina S. Maria delle Mole (606)
Eleonora Persichetti

 
 
Torna in libreria il noto autore marinese Roberto Pallocca con un nuovo romanzo, L’equilibrio indifeso, uscito per i tipi di Graus Editore lo scorso 24 aprile.
 
Dopo l’ultima pubblicazione, uscita in pieno covid, con questa, la settima del suo percorso artistico, Roberto ritornerà a dialogare col suo pubblico di lettori: una storia tormentata, passionale, a tratti quasi onirica.
 
La splendida immagine di copertina, realizzata dal grafico Antonio Galati, è emblematica del contenuto di quella che sembra una storia d’amore, ma che, in realtà, propone ben altri temi: due ragazzi, Roberto (sì, il protagonista è un omonimo dell’autore!) e Anna, camminano in bilico su un filo rosso che li farà incontrare, ma sul quale non saranno mai in perfetto equilibrio. Nel romanzo si capirà molto bene perché.
 
L’inizio è folgorante. È venerdì pomeriggio, stazione di Firenze. Lei corre a perdifiato. Lui trattiene la porta del treno in partenza, per farla salire. Lei sale, lo abbraccia, gli sussurra: “mi hai salvato la vita”. Restiamo frastornati da questa frase. La vita? Perché? Dov’è diretta Anna di tanto importante?
 
Durante il viaggio verso Roma, è silenziosa e riservata, indossa per gioco nasi rossi da clown e riempie un foglio di quaderno disegnando un enorme labirinto. Nasce tra i due un amore delicato, ma travolgente.
 
Roberto è un ghost-writer impacciato e insicuro, che scrive le storie degli altri. Anna studia psicologia per curare i pazzi con le parole, compare nella vita di Roberto ogni venerdì e si dissolve la domenica mattina. È sfuggente, misteriosa, taciturna, ma la vita le precipita addosso in un modo bellissimo e Roberto, che per la prima volta è la scelta di qualcuno, comincia a raccontarla in un libro tutto suo.
 
Una sera, però, Anna ha una violenta e inspiegabile crisi, fugge via e si rende irreperibile per giorni. Cosa nasconde? Chi è veramente? E perché è sparita nel nulla? Quali disequilibri perfetti nascondono le persone che amiamo?
 
Roberto, che non riesce a perdonare né a dimenticare, entra in contatto con la famiglia e gli amici di Anna e apprende una serie di fatti terribili: omissioni e bugie, dolori e rinunce, speranze e vendette.
 
Cosa resta, anche dell’amore più passionale, più bello, più travolgente, senza la verità? E se quello che amiamo follemente fosse solo una menzogna raccontata bene?
 
Quella di Roberto e Anna è una storia di equilibri mancati, di errori, di pazzie e di quanto amore occorre per tentare di guarirsi.
 
Disponibile in tutti gli store digitali e in libreria.

Come far rimuovere i contenuti diffamatori su internet: tutte le soluzioni

Nazionali (605)
Domenico Brancato

Premesso che Internet, com’è noto,  è  una  rete internazionale di computer e apparecchiature informatiche  che possono comunicare fra di loro, cioè tale da  consentire all’utente di  disporre di una fonte illimitata d’informazioni e della possibilità, a sua volta,  di trasmetterle in tutto il mondo.

 

Ne consegue che risulta essere, un mezzo estremamente potente, oltre che    molto  conveniente, in virtù del fatto che consente  di trasmettere, ad un  costo quasi nullo, testi, immagini, filmati, files e registrazioni audio.

 

Caratteristica che permette a ciascuna persona, che disponga di un PC o un cellulare collegato ad Internet, di fruire, in modo semplice ed ultraveloce, di molteplici e straordinarie potenzialità di condivisione di  immagini, commenti e riflessioni.

 

Vantaggi non indifferenti ai quali, però, possono contrapporsi situazioni negative e compromettenti, dovuti alla diffusione di pubblicazione sulla rete di contenuti diffamatori,  rappresentati da:

  • foto poco lusinghiere;
  • post (comunicazione in cui il messaggio viene costruito su una notizia, senza alcuna verifica della veridicità della stessa, finalizzata a suscitare una reazione emotiva del destinatario ;
  • dati sensibili (numero di cellulare, indirizzo di casa, ecc.);
  • articoli.

 

Pertanto, in considerazione delle accennate straordinarie  possibilità  relative alla propagazione di messaggi di ogni genere, prima di rendere nota ad una immensa platea di utenti qualsiasi tipologia di comunicazione personale, occorre riflettere attentamente, sulla probabilità di una sua eventuale perversa utilizzazione e sulle possibili compromettenti conseguenze, immediate e future, che ne  potrebbero derivare.

 

Qualora, però, tale accortezza non sia stata messa in atto, e si incappi in  situazioni sconvenienti, vediamo come procedere per poter far rimuovere  i contenuti  divenuti lesivi della propria immagine:

  • tentare il dialogo con chi ha pubblicato il contenuto, per cercare di  addivenire, in maniera amichevole, alla soluzione sperata;
  • se il tentativo di dialogo diretto dovesse risultare impossibile o inefficace e la piattaforma (ad esempio: Facebook, Twitter, Google, You tube) interessata  includesse, tra le sue funzioni, quella di segnalare contenuti di cui si desidera la rimozione, si può inoltrare la segnalazione ai responsabili del sito (che può essere chi ha registrato il sito, il gestore del sito –webmaster- o lo staff di gestione del servizio web). I quali, vagliata la richiesta, potranno provvedere alla eliminazione del contenuto incriminato e, in alcuni casi, alla sospensione di un account (Chiave di accesso personale ad Internet,  formata da un nome utente – username – e da un codice segreto – password)  particolarmente  molesto;
  • nel caso, poi, che  i metodi precedenti non dovessero fornire gli esiti sperati, specie se i danni all’immagine  che possono derivare dalla diffusione della pubblicazione, dovessero risultare rilevanti, resta sempre possibile ricorrere alla giustizia, rivolgendosi alla Polizia Postale.
    Il cui impegno è particolarmente finalizzato al continuo adeguamento della propria risposta alle nuove frontiere tecnologiche della delinquenza, del malcostume e del cyberbullismo.
  • La richiesta di informazioni o l’invio di  segnalazioni di violazioni di norme o di manifestazioni di stalking ( ripetuti comportamenti realizzati dal soggetto persecutore nei confronti della sua  “vittima” , sotto forma di minacce, molestia e  atti lesivi tali da indurre, nella persona che li subisce, un disagio psichico e fisico derivanti da un profondo senso di timore ), agli Uffici preposti alla ricezione (attivi 24 ore su 24 e  7 giorni su 7),  può essere inoltrata attraverso i seguenti recapiti:
     
  • www.commissariatodips.it   e  Tel. 114,  nei casi di emergenza;
     
  • Oppure,  per il Compartimento Polizia Postale Lazio di Roma Viale Trastevere,191 – 00100  (Roma – RM ):
    Telefono Centralino:  06/5813608
    Telefono: 06/58113429 – 06/5814225;
    E-mail: poltel.tm@poliziadistato.it

 

Ovviamente,  si raccomanda di utilizzare i recapiti di cui sopra esclusivamente per effettiva necessità, sia per evitare l’inutile e pregiudizievole  intasamento dei canali di comunicazione e sia per non incorrere in provvedimenti disciplinari, nel caso si scoprisse trattarsi di insensate burlesche segnalazioni.

 

Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato

Dal 2023 Maestro di ginnastica alle elementari

Dal 2023 Maestro di ginnastica alle elementari Copertina Nazionali    (commenti:1) (603)
Domenico Brancato

La legge n. 234/2021 ha previsto l’introduzione dell’insegnamento dell’Educazione fisica nelle classi quarte e quinte a decorrere, rispettivamente, dagli anni scolastici 2022 - 2023 e 2024 - 2025 
 
Pertanto, è in fase di allestimento, da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, il Decreto sugli organici del personale e la predisposizione del concorso per l’assunzione di 2247 docenti.
 
In quanto, pur essendo l’Educazione fisica nella scuola primaria, una materia prevista dall’ordinamento, finora il suo insegnamento è stato delegato ai tudor: figure fuori dell’organico, nominate dai Dirigenti scolastici in via discrezionale, con il compito di:
  • Promuovere la partecipazione delle classi al percorso valoriale, per stimolare la riflessione dei ragazzi verso i valori educativi dello sport (Il tema scelto per l’anno 2019 - 2020 è stato: Campioni di FAIR PLAY, cioè “Gioco corretto”, finalizzato ad inculcare un comportamento rispettoso delle regole, per garantire le stesse opportunità ai diversi contendenti, nello sport e nei rapporti umani e sociali);
  • Supportare gli insegnanti per favorire la partecipazione alle attività motoria e l’inclusione degli alunni con disabilità;
  • Organizzare i giochi di fine anno scolastico;
  • Svolgere la funzione di raccordo tra la scuola e il sistema sportivo del territorio.
 
Quindi, disco verde per l’integrazione nella scuola primaria dell’Educazione motoria nelle attività didattiche, della quale, dal prossimo anno scolastico, beneficeranno 24.693 quinte classe, di cui oltre 15 mila a tempo normale e le rimanenti a tempo pieno.
 
Integrazione che, secondo il parere del Ministro dell’Istruzione, rappresenta “Un’importante novità, attesa nel mondo della scuola, che riguarda il benessere psicofisico e lo sviluppo dei nostri bambini e bambine”. Novità che rientra nel percorso di costruzione di una nuova scuola, la cui realizzazione si avvale delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza -PNRR.
 
 
Per la partecipazione al concorso per insegnanti di Educazione Fisica alle elementari sono richiesti i seguenti requisiti:
  • Essere in possesso di 24 Crediti formativi universitari o Crediti formativi accademici – CFU/CFA – nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche , più una delle lauree:
  • Magistrale Classe LM-68 “Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate”;
  • Magistrale Classe-47 “Organizzazione e gestione dei servizi per lo sportr e le attività motorie”;
  • Titoli di studio equiparati alle predette lauree magistrali, ai sensi del DM 9 Luglio 2009;
  • Analogo titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto in Italia, ai sensi delle normativa vigente.
 
Complessità di requisiti certamente rispondenti ad assicurare un livello di insegnamento in grado di consentire ai ragazzi di fruire degli unici benefici educativo-formativi, derivanti dalle specifiche prerogative connesse ad un buon esercizio dell’attività sportiva.

"SMART CHRISTMAS": dagli esperti i migliori regali natalizi per favorire lo sviluppo cognitivo dei pių piccoli

"SMART CHRISTMAS": dagli esperti i migliori regali natalizi per favorire lo sviluppo cognitivo dei pių piccoli Copertina Nazionali (602)
Eleonora Persichetti

 

Dai giochi di costruzione alle lavagnette magnetiche, dai puzzle alle loose parts, fino ad arrivare agli strumenti per imparare le basi della programmazione. Sono questi alcuni dei regali consigliati dagli esperti per favorire lo sviluppo cognitivo di bambini e ragazzi e vivere un vero e proprio “Smart Christmas”

 

 

La stagione natalizia è alle porte e, come ogni anno, milioni di famiglie affollano i negozi per scegliere il dono ideale per i propri figli. Basti pensare che secondo una recente indagine pubblicata sul portale britannico Independent il 57% delle famiglie spende dalle 1000 alle oltre 2000 sterline in regali di Natale. Ma attenzione a non esagerare. Secondo una ricerca della University of Toledo e pubblicata su Psychology Today, infatti, regalare pochi giocattoli ma ben selezionati aiuta a migliorare il tasso di attenzione dei più piccoli e stimolare la loro creatività. Ma quali sono quelli più indicati per favorire lo sviluppo cognitivo di bambini e ragazzi? Le costruzioni rappresentano il gioco formativo per eccellenza e vengono scelte dal 62% delle famiglie, secondo un’indagine pubblicata sul portale britannico Metro. Grande attenzione è data anche ai puzzle per via dello stimolo all’attività mnemonica: secondo una ricerca della Harvard University pubblicata su USA Today, infatti, ricostruire un’immagine a partire da una serie di pezzi differenti o comporre frasi sempre più complesse con i vari tasselli, rappresenta per i più piccoli un grande stimolo alla creatività e alla logica.

 

 

“Lo sviluppo delle abilità sensoriali, sociali e intellettive dei bambini rappresenta uno dei capisaldi del nostro sistema educativo – spiega Eva Balducchi, co-fondatrice di Baby e Junior College – Anche le festività natalizie possono essere un momento importante per permettere ai più piccoli di prendere coscienza delle loro abilità. I regali più adatti sono quelli che coniugano il momento ludico all’apprendimento, stimolando lo sviluppo intellettivo a seconda dell’età e sollecitando fantasia e creatività. Attraverso i giochi, infatti, i bambini imparano a interpretare il mondo che li circonda, valorizzando le capacità cognitive, linguistiche e motorie”.

 

 

Ma non è tutto, perché tra i regali di natale consigliati dagli esperti figurano anche i giochi per imparare a programmare. Secondo una ricerca della Virginia University, pubblicata dalla BBC, infatti, il “coding” aiuta i bambini a sviluppare il pensiero computazionale, ovvero un processo logico-creativo che consente di scomporre un problema complesso in diverse parti. E ancora, fare un regalo alternativo e donare ai propri figli le loose parts, ovvero materiali di riciclo che provengono da usi diversi e possono essere riprogettati, allineati e smontati, può rappresentare un’ottima scelta natalizia. Secondo uno studio pubblicato dell’American Academy of Pediatrics (AAP) su CBS News, infatti, le loose parts aiutano i più piccoli a migliorare la propria autostima e a favorire la socializzazione.

 

 

Pensiero condiviso da Mariarosa Porro, pedagogista: “I primi anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo del linguaggio e della motricità del bambino. Dalla nascita fino ai sei anni i bambini investono il tempo giocando e attraverso le attività ludiche fine a se stesse. Per questo sono raccomandabili regali natalizi come giochi di costruzione, puzzle e lavagnette magnetiche. Ancora meglio se la scelta ricadesse su materiali destrutturati (open-end materials), in grado di offrire al bambino infinite possibilità di creazioni di giochi sempre diversi. I materiali e le abilità cognitive del bambino che saranno la base per compiti più adatti all’età in futuro”.

Marino Aperta APS presente alla manifestazione del 5 marzo sulla Pace

Marino Aperta APS presente alla manifestazione del 5 marzo sulla Pace Copertina Cava dei Selci (600)
Eleonora Persichetti

 
 
Nella mattinata del 5 marzo presso il Parco della Pace a Cava dei Selci, si è svolta la manifestazione sulla pace organizzata dal Coordinamento Marinese INSIEME PER LA PACE di cui Marino Aperta APS fa parte insieme a circa 70 realtà che operano sul territorio di Marino, per esprimere solidarietà alla popolazione ucraina e a tutte le popolazioni vittime della violenza e dei conflitti.
 
L'evento ha visto la presenza di tutte le scuole di Marino di ogni ordine e grado: l'I.C. S.Maria delle Mole, l'I.C. Primo Levi, l'IIS Amari Mercuri, l'IC Marino Centro, il CMFP Alberghiero, con la partecipazione di centinaia di ragazzi e ragazze con le loro famiglie, numerosi volontari in rappresentanza delle associazioni, cooperative, comitati del territorio, tutti riuniti sotto l'unica bandiera possibile, quella colorata della pace. Durante la manifestazione i dirigenti scolastici hanno presentato le loro riflessioni e i lavori fatti nei vari plessi, e con alcuni docenti, un gruppo di studenti è intervenuto ai microfoni dando voce a poesie e frasi a sostegno della pace e contro tutte le guerre e ogni forma di violenza. Testimonianze anche dalla comunità ucraina e da cittadini russi, ma anche di profughi afgani a Marino.
Non potevano mancare, tra le istituzioni che si adoperano in prima linea, le testimonianze della CRI Colli Albani e della Caritas città di Marino.
 
Sul finire, con dei nastri uniti in un grande simbolico cerchio, una canzone "C'era un ragazzo" cantata tutti insieme con i bambini e ragazzi delle scuole e i rappresentanti di tutte le organizzazioni del coordinamento Insieme per la Pace, diretta dalla prof. Maria Giovanna Ruffini.
 
Marino Aperta APS è tra i promotori dell'iniziativa. Questo il manifesto: "Crediamo sia necessaria una mobilitazione pacifista che parta dal basso e che sappia rilanciare l’obiettivo della Pace in Europa e nelle altre parti del mondo dove si combatte ancora, spesso nell’indifferenza comune.
Crediamo che sia necessario ribadire che la guerra non può essere considerata un’alternativa al dialogo e alla diplomazia ed il coinvolgimento delle giovani generazioni mira proprio a trasmettere questo valore sin dall’infanzia, perché le principali vittime di ogni conflitto sono sempre i civili e tra questi tanti, troppi bambini a cui è negato un futuro".
"Come presidente dell'associazione", dichiara Ivana Chiodo, "condivido e appoggio fattivamente l'operato del direttivo in tal senso, nello spirito di solidarietà fondante di Marino Aperta APS."
 
Per aderire al Coordinamento si può scrivere all’indirizzo e-mail: insiemeperlapace2022@gmail.com, inoltre il Coordinamento ha aperto una Pagina Facebook: https://www.facebook.com/MarinoInsiemePerLaPace e un account Instagram: https://www.instagram.com/marino_insiemeperlapace/
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