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La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LE ESTERNAZIONI PARTITICHE , INTESA COME SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APARTITICO, ovvero non siano di parte. 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APARTITICI  che prestiamo attenzione alle esigenze della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione partitica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
facebook.com/groups/duesantiplus/

Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
facebook.com/groups/frattocchieplus/

Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.
 

Via della Falcognana - I nodi vengono sempre al pettine

Via della Falcognana - I nodi vengono sempre al pettine Copertina    (commenti:3) (2.636)
Antonio Calcagni

È da ormai più di 5 anni, che il nostro Comitato pone all'attenzione delle varie Amministrazioni comunali, la questione di via della Falcognana.
 
Una strada, che è bene ricordare è privata, con tutte le incombenze che ne derivano che restano a carico dei proprietari frontisti, ma che di fatto è aperta al pubblico, in cui giornalmente transitano diverse migliaia di veicoli, e che quindi risulta vitale per la nostra Cittadina.
 
Questa commistione di competenze, tra pubblico e privato, aggravato anche dal fatto che la strada si trova a cavallo di due Comuni, ha sempre causato problemi, risolti grazie solo alla buona volontà dei vari proprietari interessati.
 
In questa settimana il famoso nodo purtroppo però è venuto al pettine.
 
Infatti in data 18 agosto a seguito di una diffida giunta alla proprietà Tudini, per il pericolo di caduta del pino, posto al centro della carreggiata, adiacente al ponticello ed ormai completamente bruciato, la suddetta proprietà ha provveduto ad interrompere il transito su quella strada.
 
Una nota di colore, le transenne che sono state poste, recitano il seguente avviso, "chiusura, per manifestazione" ma evidentemente si tratta di un refuso.
 
Ritornando al problema, ora da Santa Maria, percorrendo Viale della Repubblica, si può arrivare fino al Green House, mentre per raggiungere rispettivamente: il campo da golf; il Consorzio la Giostra; le case dei frontisti, oppure arrivare su via del Divino Amore, bisognerà fare un giro assurdo per le stradine che portano fino a via Kennedy, stesso discorso vale ovviamente nel percorso contrario.
 
Un problema la cui soluzione non si prospetta a breve termine, e che pertanto, se in questa settimana di vacanze le conseguenze di tale interruzione sono state più o meno relative, non ci vuole molto ad immaginare quale sarà l'impatto catastrofico, per il traffico a Santa Maria, zona Palaverta, Aldo Moro e Via Kennedy comprese.
 
Esortiamo quindi  l'Amministrazione comunale affinché ponga in essere, immediatamente, ogni azione atta a sciogliere una volta per tutte questo miscuglio di responsabilità.
 

Per una soluzione al traffico

   (commenti:3) (3.010)
Antonio Calcagni

 

Linea Ferroviaria Roma – Velletri:  passaggio a livello su viale della Repubblica a Santa Maria delle Mole

Con le sue 49 chiusure giornaliere, ognuna di  4 minuti circa, il passaggio a livello nelle ore di punta crea ingorghi paurosi.  La problematica è accentuata dal fatto che la stazione ferroviaria è attigua al passaggio a livello.

Soluzioni:

  • Temporanea, spostare la fermata 100 mt più avanti direzione Velletri in questo caso il tempo di chiusura del p. a livello potrebbe ridursi di 1,5  minuti.
  • Definitiva, attraverso l’interramento della linea ferroviaria , spostamento sempre di 100 mt più avanti la stazione ferroviaria ​​​​​​.

 

 

Incrocio tra Via Appia/Via della Repubblica

Con le diverse  migliaia di transiti giornalieri  la S.S. 7  Appia , costituisce ormai un muro che separa  Santa Maria delle Mole da  Cava dei Selci. L’incrocio tra la suddetta strada e viale della Repubblica, dove le auto rimangono ferme per molti minuti genera dei picchi d’inquinamento elevatissimi.

Soluzioni:

  • Unica, Interramento della S.S. 7 e creazione in superficie di un rondò  per smaltire meglio il traffico locale e la creazione di un area pedonale che collegando Santa Maria a Cava dei Selci, unisca l’area archeologica dell’Appia Antica, con tutta l’area ex Stefer ( parco della Pace, area ex Palaghiaccio, Bocciodromo e palazzetto dello sport).

 

 

Via della Falcognana, strada privata che da Santa Maria porta a via del Divino Amore

E’ l’unica strada che dopo l’aeroporto di Ciampino, collega la S.S. 7 Appia all’Ardeatina. Si tratta di una strada  privata molto frequentata che permette ai residenti,  diretti alla zona industriale di Pomezia ed oltre, di risparmiare molti chilometri di percorrenza. Attualmente la strada è particolarmente tortuosa, ad una  sola  carreggiata e  con un manto stradale mal ridotto.

Soluzioni:

  • A: Acquisizione da parte di un Ente pubblico, Città Metropolitana/ Regione Lazio, messa a norma e risistemazione.
  • B: Realizzazione ex novo di una tangenziale che, partendo dal rondò di via Capanne di Marino, incrocio via Mameli si innesti con la parte finale della suddetta strada, che  poi confluisce su via del Divino Amore/ Ardeatina.

 

 

Incrocio tra la S.S. 7 Appia e la S.R. 207 Nettunense 

L’incrocio a Frattocchie tra la S.S. 7  Appia e la strada S.R. 207 Nettunense da una parte e via del Sassone dall’altra crea un ingorgo che si protrae per quasi tutto il giorno, le 2 strade, ognuna con i suoi circa 39.000 veicoli giornalieri, sono fonte di fortissimo inquinamento, accentuato dalla lunga sosta necessaria all’attraversamento dell’incrocio:

Soluzioni:

  • Temporanea, Creazione di un rondò che possa smaltire meglio il traffico.
  • Definitiva, Interramento della S.S. 7 e creazione in superficie di un rondò  per smaltire meglio il traffico locale.

Nota de La Voce dei Castelli sull’articolo relativo alla Fonte S. Pietro

Nota de La Voce dei Castelli sull’articolo relativo alla Fonte S. Pietro Copertina    (commenti:3) (802)
Eleonora Persichetti

 

Nel numero di novembre de La Voce dei Castelli abbiamo pubblicato l’articolo: "Addio per sempre alla Fonte S. Pietro".

 

Il presidente del Consiglio Comunale, Sante Gabriele Narcisi, ci rassicura che «l'area in questione ha destinazione urbanistica "servizi", è collocata nel perimetro vincolato dal Parco dell'Appia Antica, non sono state rilasciate licenze a costruire (non sarebbe stato tecnicamente possibile) e di sicuro non sono previste variazioni al PRG».

 

 

Manterremo alto il livello di attenzione sulla questione.

 

La Redazione

lavocedeicastelli.com

Un saluto per l'amico Orlando Papalini

Un saluto per l'amico Orlando Papalini Copertina    (commenti:3) (676)
Domenico Brancato

Il 15 Agosto è venuto a mancare all’affetto dei Familiari, il caro Amico ed esemplare concittadino: Orlando Papalini.
 
Una Persona dai principi morali integerrimi; dai sentimenti di amicizia sincera e scevra da secondi fini; dalla spiccata propensione e costante disponibilità a prestare, per decenni, specie nell’esercizio delle funzioni di Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, il suo disinteressato ed appassionato impegno, volto a contribuire alla concretizzazione di tutte le più importanti iniziative ed attività finalizzate al miglioramento delle condizioni socio-gestionali e ambientali del territorio; e dalla dote espositiva schietta, ma sempre pacata, del proprio pensiero nel confronto dialettico con qualsiasi indole e livello di interlocutore.
 
Tutto ciò fin quando, da qualche anno, non sono subentrate limitative condizioni di salute che le hanno impedito di partecipare direttamente agli accadimenti quotidiani della vita pubblica.
 
Condizioni che però non hanno influito, anche nei momenti più critici, ad affievolire l’interesse in tal senso.
 
Tant’è che fino a pochi giorni della inaspettata dipartita, nel corso dell’ immancabile contatto telefonico informativo settimanale con lo scrivente, rievocava, con soddisfazione, l’apporto del contributo fornito nel corso dei trascorsi operativi, e manifestava l’intento di proseguire, come possibile, a mettere a disposizione di eventuali future obiettive opportunità destinate a migliorare la vivibilità del
Territorio, ogni residua energia ed il frutto delle maturate esperienze.
 
Per tutto ciò, caro Orlando, quest’ultimo fraterno saluto terreno costituirà, certamente, il presupposto per mantenere indelebile la Tua virtuale presenza fra quanti, serberemo l’indelebile ricordo dell’intensa, apprezzata e duratura attività svolta, con l’esclusivo scopo di mirare al conseguimento del Bene collettivo della Comunità.
 
Domenico Brancato 
 
Dopo il sincero e commovente saluto di Domenico, di cui  condivido ogni singola parola, non mi resta altro da dire se non che, Santa Maria delle Mole deve molto a questa straordinaria persona.
 
Infatti, nonostante le sue precarie condizioni di salute, che in questi ultimi anni lo hanno un po’ allontanato dalla scena pubblica, chi come me, che abita da molti decenni nella nostra Città, sa che, dagli anni settanta in poi, dietro ogni singola battaglia di civiltà, combattuta a favore  della nostra collettività, c’era lui.
 
Per tutto ciò, ritengo che Santa Maria, non può e non deve dimenticare  una persona dal siffatto  spessore morale.
 
Sarà pertanto nostra cura, far si che, il suo nome rimanga indelebilmente legato, alla sua e nostra tanto amata città.
 
Antonio Calcagni, a nome di tutti i componenti del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole.
 

"Rallenta": la campagna di sensibilizzazione per l'incrocio del Sassone

"Rallenta": la campagna di sensibilizzazione per l'incrocio del Sassone Copertina    (commenti:3) (1.038)
Eleonora Persichetti

 
Nel pomeriggio di venerdì 12 gennaio, come preannunciato nei giorni precedenti, il Comitato di Quartiere del Sassone ha organizzato un presidio presso l’incrocio del Sassone - Quarto S. Antonio – Appia Nuova Vecchia Sede al fine di sensibilizzare quante più persone possibili sugli importanti problemi di sicurezza stradale che gravano su questa area. Ricordiamo, che giovedì 4 gennaio è stato investito un ragazzo di 17 anni proprio sulle strisce del suddetto incrocio e che è ancora ricoverato al Policlinico di Tor Vergata. L’incidente ha colpito tutti e ha spinto il Comitato di Quartiere ad agire per trovare delle soluzioni affinché non accadano più fatti così gravi. La famiglia del ragazzo ha preso parte al presidio.
Oltre ai cittadini e ai residenti, hanno partecipato all’evento anche: Genitori in Ruolo, il Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole, l’amministrazione comunale nelle persone di Rinaldo Mastantuono, Asessore Attività Produttive, Polizia Locale, Sicurezza, Protezione Civile,Trasporti, Decoro Urbano, e del Presidente del Consiglio Comunale, Eugenio Pisani, i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Barbara Cerro e Alessandro Blasetti.
 
“Chiediamo al Comune di Marino l’impianto di dossi artificiali e autovelox, oltre ad un’adeguata illuminazione e un ribasso del limite di velocità consentito che non superi i 30 km/h. Vogliamo sicurezza e tranquillità che ultimamente non c’è”, ha dichiarato Santo Andaloro, del Comitato di Quartiere Sassone. “Speriamo che l’amministrazione faccia il suo lavoro. La sicurezza dei cittadini è una priorità. La sicurezza nei tratti interessati sarà oggetto di nostre interrogazioni che durante il prossimo consiglio comunale porteremo all’attenzione dell’amministrazione e della maggioranza”, ha ribadito Barbara Cerro.
 
L’avvocato Eugenio Pisani si è visto favorevole alla creazione di un tavolo tecnico tra le parti competenti per l’area e ha riconosciuto che un autovelox insieme allo spostamento delle strisce pedonali in un punto più visibile potrebbero essere un primo utile intervento.
 
Quell’incrocio e via Quarto Sant’Antonio presentano numerosi problemi che anche noi, in passato, abbiamo segnalato a più riprese. Partiamo da via Quarto Sant’Antonio: una strada dissestata, piena di buche, dove le auto corrono nonostante ci siano numerose abitazioni e tratti di attraversamento in cui i pedoni transitano anche con bambini piccoli e passeggini. In prossimità del Parco c’è un filo spinato rotto che sporge sul marciapiede ad altezza bambino. Non parliamo poi dei marciapiedi, praticamente inesistenti. Anche lo stop all’incrocio è collocato male, c’è il rischio di superarlo non avendo la piena visibilità di chi viene da Marino per intenderci.
 
Probabilmente dossi e riduzione a 30 km/h della velocità non basterebbero. L’illuminazione aiuterebbe certamente, ma servirebbe un intervento ben più radicale sulla viabilità: una rotatoria. Lo spazio c’è e i vantaggi sarebbero numerosi, tra i quali:
 
  • una riduzione della velocità di transito,
  • una diminuzione dei punti di collisione tra veicoli,
  • una migliore fluidità del traffico,
  • minor rumore e inquinamento rispetto agli incroci con semaforo,
  • la possibilità per tutti i veicoli di invertire il senso di marcia,
  • un miglioramento estetico dell’intersezione stradale.
 
Il Comitato di Quartiere del Sassone ha dichiarato: “continueremo a seguire la vicenda sui tavoli dei soggetti istituzionali coinvolti e a tenervi aggiornati”.
 
Lo faremo anche noi e proseguiremo propondendo tutte le soluzioni possibili.
 
 
 
 

L’isola (ecologica) che non c’č

L’isola (ecologica) che non c’č Copertina    (commenti:3) (778)
Antonio Calcagni

 
Durante le campagne elettorali, per attirare l’interesse degli elettori, tutti i politici presentano un programma di interventi in cui spesso viene promesso tutto ed il contrario di tutto.
 
Leggendo questi programmi viene in mente la canzone di Lucio Dalla, L’Anno che verrà, che recitava: “Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno ...”
 
Spesso infatti, le loro promesse sono tanto roboanti e ampollose, quanto irrealizzabili, per cui viene da pensare se, almeno loro ci credano a quello che scrivono.
 
Con il passare del tempo, il cittadino si dimentica gli impegni assunti dai politici di turno, e così il percorso amministrativo può proseguire senza particolari intoppi.
 
Questa delega in bianco, senza un puntuale e benefico stimolo, non fa bene all’interesse generale della Cittadinanza ma, in un certo senso, nemmeno agli amministratori di turno, che contornati dalla pletora di “Yes Man”, cominciano a perdere il contatto con la realtà.
 
Tutto ciò succede a livello nazionale ma anche a livello locale, e di questo ultimo livello intendiamo occuparci in questo breve articolo.
 
L’attuale Sindaco nella campagna elettorale svoltasi nell’ultimo quadrimestre del 2021 non ha certo mancato di elargire, a piene mani, tali promesse.
 
Di seguito elenchiamo quelle più importanti che riguardano la nostra Cittadina che, se minimamente realizzate, avrebbero un impatto enormemente positivo nel vivere quotidiano, ovvero:
  • Isola ecologica presso le ex circoscrizioni II e III;
  • Cimitero presso le ex circoscrizioni II e III;
  • Spostamento di circa 100 metri, direzione Velletri, della banchina della Stazione ferroviaria e collegamento della stessa, con il parcheggio di Piazza A. Luciani;
  • Realizzazione della piazza Mameli e relativo boschetto? (è quello che risulta scritto nel programma elettorale);
  • Soluzione al nodo ferroviario/Stradale di Via Appia/Viale della Repubblica, linea ferroviaria, ed Appia Antica, problema quest’ultimo particolarmente complesso, non risolvibile con studi fatti a casa dal volenteroso di turno.
Come vedete, ci sarebbe molto da dibattere, ma in questo caso vogliamo porre la nostra attenzione solo sul primo punto, ovvero la realizzazione dell’Isola ecologica.
 
Per farlo è necessario ricostruire la storia di questa Isola che non c‘è e che rischia di non essere mai realizzata.
 
Nel lontano 2017, L’ Amministrazione Colizza avviò la procedura per l’individuazione di un terreno idoneo alla realizzazione di un eco-centro a servizio dei Cittadini delle ex circoscrizioni II e III.
 
Dopo un approfondito studio, venne individuata un’area che, secondo quell’amministrazione, aveva tutti i requisiti di idoneità.
 
Poi però, a seguito delle proteste degli abitanti di quell’area, l’Amministrazione decise che, la scelta del sito idoneo, sarebbe avvenuta attraverso il coinvolgendo diretto dei cittadini.
 
A tal proposito venne indetto un referendum, che si tenne nel gennaio 2018, in cui i cittadini poterono scegliere tra le 4 opzioni messe in campo, risultato, la stragrande maggioranza scelse l’area ubicata in zona Mazzamagna.
 
Una scelta, quella di inserire questa proprietà privata, nella rosa delle aree papabili, sbagliata e che fu duramente contestata, ma solo a posteriori, dalle opposizioni di quel tempo.
 
Ben presto infatti l’Amministrazione si rese conto che, l’avvio della procedura di esproprio avrebbe comportato un lungo ed oneroso contenzioso, e così tutto si impantano.
 
Ed arriviamo ai giorni nostri, come già anticipato, la realizzazione dell’isola ecologica, era un punto qualificante ed imprescindibile del programma del candidato Sindaco Cecchi.
 
Dopo le elezione, tenendo fede quindi al suo programma, il Sindaco ha più volte ribadito l’esigenza di una 2ª isola ecologica comunale, lo ha fatto direttamente, in occasione del nostro incontro di novembre 2021, mentre alcuni mesi dopo sulle pagine del giornalino locale “Diciamolo” organo di stampa, dell’attuale amministrazione,  attraverso un articolo sull’argomento, dall’eloquente titolo, Isola Ecologica alle “Frazioni” Ormai non si può più aspettare.
 
In quell' articolo si parlava dell’avvio della procedura per la realizzazione di un ecocentro, da oltre 23.000 m², presso la tenuta Tudini.
 
Peccato che l’area della suddetta tenuta era nel frattempo entrata a far parte a pieno titolo del parco dell’Appia Antica.
 
Ostacolo superabile, secondo il nostro Sindaco, che fiducioso scrisse all’allora Ministro dei Beni Culturali, Franceschini, in cui chiedeva la deroga al vincolo.
 
Una scelta che, a nostro umile parere, risultava essere: tortuosa, piena di ostacoli e di difficile realizzazione, ma tante, l’amministrazione, prosegui come don Chisciotte, verso una sconfitta annunciata che ritardera non da poco, la realizzazione di questa, tanto attesa opera, tutto ciò in barba alla tanto declamata urgenza.
 
Ma ammettiamo, solo per un istante che, prima o poi arrivi l’ok del Ministro, nel frattempo però è passato più di un anno senza nessun cenno di riscontro, siamo certi che poi i Tudini, proprietari del’area, decidano di condividere supinamente, la scelta del Sindaco?
 
Qualora anche questo ostacolo fosse superato, è bene ricordare che, via della Falcognana, ovvero la strada per raggiungere questa fantomatica Isola ecologica, al momento risulta essere una strada privata.
 
A tal proposito rimane difficile pensare che, il Sindaco possa, implicitamente, autorizzare il transito, da e per l’isola ecologica, ai propri concittadini, su una strada privata, i cui costi di gestione rimangono a carico dei singoli  frontisti.
 
Alternativa a ciò sarebbe l’acquisizione della suddetta strada a patrimonio pubblico, è quello che auspichiamo da tempo, una procedura che però ha tempi estremamente lunghi.
 
Pertanto, se tutto proseguirà per il verso giusto, cosa di cui abbiamo forti dubbi, “lavori di via Mameli docet”, nel programma della prossima compagna elettorale per l’elezione del nuovo Sindaco, tra circa 4 anni?, troveremo ancora una volta la realizzazione della suddetta Isola ecologica, ovviamente come priorità.

Deiezioni dei cani non raccolte? Attenti al Dna!

Deiezioni dei cani non raccolte?  Attenti al Dna! Copertina    (commenti:3) (1.382)
Domenico Brancato

Adesso esiste  la prova del Dna contro i proprietari incivili.

 

L’idea è nata dagli Amministratori di un condominio di Devon  Wood, nel Massachusetts, che stanchi di rinvenire defecazioni  canine  negli spazi comuni, sui marciapiedi , sui viottoli e i prati dei parchi pubblici, lungo i viadotti e nelle aiuole  e delle vane sollecitazioni rivolte ai proprietari degli amici a quattro zampe, per un maggiore impegno all’igienica convivenza, hanno escogitato il sistema per identificare l’animale e, di conseguenza,  il detentore, attraverso il test del Dna sugli escrementi.

Constatata la drastica diminuzione delle deiezioni abbandonate per la deterrenza prodotta dal citato  provvedimento, l’iniziativa si è estesa, in via sperimentale,    in Spagna, in Inghilterra  e, da circa due anni , anche in Italia, a partire da Napoli, nel quartiere del Vomero, con un progetto definito: “ Prevenzione della fecalizzazione canina sul territorio metropolitano “, grazie  all’attuazione del quale è stata già  ottenuta  una riduzione del 70 % delle deiezioni in strada. Atri esperimenti del genere, assecondati da Coldiretti , in collaborazione con l’Associazione Italiana Allevatori – Aia – ,  le Amministrazioni Comunali e le Aziende Territoriali Sanitarie – Ats - sono in atto a: Livorno, Trieste, Cremona, Comuni di Malnate ( Varese ) e Villasanta  ( Monza e Brianza ), per cercare di far prevalere una questione di civiltà e di rimuovere quel diffuso atteggiamento di noncuranza  verso il bene pubblico e l’osservanza delle norme igieniche, in particolare.

Studi scientifici, Infatti, hanno dimostrato come gli escrementi dei cani stiano  incrementando pericolosamente   l’inquinamento, in quanto contengono una specifica tipologia di batterio capace di resistere agli antibiotici. Se si considera  che un cane può produrre mensilmente fino a 18 Kg di feci, la cattiva abitudine del cospicuo  loro abbandono sul suolo pubblico rappresenta un rischio sia per l’ambiente  che per l’uomo e per gli stessi cani,  poiché le feci non raccolte possono trasformarsi in focolai per la prolificazione di pericolose malattie.

Il procedimento per il conseguimento della descritta tipologia di intervento, in genere, trova rispondenza: in un’ordinanza del Sindaco a fare il prelievo ematico o di un  campione salivare presso l’ospedale o centro veterinario dell’ ASL; nella catalogazione del campione prelevato; nell’invio all’Istituto Zooprofilattico o altro Istituto specializzato per l’esame del Dna; nell’istituzione del registro del Dna dei cani; nella raccolta del campione della deiezione abbandonata, da parte di un Operatore ambientale o una Guardia zoofila o un Vigile urbano; nell’ invio all’Istituto per l’individuazione del cane attraverso il raffronto tra il Dna del campione e quelli contenuti nella banca dati;  nel Collegamento del   proprietario al cane tramite l’iscrizione all’anagrafe canina; e nella comminazione della sanzione al trasgressore.

Il   Ministero della Salute, infatti,  già nel 2013 aveva reso noti i nuovi obblighi per i possessori di animali domestici:  “ i cani non possono circolare nei luoghi pubblici senza guinzaglio e deve essere cura del padrone raccogliere le deiezioni con gli appositi sacchetti. Se non rispettosi delle regole, i trasgressori possono incorrere in multe i cui importi variano tra i 50 ed i 100 E “.

Dal punto di vista economico, il test  del Dna ha un costo di circa 20 euro che , si ipotizza,  non dovrebbe costituire un aggrazio di spesa per i cittadini, in quanto gli introiti provenienti dalle multe per le deiezioni non raccolte, secondo l’esperienza di alcuni Sindaci dei Comuni sedi della sperimentazione, compenserebbero gli oneri sostenuti dalle Amministrazioni.  Anche se la disponibilità all’esborso di un piccolo contributo, si ha motivo di credere,  non verrebbe negato dalla stragrande maggioranza della popolazione,  pur di godere del beneficio di un ambiente vivibile e pulito.

Esigenza che si avverte in maniera sensibile nel nostro territorio, per la presenza di un notevole numero di cani e di buona  parte di proprietari  che trasgrediscono, disinvoltamente, le norme igieniche e di convivenza civile. Pertanto si ritiene esistano tutti i presupposti affinché  la  descritta iniziativa  venga condivisa ed avviata anche  dall’Amministrazione Comunale di Marino.

Ma in attesa che ciò avvenga, non si può non esprimere l’auspicio che gli abituali trasgressori, attuali o futuri, in previsione dell’applicazione di un sistema di controllo così infallibile per la loro individuazione, optino, sin d’adesso,  per comportamenti più responsabili e scelte più consapevoli delle incombenze e dei doveri che comporta una razionale convivenza con l’ “amico o gli amici “ a quattro zampe.

In modo tale che la detenzione di un così potenzialmente prezioso  animale, non sia la conseguenza dell’accondiscendenza  alla occasionale richiesta di un Bambino ( in quanto   al “Cucciolo” non si può  attribuire la funzione di un inerte  giocattolo,  trattandosi di un  essere vivente in rapida crescita  che necessita di continue cure  ed attenzioni ) o dell’assecondare un  impulsivo  desiderio di  seguire la diffusa  ed allettante tendenza alle passeggiate o al footing in compagnia dell’amico più fedele e protettivo,  anche quando non  si è in grado di:

  •  assicurare a quest’ultimo   una giornaliera   confortevole ed adeguata assistenza  alle sue non trascurabili esigenze;
  •  e di rispettare  le  regole che impediscono di far subire  le conseguenze di tali carenze agli estranei alla convivenza.

 

A cura del Prof. Brancato

Cittadini ed Amministrazioni: dal conflitto al dialogo

Cittadini ed Amministrazioni: dal conflitto al dialogo Copertina    (commenti:3) (1.074)
Gianni Morelli

Dalle esigenze reali alla loro strumentalizzazione

 

 

Riflettevo su quali siano gli stimoli che orientano le nostre scelte quando siamo chiamati ad eleggere i nostri rappresentanti che dovranno operare nelle Pubbliche Amministrazioni.

 

Il più delle volte sono stimoli di tipo emotivo, derivanti, ad esempio, dalla nostra irriducibile ideologia politica, o dalla ribellione contro le difficoltà che viviamo, o dalla simpatia/antipatia verso specifici candidati. Stimoli molto spesso indotti da campagne pubblicitarie sempre più rozze e fuorvianti, che tendono a sollecitare i nostri più profondi sentimenti di rivalsa nei confronti di quei ‘nemici’, reali o creati ad arte, descritti come origine delle nostre insoddisfazioni e delle nostre paure.

 

Mi sembra, inoltre, che pochi di noi si soffermino ad esaminare con la dovuta attenzione quali siano i reali obiettivi di coloro che ci inondano di sollecitazioni, ci bombardano di slogan e ci annegano di promesse che appaiono molto attraenti ma che, alla fine, risultano molto difficili da realizzare o addirittura irrealizzabili e che molte volte non vengono perseguite con la stessa determinazione con cui sono state strumentalmente e disonestamente:

 

  • forzate nell’opinione pubblica
  • pubblicizzate e vendute ad un pubblico quanto meno ingenuo ed in cerca di cambiamenti.
  •  

 

Promesse che già appaiono irrealizzabili nel momento stesso in cui vengono elargite, ma, dalla maggioranza di noi, considerate come verità sacrosante.

 

Da sempre le nostre insoddisfazioni, opportunamente pompate o sgonfiate a seconda dell’idea politica di chi ci presenta candidati alle elezioni, vengono inserite in programmi elettorali che, per incapacità dei rappresentanti eletti o per incuria, o per cambiamenti della loro linea politica, sono destinati, in molti casi, ad essere disattesi.

 

E molte volte succede che gli stessi candidati che ci vengono proposti non vengano scelti in funzione delle loro effettive capacità, ma in funzione di altre considerazioni che, pur se tipiche della politica attuale, non sono certamente orientate unicamente alla soddisfazione dei cittadini, ma tendono soprattutto al consolidamento del ‘potere’.

 

Credo, infine, che questa eterna battaglia elettorale in cui ci dibattiamo ormai da anni non renda facile distinguere tra esigenze reali ed esigenze indotte dalla propaganda politica, intesa nel senso più deleterio del termine.

 

Ed è altrettanto sconcertante, per me, osservare come tutto, nell’opinione pubblica, sia trasformato in opinione politica e come siano viziati ed aprioristici i meccanismi di sostegno o di opposizione ai candidati eletti:

 

  • da una parte c’è chi giustifica tutto, anche gli errori più smaccatamente evidenti
  • dall’altra c’è chi critica aspramente ogni iniziativa, anche la più positiva,
  •  

senza considerare quelli che vivono passivamente gli eventi che li riguardano e non esprimono mai il loro assenso o il loro dissenso per quanto viene fatto e per quanto viene invece disatteso.

 

Una presa di posizione ideologica e statica che non ha nulla a che vedere con la soluzione dei problemi di cui ci lamentiamo TUTTI e delle esigenze che condividiamo, TUTTI.

 

Ed allora io propongo che quei TUTTI, che poi siamo noi cittadini, si uniscano e, insieme e senza l’intromissione di ideologie politiche indotte forzosamente:

 

  • Individuino, ed elenchino in ordine di priorità, le esigenze insoddisfatte ed i problemi che ostacolano la conduzione di una vita sociale serena e rilassata
  • Commentino e segnalino questi elenchi a tutte le organizzazioni politiche in grado di presentare candidati alla loro soluzione
  • Chiedano ai candidati quali di quelle richieste pensando di poter evadere, in che modo, con quali risorse ed in quanto tempo
  • Votino per i candidati che meglio e più onestamente possibile, rispondono nel rispetto di quanto richiesto
  • Impostino un sistema obiettivo e condiviso di valutazione e controllo dell’andamento delle attività degli eletti, completamente scevro da ideologie politiche e basato essenzialmente sui fatti e sui risultati ottenuti.

 

La mia idea è quella di ‘rivoltare la frittata’ e di essere noi stessi a definire i programmi, ad eleggere i candidati che danno maggiori garanzie ed a controllare che questi nostri eletti siano davvero nostri rappresentanti e non siano asserviti ad entità il cui unico scopo è quello di gestire il ‘potere’ , in particolare quello economico.

 

E quindi chiedo a TUTTI un maggior interessamento alla gestione della Cosa Pubblica da parte di molte più persone. Interessamento diretto al supporto delle Amministrazioni elette, ma anche in competizione con coloro che della politica hanno fatto una professione e che, purtroppo, non agiscono nell’etica che questa onorevole professione richiede e, come tali, sono soggetti a regole che nulla hanno a che vedere con la soddisfazione delle nostre esigenze.

 

Sarei molto lieto che questo mio scritto riuscisse ad aprire una discussione che, coinvolgendo un buon numero di persone ragionevoli e disposte ad impegnarsi, riuscisse a modificare le modalità di approccio all’elezione dei nostri rappresentanti ed al controllo dell’attività da loro svolta.

 

La discussione è aperta.

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Federica Bruni Agente Immobiliare da anni, dopo aver compiuto gli studi di Architettura e dopo aver lavorato presso un’azienda di famiglia che si occupava di edilizia, ha potuto sviluppare tecniche conoscitive in merito alla cantieristica.
Si abilita presso la CCIAA di Roma e fa esperienza nel campo immobiliare affiancando per un periodo il vicepresidente FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari) per poi intraprendere l’attività di Agente Immobiliare su Roma e Castelli Romani.
 
 
Associata FIMAA, alla quale e’ iscritta dal 2009, grazie ai numerosi convegni e ai continui programmi formativi organizzati dall'associazione cui ha partecipato, ha acquisito una notevole e specifica competenza in materia, assistendo la clientela nelle compravendite e locazioni; nella cantieristica; offrendo servizi di consulenza sia immobiliare che per ciò che riguarda i finanziamenti oltre alle problematiche urbanistiche che alle valutazioni degli immobili.
 
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