Nazionali: Brevi storie dal carattere poetico e immaginifico
09/05/2022
Eleonora Persichetti
Fabrizio Ansaldo esordisce con il suo primo libro di racconti dal sinuoso stile narrativo
“Cuori nella Ghiacciaia” – Edito Youcanprint
Il 14 maggio 2022 alle ore 17.00, alla libreria Sinestetica di Roma, in Viale Tirreno 70 a/b, si terrà la presentazione del libro di racconti di Fabrizio Ansaldo, edito da Youcanprint: “Cuori nella Ghiacciaia”. Il testo è composto da trentasei brevi storie che scorrono su un’asse narrativo ben strutturato, che l’autore e regista teatrale costruisce con sapienza.
All’interno di queste storie l’autore guida il lettore in un mondo realistico–poetico fatto di suggestioni e amore. I personaggi non hanno nome: un lui e una lei si muovono in contesti precisi su una Roma silenziosa che fa da sfondo. Lui e lei si riconoscono, si amano, si ritrovano, ma si lasciano anche.
La scrittura è chiara: le frasi sono concise, dirette, facilitando così la lettura. Il linguaggio è articolato e incita l’attenzione di chi legge. Gli innesti poetici, in forma di prosa, sono ricercati e alcune narrazioni possono essere considerate addirittura delle poesie.
Il verbo presente lascia intendere che bisogna vivere l’attimo, il momento. La vita dunque. Le atmosfere descritte vanno poi intrecciandosi con le tradizioni, gli incontri e il quotidiano, che fa parte di ognuno di noi.
Eleonora Persichetti, giornalista, scrittrice e insegnante, firma la prefazione soffermandosi sugli aspetti principali, rimarcando gli spunti autobiografici di Ansaldo, la ricerca interiore ben definita e la figura femminile assai multiforme. Lo stesso Ansaldo firma la postfazione dal titolo “Quello che resta” in cui delinea il cambiamento della collettività e non solo.
“Siamo dentro a un delirio di onnipotenza di massa” asserisce l’autore, sottolineando l’ego dell’uomo, mentre al contempo considera l’opera di un’artista “tutto quello che resta”, in quanto “racchiude in sé la verità di quell’artista, lo sforzo della sua anima”, sforzo inteso anche in ambito amoroso. Tutto ciò che resta di un sentimento che fu e che rimane nei ricordi di chi lo ha vissuto.
In effetti, in “Cuori nella Ghiacciaia” Ansaldo ingloba il suo sentire nei confronti dell’amore a tutto tondo, che parla e si palesa sotto forme e linguaggi differenti. Nella piazza, nello specifico, un luogo particolare che include gli incontri che lasciano tracce del loro percorso, come anche nelle Chiese, nei bar, in casa o altrove.
Si respirano atmosfere variegate unite alla semplice tradizione oppure alla spiritualità, alla fugacità del prendersi per mano sotto la pioggia o, al contrario, alla morte in casa e al cibo.
È per questo che “il vero amore, quando accade, altro non fa che ricongiungerci con noi stessi”. Funge da specchio. Ed è qui che Ansaldo sfodera la sua arma migliore con la non denominazione dei suoi personaggi: lascia libero il lettore, il quale si rende autonomo, immedesimandosi all’interno delle vicende e dà ampio spazio all’immaginazione. Ciascuno di noi si può riconoscere nel lui o nella lei, identificandosi nei racconti: “non c’è identità più forte che riconoscere l’altro in noi”.
Un libro dal genere unico che cattura e che sicuramente coinvolge nella sua interezza e per come è stato concepito: si differenzia nel panorama letterario grazie a una scrittura colta e attenta in cui gioie e dolori si dipanano con linearità.
Sinossi
Un uomo riconosce una sua ex in una piazza (“Au revoir, mademoiselle”), una donna ricorda un ragazzo conosciuto da giovane in una birreria (“Oh, ragazzo mio”), un uomo si innamora di una giovane operaia cinese dal carattere ribelle (“Shi Liang”), una donna trova l’amore nell’al di là (“Si potrebbe vivere solo di pane”). Iniziazione alla bellezza (“Un bravo bambino”), incontro con la morte (“Pane, burro e alici”), un uomo e la nostalgia per la sua gatta (“Fusa e baci2), coppie divise dalla differenza di classe (“Non siamo stati capaci di crescerli”, “Ostaggi di una pioggia incessante”, “Un giovane marxista”), un amore predestinato (“Che cosa state facendo!”), ma anche l’amore per la propria auto (“Oggi sono di riposo”). I racconti racchiudono stati d’animo dove lui e lei sono protagonisti o sullo sfondo. Discorsi amorosi raccontati con illusione e ironia, compassione e smarrimento.
Biografia
Fabrizio Ansaldo, romano, autore e regista teatrale intraprende un percorso poetico e teatrale formandosi con scrittori e registi quali Dacia Maraini, Leo Benvenuti, Giuseppe Manfridi, Duccio Camerini.
Ha ricevuto premi di poesia da nord a sud d’Italia e ha curato rassegne culturali e letture drammatizzate dai racconti di noti scrittori statunitensi.
Scrive e dirige propri testi teatrali. Ultimo spettacolo: “SoleDonne” (2019) – Premio Alessandro Fersen per la regia.
Eleonora Persichetti
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09/05/2022 Articolo letto 545 volte |
 Eleonora Persichetti Giornalista e Capo Redazione smariamole.it Tel. 3935096625 |
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