Natura e Botanica! come consociare le piante nell’orto per ottenere produzioni sane e abbondanti! Articolo scritto da Domenico Brancato e pubblicato il 02/06/2024!
La pratica della consociazione nell’orto prende spunto da ciò che accade in natura, nei prati e nei boschi, dove convivono spontaneamente molte specie diverse, che si aiutano a vicenda, sfruttando vantaggiosamente le caratteristiche e le esigenze di ognuna.
La consociazione corretta quindi si prefigge, attraverso l’accoppiamento di piante compatibili, a riprodurre l’armonia naturale della loro convivenza. Allo scopo di ridurre i rischi derivanti da condizioni di competizione riguardanti, in particolare, l’utilizzazione: delle risorse idriche, delle sostanze nutritive e dello spazio per lo sviluppo della chioma e delle radici; nonché dalle conseguenze imputabili a massicci attacchi parassitari.
A tal fine, si riportano alcuni esempi di rispondenza o meno di accoppiamenti di essenze orticole, relativi:
- alla necessità di acqua, fra le carote, nei confronti delle quali aumenta l’esigenza nelle ultime settimane prima della raccolta e le cipolle, che invece richiedono un terreno asciutto verso la fine del periodo di coltivazione affinché il fogliame possa seccarsi ed il bulbo mantenersi sodo e saporito. Così come per il rosmarino, che diventa profumatissimo in presenza di caldo e poca acqua, e la menta e l’erba cipollina per le quali aumenta l’esigenza di acqua in presenza di caldo;
- allo spazio richiesto, fra gli alti e sottili porri e i più corposi cavoli e lattughe che trovano sufficiente ampiezza per svilupparsi nell’interfila dei primi. Stessa situazione che si verifica fra l’unione di piante a maturazione rapida: ravanelli e insalate, con altre a crescita lenta: fagioli e pomodori. Poiché quando questi ultimi avranno raggiunto il pieno sviluppo, i primi saranno stati già raccolti;
- alle esigenze nutritive, nei confronti delle quali, negli accoppiamenti, è bene optare fra leguminose (fagioli, piselli, fave e ceci), che arricchiscono il terreno del prezioso azoto, con le insalate e verdure a foglia, che ne fanno un consumo elevato;
- a malattie e parassiti, per ridurne le quali occorre evitare la vicinanza di ortaggi appartenenti alla stessa famiglia botanica, perché attirando gli stessi parassiti incrementano i danni. Mentre risultano utili accoppiamenti fra ortaggi ed erbe aromatiche molto ricche di sostanze che emanano odori non graditi agli insetti. Sostanze che vengono rilasciate anche nel terreno, agendo contro i parassiti terricoli.
Per cui si ritiene opportuno riportare di seguito la denominazione delle più comuni erbe e piante aromatiche e dei parassiti nei confronti dei quali producono effetti di repellenza:
DENOMINAZIONE di ERBE e PIANTE AROMATICHE
PARASSITI VERSO I QUALI PRODUCONO EFFETTI REPELLENTI
AGLIO E MENTA
Oidio (mal bianco)
ANETO
Afidi neri delle fave, in particolare.
ASSENZIO
Roditori
BASILICO
Moscerini bianchi e oidio del pomodoro
CALENDOLA
Nematodi (parassiti vermiformi terricoli)
CAROTA
Mosca della cipolla e della bietola
CIPOLLA
Mosca della carota
FAGIOLI, LINO e RAFANO
Dorifora della patata e melanzana
GAROFANO, LAVANDA e SALVIA
Afidi e formiche
GERANIO, ALCHEMILLA, FUCSIA e TIMO
Lumache e limacce
LATTUGA E SPINACIO
Altica di rape, ravanelli e rucola
NASTURZIO
Peronospora
PATATA
Tonchio dei fagioli
ROSMARINO
Mosca della carota e insetti che attaccano leguminose e ombrellifere (carota, finocchio, prezzemolo e sedano)
SANTOREGGIA
Afidi
TAGETE
Afidi, nematodi e altri parassiti orticoli
TIMO, ANETO, MENTA E POMODORO
Larve di cavolaia
Alla benefica influenza diretta che svolgono la citate piante, si aggiunge poi un ulteriore favorevole l’effetto indiretto, grazie all’attrazione che alcune di esse ed altre, quali: Salvia; Coriandolo, Geranio, Potentilla, Tarassaco,Timo, Zinnia; e Valeriana, esercitano, nei confronti, rispettivamente di: insetti predatori di vari parassiti; coccinelle: specifici predatori di afidi; e lombrichi: produttori del pregiato humus che, fertilizzando il terreno, rende meno vulnerabili le piante coltivate.
Efficacia di effetti per i quali, quindi, oltre ai giusti abbinamenti fra gli ortaggi, è da non trascurare l’importanza dell’inserimento nell’orto delle erbe aromatiche, la cui presenza assume un ruolo fondamentale per ridurre, come descritto, l’invasione di insetti e per contrastare il manifestarsi di malattie causate da forme fungine. Nonché, per attirare le api ed insetti pronubi fautori dell’impollinazione e di conseguenti generosi raccolti e gradevoli e profumati ambienti.
Comunque, per fornire al lettore delle indicazioni utili ai fini operativi, si fa seguire una tabella comprendente le più comuni piante orticole coltivate e relative combinazioni compatibili e non:
PIANTA DA COLTIVARE
FAMIGLIA BOTANICA
C O N S O C I A Z I O N E
C O M P A T I B I L E
I N C O M P A T I B I L E
AGLIO
Amaryllidaceae
Carota, cetrioli, lamponi, patate, pomodori, rape e piante aromatiche
Cavoli, fagioli e piselli
BARBABIETOLA
Chenopodiaceae
Fagiolini, santoreggia, aneto, cetriolo, aglio, cavolo cappuccio, lattuga e cipolle
Patate, porri, carote, spinaci
BIETOLA
Amaranthaceae
Fagiolini, cavoli, carote, ravanelli
Nessuna
BROCCOLI
Brassicacee
Cetrioli, fagiolini, lattuga, patata, piselli, pomodori, porri, spinaci
Aglio, cipolle, finocchi e fragole
CAROTA
Apiaceae
Aglio, bietole, cipolle, fagioli, lattuga, patate, piselli, pomodoro, porri , scalogno
Prezzemolo, sedano, barbabietole e patate
CAVOLI e CAVOLFIORE
Brassicacee
Barbabietole, cetriolo, indivia, lattuga, piselli, pomodori, porri, spinaci, e sedano
Aglio, cipolle e finocchi
CETRIOLI
Cucurbitacee
Aglio, cipolle, cavolfiore, fagioli, finocchi, lattuga, piselli e porri
Patate, pomodori,zucche e ravanelli
CIPOLLA
Amaryllidaceae
Carote, cetrioli, lattuga, pomodoro, porri, zucchine
Cavoli, fagioli e piselli
FAGIOLI e FAGIOLINI
Leguminose
Cavoli, cetrioli, lattuga, patate, spinaci, zucchine
Aglio, cipolle, finocchi, pomodori e porri
FINOCCHI
Apiaceae
Cetrioli, lattuga, melanzane, peperoni, piselli, porri
Cavoli, fagioli, e pomodoro
FRAGOLA
Rosacee
Borraggine, fagiolini, aglio, lattuga, porro, ravanello, erba cipollina, spinaci, cipolle
Nessuna
INSALATE
Asteracee
Carote, cavoli, finocchi, pomodori, rape
Prezzemolo e sedano
MELANZANA
Solanacee
Cavoli, fagioli, finocchi, lattuga
Patata, peperoni, pomodori e prezzemolo
PATATA
Solanacee
Aglio, broccoli, carote, cipolle, finocchi, fagioli, lattuga, spinaci
Cavoli, cetrioli, pomodori, porri e lamponi
PEPERONI
Solanacee
Aglio, carciofi, cavoli, finocchi, lattuga, piselli, porri, prezzemolo
Fagioli, patate e pomodoro
POMODORI
Solanacee
Aglio, asparagi, carote, cavoli, lattuga, mais, porri, spinaci
Cetrioli, finocchi, patate e piselli
RAVANELLI
Brassicaceae
Fagiolini, piselli, cavolo rapa, lattuga, bietola, carote, prezzemolo, porro, spinaci, pomodori
Cavolo riccio, cetriolo, cavolo cappuccio, ravanelli, cavolini di Bruxelles, cipolle
CAVOLETTI di BRUXELLES
Crucifere
Piselli, sedano, spinaci, cetrioli
Patate, porri, ravanelli, cipolle
PISELLI
Leguminose
Cavoli, carote, cetrioli, finocchi, lattuga, spinaci, ravanelli, zucche e zucchine
Aglio, cipolla, patate, pomodori, prezzemolo, porri
PORRO
Amaryllidaceae
Cipolla, cavoli, sedano e carote
Fagioli, fagiolini, cavoletti di Bruxelles, barbabietola
PREZZEMOLO
Apiaceae
Ravanelli, asparagi e pomodori
Melanzana, piselli
RAPE
Brassicaceae
Piselli e mentuccia
Nessuna
SEDANO
Apiaceae
Porro, pomodori, cavoli e rafano
Insalate, carote
SPINACI
Amaranthaceae
Cavoli, ravanelli, fragole e garofano
Barbabietola
ZUCCA
Cucurbitaceae
Fanoagioli rampicanti, mais, nasturzio, menta, timo, salvia, garofano e calendola
Cetrioli
ZUCCHINA
Cucurbitaceae
Cipolle e basilico
Meloni, cetrioli e altre cucurbitacee
Quanto esposto vuole essere una proposta rivolta ai lettori-orticoltori a provare (se non lo hanno già fatto) a verificare il risultato dell’esperienza maturata dai loro antenati, ma che oggi costituisce una delle basi della moderna orticoltura biologica. In quanto supportata dagli esiti della ricerca scientifica sul riscontro dell’apporto di aiuto reciproco fra numerose coppie di piante, e sui conseguenti benefici nei confronti quali-quantitativi dei raccolti, della riduzione del lavoro manutentivo nell’orto e del contenimento dei danni connessi alle comuni pregiudizievoli infestazioni.
Natura e Botanica Come consociare le piante nell’orto per ottenere produzioni sane e abbondanti
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Natura e Botanica: Come consociare le piante nell’orto per ottenere produzioni sane e abbondanti
02/06/2024
Domenico Brancato
La pratica della consociazione nell’orto prende spunto da ciò che accade in natura, nei prati e nei boschi, dove convivono spontaneamente molte specie diverse, che si aiutano a vicenda, sfruttando vantaggiosamente le caratteristiche e le esigenze di ognuna.
La consociazione corretta quindi si prefigge, attraverso l’accoppiamento di piante compatibili, a riprodurre l’armonia naturale della loro convivenza. Allo scopo di ridurre i rischi derivanti da condizioni di competizione riguardanti, in particolare, l’utilizzazione: delle risorse idriche, delle sostanze nutritive e dello spazio per lo sviluppo della chioma e delle radici; nonché dalle conseguenze imputabili a massicci attacchi parassitari.
A tal fine, si riportano alcuni esempi di rispondenza o meno di accoppiamenti di essenze orticole, relativi:
- alla necessità di acqua, fra le carote, nei confronti delle quali aumenta l’esigenza nelle ultime settimane prima della raccolta e le cipolle, che invece richiedono un terreno asciutto verso la fine del periodo di coltivazione affinché il fogliame possa seccarsi ed il bulbo mantenersi sodo e saporito. Così come per il rosmarino, che diventa profumatissimo in presenza di caldo e poca acqua, e la menta e l’erba cipollina per le quali aumenta l’esigenza di acqua in presenza di caldo;
-allo spazio richiesto, fra gli alti e sottili porrie i più corposi cavoli e lattughe che trovano sufficiente ampiezza per svilupparsi nell’interfila dei primi. Stessa situazione che si verifica fra l’unione di piante a maturazione rapida: ravanelli e insalate, con altre a crescita lenta: fagioli e pomodori. Poiché quando questi ultimi avranno raggiunto il pieno sviluppo, i primi saranno stati già raccolti;
- alle esigenze nutritive, nei confronti delle quali,negli accoppiamenti, è bene optare fra leguminose (fagioli, piselli, fave e ceci), che arricchiscono il terreno del prezioso azoto, con le insalate e verdure a foglia, che ne fanno un consumo elevato;
- a malattie e parassiti, per ridurne le quali occorre evitare la vicinanza di ortaggi appartenenti alla stessa famiglia botanica, perché attirando gli stessi parassiti incrementano i danni. Mentre risultano utili accoppiamenti fra ortaggi ed erbe aromatiche molto ricche di sostanze che emanano odori non graditi agli insetti. Sostanze che vengono rilasciate anche nel terreno, agendo contro i parassiti terricoli.
Per cui si ritiene opportuno riportare di seguito la denominazione delle più comuni erbe e piante aromatiche e dei parassiti nei confronti dei quali producono effetti di repellenza:
DENOMINAZIONE di ERBE e PIANTE AROMATICHE
PARASSITI VERSO I QUALI PRODUCONO EFFETTI REPELLENTI
AGLIO E MENTA
Oidio (mal bianco)
ANETO
Afidi neri delle fave, in particolare.
ASSENZIO
Roditori
BASILICO
Moscerini bianchi e oidio del pomodoro
CALENDOLA
Nematodi (parassiti vermiformi terricoli)
CAROTA
Mosca della cipolla e della bietola
CIPOLLA
Mosca della carota
FAGIOLI, LINO e RAFANO
Dorifora della patata e melanzana
GAROFANO, LAVANDA e SALVIA
Afidi e formiche
GERANIO, ALCHEMILLA, FUCSIA e TIMO
Lumache e limacce
LATTUGA E SPINACIO
Altica di rape, ravanelli e rucola
NASTURZIO
Peronospora
PATATA
Tonchio dei fagioli
ROSMARINO
Mosca della carota e insetti che attaccano leguminose e ombrellifere (carota, finocchio, prezzemolo e sedano)
SANTOREGGIA
Afidi
TAGETE
Afidi, nematodi e altri parassiti orticoli
TIMO, ANETO, MENTA E POMODORO
Larve di cavolaia
Alla benefica influenza diretta che svolgono la citate piante, si aggiunge poi un ulteriore favorevole l’effetto indiretto, grazie all’attrazione che alcune di esse ed altre, quali: Salvia; Coriandolo, Geranio, Potentilla, Tarassaco,Timo, Zinnia; e Valeriana, esercitano, nei confronti, rispettivamente di: insetti predatori di vari parassiti; coccinelle: specifici predatori di afidi; e lombrichi: produttori del pregiato humus che, fertilizzando il terreno, rende meno vulnerabili le piante coltivate.
Efficacia di effetti per i quali, quindi, oltre ai giusti abbinamenti fra gli ortaggi, è da non trascurare l’importanza dell’inserimento nell’orto delle erbe aromatiche, la cui presenza assume un ruolo fondamentale per ridurre, come descritto, l’invasione di insetti e per contrastare il manifestarsi di malattie causate da forme fungine. Nonché, per attirare le api ed insetti pronubi fautori dell’impollinazione e di conseguenti generosi raccolti e gradevoli e profumati ambienti.
Comunque, per fornire al lettore delle indicazioni utili ai fini operativi, si fa seguire una tabella comprendente le più comuni piante orticole coltivate e relative combinazioni compatibili e non:
PIANTA DA COLTIVARE
FAMIGLIA BOTANICA
C O N S O C I A Z I O N E
C O M P A T I B I L E
I N C O M P A T I B I L E
AGLIO
Amaryllidaceae
Carota, cetrioli, lamponi, patate, pomodori, rape e piante aromatiche
Cavoli, fagioli e piselli
BARBABIETOLA
Chenopodiaceae
Fagiolini, santoreggia, aneto, cetriolo, aglio, cavolo cappuccio, lattuga e cipolle
Fagioli, fagiolini, cavoletti di Bruxelles, barbabietola
PREZZEMOLO
Apiaceae
Ravanelli, asparagi e pomodori
Melanzana, piselli
RAPE
Brassicaceae
Piselli e mentuccia
Nessuna
SEDANO
Apiaceae
Porro, pomodori, cavoli e rafano
Insalate, carote
SPINACI
Amaranthaceae
Cavoli, ravanelli, fragole e garofano
Barbabietola
ZUCCA
Cucurbitaceae
Fanoagioli rampicanti, mais, nasturzio, menta, timo, salvia, garofano e calendola
Cetrioli
ZUCCHINA
Cucurbitaceae
Cipolle e basilico
Meloni, cetrioli e altre cucurbitacee
Quanto esposto vuole essere una proposta rivolta ai lettori-orticoltori a provare (se non lo hanno già fatto) a verificare il risultato dell’esperienza maturata dai loro antenati, ma che oggi costituisce una delle basi della moderna orticoltura biologica. In quanto supportata dagli esiti della ricerca scientifica sul riscontro dell’apporto di aiuto reciproco fra numerose coppie di piante, e sui conseguenti benefici nei confronti quali-quantitativi dei raccolti, della riduzione del lavoro manutentivo nell’orto e del contenimento dei danni connessi alle comuni pregiudizievoli infestazioni.
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