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Pranzo conviviale del CRIAAC

Pranzo conviviale del CRIAAC Copertina    (commenti:3) (252)
la Redazione

 
In occasione del pranzo sociale a Marino degli aderenti e simpatizzanti del Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino (CRIAAC), storico comitato di cittadini che da 20 anni si batte per la tutela dell’ambiente e della salute contro l’inquinamento acustico e ambientale prodotto dall’attività dell’aeroporto di Ciampino, è stato rinnovato l’impegno e l’attenzione del CRIAAC alle questioni che attengono l’aeroporto di Ciampino e la riduzione nell’ambito delle norme dell’impatto ambientale che questo produce.
 
L’iniziativa del pranzo sociale, alla quale hanno aderito circa 30 persone, si è svolta il 9 febbraio ed ha interrotto l’esclusivo uso delle videoconferenze per le riunioni ed incontri dei soci e dei sostenitori del comitato.
 
Nel corso dell’iniziativa il portavoce del comitato Roberto Barcaroli ha illustrato la situazione attuale in merito sia alle inutili pretese di Ryanair di eliminare le limitazioni al numero dei voli e delle connesse attività aeroportuali, introdotte dallo storico Decreto Ministeriale del Ministero dell’Ambiente n. 345 del 18/12/2018 la cui legittimità è stata confermata anche a livello di Consiglio di Stato.
 
Proprio in questa sede, infatti, sono state respinte, punto per punto, tutte le pretese avanzate sia da Ryanair che da Wizz Air.
 
Il Portavoce del comitato CRIAAC ha durante l’evento illustrato ai presenti come, nonostante le richieste espresse da Ryanair, sia attualmente impossibile per tale compagnia ottenere gli attesi 300 Boeing 737 max 10, ordinati alla Boeing da Ryanair per un importo di 40 miliardi di dollari.
 
Infatti, a causa delle difficoltà produttive della stessa Boeing e per stessa ammissione di Ryanair, tali velivoli potranno forse cominciare ad essere consegnati in ridottissime quantità a Ryanair solo nel 2027.
 
Inoltre, anche i già ordinati Boeing 737 max 8 – 200, a quanto pare verranno consegnati in ristrette quantità e con notevoli ritardi.
 
Infine, Barcaroli ha illustrato come non sia stata ricevuta ancora alcuna risposta dai Comuni interessati alla PEC, inviata l’11 ottobre 2024, dal Comitato CRIAAC a Regione Lazio, Ministero dell’Ambiente (oggi MASE), Arpa Lazio, Comune di Roma, Comune di Ciampino, Comune di Marino, in merito alle dovute verifiche di ottemperanza alle prescrizioni previste dal DM Ambiente n. 345 del 18/12/2018, come previsto dall’art. 4 comma 1 del citato Decreto.

L’isola (ecologica) che non c’è

L’isola (ecologica) che non c’è Copertina    (commenti:3) (765)
Antonio Calcagni

 
Durante le campagne elettorali, per attirare l’interesse degli elettori, tutti i politici presentano un programma di interventi in cui spesso viene promesso tutto ed il contrario di tutto.
 
Leggendo questi programmi viene in mente la canzone di Lucio Dalla, L’Anno che verrà, che recitava: “Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno ...”
 
Spesso infatti, le loro promesse sono tanto roboanti e ampollose, quanto irrealizzabili, per cui viene da pensare se, almeno loro ci credano a quello che scrivono.
 
Con il passare del tempo, il cittadino si dimentica gli impegni assunti dai politici di turno, e così il percorso amministrativo può proseguire senza particolari intoppi.
 
Questa delega in bianco, senza un puntuale e benefico stimolo, non fa bene all’interesse generale della Cittadinanza ma, in un certo senso, nemmeno agli amministratori di turno, che contornati dalla pletora di “Yes Man”, cominciano a perdere il contatto con la realtà.
 
Tutto ciò succede a livello nazionale ma anche a livello locale, e di questo ultimo livello intendiamo occuparci in questo breve articolo.
 
L’attuale Sindaco nella campagna elettorale svoltasi nell’ultimo quadrimestre del 2021 non ha certo mancato di elargire, a piene mani, tali promesse.
 
Di seguito elenchiamo quelle più importanti che riguardano la nostra Cittadina che, se minimamente realizzate, avrebbero un impatto enormemente positivo nel vivere quotidiano, ovvero:
  • Isola ecologica presso le ex circoscrizioni II e III;
  • Cimitero presso le ex circoscrizioni II e III;
  • Spostamento di circa 100 metri, direzione Velletri, della banchina della Stazione ferroviaria e collegamento della stessa, con il parcheggio di Piazza A. Luciani;
  • Realizzazione della piazza Mameli e relativo boschetto? (è quello che risulta scritto nel programma elettorale);
  • Soluzione al nodo ferroviario/Stradale di Via Appia/Viale della Repubblica, linea ferroviaria, ed Appia Antica, problema quest’ultimo particolarmente complesso, non risolvibile con studi fatti a casa dal volenteroso di turno.
Come vedete, ci sarebbe molto da dibattere, ma in questo caso vogliamo porre la nostra attenzione solo sul primo punto, ovvero la realizzazione dell’Isola ecologica.
 
Per farlo è necessario ricostruire la storia di questa Isola che non c‘è e che rischia di non essere mai realizzata.
 
Nel lontano 2017, L’ Amministrazione Colizza avviò la procedura per l’individuazione di un terreno idoneo alla realizzazione di un eco-centro a servizio dei Cittadini delle ex circoscrizioni II e III.
 
Dopo un approfondito studio, venne individuata un’area che, secondo quell’amministrazione, aveva tutti i requisiti di idoneità.
 
Poi però, a seguito delle proteste degli abitanti di quell’area, l’Amministrazione decise che, la scelta del sito idoneo, sarebbe avvenuta attraverso il coinvolgendo diretto dei cittadini.
 
A tal proposito venne indetto un referendum, che si tenne nel gennaio 2018, in cui i cittadini poterono scegliere tra le 4 opzioni messe in campo, risultato, la stragrande maggioranza scelse l’area ubicata in zona Mazzamagna.
 
Una scelta, quella di inserire questa proprietà privata, nella rosa delle aree papabili, sbagliata e che fu duramente contestata, ma solo a posteriori, dalle opposizioni di quel tempo.
 
Ben presto infatti l’Amministrazione si rese conto che, l’avvio della procedura di esproprio avrebbe comportato un lungo ed oneroso contenzioso, e così tutto si impantano.
 
Ed arriviamo ai giorni nostri, come già anticipato, la realizzazione dell’isola ecologica, era un punto qualificante ed imprescindibile del programma del candidato Sindaco Cecchi.
 
Dopo le elezione, tenendo fede quindi al suo programma, il Sindaco ha più volte ribadito l’esigenza di una 2ª isola ecologica comunale, lo ha fatto direttamente, in occasione del nostro incontro di novembre 2021, mentre alcuni mesi dopo sulle pagine del giornalino locale “Diciamolo” organo di stampa, dell’attuale amministrazione,  attraverso un articolo sull’argomento, dall’eloquente titolo, Isola Ecologica alle “Frazioni” Ormai non si può più aspettare.
 
In quell' articolo si parlava dell’avvio della procedura per la realizzazione di un ecocentro, da oltre 23.000 m², presso la tenuta Tudini.
 
Peccato che l’area della suddetta tenuta era nel frattempo entrata a far parte a pieno titolo del parco dell’Appia Antica.
 
Ostacolo superabile, secondo il nostro Sindaco, che fiducioso scrisse all’allora Ministro dei Beni Culturali, Franceschini, in cui chiedeva la deroga al vincolo.
 
Una scelta che, a nostro umile parere, risultava essere: tortuosa, piena di ostacoli e di difficile realizzazione, ma tante, l’amministrazione, prosegui come don Chisciotte, verso una sconfitta annunciata che ritardera non da poco, la realizzazione di questa, tanto attesa opera, tutto ciò in barba alla tanto declamata urgenza.
 
Ma ammettiamo, solo per un istante che, prima o poi arrivi l’ok del Ministro, nel frattempo però è passato più di un anno senza nessun cenno di riscontro, siamo certi che poi i Tudini, proprietari del’area, decidano di condividere supinamente, la scelta del Sindaco?
 
Qualora anche questo ostacolo fosse superato, è bene ricordare che, via della Falcognana, ovvero la strada per raggiungere questa fantomatica Isola ecologica, al momento risulta essere una strada privata.
 
A tal proposito rimane difficile pensare che, il Sindaco possa, implicitamente, autorizzare il transito, da e per l’isola ecologica, ai propri concittadini, su una strada privata, i cui costi di gestione rimangono a carico dei singoli  frontisti.
 
Alternativa a ciò sarebbe l’acquisizione della suddetta strada a patrimonio pubblico, è quello che auspichiamo da tempo, una procedura che però ha tempi estremamente lunghi.
 
Pertanto, se tutto proseguirà per il verso giusto, cosa di cui abbiamo forti dubbi, “lavori di via Mameli docet”, nel programma della prossima compagna elettorale per l’elezione del nuovo Sindaco, tra circa 4 anni?, troveremo ancora una volta la realizzazione della suddetta Isola ecologica, ovviamente come priorità.

Un saluto per l'amico Orlando Papalini

Un saluto per l'amico Orlando Papalini Copertina    (commenti:3) (669)
Domenico Brancato

Il 15 Agosto è venuto a mancare all’affetto dei Familiari, il caro Amico ed esemplare concittadino: Orlando Papalini.
 
Una Persona dai principi morali integerrimi; dai sentimenti di amicizia sincera e scevra da secondi fini; dalla spiccata propensione e costante disponibilità a prestare, per decenni, specie nell’esercizio delle funzioni di Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, il suo disinteressato ed appassionato impegno, volto a contribuire alla concretizzazione di tutte le più importanti iniziative ed attività finalizzate al miglioramento delle condizioni socio-gestionali e ambientali del territorio; e dalla dote espositiva schietta, ma sempre pacata, del proprio pensiero nel confronto dialettico con qualsiasi indole e livello di interlocutore.
 
Tutto ciò fin quando, da qualche anno, non sono subentrate limitative condizioni di salute che le hanno impedito di partecipare direttamente agli accadimenti quotidiani della vita pubblica.
 
Condizioni che però non hanno influito, anche nei momenti più critici, ad affievolire l’interesse in tal senso.
 
Tant’è che fino a pochi giorni della inaspettata dipartita, nel corso dell’ immancabile contatto telefonico informativo settimanale con lo scrivente, rievocava, con soddisfazione, l’apporto del contributo fornito nel corso dei trascorsi operativi, e manifestava l’intento di proseguire, come possibile, a mettere a disposizione di eventuali future obiettive opportunità destinate a migliorare la vivibilità del
Territorio, ogni residua energia ed il frutto delle maturate esperienze.
 
Per tutto ciò, caro Orlando, quest’ultimo fraterno saluto terreno costituirà, certamente, il presupposto per mantenere indelebile la Tua virtuale presenza fra quanti, serberemo l’indelebile ricordo dell’intensa, apprezzata e duratura attività svolta, con l’esclusivo scopo di mirare al conseguimento del Bene collettivo della Comunità.
 
Domenico Brancato 
 
Dopo il sincero e commovente saluto di Domenico, di cui  condivido ogni singola parola, non mi resta altro da dire se non che, Santa Maria delle Mole deve molto a questa straordinaria persona.
 
Infatti, nonostante le sue precarie condizioni di salute, che in questi ultimi anni lo hanno un po’ allontanato dalla scena pubblica, chi come me, che abita da molti decenni nella nostra Città, sa che, dagli anni settanta in poi, dietro ogni singola battaglia di civiltà, combattuta a favore  della nostra collettività, c’era lui.
 
Per tutto ciò, ritengo che Santa Maria, non può e non deve dimenticare  una persona dal siffatto  spessore morale.
 
Sarà pertanto nostra cura, far si che, il suo nome rimanga indelebilmente legato, alla sua e nostra tanto amata città.
 
Antonio Calcagni, a nome di tutti i componenti del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole.
 

"Rallenta": la campagna di sensibilizzazione per l'incrocio del Sassone

"Rallenta": la campagna di sensibilizzazione per l'incrocio del Sassone Copertina    (commenti:3) (994)
Eleonora Persichetti

 
Nel pomeriggio di venerdì 12 gennaio, come preannunciato nei giorni precedenti, il Comitato di Quartiere del Sassone ha organizzato un presidio presso l’incrocio del Sassone - Quarto S. Antonio – Appia Nuova Vecchia Sede al fine di sensibilizzare quante più persone possibili sugli importanti problemi di sicurezza stradale che gravano su questa area. Ricordiamo, che giovedì 4 gennaio è stato investito un ragazzo di 17 anni proprio sulle strisce del suddetto incrocio e che è ancora ricoverato al Policlinico di Tor Vergata. L’incidente ha colpito tutti e ha spinto il Comitato di Quartiere ad agire per trovare delle soluzioni affinché non accadano più fatti così gravi. La famiglia del ragazzo ha preso parte al presidio.
Oltre ai cittadini e ai residenti, hanno partecipato all’evento anche: Genitori in Ruolo, il Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole, l’amministrazione comunale nelle persone di Rinaldo Mastantuono, Asessore Attività Produttive, Polizia Locale, Sicurezza, Protezione Civile,Trasporti, Decoro Urbano, e del Presidente del Consiglio Comunale, Eugenio Pisani, i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Barbara Cerro e Alessandro Blasetti.
 
“Chiediamo al Comune di Marino l’impianto di dossi artificiali e autovelox, oltre ad un’adeguata illuminazione e un ribasso del limite di velocità consentito che non superi i 30 km/h. Vogliamo sicurezza e tranquillità che ultimamente non c’è”, ha dichiarato Santo Andaloro, del Comitato di Quartiere Sassone. “Speriamo che l’amministrazione faccia il suo lavoro. La sicurezza dei cittadini è una priorità. La sicurezza nei tratti interessati sarà oggetto di nostre interrogazioni che durante il prossimo consiglio comunale porteremo all’attenzione dell’amministrazione e della maggioranza”, ha ribadito Barbara Cerro.
 
L’avvocato Eugenio Pisani si è visto favorevole alla creazione di un tavolo tecnico tra le parti competenti per l’area e ha riconosciuto che un autovelox insieme allo spostamento delle strisce pedonali in un punto più visibile potrebbero essere un primo utile intervento.
 
Quell’incrocio e via Quarto Sant’Antonio presentano numerosi problemi che anche noi, in passato, abbiamo segnalato a più riprese. Partiamo da via Quarto Sant’Antonio: una strada dissestata, piena di buche, dove le auto corrono nonostante ci siano numerose abitazioni e tratti di attraversamento in cui i pedoni transitano anche con bambini piccoli e passeggini. In prossimità del Parco c’è un filo spinato rotto che sporge sul marciapiede ad altezza bambino. Non parliamo poi dei marciapiedi, praticamente inesistenti. Anche lo stop all’incrocio è collocato male, c’è il rischio di superarlo non avendo la piena visibilità di chi viene da Marino per intenderci.
 
Probabilmente dossi e riduzione a 30 km/h della velocità non basterebbero. L’illuminazione aiuterebbe certamente, ma servirebbe un intervento ben più radicale sulla viabilità: una rotatoria. Lo spazio c’è e i vantaggi sarebbero numerosi, tra i quali:
 
  • una riduzione della velocità di transito,
  • una diminuzione dei punti di collisione tra veicoli,
  • una migliore fluidità del traffico,
  • minor rumore e inquinamento rispetto agli incroci con semaforo,
  • la possibilità per tutti i veicoli di invertire il senso di marcia,
  • un miglioramento estetico dell’intersezione stradale.
 
Il Comitato di Quartiere del Sassone ha dichiarato: “continueremo a seguire la vicenda sui tavoli dei soggetti istituzionali coinvolti e a tenervi aggiornati”.
 
Lo faremo anche noi e proseguiremo propondendo tutte le soluzioni possibili.
 
 
 
 

#iorestoacasa

#iorestoacasa Copertina    (commenti:3) (1.107)
Antonio Calcagni

 
Non sono un medico, tantomeno un virologo e neppure  un paramedico, pertanto non sarò certo io l’ennesimo che pretenderà di  spiegarvi tecnicamente i pericoli relativi all’epidemia di Coronavirus che sta imperversando nella nostra Nazione e non solo.
 
Ciò detto, la mia vuol essere solo la riflessione di un semplice  Cittadino, mediamente informato su quello che sta succedendo in queste ultime settimane.
 
Nel mese di gennaio, per la prima volta nel nostro sereno vivere quotidiano, è entrata dirompente la notizia che, in una sperduta città della Cina di appena 11 milioni di abitanti, chiamata Wuhan, si stava diffondendo a macchia d’olio un’epidemia. Sentire poi che quella stessa città insieme alla sua regione, che conta circa 60 milioni di abitanti, venissero  messe in quarantena, ci ha sì allarmati, ma non più di tanto.
 
Poi il contagio ha cominciato ad avvicinarsi pericolosamente a noi, e quando abbiamo sentito parlare, forse per la prima volta, di una  Cittadina del basso Lodigiano chiamata Codogno, messa in quarantena, ci siamo allarmati un po’ di più, ma poi come sempre, ha vinto l’idea che tanto la distanza che ci separava da quella località era sufficientemente grande per farci sentire al sicuro.
 
Da pochi giorni a questa parte, la situazione di contagio ha però travalicato i confini iniziali e si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta Italia.
 
Per arginare il dilagante diffondersi dell’epidemia, sono stati varati una serie di  Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri,  che estendono a tutta la Nazione il divieto di circolazione, ANCHE A PIEDI , senza  un  giustificato motivo, quali: salute, lavoro, acquisto generi di prima necessità.
 
Cardine di questo provvedimento è l’applicazione tassativa del concetto di ridurre al minimo la possibilità di contagio. Va, infatti, ricordato che al momento, in attesa di un vaccino, questa semplice regola risulta essere l’unico, POTENTE,  argine al diffondersi dell’epidemia.
 
UNA REGOLA CHE VA RISPETTATA SENZA SE E SENZA MA,  evitando di perdersi in questioni e sottigliezze eccessive  sull’interpretazione delle  varie norme emanate,  ne va della nostra e dell’altrui incolumità.
 
E non serve neanche cullarci sul concetto che tanto il nostro territorio non è poi così interessato dall’epidemia, al contrario dobbiamo sfruttare al meglio il vantaggio che abbiamo avuto, rispetto ad altre zone dell’Italia più sfortunate di noi.
 
E’ notizia di pochi giorni fa che, nella Cina dove gli infettati hanno superato le  85.000 unità,  grazie al  ferreo isolamento durato alcune settimane, oggi i nuovi contagi sono tendenti a Zero,   una “cura” che sembra stia funzionando anche in quelle zone del nord Italia dichiarate a suo tempo “zona rossa”.  
 
Rimanere a casa quindi è prima di tutto un gesto di grande valore civico e morale verso se stessi e verso gli altri, ma non dimentichiamo, è anche e soprattutto un OBBLIGO  la cui trasgressione porta a conseguenze PENALI (3 mesi di carcere).
 
Per concludere è stato provato “scientificamente” che 25 giorni di isolamento non ammazzano nessuno, stessa cosa purtroppo non può dirsi  per il contagio da Coronavirus.
 
Ci conviene rischiare?
 
 
Antonio Calcagni, Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole

Il coronavirus non cancella il diritto alla genitorialità

Il coronavirus non cancella il diritto alla genitorialità Copertina    (commenti:3) (1.141)
Eleonora Persichetti

Genitori separati e diritto di visita: il coronavirus non cancella i diritto alla genitorialità
 
 
Avvocato Ruggiero: “I genitori in possesso di un provvedimento del Giudice, si attengano a quello. Rallentamenti per le cause di separazione e affidamento. In molti casi, dovrebbe subentrare l’intelligenza e il buon senso genitoriale”
 
 
Al fine di contenere la diffusione del contagio da COVID-19, il Governo ha emanato l’ormai ben noto decreto che vieta a tutti i cittadini sul territorio italiano di uscire dalla propria abitazione, se non per comprovate necessità. Una situazione che, soprattutto inizialmente, ha creato grande confusione tra i genitori separati, e che sta moltiplicando la richiesta di consulenza ai professionisti del settore.
 
 
“Durante questo difficile periodo non si devono interrompere le relazioni tra figli minori e genitori non collocatari, rispettando quanto stabilito nei provvedimenti presidenziali o con sentenza e decreti dei Giudici. Tutto ciò è stato chiarito con decreto del 10 marzo dalla Presidenza del Consiglio dei ministri appositamente, perché si iniziavano a manifestare le prime conflittualità. – spiega l’Avvocato Valentina Ruggiero, esperta di diritto di famiglia – In questi giorni, molti clienti mi stanno contattando per avere dei chiarimenti. In primo luogo, voglio dire a tutti quei genitori che sono in possesso di un provvedimento del Giudice, che devono attenersi a tale provvedimento. Lo spostamento per far visita ai propri figli, o per andare a prenderli a casa dell’ex coniuge, per portarli alla propria, è concesso anche in questo periodo, e non può essere sanzionato in alcun modo. Coloro che vorrebbero approfittare del momento e venire meno agli accordi, commettono un illecito se non vi è l’accordo di entrambe le parti”.
 
Il decreto ha, inoltro, previsto la chiusura delle aule di tribunale. Questo vuol dire che, salvo poche eccezioni previste dallo stesso decreto, sono rinviate tutte le udienze dei procedimenti civili e penali, sono sospesi i termini per il compimento di ogni atto dei procedimenti rinviati. Tra le eccezioni previste, figurano anche le cause relative ad alimenti o ad obbligazioni alimentari derivanti da rapporti di famiglia, di parentela, di matrimonio o di affinità.
 
“Questo periodo di emergenza, a mio parere, non può e non deve essere considerato un periodo di ferie, ma un periodo in cui deve regnare la normalità, poiché in caso contrario si derogherebbe al contenuto di tutti i provvedimenti emessi e ci sarebbe confusione. – prosegue l’Avvocato Ruggiero – Tra i miei assistiti, ci sono anche famiglie che stanno attendendo l’udienza del Giudice e, già da tempo, si stanno regolamentando di fatto con un diritto di visita del padre ai figli minori in modo costante. In questi casi, ci sono problemi per le uscite per poter comprovare il trasferimento dei figli da un’abitazione all’altra, poiché non possono dimostrare il diritto allo spostamento attraverso un atto ufficiale. A questo punto dovrebbe subentrare l’intelligenza e il buon senso genitoriale e continuare ad applicare quel regime di fatto e autocertificare, semmai con il conforto e la comprova dell’altro genitore, quanto dichiarato, oppure, visitare i figli nella casa famigliare. Ovviamente, i figli minori devono essere prelevati dall’abitazione di un genitore e condotti immediatamente nell’altra abitazione e non devono uscire dal loro territorio, in ottemperanza a quanto disposto dal Governo”.

1ª Giornata Ecologica per Santa Maria delle Mole

1ª Giornata Ecologica per Santa Maria delle Mole Copertina    (commenti:2) (873)
Antonio Calcagni

 
Domenica 22 Ottobre dalle ore 08:00 alle ore 09:30, presso il parcheggio di via Mameli, ci ritroveremo per completare la pulizia di via Capanne di Marino.
 
Tutti i cittadini che amano vivere in un ambiente sano e decoroso sono invitati a partecipare.
 
Ogni partecipante è invitato a portare con se un paio di guanti, qualche attrezzo di giardinaggio ed indossare un giubbotto ad alta visibilità.
 
Facciamo vedere a questi, per fortuna pochi trogloditi, per natura o per interesse che, con la loro “opera“ ci stanno sommergendo di immondizie che noi normali cittadini sostenuti, ci auguriamo dalle Istituzioni, siamo la maggioranza, e che proprio per questo, alla fine riusciremo a sconfiggerli.
 
Con questa iniziativa nell’ambito del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole nasce ufficialmente, il gruppo di Volontari Decoro Urbano, di Santa Maria delle Mole.
 
Attraverso questo Sito, ovvero smariamole.it il gruppo raccoglierà le istanze dei singoli cittadini e di contro li informerà delle varie iniziative, che di volta in volta verranno intraprese, a favore del decoro urbano della nostra Cittadina.
 
Un lavoro, quello del decoro urbano, di cui il nostro infaticabile Filippo Cuomo ne ha fatto un stile di vita e che per questo va sostenuto non solo con un distratto like che spesso e volentieri lascia il tempo che trova, ma rimboccandoci le maniche.
 
Inoltre a breve partirà anche la 1ª Giornata Ecologica per Cava dei Selci, organizzata anche qui da un gruppo di Volontari Decoro Urbano di Cava dei Selci, che userà la stessa piattaforma e gli stessi schemi.
 
Un gruppo composto da un folto numero di giovani, e questo ci lascia ben sperare, anch’essi stanchi di vivere in una situazione di degrado.
 
Tutti i partecipanti potranno assaggiare gli ottimi cornetti offerti da Officine Ibba.
 

Nuovi alberi al parco Lupini

Nuovi alberi al parco Lupini Copertina    (audio/video)    (commenti:2) (1.100)
Antonio Calcagni

Giovedì 19 novembre, anticipando di 2 giorni la Giornata Nazionale dell’albero, il nostro Comitato di quartiere ha provveduto alla piantumazione, presso il parco R. Lupini, di 7 alberi che rinfoltiranno la vegetazione presente.
 
Alla cerimonia, organizzata anche con il sostegno dell’associazione Genitori Primo Levi, che per l’occasione ha donato un albero, ha partecipato un folto gruppo di bambini dell’adiacente scuola E. Morante.
 
Presenti anche il vice Sindaco Paola Tiberi, gli Assessori Barbara Cerro e Ada Santamaita, il Presidente del Consiglio Comunale, Gabriele Narcisi, ed il consigliere Alessandro Blasetti.
 
I bambini hanno ascoltato con interesse le peculiarità dei vari alberi che venivano messi a dimora, compreso appieno l’importanza della loro partecipazione e poi contribuito materialmente alla piantumazione di alcuni alberi.
 
Una splendida giornata in allegria, che ci auguriamo, possa, nel loro ampio futuro che li aspetta, essere ricordata come speciale.
 
Un’occasione che speriamo abbia anche seminato in loro l’amore ed il rispetto per la natura.
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