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- Presidente Antonio Calcagni
 

- Francesco Raso (responsabile web) 

Un saluto per l'amico Orlando Papalini

Un saluto per l'amico Orlando Papalini Copertina    (commenti:3) (675)
Domenico Brancato

Il 15 Agosto è venuto a mancare all’affetto dei Familiari, il caro Amico ed esemplare concittadino: Orlando Papalini.
 
Una Persona dai principi morali integerrimi; dai sentimenti di amicizia sincera e scevra da secondi fini; dalla spiccata propensione e costante disponibilità a prestare, per decenni, specie nell’esercizio delle funzioni di Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, il suo disinteressato ed appassionato impegno, volto a contribuire alla concretizzazione di tutte le più importanti iniziative ed attività finalizzate al miglioramento delle condizioni socio-gestionali e ambientali del territorio; e dalla dote espositiva schietta, ma sempre pacata, del proprio pensiero nel confronto dialettico con qualsiasi indole e livello di interlocutore.
 
Tutto ciò fin quando, da qualche anno, non sono subentrate limitative condizioni di salute che le hanno impedito di partecipare direttamente agli accadimenti quotidiani della vita pubblica.
 
Condizioni che però non hanno influito, anche nei momenti più critici, ad affievolire l’interesse in tal senso.
 
Tant’è che fino a pochi giorni della inaspettata dipartita, nel corso dell’ immancabile contatto telefonico informativo settimanale con lo scrivente, rievocava, con soddisfazione, l’apporto del contributo fornito nel corso dei trascorsi operativi, e manifestava l’intento di proseguire, come possibile, a mettere a disposizione di eventuali future obiettive opportunità destinate a migliorare la vivibilità del
Territorio, ogni residua energia ed il frutto delle maturate esperienze.
 
Per tutto ciò, caro Orlando, quest’ultimo fraterno saluto terreno costituirà, certamente, il presupposto per mantenere indelebile la Tua virtuale presenza fra quanti, serberemo l’indelebile ricordo dell’intensa, apprezzata e duratura attività svolta, con l’esclusivo scopo di mirare al conseguimento del Bene collettivo della Comunità.
 
Domenico Brancato 
 
Dopo il sincero e commovente saluto di Domenico, di cui  condivido ogni singola parola, non mi resta altro da dire se non che, Santa Maria delle Mole deve molto a questa straordinaria persona.
 
Infatti, nonostante le sue precarie condizioni di salute, che in questi ultimi anni lo hanno un po’ allontanato dalla scena pubblica, chi come me, che abita da molti decenni nella nostra Città, sa che, dagli anni settanta in poi, dietro ogni singola battaglia di civiltà, combattuta a favore  della nostra collettività, c’era lui.
 
Per tutto ciò, ritengo che Santa Maria, non può e non deve dimenticare  una persona dal siffatto  spessore morale.
 
Sarà pertanto nostra cura, far si che, il suo nome rimanga indelebilmente legato, alla sua e nostra tanto amata città.
 
Antonio Calcagni, a nome di tutti i componenti del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole.
 

Nota de La Voce dei Castelli sull’articolo relativo alla Fonte S. Pietro

Nota de La Voce dei Castelli sull’articolo relativo alla Fonte S. Pietro Copertina    (commenti:3) (800)
Eleonora Persichetti

 

Nel numero di novembre de La Voce dei Castelli abbiamo pubblicato l’articolo: "Addio per sempre alla Fonte S. Pietro".

 

Il presidente del Consiglio Comunale, Sante Gabriele Narcisi, ci rassicura che «l'area in questione ha destinazione urbanistica "servizi", è collocata nel perimetro vincolato dal Parco dell'Appia Antica, non sono state rilasciate licenze a costruire (non sarebbe stato tecnicamente possibile) e di sicuro non sono previste variazioni al PRG».

 

 

Manterremo alto il livello di attenzione sulla questione.

 

La Redazione

lavocedeicastelli.com

Appia Antica, qualcosa, forse, si muove.

Appia Antica, qualcosa, forse, si muove. Copertina    (commenti:3) (2.413)
Antonio Calcagni

 
Il nostro Comitato di Quartiere, stanco di vedere il nostro tratto dell’Appia Antica, ma anche quello di competenza del Comune di Ciampino ridotti in pessime condizioni, in data 15-02-21 ha inviato una lettera di esortazione ad intervenire, al parco Archeologico dell’Appia Antica, al Parco Regionale dell’Appia Antica, ed ai sindaci di Ciampino e Marino. Vedi Link
 
La risposta non si è fatta attendere, ed è stata la dottoressa Alma Rossi, Direttore del parco Regionale a prendere l’iniziativa, invitandoci ad un incontro, per fare il punto della situazione, aperto anche ai: rappresentanti dei suddetti Comuni,  ed ai responsabili di Legambiente, sezione Appia Sud “ Il Riccio”, gestori dell’area.
 
Lunedì scorso, quindi, dopo una falsa partenza, presso il costruendo punto informazioni turistiche di Via della Repubblica, si è svolto l'incontro, che ha visto la presenza della Dottoressa Alma Rossi e del dirigente Andrea Buzi, rispettivamente: direttore e dirigente del parco Regionale dell’Appia Antica, dell’Assessore Tammaro per il Comune di Marino, dell’Archeologo Marco Cavacchioli in rappresentanza della sezione Legambiente, e di Claudia Benvenuti, Gianni Morelli e Antonio Calcagni, in rappresentanza del nostro Comitato di Quartiere.
 
Assenti: l’Assessore Roberto D’Ottavio del Comune di Ciampino, con cui comunque avevamo avuto un precedente incontro e l’Architetto, Simone Quilici, Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica , che è stato messo al corrente di tutto.
 
La nostra linea, sostenuta dal rappresentante di Legambiente, è stata quella di ribadire con forza la necessità che, anche il nostro tratto di strada riceva le necessarie attenzioni, così come succede già per quello che ricade nel territorio della Capitale.
 
La dottoressa Alma Rossi, ha condiviso con noi le attuali problematiche ed insieme all'assessore Tammaro hanno preso l’impegno ad adoperarsi affinché si arrivi nel più breve tempo possibile, alla firma, del protocollo d’intesa da parte del parco Archeologico, già a suo tempo stilato e firmato dal parco Regionale.
 
Strumento indispensabile al fine di agganciare anche il nostro tratto di Appia Antica al programma di manutenzione.
 
Fiduciosi che qualcosa di positivo possa venir fuori,da questo incontro, e ribadendo la nostra vicinanza agli amici di Legambiente, vi lascio all’appello di Claudia Benvenuti, sull’argomento.
 
Appia Antica: fortuna e privilegio di vivere in quest’area
 
Riuscire a comprendere la grandezza culturale di quello che il nostro territorio spontaneamente ci consegna è un dovere civico ed è giusto valorizzarlo per goderne della bellezza.
 
Abbiamo la fortuna di avere L’Associazioni Legambiente con la sua sezione locale Appia Sud “Il Riccio” magistralmente guidata da figure che si adoperano per la promozione del sito a titolo completamente gratuito, non solo con il supporto prezioso dei volontari ma con quello tecnico specializzato altamente preparato della figura del Dott. Cavacchioli.
 
Non è ammissibile perdere un’occasione così importante per i cittadini di godere di uno spazio verde e allo stesso tempo avere la possibilità di conoscere con esattezza ciò che accadeva nel passato sulla stessa terra che ora occupiamo, spesso in malo modo.
 
Il nostro Comune, che in molte occasioni si è dimostrato sensibile e promotore della cultura di alto livello è chiamato ancora una volta a porre lo sguardo su questo percorso materiale e temporale che fa parte del territorio sotto la cura dell’Amministrazione.
 
Aprire il più velocemente possibile il punto informativo permetterebbe di attivare molteplici iniziative turistiche, con una risonanza non sottovalutabile per l’economia locale; dare la possibilità agli studenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di visitare il sito in un area sicura e disciplinata costantemente, accogliere anche il turismo scolastico fuori Comune, per gli studenti del vicino Liceo Artistico di Ciampino toccare con mano e sentirsi appartenere ad un territorio storico così importante per loro oggetto di studio.
 
Ciò che non bisogna trascurare è che la cittadinanza, tutta, percepisca la fortuna e il privilegio di vivere in questa zona, diffondere la conoscenza dei luoghi e dei fatti che hanno segnato il percorso evolutivo della nostra civiltà è un impegno che ognuno di noi cittadini deve assumersi secondo le proprie capacità e disponibilità.
 
 
 
Claudia Benvenuti, Segretaria del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole
 
 
Antonio Calcagni, Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole

Vandalizzate alcune luminarie di Natale

Vandalizzate alcune luminarie di Natale Copertina    (commenti:3) (754)
Eleonora Persichetti

 
Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 novembre, a Santa Maria delle Mole, gnoti hanno vandalizzato alcune delle luminarie tridimensionali, in particolare quelle presente in piazza Sandro Sciotti, dove sono state posizionate per il periodo di Natale.

Tra queste, è stata divelta una delle renne, smontata dalla sua base di appoggio e rovesciata. Sul posto si è prontamente recato Andrea Paciotti, presidente dell’UCF Marino, ideatore e organizzatore dell’evento “Luci in Allegria”, la cui partenza è prevista per sabato 2 dicembre. Con lui, l’assessore alla Polizia Locale Rinaldo Mastantuono e i Carabinieri di Santa Maria delle Mole.

“Questo atto vandalico – ha commentato Paciotti – è una mancanza di rispetto inqualificabile nei confronti di tutti i cittadini, dei commercianti e dell’amministrazione comunale di Marino. Comunico che, insieme all’assessore Rinaldo Mastantuono, si è provveduto a sporgere regolare denuncia ai Carabinieri di Santa Maria delle Mole. Presto saranno individuati i responsabili di questo gesto indecoroso”.

Dal primo gennaio 2020 TASI accorpata all'IMU

Dal primo gennaio 2020 TASI accorpata all'IMU Copertina    (commenti:3) (1.897)
Domenico Brancato

 

DAL 1° GENNAIO 2020 CANCELLATA la TASI ED ACCORPATA ALL’IMU

 

Per comprendere meglio le novità introdotte dalla manovra di bilancio 2020 n. 160 del 27/12/2019, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30/12/2019, in vigore dall’ 1/01/2020,cerchiamo di analizzare distintamente IMU e TASI, per evidenziare la differenza fra le due forme impositive e cosa è cambiato e rimasto invariato nella impostazione della “Nuova IMU”.

 

L’IMU o Imposta Municipale, si applica ai possessore di aree fabbricabili, di terreni agricoli e di fabbricati, con esclusione delle abitazioni principali (immobili iscritti nel Catasto Edilizio Urbano come unità immobiliari , nei quali il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente) non comprese nelle Categorie catastali A/1 (Abitazioni signorili), A/8 (Abitazioni in ville) e A/9 (Castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).

 

L’imposta è a carico del proprietario o del titolare di altro titolo reale, quale: usufrutto, abitazione, enfiteusi, concessionario di aree demaniali e locatario del contratto di leasing. Dal 2012 ha sostituito l’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) ed è stata inclusa, insieme a TASI e TARI, nella IUC (Imposta Unica Comunale), che la Legge di Bilancio ha abolito (ad eccezione della TARI: Tassa sui rifiuti ) sostituendola con la nuova imposta: Nuova IMU, che unifica IMU e TASI.

 

Nel caso di affidamento di figli minori, in sede di separazione o divorzio, il soggetto passivo (colui il quale è tenuto al versamento del tributo) dell’imposta è l’assegnatario.

 

La TASI o tributo per i servizi indivisibili (Illuminazione pubblica, manutenzione stradale e del verde pubblico, protezione civile, vigilanza urbana, anagrafe, ecc.) si applicava ai possessori o detentori, a qualsiasi titolo, di fabbricati (tranne che per le abitazioni principali non rientranti nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) e di aree edificabili. Era una tassa e non un’imposta, come l’IMU, in quanto rappresentava il corrispettivo della fornitura di servizi specificati, in apposite delibere Comunali.

 

La manovra di bilancio 2020, nel modificare il descritto quadro normativo, ha disposto l’abolizione,a partire dal primo Gennaio 2020, accorpando l’equivalente gettito a quello della nuova IMU. Al fine di evitare un doppio onere sulla medesima base impositiva (possesso di beni immobili) e rendere il sistema meno complesso, attraverso l’istituzione di un’unica imposta applicata dai Comuni sugli immobili.

 

Conseguentemente l’aliquota base IMU:

 

- per le case residenziali (Fabbricati urbani o rurali, la maggior parte della cubatura dei quali è destinata ad uso abitazione) non utilizzate come abitazioni principali (seconde case), passa dal 7.6 all’8.6 per mille, anche se viene data libertà ai Comuni di aumentarla di altri 2 punti, cioè portarla al 10.6 per mille, o di azzerarla completamente. Inoltre,per i soli Comuni che hanno già deliberato un aumento della TASI dello 0.8 per mille, è concessa l’approvazione di una aliquota IMU fino all’11.4 per mille;

 

- per le citate abitazioni principali di lusso e le relative pertinenze (strutture destinate in modo durevole al servizio di abitazioni, nella misura massima di una unità per ciascuna delle categorie catastali indicate: C2,C6 e C7), sale dal 4 al 5 per mille, ma i Comuni potranno, anche in questo caso, aumentarla al 6 o riportarla al 4 per mille. Anche se spetta una detrazione di 200,00 euro da ripartire proporzionalmente alla percentuale di possesso, fra coloro che sono tenuti al pagamento;

 

- per i terreni agricoli è pari al 7,6 per mille, ma i Comuni possono azzerarla o elevarla sino al 10, 6 per mille.

 

Con la nuova IMU rimangono invariati:

 

  • L’esenzione del pagamento per le prime case e relative pertinenze (primi immobili di proprietà residenziali e non di lusso, acquistati da persone fisiche , destinate ad abitazione) e per i fabbricati che rientrano nelle categorie Catastali: A/2 A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e C/2, C/6 e C/7, corrispondenti, rispettivamente, a costruzioni di tipo: Civile, Economico, Popolare,Ultrapopolare, Rurale e Villinie a Magazzini,Cantine elocali di deposito, con rendita autonoma; Stalle, Rimesse e Autorimesse, senza scopo di lucro e Tettoie chiuse o aperte;

 

  • Le esenzioni su:

- unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa (dove i comproprietari non detengono la proprietà su una parte specifica dell’immobile, ma su una quota del valore dell’insieme) adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei Soci assegnatari e quelle destinate a Studenti universitari soci assegnatari, anche privi di residenza anagrafica;

- alloggi sociali (unità immobiliari adibite ad uso residenziale in locazione permanente ad individuie nuclei familiari che non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato) adibiti ad abitazione principale;

- casa familiare (immobile nel quale si svolge la vita familiare, comprendente i mobili, gli arredi, i servizi e le pertinenze) assegnata al genitore affidatario dei figli, a seguito di provvedimento del giudice;

- un solo immobile posseduto e non concesso in locazione, del personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate, alle Forze di polizia ad ordinamento militare e civile, al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e del personale appartenente alla carriera prefettizia. Esenzione per la quale non è richiesta la condizione della dimora abituale e della residenza anagrafica e per beneficiare della quale, secondo quanto previsto dalla lettera d) del comma 1 dell’art. 13 del D.l. 201/2011, non occorre inoltrare nessuna richiesta a non pagare l’imposta, ma va presentata la dichiarazione IMU, precisando, nelle annotazioni, il diritto all’esenzione ai sensi della citata norma. Del beneficio sono esclusi i dipendenti in congedo permanente o in pensione;

- unità immobiliare,a condizione che la stessa non risulti locata, posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in Istituti di cura o sanitari, a seguito di ricovero permanente;

- un solo immobile di proprietà o in usufrutto, a condizione che non risulti locato o dato in comodato d’uso, posseduto in Italia da cittadini residenti all’estero e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero – AIRE - ,purché siano pensionatinello stato estero di residenza e percepiscano la pensione erogata dal medesimo stato;

- I terreni agricoli montani o semi-montani, o di proprietà di coltivatori e imprenditori agricoli professionali;

 

- I terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale, a proprietà indivisibile e inusucapibile;

- le scadenze di pagamento, di cui la prima il 16 Giugno e la seconda il 16 Dicembre. Fermo restando la facoltà del contribuente di corrispondere l’importo complessivo in un’unica soluzione annuale, entro il 16 Giugno, salvo conguaglio;

 

  • e le agevolazioni su:

 

- immobile ad uso abitativo e delle sue pertinenze, concesso in comodato a familiari entro il primo grado di parentela, per il quale è prevista la riduzione del 50 % della base imponibile IMU;

- abitazioni locate a canone concordato (regolato da contratti che vengono stipulati sulla base degli accordi raggiunti dalle Associazioni di categoria di locatori e inquilini ) per i quali l’imposta stabilita dal Comune viene ridotta al 75%;

- fabbricati di interesse storico o artistico individuati dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, che godono di una agevolazione fiscale consistente nella riduzione del 50 % della base imponibile (rendita catastale rivalutata del 5 %) per il calcolo dell’IMU;

- e i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili (per effetto di terremoti, usura od altro) e conseguentemente non utilizzati, per i quali, a meno che il Comune non preveda la completa esenzione delle imposte locali, la regola prevede uno sconto del 50 %, determinato sulla base della categoria catastale, limitatamente al periodo di durata di dette condizioni.

 

Con la riforma, la quota della TASI, finora di competenza di Inquilini e Comodatari, va ad aggiungersi all’importo del 100 % dell’IMU, interamente a carico del proprietario.

 

Per l’inizio dell’applicazione dell’imposta, la prima rata da corrispondere è pari alla metà dell’importo versato per IMU e TASI per l’anno 2019, mentre per la rata a saldo si dovrà tener conto di eventuali aumenti o diminuzioni delle specifiche aliquote, deliberate dai Comune competente.

 

La Dichiarazione IMU va presentata entro il 30 Giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso dell’immobile ha avuto inizio, o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta.

 

Qualora l’immobile sia posseduto da più contitolari, ogni quota di spettanza deve tener conto delle singole eventuali agevolazioni, senza possibilità di estenderle agli altri comproprietari.

 

Stando alle dichiarazioni del Governo la ristrutturazione delle aliquote “non determina l’aumento della pressione fiscale” in quanto “la manovra è stata strutturata ad invarianza di gettito, e quindi in modo tale da non determinare un aumento della pressione fiscale”.

 

Dichiarazioni non condivise dal Presidente di Confedilizia: Giorgio Spanzani Testa, che afferma “La nuova patrimoniale sugli immobili delineata nella manovra è peggiore delle due precedenti: IMU e TASI. Oltre a non essere sfiorato dall’dea di ridurre questo carico di tassazione insopportabile, il Governo peggiora la situazione in vari modi “. Poiché, secondo l’Associazione, la nuova tassazione sulla casa presenta diversi difetti: “Fa scomparire qualsiasi collegamento ai servizi, presente nella Tasi; aumenta la tassazione sui proprietari di immobili affittati, scaricando su di essi la quota di imposta che nella TASI era a carico degli inquilini; mantiene imposizioni vessatorie come quelle sugli immobili inagibili e su quelli sfitti per assenza di inquilini o acquirenti”.

 

Divergenze di affermazioni che, secondo chi scrive, considerato che l’ aumento, la diminuzioni o l’esenzione delle aliquote dell’imposta, inerenti le diverse tipologie e condizioni strutturali degli immobili, dipenderanno dalle delibere che saranno emanate, in proposito, dai Comuni, spetta al singolo utente verificare l’effettiva convenienza, o meno, dell’innovazione in questione e, soprattutto, di constatare e prendere atto della propensione dell’Amministrazione di appartenenza alla oculatezza e virtuosità, piuttosto che alla finalità di far quadrare i conti (magari tramite una poco avveduta e scrupolosa gestione finanziaria), prescindendo dall’immedesimazione delle ripercussioni sugli, in genere, modesti o deficitari bilanci familiari dei contribuenti.

 

Articolo redatto dal Prof. Domenico Brancato

 

 

Omaggio musicale alla Regina Viarum di Max Stival.

Omaggio musicale alla Regina Viarum di Max Stival. Copertina    (commenti:3) (1.386)
Antonio Calcagni

REGINA VIARUM
 
Brano appartenente alla categoria “Epic Music” è stato composto nel 2019 da Max Stival per un evento di promozione del tratto di Appia Antica del Comune di Marino. Appositamente arrangiato per l’organico del suo coro “Coro Polifonico G. Carissimi” di S. Maria delle Mole.
 
Il brano consta di tre scene diverse più una ripresa nel finale, che rendono veramente unica la struttura formale dell’opera (ABCA), in quanto si passa da una prima scena ambientata immaginando un “Baccanale” Romano con danze e festeggiamenti, ad una seconda ove irrompono percussioni ed archi per annunciare un pericolo imminente, proseguendo poi nella concitazione della presa delle armi e la “Battaglia” ben riconoscibili da aspri Suoni di ottoni, timpani da guerra e il duplice coro contrapposto per la motivazione dei soldati. La terza scena è data dalla “Conta” delle perdite sul campo di battaglia per andare poi alla ripresa data da un altro baccanale in segno comunque di vittoria e potenza della “città eterna”.
 
Un brano già in distribuzione su tutti gli store online e piattaforme di streaming, oltre ad essere inserito nei cataloghi della Musica da Film specializzati. Al seguente link è ascoltabile gratuitamente:
 
https://soundcloud.com/max-stival/regina-viarum
 
La foto è relativa ad uno degli ultimi concerti fatti, al castello di Proceno (VT).

Identikit di un Troglodita

Identikit di un Troglodita Copertina    (commenti:3) (2.138)
Antonio Calcagni

 

Oggi proviamo a capire chi sono coloro che, a sfregio delle più elementari regole del vivere civile, con l’abbandono sistematico ed indiscriminato dei  propri rifiuti solidi urbani, stanno riducendo in una discarica a cielo aperto la nostra Cittadina.

Un comportamento dilagante che, coinvolge  ormai tutto il centro abitato ma che raggiunge il suo apice: nell’area intorno al parcheggio di via Mameli/ Capanne di Marino, dove ciclicamente vengono a formarsi delle vere e proprie discariche; ed in via della Falcognana, dove tutto il suo tracciato è  ormai sommerso  da rifiuti.

Con conseguenza che, mentre la  prima, essendo pubblica, con una certa periodicità viene ripulita, la seconda, che invece, è bene  ricordare, è privata, rischia di rimanere a vita una discarica a cielo aperto.

In entrambi i casi non c’è che dire, un modo veramente originale di dare il  Benvenuto a chi arriva a Santa Maria delle Mole.

Un atteggiamento verso cui sta montando la rabbia dei tanti Cittadini che, ritiene  un  tale comportamento come l’azione  dei “soliti incivili”, un’impressione ovviamente corretta ma parziale, riduttiva e soprattutto fuorviante.

Per capire  meglio di cosa stiamo parlando è bene fare una breve excursus.

Prima dell’istituzione della raccolta differenziata “porta a porta”, c’era  il nomade o l’emarginato che rovistava tra i rifiuti per trarne un, sia  pur misero profitto, lasciando dietro di se, più o meno traccia del suo  passaggio.

Un’azione che generalmente prediligeva i cassonetti per la raccolta degli indumenti, ma che non disdegnava  la visita anche agli altri tipi di cassonetto.

A questa categoria si aggiungevano poi i nostalgici della raccolta indifferenziata, ovvero alcuni  abitanti  dei Comuni limitrofi, in cui era stato già istituito il servizio  di raccolta differenziata “Porta a Porta”, supportato da controlli.

Costoro, essendo  rimasti legati affettivamente al cassonetto  mangiatutto, venivano a farci visita ed una volta qui, sentendosi finalmente a proprio agio, depositavano il loro fardello dove meglio gli ispirava in quel momento.

Un sistema, quello della raccolta, attraverso i cassonetti su strada, oneroso, sia in termici economici che ecologici,  ma che aveva il “pregio”  dell’anonimato. 

Ovviamente non mancavano certo gli incivili che, per hobby,  al conferimento nei cassonetti ovvero all’isola ecologica  sceglievano, con molta fantasia, dove di volta in volta depositare i propri rifiuti, ma ribadisco, parliamo di uno sparuto manipolo di  hobbisti.

Con l’introduzione del servizio di raccolta differenziata  “porta a porta”, e conseguente assegnazione dei mastelli alle singole famiglie ovvero condomini, un consistete numero di utenti, si parla di  molte centinaia, si è trovato da un giorno all’altro nell’impossibilità  di  conferire  più i propri rifiuti.

Sono i cosiddetti fantasmi , ovvero  coloro  che pur vivendo stabilmente nella nostra Cittadina, risultano sconosciuti all’Erario Comunale.

Gente che, con il loro comportamento incivile, ma anche e soprattutto egoista, menefreghista ed avaro,  danneggia gli onesti Cittadini per ben 3 volte ovvero: 

  • Sottraendosi al pagamento della TARI, scaricano su tutta la collettività la loro quota di tassa;
  • Risanare poi queste discariche spontanee, necessita da parte della Multiservizi, la distrazione, dal normale servizio di raccolta, di risorse umane ed economiche, con conseguente ricadute negative sul servizio generale;
  • L’abbandono indiscriminato ovviamente non contempla la differenziazione dei materiali,  pertanto,  tutto quello che viene raccolto in queste aree, viene poi smaltito, a caro prezzo nella discarica.

Una situazione che sta diventando insostenibile ed inaccettabile per un paese normale, e di cui il nostro Comitato di Quartiere,a cui arrivano quotidianamente molteplici segnalazioni, intende farsene carico, esaminando le eventuali azioni da intraprendere.  

Nel frattempo chiediamo all’Amministrazione Comunale di avviare una politica di contrasto con tutti i mezzi a questa ignobile pratica, ovvero con: l’installazioni di telecamere; il controllo dei Vigili Urbani e con l’immediata  istituzione della figura dell’Ispettore Ecologico, ma anche e soprattutto attraverso un lavoro di controllo incrociato dei dati, per dare al più presto un nome a questi soggetti.

Appendice riservata  a questi nostri simpatici “Concittadini” che spero leggano questo articolo.

Vi ricordo che, in base all’art. 255, comma 1, D.Lgs. n. 152/06. 

Un soggetto privato che abbandona un rifiuto è punito:
- con una sanzione amministrativa pecuniaria da 300,00  a 3.000,00  euro, se si tratta di rifiuti non pericolosi;
- se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la sanzione amministrativa va da 600,00 a 6.000,00 euro..

Come vedete, se solo un giorno di questi, vi capiterà  la giornata sbagliata, (e noi ci auguriamo che succeda presto) rischiate di pagare in un solo colpo ben 10 volte il costo annuo della TARI . Vi conviene continuare su questo atteggiamento?

A proposito ci risulta che sono partiti gli accertamento giudiziari per stabilire i responsabili di coloro che hanno depositato i rifiuti presso l’area adiacente al parcheggio di via Mameli, pensate a quante informazioni sul suo proprietario potrebbe contenere un sacchetto dell’immondizia.

 

 

 Articolo redatto da  Antonio Calcagni, Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole

"BENTORNATA GARDENSIA" con ALESSANDRA KRE - Sabato 8 e Domenica 9 Marzo

"BENTORNATA GARDENSIA" con ALESSANDRA KRE  - Sabato 8 e Domenica 9 Marzo Copertina    (commenti:3) (1.129)
Gianni Botta

 
Venerdì scorso ci siamo riuniti per parlare delle cose che faremo in questo 2025 iniziando da “Gardensia”, l’appuntamento che ci vedrà ancora protagonisti insieme al Circolo Legambiente Appia Sud Il Riccio APS, nella vendita delle gardenie e delle ortensie per sostenere la ricerca sulla Sclerosi Multipla.
Ambasciatrice d’eccezione è Alessandra Kre: attrice, sceneggiatrice e portavoce di coloro che convivono con questa malattia, insieme a Danilo, suo compagno di vita che l’affianca in questa battaglia.
Entrambi risiedono a Santa Maria e la arricchiscono con la loro presenza, come vi accorgerete leggendo questa breve, ma intensa intervista.
 
Ciao Alessandra, ti ho conosciuta quando sei passata insieme a Danilo a salutarci in occasione del pranzo di Natale del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole, dedicandoci un po’ del vostro tempo, e successivamente venerdì scorso quando avete partecipato alla riunione del Comitato di Quartiere, dedicandoci tutto il vostro tempo.
 
In entrambe le occasioni tu e Danilo, tuo marito e compagno, ci avete regalato il vostro sguardo attento e sorridente, siete sempre così?
 
Sarebbe bello essere sempre attenti e, soprattutto, sorridenti ma, essendo esseri umani, a volte falliamo miseramente nell'intento. Fortunatamente queste "volte" non sono tante, anche perché l'ironia e l'autoironia sono tra le cose di cui non riesco a fare a meno nella vita (e per fortuna, perché me l'hanno sempre salvata); diciamo solo che quando sento che è una di quelle volte lì, mi chiudo dentro casa coi miei gatti e un buon film e faccio in modo che la gente non se ne accorga. Ma non ditelo a nessuno!
 
L’argomento “tempo” domina questa breve intervista, per cui rotto il ghiaccio passo all’argomento per il quale abbiamo voluto incontrarti: la Sclerosi Multipla, malattia da cui sei affetta da 6 anni.
Durante la riunione del Comitato di Quartiere abbiamo parlato di “Gardensia”, l’evento che ci vedrà presenti sabato 8 e domenica 9 marzo a Santa Maria delle Mole insieme al Circolo Legambiente Appia Sud Il Riccio APS, con la vendita delle gardenie e delle ortensie a supporto dell’AISM a favore della ricerca sulla Sclerosi Multipla.
In quella occasione hai raccontato la tua esperienza e la cosa che più mi ha colpito è stata la tua disponibilità ad offrire ascolto alle persone che, improvvisamente, vengono a conoscenza di essere affette dalla stessa tua malattia.

Questo proiettarti all’esterno di te stessa per aiutare gli altri mi spinge a chiederti come un/una amico/a, un/una parente può stare vicino a chi vive questa malattia, farle sentire il proprio aiuto nel modo più appropriato?
Te lo chiedo perché quando una persona vive qualcosa a noi non nota c’è sempre quell’imbarazzo di dire o fare la cosa sbagliata: è realmente così (ovvero si può dire o fare qualcosa di sbagliato) o è proprio questo il primo comportamento da evitare perché è proprio quello che crea un muro con l’altra persona?
 
Partiamo col dire che ogni cosa fatta con amore non è mai sbagliata. E ricordiamoci che, prima di ricevere la diagnosi, anche io facevo parte dei "noi per i quali la cosa non è nota". Frequentandola e avendoci a che fare e frequentando e avendo a che fare con chi si trova nella mia stessa situazione, ho imparato (così è facile, vé? 😂) che le persone con Sclerosi Multipla hanno bisogno essenzialmente di tre cose:
1. Non essere identificate con la loro malattia: sono persone come tutte le altre, non sono la loro malattia;
2. Essere incoraggiate; sapere che non sono necessariamente condannate ad una vita orribile, perché di fatto non è così;
3. Che chi le ama si informi (bene) sulla Sclerosi Multipla, così da poterle incoraggiare al meglio e, come dici tu, “fargli sentire il proprio aiuto nel modo più appropriato”; e fargli capire una cosa fondamentale, che mi disse il primo neurologo che mi visitò e azzardò – a gamba tesa – un “Mi sa che hai la Sclerosi Multipla”: finì la frase con un “e spera che sia quella, perché potrebbe andare molto peggio”.
Forse può sembrare una cosa brutta da dire, ma oggi posso confermare che quel neurologo aveva ragione.
 
Il tuo nome ricorre nel web grazie al tuo lavoro di attrice e sceneggiatrice, amata ed apprezzata da molti colleghi che testimoniano questo affetto nel tuo sito https://alessandrakre.com.
Se si pensa al mondo del cinema lo si immagina come una cosa lontana dall’ordinario, lo stesso accade se ci si rapporta con una malattia. Sono vere queste affermazioni o, per dirla meglio, quanta normalità esiste nel vivere la sclerosi multipla nel quotidiano?
 
All'inizio niente è normale.
Non è normale il fatto di non potere più correre, saltare, “banalmente” camminare (e tutte le cose che fino a poco prima erano, appunto, le cose più normali e “banali” del mondo); non è normale il fatto di fare cinque passi e sentirti stanco come se avessi corso la maratona di New York; non è normale il fatto di passare buona parte della tua vita in ospedali, studi medici, case di cura per la fisioterapia, laboratori di analisi; non è normale (anzi è proprio paradossale, così grottesco che fa quasi ridere) il fatto di passare dal frequentare assiduamente (e con entusiasmo) negozi di scarpe (magari col tacco), al frequentare altrettanto assiduamente (e forse con più entusiasmo!) negozi di articoli ortopedici e ausili per disabili.
Oggi mi chiedo quanto mi sarei goduta anche quella che pensavo fosse una “banale” corsa dal portone alla macchina perché inizia a diluviare ed io ho dimenticato l’ombrello, se solo avessi saputo che di lì a poco avrei potuto correre solo la notte, nei sogni (sì, la notte sogno spesso di correre e la mattina penso a quanto mi manca; a me, che ho sempre odiato correre!).
E poi mi chiedo che persona sarei stata se non avessi ricevuto la diagnosi.
La risposta alla prima domanda è “Molto di più”, la risposta alla seconda è “Molto diversa; in peggio, perché avrei continuato ad ignorare il valore inestimabile di una corsa di pochi metri dal portone fino alla macchina perché inizia a diluviare ed io ho dimenticato l’ombrello”.
Col tempo le cose diventano più “normali”. O, più semplicemente, ti adatti, ti abitui, finisci col trovare le soluzioni migliori: i fisioterapisti mi hanno spiegato che il corpo si adatta ai nuovi modi in cui è “costretto” a vivere, senza che noi nemmeno ce ne rendiamo conto.
La gente mi dice spesso che sono “una grande”; io rispondo che non è vero manco pé gnente, e che credo che si tratti semplicemente dell’“istinto di sopravvivenza” al quale si aggrapperebbe disperatamente chiunque sia costretto dalla vita ad aggrapparcisi.
 
A proposito di cinema, ti andrebbe di parlarci dei tuoi progetti che “bollono in pentola”?
 
Sono parecchie le cose che bollono in pentola ma, come sempre, finché l'ufficio stampa non ha fatto il suo lavoro rendendole pubbliche, si deve tacere (pena la lapidazione sulla pubblica piazza!); ma dal momento che l'ufficio stampa ha fatto (egregiamente) il suo lavoro, per ora posso parlare de "La guerra di Elena": un lungometraggio che ho scritto insieme a Stefano Casertano (prodotto da Masi Film, con Titanus, Rai Cinema, M47, Sound Art 23) e che racconta la storia di Elena Di Porto, la partigiana ebrea che tentò di avvisare i suoi correligionari del rastrellamento del 16 ottobre 1943, senza essere creduta.
Un progetto al quale sono davvero molto legata e che spero ci dia tante soddisfazioni.
E che spero ne dia soprattutto a voi.
 
Le domande sarebbero molte altre ancora, ma ti lasciamo ai tuoi impegni non senza averti prima ringraziato per averci dedicato un po’ del tuo tempo.
Grazie a queste poche righe adesso Santa Maria delle Mole potrà sapere che la sua comunità annovera nuovi talenti: quelli di una donna coraggiosa, generosa e di un’artista come te.
Ciao Alessandra.
 
Grazie a voi e complimenti per le bellissime domande; potete quasi rubarmi il lavoro.
Ciao, Santa Maria delle Mole!
La Nostra Voce

NOI DIAMO SPAZIO AL CITTADINO
BASTA CON LE ESTERNAZIONI PARTITICHE , INTESA COME SUI SOCIAL
 
La Nostra Voce è anche La Tua Voce
 
Il Portale di Santa Maria delle Mole è nato proprio per tale scopo.
 
Indipendentemente dal nome, ci occupiamo di tutte le problematiche delle frazioni “a valle” del comune di Marino e quindi di: Castelluccia, Cava dei Selci, Due Santi, Fontana Sala, Frattocchie e Santa Maria delle Mole.
Portiamo avanti, già da anni e con evidenti risultati, questo impegno in modo assolutamente apolitico ed intendiamo sottolinearlo APARTITICO, ovvero non siano di parte. 

Perché questo:
In molti hanno tentato di percorrere tale strada ma alla fine si sono sempre dimostrati quel che intendevano mascherare; lavorare solo per scopi personali e di partito.
Infatti come potete tastare con mano:
- Tutti i siti tematici sono stracolmi di politica e pubblicità.
- Tutte le pagine e, ancor peggio, tutti i gruppi Facebook di zona sono ormai monopolizzati da tre/quattro individui che ci martellano dalla mattina alla sera di pubblicazioni politiche ed inserzioni pubblicitarie di attività in loco. Non portano benefici ma rimbalzano incessantemente informazioni già note!

Non è rimasto più spazio per chi vuole lamentarsi del solito malcostume comunale o di quelle problematiche che rendono difficile il quieto vivere perché soffocati da questo indecente comportamento.

Per tale motivo, noi APARTITICI  che prestiamo attenzione alle esigenze della comunità, abbiamo deciso di dare un taglio a tutta questa indecente volgarità di comportamento e dedicare delle aree per portare alla luce, solo e soltanto, le nostre difficoltà di vita.
Per la risoluzione delle problematiche ce ne occuperemo sul portale ed anche a suon di carte bollate, ove necessario!

 
Per qualsiasi problematica questo portale mette già a disposizione un Forum dove chiunque può dire la propria. Esiste anche la possibilità di intervenire sulle argomentazioni pubblicate periodicamente.

Per non creare troppa confusione e per coloro che non sono in grado di utilizzare tali strumenti ma sanno come muoversi sui social: abbiamo attivato degli Speciali Gruppi su Facebook per ogni frazione. Scegli il gruppo a te dedicato:
E’ ben inteso: A nessuna comunicazione partitica, pubblicitaria o di semplice frivolezza verrà dato spazio.

 
Castelluccia e Fontana Sala:
Sono di Castelluccia - Fontana Sala ... senza SE
facebook.com/groups/castellucciafontanasalaplus/

Cava dei Selci:
Sono di Cava dei Selci ... senza SE
facebook.com/groups/cavadeiselciplus/

Due Santi:
Sono di Due Santi ... senza SE
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Frattocchie:
Sono di Frattocchie ... senza SE
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Santa Maria delle Mole:
Sono di Santa Maria delle Mole ... senza SE
facebook.com/groups/santamariadellemoleplus/
 
Tutti questi gruppi sono gestiti da personale ultra qualificato e già facente parte della nostra redazione.
Esponete problemi ma mai parlare di politica, di attività commerciali, di ricette, cani e gatti smarriti e tutti quegli argomenti già martellanti altrove.

Siete i benvenuti a “Casa Vostra” ed il vostro smartphone smetterà di suonare o vibrare in continuazione per inutili motivi.