Come preannunciato, pubblichiamo l'articolo a cura della collega Simona Ponticelli per il mese di novembre.
Sperando di fare cosa gradita, abbiamo intrapreso l'argomento attualmente molto dibattuto del Bonus 110.
Essendo l'argomento molto vasto, ci siamo concentrati nel tracciare le linee guida della materia, non trattando tutto quello che indirettamente a questa può essere collegato (ad es decisioni nell'ambito del condominio o criticità contrattuali nel rapporto cliente general contractor) che, laddove dovessero emergere dalle domande dei lettori, verranno affrontati nelle risposte che verranno pubblicate nel mese di dicembre.
Buona lettura
Avv. Eugenio Pisani
BONUS 110%: UN’OCCASIONE PER TUTTI?
Tra le misure di sostegno all'economia messe in campo da governo in fase pandemica ha suscitato senz'altro molto interesse ed un iniziale entusiasmo il c.d. bonus 110% superbonus utile e fruibile dai cittadini per la ristrutturazione e rigenerazione di case e palazzi a destinazione prevalentemente residenziale.
Se ancora qualcuno non sapesse di cosa stiamo parlando proviamo a raccontare l’intervento in maniera semplice e sintetica: Il Superbonus è un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici che garantiscano il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio.
La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.
Le nuove misure si aggiungono alle detrazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, compresi quelli per la riduzione del rischio sismico (c.d. Sismabonus) e di riqualificazione energetica degli edifici (cd. Ecobonus).
Tra le novità introdotte, era stata prevista la possibilità, al posto della fruizione diretta della detrazione, di optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizio, in alternativa, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante, mediante l’invio di una comunicazione per esercitare l’opzione utilizzando il modello approvato con il provvedimento dell’8 agosto 2020.
Il Superbonus 110% trova applicazione per interventi effettuati su: parti comuni di edifici; singole unità immobiliari possedute da persone fisiche al di fuori dell’esercizio dell’attività d’impresa, arti o professioni; edifici unifamiliari o singole unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno.
Sono escluse dal superbonus le abitazioni di tipo signorile, le abitazioni in ville e i castelli, rientranti rispettivamente nelle categorie catastali A1, A8 e A9.
L’esecuzione materiale di questi interventi, che ha visto molti operatori organizzare interi comparti aziendali, si è scontrata con problematiche applicative ed attuative conseguenti i complessi adempimenti fiscali nonché relativi ai numerosi “chiarimenti” dell’A.d.E. sui parametri tecnici oltre che riferibili alle notevoli difficoltà di reperimento dei materiali, dei ponteggi e della manodopera impegnata spesso nell’esecuzione di interventi legati ad altre agevolazioni fiscali quali il cd. “bonusristrutturazione” e “bonus facciata”.
Il Governo Draghi ha messo mano sostanzialmente agli interventi di bonus edilizio. Il Consiglio dei Ministri, il 28 ottobre 2021, ha approvato il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e il bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024. Tra i bonus casa del 2022 nella legge di Bilancio, ha trovato la proroga pure il bonus ristrutturazioni, l’ecobonus, il bonus verde ed il sismabonus. Con uno stanziamento complessivo cumulato che si aggira per tutti i bonus edilizi sui 37 miliardi di euro circa (prorogati per gli investimenti immobiliari privati, gli incentivi al 50% e al 65% e le relative maggiorazioni fino al 2024 alle stesse aliquote; ridotto il bonus facciate che passa da un’aliquota del 90% ad 60% dal 2022).
Gli incentivi al 110% sono estesi al 2023 per i condomini e gli IACP, con riduzione al 70% nel 2024 e dal 65% nel 2025. Per le ulteriori abitazioni, l'incentivo al 110% viene esteso per il secondo semestre del 2022 alle abitazioni principali di persone fisiche con la previsione di un limite Isee.
Gli incentivi per le facciate vengono confermati anche per il 2023 con una percentuale agevolata del 60%. Fermo restando che, iniziando i lavori incentivati con un’aliquota, questa sarà mantenuta anche se successivamente per il superbonus, prima della fine dei lavori, sarà scattata la riduzione.
I vantaggi sono reali.
E' certo che si tratta di interventi utili alla valorizzazione del patrimonio immobiliare ed alla riduzione di emissioni dannose per l'ambiente consentendo un impatto ambientale ed una significativa riduzione dei consumi energetici: alcuni studi di società di settore hanno calcolato l’abbattimento del fabbisogno medio energetico del 43% e il salto di classe medio è di 2,6 punti con una riduzione media della spesa a carico del condominio è del 70%.Agli utenti del beneficio, per la maggioranza cittadini non esperti in materia, che spesso non hanno utilità nell’avvantaggiarsi direttamente del credito fiscale, si può consigliare l'accesso al beneficio tramite General Contractor, anche di dimensioni medio piccole, con cui calibrare l'intervento alle specifiche esigenze e che sia già disponibile all'acquisto del credito, garantendosi sempre una valida consulenza legale per tutelarsi nella fase di stipula di contratti di appalto spesso complessi proprio per i molteplici aspetti che l'accesso ai benefici consente.
Proprio a questo proposito, è da evidenziare come il General Contractor non è altro che un soggetto a cui il contribuente affida l’appalto delle opere, dalla progettazione alla realizzazione delle stesse.
Nel caso specifico dell’Ecobonus 110% il General Contractor gestirà i vari contatti con professionisti e imprese che prenderanno parte alla ristrutturazione e riqualificazione energetica dell’edificio.
Come si accennava, è importante soffermare l’attenzione al rapporto con il General Contractor e verificare se anche i costi per le prestazioni da questo garantite sono da considerare nel pacchetto “a costo zero” o sono a parte e, in questo caso, quantificarli in maniera dettagliata.
Ovviamente è importante la scelta di un General Contractor affidabile considerando, però, che più è “grande” e maggiormente sarà impossibile per l’utente intervenire per modificare l e condizioni di contratto che vengono proposte.
La problematica nasce dal fatto che in alcuni contratti spesso vengono inserite delle voci di coordinamento o simili, cioè che non sono mai state comprese all’interno del “pacchetto spesa” del Superbonus per una riqualificazione a costo quasi zero.
Comunque se si parla di appalto integrato, quindi progettazione esecutiva e realizzazione delle opere, tutta la cifra può essere portata tranquillamente in detrazione. E i costi finanziari dell’operazione e tutte le altre spese di contorno resteranno a carico del General Contractor.
avv. Simona Ponticelli
Studio legale Pisani