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"Ci hanno fatto smontare la memoria"

"Ci hanno fatto smontare la memoria" Copertina    (commenti:6) (515-0-0)
Eleonora Persichetti

 
Lettera aperta dell’Associazione Sempre Boville alla cittadinanza e alla Pro Loco
 
 
«Siamo costretti a comunicarlo con amarezza: lo stand informativo su Bovillae e la mostra dedicata al patrimonio UNESCO "Appia Antica – Bovillae" non sarà presente a BovillEstate 2025.
Non per scelta, ma per un ordine imposto alla Pro Loco di Boville, che ci ha trasmesso la richiesta – irrevocabile – di smontare tutto entro 24 ore.»
Così l’Associazione Sempre Boville annuncia l'esclusione forzata da una manifestazione che da anni rappresenta l’anima estiva del territorio. Un gesto che, si legge nella nota, viola principi costituzionali e diritti civili fondamentali, come la libertà d’espressione, la valorizzazione del patrimonio culturale e la partecipazione democratica.
 
 
Un’occasione persa per educare e coinvolgere i più piccoli
 
«Avevamo pensato a qualcosa di semplice e bello: invitare i bambini a disegnare i loro monumenti preferiti tra i 70 siti UNESCO legati all’Appia Antica, da esporre nello stand accanto alle immagini reali.
Un gesto simbolico e partecipativo, per legare le nuove generazioni alla storia millenaria che cammina con loro ogni giorno.
Quel diritto all’espressione, alla curiosità e al gioco, però, è stato cancellato.»
 
La scusa: “Lo stand non era bianco”
 
La comunicazione è arrivata dopo giorni di attesa per ottenere postazione e allaccio elettrico. «Dopo essere riusciti a salvare la struttura dalla tempesta, ci è stato detto che il nostro stand doveva essere smontato perché “non era tutto bianco”.
In realtà lo era, tranne un telo verde – come altri presenti – aggiunto solo per protezione provvisoria, che avevamo già garantito di rimuovere al termine del maltempo.»
Ma l’ordine, riferisce l’Associazione, era chiaro: “Va tolto. Disturba l’immagine per la sfilata marinese”.
 
Boville esclusa dalla propria storia
 
«Con quella rimozione non si è smantellato solo un gazebo: è stato cacciato un pezzo di storia, di identità, di memoria collettiva.
La nostra mostra raccontava l’eredità storica dell’antica Bovillae, snodo culturale tra la Grecia, Roma e l’Occidente europeo.
Parlava di Appia Antica, di civiltà, di autonomia territoriale, di partecipazione sociale e urbana, della conquista dell’ex area Stefer diventata Parco della Pace.»
Una storia fatta di impegno civico, cortei, referendum, eventi culturali, sportivi e comunitari che – ricordano i firmatari – è anche la storia fondativa della Pro Loco di Boville.
 
“Da Pro Loco di Boville a Pro Loro di Marino? No, grazie.”
 
«Che questa missione si fosse affievolita lo avevamo intuito. Che potesse essere tradita da imposizioni marinesi ci pareva impensabile.
Nessun Re Magio è arrivato, e l’oro – quello dei fondi pubblici – rimane concentrato sulla Sagra dell’Uva, che riceve quasi 100 volte i fondi di BovillEstate.
Eppure i cittadini di Boville sono la maggioranza numerica del comune. Per loro: solo briciole.»
 
Un appello a coscienze civili e democratiche
 
«Abbiamo cercato il dialogo con diverse realtà locali, anche con la Pro Loco. Ma ciò che ci è stato imposto oggi può e deve servire a risvegliare le coscienze dormienti.
Noi siamo pronti al confronto, anche pubblico, anche nella Cavea del Parco, anche durante questa stessa BovillEstate.
Perché Boville non sia più ospite a casa sua.»
 
 
Associazione Sempre Boville – Co.Pro.N.E.L. Onlus
Giuseppe Cardente (Pino)

Raccolta differenziata: i cittadini ritengono BUONO il servizio

Raccolta differenziata: i cittadini ritengono BUONO il servizio Copertina    (commenti:6) (1.578-0-0)
Antonio Calcagni

 

Grande sorpresa nel  sondaggio sul servizio di raccolta differenziata "Porta a Porta"

 

Un sondaggio che sulle pagine facebook è stato seguito da diverse migliaia di persone, molte delle quali però pensavano di poter dare il proprio voto direttamente sul social, nonostante ciò la risposta è stata più che buona.

 

I voti validi espressi sono stati 536.
Di seguito i risultati:

 Buono  25,9%   139 voti  
 Discreto 14,9%  80 voti  
 Ottimo 14,0%  75 voti  
 Sufficiente 10,1%  54 voti  
 Eccellente  8,8%  47 voti  
 Mediocre 6,5%  35 voti  
 Insufficiente 6,2%  33 voti  
 Gravemente insufficiente  6,0%  32 voti  
 Scarso 4,1%  22 voti  
 Non classificabile 3,5%  19 voti  
Vedi il Sondaggio

 

Un sondaggio che ha evidenziato come una consistente maggioranza di Cittadini ritiene il servizio più che buono.
Con questo non vuol dire che tutti i problemi sono stati risolti, molto resta ancora da fare e tra queste, le più importanti sono:

- l’istituzione di un isola ecologica in loco;
- una battaglia vera per scovare coloro che evadono la TARI, fonti ufficiose al momento parlano di alcune  migliaia di situazioni da verificare;
- un capillare controllo del territorio, al momento inesistente, per scoraggiare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti;
- un incremento dei ritiri settimanali, soprattutto per ciò che riguarda la plastica, ma anche per l’indifferenziata.

 

Antonio Calcagni, Presidente del Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole

Un nuovo inizio per il Comitato di Quartiere di S. Maria delle Mole

Un nuovo inizio per il Comitato di Quartiere di S. Maria delle Mole Copertina    (commenti:6) (1.300-0-0)
la Redazione

Sabato scorso, il Comitato di Quartiere di S. Maria delle Mole, si è ritrovato a pranzo per festeggiare le imminenti festività natalizie, ma anche per fare il punto sugli, obiettivi raggiunti in quest’ultimo periodo, su  quelli che ci prefiggiamo di raggiungere nel prossimo futuro, e per rinnovo delle adesioni.
 
La  partecipazione è stata particolarmente rilevante, a dimostrazione che il nostro impegno, per il bene della Città, viene riconosciuto ed apprezzato.  

É stato un incontro tra vecchi e nuovi amici che insieme, hanno in comune l’amore per la nostra Città, a prescindere dall’Amministrazione comunale di turno.
 
Ha aperto l’incontro, il Presidente, Antonio Calcagni, che ha rivendicato, il ruolo che il nostro Comitato si è ritagliato in tutti questi anni, ovvero quello di farsi portavoce delle esigenze dei cittadini, nei confronti dell’amministrazione comunale, ma non solo.
 
A seguire, ha preso la parola Domenico Brancato, in quanto membro storico del Comitato, che ha sottolineato le forti e longeve radici su cui si poggia il suddetto.
 
Ha quindi preso la parola, Filippo Cuomo, in quanto responsabile della neonata sezione Volontari Decoro Urbano del Comitato, una persona che in questi anni è diventata un vero e proprio mito, che del decoro urbano, ne ha fatto una vera ragione di vita.
 
E’ intervenuta poi Eleonora Persichetti, Caporedattrice del nostro Sito che, sotto la sua direzione è diventato un formidabile strumento di diffusione dell'informazione e quindi un vero e proprio quotidiano, dove agli articoli su problematiche e cronaca locale, si aggiungono argomenti di respiro nazionale, e dove non manca certo lo spazio dedicato ai commenti e suggerimenti dei lettori, ecc.ecc.
 
A conclusione di questo primo giro di interventi, ha preso la parola Francesco Raso, in quanto webmaster del portale, che ha snocciolato, numeri alla mano, i lusinghieri risultati raggiunti in questi 7 anni di attività.
 
Per renderci conto di cosa parliamo, Francesco ha ricordato che il Sito al momento ha avuto, circa 900.000 visualizzazioni.
 
Con l’intervento di Don Jesus, che ha riconosciuto ed apprezzato la nostra fattiva e leale collaborazione con il Comitato dei Festeggiamenti della Festa Parrochiale, sono iniziati gli interventi dei responsabili di alcune realtà associative con cui ci confrontiamo e collaboriamo costantemente.
 
E’ seguito quindi l’intervento di Gianni Botta, che oltre ad essere un pilastro delle Sezione Volontari Decoro Urbano, collabora attivamente anche con la locale sezione di Legambiente “Appia Sud il Riccio”.
 
L’intervento di Alessandra Cappare, ha sottolineato invece la stretta collaborazione realizzata con l’AISM, un grande associazione nazionale che ha a cuore il bene dei malati di Scerosi Multipla. 
 
Infine è intervenuto Francesco Peltrone, responsabile del Comitato di quartiere “Gente di Via Aldo Moro e dintorni”, amico e solidale del nostro Comitato con cui, in tutti questi anni, abbiamo condiviso innumerevoli iniziative.
 
Un’incontro veramente proficuo che, vista la grande partecipazione, lascia ben sperare nel futuro, non solo del Comitato ma anche della nostra Città.
 

LA FRECCIA NERA A SANTA MARIA

LA FRECCIA NERA A SANTA MARIA Copertina    (audio/video)    (commenti:6) (3.612-0-0)
Francesco Raso

Torna “La Freccia Nera” sulla linea ferroviaria Roma-Velletri.

Così era chiamata la motrice a vapore che percorreva la nostra linea ferroviaria.
Questo antico treno torna a percorrere, ai giorni nostri, la sua strada ferrata.
 
In occasione del 160° anniversario della linea ferroviaria verrà effettuata una “Speciale Corsa” su questo treno il giorno domenica 27 febbraio 2022
La corsa partirà da Roma Termini alle ore 09:20 fermando a Santa Maria delle Mole (09:40)Cecchina (10:00), Lanuvio (10:10), San Gennaro (10:15) e terminerà alla stazione di Velletri alle ore 10:30.
 
Sarà bellissimo assistere all’arrivo ed alla partenza di questo treno a vapore tirato a lucido ed infiocchettato per l’occasione.
 
Per coloro che invece desiderano essere a bordo del treno d’epoca dovranno obbligatoriamente prenotarsi.
Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 366 44 84 595 oppure scrivere alla mail: trenostoricovelletriroma2022@gmail.com

Il costo del biglietto:
Adulti: Euro 48,00
Ragazzi da 12 a 18 anni: Euro 20,00
Bambini: Gratuito
 
Giunti a destinazione, dopo il saluto delle autorità locali, è in programma la presentazione del progetto relativo ai lavori di recupero e riqualificazione della stazione di Velletri. I viaggiatori, successivamente, avranno tempo libero a disposizione per il pranzo presso ristoranti convenzionati e, nel primo pomeriggio, la visita del centro cittadino.
 
Il treno partirà nuovamente da Velletri, diretto a Roma Termini, alle ore 17:25 del pomeriggio.
 
Per i possessori dei biglietto del treno storico sono previste diverse agevolazioni.
 
 
 
Un po’ di storia non guasta mai
La linea ferroviaria Roma-Velletri faceva parte della realizzazione dell’opera Pia denominata “Pio-Latina” terminata nel 1862 ed inaugurata da Papa Pio IX, considerato l’ultimo Papa Re, il quale fece il suo secondo viaggio verso Velletri il giorno 11 maggio del 1863.
La strada ferrata veliterna accolse anche Giuseppe Garibaldi  con la moglie e i figli, Re Umberto I e Margherita di Savoia, Re Vittorio Emanuele III, Trilussa, A. Lumière, Juana Romani e Papa Giovanni Paolo II.
 
Questa tratta ferroviaria conduceva i romani fino al confine napoletano collegandosi allo stato confinante “Regno delle due Sicilie”. La linea fu declassata dopo l’attivazione della tratta Ciampino-Segni escludendo la stazione veliterna dai collegamenti a lunga percorrenza anche se, nello stesso anno, viene aperta la linea Velletri-Terracina.
 
Le linee per Segni e per Terracina vengono chiuse nel 1957 a causa dell’espansione del trasporto automobilistico; di conseguenza la linea Roma-Velletri diventa un’importante tratta pendolare.
 
Il passaggio da trazione a vapore a quella elettrica viene eseguito il 15 dicembre 1948.
 
Dopo 120 anni dalla visita di Pio IX, sarà Papa Giovanni Paolo II a far visita, nel 1980, alla stazione di Velletri.
 
Suggerisco di vedere il Video Documentario di 15 minuti, è ben fatto. Lo trovate in fondo alla pagina, dopo le foto.

Un’estate senza l'incubo delle zanzare

Un’estate senza l'incubo delle zanzare  Copertina    (commenti:5) (947-0-0)
Domenico Brancato

In riferimento alla nota dal titolo: “Zanzare: Marino, addio alle disinfestazioni casuali, ora si adotta il metodo scientifico”, pubblicata il 22 Agosto sul giornale “Noi Cambiamo”, si ritiene opportuno tornare sull’argomento, sia per testimoniare l’efficienza della strategia di lotta adottata, che per estendere la conoscenza del metodo applicato per il conseguimento dell’ottimo, almeno finora, risultato. Metodo che trova rispondenza nell’installazione, su tutto il territorio, di appositi rilevatori della quantità di uova deposte dalle zanzare, nonché nell’ubicazione dei luoghi di maggiore deposizione.
Il che consente interventi di lotta molto mirati, grazie ai quali, questa estate, nonostante nel nostro territorio esistano le condizioni particolarmente favorevoli (elevata temperatura e molte abitazioni contornati da spazi verdi irrigui) alla proliferazione dell’anofele, per la prima volta, nell’area che chi scrive ha avuto modo di controllare, non si è verificata la consueta massiva ed aggressiva invasione stagionale.
Condizione non di poco conto, se si pensa al beneficio del quale si è goduto, all’interno ed all’esterno delle abitazioni, sia di giorno che di notte, derivante dall’assenza (tranne rarissimi innocui esemplari) del fastidiosissimo e nocivo insetto, senza la necessità di ricorrere, come inevitabilmente nel passato, ai vari più o meno efficaci, nocivi e costosi, sistemi di difesa e protezione.
Non trascurabile vantaggio che ha consentito una quotidianità esente da condizionamenti e sonni non turbati dallo snervante ronzio, causa, specie nei soggetti più vulnerabili, di inevitabili ripercussioni sul sistema nervoso e di conseguenti deleterie interferenze sull’efficienza psico- fisico-operativa.
Insieme di benefici che assumono una particolare rilevanza, specie in una stagione estiva come quella in corso, nella quale le persistenti eccezionali elevate temperature, già di per sé, hanno procurato, e procurano ancora, un’ opprimente sensazione di malessere.
Per cui, sperando che i citati benefici siano stati notati dalla totalità dei concittadini, non si può non esprimere l’augurio che l’intrapresa proficua collaborazione, fra l’Amministrazione comunale e l’Istituto Zooprofilattico: ideatore e curatore del descritto scientifico e risolutivo trattamento, divenga permanente, per assicurare, a tutta la Comunità, un duraturo e certamente apprezzabile contributo di benessere.
Comunque, qualora la descritta condizione dell’innovativo vantaggioso metodo di lotta non dovesse trovare rispondenza in altre aree del territorio, sarebbe utile segnalarlo all’Amministrazione comunale affinché, di concerto con gli operatori dell’Istituto esecutore degli interventi antiparassitari, possano individuarne le cause e, in occasione di futuri trattamenti, predisporre gli accorgimenti necessari ad ovviare alla carente efficienza riscontrata.

Finalmente la Casa Comunale ritorna a Santa Maria

Finalmente la Casa Comunale ritorna a Santa Maria Copertina    (commenti:5) (4.953-0-0)
Antonio Calcagni

 
Era il lontano 2015, quando con una scellerata decisione, l’allora amministrazione Comunale decise di chiudere le comode e sufficientemente spaziose delegazioni di Santa Maria e Frattocchie, per trasferire il tutto in una sede, più piccola, ma soprattutto più disagiata con a disposizione appena 7 posti auto situata su una strada, la via Nettunense Nuova, a scorrimento veloce e per questo estremamente pericolosa da attraversare.
 
Una scelta che, nella versione ufficiale, doveva servire a ridurre i costi di affitto, anche se le reali motivazioni rimangono ancora un mistero tutto da chiarire.
 
Una scelta infelice, che a posteriore è stata riconosciuta tale, anche dagli stessi artefici.
 
A nulla valsero, sia le proteste dei Cittadini, che la raccolta di firme, di cui però all’atto della consegna ufficiale si persero le tracce.
 
Una battaglia, quella di riavere gli uffici comunali a Santa Maria, ripresa dal nostro Comitato che, già dal primo incontro con l’attuale Amministrazione comunale, avvenuto nel marzo del 2017, la pose come priorità assoluta e che ottenne il parere concorde della controparte.
 
Poi, visto il dilatarsi dei tempi della riapertura, nell’ottobre scorso decidemmo di dare una accelerazione al processo, avviando una raccolta di firme a favore del ritorno a Santa Maria degli uffici Comunali, una campagna conclusasi dopo poche settimane con 1.837 firme, a queste ad onor del vero andrebbero sommate anche le numerose firme giunteci dopo la consegna ufficiale, avvenuta in data 13-11-19 direttamente nelle mani del Vice Sindaco, Paola Tiberi che, ancora una volta, assicurò tutto il Suo sostegno e quello di tutta la Giunta, alla proposta.
 
Ora a distanza di circa 9 mesi, colpevole anche la terribile pandemia, finalmente la svolta.
 
Durante l’ultimo consiglio comunale del 07-Agosto, infatti, l’Assessore ai Lavori Pubblico Adolfo Tammaro ha annunciato che, entro la fine dell’anno, la palazzina di via Morosini attualmente in fase di completamento, verrà adibita ad uffici comunali.
 
Una promessa che, se confermata, darà lustro all’operato di questa Amministrazione.
 
Il manufatto di via Morosini ha il pregio di essere molto centrale per la nostra Cittadina e quindi facilmente raggiungibile anche a piedi dalla stragrande maggioranza dei Cittadini di Santa Maria, mentre l’apertura di via Morosini, che finalmente permetterà di collegare, Via S.Pellico a Via Mameli, garantirà un cospicuo numero di parcheggi.
 
Ma il vero punto di forza di questo progetto è che finalmente il territorio della II^ circoscrizione si doterà di uno stabile di proprietà comunale, contribuendo a ridurre lo sperpero di soldi spesi in affitti vari.
 
 
La palazzina in oggetto, è bene ricordare, è il frutto di un atto d’obbligo stipulato diversi anni fa tra il Comune e la società Costruttrice Cristina.
 
Altro punto di estrema importanza, che ha ricevuto il nulla osta dal Consiglio comunale è l’attuale stabile dove insiste outlet delle Sorelle Ramonda, che passerebbe di proprietà comunale come contropartita per la costruzione del nuovo Outlet nell’are adiacente al punto commerciale.
 
Uno stabile che, viste le sue notevoli dimensioni, circa 500 mq, a detta dell’Assessore Tammaro, permetterà di riorganizzare interamente tutti i servizi offerti dal Comune, liberando spazi a palazzo Colonna che a quel punto verrebbe destinato ad attività più consone alle caratteristiche di quella struttura.
 
Due esempi di collaborazione tra pubblico e privato che, se come annunciato, vedranno la luce, dovranno fare da battistrada al fine di eliminare la carenza/assenza di strutture pubbliche che da sempre contraddistinguono tutto il territorio delle ex  II e III circoscrizioni. 

Parco Falcone, un altro scempio in arrivo

Parco Falcone, un altro scempio in arrivo Copertina    (commenti:5) (4.562-0-0)
Antonio Calcagni

Correva l’anno 1991 quando, un folto gruppo di Cittadini, uniti sotto le insegne dell’Associazione “Progetto Uomo-Ambiente”, creata allo scopo, tra cui il sottoscritto, insieme a tutta la sua famiglia, stanchi di assistere inerti al degrado ed all’abbandono in cui versava un parco, inaugurato in pompa magna solo alcuni anni prima, che la sciatteria ed il disinteresse che contraddistingueva la politica in quegli anni non aveva nemmeno pensato a dargli un nome. Con grande fantasia veniva definito “parco Maroncelli”.

 

Attilio, Luigi, Carlo, Michele, Luisa, Azelio, Giancarlo, Babina, Paolo, Franco, Mario, Alberto, Mara, Claudio, Francesco, Antonio, Nunzia sono i pionieri di un gruppo che negli anni si è sempre di più allargato.

 

Un folto gruppo, di cui solo alcuni sono immortalati nella foto del 1993, che ci ritrae insieme a Maria Falcone. Un gruppo, dicevo, che con grande entusiasmo ed abnegazione riesce, in poco temp,o a risanare, recuperare e valorizzare questo bellissimo angolo verde.

 

Alcuni anni dopo, in collaborazione con il corpo insegnanti delle scuole di Santa Maria, l’Associazione lancia un questionario, riservato ai ragazzi, per la scelta del nuovo nome da dare al parco, a cui i ragazzi rispondono in modo corale, indicando il nome di Giovanni Falcone, magistrato ucciso dalla mafia appena pochi mesi prima.

 

Una scelta, quella di dedicarlo al magistrato che, per la sua tempistica, fa risultare il parco, il primo luogo pubblico in assoluto ad essere dedicato a Giovanni Falcone e per il modo in cui è stato scelto, da circa 1.000 ragazzi, colpisce profondamente Maria Falcone.

 

La sorella del magistrato, infatti, non mancherà di visitarlo e di incontrare i ragazzi delle scuole di Santa Maria, un legame che la porta a diventare,Presidentessa onoraria dell’Associazione Progetto Uomo- Ambiente.

 

In tutto questo rifiorire di entusiasmo, dovuto alla nascita del nuovo Comune di Boville, un’ombra però si aggira nel futuro del parco, ovvero il rischio che prima o poi nell’area prospiciente al parco venisse realizzato uno stabile.

 

Ebbene, dopo 28 anni, l’incubo peggiore dei tantissimi volontari che hanno collaborato a questo progetto  sta oggi diventando una realtà. Nei giorni scorsi, infatti, l’area adiacente all’entrata del parco è stata recintata ed è comparso un cartello che annuncia la realizzazione di un edificio residenziale, opera che completerà l’accerchiamento del parco, eliminando anche il parcheggio che a suo tempo fu realizzato dal Comune ma che a quanto pare, lo stesso non ha mai provveduto ad espropriare. Una realizzazione che sarà un pugno nell’occhio, nello stomaco, ma anche al ricordo dei tantissimi volontari che hanno lavorato a questo progetto. Voglio ricordare coloro che ora non sono più tra noi: Luigi Carletti, Renato Arioli, Ventura Fiorini. 

 

Una cosa che, questa Amministrazione Comunale più delle altre che l’hanno preceduta  non, dico NON, doveva permettere che succedesse.

 

Ora ovviamente partiranno le difese d’ufficio che, dall’alto della loro sapienza, ci spiegheranno che, essendo un’area privata ed edificabile, non si poteva impedirne la costruzione.

 

Concetto che noi semplici Cittadini di questo infelice Comune abbiamo imparato molto bene a nostre spese, ossia che le uniche garanzie certe sono quelle riservate ai singoli, a scapito di quelle della collettività.

 

Ma a questo sciagurato concetto pensavamo che, un’Amministrazione che, ad onor del vero, in altre occasioni ha dimostrato attenzione ed interesse, ne opponesse uno altrettanto legittimo, ovvero quello diEsproprio per Pubblica Utilità”.

 

Una situazione che, presenta, a parte il finale, molte analogie con quella dell’area ex fonte San Pietro. In quel caso la nostra Capo Redattrice, in un articolo di alcuni mesi fa, denunciava il rischio che in quell’area stesse per nascere una palazzina. Notizia poi per fortuna, (e per ora) non confermata, che fece scattare l’indignazione degli amministratori locali, che la smentirono categoricamente.

 

Ora, scopriamo che, lo scampato pericolo in quel caso, fu dovuto essenzialmente al fatto che l’area in questione rientrava nell’ampliamento, deciso nel 2018, del parco dell’Appia Antica.

 

Tutta questa storia fa venire in mente un detto di una vecchia volpe della politica nazionale che recitava: “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.

 

 

A proposito di palestra al parco Lupini

A proposito di palestra al parco Lupini Copertina    (commenti:5) (2.661-0-0)
Antonio Calcagni

 
A causa di diversi Consiglieri assenti, solo mercoledì scorso si è potuto riunire il Direttivo del Comitato di Quartiere di Santa delle Mole per discutere l’unico punto all’ordine del giorno, ovvero il progetto di realizzazione della palestra presso il parco Lupini.
 
Dopo aver analizzato attentamente:
 
  • gli ingombri complessivi della struttura, che è bene ricordare risultano essere, 20 metri x 42 x un’altezza di oltre 9 metri;
  • la complessità della struttura, che impedisce una riconversione giornaliera. 
 
abbiamo deciso all’unanimità che:
 
 
pur ringraziando l’Amministrazione comunale, ed in particolare l’Assessore Tammaro, per l’impegno profuso a dirottare, a favore della nostra Cittadina, un cospicuo impegno economico, riteniamo che non ci siano le condizioni per realizzare una siffatta struttura in un parco che, a seguito di ciò, vedrebbe ridotte le sue dimensioni di oltre il 30%.
 
  • mentre le sue imponenti dimensioni impedirebbero, di fatto, una facile e quotidiana riconversione, condizioni indispensabile per permettere l'utilizzo  dell'area sia ai bambini della Morante che ai tantissimi ragazzi che nel pomeriggio frequentano il parco.
 
Ciò detto, come sempre, siamo disponibili a studiare, di concerto con l’Amministrazione comunale, e con tutti i Cittadini che si sono mobilitati in questa occasione, e che sicuramente hanno a cuore come noi, solo ed esclusivamente, il bene della nostra Cittadina:
 
 
  • le possibili alternative di collocazione di questa imponente struttura in qualsiasi altra parte del territorio cittadino;
  • la possibilità di realizzare, presso il sedime scolastico, una piccola palestra ad uso, ovviamente esclusivo, della suddetta scuola.       
                                                                       
 
Dello stesso parere anche Simona Bisceglie che, oltre ad essere una consigliera del Comitato, è anche rappresentante dell’Associazione Genitori Primo Levi, e Barbara Balsamo, docente e attivista del nostro Comitato ma anche  nipote del Compianto Ruggero Lupini.
 
 
 
Il Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole
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