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Intervista alla Sindaca di Ciampino sul passaggio a livello di Casabianca

Intervista alla Sindaca di Ciampino sul passaggio a livello di Casabianca Copertina    (allegati)    (commenti:5) (2.076-0-0)
Antonio Calcagni

 
Il passaggio a livello di Casabianca sembra che abbia ormai le ore contate.
 
Sull’argomento abbiamo fatto una piacevole chiacchierata con la Sindaca di Ciampino, Emanuela Colella, che ha risposto così alle nostre domande.
 
Sindaca, in queste ultime settimane si sente parlare sempre più spesso del progetto  di  eliminazione del passaggio a Livello di Casabianca,  cosa c’è a riguardo di concreto?
 
Il Comune di Ciampino ha presentato il progetto per la realizzazione del sottopasso di Casabianca.
 
Un intervento ambizioso, per un importo complessivo di 17 milioni di euro, finanziato tramite il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027, programmato dalla Regione Lazio e realizzato da Astral, che vedrà nel dettaglio:
• la realizzazione di 7 nuove intersezioni a rotatoria e l’adeguamento di quella esistente in via dell’Ospedaletto intersezione Via Cuneo;
• l’esecuzione del sottopasso carrabile alla linea ferroviaria Roma-Velletri nella traversa all’intersezione con la nuova strada;
• l’esecuzione di un sottopasso ciclopedonale alla linea Ferroviaria Roma-Velletri in prossimità dell’attuale passaggio a livello;
• la realizzazione di 3 nuovi collegamenti viari di penetrazione, classificati come strade urbane di quartiere di collegamento tra la SP Via dei Laghi, il nuovo tracciato in variante e i quartieri urbani a sud della via dei Laghi;
• l’adeguamento del tracciato esistente di via dell’Ospedaletto nel tratto compreso tra via Asti e via dei Laghi.
 
Un passo avanti decisivo per realizzare quella idea di Città che abbiamo condiviso con tutti i cittadini che hanno sostenuto il nostro progetto amministrativo.
 
Una infrastruttura nevralgica che la Città ha atteso per anni e che questa Amministrazione ha portato finalmente a casa, senza proclami, lavorando tutti i giorni con costanza e con il solo obiettivo di raggiungere questo straordinario risultato.
 
Sindaca, possiamo già parlare di tempistiche?
 
Alla luce del cronoprogramma presentato dalla Regione e da Astral, possiamo annunciare che il cantiere per la realizzazione del sottopasso di Casabianca sarà inaugurato l’anno prossimo.
Ricordo che il progetto mira ad intervenire su un’arteria stradale importante, la via dei Laghi, utilizzata dai pendolari di diversi Comuni, con l’obiettivo di diminuire il traffico di lunga percorrenza migliorando sia la sicurezza stradale che la salvaguardia dell’ambiente.
 
Un altro tassello importante nel disegno della Città che stiamo realizzando: bella, vivibile, a basso impatto ambientale, con infrastrutture innovative ed a misura d’uomo.
 
Ringraziando ancora la Sindaca per la sua disponibilità nei nostri confronti, disponibilità che ha dimostrato anche in occasione di un precedente incontro, con oggetto, delucidazioni su via Capanne di Marino, noi cittadini di Santa Maria delle Mole non possiamo che essere contenti se quest’opera verrà realizzata al più presto.
 
Un attivismo di questa amministrazione che ci fa molto piacere e per certi verso invidiamo.
 
Ora però una domanda sorge spontanea.
 
A quando l’eliminazione anche del passaggio a livello di Santa Maria delle Mole, oppure il progetto è quello di farlo diventare un reperto museale dell’era Post industriale?
 

Un pantano chiamato Via Mameli

Un pantano chiamato Via Mameli Copertina    (commenti:5) (1.137-0-0)
Antonio Calcagni

 
Siamo alla fine di gennaio 2023, e quindi ormai a 22 mesi dall’inizio dei lavori di via Mameli, che sono iniziati il 17/03/2021 e dopo un periodo di 6 mesi sarebbero dovuti terminare il 17/09/2021, ma della conclusione dei suddetti lavori non si ha nessuna traccia.
 
Con il risultato che ormai la strada è diventata una vero e proprio pantano, dove è diventato impossibile transitare, senza il rischio di un incidente.
 
A nulla sono serviti i nostri solleciti, in cui di seguito segnalo quelli più salienti, ovvero:
  • in data 22/11/2021, in occasione del nostro primo incontro con il Sindaco Cecchi;
  • in data 28/10/2022, attraverso una richiesta d’incontro tecnico, inviata al Presidente del Consiglio comunale, Avv. Eugenio Pisani;
  • in data 04/11/2022, durante l’Incontro tecnico tra il Comitato di Quartiere e, L’Assessore ai LL.PP., Giuseppe Toppi, il Presidente del Consiglio comunale, avv. Eugenio Pisani, l’ingegner Roberto Leto, ed il geometra comunale, Fabrizio del Grande;
  • In data 30/11/2022, durante un incontro con il Sindaco e con l’Assessore ai LL.PP. ;
  • In data 09/12/2022, durante un incontro con l’Assessore ai LL.PP..
In quest’ultima occasione, l’Assessore competente, ci aveva garantito che, a breve avrebbe risposto alle nostre, che poi sono le domande di tutti i Cittadini, sullo stato dell’arte dell’opera.
 
Di seguito troverete le nostre domande, prive, ancora per il momento, delle tanto attese risposte, che, se mai arriveranno, saremo ben felici di pubblicare.
 
  1. Assessore, come ben saprà, i lavori di ammodernamento di via Mameli, sono iniziati esattamente il 17/03/2021, il tempo previsto per il loro completamento era di 6 mesi, con conseguente termine lavori previsto per il 17/09/2021. Ora siamo a Dicembre 2022 a ben 21 mesi dall’inizio, ma i lavori non si sono ancora conclusi. Ci può, cortesemente, spiegare perché tutto questo ritardo?
  1. Cosa ancora manca, e soprattutto cosa state facendo per il completamento dell’opera?
  1. Ci potrebbe fare un crono-programma delle opere che mancano ancora dall’essere realizzate, e soprattutto, può darci una data di fine lavori?
  1. Come sicuramente saprà, diversi alberi, piantati a suo tempo, sono ormai secchi, a conclusione lavori è prevista la loro sostituzione?
Ad onor del vero, a questa ultima domanda abbiamo già ricevuto una risposta tangibile.
 
Abbiamo infatti notato che, nei giorni scorsi, gli alberi che avevamo segnalato essere ormai secchi, sono stati rimossi, ci immaginiamo per essere poi sostituiti, una conferma in tal senso l'abbiamo ricevuta dall’Assessore al Decoro Urbano.
 
Qualcuno mi ha fatto notare che in alcuni dei miei numerosi articoli sull’argomento ho scritto: “I ritardi sui lavori di completamento della suddetta strada, non potevano essere imputati alla posa della fibra, in quanto già installata”.
 
In realtà, la fibra già posata era solo quella che collegava gli uffici comunali di via Morosini.
 
La foto che pubblichiamo in copertina è stata presa da un post pubblicato su Facebook da Massimiliano Nanni Guiducci.

Il Nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUGC)

Il Nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUGC) Copertina    (commenti:5) (1.375-0-0)
Eleonora Persichetti

 
L'attuale amministrazione del Comune di Marino, ha presentato nei giorni scorsi in Sala Consiliare a Palazzo Colonna, e nel centro anziani di Santa Maria delle Mole, il nuovo PUGC, il Piano Urbanistico Generale Comunale.
 
Si tratta, secondo le nuove tendenze urbanistiche, di una forma moderna di Piano Regolatore. Anche se in questo messaggio riferiremo di quanto accade a Marino, è importante annotare le peculiarità di questo strumento, che ha le potenzialità, e la fattualità, di essere più dannoso dei "vecchi" o "superati" Piani Regolatori. Infatti, mentre questi quando vengono approvati sono immodificabili, a meno di fare delle specifiche "varianti", di difficile e riconoscibile genesi politica, il PUGC è concepito per suoi criteri dinamici interni, in modo tale da potere essere modificato in qualsiasi momento dalle autorità comunali, per cui possono stabilire che un'area verde o vincolata si può adibire ad essere edificata, può premiare costruttori o proprietari con indici maggiori di edificabilità secondo criteri arbitrari o opinabili, oppure può decidere di costruire scuole o parcheggi in aree agricole o vincolate. E questo, occorre ribadirlo, in qualsiasi momento e con criteri arbitrari. Ai cittadini rimarrebbe solo la possibilità di fare costosi e complessi ricorsi alle Autorità superiori, o votare (spesso dopo anni) formazioni politiche di opinione diversa, che poi comunque con lo strumento a disposizione potranno sempre fare e disfare sempre arbitrariamente. Vatti a fidare.
 
Incaricato del PUGC è l'architetto romano Francesco Nigro, esterno all'Amministrazione, coadiuvato dal dirigente all'Urbanistica Arch. Michele Gentilini. Questi, incaricato dalla precedente amministrazione, è col tempo divenuto un convinto assertore di questo PUGC dell'Amministrazione attuale, e in generale della necessità di procedere a nuovi insediamenti, cioè a costruire.
 
Il Dott. Nigro ha volutamente fatto una presentazione durata oltre un'ora, illustrando (o sciorinando) con la sua preparazione, la legittimità legale del Piano. Ha cercato di presentare il Piano nei suoi aspetti presumibilmente vantaggiosi per la popolazione, e specialmente nella seconda presentazione, dopo essere stato contrastato da noi e anche da altre associazioni nella prima presentazione, ha posto in secondo ordine, o ha velatamente celato "i nuovi insediamenti" (le nuove costruzioni), presentandole come "trasferimenti" da altre aree, e quindi come vantaggi per queste ultime.
 
Sostengono gli architetti, o per meglio dire i politici dell'Amministrazione attuale che sono i veri ideatori che hanno commissionato il Piano, che si costruirebbe con criteri di "perequazione", per cui per "equità" verrà data la possibilità di costruire in aree agricole pregiate o anche soggette a vincoli, e quale migliore criterio, a detta loro, che quello di procedere su base "compensativa", per cui i proprietari cedendo una parte del terreno al Comune, per costruire scuole o edifici di utilità pubblica, verrebbe data la possibilità di costruire. E tanto più grandi sono i terreni, e tanto più saranno premiati con un indice maggiore di metratura edilizia autorizzata.
 
Pressati specialmente dalla Sezione di Marino di Italia Nostra gli autori del PUGC, e il Sindaco, hanno dovuto ammettere che il Piano alla fine e' volto a un aumento delle costruzioni (del "cemento") per circa 211.000 metri quadrati, equivalenti a circa 600.000 metri cubi, per l'insediamento di circa 6500 nuovi residenti.
 
Occorre notare che i proprietari di questi terreni, e i costruttori, sono in genere benestanti, e hanno acquistato questi terreni con molti vincoli, in tempi recenti, sperando, prevedendo o contando su queste misure. Sia gli architetti pianificatori che i proprietari e costruttori dichiarano di non conoscersi tra di loro, e i proprietari dichiarano di non conoscere il piano e i suoi dettagli, ma evidentemente i ricchi proprietari e i costruttori devono avere una sfera di cristallo che li ha porta a comprare terreni solo agricoli o vincolati, e poi trasformati dal PUGC in terreni edificabili, di assai maggiore valore commerciale. Sarà un caso, ma il piano privilegia sempre loro.
 
Per gli stessi motivi, la grande maggioranza degli abitanti di Marino non ne trarrà alcun beneficio, e anzi, dovrà dividere le poche risorse del territorio e i servizi sociali e medici, con un numero maggiore di cittadini (da 46.000 a 53,500 residenti) con un incremento del 14% della popolazione. I ricchi proprietari e costruttori invece, oltre ad avere più proprietà di loro, vivono o si sono trasferiti nelle parti più alte dei territori comunali, con più verde, quindi in una situazione elitaria.
 
Italia Nostra Marino afferma con forza che il piano e' totalmente inadatto a un territorio che da millenni rappresenta un "unicum", una meraviglia della natura, per cui è stata la culla della civiltà latina e della storia di Roma antica e delle ere successive, come tutte le importanti presenze archeologiche e storiche dimostrano. Il territorio inoltre costituisce un ecosistema estremamente fragile, da preservare, sia per la salvaguardia delle acque del Lago Albano (serbatoio dell'antica caldera del vulcano, e le cui acque hanno un ricambio di limitate quantità, e che verranno captate ancora di più), sia per la sua bellezza paesaggistica e archeologica, che è la ricchezza di Marino e degli altri territori dei Colli Albani dai tempi antichi, che occorre preservare in tutti i modi, in modo da consegnarli alle generazioni future.
 
Infine, tra i criteri vantati di questo PUGC è che ogni nuova costruzione prevede due posti auto, con cui l'Amministrazione ritiene di dare un contributo alla soluzione dell'annoso problema del parcheggio a Marino. È anche previsto l'allestimento di aree di parcheggio. Magro risultato invero, e che non tiene conto che i 6500 nuovi residenti porteranno con sé migliaia di auto, con aumento del problema sia dei parcheggi, sia della congestione del traffico.
 
I problemi riguardano sia Marino "Centro", sia i restanti insediamenti urbani, variamente definiti ("Territori e centri a valle", "Pianura di Marino", "Frazioni" anche se oggi sono più grandi e popolose di "Marino Centro", "Boville", "Nuova Marino" etc.). C’è da rilevare tuttavia che l'economia di Marino "Centro" è in forte declino, per cui i suoi abitanti la stanno lasciando per trasferirsi altrove, nei restanti territori o in altri Comuni. Mentre nei centri a valle l'economia regge. Al solito, saranno soprattutto questi territori quelli interessati dai nuovi insediamenti, dalle costruzioni, e quindi dal depauperamento dei terreni agricoli e vincolati per la presenza di importantissime presenze storiche-archeologiche.
 
Italia Nostra Marino in conclusione ritiene che vada migliorata la condizione di TUTTI i cittadini, dell'ambiente, del patrimonio agricolo - paesistico-archeologico, non il contrario!
 
Il Piano verrà ufficialmente presentato e votato dal Consiglio Comunale il 30 luglio (è scontata la sua approvazione dalla maggioranza). Tuttavia, riteniamo che tutti i cittadini di Marino debbano essere informati e resi consapevoli il più possibile.
 
Dott. Mauro Abate
Italia Nostra - Sezione di Marino
Presidente

Parco Falcone č diventato oramai "Terra di Nessuno"

Parco Falcone č diventato oramai "Terra di Nessuno" Copertina    (commenti:5) (1.508-0-0)
Antonio Calcagni

 
Nonostante le nostre denuncie di gennaio e di giugno dello scorso anno, Il parco Falcone ha ormai raggiunto un punto di degrado e di abbandono che non si era mai visto prima.
 
Gran parte dei giochi infatti risultano ormai distrutti, stessa cosa per diverse panchine, fatte a pezzi e utilizzate come trampolini per ciclocross, mattonelle antitrauma, che una volta erano posizionate intorno ai giochi, ora risultano divelti e sparse per tutto il parco, tetto del gazebo ormai completamente sfondato mentre l’adiacente staccionata è ridotta a pezzi.
 
Per non parlare poi di quelli che una volta erano i campi di basket di pallavolo, di cui ora non è rimasto più nulla, dove di tanto in tanto compare una panchina sradicata dalla sua originale posizione e buttata li.
 
E che dire del campo di bocce diventato ormai di fatto area dove vengono portati a defecare i cani e dove per questo motivo il personale della Multiservizi, è restio ad effettuare il taglio dell’erba.
 
Concludiamo questa disamina, con le pareti esterne dei locali servizi, dove compaiono sempre nuove scritte che fanno rabbrividire per la violenza che veicolano e che per questo motivo abbiamo deciso di non pubblicare.
 
Con queste premesse non meraviglia certo il fatto che le famiglie ormai si tengano alla larga da questo, che una volta era un bellissimo parco.
 
Noi però volontari della rispettabile e stimata “Associazione Progetto Uomo-Ambiente”, non possiamo e non vogliamo assistere inermi a tanto disinteresse e degrado, lo dobbiamo alla memoria di tutti coloro che nei tre decenni di gestione del parco si sono succeduti nella sua gestione, e non ultimo, alla memoria del magistrato Falcone.
 
Chiediamo pertanto all’amministrazione comunale, così come già fatto ufficialmente,  vedi PEC di porre in essere ogni azione atta al ripristino della legalità a garanzia della fruibilità del parco da parte di tutta la cittadinanza.
 
Se tutto ciò non porterà a nulla, siamo pronti ad intraprendere iniziative dirompenti il cui eco andrà ben oltre l’ambito locale.

Via Mameli: una vergogna tutta Marinese

Via Mameli: una vergogna tutta Marinese Copertina    (commenti:5) (1.193-0-0)
Antonio Calcagni

Ricordiamo ancora una volta, come facciamo  ormai da molti mesi  che, i lavori di rifacimento della suddetta strada iniziarono  il 17/03/2021, e dopo un periodo di 6 mesi, si sarebbero dovuti concludere il 17/09/2021.
 
Siamo al 16/09/2022, ovvero a 18 mesi dall’inizio dei lavori, ed ancora non si vede la luce.
 
Manca ancora il rifacimento complessivo dell’asfalto, e siamo stati fortunati che, dopo un autunno- inverno non particolarmente piovosi sono  arrivate, una primavera ed un’estate aride.
 
Una situazione di vantaggio che purtroppo non è destinata a durare a lungo, infatti con l’imminente l’arrivo delle piogge, la strada diventerà impraticabile.
 
E come sintetizzo bene un nostro amico alcuni anni fa, realizzando una foto che lo ritraeva intento a pescare in una voragine apertasi in via Maroncelli, a quel punto di area adibite alla pesca ce ne saranno a iosa.
 
Inutili sono stati i vari solleciti, scritti, ma anche di persona al Sindaco ed ai  vari Assessori competenti e non, in materia, effettuati negli ultimi mesi durante i nostri, più o meno casuali incontri.
 
La risposta  all’inizio era: “Ci sono problemi” (non meglio precisati) mentre,  negli ultimi mesi il mantra  è diventato, “Prima di cominciare con l’asfalto dobbiamo far passare la fibra”.
 
Una risposta che in apparenza sembrerebbe abbastanza convincente, se non fosse che nei mesi scorsi, gli uffici comunali di via Morosini  rimasero  chiusi per alcune settimane, indovinate perché?
 
Nell’esecuzione di non meglio precisati lavori stradali su via Mameli,  per errore fu  tranciato il cavo della fibra, che passava sul marciapiede.
 
A questo punto la domanda sorge spontanea, come si può tagliare un cavo che non c’è?
 
Comunque, ammesso e non concesso che restano ancora da realizzare alcuni attraversamenti, cosa aspettate a farli? Di operai in quel cantiere ormai da molti mesi  si sono perse le tracce.
 
Nel frattempo  purtroppo, un cospicui numero  di  alberi  sono  seccati.
 
Tutto ciò avviene nel più completo silenzio, anche dei consiglieri di maggioranza che sono stati eletti nella nostra Cittadina, mentre, i famosi fotografi, che in altre epoche fotografavano ogni sasso fuori posto della suddetta strada, un impegno ed un attaccamento alla cosa pubblica che  ci aveva lasciato ben sperare, sembra che ormai si siano trasferiti in altro Comune.
 

UE - Al via la richiesta prestiti

UE - Al via la richiesta prestiti Copertina    (commenti:5) (1.036-0-0)
Domenico Brancato

IL VIA LIBERA ALLA CONCESSIONE DI PRESTITI FINO A 25 MILA EURO A SOSTEGNO DI CITTADININ E IMPRESE
 
 
Approvato dall’UE lo schema di aiuti previsto dal D.L. Liquidità n. 23/2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 aprile scorso, relativi al finanziamento alle Imprese, mediante prestiti garantiti dallo stato (Servizi Assicurativi del Commercio Estero – SACE ) e attraverso l’accesso al Fondo di Garanzia Piccola e Media Impresa – PMI.
 
In seguito a tale approvazione, l’Associazione Bancaria Italiana – ABI- con una Circolare ha “comunicato alle banche che la Commissione Europea ha approvato l’indispensabile autorizzazione prevista nel Decreto Legge n. 23 dell’8/04/2020, per rendere operative le importanti misure a sostegno della liquidità delle imprese danneggiate dall’emergenza del Covid-19”.
Conseguentemente, è stato reso immediatamente disponibile, il Modulo (vedi Allegato) pubblicato, a cura del Ministero dello Sviluppo Economico – MISE –  sul sito www.fondidigaranzia.it, per chiedere la garanzia sui finanziamenti di importo fino a 25.000 euro, come previsto dall’art. 13, comma1, lettera m), del Decreto n. 23/2020.
 
Mentre il Segretario Generale della Federazione Autonoma Banche Italiane -FABI- ha chiarito che entro venerdì 17 c.m. “arriveranno le indicazioni, anche dal Fondo Centrale di Garanzia, per i crediti alle –PMI- da 25.000 a 800.000 euro, che definirà tutte le procedure informatiche che saranno poi applicate alle banche”. E ha proseguito informando che da lunedì 20 “probabilmente sarà possibile chiedere i prestiti fino a 25.000 euro, a differenza di quelli di importo maggiore, per i quali saranno necessari una quindicina di giorni”.
Intanto si ricorda che il D.L. Liquidità ha previsto 200 miliardi di euro finalizzati a garantire liquidità alle Imprese, ai Professionisti ed alle Partite IVA, attraverso la Società per azioni del Centro Italiano Cassa Depositi e Prestiti, specializzata nel settore Assicurativo-Finanziario – SACE S.p.a.- SACE, che fino al 31 dicembre 2020, è autorizzata a concedere garanzie in favore di banche, Istituzioni nazionali ed internazionali abilitate all’esercizio del credito in Italia. Le garanzie previste copriranno fra il 70 ed il 100% del capitale erogato e dei relativi interessi e costi. In particolare, sono ammissibili alla garanzia del Fondo con copertura al 100%, i nuovi finanziamenti concessi in favore di piccole e medie imprese e di persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti e professioni, la cui attività sia stata danneggiata dall’emergenza Covid-19 di importo non superiore al 25% dell’ammontare dei ricavi del soggetto beneficiario e, comunque, non superiore a 25.000 euro.
Il MISE e Mediocredito Centrale, gestore del Fondo di Garanzia, insieme all’Associazione Bancaria Italiana, stanno lavorando per rendere attivi e disponibili, in tempi brevi, tutti i sistemi informatici e la modulistica necessaria alla richiesta di garanzia per i beneficiari delle misure e per accelerare le istruttorie bancarie, al fine di ridurre, a pochissimi giorni, il tempo di attesa intercorrente tre la richiesta di finanziamento e l’accredito delle somme sul proprio conto corrente.
 
Si precisa infine che, il Modulo, in allegato, per richiedere la garanzia dovrà essere compilato dal beneficiario e trasmesso alla banca o all’Ente finanziatore, anche mediante indirizzo di posta elettronica non certificata, accompagnato da copia di un documento di riconoscimento, in corso di validità, del sottoscrittore.

Eletto il nuovo Consiglio direttivo del Comitato di Quartiere di S. Maria delle Mole

Eletto il nuovo Consiglio direttivo del Comitato di Quartiere di S. Maria delle Mole Copertina    (commenti:5) (1.252-0-0)
Eleonora Persichetti

 
 
Si sono svolte sabato 19 settembre 2020 le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole. Le elezioni, inizialmente previste per sabato 14 marzo, furono rinviate a causa della pandemia.
Si è registrata una massiccia partecipazione da parte dei Cittadini che, con l’iscrizione al Comitato di Quartiere, hanno voluto dimostrare il loro impegno a favore della cittadina.
 
Le votazioni hanno perlopiù confermato la struttura organizzativa preesistente - in totale, i membri del Consiglio direttivo sono 18 - ma hanno anche portato all’inserimento di risorse fresche e motivate che lasciano ben sperare. Sono stati, infatti, confermati: Bisceglie Simona, Brancato Domenico, Calcagni Antonio,(il Presidente), Capaldi Carlo, Casale Nicola, Cerqua Antonio, Ferrante Silvio, Fonzo Giulio, Mele Maria Annunziata, Morelli Giovanni, Spaccatrosi Americo e Surace Maria.
Tra le new entries: Balsamo Barbara, Benvenuti Claudia, Genco Mario, Rotoloni Angela, Sinapi Massimo e Tamanti Maurizio.
 
 
 


XIX COMITATO DI QUARTIERE
“Santa Maria delle MOLE”
ELEZIONE DEL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO
19 settembre 2020
 
Successivamente all’elezione del 18 membri del consiglio direttivo da parte dei cittadini regolarmente iscritti al CdQ, si sono svolte le operazioni di voto per la nomina delle cariche nell’ambito del consiglio direttivo.
Alla votazione hanno preso parte i 18 (diciotto) candidati eletti che hanno espresso le seguenti preferenze:
 
 
Nr VOTI CANDIDATO CARICA PREFERENZE
RICEVUTE
1 27 Antonio CALCAGNI PRESIDENTE 18
2 26 Massimo SINAPI CONSIGLIERE 18
3 25 Angela ROTOLONI REVISORE DEI CONTI 18
4 20 Maurizio TAMANTI VICE PRESIDENTE 18
5 18 Giulio FONZO CONSIGLIERE 18
6 18 Maria Annunziata MELE CONSIGLIERE 18
7 16 Silvio FERRANTE CONSIGLIERE 18
8 15 Giovanni MORELLI TESORIERE 18
9 15 Carlo CAPALDI CONSIGLIERE 18
10 12 Claudia BENVENUTI SEGRETARIO 18
11 9 Barbara BALSAMO REVISORE DEI CONTI 18
12 9 Simona BISCEGLIE CONSIGLIERE 18
13 9 Maria SURACE CONSIGLIERE 18
14 8 Antonio CERQUA CONSIGLIERE 18
15 7 Domenico BRANCATO CONSIGLIERE 18
16 7 Mario GENCO CONSIGLIERE 18
17 5 Nicola CASALE CONSIGLIERE 18
18 5 Americo SPACCATROSI REVISORE DEI CONTI 18
 
 
 
La struttura del Comitato risulta così rafforzata ed ancor più determinata nel richiedere all’amministrazione comunale la soluzione dei problemi che da sempre attanagliano la nostra Cittadina.
 
Su alcune importanti opere sono stati ottenuti risultati importanti, quali: il trasferimento in via Morosini della Casa Comunale, l’apertura della procedura per far sì che via della Falcognana possa diventare una strada pubblica. Molto ancora c’è da fare, ad esempio: la realizzazione di uno scivolo che dal parcheggio di piazza A. Luciani porti direttamente alla stazione ferroviaria, che anch’essa necessita di una profonda ristrutturazione; un serio programma di parcheggi che decongestioni la nostra cittadina, ma anche un accurato progetto che sciolga il nodo ferroviario/stradale/archeologico composto da Viale della Repubblica, Linea Ferroviaria Roma Velletri, Appia Antica ed Appia Nuova. Questo per citare solo ed esclusivamente i grandi progetti.
 
Per il momento, auguriamo buon lavoro a tutti gli eletti, veterani e debuttanti.
 
Eleonora Persichetti

Via Mameli come la Salerno-Reggio Calabria?

Via Mameli come la Salerno-Reggio Calabria? Copertina    (commenti:5) (1.114-0-0)
Antonio Calcagni

 
14 mesi ed ancora non si vede la luce
 
 
Altri 2 mesi sono trascorsi da quando, il 17/03/2022, in occasione del compleanno dell’inizio lavori dell’opera in oggetto, scrivemmo un articolo che denunciava i ritardi nel suo completamento. Vedi il Link: smariamole.it/news.asp?p=513 
 
 
All’amministrazione comunale chiediamo ora:
 
a) Quanto tempo ancora i Cittadini devono aspettare per vedere conclusa l’opera?
b) C’è una responsabilità oggettiva di questi ritardi, e se si, sono previste misure sanzionatorie?
c) Quanti degli alberi messi a dimora, saranno ancora vivi e vegeti, quando verrà inaugurata la suddetta opera?
 
E poi una riflessione: che fine hanno fatto coloro che, già dall’estate scorsa, indignati delle lungaggini che già apparivano evidenti, e muniti di fotocamera, immortalavano quotidianamente, ogni singolo pezzo di asfalto fuori posto?
 
Ci piacerebbe sapere se anche loro, come tutti noi, sono ancora indignati per quanto sta succedendo oppure se la loro indignazione è a targhe alterne?
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FraWeb.it si è ormai consolidata nel settore informatico, grazie ad una lunga esperienza. Professionalità, qualità e convenienza sono gli elementi che ci identificano.

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