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Il Comitato di Quartiere incontra i Cittadini

Il Comitato di Quartiere incontra i Cittadini Copertina    (commenti:4) (1.344)
Antonio Calcagni

Venerdì 12 luglio alle ore 18,00 , presso il parco R. Lupini, il Comitato di Quartiere Santa Maria delle Mole incontra i Cittadini  e frequentatori del parco, grandi e piccoli, per discutere insieme sul servizio di raccolta “porta a porta” e sulle conseguenze devastanti che sta avendo  sulla vivibilità e  gestione del parco Lupini e più in generale su tutte  le  aree pubbliche della nostra Cittadina.

 

Se infatti  l’avvio del servizio di raccolta differenziata  “porta a porta” era  un  atto di civiltà dovuto sia nei confronti dei cittadini che dell’ambiente, e che comunque, nonostante le gravi lacune iniziali comincia a dare i suoi primi risultati positivi ,i cosiddetti effetti collaterali  stanno riducendo ad una discarica la nostra Cittadina.

 

Negli ultimi mesi si assiste infatti ad un  abbandono indiscriminato di rifiuti in ogni angolo della Città, vedi: via della Falcognana, Piazza Albino Luciani, via Capanne di Marino, via Mameli, via XXV Aprile  e non ultimo appunto il parco Lupini, dove i cestini, vengono presi d’assalto.

 

Una situazione aggravata dalla: quasi completa assenza di controlli, mancata realizzazione dell’isola ecologica in loco e da un’incerta caccia all’evasione TARI.

 

La reazione dei Cittadini con la C maiuscola  a questa situazione di abbandono non si è fatta attendere.

 

Ogni giorno infatti assistiamo a nuovi  gruppi spontanei che, mettendo a disposizione del bene comune il loro tempo,  ripuliscono questa o quell’area.

 

Un comportamento encomiabile che va sempre e comunque sostenuto, perché oltre a risolvere il singolo problema di pulizia, lancia una forte esortazione all’Amministrazione Comunale, ma invia anche uno straordinariamente messaggio positivo ai tanti che soffrono in silenzio questa situazione di degrado in cui siamo crollati.

 

Con questa parte di Cittadini  vogliamo confrontarci  nel dibattito che avvieremo venerdì prossimo e che potrebbe continuare anche nei prossimi venerdì.     

   

 

Antonio Calcagni, Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole

Una Palude chiamata Comune di Marino

Una Palude chiamata Comune di Marino Copertina    (commenti:4) (1.530)
Antonio Calcagni

 
Sono ormai trascorsi 3 anni e mezzo (per semplificare 42 mesi, questo per chi non fosse avvezzo al conteggio degli anni), dall’insediamento di questa amministrazione comunale e noi questa volta, proviamo a fare il punto della situazione sui problemi che attanagliano noi cittadini di Santa Maria delle Mole.
 
Lo facciamo a prescindere dal roboante programma con cui l’attuale amministrazione ha vinto le elezioni e di cui attendiamo fiduciosi la sua realizzazione.
 
La lista sarebbe lunga, ma ci limiteremo a trattare solo quelle problematiche che noi come Comitato di Quartiere abbiamo segnalato più volte all’attenzione di questa amministrazione, anche se è d’obbligo fare almeno un cenno sul disastro in cui versano, molte delle strade della nostra città.
 
Cancello tra il parcheggio di via Cervi e la scuola Verdi
 
Partiamo con la realizzazione dell’ormai diventato, tanto famoso quanto irraggiungibile, cancello tra il parcheggio di via Cervi e la scuola Verdi, un’opera dal costo di poche centinaia di euro che sarebbe particolarmente utile ed apprezzata al cittadini.
 
Per chi non fosse a conoscenza  la situazione è la seguente.
 
Gli attuali accessi alle scuole Verdi e Ciari avvengono dalla piazzetta attigua a Via Maroncelli, un’area particolarmente angusta, di fatto priva di parcheggi utilizzabili, e che durante i momenti topici diventa estremamente caotica e pericolosa con auto e pedoni accalcati.
 
Da li, percorrendo a piedi un vialetto di qualche centinaia di metri, si arriva alla scuola Verdi, percorso usato anche dalle auto di servizio alla scuola,con conseguenti rischi per i frequentatori della stessa, mentre per la Ciari il percorso è molto più breve.
 
La soluzione al problema è a portata di mano, infatti su via Cervi, la società che costrui il complesso edilizio denominato “ La Casa nel Parco” ha, a suo tempo realizzato, un parcheggio, quale “atto d’obbligo” nei confronti del Comune.
 
Basterebbe quindi aprire il famoso cancello che collegherebbe appunto un ampio parcheggio, con l’ingresso della scuola, e tutto si risolverebbe, evitando i continui rischi di incolumità dei frequentatori della suddetta scuola.
 
Per fare ciò, sarebbe necessario acquisire l’area a patrimonio pubblico, e procedete poi alla realizzare dell’opera, una procedura che sarebbe dovuta avvenire già da un po di anni ma che, evidentemente, un’amministrazione pubblica comunale poco attenta alle esigenze dei cittadini, non è in grado di realizzare.
 
Parco di via Don Ugo Bassi
 
Situazione simile vale anche per il parco di via Don Ugo Bassi, da non confondere con il parco, “M. Carrozza” egregiamente gestito da bibliopop.
 
Anche qui stesso copione, la società “Cristina”, nel lontano 2011 realizza come atto d’obbligo il suddetto parco, poi, alla smania da inaugurazione dall’allora sindaco Palozzi, che nel 2013 in pompa magna lo presenta alla cittadinanza come cosa fatta, non fa seguita alcenu acquisizione.
Risultato, nel novembre dello scorso anno un gruppo di abitanti di quel condominio, stanchi dell’incuria in cui versava il parco, hanno pensato bene di vietarne l’accesso alla cittadinanza.
 
Parco Falcone
 
Parco Falcone, altro parco altri guai, da quando l’Associazione Progetto Uomo Ambiente, dopo più di 30 anni di onorata gestione ha gettato la spugna, il suddetto parco è ormai in completa decadenza.
 
E non bastano certo i pannicelli caldi di un esiguo gruppo di “volenterosi dell’ultima ora” per risollevare le sue sorti.
 
Parco Lupini
 
Sempre rimanendo sull’argomento parchi, Il suindicato ha sicuramente vissuto tempi migliori, infatti ora non c’è più nessuno che lo cura ed è ormai in pieno abbandono.
 
Per sopperire a tutto ciò, l’amministrazione comunale aveva messo a bando la gestione.
 
Un bando a cui avevano aderito ben 2 associazioni molto attive sul territorio, ma inspiegabilmente all’ultimo momento è stato deciso di annullare la gara.
 
Consiglierei alle suddette associazioni di chiedere, a quel gruppo a cui lo scorso anno, in fretta e furia, è stato assegnato il parco Falcone, quali devono essere le caratteristiche che un’associazione deve rispettare per vedersi assegnato un parco, loro sicuramente sapranno meglio di ogni altro.
 
Parcheggio di Via Frassati
 
L’area di proprietà della società Selva S.r.l. è stata data in comodato d’uso a titolo gratuito, al Comune da ormai oltre un decennio.
 
A quest’ultimo spettava l’onere della custodia e della manutenzione cosa che ovviamente, salvo pochissime eccezioni, non è stata fatta, non a caso gli unici interventi di pulizia eseguiti in questi ultimi anni sono avvenuti grazie all’impegno, sia dai nostri Volontari Decoro Urbano che da altri volontari.
 
Per porre fine a tutto questo abbandono, abbiamo più volte suggerito all’amministrazione comunale, ma senza nessun risultato di:
  • Inserire la suddetta area nel computo di quelle che il Comune si fa carico di eseguire la regolare manutenzione;
  • Considerando poi che Il suddetto parcheggio, che ricordiamo ha una capienza di circa 70 posti auto, è strategico per la nostra Città, di trovare, in accordo con la proprietà, per un suo ampliamento, fino a raccordarlo con la traversa di via Silvio Pellico, lontana non più di 60 metri, dove ha sede l’Immobilservice, questo permetterebbe di decongestionare anche la suddetta strada,traversa compresa;
  • Una volta poi acquisito a bene pubblico, recintarlo,asfaltarlo, ed illuminarlo, così come deve essere un parcheggio che si possa definire tale.
 
Stazione Ferroviaria
 
Nel lontano novembre 2023, al programma televisivo in diretta “Buongiorno Regione”che si occupò del problema dei continui blocchi della linea ferroviaria Roma – Velletri, causati dall’automobilista di turno, che quotidianamente rimane bloccato nell’area dei binari, partecipò la Giunta comunale al completo.
 
La nostra richiesta di istituire, da parte della polizia locale, almeno nei momenti di traffico più intenso, un servizio di vigilanza, tra un “Si” ed un “Ni” del Sindaco, sembrava essere stata recepita, ma ci sbagliavamo, conseguenza di tutto ciò, quotidianamente continuiamo ad assistiamo al blocco della linea ferroviaria di Via della Repubblica, con conseguete blocco sia del traffico ferroviaria che stradale.
 
Argomento più complesso è  lo spostamento della Stazione ferroviaria di circa 200 metri verso Velletri, e conseguente collegamento della stessa, attraverso uno scivolo, al grande parcheggio di piazza Albino Luciani.
 
Ma in quel caso la suddetta Giunta presentò un progetto, realizzato delle RFI, che prevedeva appunto tutto ciò, e questo ci lasciò ben sperare.
 
Ora però a distanza di quasi un anno e mezzo, di questo spostamento non se ne parla più, e chissà se mai verrà realizzato, e se si, la domanda sorge spontanea, ma i moduli scolastici della Elsa Morante, installati nel frattempo nella suddetta piazza, oltre a costringere il trasferimento del mercato Rionale, potrebbero essere un impedimento alla sua realizzazione?
 
Comunque dando per buono che, questo progetto verrà realizzato, non sarà certo la panacea di tutto, in quanto il vero problema per la viabilità di quel tratto resta e resterà il passaggio a livello.
Un’opera quest’ultima estremamente complessa con numerosi Enti coinvolti, vedi, l’ANAS, Ferrovie dello Stato, Parco Regionale, e arco Nazionale dell’Appia Antica, ma che,  un’Amministrazione consapevole dei disagi che quotidianamente arreca alla cittadinanza, dovrebbe avere la lungimiranza di proporre e sponsorizzare nelle sedi appropriate.
 
Isola Ecologica
 
La realizzazione della ormai mitica isola ecologica a servizio della II^ e III^ Circoscrizione ovvero del territorio ex Comune di Boville, ha radici antiche ed è molto simili a quella della realizzazione del nuovo cimitero.
 
Ma mentre quest’ultima, è stata definitivamente cancellata, quella dell’isola ecologica doveva essere una priorità di quest’amministrazione, almeno così citava il loro programma elettorale, peccato però che la locazione scelta, Area Tudini si trova in pieno area protetta.
 
Per questo si è sussurrato a lungo di una possibile deroga da parte del Ministero della Cultura, ma al momento tutto tace.
 
Via Curiel e annesso fosso delle Scopette
 
Chiamare strada la suddetta ci sembra un eufemismo, sarebbe più consono definirla budello infernale, il tutto aggravato dall’ormai famoso fosso delle Scopette che, dopo ogni pioggia, presenta il conto ai residenti.
 
Attivazione dei lampioni posti tra via Prati, via XXV Aprile e parcheggio Eurospin
 
Circa tre anni, sull’area in oggetto, l’amministrazione comunale ha installato nr. 5 lampioni per l’illuminazione stradale, finalmente quindi una buona notizia vero? Peccato però che non siano mai stati attivati, e a nulla sono servite le nostre segnalazioni.
 
Area Sgambamento cani di via Morosini
 
E visto che siamo passati alle buone notizie, una buona ci sarebbe veramente, il 25 Gennaio sono partiti i lavori per la realizzazione, presso la Casa dei Servizi, di via Morosini, di un’area di sgambamento cani.
 
Ma forse partiti è una parola grossa, comunque il cartello di inizio lavori da più di 2 mesi è messo li in bella mostra e prima o poi vedrete partiranno anche i lavori.
 
 
Di fronte a tutto questo immobilismo fa quasi invidia l’attivismo del Comune di Ciampino dove è tutto un cantiere con marciapiedi, strade, rotatorie, parcheggi, mentre dovrebbe essere in arrivo i lavori per l’eliminazione del passaggio a livello di Casa Bianca.
 
A ben vedere anche nella nostra Città di Santa Maria è tutto un cantiere, con la differenza che qui parliamo solo di edilizie privata.
 
Questo impietoso confronto ci fa fantasticare su come sarebbe potuta cambiare la storia se, nel lontano 1974, l’allora costituendo Comune di Ciampino, avesse incluso in quel progetto anche la nostra Città.
 
Questo senza ovviamente scomodare l’amara storia della cancellazione del nostro Comune di Boville.

Novità nella faccenda Italgas a Frattocchie

Novità nella faccenda Italgas a Frattocchie Copertina    (commenti:4) (2.135)
Francesco Peltrone

Cari Cittadini,

 

grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale e a quello del Comitato di Quartiere “Gente di Via Aldo Moro e dintorni…” oggi possiamo parlare, nel presente articolo, di un passo in avanti verso la “normalizzazione” di una zona  del nostro Comune, denominata PALAVERTA.

 

Nell’area compresa tra Via Palaverta, Via Aldo Moro, via Kennedy, Via Einaudi, Via della Libertà e traverse varie, finalmente, sarà possibile la distribuzione del gas metano (uno dei servizi essenziali in un mondo normale) per tutti coloro che attualmente non ne dispongono.

 

Come noto e come già detto nel precedente articolo, nell’ultimo decennio i numerosi angoli di verde di questa zona sono stati riempiti di cemento con innumerevoli abitazioni e nuovi nuclei familiari sono venuti ad insediarsi.

 

A partire dall’anno 2016 e già dalla metà del 2015, le nuove utenze non hanno potuto allacciarsi alla rete di distribuzione del gas metano a causa dell’incapacità della rete di distribuzione esistente di poterle soddisfare.

 

La rete, datata e posata quando nell’area erano presenti meno della metà delle attuali abitazioni, non è stata adeguatamente sviluppata per soddisfare le richieste dei nuovi utenti che si sono insediati sul territorio.

 

Il nostro CdQ, nel prendere atto della problematica, ha intrapreso un’iniziativa nei confronti della società ITALGAS al fine di comprendere le problematiche esistenti e le prospettive future. Dopo l’iniziale indifferenza della società ed anche grazie all’intervento del garante dell’energia, al quale ci siamo rivolti, abbiamo avuto l’opportunità di effettuare una conciliazione telefonica con la società (rappresentata da un alto dirigente) che ci ha consentito di spiegare dettagliatamente  la delicata situazione della zona.

 

Da tale evento si è aperto un canale di comunicazione con la società che ci ha consentito, dapprima di organizzare un tavolo tecnico con la partecipazione dell’Amministrazione Comunale e successivamente di poter sollecitare la società cosa che ha fatto anche l’Amministrazione. Il risultato di tali pressioni, oltre alla consapevolezza dell’estremo pericolo evidenziato e presente nella zona in questione, ha indotto la società a potenziare la rete di distribuzione eseguendo i lavori che sono stati effettuati nelle scorse settimane pur in assenza di uno specifico contratto con il Comune.

 

Ad oggi, coloro che non hanno l’allaccio alla rete di distribuzione del gas metano, possono inoltrare la richiesta di preventivo ad ITALGAS (basta andare sul sito dove troverete anche il modulo previsto) che fisserà un appuntamento per un sopralluogo tecnico. Dopo tale sopralluogo sarà inviato, al richiedente, il preventivo che dovrà essere accettato (l’allaccio dello stabile/villetta sarà a costo zero così perlomeno hanno detto), dopodiché ITALGAS procederà all’allaccio dell’infrastruttura alla rete di distribuzione.

 

Successivamente, ogni singola famiglia/individuo per avere la fornitura del gas metano dovrà stipulare singolarmente un contratto con una delle società di distribuzione del gas metano.

 

Naturalmente dei costi da sostenere ci saranno e sono quelli dovuti all’eventuale collaudo/adeguamento dell’impianto esistente in ogni singola unità abitativa, nonché quelli da pagare alla società che assicurerà la distribuzione per la fornitura del nuovo contatore.

 

Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato: in primis l’Amministrazione locale nella persona dell’Assessore Adolfo TAMMARO, e  tutti coloro che si  sono adoperati per l’esigenza.

 

 

Articolo di Francesco Peltrone

Con quali principi il comune di Marino si occupa della sicurezza stradale per i pedoni?

Con quali principi il comune di Marino si occupa della sicurezza stradale per i pedoni? Copertina    (commenti:4) (456)
Eleonora Persichetti

 
A cura di Angelo Francescato
 
 
Recentemente il Comune di Marino ha fatto costruire un attraversamento in sicurezza per andare da via Martiri di Belfiore a via XXV Aprile, dove temporaneamente è stata spostata la scuola Elsa Morante, tuttavia facciamo notare che via Martiri di Belfiore (strada a senso unico) ha un marciapiede monolaterale solo nel tratto da via della Repubblica fino a tale intersezione, mentre è assente nel successivo segmento della stessa fino alla intersezione con via Nicolò Tommaseo, benchè a tale livello ci sia un parco pubblico e la sede originaria della Scuola Elsa Morante, che comunque lì dovrà tornare una volta completati i lavori di rifacimento programmati.
 
Sarebbe ragionevole che in tale secondo tratto di via Martiri di Belfiore sia data continuità in sicurezza al transito pedonale, costretto invece a muoversi in mezzo alla corsia a senso unico adibita al movimento veicolare, sacrificando uno dei due parcheggi in linea presenti da ambo i lati. È innegabile, infatti, che il traffico in tale tratto di strada è divenuto molto sostenuto negli ultimi anni, soprattutto negli orari di punta per la confluenza di auto che dalle vie Appia e Ardeatina “tagliano” dentro S. Maria delle Mole.
 
Sappiamo che la pericolosità oggettiva di tale situazione è stata da tempo segnalata da alcuni cittadini, ma glissata dall’Amministrazione Comunale senza fornire neppure un doveroso riscontro in merito alla programmazione di un intervento risolutore, che nel breve periodo potrebbe consistere nella disposizione di un divieto di sosta da un lato, apponendovi anche dei paletti parapedonali, rinviando ad altro momento interventi più onerosi, come per l’appunto la costruzione di un marciapiede.
 
In ogni caso, poiché la realizzazione della rete di connessione della mobilità pedonale negli spazi urbani è condizione imprescindibile per dare ai cittadini la possibilità di muoversi a piedi agevolmente nel circuito urbano, tenendo in debita considerazione il transito veicolare, non è rinviabile un intervento concreto e tempestivo di mitigazione del rischio di investimento dei pedoni, da cui discendono precise responsabilità civili e penali dell’Amministrazione tutta. Per tali motivi riteniamo altresì che in altre strade del paese si debba con urgenza, serietà e ragionevolezza rivedere la viabilità veicolare e la sicurezza pedonale, aspettandoci anche eventualmente la realizzazione di un tavolo di confronto con cittadini consapevoli che nelle scelte programmatiche gli interessi generali vengono prima di quelli personali.
 
 

Appia Antica, qualcosa, forse, si muove.

Appia Antica, qualcosa, forse, si muove. Copertina    (commenti:3) (2.376)
Antonio Calcagni

 
Il nostro Comitato di Quartiere, stanco di vedere il nostro tratto dell’Appia Antica, ma anche quello di competenza del Comune di Ciampino ridotti in pessime condizioni, in data 15-02-21 ha inviato una lettera di esortazione ad intervenire, al parco Archeologico dell’Appia Antica, al Parco Regionale dell’Appia Antica, ed ai sindaci di Ciampino e Marino. Vedi Link
 
La risposta non si è fatta attendere, ed è stata la dottoressa Alma Rossi, Direttore del parco Regionale a prendere l’iniziativa, invitandoci ad un incontro, per fare il punto della situazione, aperto anche ai: rappresentanti dei suddetti Comuni,  ed ai responsabili di Legambiente, sezione Appia Sud “ Il Riccio”, gestori dell’area.
 
Lunedì scorso, quindi, dopo una falsa partenza, presso il costruendo punto informazioni turistiche di Via della Repubblica, si è svolto l'incontro, che ha visto la presenza della Dottoressa Alma Rossi e del dirigente Andrea Buzi, rispettivamente: direttore e dirigente del parco Regionale dell’Appia Antica, dell’Assessore Tammaro per il Comune di Marino, dell’Archeologo Marco Cavacchioli in rappresentanza della sezione Legambiente, e di Claudia Benvenuti, Gianni Morelli e Antonio Calcagni, in rappresentanza del nostro Comitato di Quartiere.
 
Assenti: l’Assessore Roberto D’Ottavio del Comune di Ciampino, con cui comunque avevamo avuto un precedente incontro e l’Architetto, Simone Quilici, Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica , che è stato messo al corrente di tutto.
 
La nostra linea, sostenuta dal rappresentante di Legambiente, è stata quella di ribadire con forza la necessità che, anche il nostro tratto di strada riceva le necessarie attenzioni, così come succede già per quello che ricade nel territorio della Capitale.
 
La dottoressa Alma Rossi, ha condiviso con noi le attuali problematiche ed insieme all'assessore Tammaro hanno preso l’impegno ad adoperarsi affinché si arrivi nel più breve tempo possibile, alla firma, del protocollo d’intesa da parte del parco Archeologico, già a suo tempo stilato e firmato dal parco Regionale.
 
Strumento indispensabile al fine di agganciare anche il nostro tratto di Appia Antica al programma di manutenzione.
 
Fiduciosi che qualcosa di positivo possa venir fuori,da questo incontro, e ribadendo la nostra vicinanza agli amici di Legambiente, vi lascio all’appello di Claudia Benvenuti, sull’argomento.
 
Appia Antica: fortuna e privilegio di vivere in quest’area
 
Riuscire a comprendere la grandezza culturale di quello che il nostro territorio spontaneamente ci consegna è un dovere civico ed è giusto valorizzarlo per goderne della bellezza.
 
Abbiamo la fortuna di avere L’Associazioni Legambiente con la sua sezione locale Appia Sud “Il Riccio” magistralmente guidata da figure che si adoperano per la promozione del sito a titolo completamente gratuito, non solo con il supporto prezioso dei volontari ma con quello tecnico specializzato altamente preparato della figura del Dott. Cavacchioli.
 
Non è ammissibile perdere un’occasione così importante per i cittadini di godere di uno spazio verde e allo stesso tempo avere la possibilità di conoscere con esattezza ciò che accadeva nel passato sulla stessa terra che ora occupiamo, spesso in malo modo.
 
Il nostro Comune, che in molte occasioni si è dimostrato sensibile e promotore della cultura di alto livello è chiamato ancora una volta a porre lo sguardo su questo percorso materiale e temporale che fa parte del territorio sotto la cura dell’Amministrazione.
 
Aprire il più velocemente possibile il punto informativo permetterebbe di attivare molteplici iniziative turistiche, con una risonanza non sottovalutabile per l’economia locale; dare la possibilità agli studenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di visitare il sito in un area sicura e disciplinata costantemente, accogliere anche il turismo scolastico fuori Comune, per gli studenti del vicino Liceo Artistico di Ciampino toccare con mano e sentirsi appartenere ad un territorio storico così importante per loro oggetto di studio.
 
Ciò che non bisogna trascurare è che la cittadinanza, tutta, percepisca la fortuna e il privilegio di vivere in questa zona, diffondere la conoscenza dei luoghi e dei fatti che hanno segnato il percorso evolutivo della nostra civiltà è un impegno che ognuno di noi cittadini deve assumersi secondo le proprie capacità e disponibilità.
 
 
 
Claudia Benvenuti, Segretaria del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole
 
 
Antonio Calcagni, Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole

Appia Antica, un glorioso passato ma un incerto futuro

Appia Antica, un glorioso passato ma un incerto futuro Copertina    (commenti:3) (1.192)
Eleonora Persichetti

 
Intervista all’archeologo Marco Cavacchioli, Segretario del Circolo Legambiente “Appia Sud Il Riccio” e responsabile nel Circolo per le attività e i rapporti con gli enti istituzionali per l’area di Appia Antica nei Comuni di Ciampino e Marino.
 
1. Per il tratto di Appia Antica nel nostro territorio, si sente spesso parlare di una serie di Enti quali: Parco Regionale; Parco Archeologico; Sovrintendenza. Ci può spiegare meglio qual è la reale situazione e le varie competenze? A chi compete cosa?
Si tratta di una situazione complessa, che diventa spesso di difficile comprensione per i cittadini. Prendiamo la parte extra urbana del Parco Appia Antica, quella che ricade nei Comuni di Ciampino e Marino, circa 2650 mt. di fascia demaniale, sottoposta all’amministrazione e controllo del Comune di Ciampino, Comune di Marino, Parco Regionale Appia Antica e il Parco Archeologico Appia Antica (istituito nel 2016 che ha raccolto nel nostro territorio le competenza della vecchia Soprintendenza Archeologica del Lazio, poi dell’area metropolitana). Scendendo nel dettaglio, la fascia di Appia Antica ricadente nei Comuni di Ciampino e Marino è tutta area demaniale, conseguentemente le competenze sono quasi tutte dell’ente ministeriale, il Parco Archeologico Appia Antica, tranne la sicurezza che compete alle forze della polizia Locale, ma anche tutte le forze dell’ordine in generale. Quindi, quando vediamo una vegetazione infestante che impedisce il cammino o monumenti e area archeologiche precarie, chi deve intervenire è il Parco Archeologico Appia Antica.
 
2. Qual è invece il ruolo della vostra sezione “Il Riccio di Legambiente”?
Il Circolo “Legambiente Appia Sud il Riccio”, in base alla convenzioni stipulate con il Parco Regionale Appia Antica ormai da più di 20 anni, effettua visite guidate relative al programma di Primavera e Autunno denominato “Segui la Volpe”, portando a conoscenza dei visitatori la fascia di Appia Antica dal IX all’XI miglio (Ciampino e Marino), è responsabile dell’apertura domenicale in Primavera e Autunno dei punti informativi del Parco Appia Antica situati a Frattocchie e S.Maria delle Mole e relativamente alla presenza più o meno saltuaria di bandi o fondi ha collaborato e collaborerà ancora in parte quest’anno con il Parco Regionale Appia Antica per opere di bonifica della vegetazione.
 
3. Durante tutti questi anni, qual è stato il ruolo del Comune di Marino? Ritenete che in tutti questi anni vi abbia sufficientemente supportato?
Premetto che la nostra attenzione per l’Appia Antica in collaborazione con il Parco Regionale Appia Antica parte dagli anni in cui al Comune c’era la Sindaca Rosa Perrone (fine anni ‘90). Da quel momento ad oggi, il Comune ci ha supportato in attività collaterali, come ad esempio nei giorni in cui si effettuavano pulizie straordinarie, nella raccolta dei rifiuti, oppure con patrocini su eventi. Chiaramente va detto che il Comune avrebbe a disposizione diverse modalità per contribuire alla manutenzione del tratto di Appia Antica ricadente nel suo territorio, ma da Rosa Perrone ad oggi, sul più importante asse viario del mondo antico e oggi meta di passaggio di migliaia di pellegrini, camminatori, ciclisti all’anno, nonché spazio vitale per i cittadini delle più grandi frazioni di Marino, non è stato investito neanche un euro. Tutti i soldi spesi negli ultimi 20 anni per la manutenzione, sono provenuti dal Parco Regionale Appia Antica in massima parte e in piccolissima percentuale dal nostro Circolo e ultimamente dalle donazioni di alcuni cittadini che hanno a cuore questo bene inestimabile. Basti pensare, a questo proposito, che esiste un protocollo d’intesa datato 16.01.2017, completamente disatteso, che raggruppa tutti gli enti di gestione e amministrativi per il tratto di Appia Antica tra Ciampino e Marino (vedi allegato) - il Comune di Marino, il Comune di Ciampino, Il Parco Reg. Appia Antica, la Soprintendenza Archeologica per l’area metropolitana di Roma (competenze passate al Parco Archeologico Appia Antica dal 2016) - il cui obiettivo è “l’attuazione del programma di tutela, valorizzazione e manutenzione …. tratto ricadente nel territorio dei comuni di Ciampino e Marino”. Alcuni articoli sono molto interessanti e significativi su cosa si poteva e si può ancora fare:
Art. 1 - …. La collaborazione, in particolare, avrà ad oggetto la manutenzione ordinaria e straordinaria del verde e annessi, delle strutture e attrezzature presenti sul territorio in esame.
Art. 7 – Il Comune di Marino, Il Comune di Ciampino, L’ente Parco Regionale dell’Appia Antica assumeranno, ciascuno secondo le proprie possibilità e le proprie risorse disponibili per l’attuazione e per la realizzazione degli interventi programmatici stabiliti dal presente Protocollo. Potranno altresì essere reperite ed attivate fonti di finanziamento straordinarie, da parte dei singoli firmatari del presente Protocollo, sia in forma singola che associata che congiunta.
 
4. Nel 2019 sono partiti i lavori di recupero, dell’intero tratto dell’Appia Antica sia nel Comune di Ciampino sia in quello di Marino, che però ben presto si sono fermati. Chi li ha finanziati? E come mai si sono poi fermati?
Perché erano progetti che si basavano su fondi “una tantum” relativi ad un bando regionale del 2017 che aveva come obiettivo la valorizzazione della Via Appia Antica da un punto di vista del miglioramento degli standard di fruizione. Quindi, non un programma di manutenzione o di interventi ripetuto. Il Comune di Ciampino ha posto come obiettivi la bonifica della vegetazione nel tratto di Appia Antica ricadente nel suo territorio, un riassetto degli accessi e l’allestimento di una vasta area di accoglienza su una proprietà del Comune accessibile direttamente dalla Via Appia Antica, il progetto è stato presentato nel 2017, i lavori sono iniziati in Primavera 2020 e terminati in Autunno dello stesso anno. Il Comune di Marino ha posto come obiettivi la bonifica della vegetazione, il riassetto delle entrate e la costruzione di un nuovo e più adeguato punto informativo turistico in sostituzione del vecchio. Il progetto è stato presentato nel 2017, i lavori sono iniziati nel 2018 e terminati del 2020. Ma chiaramente tranne i lavori strutturali che sono definitivi, il taglio della vegetazione ha prodotto un’accessibilità momentanea, la vegetazione ricresce e nel breve temine ritornerà come prima.
 
5. Ultimamente vicino al vecchio punto informazione turistica è stato realizzato un manufatto in legno, si tratta del nuovo punto d’informazione? Perché non viene ancora utilizzato?
La realizzazione di quel manufatto è uno degli obiettivi del progetto con fondi regionali che indicavo nella risposta precedente. La struttura consiste in un punto informativo dotato di sala accoglienza, un bagno e un piccolo magazzino, il tutto destinato all’accoglienza per turisti, camminatori, pellegrini, ciclisti che percorrono la Via Appia Antica, ma anche per i cittadini che vorranno godere di un punto all’aria aperta a pochi metri dalla Antica via. Sia la struttura che l’area verde di pertinenza sarà gestita da nostro Circolo, attraverso un patto di collaborazione con Il Comune di Marino stipulato a fine 2019. L’area sarà destinata ai fruitori della Via Appia Antica, siano essi turisti o cittadini, nella quale potranno rilassarsi, ricevere informazioni e materiali sul Parco Appia Antica ma anche sulla città di Marino, acquistare libri sui beni storici e archeologici del Comune di Marino e sugli itinerari che lo attraversano, mappe, e gadget. Potranno prenotare visite guidate e ricevere informazioni sulle attività produttive locali, hotel, b&b, ristoranti, trattorie, prodotti enogastronomici locali, ecc., potranno ricevere informazioni e orari sui mezzi di trasporto, compresi quelli locali. Ma sarà anche luogo di svariate attività didattiche per le scuole e di eventi culturali, il tutto in regime di autosostentamento: il circolo curerà il bene e l’area verde senza alcun euro da parte del Comune. Ma veniamo ai tempi di apertura. I lavori sono terminati nell’estate del 2020, il nostro circolo ha firmato il Patto di Collaborazione con il Comune a novembre 2020, ma appena entrati nella struttura abbiamo riscontrato evidenti problemi tecnici dovuti a errori nella progettazione tecnica o nella realizzazione della struttura o in entrambi i casi che hanno purtroppo allungato i tempi per una possibile apertura. Già dallo scorso dicembre, con l’area LL.PP. del Comune di Marino, è stata stabilita una strategia rivolta al recupero di alcuni difetti tecnici che dovrebbe portare alla conclusione in questi mesi e alla possibile riapertura a maggio 2021.
 
6. Il tratto di Appia Antica che ricade nel territorio della Capitale è ben curato e pertanto anche molto fruibile, stessa cosa non può certo dirsi per quello di competenza dei Comuni di Ciampino e Marino che, in alcuni punti, risulta in completo abbandono. Come mai?
L’area in questione è demaniale, quindi proprietà dello Stato. Paghiamo lo scotto della diversità di enti di gestione nel corso degli ultimi decenni. Mentre nell’area di Appia Antica nel tratto del Comune di Roma (il cui confine con Ciampino è poco prima di Via Capanne di Marino) soprintendeva la più che vitale Soprintendenza Archeologica di Roma, invece nell’area di Ciampino e Marino aveva competenza la Soprintendenza Archeologica del Lazio che su questo tratto, è stata in sostanza un fantasma. E mentre nell’area romana, la Soprintendenza Archeologica di Roma sistemava l’antica strada, restaurava i monumenti e apriva aree archeologiche, nell’area extra urbana la “non presenza” della Soprintendenza Archeologica del Lazio creava sempre di più uno stacco netto tra la pulizia e il degrado, tra il decoro e le discariche, tra i monumenti restaurati e i monumenti crollati o disgregati. Chi, nel corso degli anni,è intervenuto in modo fattivo – quindi mettendo soldi - su quest’area è stato unicamente il Parco Regionale Appia Antica riportando in luce la carreggiata antica e effettuando operazioni di bonifica. Nel 2016 i Ministro Franceschini istituisce il nuovo “Parco Archeologico Appia Antica” nell'ambito della riorganizzazione del MIBACT (DM 44/2016, DM 198/2016 e DPCM 169/2019) che presenta gli stessi confini del Parco Regionale Appia Antica. Dal momento dell’istituzione ad oggi una nota positiva e una negativa, la prima, positiva, che si riunifica sotto uno stesso ente di tutela archeologica l’area urbana e extraurbana della Via Appia Antica (Roma, Ciampino, Marino) quindi la parte migliore e quella più degradata, la seconda, negativa, che l’area di Appia Antica è demaniale quindi sotto tutela e competenza del nuovo Parco Archeologico compresa la manutenzione del verde che non ha mai effettuato fino ad oggi. Dal Parco Archeologico ci hanno più volte assicurato riguardo la presenza di un piano e una programmazione della manutenzione della vegetazione anche nei territori di Ciampino e Marino, ma sul quando questo piano prenda corpo non esiste ancora un dato preciso. Conosciamo bene la situazione di un ente ministeriale come il Parco Archeologico Appia Antica che gestisce aree archeologiche smisurate, musei e tutto il tratto stradale dell’Appia Antica, quindi è chiaro che non può stare in piedi, ed eseguire quanto di sua competenza con il budget a disposizione (Rita Paris, primo direttore del Parco lamentava già nel 2017 la scarsità di mezzi, di personale ed economica in diverse interviste). Ma il problema di bilancio, e di quanto si possa spostare o metter sul piatto della bilancia per risolvere i problemi atavici dell’area extraurbana, non può e non deve essere un problema che leva il sonno ai cittadini di questo territorio, ma deve essere un problema delle persone e enti deputati ad tutelare e conservare questo bene. In nostro obiettivo come cittadini è solo quello di poter camminare e godere in tranquillità e sicurezza la via Appia Antica nel nostro territorio. Come Circolo che ha dedicato gli ultimi 30 anni rendere, anche se fosse un solo metro, più accessibile l’Appia Antica nel nostro territorio, finché avremo fondi a disposizione, che vengano da bandi, dalla collaborazione con il Parco Regionale, o dalle donazioni dei cittadini noi continueremo a effettuare bonifiche del verde anche se fossero solo 10 metri oppure 1 km.
 
7. Cosa possono fare di concreto i nostri Concittadini, singolarmente o attraverso i Comitati / Associazioni locali, per invertire questo andazzo?
Intanto si può richiedere all’ente di riferimento quali siano i programmi futuri di un’attività di manutenzione per la quale è l’unico preposto e competente, in quanto cittadini aventi diritto di avere risposte chiare da un ente pubblico. Direi anche di non stare a lamentarsi addosso a casaccio solo sui social che non serve a nulla e lascia il tempo che trova, usare più umiltà culturale e soprattutto più richieste mirate alla pubblica amministrazione e più Pec (“scripta manent”). Poi ormai la legislazione e i regolamenti sulla cittadinanza attiva e le possibilità degli Enti del Terzo Settore danno ampie possibilità di manovra, nulla vieta di costituire un comitato di cittadini e associazioni, che fattivamente e non a chiacchere, si ponga l’obiettivo di risollevare un tratto prezioso storico-naturalistico dall’incuria e dal degrado. Intanto partirei dai gesti più semplici e immediati per noi cittadini del territorio, non buttare l’immondizia sull’Appia Antica e raccogliere la cacca di nostri cani.
 
8. Quale sono le iniziative che come Legambiente avete in cantiere?
Il 28 Febbraio effettueremo una pulizia dai rifiuti nel primo tratto della Via Appia Antica da Frattocchie in direzione Roma, oltre ai soci del Circolo è invitata la cittadinanza a partecipare. Questo lavoro di pulizia sarà propedeutico allo sfalcio della vegetazione che partirà il giorno dopo nel tratto di Appia Antica tra S.Maria delle Mole e Frattocchie, utilizzeremo i fondi residui del Parco Regionale Appia Antica. Contemporaneamente a queste operazioni rilanceremo la campagna donazioni e banca del tempo dal titolo #weloveappiantica aperte a ogni cittadino che abbia a cuore la sorte del tratto di Appia Antica nel nostro territorio e un questionario on line dedicato alle problematiche della via Appia Antica nel quale i cittadini potranno esprimere la loro personale opinione sullo stato attuale di questo bene, una volta chiuso il questionario i risultati verranno inviati agli enti competenti. Per quanto riguarda la parte culturale per questa Primavera Estate abbiamo pensato ad un programma speciale legato all’Appia Antica e all’inaugurazione nel nuovo Punto Informativo a S.Maria delle Mole con una serie nutrita di attività che sveleremo quanto prima.

Pensieri di uno qualunque

Pensieri di uno qualunque Copertina    (commenti:3) (721)
Gianni Morelli

… Spaesato e perplesso

 

Ormai da molto tempo mi sento come in mezzo ad un grande fiume, trascinato da un’impetuosa corrente costituita da infinite informazioni, provenienti da direzioni diverse, tra le quali mi è molto difficile distinguere il vero dal falso.

Non riesco più a trovare un filo conduttore di un’idea, di un credo, di un ideale, in nessuna delle notizie o comunicazioni che mi raggiungono …. pur se assordanti e clamorose.

Forse, come credo succeda a molti altri, sono soltanto alla ricerca di un qualcosa o di un qualcuno che rappresenti e confermi le mie idee di civiltà, di ordine, di sicurezza e di fiducia nel futuro e che non vedo in quello che osservo intorno a me.

Ma, pur cercando di superare le limitazioni derivanti dal mio modo di pensare, non credo di poter condividere le idee di chi vuole operare separazioni traumatiche tra razze, tra religioni, tra attitudini sessuali, tra Nord e Sud, ecc.

In questo senso vorrei evidenziare alcune mie impressioni su fatti per me difficilmente comprensibili che sono avvenuti recentemente.

 

 

Regionali in Basilicata

 

Leggo, su ‘Regioni- Italiane.net - La tua Guida Italiana’ che:

nel 1952 ben 20.000 persone sono state rimosse dai Sassi e rialloggiate altrove.

e che:

fino a poco tempo fa, le grotte erano una vergona, da coprire e nascondere.

e che:

oggi la Basilicata sta emergendo dalle ombre, i suoi tesori stanno riscattando questa regione. La Basilicata ha meravigliose rovine greche e romane, belle spiagge, nuovi alberghi; alimenti che non si trovano in nessun altro luogo in Italia, ottimi vini, paesaggi sublimi, tra cui Monte Pollino, il più grande parco nazionale d’Italia e, poi Matera e le sue grotte, un luogo che sta vivendo una rinascita abbagliante,

 

E quello che leggo mi rende difficile comprendere come una regione come la Basilicata, Regione che, dopo una quasi totale assenza dallo scenario politico/economico nazionale, terra di partenza di migliaia e migliaia di migranti, che ha ritrovato vita dopo l’interessamento dell’UNESCO ai suoi ‘sassi’ e vede assurgere Matera a ‘Città della cultura’ con grandi aperture verso una nuova importanza economica, improvvisamente voti compatta una linea politica che ha sempre dichiarato disprezzo per il Sud Italia e che oggi fa del muro verso i migranti il suo più importante argomento di propaganda.

E questo dopo aver dato credito in occasione delle ‘Elezioni Politiche’ ad una propaganda basata essenzialmente su promesse il cui mantenimento forzoso sta causando gravi danni all’economia nazionale e deve ricorrere addirittura a prelievi sulle pensioni per finanziarle.

E mi chiedo quali appetiti questo enorme sviluppo abbia alimentato e quali ‘forze’ si siano messe in moto per provocare questa svolta.

 

Accordo con la Cina

 

Leggo su vari giornali ed ascolto su molti TG che da città cinesi dal nome sconosciuto ma che contano 40 milioni di abitanti ciascuna partono giornalmente migliaia di treni e di navi stracolmi di merci dirette verso l’Occidente. E che tali treni e navi sono vuoti o quasi, nel viaggio di ritorno. Mi riesce quindi difficile concepire di condividere la fiducia del nostro Governo sulla possibilità che l’Italia, da sola, possa essere in grado di frenare l’espansionismo economico della Cina definendo accordi separati, in contrasto con le più forti Nazioni Europee e con gli stessi Stati Uniti.

E mi sento fortemente umiliato quando, a differenza di quanto avveniva in precedenza, Francia e Germania non ci invitino a partecipare ad incontri in cui si definiscono regole sulle quali si baseranno i rapporti tra le Nazioni Europee. Mi chiedo inoltre se, in queste condizioni di freddo distacco, siamo dentro o fuori dall’EU.

Stiamo assistendo a scenari paradossali in cui la persona politica italiana più apprezzata in Europa e nel mondo è quella che abbiamo bruciato politicamente e costretto alle dimissioni da due cariche estremamente prestigiose. 

 

Elezioni del Segretario PD

 

Né riesco a concepire come all’interno di un Partito si possa eleggere come Segretario, con così larga maggioranza un candidato che ha basato tutta la sua campagna sulla distruzione di un ex Segretario, a sua volta eletto poco tempo fa con lo stesso 70% dei votanti.

L’idea che mi fa pensare che tutto fosse in qualche modo condizionato è originata dal fatto che al Congresso in cui avremmo dovuto discutere delle relazioni dei candidati alla Segreteria, sono state distribuite solo le relazioni di Martina e Zingaretti. Mancava qualunque riferimento alla relazione di Giachetti.

E sono molto sconcertato per il fatto che, dopo aver osteggiato Renzi con tutti i mezzi, leciti e non, durante l’esercizio della sua carica fino alle sue dimissioni, e dopo aver brindato pubblicamente ai suoi insuccessi, il nuovo Segretario continui a predicare contro Renzi al grido di ‘rinnovamento totale’. Rinnovamento di cosa?

Ammirevole, peraltro, la sfacciataggine di qualcuno che, nonostante il perdurare di questo atteggiamento provocatorio, oggi richiede ‘unità’ da parte di tutti gli iscritti e simpatizzanti a supporto del nuovo Segretario.

Ma quello che mi preoccupa di più è la convinzione che chi finora ha fatto il bello ed il cattivo tempo all’interno del Partito, deciderà un giorno che anche questo Segretario ha fatto il suo tempo come è successo per tutti, …. da Ochetto in poi.

Questa situazione eternamente conflittuale e di difficile soluzione, mi porta a pensare che la distruzione dei Partiti e della Politica stessa tragga origine dall’esistenza di ‘correnti’ interne ai vari Partiti e Movimenti che, invece di cercare un dialogo costruttivo nell’interesse della Nazione e dei Cittadini, perseguono l’interesse di capi-bastone incollati alle loro poltrone ed al potere che ne deriva.

 

I Romani

 

A Roma, ormai, non esiste più niente di ‘gestito’. E’ ormai evidente il fallimento di ogni velleitario progetto di ‘cambiamento’ da parte dell’Amministrazione Capitolina che affonda sempre più profondamente nel fango delle buche di ogni tipo.

Recentemente, a commento dell’incendio che ha reso inagibile una delle due ultime discariche attive, abbiamo avuto, da parte della Sindaca, la promessa che il Municipio provvederà entro breve all’emissione di una disposizione che elimini l’uso di oggetti di plastica usa e getta, come le cannucce delle bibite. E così ha risolto il problema dei rifiuti a Roma

E, in questa situazione, mi meraviglia il livello di indolenza raggiunto dai romani che, spinti dalla proclamata ‘onestà’ del M5S, erano presenti tutti i giorni ad urlare contro Marino chiedendo a gran voce le sue dimissioni per pochi poverissimi scontrini, mentre in presenza di fatti ben più gravi, vanno solo per farsi i selfie durante la visita del Papa.

 

Tsunami

 

Una parola che mi aiuta a definire l’andamento dei movimenti di massa della popolazione italiana, pronta a seguire ed incensare sia un partito vaffanculista, evidentemente incapace di gestire una Nazione, sia un ducetto, potenziale razzista, fautore di un ritorno ai ‘valori del ventennio’, entrambi impegnati in una corsa sfrenata verso un orizzonte indefinibile.

E questo poco tempo dopo aver decretato a grandissima maggioranza un enorme successo alle ultime Europee delle forze diametralmente opposte a quelle che oggi ci governano.

E mi chiedo di quanti altri tsunami avremo bisogno prima di tornare ad una normale capacità di valutazione dei fatti che porti alla guida del nostro Paese persone competenti, mature e consapevoli della necessità di inserire l’Italia nello scenario della politica mondiale.

Magari questa svolta arriverà attraverso l’influenza di Movimenti devoti a particolari problemi, come Ambiente, Territorio, Cultura, Agricoltura…che non si presentino alle votazioni con dei candidati, ma che acquisiscano forza e determinazione tali da dare indirizzi certi nella scelta degli eleggibili e che riescano a condizionare l’operato del Governo e della Pubblica Amministrazione con indicazioni competenti e proposte motivate e condivise.

Movimenti di opinione a contrasto delle forze che combattano le lobbies che oggi ci governano attraverso i Partiti.

E sono convinto che questo voler governare a tutti i costi senza averne le capacità, sarà la causa del progressivo disgregamento del M5S come partito politico.

Raccolta firme per la Delegazione a Santa Maria

Raccolta firme per la Delegazione a Santa Maria Copertina    (commenti:3) (1.250)
Antonio Calcagni

 

 

Continua con successo la raccolta firme per il ritorno della Delegazione a Santa Maria delle Mole, obiettivo 1.000 è già a portata di mano, ma non ci fermeremo.

 

Di seguito tutti i punti dove troverete i fogli per la firma:

 

Green House; palestra Corefit;Palma Tintoria; Boutique  Mai Senza; Magistri via Manzoni; Surgelati di Via Manzoni;Bar Martino, Bar Alla Stazione; Alimentari 2000; Mastro Pizza;Bar Iacopini; Bar Delizie; Remax;

Zacca Frutta; Bar Centrale; Foto Minna; Il Fotone; Mimmo Sport; Osé Restart; Grimaldi Immobiliare; Laura Boutique; The Flower Shop; Bar Ibba; Alimentari Esposto; Edicola Leggo e Scrivo; Ferramenta Fiordalice;

Pasquale Calzolaio; Zoo Paradiso; Coffee Home; Orologio; Idea Regalo; Mondo Party; Pane e Prosciutto; Novità; Punto e Virgola; Edicola Aurora e bar adiacente; Orli Bimbi; Cristina Boutique; Bar Mameli; Bar

Delizie; Gran Bar; Tagliati per il Successo; Foto studio 64; Lavanderia Fiorenza.

 

Firmato Antonio Calcagni, Presidente del Comitato di Quartiere di Santa Maria delle Mole.

 

 

E’ IMPORTANTE INSERIRE IL NUMERO DEL DOCUMENTO D’IDENTITA’.

 

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